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domenica 11 novembre 2018

Chi, in giapponese Ki 氣. Energia, dualismo, psicologia, buddismo, compassione, amore.


Piacere? Quello che scrivo, penso e faccio non deve necessariamente piacere a nessuno. E' l'essenza della vita.

Il Tao. Cosa cazzo è il tao? Il famoso simbolo del cerchio bianco e nero diviso da una linea sinusoidale e con due cerchi di colore opposto l'uno nell'altra sezione?

Dal punto di vista occidentale per cui molte persone credono che il chi sia il simbolo di una lotta tra due elementi distinti e separati, antitetici si, nella cultura orientale il bene ed il male sono parte di ogni singolo elemento dell'universo. La moneta ha due facce, non per questo sono distinte, è e rimane una moneta. Ogni giorno è composto dal giorno e dalla notte. Il giorno non combatte con la notte, non sono su due piani diversi, sono un'unica cosa composta si da due stati diversi ma che rendono il tutto completo.
"Yin e yang sono opposti e complementari tra di loro, relativi (si può essere yin sotto un certo aspetto e yang sotto un altro) e non antitetici, tanto che nella pienezza dell'uno è implicita l'origine dell'altro. Il loro alternarsi determina tutte le cose. 
Yin e yang sono i due princìpi che mantengono l'ordine naturale del tao: 
yin è il principio femminile, passivo ed oscuro, identificato con la luna; 
yang il principio maschile, attivo e luminoso, identificato con il sole."
E' chiaro questo concetto si, o vi serve altro? Nel caso, ecco:

  1. https://cultura.biografieonline.it/
  2. https://www.sololibri.net/Yin-e-Yang-cosa-significano.html
  3. https://www.shierli.it/approfondimenti/yin-e-yang/
"Il mito-rivelazione dice che il Giappone, tutti gli esseri giapponesi e i Giapponesi stessi sono stati creati da Izanami e Izanaghi (personificazioni degli opposti Yin e Yang ,forze dello lo Spirito Universale : fratello e sorella e marito e moglie ).  Dunque i Giapponesi portano in se stessi la natura divina dei Kami." https://quotidianocattolico.freeforumzone.com

In ognuno di noi ci sono delle forze opposte che fanno parte di una stessa ed unica dualità. Non ci può essere il buono senza il cattivo. In ambito bdsm cos'è la cattiveria del punire senza la dolcezza dell'amare? IL NULLA. Lascio volentieri "la terza fase della cosmologia shintoista, seguente a quella della bipolarità, ovvero la manifestazione dell'energia cosmica" a chi vuole approfondire per conto suoIn Cinese Yuan. Di questo e della similitudine del triskele BDSM e del tomoe giapponese ne avevo già parlato in precedenza qui:
  1. I simboli bdsm apparentemente un inganno. Post ribloggato ed ampliato. 16/06/2012
  2. Bdsm e simboli. Alcune verità a confronto dal mio punto di vista. 01/07/2016

Qualche millennio dopo Confucio, Lao Tze, e Buddha è arrivato un tale dal nome Carl Gustav Jung allievo del Dr. Sigmund Freud che si staccò concettualmente dal maestro sviluppando una diversa concezione della psicanalisi e i cui riferimenti alla dualità dell'uomo sono oggi associati profondamente ai suoi studi. Ne avevo affrontato il succo nel post Filosofia possibile di uno stile di vita.
Il buddismo come già affermato dal XIV Dalai Lama, per certi versi è un esercizio della mente e la moderna psicanalisi si rifà a doppio filo con i concetti di salute mentale e di armonia dei principi di Buddha. Nel buddismo non ci sono leggi, non ci sono preghiere, non ci sono Dei come noi li intendiamo a cui preghiamo di darci questo e quest'altro ma sono FORZE, energie della natura e degli esseri viventi. Sono spiriti immateriali che in giapponese vengono definiti Kami. Per certi versi Buddha è stato il primo vero psicologo della storia pur non rendendosene conto. Avevo fatto un post sui Kami ma siccome se non si parla di porcellate  non solo non ci capite una sega, ma non ve ne può fregar di meno. Quindi tolto. Chissà mai che la conoscenza ed il capire le cose vi renda leggermente più intelligenti e sensibili.  Vade retro!

Per non infilarmi in disquisizioni profonde e poco comprensibili ai molti, ho deciso pertanto di parlarvi di un film che voi di sicuro avete visto o che facilmente potete reperire in rete: "Full metal jacket" di Stanley Kubrik. Da un punto di vista di scene di guerra vale veramente nulla ma è pregno della dualità junghiana. Così vi sparo un link per evitare di nuovo di ripetermi con quello che ho già pubblicato e dato che c'è qualcuno che l'ha fatto per me in modo chiaro e fruibile, non vedo la ragione per complicarmi la vita.
Leggetevi con piacere pertanto la (psico)analisi del film in tema Jung qua:
E che finisce poi in una scena surreale. Dopo una giornata di morti, i soldati camminano di notte tra le fiamme della distruzione cantando Mikey Mouse:

Who's the leader of the club that's made for you and me?
M-I-C-K-E-Y M-O-U-S-E.
Hey there. Hi there. Ho there. You're as welcome as can be.
M-I-C-K-E-Y M-O-U-S-E.
Mickey Mouse. (Mickey Mouse.)
Mickey Mouse. (Mickey Mouse.)
Forever let us hold our banner high.
High. High. High.
Come along and sing a song and join the jamboree.
M-I-C-K-E-Y M-O-U-S-E.
Here we go a-marching and a-shouting merrily.
M-I-C-K-E-Y M-O-U-S-E.
We play fair and we work hard and we're in harmony.
M-I-C-K-E-Y M-O-U-S-E.
Mickey Mouse. (Mickey Mouse.)
Mickey Mouse. (Mickey Mouse.)
Forever let us hold our banner high.
High. High. High.
Boys and girls from far and near you're as welcome as can be.
M-I-C-K-E-Y M-O-U-S-E.
Who's the leader of the club that's made for you and me?
M-I-C-K-E-Y M-O-U-S-E.
Who is marching coast to coast and far across the sea?
M-I-C-K-E-Y M-O-U-S-E.
Mickey Mouse. (Mickey Mouse.)
Mickey Mouse. (Mickey Mouse.)
Forever let us hold his banner high.
High. High. High.
Come along and sing a song and join the family.
M-I-C-K-E-Y M-O-U-S-E.

E adesso torno al nocciolo della questione. Quando ero piccolo fecero vedere in tv uno strano video con la canzone di sottofondo: "What a wonderful world" di Louis Armstrong. Uno straordinario pezzo musicale di un indimenticabile artista. Il punto è che era pieno di immagini di guerra del vietnam. Sulla sua falsa riga, questo ma molto più recente. 


E non c'era solo la guerra ma anche uno strano agente arancio, chiamato così in codice dagli USA. Questa sostanza era ed è un diserbante ancora in commercio. Il Glifosato le cui conseguenze sulla popolazione si fanno ancora vedere. Vi fa effetto? Bene, è quello che voglio. Voglio farvi a pezzi l'anima se ne avete una. E' questo lo scopo, obbligarvi a riflettere. La stessa canzone è stata usata in "Good morning Vietnam" per fare la stessa cosa ma con le scene del film, crude, ma senz'altro false. Ve ne sono molte versioni in tema ma google non le indicizza.  Ovviamente è puritana verso il sesso ma non gliene fotte una benché minima sega di far vedere il tutto.

Vedete il mondo è bello di per se, non ha bisogno di noi. Così visto che tanto vi piacciono gli aforismi, ricordate il film "Contact". L'interprete Jodie Foster risponde ad un suo collega che gli sviolina una filippica di quanto sia ingiusto il mondo e lei risponde: "Buffo! Ho sempre pensato che il mondo sia come noi lo facciamo". Non fa una benché minima piega mi pare no?

E la base musicale qui è di Enya, "Only time". Strano altra dolcissima canzone. Testo e traduzione. 


Così nel mio piccolo mondo, qualche anno fa, uscito da una relazione con una narcisista patologica. Mi misi in testa di capire più profondamente e di affrontare il tema nello stesso modo. Costringere le persone a riflettere e feci questo video. 



Usai le immagini che mi aveva mandato, i pensieri, foto prese dalla rete (poche), ricordando situazioni di profonda intimità a cui avevo creduto sulla canzone che spesso metteva dicendo: "ricordati..."
Ricordati un cazzo! Ricordo di avere avuto dei bellissimi momenti e delle sensazioni speciali con una persona che non è mai esista realmente ma che mi ha dato solo l'immagine che voleva avessi di lei. Dietro quella facciata e quegli occhi, c'era un'altra parte predominante, quella che spinge gli uomini a fare del male ad altri uomini in modo gratuito magari in nome di una ideologia politica, di una religione o di un interesse che può anche solo essere di letto.

“E' uno strano dolore morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai”(più). A. Baricco.

Così la dolcezza e la profondità di questa splendida canzone cantata da un'altrettanto splendida donna per voce e aspetto visto che non l'ho mai conosciuta personalmente. Una canzone struggente, dolcissima fatta di promesse e di certezze finite nel cesso del menefreghismo.
Questo pianeta è fatto da gente narcisista che per il dio denaro ha venduto l'anima di tutti gli abitanti della terra, umani e non, al diavolo.
Vedo gente che tranquillamente ha un bel lavoro a nero e che organizza eventi di qua e di la, alla faccia di chi a fine mese, per uno regolare, dura fatica a portare a casa 800.00 euro. Vedo gente che tranquillamente se ne sbatte i coglioni girandosi da un'altra parte credendo di essere più "furbo/a" di tutti gli altri. Usando il mondo, l'umanità e la natura per i suoi porci comodi fatti di interessi di ogni forma e misura. Non pensano manco ai loro figli perché si riproducono, eccome se lo fanno e spesso gli insegnano gli stessi principi distruttivi che hanno seguito loro sfornando una una testa di cazzo dietro l'altra.
A sto punto della mia vita, della vostra, visto che non vi conosco, me ne può fotter di meno, rimane solo un bel buco, lasciato da esperienze simili. Cosa cazzo ho imparato, lo sapevo dove si andava a finire. Rimane un buco che ti porti dentro.  Viene con te come la tua ombra. Impari a conviverci ma il buco resta li.

Avevo già parlato pure di questo. Ebbene, per ogni bottiglia o pezzo di plastica che c'è li e nelle altre isole (perché non è una per lo meno sei!), c'è un idiota che se ne è sbattuto i coglioni e l'ha lanciata dove al momento gli faceva più comodo. Questo è un esempio ma vale per ogni azione di tutti i giorni.



Cosa cazzo mangerete tra un po', tappi di bottiglia? Cosa condividerete sui vostri telefonini tra qualche anno, come siete o come vi sforzate di essere nei vari social comuni o in quelli a tema fetish. Dove vi piacciono le frustate o cosa vi piace a letto. Cosa? 
Forse ma dico forse, queste parole le capite meglio:
  • "La compassione, l’altruismo, il buon cuore non sono unicamente nobili sentimenti di cui trae vantaggio il nostro prossimo. Sono stati mentali, condizioni mentali di cui beneficiamo anche noi stessi. Una persona altruista e compassionevole è in genere una donna o un uomo più felice, più sereno."
  • "L’amore e la compassione sono necessità, non lussi. Senza di loro, l’umanità non può sopravvivere."
XIV Dalai Lama

Incommensurabili buffoni che hanno sputtanato ogni possibile significato vero e profondo della  parola amore.

domenica 9 settembre 2018

Voglio legarmi a qualcuno che sappia legarmi alle stelle

E' un pezzetto che non scrivo è. Avevo buttato giù delle bozze ma non avevo voglia proprio. Tra il caldo ed il resto, proprio con le @@ piene. Insomma difficile trovare anche la concentrazione.
Nel frattempo c'è una pulzella che mi chiedeva dell'evoluzione del bondage. Tutte le pagine che avevo trovato qualche anno fa, sono sparite. Quello che avevo letto e scritto su quest'argomento, l'american bondage. Tokyo bound e correlati ha semplicemente fatto puff. Sarà per l'adeguamento delle nuove norme sulla privacy non so. Ma è sparito praticamente quasi tutto, rimanendo in vista solo quello che in fondo interessava agli autori. Riguardo questo blog e trovo i miei articoli del 2011-2012 e poi vado a vedere le pagine di quelli diventati famosi e vedo che sono tutte successive alle mie pagine. Non è una polemica perché mi sono stancato di questo mondo in modo così nauseato che francamente non mi sconquiffera proprio sgomitare più. Da qualcuno aspetto scuse da anni, a qualcuno devo delle scuse da anni ma si va sempre e comunque in ordine cronologico.
Non mi fotte un cazzo di quello che in fondo fanno gli altri. Alle volte scrivo pure io certi sfondoni  di quelli  veramente grossi confondendo parole, situazioni e roba simile. Però quando faccio un post "serio" cerco delle fonti verificabili e verificate. Mi guardo indietro e ripenso ad un mito come Midori i cui lavori sono letteralmente spariti dalla rete una volta che aprì il rope dojo a San Fransisco (CA), ed i cui set fotografici erano stati realizzati da Ken Marcus. Me li riapro e vedo un sacco di segaioli vestiti in Kimono che tentano di emulare lei ed altri in un modo che bah, mi pare davvero improponibile. Stavo cercando qualche set della signora giapponese per non mettere i miei che ho tutti ma che sono scaricati anni fa e non posso  diffonderli.
Quindi vi metto due o tre links di set di foto che ho trovato:
Midori #1 Midori #2 Midori #3  ed il link al Rope dojo della sopracitata. Così te li guardi magari attaccati a quelli ganzi di ora e non so ma a me viene così: ma che cazzo è sta emme?
Che cazzo è ancora sta emme in cui leggo noti bugiardi patologici andare a scrivere pensieri passionali vuoti di ogni sostanza se non di un piacere ingannevole, superficiale legato al comodo, all'inganno dello stimolare pensieri eccitanti e falsi.

"Tu appartieni a me" come il titolo del romanzo di Sarah King. Mi appartiene la tua pelle, il tuo corpo, il tuo piacere. Se prima le persone arrivano qua alla ricerca si di un sesso spintissimo ma anche e soprattutto di quel legame speciale che raramente si crea in una coppia "normale"; oggi lo stereotipo del personaggio webete del protagonista di 50 sfumature, la fa da padrona. Una persona senza sentimenti in grado di soddisfare i pensieri e i desideri più spinti e poi sparire. Questo sei e a questo servi e finito lo scopo addio, alle volte con un saluto ma più spesso con uno scomparire senza mai più farsi vedere né sentire. Il tutto in qualsiasi modo si voglia mettere l'accento sulla seconda o di scopo. Cambia nulla proprio. Oggi con i telefonini, il pc e quant'altro, le persone hanno una cultura ed una sensibilità rasenta quella di un paracarro. Della filosofia di vita, dell'evoluzione dell'umanità in senso più profondo del termine, non ne hanno la benché minima idea. Lao Tzu scriveva parole ancora tanto attuali quanto semplici più di duemila cinquecento anni fa: "I legami più profondi non sono fatti né di corde, né di nodi, eppure nessuno li scioglie". Vengo da un'altra epoca dove già era difficile e adesso è quasi diventato impossibile. Quindi meno scrivo, meglio sto.

Eppure il sesso senza sentimenti si può fare eccome, basta che sia sincero e diventare molto appagante. Però la prima differenza che mi fece veramente senso tra una sincerità ed una voluta falsità mi capitò nel 1987 quando servimmo una simpatica puttana che decise di fare una cosina a tre per solo divertimento. Non la finiva mai di dire "amore" qui, "amore" la e non aveva senso. Mi fece venire la pelle d'oca e me ne andai  non tornado più nonostante gli inviti e pure la richiesta di legare qualcuna e farci qualche soldo. Eppure era una brava crista, stimpatica, con un passato difficile e tanto da raccontare. Però era talmente abituata a chiamare amore chiunque si presentasse li, tutti contenti di essere appellati così che non aveva più alcun senso. Era meglio scopami, sbattimi, inculami, facciamo una doppia penetrazione che "amore". Ma vaffanculo te e l'amore, ecco.

Cos' tra un casino ed un altro ho fatto un nuovo ma semplice video.



Ho trovato il titolo di questo post su un post di un blog di tumblr e mi è piaciuto tanto: https://la-ribelle-burlesque.tumblr.com e ripenso come a qualcun@  le stelle non sono state abbastanza. Persone distruttive da cui seguito a tenermi lontano.
Cerco un video su quello che si vede dal deserto di Acatama ed ecco, in alta definizione ma un commento sotto mi strugge il cuore.


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I'm watching this with emotion. I was born in Atacama, in a small mining town called Potrerillos, almost 3.000 meters over sea level and those are the skies I was able to watch at night, the sunsets and sunrises.... The snow and ice in the Andes mountains were my town was.... How many night laying in my house backyard looking at the stars... My child memories..
Lo sto guardando con emozione. Sono nato nell'Atacama, in una piccola città mineraria chiamata Potrerillos, a quasi 3.000 metri sul livello del mare e quelli sono i cieli che potevo vedere di notte, i tramonti e le albe .... La neve e il ghiaccio delle Ande dove la mia città giaceva .... Quante notti stavo nel mio cortile di casa a guardare le stelle ... I miei ricordi di bambino ...
Chi è che non si è mai sdraiato in un prato a guardare le stelle? Niente è paragonabile per via della nostra visione periferica ed il cielo che riempie completamente il campo  visivo.


Ma il metro più semplice che si possa applicare per riconoscere un@ fake da una persona con tutti gli attributi  è il seguente. Ok, l'ho trovato in rete e l'ho modificato rendendolo paritetico e in chiave più ampia. Così va decisamente meglio.

1 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura ti riempie di parole, una persona "sana" prima te lo dimostra poi parla.
2 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura pensa che non sei mai abbastanza e te lo fa sentire. Una persona matura ti fa sentire la voglia di migliorarti ma per te stesso/a.
3 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura se sei meno bravo/a nella vita, si senta a disagio, una persona "sana"  è orgoglioso/a di te.
4 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura è gelosa e possessiva. Una persona matura è protettiva ma ti lascia la libertà di essere.
5 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura è interessato/a te solamente quando gli fai comodo. In fondo è una questione di priorità. Una persona matura è sempre interessato/a te e sei in cima al suo ordine di priorità qualsiasi cosa succede. Ti è sempre vicino/a.
6 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura quando è in difficoltà si arrabbia con te o semplicemente sparisce. Una persona matura cerca il dialogo a prescindere perché vuole capire e capirti.
7 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura passa il suo tempo con i tuoi amici che gli stanno simpatici. Una persona matura rispetta la loro diversità e guarda alla loro individualità e se sono tuoi amici, c'è una ragione e la rispetta.
8 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura crede di aver capito tutto, sa già tutto e non ha niente da imparare. Una persona matura sa che c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare da chiunque o da qualsiasi situazione si presenti.
9 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura è interessato/a solo o quasi alla tua bellezza esteriore. Una persona matura cerca piuttosto la tua personalità.
10 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura trova in te le ragioni per una fragile autostima. Una persona matura sa che due individui si completano, si capiscono e rendono l'un l'altra la vita migliore.
11 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura pensa solo all'oggi, a quello che gli serve "adesso". Una persona matura sta vive nel presente ma pensa anche al futuro.
12 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura quando sbaglia o si inventa una montagna di scuse e di pretesti o sparisce. Una persona matura non solo ammette i propri errori ma fa di tutto per risolvere le cose.
13 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura vive nel suo mondo dei sogni cercando spesso cose impossibili. Una persona matura segue si i suoi sogni e le sue aspirazioni ma discerne da quelle realizzabili e quelle no. Con le prime ci lavora su mentre le seconde le lascia al mondo della fantasia.
14 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura capisce prima di tutto che le persone devono prima di tutto starsi a fianco, l'uno accanto all'altra. Da questo poi magari iniziano tutte le forme di piacere reciproco ma da dove partono, da li tornano. Ogni persona ha gli stessi diritti e gli stessi doveri.
15 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura ha spesso paura dei giudizi degli altri. . Un ragazzo è influenzato dai pareri e dalle dicerie degli altri. Un uomo non si preoccupa di cosa pensano le altre persone, finché siete felici insiem

E infine, tanto per riaffermare il  carnaio di emme in cui si naviga, c'è una tipa che mi scrive questo: "ho solo deciso di provare anche a sottomettermi, pur capendo che non era nel mio, ma dopo mezza sessione ho appurato che sono solo dominante."
Mio nonno mi diceva che se volevi comandare, dovevi prima capire i problemi di chi lavora sotto. Parti dal basso e poi sali e vedrai che ne sbagli poche anche se magari quelle poche puoi anche farle grosse.
Quando parli stai soltanto ripetendo ciò che già sai.
Ma quando ascolti puoi imparare qualcosa di nuovo

venerdì 22 settembre 2017

Tanabàta matsuri 種播祭り, la festa delle stelle innamorate - Zen

Il settimo giorno del settimo mese si celebra una festa in Giappone chiamata Tanabàta.
Dal sito: http://storia-e-mito.webnode.it

"Nei tempi dei tempi che furono,  Tentei, Imperatore del Cielo e Sovrano di tutti gli Dei, viveva con sua figlia Orihime nell'Ama-no-Gawa, Fiume-Celeste o Via-Lattea. Orihime trascorreva tutto il  tempo lontana dal mondo e  unicamente occupata a tessere stupendi vestiti per il  suo divino padre e per le altre Divinità. Crescendo, però, in così grande solitudine e con la sola compagnia del suo fuso,  la fanciulla fu pian piano assalita da grande malinconia e tristezza, soprattutto  perché le mancava l'amore. Mosso a pietà, Tentei, pensò di procurarle un marito. La scelta cadde sul giovane Hikoboshi  che abitava  dall'altra sponda  del Fiume-Celeste  e che  passava le sue giornate facendo pascolare i buoi; anche Hikoboshi era un gran lavoratore, completamente dedito alla sua occupazione. I due  giovani, che non si conoscevano,  s'innamorarono perdutamente l'uno dell'atra  a prima vista e si giurarono eterno amore ed eterna dedizione. Presi  da questo grande amore, però, i due  finirono per trascurare i loro doveri:  i buoi vagavano  incontrollati attraverso la Volta Celeste  e agli Dei non arrivano più le  preziose vesti confezionate da Orihime.

Il Sovrano degli Dei si adirò molto per questo comportamento e decise  di risolvere la situazione separando gli sposi e  costringendoli a vivere su  sponde  opposte del Fiume-Celeste e non contento di ciò, per impedire che  potessero  attraversarlo,  rese il fiume impetuoso e privo di ponti. Non potendo più incontrarsi, però, i due innamorati piombarono nella tristezza  più  profonda, tale da non permettere loro di occuparsi del  lavoro, cosicché, gli Dei continuarono a non avere  più le loro sontuose venti e i buoi a muoversi indisturbati nel cielo. Tanto amore finì per toccare nel cuore il Sovrano degli Dei  e le altre Divinità   che presero all'unanimità una decisione: permettere ad Orihime e Hikoboshi di incontrarsi una volta l'anno, a patto  che nel resto dell'anno svolgessero diligentemente i rispettivi compiti. I due innamorati si mostrarono assai felici di quella concessione divina e  da allora, ogni anno, al settimo giorno del settimo mese, uno stormo di gazze trasporta la bella e innamorata Orihime dall'amato.  Con una condizione:  nel caso in cui la coppia  durante  il periodo di separazione non si  impegni a sufficienza nelle proprie attività,  gli Dei  manderanno giù dal Cielo tanta  pioggia  da impedire alla giovane di raggiungere lo sposo."


La versione cinese invece al sito https://lauracarpi.wordpress.com/

Per cercare Vega ed Altair nel cielo di notte, dovete guardare verso Est-sudest dall'alto verso il basso (orizzonte), le due stelle in linea più luminose. La prima che incrociate è Vega (Alfa Lyrae), la seconda che incocciate tra altre meno luminose e che in effetti sono pure galassie, trovate Altair (Alfa Aquilae). Se vi può essere di aiuto http://kosmoved.ru. Io in genere mi oriento con programmi simili e faccio riferimento alla Polare o al Drago quando visibile. La costellazione del Drago è poco luminosa di per se.

Tanabata è il festeggiamento di un unione che si rinnova ogni anno nonostante che il Signore degli dei abbia condannato entrambi a stare lontano. Potessimo davvero vedere il cielo, tra le due stelle c'è la Via Lattea, il fiume appunto. L'idea stessa di scendere in strada e festeggiare tutti assieme questa unione che si rinnova per l'eternità, è molto bella. D'altra parte in Giappone si fanno molte feste tutti assieme. In un paese dove la tecnologia è padrona per un giorno si smettono i messaggini e ci si gode la festa. Anzi, tante cose sono fatte a mano o scritte di pugno.




La festa è molto forte. Le decorazioni tipiche richiamano il nr del giorno e del mese, sette appunto.
Fukinagashi: strisce colorati penzolanti da ogni parte.
Kamigoromo: gli abiti di carta.
Kinchaku: borsettine.
Kuzukago: cestini per la carta e bigliettini.
Senbazuru: file di origami soprattutto gru.
Tanzaku: strisce di carta dove scrivere poesie e desideri da appendere agli alberi o ai bambù.
Toami: reti tipo quelle da pesca per decorare.
Le persone chiedono protezione per i loro sentimenti o aiuto per migliorarsi nel lavoro e nello studio. E', come ben si capisce quasi una festa dell'amore e che porta i due amanti a ricongiungersi nonostante le insuperabili difficoltà con rinnovato sentimento (e desiderio).

“Il sentimento d’amore tra i due amanti
che, nello spazio interminabile
di un intero anno,
possono abbracciarsi
soltanto in questa settima notte,
non viene meno,
anzi la notte agognata svanisce in un baleno”

“Gli abiti autunnali
tessuti su innumerevoli telai
dalla Tessitrice celeste
possono forse essere indossati da altri
se non dal suo amato Pastore?”

La festa si conclude con i fuochi artificiali nella notte.



Vi suggerisco di visitare il sito https://studiaregiapponese.com perché al fondo di questa pagina molto dettagliata e piacevole da leggere, vi è una singolare curiosità.

mercoledì 24 agosto 2016

Sono responsabile di quello che penso e scrivo non quello che voi capite.

Salve.
Discutevamo in un gruppo sul SM "moderno" e alla fine delle tante figure a dirla in modo educato riduttivo che lo praticano.
Da sempre c'è stata una divisione tra i dom e i master, tra le sub e le slave e ne ho già parlato. In fondo si potrebbe dire che tra un dom ed una sub non ci sia bisogno di grosse cose o tanta profondità. Basta divertirsi. Fino a che dura va bene poi ciao anche in malo modo. Non c'è niente di più profondo oltre ai cm di uccello che entrano in qualche buco oltre all'affinità di gusti a letto. Basta questo e avanza pure.
Però siccome alla maggior parte del mondo piace fregiarsi di titoli e di sembrare quello che è, allora sono diventati tutti master e slave.
Adesso qualcuno dirà che anche io ho scritto mastro sul nick. Sbagliato, è stato un errore. Come non mi piaceva essere chiamato sensei e maestro pur avendone "titolo", così non mi piace mastro inteso come maestro. Oramai è li, è un nome non un aggettivo.
Questo però non cambia le cose. Nonostante che spesso fraintendiate la decisione con le incazzature e queste con le sfuriate, non sono molto frequenti. Sono per il quieto vivere non mi piace rompere le scatole al prossimo con continui rimproveri o semplici discussioni, ma poi e purtroppo, li metto tutti assieme e sbotto. Se mi ink, l'ink mi passa veloce.

Oddio questo E' un mio difetto alla fine, qua preferite le discussioni all'armonia. Il non riflettere al rispetto. Il non essere leali alla moralità. Il risultato è che spesso sta roba collide anche di brutto nonostante uno spieghi e spieghi e scriva e dica, cambia nulla. Non puoi fare flebo di materia grigia o di sentimenti sani a nessuno. Non l'hanno inventato ancora il modo. Questo è uno dei miei tanti sbagli ed è ripetitivo. Considero le persone come pensanti e con sentimenti, certi che siano i dettagli che siano importanti. Per le grandi cose in genere ci si siede assieme e si discute ma non con tutti. Con qualcun* discutere è semplicemente impossibile. Loro usano tutto e tutti per quello che considerano il loro interesse. Se questo è il letto, accondiscendono, se sono affari, fanno di tutto per accaparrare. Quelli più abili e scoglionati alle volte si arricchiscono ma il più delle volte si misurano a gente dello stesso ceto o appena sotto di loro e non ottengono che piccole cose rispetto alla differenza che fa l'unione nei risultati.  Quindi si, sbaglio e anche tanto. In un paese dove non si dimette nessuno in cui nessuno ha mai responsabilità, è piuttosto facile. Si da la colpa al prossimo, al brutto tempo o quant'altro capiti. Io non sono pulito e mi dimetto ma questo non vi esime dai vostri. Scordatevi una cosa del genere.

Ebbene se avete cercato  un dom travestito, qua avete sbagliato decisamente buco. Mi pareva di averlo scritto: "Attenti al cane! Attenti al cane cazzo! Attenti al caneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!" Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhh un cane mi ha morso e pssssssss, non è colpa del cane. Ok questa l'ho già detta, un altro esempio che è pure più carino va. Ebbene, invece che con le coccole, entrate dentro con un bastone, dategli due botte provate a portargli via la pappa. Suggerisco di mettervi il cartello al collo: "colazione" ma in fondo non importa. Alla fine è solo "bassa" logica niente di più ma qualcuno non capisce manco questa e pretende che la tigre gli ubbidisca a prescindere.


I geni del SM.
Ebbene, ci sono migliaia di "master" che da qualche anno legano, usano le corde, fanno del nawa-shibari, "il bel legare" un must della dominazione. Quest'arte viene dal Giappone e nel Giappone "tutto" ha una via, anche la scrittura. Siccome noi siamo dei geni e quando sappiamo il modo giusto di fare le cose, le facciamo all'incontrario. Visto che in Giappone il jutsu senza morale o con una morale sbagliata aveva portato a questo:



Molti hanno deciso che non gli importa nulla manco della tecnica pura. Sono talmente bravi nel fare da soli e del non ho bisogno di nessuno (che dio mi fa una sega), che se gli fai notare che qualcosa non quadra ti assalgono mordendo. Chiamarli "geni" e riduttivo. :)
E' gente che semplicemente non ha coscienza di cosa sia zen, di cosa sia LEGARE, di che significato possa avere ed assumere nelle singolarità. Semplicemente fanno qualcosa ma non hanno nessun senso di cosa fanno. Qualche hanno fa quando il grande F. Moser correva in bici, in tv fu chiamato un estimatore per salutarlo e questo gli disse: "Oh, sono un  suo grande fan, piace tanto anche a me la bici, faccio 80km a settimana!!!" Ed il Moser scoppiò in una irrefrenabile risata. Pressappoco è lo stesso solo che sta roba, le corde e quant'altro, non  è solo bel legare è filosofia e alcuni la chiamano pure religione, mica poco è!!!  Questo avviene ogni santa mattina, pomeriggio o sera che dio passa in terra. Poi li vedi incazzarsi se qualcuno va in spiaggia con il velo o porta il burka o ancora gli tocca il Cristo nelle scuole. Oh ma...

Una persona mi ha chiesto se potevo essere io un maestro di vita o a che titolo. Anche a questo ho risposto più volte e a quanto pare non basta: " “Shi” (sensei, maestro), è un qualcosa che non posso dire di me. Io non posso dire: “io sono uno Shi”. Shi è qualcosa che gli altri possono dire di te. Lo rispetto il mio maestro, lo amo ed ecco che lui è il mio “Shi”. E’ qualcosa di diverso per tante persone. Qualsiasi cosa un maestro faccia, buona o non buona, lui è il mio spirito, il mio “Shi”, il mio maestro." Hirokazu Kanazawa Sensei 金澤 弘和. E infatti da sempre dico che siete voi che "dovete" venire da me. Chissà come mai alla fine. Booooh!





Il Chi
Nella cultura buddista, il bene ed il male sono indissolubili, non esistono persone buone o poco buone, lo sono entrambi, sempre. Taiji Kase disse: "Praticare karate è come cercare di far fuoco con dei cerini bagnati. Dopo diversi tentativi potrai ottenere alcune scintille e, se sarai paziente, da queste potrai ottenere un fuoco che durerà per sempre." Sostituite karate con SM ed ottenete lo stesso significato profondo. Kase è stato un grandissimo maestro, era un monaco. Un uomo sovrappeso, rotondo ma era un'arma micidiale nel kumite. Non trovo davvero di meglio che citare la descrizione di lui che trovo su wiki perché è profondamente vera: "Il Karate-dō è una via, un percorso di formazione e crescita che il maestro Kase intendeva insegnare secondo i precetti del suo maestro e fondatore del Karate Gichin Funakoshi. Era l'incarnazione dello spirito del Karate-al quale ha dedicato tutta la sua vita e tutto sé stesso". Diffidate sempre delle apparenze. Manca tanto a tutti. L'M//S funziona nello stesso modo, solo che se lo fai solo per divertirti poi spesso diventa una devianza, se lo fai per crescere, fallo abbastanza da non tornare indietro e soprattutto, cerca di capire che lo scopo non è come diventare la più gran pompinara ma capire, accettare la tua vera dimensione, rispettarla insieme a ci hai accanto. Difficile è! Ci vuole un cervellone per arrivarci a sta roba.

I percorsi
Lo stesso qualcuno mi ha chiesto se posso, eventualmente fossi "eletto" a maestro, passare la mia via ad un altro. Sbagliato. "Il maestro apre la porta, ma tocca all'allievo il compito di varcarla" (detto zen), o anche: "Il maestro indica la strada, tocca poi all'allievo seguirla", nella sostanza, cambia niente. La vostra vita è la vostra vita e non sarà mai la mia. E' la vostra via, unica a cui dovete fare riferimento, non la mia. E' come due persone che fanno una passeggiata assieme. Ognuno, noterà dei piccoli particolari o cose che l'altro non vede. E' come sostenersi a vicenda o aiutarsi l'un l'altra. Due persone, una via. Uno più uno uguale uno. In quel percorso ci sono le pause, i momenti in cui si fa pasto o ci si sofferma ad ammirare un tramonto, un fiore, una nuvola che passa. Una carezza, un gesto porcello e intimo. Vita nella sua complessità. La via non è separabile. Non puoi prendere solo il bello o quello che ti pare. La vita non è uno shop in cui servirti senza pagare il conto alla cassa. Paghi, qualsiasi cosa tu prenda nel senso più ampio ed elastico del termine.
Poi capita ma qua è raro che qualcuno per lo meno creda nella gratitudine. E' strano che sti spot li facciano solo in oriente. Chissà, forse motivi "religiosi" non so.



Qui invece spesso capita che arriva tiz* che acciappa i soldi, ruba la pianta fiorita, si porta via il cane e poi magari fa crepare i cuccioli se la canina non sa o non  può allattare e col carrello tenta di spianare il tipo. Ricorda qualcun*? Pace.
Alla fine se è vero che i Dom/sub si accontentano di divertirsi, ci sono anche inevitabilmente quelli che guardano sti qua e che invece tentano di fare Master/slave, con tutta l'anima e onestà e pensano che sarebbe pure l'ora che la smettessero di rendere tossico un mondo che potrebbe essere così bello. Va di moda il veganismo, tutti vegani. Vanno di moda frusta e manette e giù a pecora a chiedere un incontro, con la faccia pulita  l'anima che non c'è: "Mi prenda, mi prenda. Signor master, farò tutto" riempiendosi la bocca di sperma e di molto altro ma che non è roba di casa. Poi tutt'ad un tratto se seguiti a chiamarle per come sono: troia, puttana, zoccola, pantegana, mignotta, il tutto a seconda delle lingue e dei dialetti, si incazzano. A parti inverse con la slave che parla al master, è la stessa identica musica. Poi si difendono con il diritto di cambiare idea. We, anche noi abbiamo tale diritto è. Un giorno chiamavamo loro troie per farle sentire donne, per liberare il loro istinto e la loro natura (e qui mi fermo che poi mi copiano), poi le chiamiamo troie perché lo sono davvero nel senso più basso e abbietto del termine visto che abbiamo scoperto la loro vera natura. Così i master li chiamavano signore, sir, padrone e poi li chiamano bastardi, stronzi, figli di... e molto altro ancora. Capita, troppo spesso capita.
Non è una discriminazione sessista, è che semplicemente mi resta più semplice scrivere dalla mia parte ma invertendo i fattori, non v'è nessuna differenza purtroppo. Semplicemente perché oltre al sesso spinto, non c'è niente. Niente di niente se non in pochi casi, manco il rispetto.

Lercio/a
Come mi è stato detto oggi: "Lo so, quell* era gradevole fuori ma lerci* dentro". Lerci* boh, non mi pareva  abbastanza così ritorno a vedere e...
lercio /'lɛrtʃo/ o /'lertʃo/ [forse lat. ✻hirceus "di caprone"] (pl. f. -ce). - ■ agg. 1. [che provoca disgusto a causa della sua sporcizia: abito l.] ≈ (non com.) lendinoso, lordo, lurido, schifoso, sordido, sozzo, sudicio, (unto e) bisunto.
2. (fig.) [che è moralmente corrotto: azione l.] ≈ abietto, bieco, immondo, immorale, indegno, infame, sozzo, turpe.  disonesto.
■ s. m., solo al sing. 1. [quantità di roba lercia: che l. in questa casa] ≈ e ↔ [→ LERCIUME (1)]. 2. (fig.) [ambiente corrotto: c'è del l. in questa faccenda] ≈ e ↔ [→ LERCIUME (2)].
Si, direi che basta e avanza. Poi si vergognano. Spariscono dalle nostre vite come fantasmi. Spariscono, muoiono ma forse non sono mai stati vivi.
Ah, seguitano a farli i corsi di shibari. Andateci. I maestri autoproclamatesi tali, indosseranno alle volte pure vestiti Giapponesi anche preziosi perché si sa, in Italia non è il monaco che è un monaco ma l'abito che lo fa. Polemico? No, realista. Mi piacerebbe portarli davanti a qualche amico per vedere che fine fanno. Niente di drammatico ma la curiosità è drago. Portateci i vostri mariti o le vostre mogli. Imparate a legarvi e possibilmente anche a strozzarvici magari non in modo definitivo ma che vi passi la voglia di rompere i coglioni. Bella la pulizia, si respira da dio. Manca solo qualche piattola, poi finito.



venerdì 19 agosto 2016

L'ultimo samurai, la vera storia.

Non ho voglia né tempo di scrivere anche se ho molti pensieri da mettere a fuoco e molti altri da tenere per me. Così oggi metto un video che ne ho messi tanti romanticizzati. Questa invece è la storia vera che qualcuno si è impegnato a mettere in un video.

sabato 13 agosto 2016

Shibari-do e le lezioni una volta per tutte.

Shibari-do e cultura giapponese.
Metto le cose in chiaro una volta per tutte. Ogni disciplina in Giappone presuppone un maestro che sia tecnico (jutsu), o che sia via (Do).
Ogni maestro in questo campo non riceve MAI un compenso diretto. Si tratta sempre di discipline spirituali e nessun maestro riceverà mai un compenso per quello che insegna. Vi ho già anticipato come sia stato considerato Shirai per via di alcuni suoi atteggiamenti fors'anche solo dubbi attraverso le pubblicazioni e le attività commerciali legate al Karate-do. Per quello che mi riguarda è sempre stato un  gran maestro ma rimane il quanto anche perché oggi c'è una certa apertura verso le pubblicazioni. Nessun maestro di karate-do, judo, ju-jitsu, kendo o quel che vi pare avrà mai uno stipendio ma un semplice rimborso. È anche vero che questo è più alto quanto più iscritti ci sono ma con quei soldi si fanno poi le attività per i ragazzi. Si comprano le tute, le borse, si applicano loghi sui karate-gi e tanto altro. Una disciplina morale non è commerciabile. Figuriamoci una disciplina morale che si tenta di portare a letto e in cui i sentimenti dovrebbero farla da padroni.
Sopratutto per questo che il judo è stato "svenduto" come sport olimpico e tra un po lo sarà anche il karate-do: per avere i soldini del C.O.N.I.. Cosi quelli bravi possono entrare nelle varie forze armate ad esempio e ricevere un salario-premio come atleta e portare prestigio all'arma in cui prestano servizio. Oggi il jujitsu non è "solo" arte ma il jutsu è diventato quasi l'ortodossia della tecnica ed acquisendo comunque il Do. Sara buffo se mai lo vedrò se sarò ancora vivo, veder apparire il karate-jitsu perché accadrà.

Ebbene se avete compreso ed assimilato questo, vi renderete conto che chiunque organizzi corsi e chieda iscrizioni, venda materiale atto a praticare i corsi che egli stesso organizza, compia un'azione profondamente riprovevole su quello che egli stesso pretende di insegnare. Quando vi dicevo che siete dei "gaijin", ecco, non so cosa sia peggio. Verreste considerati come persone dalla morale discutibile o addirittura dalla non-morale. Non saprei come altro definirlo.
Ora, vedere questi "signori" che guadagnano da tutto quello che fanno con la pretesa di volere insegnare un arte o una via che in gran parte dei casi hanno imparato da soli e sono completamente all'oscuro dei valori e dei principi in essa contenuti, a me fa gridare allo scandalo e non è una cosa nuova. Per molto, meno in Giappone ci si dimette e si sparisce ma qui vige la cultura dell "io so tutto, faccio come cazzo mi pare e tu sei un idiota", allora va bene.

"Sii onesto, autentico e sincero. Questa consapevolezza ti aiuterà ad adottare scelte migliori e a diventare una persona più forte".

Come ha aggiunto nei commenti l'amico Shinken qualche post fa, il buddismo non è una religione. Vero, crediamo che vi siano degli spiriti o degli dei in molte cose animate e non ma per loro crediamo in una forma di rispetto vincolante che non è una "sottomissione". Il fine ultimo del buddismo è appunto, trovare il Budda, la perfezione dell'umanità, della sensibilità, della compassione, della comprensione e del rispetto per ogni forma di vita. Non vi sono dogmi o precetti scritti che valgono per tutti e che sono universali. Ognuno segue la sua strada ma niente può prescindere da quello che vi ho detto appena adesso. Il buddismo non è altro che lo "sviluppo e la sensibilizzazione" della propria interiorità nel rispetto di quella altrui. Ogni azione contraria a questi principi è deleteria ma vi sono pure dei cattivi maestri di Budda in una continua lotta tra il bene ed il male che comunque albergano dentro di noi. Sta a voi far vincere chi si confà di più alla vostro carattere. Sarete degli stronzi buddisti, che cambia ma a serio rischio di "decapitazione" o di emarginazione sociale anche totale. 

"Trascorri più tempo con coloro che ti fanno ridere e meno tempo con coloro che ti senti in obbligo di impressionare."

Una, anzi,  la prima ragione per cui io e questo blog non abbiamo mai accettato mercenari di nessun tipo sia quelli che legano, sia in quelli che trombano, è proprio questa. Se ancora non vi è chiaro ancora lo ridico, siete liberi di levarvi dalle scatole.
Ripetendo quello che ho scritto ieri, nel momento stesso in cui scrivete l'indirizzo di questo blog e premete invio, entrate in casa mia anche se la porta è e deve rimanere aperta a tutti. Nel momento in cui venite o siete venute a letto con me, siete entrate anche nella mia spiritualità e qualcuna ha preteso anche in modo forte ed autoritario di potere fare come gli pare anche li. None. Non si fa e nemmeno ve lo lascio fare. Per ora l'unica cosa che avete ottenuto con questi disprezzanti ed offensivi comportamenti quando messi in atto, è stato quello di stimolare ed ottenere reazioni anche abbastanza decise e pure "incazzate" ma per tutto il resto solo dei giganteschi buchi nell'acqua. Ho scoperto dal mio punto di vista certo, chi amic* e chi amore non era e se perdo qualche follower, non importa. Anche in casa vostra per lo meno una volta a settimana fate pulizia accurata. Ho "urlato" quando ferito profondamente ma ancora non ho lavatriciato nessuno. Ecco, non vorrei mai in  futuro davvero arrivarci.

"Se ogni mattina ti alzi con l'idea che qualcosa di meraviglioso accadrà, e se vi porrai la giusta attenzione, ti renderai conto che avevi ragione."

Voi credete in dio ragazzi e ragazze? Avete anche solo una fattispecie di religione in cui credete? Ebbene, sarebbe come se io considerassi voi meno di me o meno di quello in cui io credo. Solo che non vado a dire che i profeti sono cose inutili né a farlo in casa vostra. Non sono venuto da voi a prendere a piene mani come un bimbo nella nutella, arraffando sentimenti e cose semplicemente perché c'ero o mi avete autorizzato ad esserci. Ho ricevuto regali quasi senza valore morale ma di altro prezzo materiale che spesso sono letteralmente volati nella spazzatura ed altri che invece erano dei semplici "pensieri" o di "poca importanza" economica che ho custodito come una cosa preziosa.

"Ovunque tu vai, vacci con tutto il cuore", non con il cestino della spesa.

Se ho contestato è stato sui siti di incontro e perdinci mai sulle vostre pagine e sui vostri blog. Non voglio cercare il pelo nell'uovo. Si, una volta ma quel blog era e rimane in fondo mio. È rimasto vivo ed esisteva grazie a me e quel codice è e rimane nei miei archivi come per tutto quello che faccio. Dai, non dico una porcata né offendo nessuno. È "solo" lavoro se così posso dire che alla fine sia questo che SM sono anche Zen e armonia. Posso aggiungere senza vergogna che è vero che il "disprezzo" nei confronti di questi pseudo maestri traspare eccome e me ne accorgo. Lo stesso vale per quello che considero delle pseudo persone. Dei gusci vuoti alla ricerca della propria felicità a tutti i costi e per i quali sono disposti a passare sopra qualsiasi altr* anche quelle che per un po' sono state parte della loro (falsa), gioia.
Ognuno si rapporta al mondo e agli altri in base alla sua singolarità, alla profondità e alla sensibilità che ha e che intende sviluppare e accrescere. Ecco. Questa è una possibile "via" e a nessuno in linea di principio è negata più di una opportunità ma se poi con il suo comportamento fa del male al prossimo, questa è un'altra storia.


giovedì 11 agosto 2016

Le aspettative


In quante lingue vi
deve essere tradotto
prima che sia capito? :)
Piaciuto il post di ieri vero? Si vede. :)
Adesso il saluto va. Quante volte mi son seduto dalla parte del sensei? MAI.

Non mi è mai importato. Dall'altra parte magari c'erano tanti Dan da salutare di tutte le età. Magari c'era pure uno più giovane di  me o un settantenne. Non importa. Magari e spesso è pure successo, il supertitolato non reggeva che pochi secondi nel kumite e di nuovo non importa. Io mi siedo dove ho da imparare e ho sempre da imparare. Sensei, non è per me. Date il saluto al Dojo, alla disciplina a quello che posso passare, allo spirito, alla volontà, al desiderio di vincere la paura e di vincere per se stessi, per sentirsi migliori, per dormire nel letto in pace ed in armonia. No, nessuna rivalsa ma se ti comporti a cazzo allora anche i colpi in allenamento sono "seri". Dovrebbero essere per principio ma in quel caso lo sono per "giustizia". Un concetto strano fuori della filosofia orientale ma sta cosa la spiego più avanti va.

"Se vuoi sentirti ricco, inizia a contare tutte le cose belle che hai e che il denaro non potrà mai comprare."

Storia vera.
Un giorno c'erano delle cinture marroni che dovevano fare l'esame di nera. Così il maestro e non vi dico chi, gli fece fare un attacco simultaneo quattro contro uno. Rimasero in piedi circa 40" poi finita. Nell'incontro il maestro colpì uno dei ragazzi in modo forte e gli fece male. Un'altro dei maestri invece, vide quel colpo ed esclamò: "Bravo!" senza considerare il dolore di quello a terra. Nessuna parola, salutammo il dojo ed i maestri a fine lezione ma quando arrivammo ad uscire senza aprir bocca o fare un cenno, il primo tirò al secondo un oshiro-geri in piena faccia e lo sdraiò per terra. Sangue dal naso e quant'altro fa un male cane. Psss, l'avete visto vero? Non è come in tv che gli attori prendono i colpi e non cadono. Uno e si và giù. Non importa se tirato con tecniche di sfondamento per uccidere che si impara ma non si fanno (COMPRIS? ) o  semplicemente per colpire il bersaglio esterno, più blando. Alle volte si spezzano le ossa, si aprono ferite e si va giù davvero senza manco capire cosa cazzo ti abbia colpito e senza farlo apposta. Il bersaglio si sposta e bam, il patatrack. Lui non disse niente. Nessuno disse niente. "Impara la lezione." Voi l'avete imparata? :)
Oddio, "magari qualche testa di cazzo di mia conoscenza" sarebbe andato dai cc e l'avrebbe pure denunciato. In fondo non era un colpo in combattimento. Cosa avreste risolto? Avreste avuto un rimborso no so. Avreste mai poi calcato i piedi in un dojo? Naaaaa ;) Il vostro nome e cognome sarebbe girato per ogni dojo di tutta Italia? Seeeeeeee ma qui mi fermo perché poi non voglio dire cose che per il mondo forse son reati o che potrebbero essere lette in modo distorto.

"Se una farfalla batte le ali a Pechino, a New York si scatena una tempesta."

Per imparare dovete liberare la mente, per imparare dovete vedere e sentire e giudicare. Ebbene, cosa è il giudizio? Sono anni che sento dire frasi assurde del tipo: "Io non giudico". Ebbene, giudizio secondo Treccani è questo ma per farla breve userò quella di google: "La capacità individuale di valutare o definire." Vi alzate la mattina e giudicate cosa sia meglio per voi. Quindi andate in bagno, vi lavate i denti e vi fate una doccia, oppure fate prima colazione che poi uscite con i denti puliti. Rimanete a letto con la vostra partner e ci date dentro perché giudicate che la voglia di far sesso sia maggiore di fare altro. Proprio terra-terra. Ognuno di noi giudica ogni momento. Se il caffè sia basso o alto, troppo caldo o dolce, come preferite gli spaghetti e come  vi piace che vi venga tirato un pompino.

Ieri sera ero in disaccordo con un'amica di Fb che stimo molto e che seguo anche qui su blogger sul fatto di non aver aspettative da nessuno. Seguita a non tornarmi chissà. Vi schiantate con l'auto e rimanete feriti. Non vi aspettate che nessuno vi soccorra? :) Dai forse è meglio che si fermino e vi riprendano con il cell e poi mettano tutto su youtube senza far niente. Ecco, il principio è talmente pacchiano e che qualcuno ancora non capisce è che è dovere aiutare, e siccome qualcuno non la intende, la legge lo scrive. Se trovi qualcuno in difficoltà, ti fermi e l'aiuti o ti apro come una cozza: omissione di soccorso. Vedi un incendio? Ti fermi, chiami se puoi aiuto ma ti fermi e cerchi di spengerlo. Se ti va a fuoco la casa ti aspetti che i pompieri arrivino e che cerchino di fare lo stesso, ci sono apposta. Se ho una relazione che sia vera, mi aspetto che nei momenti di difficoltà la mia partner stia accanto a me e mi sostenga e mi aiuti anche per un solo bicchiere d'acqua e non sparisca dicendo che ha fatto un errore di valutazione. Me l'aspetto perché so che è mio dovere esserci quando è lei in difficoltà. Magari non faccio niente, magari l'accarezzo, magari faccio un lavoro per lei, magari che diavolo ne so, sparo due cazzate per farle spuntare un sorriso. Dai forza, continuate a dire di non avere aspettative. Voi non vi aspettate che l'altr* vi ascolti, non vi aspettate che ne so, che se tornate a casa tardi magari una semplice pizza l'abbia ordinata o che abbia rifatto il letto. Non vi aspettate di essere per lo meno considerati come l'altr* considera se stess*. Beh  queste "aspettative" sono la base di una sana relazione e fanno ai cozzi con le pretese che sono l'esatto estremo di queste. Non vorrei essere cattivo con quello che ho da scrivere davvero ma credo che se avete perso questi standards qualche rotella nel cuore e nella testa ha bisogno di una seria revisionata. Ognuno ha il diritto di aspettarsi tutto ciò, di parlarne prima di cosa ci si aspetta da una relazione anche di letto e di rispettare l'altr* nella sua integrità nonché se stessi. Il non farlo significa non avere fiducia e credere in chi si ha accanto. Non esserci o tradire gli impegni è da persona povera e disonesta anche se nessuna legge vi sosterrà in campo sentimentale. Cambiare idea è qualcosa di diverso dal "tradire" aspettative ed impegni per dio. Non ci sono vie di mezzo. Non ce ne possono essere infilatevelo nella testa. O una relazione è sana o non lo è. Questo è uno dei pochi casi in cui non accetto repliche perché davvero non ce ne sono.

"Non sforzarti di essere una persona di successo, quanto piuttosto di essere una persona di valore". 

Il benessere è vero che è fatto di interiorità, lo stare bene con se stessi, il trovare se vuoi armonia ed equilibrio. A letto i fluidi, spesso un problema. L'avrebbero risolto da sole? No. Alle volte per superare un problema interiore ti ci vuole un medico. Psicologo o medico generico. Magari dei farmaci e non ti aspetti se ci vai di ricevere aiuto? :) La condivisione di chi siamo al momento che ci incontriamo è la base per capirsi e forse per cancellare il problema dei fluidi, la paura di fare sesso a tre, di essere legata di squirtare come un uomo quando vieni e la lista è lunghissima. Da soli? :) Prego, mettiti davanti ad uno specchio e toccati e frustati. Questo è il "da soli!" Da soli non si hanno obblighi se non verso se stessi, quando siamo in due il primo obbligo è verso l'altr*. Poi si condivide ma solo poi e senza prescindere.

"Ogni errore è un passo che ti avvicina al tuo obiettivo. L'unico comportamento che può penalizzarti e decidere di non agire per paura di sbagliare."

Una miss forse non si aspetta che il suo "schiavo" ubbidisca? Date troppe cose per scontato senza pensare davvero a cosa sono. Oddio, magari quello schiavo si ribella perché gli piace essere punito e costretto ad ubbidire ma questo è parte del gioco.
Già. C'è chi lo chiama session, chi incontro, io seguito a chiamarlo gioco e non tanto perché è dispregiativo ma perché è il gioco il mezzo migliore per sviluppare empatia con la partner e vice-versa. Se non imparate niente qui, non siete niente. Se non rispettate le persone con cui dividete il letto e la felicità, mi spiace, non siete niente perché rendete l'altr* ancora niente. Ricordate, non c'è niente meno di niente.

"Anche quando credi di non avere nulla, c'è sempre qualcun altro che ha meno di te. Datti da fare per aiutarlo."
Tutto in fondo si basa sul giudizio e sulle aspettative alla fine. Andate a letto con la tipa di turno e vi tira un pompino penoso o a parti contrarie, la leccate da farle passare la voglia di stare a cosce aperte. Il caso più pacchiano che è legato alla diversa fisiologia tra uomini e donne è il sesso tradizionale. Ogni donna si aspetta che la scopiate come piace a lei per avere il piacere che cerca. Se voi uomini scopate per voi stessi, dopo qualche minuto siete venuti e lei non sarà quasi manco a mezzo. Ripetetemi adesso che non avete aspettative che mi rotolo per terra. Dal vostro partner anche se siete dei cosi senza sentimento, vi aspettate per lo meno di essere soddisfatti. Voi siete li per soddisfarvi l'un l'altra punto
Una relazione semmai non deve essere un obbligo. Nessuno deve imporre qualcosa per la vita manco in una relazione SM ma se "TU" ti impegni in piena libertà di coscienza, in grado di capire quello che dici e pensi, allora per dio, "TU" mantieni. Chiunque deve. Si, ci sono stati dei casi clamorosi in cui dal "Ti amo", dal: "Non ci perderemo mai", dal: "Comunque vada rimarremo sempre amici," siamo passati all': "E'? Mai pronunciate quelle parole, hai capito male," mentre davanti a te c'è un mare di posta e di messaggi e di momenti vissuti assieme che dicono altro. Se mi chiama tizia qua e mi dice: "Luca, sono in un casino, vorrei parlarti," a meno che non stia con l'acqua alla gola parto subito, ovunque questa sia oppure mi libero e parto e non subito anche se sono 30 anni che non la vedo e vi garantisco che se capita al contrario sarà lo stesso meno che con certe indefinibili cose incontrate qui che a chiamarle persone è un'offesa al genere umano.
Il Dojokun che questa è la "Via".
L'amore o una relazione sono il nostro Dojo,
 la nostra Via o parte di una più grande.
Leggere prego con un click

C'è a chi è rimasto in mano degli oggetti da SM che si sono scordati di rendere (ohhhhhhhh chissà perché, e a chi altro. La "collaboratrice" qua ne sa qualcosa). Strano no? Sempre per tornare al karate uno comprò i pesi e li donò all'associazione. Poi smise e si riprese i pesi. Ma non erano donati? O si va alle "botte" o per vie legali. Era un tipo strano. Una volta perché si sentì perso mi tirò uno sgozzino che quasi mi troncò la gola. Andò bene e dico davvero. Appena più forte e non la raccontavo.  Pensate che questo "signore" abbia mai rimesso piede in un dojo? ;) Lo sanno anche i sassi ma questi fanno finta di non parlare. Li per lo meno potevi "dare". Fa venire la strizza al culo e parecchio dover andare a fare un allenamento con qualcuno a cui hai fatto una porcata. Invece di darti un pugno alla figura semplicemente presentato, te lo rifila serio oppure non ti fa stare in piedi per più di 3 secondi. E' un po' come entrare in una lavatrice ed è pure una buona scuola. Nel Judo era pure peggio. Sembravi un cartone animato. Sbam, sbam, ghhhhhhhh, sbam, sbam e arrivavi a casa che sul collo e sui piedi ti sudava sangue invece di acqua salata e ti faceva male tutto dal primo capello all'ultima unghia dei piedi solo perché magari avevi detto: "Ma". Non vuoi lezioni? Non venire. Non vuoi imparare, stai a casa. Nessuno ti obbliga, la porta è aperta le condizioni chiare: "Rispetto, lealtà, sincerità". Così dopo tanti post cancellati, riscrivo anche questa. Mai colpito nessuno? No. Mai rotto qualcosa a qualcuno? No. Ti è successo di menare uno di brutto? Si. A 15 anni ed era una situazione davvero "Forte". Per tutto il resto ho sempre avuto "paura". Reagisco d'istinto e quello mi dice di colpire nei posti giusti e se è troppo forte, non ti rialzi. Così piuttosto che di avere qualcuno sulla coscienza evito. A tutti i costi, evito ma rimango del mio parere e mi da noia pur non elevandomi a nessun titolo sentire dall'ultim* arrivat*: "Tu sei vecchio". Non importa che età ho, non importa manco quella che hai tu. Sono li per ascoltare, sei li per ascoltare ed invece sono solo li per avere ragione. A prescindere. Non importa quali porcate fanno, non importa cosa dicono, non importa proprio niente. Hanno solo ragione e guai se gli fai ombra.

"Sii vulnerabile. Consenti a te stesso di essere aperto, sensibile e autentico. Lascia che le emozioni fluiscano, piangi e ridi liberamente, senza filtri."


mercoledì 10 agosto 2016

Jujitsu, judo, karatedo.

A proposito di quello che ho appena scritto e magari per chi interessa approfondire karate e judo, ecco un post un po' storico ma sintetico. Rinnovo l'invito a non provare queste cose a casa da soli, nemmeno seguiti da autodidatti ma nei luoghi adeguati con i maestri adeguati. Questi non sono giochi. Si usano anche per giocare ma non lo sono.
Ebbene la lotta senza armi era ed è sempre stato il jujitsu  o arte della dolcezza. Però lo potevano fare solo i samurai. Era un privilegio come la spada. Così i contadini e chi doveva subire le loro angherie, cercarono di imparare a difendersi in altro modo. Ad Okinawa (si quell'isola dove nella IIGM ci morirono un sacco di americani,) si praticava il Te (mani). Un'evoluzione del judo, più decisa se si vuole. Risoluta. Vi metto un video e ve lo descrivo.
Jujutsu: deviare il coltello, bloccare la mano, fermare l'avversario.
Karate: deviare il coltello, abbattere l'avversario.
Jujutsu: Mettere il piede sulla panza dell'avversario, scaraventarlo lontano.
Karate: Mettere il piede sulla panza dell'avversario, sfondarlo. Un colpo solo. Giù. La motivazione è diversa. Il jujitsu serviva per bloccare un avversario come le corde. Qualcuno che non aveva intenzione di arrendersi. Il Karate serviva per abbattere qualcuno armato e non permettergli di rialzarsi. L'altro aveva una spada che usava abilmente ed un coltellaccio che "tu" non sapevi e non potevi usare. Anche questo ho già detto. C'è qualcosa di più pericoloso di un samurai, un samurai ferito.
Nel judo moderno, il coltello quasi non esiste più. Son solo o quasi tecniche da competizione. Lo sarà tra un po' anche nel karate. Soldi, stanno mirando ad entrare nelle discipline olimpiche, quindi colpi diretti, finiti. Solo "presentati". Già che per ovvie ragioni i colpi di taglio a lancia ed in alcune parti del corpo erano vietati e mi pare anche ovvio!!! Quella che vedete è un'esibizione, è qualcosa di preparato in cui tutti sanno che tipo di colpo verrà tirato, quando e come reagire. I colpi non sono affondati perché comunque pericolosi.


In particolar modo ho messo il video per via delle forbici aeree che mi piacevano un sacco. Ogni mossa ha una contromossa. Se qualcuno tirasse un colpo del genere ad uno sprovveduto, semplicemente l'ammazzerebbe. Qui funziona e lo vedete perché ci si aspetta il colpo. Ci si butta nel senso della forbice e così si ruzzola e basta. Bisogna anche saper ruzzolare o ci si fa male anche li! 
In poche parole se non sapete cosa fate non è un tutorial che vi insegna ma colui che vi spiega perché ha imparato tramandando l'arte e pure discutendola. Devo aggiungere che il karate in Italia è arrivato a Firenze nella storica palestra "Porta Romana".

Me, un po' di storia e un po' di via.

Premessa. Questo post è scritto in modo molto pacato senza rabbia o rancori o altro. Leggere con il tono giusto è molto importante.

Conosco i miei limiti. Io non sono perfetto e lungi da me la lontana idea di poterlo anche lontanamente diventare. Ci provo ma è quasi un tentativo fallito in partenza. Sono abituato a scegliere in base a quello che so e questo è dovuto ad un sacco di letture e di verifiche sul campo. Se prendo una cantonata alle volte la difendo anche sbagliando, fintanto che non ci sbatto il muso e dico: "oh cazzo". Nei limiti del possibile chiedo le cose con un per favore e ringrazio per la cortesia anche sul luogo di lavoro.
Come ho più volte detto, ho fatto per una ventina d'anni arti marziali sopratutto kumite. Il che significa allenarsi per mesi per stare qualche minuto davanti a qualcuno che cerca con tutte le sue forze e la sua energia interiore, di buttarti giù e non farti rialzare. Ci vuole coraggio. Alcuni, anche molto bravi, semplicemente non ce l'hanno. Alle volte si perde un dente, alle volte ci si tronca qualche osso. Capita, è nel conto. Significa anche conoscere i propri limiti proprio perché nessuno è perfetto. E' difficile eccellere su tutto e sono rare persone possono. Significa nasconderli a chi ti vuole buttare giù ed utilizzare quello che sai fare per vincere sull'avversario. Questo è l'abc. Nascondere la fatica, nascondere il dolore di una frattura, il dolore di un colpo ricevuto magari al fegato o a una gamba. I polmoni che ti bruciano la paura che comunque tu hai nei confronti di chi magari sfrutta il tuo batter di ciglia per portare un colpo risolutivo nei tuoi confronti.
Smisi tanti anni fa per un incidente sul lavoro, serio. Quando guarii, qualcuno venne a cercarmi e mi disse queste parole: "Sai il braccio destro del grande capo, ha detto qualcosa su di te: "Luca smette? E' una grossa perdita per il karate italiano"". Non so se sia mai stato vero, non so manco cosa abbia mai davvero fatto in tutti quegli anni di così importante da far dire una frase del genere anche se i miei ragazzi mi chiamavano maestro. Ho fatto le mie cose, quelle ritenevo giuste e alle volte pure sbagliate, capita.
Mi hanno insegnato a salutare con rispetto i miei amici e i miei avversari, prima e dopo aversele date alla "morte". Luca è un curiosone e ha imparato a fare tante cose anche quelle che esulano dal mio diploma. Non so più fare le analisi chimiche qualitative e quantitative, ero bravissimo, dice e mi toccavano i campioni più rognosi. Qualcuno era veramente troppo.
Mi è rimasto il saper progettare una casa anche in modo particolare, un giardino, smontare un'auto e rimontarla, motore compreso. Di rimando so saldare ad elettrodo quasi qualsiasi cosa e lavorare il ferro battuto. Forgia, incudine e martello. Ho imparato a fare una gran parte dei lavori di idraulica e come elettricista. Ho imparato a muracchiare, a intonacare ed imbiancare. Sono un tecnico informatico per il mio settore molto bravo, so lavorare in vettoriale e pure fotoritocco e restauro di foto a livello professionale.
So, anzi sapevo disegnare bene e per un pò di tempo ho anche fatto comics. Poi quell'incidente mi ha impedito di tenere lapis e pennino a china in mano senza dolore ed è per quello che mi son dato al disegno digitale. Tenere in mano un mouse, non mi fa male. Ho fatto foto professionali ma poi l'impegno con il dopo, mi ha fatto mollare il resto. So cucire a mano e a macchina, anche sul lino ma la lista è ancora lunga e siccome non voglio star qua a dire, mi fermo qua. Dico solo che spesso mi hanno detto che ero un "tipo da sposare". Di rimando rispondo che non sono il tipo manco da portare a letto solo per questo. Se cercate qualcuno per fare i lavoretti di casa o per il lavoro, avete sbagliato buco. Cercate sull'elenco, anche digitale e chiamate l'esperto che più vi confà. Se cercate un uomo, allora sono disposto a discuterne. Il mio prezzo si chiama lealtà ed onestà. Al di fuori di questo niente esiste. Se mi mentite, vi mento. Se cercate di giocare con me e me ne accorgo, gioco con voi. E' molto semplice in fondo.
Non cerco nessuno come ho più volte detto. Il mio mondo è così particolare che è un po' fuori dagli schemi comuni. Sono abituato a camminare per strada con la tipa al guinzaglio senza vergogna né per chi sono, né per quello che mi piace. Come disse una volta mio cugino: "In casa nostra siamo sempre stati dei gran porcelli, solo che tu ci hai superati tutti," ridendosela di brutto.

In altri tempi ho difeso il sonno di molti e costa fatica. Tanta. Oggi penso non di aver sbagliato, no, ma di averlo fatto per persone che semplicemente non se lo meritano ed il merito per me è la parte fondamentale della vita associato ad una buona dose di "compassione buddista".
Perché ho scritto sto post?
Perché mi sono imbattuto con l'ennesima guru a cui basta un corso di legature per essere diventata maestra soprattutto se associato ad un titolo di studio. Nelle arti marziali quando ho cominciato non c'erano gli esami per passare. Nemmeno adesso ho un diploma, qualcosa che certifichi il mio livello. Non ho un palmares, non mi sono mai interessate le competizioni "sportive" dove i colpi si tiravano per farli vedere o quasi. Mi piaceva e mi piace la filosofia, la meditazione, lo studio delle tecniche di lotta e in quanti infiniti modi si possono elaborare. Il karate era mutevole come la mente. Si evolve ed impara da se stesso.
Era il maestro che ti valutava e ti diceva: "Metti la verde". Poi riunificammo gran parte delle federazioni e una fu predominante. Per ogni cintura c'era un esame. Il gran capo disse che prima della blu i ragazzi non avrebbero dovuto far kumite ma "mi opposi". Feci presente che nel judo il contatto fisico è sempre presente anche dalla cintura bianca (7° kyu), e che il "Randori", si fa tutti i giorni. Il rischio era quello di avere ragazzi che non avevano nessuna confidenza con il contatto, con la distanza e con un combattimento vero anche con la paura. Il risultato fu che venne ricambiato tutto e che i ragazzi avrebbero cominciato per gradi fin dall'inizio. Ebbene, per arrivare alla cintura marrone ci vogliono per lo meno 3-4 anni di frequenza. Questi dopo aver imparato per i cazzi loro, per aver fatto un corso, per aver scritto delle boiate da qualche parte, diventano i guru. Ebbene, non ci sto più.

Vengono qua, pretendono a loro tutto è dovuto. Scrivono e il rispetto non te lo danno manco a prescindere perché magari non sanno chi hanno davanti. Non importa. Ricco, grande, bravo o principiante, prima di buttarlo giù (o essere buttato giù), ho salutato e rispettato, prima e dopo. Se il karate italiano ai miei tempi è salito sulle vette del mondo e per dio, è anche grazie a me per quel poco che ho dato. Vi metto un filmato va, così avete un'idea di cosa sia il kumite. Lo era prima di me, è stato con me e lo sarà anche senza di me. Così vi fate pure un'ideuzza va :)
L'aggiungo adesso che l'ho rivisto per la 12ma volta. In questo filmato c'è un pluricampione mondiale compagno di squadra perché se non è lui, è il suo fratello gemello. :)


Quando cominciai Judo, prima del karate, il problema dell'arte in italia era che i judoka non riuscivano più a combattere con una frattura in corso. Il dolore insopportabile. Mi tirarono un tomoe-nage e la clavicola andò in pezzi. Faceva un male bestia ma fino a che non mi dettero il "mate", strinsi i denti. Fratture? A gogo. Ogni tre mesi faccio il bagno nel bostik ma quello fu un cambio. In un vecchio post cancellato scrissi di non mettere in dubbio la mia volontà. Ecco, questo il primo esempio. Non ho mai mollato  e probabilmente lo farò quando sarò morto. Dopo l'incidente mi dissero che si sarebbero voluti per lo meno sei mesi per ricominciare a muoversi. Dopo tre mesi avevo ripreso il 97% di mobilità. Come? "Lacrime e sangue", volontà.
Adesso quei vincitori sono diventati maestri e forse risale. Mi piace. Tanto. Mi piace che le persone abbiano una disciplina morale e che sappiano quello che fanno. Mi piace che arrivino i nuovi anche nello shibari, mi piace che imparino. Però c'è un limite. Con una cintura da judo io so come ammazzarti non solo come legarti. So dove non devi premere, so che è rischioso cazzo e che non bisogna scherzare. Non è che sono un omicida. Chiunque faccia arti marziali queste cose le sa. Anche Wieseman nei suoi scritti ha sempre sostenuto di andare a fare judo e di farlo bene prima di fare soffocamenti o altro. Anche questo era in un post cancellato perché non voglio che impariate o proviate leggendo qua cose che potrebbero costarvi caro, parecchio. Non mi piace nemmeno che il fai da te si elevi a maestro o faccia corsi. No. Mi spiace. Shirai è stato guardato male per i suoi scritti e la sua enciclopedia del karate perché traeva denaro da qualcosa che denaro non deve vedere. E' filosofia, è vita ed è via, "DO". Figuriamoci.

Vi racconto una storiella vera. Un giorno un maestro di cui non faccio nome, si trovò ad attraversare la strada in città mentre sopraggiungeva un tram. Il conducente dovette fermarsi e cominciò ad insultarlo. Chiese scusa che sovrappensiero non l'aveva visto. Nessuno si era fatto male in fondo. Solo che l'autista era incazzato nero. Scese e lo prese a botte. Il maestro si chiuse in difesa e non gli disse nemmeno cose del tipo : "Fermo che se rispondo poi"... semplicemente quando l'altro ebbe esaurito la rabbia ed il fiato gli disse: "Hai finito?" E se ne andò.
Ecco, avrebbe potuto rispondere e fargli pure parecchio male. Saper di poter fare non significa fare. So che se l'avesse incontrato sul tatami anche solo in allenamento, non avrebbe avuto "pietà" perché con noi non ne aveva. La forza o ogni azione deve essere per forza adeguata a chi si ha davanti.
Ah, quando facevamo una cazzata, una mancanza di attenzione o di rispetto, la meno grave erano 3 giri a coniglietto del dojo e alla più grave 10 flessioni, 10 pugni. 20 flessioni, 20 pugni e così fino a cento. Psss.. le flessioni su due nocche e per qualche maestro anche solo sui pollici. Così si paga la penitenza e ci si rafforza per le tecniche di rottura.
Non farò manco la lista dei maestri con cui ho imparato. Qualcuno meglio, qualcuno da lasciar perdere anche per questo. Nell'ambiente si sa chi è e chi non è. Chi è bravo per qualcosa, chi per insegnare una schiappa, chi la tdc e chi il santo. Però non si può scrivere perché si ama il mondo rose e fiori. Tutto bello e forse è pure giusto così. Tanto non cambia nulla, solo la formale apparenza. Scemo sono, scemo rimango. "Santa sei, santa rimani, zoccola pure" nel caso eventuale e in tono generalista.
Chi ci si riconosce ha la coda di paglia va. :)