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lunedì 8 luglio 2013

Chi sono gli animali?

Parlavo con un'amica proprio adesso di animali. Beh i miei studi sono tecnico-scientifici verso questo settore proprio perché amo la natura e tutto quanto fa vita e non ho potuto fare a meno di riflettere su una differenza fondamentale tra un contatto animale ed un  contatto umano. I primi cercano prima di tutto contatto e dialogo pur parlando spesso linguaggi diversi ed incomprensibili, gli umani, solo opportunità.
E mi ricordo tra tutti gli animali che ho avuto e che ho, un piccolo riccio una 30na di anni fa che coperto di zecche, venne a chiedermi aiuto di giorno per morirmi tra le mani. Gliele tolsi con una pinza ma oramai era tardi. Quel piccolo musino con gli occhi profondi e neri che sapeva dentro di se che non l'avrei mollato. Già, loro si fidano, riescono veramente a sentirti fino in fondo, non sono come noi che si fermano spesso alla superficialità. Fanno le cose a seconda del comodo e giocano con tutto anche con loro stessi illudendosi di essere quello che non sono.
Vedo la zampona gigandesca del mio birillo e penso che se volesse mi aprirebbe come una scatoletta eppure cerca solo il contatto con la mia pelle. Sa che non gli farei mai del male manco se mi pagassero e lo sa perché gli trasmetto solo sicurezza, rinnovata di momento in momento ricoperta da una montagna di amore.
Piccolo esserino peloso e grazie Lorenz per avermi aperto gli occhi su tanti loro comportamenti che alla vista dell'opportunità sono solo animali da compagnia da leggere e comprendere come noi vogliamo e non per come sono.
C'è una pura bellezza nella verità piuttosto che nell'illusione anche se ben costruita.


venerdì 5 luglio 2013

Chi ha paura?

C'è chi ha paura. Già.
Ci sono un sacco di presunti dom di ogni tipo e misura che nascondono dietro questa maschera una forte dose di paura. Paura di lasciarsi andare, paura di darsi, paura nell'affrontare come rapporto, la persona che hanno accanto.
Paura nell'esprimersi, nello scrivere, nel vivere alcune situazioni che poi cercano di fare vivere agli altri come in film che poi è parte della più grossa ipocrisia umana e quello che da un pezzo definisco (frase pure rubata), "fare il finocchio con il culo degli altri". Troppo facile ;).
Prima si diceva "predicare bene e razzolare male" ma in effetti la prima rende meglio l'idea. Per dirla in altre parole, piace a tutti inchiappettare la propria partner e godere del suo lato b ma poi se la partner vuole inchiappettarti? Dita, lingua, strap on, come la mettiamo?
Tu sei la schiava, devi ubbidire. Beh se ne leggono di puttanate di abusivi con una sana dose di tare mentali che scrivono cazzate del genere. Ne ho pure postata una qualche post fa e che alla fine dice che c'è uno che fa come gli pare e l'altra (nel caso una femmina), che deve fare come pare a lui altrimenti sono punizioni. Oh che bello! Pssssstttt sta roba non è bdsm è follia! :P
Comunque tornando alla sostanza. Perché gran parte delle miss che ho incontrato anzi, ehm, praticamente tutte, quando ci vai a chiacchierare cominciano a dire che questo non lo faranno mai, di quello hanno paura, di quell'altro pure e si riparano con un... godo a farlo fare agli altri. Il risultato ovvio è che più che miss sono donne sull'orlo di una crisi di nervi anzi, una crisi di nervi effettiva e costante che mascherano con un altrettanto non mettersi in gioco ed io sta cosa non la capisco.

L'accetto ma non la capisco. Non posso pretendere che chi dice di avere le palle le abbia sul serio e questa la ragione che mi fa rimanere interdetto.
Non c'è nessuna ragione per non provare le lumache o che diavolo ne so... una bella scopata in gola con tanto di vomito e di sperma se non pure una bella e sana pisciatina. Per gradi, ogni cosa a suo tempo ma come cacchio fanno a sapere se gli piace qualcosa se non l'hanno mai provata solo per... paura?! o.O

Fino a qui sono le pratiche ma quando poi il tutto si riflette fino alle basi di una relazione va a finire che è semplicemente assurdo, fuori di testa, distruttivo. Uno si piega, l'altro ubbidisce. Uno ha paura, l'altro non deve. Ma dove cazzo vogliamo arrivare è? Dico sinceramente. E' inutile che qualcuno si mascheri da dom ed abbia paura a farsi fare il lato b o sei arturiano, allora non importa o sei umano allora il tuo corpo reagisce come tutti i corpi umani. Se senti male vuole dire che chi te lo faceva era un imbranato o eri troppo tesa. Spesso la ragione è entrambi casi e si può sostituire "lato b", anche con i sentimenti.







mercoledì 3 luglio 2013

E ci risiamo

E ci risiamo.
Tanto oramai lo sanno anche i polli anche se non farò nomi. Due anni. La famosa data limite in cui due piccioncini che fanno bdsm e vivono sotto lo stesso tetto, riescono a reggere.
Sembra cronometrato ma non lo è.
Spero e per l'ennesima volta di riuscire a farvi capire la differenza tra un rapporto normale ed uno di bdam e del perché questo succede.
Intanto il tipo di rapporto. Chi controlla alla fine poi non lo fa soltanto a letto. Stabilire il limite di un campo di controllo di un master è cosa alquanto vaga e rarissimamente definibile nella quotidianità.
Da cosa si parta per la frattura non è altrettanto definibile. Da come il top chiede alla sub di mettere il sale nella pappa o da quante volte la lega. Sta di fatto che nascono dei fastidi e questi spesso si accumulano.
Alle volte diventano una presenza troppo pressante, alle volte invece una invadente, alle volte un'altra troppo presente. Insomma le ragioni sono spesso l'invasione di uno spazio vitale o di imporre scelte su molti aspetti della vita che non riusciamo ad accettare.
Si perché siamo persone sociali ma siamo fatti a scacchi, abbiamo bisogno della propria indipendenza,  che è poi è uno stacco mentale, un pensare a se stessi e non importa se quel pensiero è stare due ore su un letto a non fare un cazzo, è semplicemente come il sonno, serve a rigenerarsi.
Siamo quasi come i topi. Persone sociali, siamo geneticamente costruiti per non stare da soli. La solitudine ci fa impazzire ma la presenza costante di qualcuno o il troppo affollamento crea insofferenza, distacco, voglia di fuga.
Questa è la natura degli uomini non importa chi più o meno ha i limiti spostati verso un punto rispetto ad un altro.
Il bdsm è l'antitesi di un rapporto. Qualcuno controlla, qualcun altro si abbandona. Il bdsm è una fuga dalla realtà fatta di sesso e situazioni estreme. Si perché non importa se si fa sesso o no da che ne dicano le nuove mezze seghe. Coinvolge il sesso, si fa con la testa e con il sesso. Tutto il resto è storia.
Adesso qualcuno dirà magari che non è come andare al cinema ed infatti è meglio. Il cinema stacca la testa, il bdsm  fa godere anche in modo folle. Fatto, poi basta. Fine. La realtà della vita è quella che vi ho detto su.
E' fatta di dialogo, di rapporti, di limiti, di rispetto, di comprensione, di empatia e via così. Tutte cose che comunque ci devono essere anche durante una fuga di bdsm.
Il limite tra il capire queste cose ed il mandare tutto a puttane è proprio nel fatto che non è come una tv che c'è il telecomando e si pigia e si spenge o si accende quando ci pare. I sentimenti, i rapporti non hanno limiti fisici ma limiti e confini mentali e non si vedono. E' difficile capire quando gli sei troppo addosso o quando gli sei troppo distante. Prendetene atto per cortesia, qualsiasi sia il vostro stile di vita.
Allora dico che o accettate la vostra dualità ed avete un rapporto normale con la persona x e ogni tanto una fuga estrema con la persona y, oppure siete destinati a fallire in breve tempo. E' l'unico modo per avere un limite fisico dove non c'è.
Vedo y quando ho voglia, quando y ha voglia di me. Finito quell'incontro, finita la storia. Se si ripete e si seguita meglio, la conoscenza reciproca si fa vivendosi e più ci si vive e più ci si gode. Oppure ancora imparate entrambi il giochino del vaso ed accedete INSIEME la testa per fare bdsm e la spengete quando avete finito.




martedì 2 luglio 2013

Ufff

ufff :(

Le follie di un pazzo

Mi è appena arrivato in posta qualcosa da leggere con urgenza che "la vecchia guardia" o comunque chi da anni frequenta e ha capito l'ambiente, giudica come "folle". Dopo averla letta mi sono detto che avrei commentato domani ma non ci sono riuscito.
Bene, visto che è un post pubblico su una pagina pubblica di facebook e non ci sono limitazioni all'utilizzo di quest'adorazione dell'abuso e della violenza, ve la ripropongo con un copia ed incolla.
Mi auguro sinceramente che le autorità indaghino sul comportamento di questa persona e che non abbia fatto nessun danno alcuno a chiunque si fosse mai, messo nelle sue mani. Ribadisco con forza che la schiavitù è finita che le esigenze, i desideri, le richieste non sono incombenze, sono quella parte sana che fa la differenza tra un essere pensante in grado di discernere il bene dal male, una relazione dall'oppressione, il sentimento, il sano sentimento dell'empatia dalle esigenze semplici di una formica che ha assunto forma umana.
Non mi stravolgo che vi siano in giro esseri come questo, mi stravolgo che gli permettano di pubblicare certe follie a cui qualcuno potrebbe pure abboccare.



"La schiava perfetta
non è semplice riuscire ad addestrare una schiava, 
sembra tutto semplice per coloro che mai 
hanno avuto una incombenza simile
tensioni, ordini, desideri,
lamentele, richieste
tutte cose all'ordine del giorno
tutte cose che rendono la vita complessa
serve la frusta, serve la fermezza,
o l'intrasigenza.....

servono le punizioni, corporali
psicologiche, gli obblighi da fare rispettare
serve che quando una cosa la dici
quella deve essere sempre...
serve che tu sia sempre sicuro di ciò che fai di come comportarti
perchè è sempre un piccolo filo,
che si chiama adorazione, rispetto, amore della schiava 
per il Padrone, 

ma per forte e tenace che sia,
e pur sempre sottile
e basta un attimo per strapparlo
e di questo poi la schiava se ne dispiace
ma è difficile poi recuperare la situazione
per cui Mia piccola schiava
attenta a ciò che fai
come IO sto attento a quello che faccio
perchè recidere quel filo
è molto più semplice per Me
che per te, piccola luna che splende di luce riflessa

Ma tutto questo ha uno scopo,
e questo è il tuo obbiettivo,
diventare la schiava perfetta
poterti fregiare del titolo
poter dire
io Appartengo
al mio Signore
al mio Padrone
Appartengo
e sono la schiava di...."

UNA MEZZA SEGA DI ESSERE! Ecco, ce l'ho scritto e pure a lettere maiuscole.