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domenica 9 giugno 2013

Sesso: ma cosa non ti piace?


Premetto che
non è un attacco a nessuno, ho solo tratto spunto da una discussione piacevole su un blog che seguo con piacere. Ribadisco che sono "nato" in nord europa dove le ragazze hanno un'altra educazione, civica e sessuale.
La differenza maggiore è l'affrontare le cose perché li per me è stata una continua gara a dare. Non importa se se non mi piace, piace a te, ti fa godere, lo faccio perché il maggior piacere è che tu goda così se tu godi, fai pure godere me. Incasinato? No. Funziona se entrambi la pensiamo nello stesso modo.
C'è un problema di fondo però che se una cosa non ti piace e all'altro si alla lunga diventa stancante e l'unico modo è quello di rassegnarsi o fare in modo di farsela piacere ed il punto è: come? o.O
Ti svegli la mattina con l'uccello duro, lei non ha voglia ma si china, ti tira un pompino e a seconda di come s'è svegliata beve o meno. Alla fine tu hai goduto ma lei no. Tutto il mondo è paese alla fine per alcune cose. Tu adori l'anal, lei ne ha paura oppure dietro ad un tentativo sbagliato da uno inesperto, non lo vuole più fare. Ha urlato talmente tanto che proprio nel culo non ci vuole nulla. Oppure qualcuna che proprio dello sperma non ne vuole sapere. Le pace sulle tette, le piace nelle mani e le piace dentro ma in bocca no! Proprio l'idea dello sperma le fa proprio schifo. E se tocca a te e ti fa schifo leccare la fica? Già, ci sono donne che quando godono si bagnano come dei laghi, ci sono donne che squirtano ed è un vero e proprio casino. Se poi è una sveltina senza prima aversi fatto una doccia, quel genere di sesso proprio non ti va giù.
Il punto è che a nessuno o quasi piace l'idea che ci sia qualcosa che all'altro/a non vada a genio. Sesso è divertimento, passatemi il termine. Sesso è piacere e deve esserlo per entrambi.
Ora, siccome non sono dio quello che posso dire è come ho risolto alcune di queste cose ma sono un dom ed ho un carattere forte. Mi obbligo a fare cose che non mi piacciono fino a che mi piacciono.
Quindi ho leccato e rileccato fintanto che la testa lentamente non ha associato il lago con il piacere, l'odore con il piacere ed è stato facile alla fine. E' un trucco psicologico ma funziona.
Adesso la parte contraria, come far piacere lo sperma a chi non piace? Il sistema è lo stesso, quello più usato è un 69 al contrario che gli antichi romani chiamavano irrumatio. Lei sotto, forzata al sesso orale, scopata in bocca. Si ma non abbastanza. Le sue gambe passate sotto le braccia che il culo si sollevi e che entrambi i buchi siano a tiro di lingua e di dita. Facendo un bel lavoro, li, fino a che lei non esploda e su e giù in quella bocca cercando di sincronizzare il tuo con il suo. Così quando lei esplode lo fai anche tu. Lo strano è che se non levi il cazzo è che difficilmente la lei di turno non ha mai levato la bocca anzi. E'
rimasta li succhiando come mai non prima durante l'orgasmo bevendo l'ultima goccia ed alla fine dallo schifo mi sono di nuovo sentito dire (sempre, garantito): ancora, rifacciamolo. Così da quella volta lo sperma non è diventato un taboo   anzi, piacere puro. La testa ha associato il seme al suo piacere e non ci sarà più modo di cambiarlo. Certo, non pappare asparagi prima di inondarla.
Adesso qualcuno dirà e l'anal? Quello è anche più facile, non c'è la bocca nel mezzo ed il relativo sapore, quindi lingua e dita, sempre più intenso sempre più lingua fintanto che non solo si sente sicura ma è talmente rilassata da arrivare lei a chiederlo. "Inculami."
Altre soluzioni? Non ne conosco ma il risultato è che abbiamo imparato e che durante, molto è diventato piacere comune e non solo soddisfare l'altro/a e se non è piacere questo, che cazzo è? :)



venerdì 7 giugno 2013

Psychological Characteristics of BDSM Practitioners


Il 16 maggio  2013 è uscito uno studio intitolato "Psychological Characteristics of BDSM Practitioners" (pubblicato da "the journal of sexual medicine"), da parte di due ricercatori olandesi in cui si evince dai risultati che i  praticanti alla fine sono più sani degli altri.

Di corsa i giornali e le riviste on line, hanno rilanciato l'articolo e tra i praticanti, molti si sono gongolati del risultato utilizzandolo come "giustificativo". Insomma, lo studio ci da ragione, noi siamo migliori di tutti e non c'è niente da temere.
Già la cosa mi sfagiolava poco sin dal principio. Primo perché nessuno si è posto la domanda principale: vale questo studio riportato in Italia? Beh, ve lo dico io. No. Non ha nessun valore. Funziona come risposta ad un certo tipo di  educazione sociale ed individuale e come se non bastasse, da tempo affermo che gran parte dei praticanti qui, all'estero sarebbero presi semplicemente a calci nel culo.
Oltralpe ma a nord, non Francia sul cui paese in quest'ambito non mi posso esprimere per esperienze personali, il bdsm è molto diverso da qua anche a livello concettuale. Le persone hanno una libertà sessuale ed una cognizione di causa, tendenzialmente molto diversa che qua. Non dico superiore da un punto di vista morale, ma di sicuro più ampia e già impressa nelle scuole con l'educazione sessuale presente nelle scuole.
Comunque sia. visto che ci volevo vedere chiaro, sono andato a cercarmi l'articolo e sono rimasto pure deluso. Lo studio non è fruibile, solo l'astratto e qui la traduzione con google translator.


Astratto
introduzione
Si è generalmente ritenuto che la pratica del bondage-disciplina, dominanza-sottomissione, sadismo-masochismo (BDSM) è in qualche forma associata con la psicopatologia. Tuttavia, diversi studi più recenti suggeriscono una relativa buona salute psicologica dei praticanti di BDSM.

Obiettivo
Lo scopo di questo studio era di confrontare i punteggi di praticanti di BDSM e un gruppo di controllo su diverse caratteristiche fondamentali psicologici.

metodi
Per questo scopo, 902 BDSM e 434 partecipanti di controllo completamente compilato i questionari on-line. Le associazioni sono stati esaminati utilizzando test χ2 di indipendenza con φ e V di Cramer come misure effect size e l'ETA o di correlazione di Pearson. Differenze tra i gruppi sono state testate utilizzando l'analisi della covarianza, con η2 parziale come misura di effect size. Contrasti a priori sono stati analizzati usando α = 0.01 per correggere per test multipli, per tutti gli altri test abbiamo usato α = 0.05, due code.

Le principali misure di esito
Lo studio ha utilizzato cinque grandi dimensioni della personalità (NEO-Five Factor Inventory), stili di attaccamento (Allegato Styles Questionnaire), sensibilità rifiuto (Rifiuto Sensibilità Questionnaire), e il benessere soggettivo (World Organization-Five Benessere Health Index).

risultati
I risultati indicano per lo più caratteristiche psicologiche favorevoli di praticanti di BDSM rispetto al gruppo di controllo, i praticanti di BDSM erano meno nevrotico, più estroverso, più aperto a nuove esperienze, più coscienziosi, meno rifiuto sensibile, aveva maggiore benessere soggettivo, ma erano meno gradevole. Confrontando i quattro gruppi, se sono state osservate differenze, punteggi BDSM erano generalmente più favorevole per chi ha un dominante di un ruolo sottomesso, con punteggi meno favorevoli per i controlli.

conclusione
Concludiamo che il BDSM può essere pensato come uno svago ricreativo, piuttosto che l'espressione di processi psicopatologici. Wismeijer AAJ e van Assen MALM. Caratteristiche psicologiche di praticanti di BDSM. J Sex Med **; **: ** - **.

In definitiva, cercherei sinceramente alla categoria, di non attribuirsi meriti che non sono sono suoi ma piuttosto di imparare a confrontarsi e crescere.


martedì 4 giugno 2013

Dubbi


"Perché non tutti riescono a capire la profondità che.ci può essere in una rappresentazione di shibari. Vedono solo un uomo che vuole sottomettere una donna e fustigarla. Di certo nessuno obbliga la donna.E' una condivisione, un'esperienza molto forte ma piena di passione intensa. Obbliga."

Perché le persone non sono tutte uguali. A parte il fatto che la gran massa delle persone ha un'intelligenza ridotta ma anche se fosse non è sufficiente. Ci vuole sensibilità e comprensione reciproca, in una parola: empatia. Oddio ne avevo già parlato ma a quanto pare nessuno ha voglia di andare indietro a rileggersi i post quindi, d'accapo.
Perché il mercato del sesso viaggia alla grande, sempre e c'è la fila tra puttane e gigolò? E' sesso quello?

Si, si fa col sesso ma nessuno sano di testa venga a paragonarmi un pompino o una leccata di fica fatta con amore e con "intenzione" di far impazzire il partner con quella fatta seppur con sapienza, per farti venire il prima possibile e passare ad un altro cliente. NESSUNO!
Ecco, la gran parte di quelli che fanno bdsm sono i soliti che fanno ste cose. Che passano per un sexy shop a comprare abbigliamento ed oggettistica e poi inculano controverso la partner che strilla come una dannata e se gli va male, o rimangono pure appiccicati o lei si trova lo sfintere sfibrato.
Senza nomi e non molto tempo fa, mi contatto una chiedendomi qualcosa di diverso da quello che aveva visto e vissuto ma alla fine perché sia diverso siamo noi che dobbiamo fare la differenza. Per avere profondità bisogna costruire conoscenza, dialogo, vincere paure, timori, approfondirsi fino all'estremo e non passare il tempo a postare nel blog proprio o in quello degli altri. Non bisogna andare alle feste, avere 330 contatti con cui mettersi in mostra. E' uno stile di vita, questo crea caos e poco tempo per approfondire con il risultato di mandare tutto a puttane.
Così la gente va ad un club, si veste come cliché e come cliché si comporta semplicemente per quel che è e per l'ambiente in cui si trova. Due frustate a quello  o quella. La donna non è una donna ma un oggetto lo schiavo, un lombrico con cui divertirsi.

Beh, di sicuro gli fa bene dal punto di vista del dom. Chiunque sia si sfoga e si diverte. Senza ombra di dubbio, meglio rigare il culo di un uomo o una donna che andare in palestra a dare due pugni al punging ball. D'altra parte così diventa solo uno sfogo per la propria rabbia e l'inappagamento che con questa si dimostra, comunque.
Quindi che stiamo a discutere. Vivere significa scegliere, quindi giudicare e poi decidere ed in base a questo si diventa persone diverse. Profonde in certi casi, superficiali e ipocrite nel secondo.

Ultima considerazione: come mai nel bdsm ci sono così tanti sub insoddisfatti ed incazzati? Forse perché ad essere trattati come oggetto se non c'è altro dietro fa girare le balle a chiunque.

domenica 2 giugno 2013

Paura e mushin

La discussione di ieri sera con un'amica sulla tensione nei momenti più belli mi ha spinto stamane a suggerirvi un metodo yoga o di meditazione in generale che può aiutarvi.
Sono certo che questo non risolverà tutti i problemi ma di sicuro vi aiuterà. E' indolore e non ha nessuna controindicazione, semplicemente quel che vi serve è un po' di volontà e di tempo.

Sedetevi comodamente per terra con le game incrociate e le mani rivolte all'insù appoggiate sulle gambe, Sedetevi su una sedia, va bene lo stesso. Dovete stare comodi ma non appoggiate la schiena se eventualmente siete su una sedia prendendo un oggetto di casa, un vaso ad esempio, mettendolo davanti a voi, magari su uno sgabello o su un tavolo, in modo che sia ben visibile e che non dobbiate piegarvi per guardarlo. Posizione del loto, fig. 1, Zazen, fig. 2. Zazen in ginocchio, fig. 3 o anche seduti su una sedia
fig. 1
Kodo Sawaki Zazen
fig. 2


fig. 3
Ho scelto questo perché ben ricco di disegni certo che comunque in casa nessuno ce ne ha uno simile. Va bene anche una foto, purché ben visibile e grande. Chiudete gli occhi, rilassatevi, respirate pianto, lasciate che le membra riposino e si rilassino. Lasciate andate i problemi, la vita semplicemente lasciatevi andare ad un riposo "vigile".

Adesso aprite gli occhi e guardate bene il vaso davanti a voi. Concentratevi sulla sua forma, sui suoi singoli disegni. Apprezzate le curve, il modo in cui è fatto, i colori e via così.
Lentamente chiudete gli occhi e cercate di ricordare cosa avete visto. Provate a ricostruire i disegni, mentalmente ma non perdete mai di vista la forma ed il centro dell'oggetto. Non importa che poi non tornino con la realtà, non è un esercizio investigativo o di memoria ma un semplice esercizio mentale. Con il tempo ma anche abbastanza poco, sarà sempre più semplice farlo.
Quando siete pronti o vi sentite tali, cancellate il contenuto mettendo attenzione solo alla forma. Lo scopo della meditazione non è pensare o riempire la testa ma di svuotarla, così come noi facciamo con il vaso. Togliamo elementi dalla nostra testa. Potremmo ad esempio mentalmente togliere le maniglie, visualizzare la forma di un vaso semplice e tondo. Ridurre l'impegno della mente al ricordo e all'attenzione.e


Cancellate adesso anche il vaso o l'oggetto che avete usato, come ste stesse guardando il vuoto ma con la mente, non c'è niente, tutto è silenzio, rilassamento. Riposo, ristoro. Questo è mushin, no-mente.

Buon viaggio :)



sabato 1 giugno 2013

E se adesso

Scrivessi un post dei difetti peggiori delle donne italiane, che succederebbe?
Probabilmente verrei ammazzato o cotto sulla graticola :)

giovedì 30 maggio 2013

Essere o non essere, questo è il dilemma

Non si trovano molte porno attrici nordiche,
chissà come mai.
Si ok, prendo spunto dai post che leggo e dalle situazioni che vivo o dalle esperienze confidate. Ovviamente ci sono dei blog di persone che mi piacciono e che seguo particolarmente, quindi magari è più facile che trovi spunto spesso dai soliti.
I commenti che ho letto ieri su "La rossa" m'hanno fatto tornare indietro di una trentina d'anni abbondante. Già, sono vecio ed è una vita fa se non due. Il mio primo viaggio all'estero fu in nord europa, avevo 16 anni e mi cambiò la vita. Viaggio organizzato per poi aver fatto amicizie particolari, fino ad avere convivenze in vikingonia. Ovviamente non dico tutto a meno che non voglia anche scrivere il mio indirizzo completo nel blog, cosa che vorrei evitare.
La cosa che più mi colpì in assoluto fu la libertà sessuale che vi trovai. A quell'età ed in quei tempi erano incomparabili a cominciare dall'educazione sessuale nelle scuole. Possedere un vibratore non era drammatico anzi, dipendeva molto dalla disponibilità economica ma trastullarsi solo con le dita alle volte non è soddisfacente. Esperienze gay di molte ragazze che alle volte preferivano farlo in tre. Nessun timore o quasi nel mostrarsi nuda, nel chiedere o nel dare o nello sperimentare. Nella non gelosia dell'amica presente e quindi nessun odio verso il proprio sesso, cosa abbastanza comune qui che ci sono un sacco di persone a cui piacerebbe farlo con una donna ma l'incomodo "deve essere niente", l'oggetto di piacere di una notte. Spesso  già a 16 anni vivevano per conto loro e se andavi in casa dei genitori, avevi la tua stanzetta e ci davi dentro senza che nessuno si scandalizzasse, anzi bussavano. Io non so cosa succede adesso qui ma all'epoca era praticamente impensabile.
C'era un'altra cosa che piano, piano cominciò ad infilarmi in testa. I peli. Ho scoperto li la fissa dei peli e queste donne ne avevano pochi, mentre le italiane se non erano depilate qualche ora prima e gli accarezzavi le gambe controverso, sembrava di toccare il viso di un uomo. Si dice nel mondo che la donna danese sia la più bell'amante del mondo ed al contempo la peggior madre del mondo. Ci sarà una ragione anzi, più di una e le conosco tutte anche se non voglio scrivere un romanzo o fare paragoni che ognuno è un individuo distinto e separato. Per una nordica un no è un no, un si è un si e non come qui che un no è un forse, ma vedi che e forse dipende da ed un si spesso solo a certe determinate condizioni che cambiano a seconda dell'ora e del giorno. Tutto più semplice, chiaro, evidente, sincero e sopratutto, meno atteggiato. Qua per imbroccare se non avevi il vestito alla moda o uno strafigo, non eri nessuno. Li le persone ti guardavano per quel che eri e non per quello che sembravi. Ad una incomprensione o un fraintendimento, ti chiedevano spiegazioni pacate, qui erano e sono spesso reazioni uterine frutto di giri mentali che alle volte mi lasciano veramente allibito. Non per niente ho cominciato il SM con una di loro e non per niente se cerchi del porno, raramente trovi attrici scandinave o danesi.
Mi ricordo pure i sexy shops e la lista della spesa che facevo per questo o quel marito per bocca della moglie ed alle volte era difficile giustificare in aeroporto un set più o meno vasto di oggetti da scopatura fantasiosa.   Mi tornano in mente le facce strambe dei finanzieri in quel di Milano dove regolarmente la convivente veniva fermata per chissà quali ragioni ma che alla fine era solo per l'imbrocco ed i miei raid nel lato arrivi per sbloccare la situazione.
Mi ricordo che in genere si vestivano in un'altra stanza perché non sapessi mai cosa si fossero messe sotto. La noia uccide! Mi ricordo pure una diversa e più aperta volontà e curiosità nel volere sperimentare cose nuove mentre qui per fare anche solo il culo a qualcuna, dovevi aspettare dei mesi.
Ora però, andare a dire che quello era il paradiso e che tutto filava perfetto, sarebbe uno sfondone di quelli grossi. A 16 anni sei solo ribelle e fai degli sbagli che te li porti in giro per la vita. Quando ne hai 25, ti sei accorta di quello che hai combinato e già ti viene la tristezza che ti toccherà lavorare per altri 25 per la banca se non di più. Hai tirato conclusioni affrettate, hai deciso in modo impulsivo e poi te ne sei pentita. Cazzo, quante volte. Riflettere non fa male. Lasciare sbollire la rabbia e recuperare senso di giudizio aiuta ed anche parecchio. Chiedere spiegazioni e comprenderle fa la differenza nella vita piuttosto che ragionare con il cazzo o con l'utero.
Le ragazze mediterranee sono quasi l'opposto di queste. Spesso trovano la loro sessualità solo dopo i trenta e cominciano a capire come stanno le cose oltre i quaranta. Piuttosto spesso ragionano a camere stagne e non si sentono mai libere, una libertà che viene di nuovo cercata nel partner in cui è impossibile trovarla. Pregi? Quando sono in uno stato di grazia, sono molto calde e disponibili, peccato che in generale siano stati rari. Devi stare attento a cosa dici e come lo dici ed alle volte non basta. Le italiane sono spesso talmente contorte da non essere comprensibili, per lo meno per me che sono "cresciuto" in un altro mondo ma così appaiono ai miei occhi.
Oddio potrei scrivere per ore a costo di annoiare tutto il mondo e dire cose che forse oggi non esistono più. Quel poco che ho potuto scrivere senza annoiarvi forse è che il problema è spesso trovare il "fiore" che si distingue dalla massa e questo vale in entrambi i mondi perché alla fine quel che vale veramente è l'educazione assimilata, la capacità singola di ragionare sugli insegnamenti ricevuti, il modo di rapportarsi al mondo e non la razza.
Aggiungo solo che "normanno" deriva da nord-mand (uomo del nord, vikingo (pirata), norvegese).


lunedì 27 maggio 2013

Solo per i tuoi occhi


Ci sono un'infinità di ragioni per cui ci si butta a capofitto in questo mondo. Ognuno ha le sue ovviamente. Le mie forse sono un po' riduttive, non lo so.

So solo che quando tra le mie mani, quando riesco a gestire il tempo e le situazioni come voglio e vedo nei suoi quello sguardo perso tra lo stupito, il perso, l'appagato e l'abbandono totale di un piacere multiforme ed estremo, in quell'attimo ho raggiunto il culmine. Per un attimo tutto l'essere ed il desiderio esce e si crea dalla mia volontà, in quell'attimo mi sento dio ed è questo che alla fine mi appaga. Riuscire a portare la mia partner in luoghi e situazioni dove il tempo si annulla, dove piacere estremo è reale, vivo, impagabile, ineguagliabile e per assurdo potrei sintetizzare il tutto in quattro parole. "For your eyes only" (solo per i tuoi occhi).

E la cosa buffa è che quando vidi sto film con la Easton che cantava questa canzone mi venne un mezzo "coccolone".  Quei maledetti occhi, quel viso. Sembrava gemella di altri occhi persi, i primi occhi persi...
The passions that collide in me, the wild abandoned side of me.
Only for you, for your eyes only.