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mercoledì 4 aprile 2018

I miei giorni

Oggi un'amica mi ha mandato un bellissimo messaggio  su whapp sulla vita. Cosi ho deciso di scriverne uno mio su quella falsa riga.

Le fasi più  belle della mia vita sono già passate. A 54 anni ti guardi indietro e pensi ai sacrifici che hai fatto  per vedere e vivere chi amavi. Hai affrontato pericoli e notti insonni cercando di fare del tuo meglio perché questo mondo fosse migliore e più  sicuro. L'idea che se ognuno facesse del suo meglio per questo il mondo in cui viviamo sarebbe un posto migliore è ancora viva ma la speranza che questo accada è sempre più  vana. È come mollare gli ideali per quei pochi anni, forse giorni che mi rimangono davanti e che  hanno il sapore amaro delle delusioni ricevute sempre - e sottolineo quel sempre -  dalle persone a cui volevi più  bene.
Cos'è in fondo l'invecchiare? È alzarsi una mattina con un occhio gonfio per una frescata e ti metti  la stessa pomata che hai sempre usato per guarire ma la tua pelle non è più quella di prima. Così quell'occhio guarisce ma ti rimarrà per sempre una fastidiosa "borsa " che nessuno potrà  mai far più  sparire.
Anche  se dentro ti senti sempre il bimbo che sognava le stelle, hai l'amara coscienza che si sono affievolite, quasi scomparse. È come andare a cercare Thuban in un cielo appena, appena velato dall'umidità. Difficilmente la trovi.

Due gg fa leggevo un precetto di e-buddha e non sono rimasto molto convinto. La vita non è scegliere tra due cose, tra la parte migliore e quella peggiore. Tra la luna e le stelle. Sono sempre li nonostante tutto. Intorno alle stelle orbitano i pianeti, intorno ai pianeti orbitano i satelliti. Senza la giusta posizione non  vi sarebbe vita sui pianeti, senza i satelliti non sarebbero stabili e impazzirebbero nella loro orbita. L'unica possibile soluzione non è pertanto scegliere tra il bianco ed il nero, tra la luce e la notte ma nell' avere visione e sensibilità dell'insieme e capisco che a questo  pochi arrivano.
Non ho più  fretta di vivere ancora, di gustarmi un ultima caramella ed un ultimo cioccolatino. Ho sempre  cercato di vivere ogni giorno della mia vita come se non ci fosse un futuro. Come se con quell'ultimo dolce o quell'ultimo letto in quel domani la mia vita finisse. Dare per quanto possibile il meglio di  se o di quello che umanamente si può dare era un punto non solo di indirizzo ma anche di piacere per se stessi e per chi era accanto a te. Forse è la ragione per cui ho vissuto sentimenti così intensi. Non so dare la luna e basta, non solo le stelle. O l'universo o non se ne fa di niente perché sarebbe semplicemente  una roba a metà. Cosa prendi di una persona, solo i piedi, il culo, il seno, la sua bocca, il suo sguardo o la sua anima?  In effetti c'è  solo un modo: tutta assieme e non mi pare proprio discutibile.

Sono morto diverse volte ed ogni volta la vita successiva aveva un sapore nuovo, diverso perché davvero non c'è niente di cosi intenso che a fasi s-fortunate della vita che ti porti così vicino a perderla e poi a rendertene una nuova. Ti senti vivo in un modo così profondo che non è spiegabile.

Nello stesso modo non c'è modo di raccontare come ti senti quando sei stato tradito dalla persona che ami. Ho sentito cosi tante donne parlare di stupri e violenze mai denunciate da farmi vergognare da essere un uomo e che dei miei simili fossero capaci di tanto. Cosi  come per le vite, fintanto che non ci inciampi, non capisci. Il lercio che ti senti addosso non se ne va con una doccia. Ti lavi e gratti la pelle fino a quasi scorticarti solo che quell'odore hai ancora nel naso in effetti è solo nella tua testa e nessun bagno chimico può  toglierlo. Ne "La figlia del generale" si sente sta frase: "Una volta ho chiesto a Moore cosa fosse peggio dello stupro. Ora lo so... il tradimento." Sul libro non ricordo se effettivamente ci sia quella frase, però visto che non c'è limite al peggio, vi dico che l' inferno è quando tradimento è legato al letto diventando inevitabilmente stupro così che le due cose coincidano.

Così  non mi aspetto inciampi particolari. Mi rendo conto che si tratta spesso della stessa merda. Persone che scelgono tra luna e stelle o che nella loro limitatezza cercano si di imparare qualcosa ma che vorrebbero mettere la tua testa in un fisico  decisamente  più  prestante e sicuramente anche più giovane. Hagja Sophia e la quadratura del cerchio  (forse ve la spiego, ma no). 
La luna, le stelle, i pianeti, i satelliti e le loro orbite sono tutti visibili nel loro insieme per una semplice ragione: sono tutti tondeggianti, seguono orbite tondeggianti  e nessuno di loro è quadrato. Potranno stare uniti quanto si vuole (Hagja Sophia bis), ma non saranno mai uniti. Così  la mia testa in un ventenne o in un trentenne non ci starà mai. Non stava in un quarantenne ed in un cinquantenne quando ne avevo io venti, figuriamoci mo. Si, magari c'è quel tale dal buffo nome, Mr Alzheimer ma nel caso sarei da buttare tutto. Non mi sono mai accontentato di un bel culo senza che ci fosse dietro una persona in grado di trasmettermi qualcosa di positivo. Adesso il bel culo è sinonimo di vuoto, quasi il nulla. Tutto ha un'anima o un'essenza che siano cose e persone. Lo strano è che a volte molte cose riescono a trasmetterla mentre molte persone no. Credo che se non c'è niente, non si possa effettivamente trasmettere niente.


Quindi mi sveglio ogni mattina apparecchiando un bel tavolo basso, in un posto tranquillo e sereno dove pongo un cibo genuino e semplice, gustoso.  Un luogo sereno dove non vi sono formalità e dove si può ammirare un bel panorama fin quasi a perdita d'occhio. Francamente non ci invito nessuno. Qualche volta ci ho provato quasi per conferma di quello che supponevo. Ti danno sempre le stesse risposte o per meglio dire mille diverse risposte ma con lo stesso significato dietro e che recita cosi: io sono unica, voglio una tavola sfarzosa, un cibo luculliano ed il mio principe. Io sono unica e voglio il meglio, lo pretendo.

Sto lontano dalle persone che cercano continuamente di passarmi sopra la testa, di screditarmi, di tacciarmi di quello che non ho fatto di perdere tempo su discussioni futili e inutili.  Sto lontano dai titoli e dai clubs  dove l'apparenza è tutto e la sostanza è niente. Sto lontano dagli incontri per interessi di letto come se il BDSM fosse quasi aeromodellismo e chi è più figo ha il giocattolo o il vestito più bello. L'anima si veste di se non di sovrastrutture e di apparenze che in genere, sono solo maschere che nascondono delle parole vuote ed inutili. Se ho del tempo lo dedico a me stesso e alle persone che hanno qualcosa da darmi che non sia solo nudità fisiche ma verità del cuore anche semplici ma autentiche e profonde.

Si, alle volte mi chiedo se nel tempo rimasto della mia vita, ci sarà una che voglia sedersi con me senza portarsi dietro gli stessi errori, le stesse robe inutili senza capire che per cambiare il mondo, per avere altro dal mondo, bisogna prima cambiare se stessi o non cambierà mai davvero niente.

Ogni tanto qualcuna si ferma ed impariamo un po' l'un l'altra ma l'idea di aver assimilato pensieri e sentimenti  e modi diversi di vedere le cose e poterle applicare ad un altro tavolo è altrettanto irresistibile. La luna gira intorno alla terra perché  la terra esiste e la terra gira intorno al sole perché  il sole esiste. Esistono  solo  quella terra, quella luna e quel sole. Ci potranno di sicuro essere altri soli, altre terre ed altre lune ma quella terra e quella luna sono così perché sono unici. Non ce n'è uno uguale. Non puoi cambiargli sistema o orbita. Non funziona.



Alla fine di ogni  pranzo vedi inevitabilmente partire per la tangente un pianeta dietro l'altro lasciare il suo sistema verso il vuoto cosmico. È triste in fondo il vedere che attraverso l'ego siamo lentamente  arrivati all'assurdo. Pianeti che non sanno cosa siano essi stessi. Stelle che abbagliate dalla loro stessa luce  e splendore, fagocitano inevitabilmente ogni corpo celeste che si avvicina troppo alla loro orbita,  per te che rimani comunque ad aspettare un pianeta che sappia di esserlo con la coscienza che la sua esistenza e sviluppo sono legati non dalla sua eleganza o apparenza ma dal saper orbitare intorno alla sua stella.
Un'amica senza che glielo chiedessi, qualche giorno fa scrisse questo: "Lu,  non penso proprio  che sei pazzo, hai una tua personalità che non si lascia trascinare dal "comune" che ti circonda e che la capoccia è funzionante lo dimostri sempre. Molti dicono di essere fuori dal gregge, ma pochissimi lo sono realmente e chi lo è sta avanti. Se dietro non c'è nessuno perché vengono seminati, stanno troppo indietro". Ecco, ce ne vorrebbero di più vicine. Grazie G.
Namasté.

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