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martedì 9 aprile 2013

Volare ohoh

Ogni tanto faccio un post che non c'entra niente con il bdsm e questo perché credo di non avere la testa fissata sul "sesso" e basta. Mi piacciono le scienze animali, la biologia e l'evoluzioni delle specie.
Così mi piace capire cosa siamo e da dove veniamo e perché. Se la vita del nostro pianeta fosse un giorno di 24 ore, noi saremmo arrivati qui solo un minuto prima dello scoccare della mezzanotte. Quindi sono successe un sacco di cose nel frattempo e ogni tanto la terra "sputa" fuori delle piacevoli sorprese.
Velociraptor del film Jurassik
park
Jurassik Park è uscito da poco tempo in fondo ma da quel film ad oggi, si sono fatte tante di quelle scoperte da far cambiare totalmente il nostro modo di pensare e di rappresentare i dinosauri.
Velociraptor
il Deynonichus,
Intanto il famoso velociraptor rappresentato ne film, non era così. Era grande quanto un tacchino ed anch'esso piumato. Le piume corporee servivano probabilmente per una regolazione termica, quelle degli arti anteriori per la riproduzione e per la caccia. Stendere le "ali" anteriori, facilitava l'inseguimento della preda. Cacciavano in gruppo e quell'artiglio sugli arti posteriori, serviva per squartare le vene del collo della preda ed ucciderla. Dimensioni e forza, non erano sufficienti ad aprire la panza delle prede come si diceva nel film  e più probabilmente il dino in questione era uno della stessa specie ma leggermente più grande, il Deynonichus, anche questo con tante penne. Di alcuni non sappiamo il loro colore, di altri si. Il punto della questione però è che si credeva che l'anello di congiunzione tra i dino e gli uccelli fosse l'archearopteryx litographica ma anche questo è del sott'ordine dei dromeosauridi, tutti del gruppo dei therapoda (tre dita), tra cui pure il t-rex. Come dicevo, recentemente sono stati trovati in cina dei reperti di grande valore che ci hanno permesso, in alcuni casi, anche di vedere le piume, i pigmenti delle penne e risalirne al colore. Sono fra l'altro molto simili a quelli degli uccelli moderni. C'è da sottolineare un fatto: non è che in Cina sono più bravi di noi a scoprire dinosauri ben conservati. La qualità del ritrovamento, dipende dalla "finezza" dei sedimenti in cui sono rimasti avvinghiati e trasformati in fossili. Queste condizioni si sono trovate per ora, solo in alcune zone di quel paese.
Il microraptor
Epidexipteryx ui


Così sono "usciti" l' Epidexipteryx ui (2008), coperto di piume e con quattro appendici caudali a forma di penna ad uso riprodttivo. E' uscito il microraptor (video bbc), ma che l'analisi al microscopio elettronico ha permesso di stabilire il colore delle piume molto simili a quelle dell'attuale corvo. L'analisi del teschio evidenzia inoltre che i denti hanno una scanalatura molto simile a quella dell'heloderma (messico), e la presenza di una ghiandola velenifera. Sembra sfatato il fatto che i dino, fossero sprovvisti di veleno. Secondo le ipotesi più attendibili, sembra che il microraptor fosse in grado non solo di planare come si vede nell'animazione della bbc, ma che potesse fare dei brevi voli come il pavone o i fagiani.
Eosinopterix brevipenna.

Quest'anno è uscito fuori un altro fossile particolarmente interessante. L'Eosinopterix brevipenna sempre dalla Cina. Tra i terapode ci sono altri dino provvisti di penne tra cui anche progenitori del t-rex. Pur non avendo prove che il più famoso e terribile predatore mai apparso sulla terra avesse delle piume, sembra quasi improbabile che ne fosse sprovvisto. Si pensa che per lo meno ad un certo stadio della vita, il t-rex fosse un pennuto magari al momento della nascita o che ve ne fossero rimaste un po' a fini riproduttivi.
Insomma il pollosauro non è una fantascienza anzi, sembra sempre più probabile se non certo, che tutti i volatili che si trovano in giro o che si sono estinti a causa dell'uomo, siano tutti discendenti dei dinosauri che popolavano la terra 65 milioni di anni fa e che la modifica più importante, sia quasi e solo, la perdita dei denti. Nel cretaceo vi erano già terapode predatori provvisti di appendici ossee a forma di becco quindi niente di strano che qualcuno di loro sia giunto fino a noi, sopratutto tra i più piccoli. La natura spesso supera la nostra più fervida immaginazione. 

Fonti
wikipedia
ed altri

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