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giovedì 24 marzo 2011

海女, Ama - La donna del mare.

海女, Ama - La donna del mare.

oki ama, oki-ama 沖海女(おきあま)
"La donna del mare aperto"
kazuki かずき、moguri もぐり
kachido 陸人(かちど)、funado 船人(ふなど)



ama no fue 海女の笛(あまのふえ)
"Il flauto della donna del mare"
Quando emergono dall'acqua, cercando l'aria, respirano profondamente con un suono tagliente, come un flauto.


ama no koya 海女の小屋(あまのこや

La capanna delle donne del mare.


Bellissime foto a: http://amakoya.com/npoalbum.htm



Ecco, spero di dare un piccolo contributo alla conoscenza della donna  più affascinante del mondo a cavallo tra terra e oceano.
Le Ama Si immergono presso l'isola di "Iki" nel sud del Giappone
http://felixseuffert.de/
Gli AMA in effetti erano un'etnia del Giappone con i propri riti e costumi. Tra gli Ama, le donne si dedicavano per sei mesi all'anno alla pesca ed alla raccolta di alghe dal fondo dell'oceano affrontandone i rischi ma libere dagli obblighi familiari. Il effetti le Ama, erano di un rango sociale prossimo a quello dei Samurai.
Negli anni più recenti a loro era riservato il compito di pescare le ostriche dando origine alla comune "leggenda" che fosse solo questa la loro attività. Vi sono due tipi di Ama,  "le oyogido, spesso principianti, che lavorano senza barca, vicino alle coste e si immergono fino a 2, 4 metri di profondità. E le funado che, accompagnando la barca, spesso del marito, si spingono al largo e fino a 25 metri di profondità, portando a casa i più ricchi pescati."

Grazie a due principali fotografi, uno giapponese, Iwase Yoshiyuki ed un fiorentino, Fosco Maraini, si devono dei grandi reportage sulla loro bellezza e sulle loro attività.
La prima galleria fotografica che vi propongo è quella di Yoshiyuki: http://www.iwase-photo.com/ama1.html 
Mentre per quella completa di Fosco Maraini, è già diverso. C'è un sito, il suo ma non vi ho trovato molte immagini ma magari è colpa mia, lo segnalo comunque: http://www.foscomaraini.net e vi posto qualche spettacolare sua immagine rimediata in rete.
Un ultima nota: le Ama erano circa 10000, prima della guerra,  ne sono rimaste circa 2000 e la loro età spesso supera i 60 anni. E' un patrimonio culturale da salvaguardare. Vi sono proposte in merito ad inserire questo "lavoro" negli obbiettivi di protezione da parte dell'Unesco.

Il "tegame", quella specie di coltello  infilato in vita
il tenugui, il perizoma, il "tanga" appunto!!! ;)
Sulla barca
Preparazione
Ama di Hèkura
Giù decisamente giù con il cavo di recupero veloce
Ancora le Sirene

Riflessi sul fondo
La pesca
Il Flauto

Immagini più recenti con i pantaloncini

mercoledì 23 marzo 2011

芸者, Geisha


芸者

Geisha, artista.

Due vere Geisha, Asakusa, Giappone.


Sapevate che:
  • Le Geisha originariamente erano uomini?
  • Si deve a loro il ballo, il canto tradizionale, l'evoluzione raffinata del vestire i kimono,  la cerimonia del tè, l'esercizio della calligrafia kanji, l'arte della conversazione?
  • Che tutte quelle con i kimono colorati a fiori sono "solo" delle Maiko, delle studenti e non ancora delle vere Geisha?
  • Che le Geisha, indossano invece kimono a colori tenui, monocolore o a gradazioni dello stesso colore ed in sintonia con le stagioni?

Da wikipedia

Provate un po' ad indovinare quale delle due nella foto a sx è la Maiko e quale la Geisha. :)

Inoltre:
La Geisha non è una prostituta, i quartieri a loro riservati, venivano chiamati  hanamachi (花街 "città dei fiori", in modo che non potessero confondersi con i bordelli e che vi potessero sorgere delle case da tè.

La geisha è stata per lungo tempo, la vera e l'unica donna istruita di tutto il Giappone, rappresenta l'arte, la cultura ed il bello. La caducità della carne e la forza dello spirito.

Vi sono delle bellissime parole che la descrivono: "quando lavora controlla tutto il suo essere, in ogni gesto, parvenza, emozione; perfino la modulazione del respiro, ora leggero, lieve, ora vivo, affannoso, seppure impercettibile. 
La sua figura deve essere snella e slanciata, così come il suo volto deve apparire pallido. La sua voce deve avere un tono particolarissimo e raffinato, adattato perfettamente ad ogni scopo e circostanza. 
I suoi capelli, di color corvino, sono sempre raccolti, come a forma di nido. E ai piedi solo dellecalze di seta, chiamate “tabi”, deve indossarle sempre, anche d'inverno, per esprimere la sensualità di un corpo che si nasconde interamente sotto il kimono" (fonte).


“...Non è per una geisha desiderare. Non è per una geisha provare sentimenti. La geisha è un'artista del mondo, che fluttua, danza, canta, vi intrattiene. Tutto quello che volete. Il resto è ombra. Il resto è segreto.” ("Memorie di una geisha", 2005)

Altre due splendide immagini di Geisha su cui di una si può apprezzare la colorazione del collo e lo scollo del kimono che in lavoro sarà ancora più ampio. Il scollo posteriore rappresenta in Giappone quello che per noi è quello anteriore.



Altre fonti dove conoscere meglio questo "personaggio"
Sesso in giappone tra porno e pudore: http://www.giovani.it/sesso/sexy/sessogiappo1.php

giovedì 17 marzo 2011

7 consigli per i principianti - come scegliere un top



  • Approcciate il Master (maschio o femmina che sia), come se dovreste fargli un III grado. Cercate di farlo parlare il più possibile cercando di metterlo in contraddizione.

  • Evitate che vi parli di cose generali: oggi si trova tutto o quasi in internet, meno che in alcuni casi con cui (vedi post precedenti), i più navigati non rivelano mai tutto.
  • Entrate nei dettagli di tecniche particolari. Fate in modo che "riveli" la sua esperienza anche sull'atto pratico.  Definire nei dettagli è cosa comunque utile. Tanto più chiari sarete, tanto di più avrete una base più ampia per ampliare la reciproca conoscenza e avere una bella base di valutazione.
  • Evitate incontri della serie: ci vediamo, ti provo. E' già tardi.
  • Valutate la sua posizione sociale. Che faccia un lavoro onesto e non abusivo. Ogni cosa che facciamo nella vita, rappresenta il nostro modo di essere, è l'espressione di se.
  • Evitate mercenari. Il bdsm è amore, passione, sincerità, piacere di stare insieme, fusione, complicità. Il mercenario applicherà tecniche ma lascerà il cuore a casa. Userà la testa per darvi piacere ma il resto non ci sarà mai.
  • Non partite in IV. Procedete a piccoli passi in accelerazione mettendo alla prova tutto quello che vi siete detti.

  • Ricordatevi che tenderete a credere al primo coglione, anche con un nome già famoso. Tenderà ad infinocchiarvi, in fondo è li per rimorchiare una pulzella che gliela da.
    Se poi non ascoltate c'è sempre Darwin. La selezione naturale rimuoverà gli imbecilli in circolazione senza troppa fatica :)





    mercoledì 16 marzo 2011

    Romantico o Passionale

    Ogni tanto mi capita che se ne esce qualcuna che mi definisce "romantico". Ritonfa dico io:)

    Mai stato romantico, anzi, passionale, parecchio passionale. 

    Già! Uno scorpionazzo di quelli scorpionissimi come si vede pure dal tema natale. Sole Scorpione, Luna Scorpione, Mercurio Scorpione, Venere Sagittario, Marte Sagittario, Giove Ariete, Saturno Aquario, Urano Vergine, Nettuno Scorpione, Plutone Vergine, Lilith Scorpione, N nodo Cancro, Ascendente Scorpione.


    Pardon ma non è lo scorpione il segno più passionale dello zodiaco e non il più romantico? Già, la passione è sofferenza (la passione di Cristo), la passione è istinto e guarda un po', l'istinto animale, è quello ricercato e voluto dal movimento naturalista di cui faceva parte il "mio" avo, Alfonse, Donatien, De Sade. La passione è fatta di cose reali, che si toccano, che si vivono perché ci sono. D'altra parte, passione e lussuria vanno davvero bene assieme, lussuria e romanticismo, mica tanto. Punti di vista? ;)

    Passion


    Passionale è anche sinonimo di impulsivo ed è vero, quando mi scappano i 5 minuti, spostati perché conviene discutere con un leone affamato piuttosto che con me. Devo infatti recuperare "razionalità" e ricondurre il tutto al ragionamento basato su fatti reali e non ipotetici.
    Il sinonimo del romanticismo è sognatore. Il vivere le cose nei sogni mi fa decisamente "ink", mi sembra un'assurdità. Mi piace sognare cose che posso realizzare non lo svolazzamento continuo. Sarà per questo che Scorpione e pesci vanno d'accordo come il cobra con la mangusta? ;)
    Ed ecco qua, ricercando pure su google immagini due diverse categorie delle stesse, eccone uscire le differenze sostanziali:


    Romantica, due innamoratini che ammirano la luna sul mare

    Oddio se andiamo a vedere il signifcato dei fiori, ci sarà pure il solito "ignorante" in materia che ciappa una rosa rossa e la utilizza per dichiarare il suo amore e pertanto diventa un fiore "romantico". Niente di più sbagliato.
    Rosa rossa: passione. "Nel linguaggio dei fiori è senza dubbio la messaggera di un amore passionale e travolgente. Il rosso rappresenta il colore dell'amore, della vita, del sangue e del fuoco. Era considerato anche il colore del Dio della Felicità, che dispensava la ricchezza agli uomini." Oddio, regalare un mazzo di fiori è sicuramente un atto romantico a riprova che nella vita come nei sentimenti, le cose non sono mai del tutto disgiunte ma sono il frutto di un'abile cocktail più o meno raffinato e del tutto personale. Chi di noi per astratto vorrebbe solo una passione arida e priva di sentimenti? Credo pochi.
    Anche nei fiori il significato si è adattato ai tempi. Mentre qualche anno fa per chiedere un'appuntamento "galante" ad una pulzella avrei regalato una Clidia (da Lady Clyde, a cui fu regalato per il medesimo motivo), oggi è praticamente sparito dalle carte dei significati floreali. Una rossa gialla: amor profano. Della serie: facciamo sesso? Oggi diventato infedeltà. Se fossi un romantico, forse il fiore più adatto da regalare sarebbe una rosa bianca di rosso screziata: amore tenero ed eterno. In due parole: "du' maroni";) !

    sabato 12 marzo 2011

    Monsieur Plaisir

    Monsieur Plaisir, chi è questo signore?


    E' il vero padrone assoluto della scena. Colui che unisce e fonde anime, pensieri, desideri, passioni, fantasie e le trasforma in una corruttibile realtà.
    Monsier Plaisir è una persona che non esiste eppure è costantemente accanto a noi, è quel signore che da il sapore alla vita e che rende ogni attimo eterno ed irripetibile, quello che scrive nel cuore e nell'anima a fuoco il tuo nome. Il tuo vero nome.
    Lo so, è tutto personale, ognuno di noi si raffronta a Monsieur Plaisir in modo diverso ma c'è un filo comune come un percorso principale che ci unisce tutti.



    Ci spogliamo di sovrastrutture scavando dentro di noi e a piccoli passi andiamo e passiamo quella porta che separa la vita di società pubblica per entrare in quella "oscura", privata, fatta di paure e di desideri spesso inespressi.
    "Cosa penseranno di me se sapessero?"


    Quante volte ce lo siamo chiesti, quante volte temiamo il giudizio degli altri che si rifletta negativamente sulla nostra vita lavorativa e sociale? Tante, troppe. Viviamo in una società bigotta dove il piacere è conformismo ma il nostro Monsieur Plaisir è un vero bastardo. Ci strappa l'anima, ci stravolge dentro. Rende eccitanti spesso cose che ad un primo impatto ci fanno schifo. La paura, la sofferenza, il dolore, l'esibizionismo, l'anticonformismo, la voglia di estremo, il sentirsi annullati e non pensare ma solo sentire, sono le azioni reali di Monsiuer Plaisir. 

    Noi che "controlliamo", mai abbiamo "quel" controllo sul bottom. Noi possiamo solo cercare di controllare Monsiuer Plaisir e trasformare il sesso in erotismo, una frustata in piacere per chi la riceve, un'asta alla meno di una serata di bsdm-sesso-esibizionismo, in altrettanto erotismo sicuro (SSC-sano sicuro e consensuale, coscienti del RACK e per il quale abbiamo preso tutte le preoccupazioni del caso). Abbiamo "abilmente" nascosto il rischio, l'abbiamo trasformato in timore e poi ancora di nuovo in eccitazione. Noi non controlliamo il bottom, controlliamo la scena per il bottom. In questa sta tutta la nostra abilità. Fintanto che Monsieur Plaisir rimane accanto a noi e ci suggerisce costantemente nuovi giochi e nuove situazioni noi siamo il Dio e la sua ancella, il piacere assoluto e non egoistico, la più bella realizzazione che rapporto possa costruire. Noi siamo uno.

    mercoledì 9 marzo 2011

    Il mio modo di affrontare le cose. Giusto o sbagliato, lo rimetto sempre in discussione.

    Innanzi tutto ho una base tecnico scientifica e ce l'ho perché credevo e credo che nella scienza e nella natura si possano trovare un sacco di risposte alla nostra esistenza. Il metodo scientifico è variato nel corso del tempo. Si pensi che tutt'oggi, circa l'80-90% delle verità sostenute dagli scienziati di oggi, vengono smentite dagli scienziati di domani.
    Non esiste pertanto una verità assoluta, ma una sola verità relativa che è valida in questo momento, con queste conoscenze e a questo stato dell'arte. Davanti da un nuova conoscenza, la verità di oggi può di sicuro diventare una non verità domani. La parte più difficile di tutto questo percorso, è l'accettare che quello che si dice o si pensa oggi possa radicalmente cambiare. Insomma che una certezza possa diventarne un'altra in poco tempo. Abbiamo vissuto così per tanto tempo nel corso dell'evoluzione dell'uomo nella storia della civiltà occidentale. I dogmi e le verità assolute della bibbia o di Platone o di Aristotele, erano presti appunto come verità inviolabili. In effetti la terra non è al centro dell'universo, probabilmente vi sono addirittura più universi quindi una mente aperta è fondamentale per conoscere e scoprire cose nuove.
    I miei due principi base sono quindi la teoria della relatività di Einstein in cui tutto è relativo e niente è assoluto. Oddio, non sono un genio ma la cosa più strana tra le strane che sono accadute nella mia vita è che sono arrivato ad alcune "verità", scoprendo che qualcun altro prima di me le professava. Una sola immensa differenza: quello aveva scritto 4 lettere prima di me ed in quelle 4 lettere ci sta un' "apocalisse": E=mc2.
    Ed ecco i principi in ordine: 

    • E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio.
    • Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.
    • Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività.
    • La fantasia è più importante della conoscenza.
    • Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore.
    • Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?
    • Chiunque si pone come arbitro in materia di conoscenza, è destinato a naufragare nella risata degli dei.
    Oddio, questi sono aforismi ma aforismi che esprimono il modo di pensare, di vivere e di affrontare le cose di una persona ma hanno un valore, un valore assoluto perché detti così sono dei veri e propri "principi" ed in effetti, io sono il pazzo. Tra tutte le cose questa è quella che si avvicina di più ad una certezza sempre più forte.
    Spesso mi vi vedete o sentite controbattere i dogmi affermati da Caio, Tizio o Sempronio alle volte in modo "feroce". Mi disturba il vedere o il sentire qualcuno che si eleva a semidio professando le sue verità come assolute. Non ne esistono in linea di principio ma scusate la contraddizione in termini, questa è una verità assoluta.
    Mi spiego meglio: la mela cade dall'albero ad una accelerazione di 9,81ms2 sulla Terra. Su Marte no. Quindi esistono due verità che nell'insieme sono relative ma anche assolute. Se allo stato attuale dico che alle 9:31 di oggi qui a Firenze è una bella giornata, non lo stesso si può dire magari a Vancouver. Entrambi diciamo delle verità assolute ma in effetti sono solo delle verità relative rispetto al luogo, alla nostra sensibilità, al tempo.

    I dogmi esistono solo nella fede e non ho fede negli esseri umani ma solo nelle loro idee. Gli esseri umani bruciano sul rogo perché altri sono atei. Gli esseri umani inquisiscono e torturano per difendere la validità dei propri principi perché vi sono altri esseri umani che la pensano in modo diverso. Il rispetto delle pluralità, dei modi di pensare e di vivere altrui dovrebbe essere alla base del vivere "civile", mentre troppo spesso il "civile", è solo imposizione.

    D'altra parte il confronto è il vero ed il solo mezzo di crescita e di miglioramento. Confrontiamo i prezzi, confrontiamo le auto, confrontiamo ogni genere di prodotto o d'idea prima di scegliere quello che reputiamo migliore per noi e per chi ci sta vicino. Confrontiamo perfino i metodi sul fare le cose, figuriamoci.

    Riferimenti culturali da wikipedia: