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sabato 29 ottobre 2011

Arti fotografiche - Le foto che amo: Igor Vasiliadis

Stavo riordinando le gallerie fotografiche sul blog ed ecco che, grazie alla mia ignoranza, mi salta fuori l'autore di alcune delle foto più quotate in rete. Ecco, l'adorabile Igor Vasiliadis












 Tutte le foto al sito: http://vasiliadis.ru/

giovedì 27 ottobre 2011

Nyotaimori ( 女体盛り) & Nantaimori - Pappa e sesso: sella serie SLURP

In Giappone il piacere è un bel misto di tutto: bagno caldo, massaggio e sesso. In Toscana diciamo: " a tavola e a letto, tutto è permesso". I Francesi dicono invece: "À la guerre comme à la guerre" ed in generale in italia si dice: "in amore tutto è permesso". Così tira baralla ed a seguito di un nota serie americana (sex and the city) è uscita una moda popolare basata sul sushi. Quella di ricoprire di pesce tagliato ad arte una bella topolona o un bel topolone completamente nuda. Nasce cosi il Nyotaimori (女体盛り), letteralmente presentazione del corpo femminile ed il Nantaymori (男体盛り), presentazione del corpo maschile. Il risultato slurposo (vedi post slurp) e questo qua.
e siccome vi sono dei veri e propri artisti nel creare assaggini slurposi, il "piatti" umani devono per forza stargli di pari passo.











e' ovvio che con piatti così, ricoperti di gustoso cibo così, sia difficile resistere e che da un formale pranzo in bacchette a qualcosa di più slurposo, sia praticamente invevitabile. soprattutto se i piatti interagiscono con gli avventori. 



Insomma cibo è sensazione come d'altra parte sesso e relazioni. a cui è difficile resistere. Ci sono dei piatti che al solo pensiero di quello che potrebbe succedere dopo, cominciano a sudare prima ancora di cominciare.


Poi c'è anche chi non resiste comunque e passa dalle mani alla lingua, comunque sia.


Insomma, buon divertimento :)



martedì 18 ottobre 2011

BDSM - professionisti mascherati da divulgatori.

Questo riepilogo non è disponibile. Fai clic qui per visualizzare il post.

Shibari, kinbaku l'uso delle corde per unire anime.

Ieri c'è stato il legARTI e un'amica che c'è andata mi riporta una frase di chi, Stefano La Forgia? Premetto che non è intenzione di far polemica o di contestare ma non ho potuto fare a meno di pensarci se queste sono le parole:
"il suono della corda che si scioglie.
La corda che cade sul corpo.
La vicinanza, il contatto, il respiro, gli odori,
infine il controllo della persona.
E' come suonare delle note: dipende dall'intenzione di chi suona."
Ecco lo spunto. Non mi pare di aver mai affrontato l'immobilizzazione ed il bondage in generale quindi ci provo.

E' vero, tutto dipende dal suonatore, dal nawashi, da colui che lega, l'effetto che si vuole ottenere.
Quindi per quali possibili ragioni si lega o si immobilizza? Ragioni pratiche per come qui sono state argomentate ma poi dirò che che c'è molto altro e che manca il presupposto fondamentale. Sarà un discorso lungo e spero vogliate leggerlo.

Si lega per bellezza. Lo scopo di questa costruzione non è solo la sensibilità ma è anche esaltare la bellezza di un corpo con un bel legare. All'atto pratico, una serie di queste legature non avrebbero altrimenti alcun senso. Lo dice anche l'articolo da cui proviene questa foto. Chiamatelo pure come vi pare, è bello di per se quand'è fatto bene.


Si lega per costringere in una posizione. Tipico giapponese. Non c'era tempo, sempre di corsa, quindi lego: "adesso parli con me e se non vuoi me vorrà dire che godi così e non ti sciolgo fintanto che non ne puoi più". Questo è un possibile intento nel merito e si può legare anche senza stimolare. Oddio, avrei da ridire sui passanti tra le cosce, qui sono più una mutandina piuttosto che degli stimolatori ma questo è il quanto.




Si lega per dare una sensazione di impotenza. Di non si poter difendere, di non poter in alcun modo tentare una benché minima reazione. Praticamente sei nelle mani del nawashi. All'interno di queste "mani" ci può stare di tutto. Dalla semplice discussione alla "tortura" (per i masok), al piacere puro, all'esposizione. Insomma, per tutto quanto fa "gioco" lecito.





Infine si lega per costringere qualcuno in una posizione inusuale in cui il corpo non trova i suoi naturali "appigli" durante l'eccitazione ed il susseguente orgasmo. Fate attenzione quando siete con il vostro partner e state ehm... beh su dai, scopando. I muscoli si irrigidiscono, cercano appigli, ci si abbraccia al partner, si stringe anche forte, alle volte si morde, si succhia, ci si aggrappa quasi come un gatto poi... poi si viene. Ecco, adesso state fluttuando. Le gambe non si addrizzano, non ci sono appigli, siete appese o costrette a non poter fare tutti quei gesti che naturalmente ed istintivamente vengono. Il piacere alla fine sarà triplicato. Dove sta la violenza in questo se non si usano comportamenti a rischio? Non c'è.


Ecco, queste per me e lo ripeto, per me, magari come al solito sbagliando, sono le quattro condizioni primarie per cui si "infagotta" qualcuno. Insomma mi resta più semplice seguire un ordine per poi procedere.

Ora, tutto questo, odori, suoni, sensazioni a pelle, idea di costruzione hanno un senso diverso rispetto a chi magari incontrato in un club o semplicemente per reciproca attrazione si mettono a giocare e per chi invece ha costruito un rapporto che va oltre la parte istintiva.
Nella prima ci sono solo quello che ha detto Stefano, la parte più eccitante e sfiziosa, nella seconda c'è qualcosa che rende un rapporto completo. Il coinvolgimento interiore e sentimentale.

Insomma si può trovare piacere solo dalle corde e limitatamente, non importa con chi, oppure si può scegliere di andare oltre e buttarsi dentro con tutti noi stessi. Per lasciarsi legare e giocare davvero in modo totale e non solo estremo o spinto, c'è qualcosa che anche inconsapevolmente devi accettare. Il fidarsi. Si, già detto, lo so ma è il quanto. Fidarsi, dipendere totalmente dal volere di qualcun altro, qualcuno che non può e non deve però abusare di te. Qualcuno che  ti faccia sentire sicura e protetta anche quando si spinge oltre, qualcuno a cui donare totalmente il tuo piacere più profondo, i tuoi desideri più perversi, le tue paure, le tue vergone, le tue gioie. Qualcuno insomma che di te e di quello che sei ne faccia l' "uso" migliore perché tu donna possa trovare la realizzazione di te senza taboo o timori. Nel bdsm questa è la libertà. Ecco perché ho parlato di puzzole, di lombrichi e di superficialità. Il tuo master, la tua slave, la tua donna in un rapporto bdsm alla pari è custode in reciprocità di sentimenti e di segreti che nessun altro rapporto al mondo vi porterà a rivelare ancora. Siamo custodi speciali in un particolare legame e non so come altro descriverlo. Bisogna provarlo.
Istintivamente ogni individuo si difende. Dentro di noi le paure sono tali proprio perché ci terrorizzano. Se le riveliamo siamo nudim, indifesi dove i dolori e le gioie sono le più grandi. Siamo prima nudi nell'anima poi nudi nel fisico, l'uno davanti all'altra. Chi volesse usare tutto questo per comodo, poer puro sadismo o egoismo, sarebbe facile e non saremmo in grado di difenderci. Senza un legame costruito nel rispetto non c'è strada. Una frustata potrà eccitare una volta, due, cento, poi arrivi ad un certo punto e dici: "ma che cazzo ci faccio qui?". Cerchi prima un altro corpo, poi ancora un altro. Provi a metterne due assieme ed è sempre lo stesso. Che cazzo ci faccio qui? Come ne esco? 

Cerchi nuove vie fintanto che non ti accorgi che l'unico modo che c'è è solo quello di metterti in gioco e non una sola parte. Cerchi di perderti, di mollare la testa anche se sei dom ma anche di non dare tutto di te alla persona sbagliata, ma all'incastro perfetto in cui 1+1=1. Tentativi. Spesso finiscono male ma cos'altro fare? Ricominciare a passare nel letto di una alle 10 di mattina e alle 16 essere in un altro? Già dato. Non va.

Quindi vi invito a provare per un attimo a chiudere gli occhi rilassandovi e non pensate a niente. Poi, come se qualcuno vi togliesse il pavimento di sotto i piedi, di cadere e cadere e cadere e cadere, ed in un attimo capire che non vi sfracellerete al suolo che il suolo non c'è.
Guardate in alto ed in basso e c'è cielo, c'è ancora cielo e si può volare se il partner vi rispetta. In un attimo la vostra vita è diventata quella di un uccello e che potete volare dove volete in luoghi mai visti n'è conosciuti fin'ora se non dalle parole di un pazzo Mastrodesade o di qualche racconto sentito di sfuggita da qualche parte.
In fondo è solo grazie a chi vi completa che questo accade.  E' questa la qualità del legame che intendo. Fortunato chi l'ha vissuto. Poveraccio chi per presunzione mentale, diffidenza, incapacità o non volontà di ragionamento e di sensibilità non ci arriverà mai. 

Si la congiunzione di due lune potrebbe accendere una stella
 
MDS

sabato 15 ottobre 2011

BDSM - Considerazioni sulle discussioni, sui punti di vista, sugli attacchi personali in rete.

In due giorni ho fatto di più e con più serenità rispetto a prima e questo è già un vantaggio. Ho cominciato pure a rimettere un po' d'ordine nel blog ed eliminare qualche post a cui oramai i links non fanno più riferimento come quelli dei video.

Cerchiamo di capirsi. Chi davvero mi conosce sa che non sono una persona "dura" anzi sono piuttosto un casinista allegro. Un dolcione perverso, un "sadico" che cerca intese piuttosto che pretese. Per esperienze di vita, verifico sempre quello che mi viene detto e li spesso casca l'asino.
La prima constestazione pubblica, nacque da una riflessione che mi balzò alla testa dietro la pubblicazione del libro di Shibari di Maestro BD. BONDAGE, la via italiana...
Beh non l'ho mai letto, non l'ho mai aperto, non mi interessa il bondage imparato su un libro, il bondage inteso come legare non mi interessa più di tanto. E' sempre uno dei tanti strumenti mentre il centro dell'attenzione rimane sempre la mia partner.
Si può fare bondage anche con un paio di calze ed anche senza niente come ho detto più volte, è solo uno stato mentale, gli strumenti aiutano ma non sono determinanti. Di certo ampliano le possibilità di "gioco".
Beh quel bondage ed i bondagers mi fecero andare a vedere e ricontrollare sui dizionari come stessero le cose. Pubblicai quel pezzo su legami org e successe il finimondo.
A me piace molto la dialettica e la contestazione di quello che dico ma con argomenti validi e con l'approccio giusto come sempre. L'amico Dominique de Lernos, su FB, è sempre stato un piacevole contestatore anzi, un bel "bastian contrario" ma dietro ad ogni suo commento ci sono stati argomenti frutto di un ragionamento e non di una contestazione intesa a distruggere e screditare quel che pubblichi. Posso aver detto di sicuro una cazzata anche gigantesca ma sono gli argomenti che contano e quando li finisci se cominci ad arrampicarti sugli specchi semplicemente per "opporti", vuol dire che sei il tuo scopo è un altro che la riflessione.
Da subito, quella pubblicazione fu ragione di attacco non in quanto sbagliata ma in quanto fuori dal coro. Tu ti devi adattare alla massa. Se tizio guru dice bondager non sbaglia, se questa denominazione viene accettata anche dagli altri guru diventa un modo di dire alla quale la massa informe si adatterà immediatamente. Insomma la verità non è verità ma è una bugia detta talmente tante volte da diventare verità.

Allora tornando indietro nel tempo mi vengono in mente due cose. Perché quando sono usciti allo scoperto i vari guru attuali hanno prima di tutto chiesto aiuto? Aiuto inteso come.. vengo alla tua festa, vieni alla mia festa, fatti vedere, vieni qui, partecipa per poi ogni volta che posti qualcosa o che ti iscrivi in un sito e ti presenti arrivano sempre e dico sempre e ridico sempre le stesse frasi?
"ciao, mi pare di conoscerti", "mi pare di avere letto qualcosa su di te", "ho letto questo e quest'altro cosa mi suggerisci?", "si ma io ho fatto in modo diverso". Ma come? Sono le stesse domande che tu mi fai su uno, due, dieci luoghi diversi eppure mi conosci. Eccome se mi conosci. Cinque anni fa sbavavi dalla voglia di apparire adesso non sai più chi sono? Commento una tua foto e manco mi rispondi. Praticamente un commento inesistente. Ci sei solo quando ti fa comodo, quando arrivo, quando mi presento e la soluzione di questo caso è una sola. Dimostrare in ogni situazione che non sei nessuno, che non sei degno di nota, che quel che dici o fai non ha senso rispetto a te, il guru. Porcate. Non si sa mai da chi si ha da imparare. Stai smontando un rubinetto, arriva uno e ti dice: prendi una chiave quadra, mettici un pezzettino di pelle o di straccio e non farai segni. Tu che fai lo mandi a fanculo solo perché non lo conosci o dici per caso: cavoli, è un'idea? Mentre tu mi contesti io vado su google, cerco riferimenti alle tue contestazioni, giuste o sbagliate devo verificarle. Cerco siti, l'attendibilità dei siti che se mi arriva da un coglione come me o te allora non è una prova è solo un altro coglione come me o te in rete. Dopo rispondo. Tu no. Tu che mi consideri un coglione e basta ed una pezza da piedi, tu seguiti a contestare secondo le tue idee e la tua conoscenza senza MAI metterla in dubbio. Questo E', l'approccio sbagliato. La conoscenza si condivide non perché lo dico io, si fa perché è crescita di per se.

http://it.wikipedia.org/wiki/Condividi_la_conoscenza
http://www.lighting.philips.it/connect/philips_lighting_academy.wpd
http://saperi.forumpa.it/story/33690/condividere-la-conoscenza-e-un-diritto-ripensiamo-i-modelli-economici
http://www.masternewmedia.org/it/collaborazione_online/l_importanza_della_conoscenza_e_della_condivisione_20060613.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Knowledge_management

Per quel che mi riguarda posso solo fornire una scala per cercare di farti salire ma quel percorso devi farlo tu. Spesso il fornire una scala non è sufficiente che qualcuno sopra ci balla il tip tap e non perché è un altro modo di saperla usare, semplicemente perché non arriva a capire qual'è il modo proprio di usarla.

Provate un po' ad andare su google, scrivere BDSM e vedere cosa vi esce. Provate a scrivere Shibari e vedere cosa vi esce. Un bel lavoro di chiavi di ricerca e di indicizzazione. Si bravino, lo so ma non è questo il punto. Il punto è che se mi avessero chiesto tre o quattro anni fa un'aiuto per indicizzare i loro siti, l'avrei fatto eccome. Adesso, dopo tutte questi attacchi se si provasse solo uno, probabilmente lo farei alla meno. Fare in modo che non ti trovino. Non si può fare da qui. Non ci pensate nemmeno. Si deve poter entrare nelle frasi all'interno dei siti e nelle chiavi. Nella scrittura e programmazione insomma. Quindi se risultate dopo non è colpa mia :P. Così vanno su tutti i siti, mettono i links ai propri corsi, alle proprie attività contribuendo a mercificare ogni più bella pratica di relazione.

Così il quadro è completo. Non ci possono essere relazioni o discussione con chi non le vuole ma la cosa strana è che di nick BONDAGER adesso ne sono rimasti quanti? :) Da che i giapponesi sono rientrati prepotentemente riappropriandosi delle loro tecniche, sono riemersi pure le giuste definizioni. Nawashi non bondager. Così per non finire di essere derisi.. via! :) Ma come.. quando ve lo dicevo io ero un bischero adesso cercate di levarti di dosso l'etichetta di bischero che vi siete appiccicati addosso da soli due volte. La prima quando vi siete messi il nick, la seconda quando mi avete contestato di brutto senza riflettere.
Anche il mio nick è frutto di un errore è. L'ho detto e ripetuto. Il mio latino non esiste e magister pensavo fosse mago. La magia di una relazione, di un certo tipo di relazione. A questo pensavo. Poi che faccio? Cambio tutto? Per cosa... magari è un maestro di magia, magari è solo per la sua esperienza ma se passo da scemo.. ecco è sempre li. Sono io quel bischero li che ha sbagliato nick. Capita!
Quando capita ditelo piuttosto che incazzarvi e fare incazzare chi ha ragione.  Magari ci giocate puntando sulle mie incavolature ma poi ci rimettete lo stesso che i miei post escono per primi e gli argomenti sono validi.  Mi fate buttare fuori da un gruppo semplicemente che mi volete chiudere la bocca così che voi, guru, non possiate essere di nuovo messi in discussione  Ci rientro come e quando mi pare. Dovreste far chiudere la rete per evitarlo o mettermi addosso una squadra di hacker incazzati. Possibile che non ci arrivate? :) Ve l'ho dimostrato con le chiavi... ;)

MDS

venerdì 14 ottobre 2011

Regole BDSM - tra me e te.

Regole BDSM - Reblogged IV. A quanto pare c'è qualcuno che non ha ancora capito. Non so come si sono comportate le tue conoscenze prima di me ma questo è il quanto. Questo sono io e non sono nessun altro. Questo post è scritto con dolcezza e non con severità. Tratto per principio tutti come se li conoscessi da sempre per poi cambiare tiro durante magari una conoscenza negativa. Il post è modificato per l'aggiunta di nuove regole/chiarimenti. :)

Non parlare se non puoi mantenere. Non mi contattare se non sei decisa. In questo blog c'è descritto chi sono ed ho un sacco da fare per perdere tempo con curiose idiote e indecise rompiscatole. E' chiaro che la conoscenza può anche non rivelarsi in attrazione ma è anche vero se attrazione c'è poi non voglio pretesti.

Non tradire la mia fiducia. Il rapporto bsdm si basa su una fiducia totale ed un serio comportamento di vita, se la tradisci con me hai chiuso. Non serviranno giustificazioni o pretesti. In questo caso tu vai per la tua strada io per la mia. Nessun modo di "tornare indietro o sui miei passi", qualsiasi rapporto sia, in questo caso si conclude in modo netto.

La mia parola è una, non tante a seconda del comodo. Se ti dico una cosa non importa che sia seguita da una promessa o da un giuramento. Mantengo semplicemente perché la mia parola e viene dalla mia anima.


Bandisci dal tuo dizionario d'animo ipocrisia e falsità. Se hai un problema sono qui e ti ascolto, ti sorreggo e ti aiuto in ogni modo possibile.

Se tu mi dai amore anche piccolo ma sincero, riceverai indietro una montagna d'amore. In altre parole tutto quello che mi doni ti sarà contraccambiato con gesti e sentimenti sinceri in modo esponenziale. Ti conviene pertanto non provare nemmeno a pensare di giocare con me. "Ad ogni azione ne corrisponde una uguale e contraria". In fisica è il principio dell'inerzia ed il mio nick non è Mastro Geppetto, è Mastro De Sade.

Ognuno vede il bdsm a modo suo. Perfino tra te e me ci saranno differenze e probabilmente ognuno rimarrà sulle proprie posizioni ma faccio quel che faccio perché mi piace e lo so gestire. Se non ti va bene, libera di scegliere altro. 

So bene che sarai tu a scegliere a chi donarti, ma è anche vero che l'ultima parola spetta a me. Ricordalo.



Credo che sia meglio fare le cose con un sorriso piuttosto che con con l'autorità ma non confondere mai i ruoli.

Sono a firenze, non posso viaggiare ma posso ospitare. Non mi cercare se non sei mentalmente disposta ad accettare un possibile viaggio. Vero è che se non ci conosciamo non potrai mai decidere ma non sono un fenomeno da baraccone per soddisfare le tue curiosità.

Tutto quello che facciamo o ci diciamo, rimane riservato. Nessuna foto, nessun film. In questo caso la riservatezza è tutto.

Lo vedi st'affare? Ecco, non serve per spaccare i maroni alla nuova conoscenza. Serve proprio per conoscersi. Per fare in modo che non succedano casini, per cercare incastri nella vita di tutti i giorni qualsiasi essa sia e per fare in modo che vi siano spazi per costruirlo questo rapporto. Non li so usare molto ma insomma vedi di non adoperare il numero per metterlo in cassaforte. Spesso le impressioni sono quelle sbagliate, le parole scritte si interpretano, quelle dette a voce, si sentono.

Sii sempre sincera ed onesta, io sarò altrettanto. Il dialogo è conoscenza il silenzio è l'assenza. Senza confidenza, cordialità voglia e capacità di sapersi "sentire", non si arriva da nessuna parte. Nascondersi non serve a niente, anzi è distruttivo.

La rigidità è il primo passo verso stupidità. Quindi nuove situazioni o nuovi "giochi" danno origine a regole nuove.

Non abbiamo nessuna fretta, nel fare le cose, nel conoscerci, nell'esplorare. Il viaggio è il bdsm, l'arrivo è la fine. Ricorda sempre queste parole.

Le persone e le cose: io non posseggo te, tu non possiedi me. Le tue cose sono sempre tue, le mie cose rimangono mie. Posso imprestarle se ne ho voglia, posso regalarti qualcosa ma tu non chiederle, semmai meritatele. Il possesso delle persone è dato solo dal sentimento di appartenenza che la costruzione di un rapporto valido ha prodotto non dall'abuso. Il "gioco" è un'altra cosa.

I giocattoli che useremo andranno nel tuo personale "necessair", saranno cose tue e solo tue, tuo il compito di tenerli puliti e pronti. Se un giorno la storia finirà, queste cose rimarranno tue. Alcune cose te le procurerai da sola, altre no.

Non sono un nawashi, un legatore e non faccio shibari/kinbaku. Le uso come un accessorio e mai prima che le vere corde ti abbiano legato la mente. Non mi chiedere nemmeno legature complesse, semplicemente non mi piacciono da fare. Al massimo durante un dopocena tra amici in cui il divertimento è diverso dallo stare nudi. 

Ogni uomo o donna è in grado di fare questo ad un altro. C'è chi lo fa per odio, c'è chi lo fa per egoismo, c'è chi lo fa per trarne un vantaggio e per altri mille motivi. Chiediti sempre il perché di un gesto o di un'azione con mente ed anima aperta perché di si sicuro nessuno di questi motivi è presente nelle mie motivazioni. Questa è crescita e piacere comune, non altro.

Una relazione di bdsm non esclude altre relazioni di bdsm o relazioni amorose del tipo tradizionale purché concordate ed accettate. Mantenere rapporti equilibrati con tutti è una saggia decisione. In caso contrario ogni relazione cessa tra me e te. In altre parole: rispetto e sincerità prima di tutto. Questa non è gelosia ma onestà. Non è possibile fare e vivere bdsm completo senza questi principi. In altre parole, e visto quel che s'incontra, piglia un numero, la macchinetta è alla porta. Se perdi l'orario, difficile che te ne venga dato un altro.