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venerdì 28 febbraio 2014

Andate al fetish pride


Bon, il fetish pride si avvicina.
Indipendentemente dall'approfondimento tecnico per il quale ogni approfondimento è utile, tutto il resto è merda detto papale, papale.
Il bdsm oggi è fatto nei locali. Ti trovi tizio ad una gogna che viene vergato a ripetizione da una o più miss. Gente che se ne vanno in giro mezzi nudi o propriamente "vestiti" per rimanere in tema. Ci saranno come mi immagino persone che mostreranno con orgoglio collari e segni di vergate o di session appena eseguite.
Insomma il solito teatrino in cui esserci fa figo. C'è un punto fondamentale però che non mi sconquiffera e d'altra parte lo stesso sconquifferamento ce l'ho qua. Il tutto è diventato un modo per atteggiarsi, una banale apparenza ricca di superficialità. Non riesco a vederci altro. Ok, sono una persona che si spoglia con una certa non chalance, non ho timidezze e va a finire che questo viene scambiato alle volte "per atteggiamento" o cliche. Spiacente, è solo che non ho taboo.
Sono diverso dal mondo rappresentato e forse per questo che non ci sono andato. A parlare di cosa? Spesato. Il che significa che voi pagherete per ascoltare quelli come me e non c'è niente di diverso che potete chiedermi qui a costo zero. Parlare di cosa poi, di come si da una frustata, di come si cola la cera, di come si distingue il bdsm dall'abuso? E' già tutto qua e se volete una vetrina, beh, accomodatevi. Tutto questo lo dico senza polemica ma con parecchio disgusto e stanchezza sopratutto mentale.
Questo è un mondo che è diventato di prove e non di relazioni. Di atteggiamento e non di crescita. Di o la va o la spacca. Di mostrarsi non di essere. Basta. Non è conforme al mio modo di pensare. Credi di relazionarti a persone in grado di capire ste cose e poi non è così. Di 100 persone che incontri o con cui parli, ne salvi 1, sempre che vada bene.
Il resto è massa ed esibizionismo. E' fare senza vivere e mi spiace, ho bisogno di questo. Tanto crepo lo stesso. Non è che se non mi metto in gioco poi sopravvivo. Schiatto comunque, come tutti e la differenza non la fa un giorno in più ma la qualità di quel giorno in più.
Questo è il quanto. Ho sempre meno voglia di scrivere e di relazionarmi. Comincio a pensare che anche sto blog non serva ad un cazzo e questo è il quanto.
Non so se avrò voglia ancora di contestare o di argomentare approfondimenti sulla materia che le imparate meglio nei locali, nei workshops, nei siti a tema e cose così. Beh, d'altra parte e come dico da sempre, ognuno si relaziona al prossimo in base alla propria sensibilità ed intelligenza e di questo bisogna solo prenderne atto.
Questo è il quanto. Le persone deludono non in base alla loro prestazione ma in base a come si rappresentano per poi scoprire veramente come sono.
Quindi andate al workshop e divertitevi. Portatevi la vostra pulzella, i vostri schiavi, vestitevi in modo da dimostrare pure al mondo che siete orgogliosi di chi siete e cosa fate.
Io qua mi sa che ho chiuso.
Buon fine settimana.

sabato 22 febbraio 2014

Monsieur Plaisir parte II


Parlo di tecniche va. Intanto e come al solito non svelo i "trucchi" nel dettaglio altrimenti qua gli "emulatori" si moltiplicheranno ancora a dismisura. La cosa non mi sconquiffera alquanto direi. D'altra parte non mi reputo manco unico o speciale però mi da fortutatemente noia che i "soliti" o quasi, si rechino qua a prendere i punti di riferimento per poi ricamarci su. Vero che ognuno di noi prende le idee da quello che legge, magari per esprimere il suo punto di vista o per ragionarci su. Vedo però pochi che portano qualcosa di nuovo che non siano le solite frustate e le solite tecniche su come fare questo e quello senza come dire, partire dalla base. L'altro giorno mi ero messo a parlare di come decisi di parlare di squirting e di stimolazione del punto G qua in Italia e solo dopo aver avuto il materiale adatto ma sopratutto il posto giusto per farlo, decisi di fare il post. Ragà, sono vecio, faccio un casino micidiale con le date e la cronologia ed i nomi. Sono stato capace di chiamare il ginger, ginseng che è tutta un'altra cosa e sta cosa di fare casino anche dimenticando i nomi, non è arrivata con l'età altrimenti dovrei preoccuparmi. Sarebbe uno dei sintomi dell'Alzaimer e magari mi viene pure lo stesso. Comunque sia, per lo meno sapete con chi cavolo "avete a che fare". Bon, La base di ogni sano rapporto è il piacere reciproco e che in canoni classici si sviluppa attraverso l'orgasmo. Qui accanto avete due grafici che vi spiegano un po' come si sviluppa il piacere in un uomo ed in una donna. Oddio, vero è che il piacere alle volte non sta nel venire ma è decisamente una possibile chiave per rendere il tutto più piacevole. Per chi vuole approfondire e non fare i soliti copia e incolla vi metto i due links dove ho preso sta roba e che trattano gli argomenti in modo scientifico e serio.

Adesso e per tornare alla cronologia del primo ragionamento fatto in merito a queste curve, torno ai miei 15 anni. Avevo comprato un libro che parlava di queste cose. Dei metodi contraccettivi che c'erano e appunto, delle curve del piacere. Ovviamente il libro era dedicato a persone "adulte" e non volevo farmi vedere leggere sta roba. Studio agraria e nel frattempo sto comunque affrontando anatomia e fisiologia umana. Insomma, a scuola mi insegnano come funziona il tutto fino ai minimi dettagli inclusi i meccanismi ormonali che regolano la riproduzione e questa roba non si poteva leggere. Da un lato l'estro, l'anaestro e via così, dall'altro il tabù. Pillole? Che Dio ci scampi! Preservativi comprati con vergogna in farmacia e in nord europa pillole a go-go, zero preservativi e gente che girava in strada con il collare. Capite ammè per dirla così.
Comunque sia la prima domanda che mi feci su queste "curve" fu quasi scontata. Come cazzo faccio a non far scadere il piacere di una donna durante un rapporto e contestualmente, come mi comporto io per non trovarmi a pile scariche mentre lei è ancora su di giri. Già, perché la prima nota che si nota tra i due grafici è che il primo ha una discesa definitiva ed irreversibile. Insomma si deve ricominciare d'accapo mentre nel secondo le possibilità di tenere una donna ad elevati livelli di piacere appare subito fattibile e l'unico reale ostacolo è che chi lo provoca  (io), finisca gli argomenti per tenercelo o che le lei esaurisca le energie rimaste. E' semplice, lapalissiano ed ovvio. Non c'è altro.
Approfondendo la cosa e andando a cercarmi per quello che si poteva in biblioteca su testi più approfonditi di quello che avevo a disposizione sugli scolastici, magari cercando pure nuove pubblicazioni invece che ristampe di libri, lentamente la cosa fu leggermente più chiara.
Intanto e per le esperienze da teenager, mi ero accorto che nonostante una pulzella si dichiarasse etero, durante un gruppo a letto con più pulzelle ed un'elevata e prolungata fase di piacere, le medesime non avevano nessun problema a toccarsi o leccarsi o fare qualunque cosa venisse loro chiesta e che procurasse ancora piacere tenendo sempre in alto quella curva.
C'era ovviamente qualcosa che facesse perdere loro i freni inibitori o derivanti dall'educazione ricevuta. Sappiamo per certo che la sessualità non è mai solo etero o solo gay. Questa viene condizionata dall'educazione della società. Probabilmente e lo sottolineo, se non vi fosse un'educazione, ognuno apprezzerebbe l'una o l'altra senza remore. Sta di fatto che conserviamo una parte di sessualità "homo" in tutte le fasi della vita. Certamente con la crescita, ci ancoriamo alle nostre certezze e quello che alle volte risulta impossibile o inaccettabile, in certi casi, diventa non solo possibile ma anche parecchio piacevole.
Perché e di nuovo lo ridomando, se tu frusti una "topa" a freddo la pulzella urla di dolore e se tu la frusti a caldo e con abilità, se non viene poco ci manca?
La risposta è tutta nell'eccitazione e rimane sempre li. L'eccitazione provoca un flusso ormonale elevato e tanta più eccitazione c'è, tanti più ormoni si trovano in circolo. Stretta conseguenza è il non capire più una mazza e fare semplicemente cose che provocano altra eccitazione. Non importa se "ti" piacciono o meno, non importa se sono cose convenzionali oppure no. Non importa manco che si tratti di esso etero oppure homo. Insomma, il trucco è riuscire a portare la partner molto vicina all'orgasmo e li tenercela oppure provocargliene uno dietro all'altro senza soluzione di continuità.
Il come sta a voi ma vi da il senso del perché pubblicai nel blog il post "Monsieur Plaisir". In effetti senza il piacere, non esiste bdsm e nemmeno tops e bottoms o doms e subs o masters e slaves. Non esiste manco il sesso tradizionale, insomma, senza una forma intensa di piacere il tutto non ha senso. Questa è la chiave, provate un po' a pensare alle soluzioni per arrivarci. :)




giovedì 20 febbraio 2014

La scoperta dell'acqua calda non finisce mai



Stamattina un'amica ha pubblicato questo video e letteralmente mi sono buttato via dalle risate. Insomma non leggete fischi per fiaschi ma è per cosa dice sto psichiatra che mi sono letteralmente piegato. "C'è sicuramente una popolazione che pratica sesso estremo che è molto più ampia di quella maschile, forse gli uomini l'hanno sempre più richiesta e le donne hanno avuto sempre più vergogna nel cercarla".
Contraddizione in termini. Se sono di più, vuol per forza dire che l'hanno cercata e non importa se sono stati gli uomini a chiederla e che è un punto di vista particolarmente maschilista e ristretto. Il punto è che sono di più e che bene o male hanno meno tabù degli uomini!!! :)
Madonna sto stramazzando, scusate. La cosa strabuffa è che a costo di ripeterlo fino a piegarmi in due dal ridere, è che sta roba era pienamente conosciuta da un punto di vista psichiatrico e medico in nord europa già alla fine degli anni 70 quando ero un pischellino e quindi mi chiedo: ma dove hanno studiato questi qua?
In Italia si vive in un mondo a parte quindi. Sarà colpa della chiesa? Mah! Scritto con parecchia retorica.

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La scoperta dell'acqua calda è una cosa parecchio interessante. C'è gente che fino ad oggi ha cotto gli spaghetti nel frigorifero ad esempio e fino al 2011, l'anno a cui risale questo video e quindi il convegno, nessuno si era accorto della faccenda degli ormoni che si stimolano sono quasi gli stessi e che, essendo in comune, stimolando ad esempio paura, si faccia nello stesso modo eccitazione.
Che poi vi siano persone la cui età o educazione blocca questo meccanismo in modo determinante o lo lancia fino ad esplorare la loro singolarità è palese. L'adrenalina ti fa venire le gambe molli, tremori, scappi o affronti. Se scappi, non smetti mai di scappare, se l'affronti, godi. Non importa che questo avvenga se sei legato ad una croce di S. Andrea e qualcuno ti frusta o se corri in auto. 
Crei adrenalina, il come, dipende dai gusti e dalla propria intelligenza. Per noia e per crearsi emozione, alcuni gg fa, dei ragazzi hanno dato fuoco ad un ristorante ad esempio. Della serie: il manuale del perfetto imbecille. Trenta anni fa se uno esperto ti diceva che il dolore da qualche parte ci deve stare e se non c'è procuralo, era un assunto. Non sapevi perché ma lo facevi. Una volta messe le mani su testi scientifici sugli ormoni fare uno più uno non è poi difficile è.
Sabato scorso, dopo un forzato rapido passaggio al Regina Nera, mi sono sentito giovane. Vedevo ste cose che sempre trenta anni fa vedevi in altri paesi ed adesso sono finalmente arrivate qua ma è altrettanto evidente che siamo in ritardo, un ritardo pazzesco in tutti i campi.

C'era una serie USA che parlava di due chirurghi plastici che con un intervento di iniezione, rendevano possibile la ricerca del punto G da parte del partner. Mi sono ributtato via dalle risate. Fu dietro sta cosa che decisi di scrivere il G in italiano e renderlo pubblico per lo meno nella tecnica, rompendo l'immaginario collettivo del mito. Il problema era riuscire a trovare un video fatto bene e dei disegni esplicativi oppure la scelta era farli ma siccome è tutto contrario alle mie idee, saltai di brutto sta cosa fino a che non trovai il materiale adatto. Dopo 3 anni, sono tutti diventati dei campioni.
Guardate ragazzi che il punto non è chi ha scritto prima di che o di chi perché alla fine non me ne fotte una mazza ma è come se le persone uscissero da un guscio e dicessero: "ohhhhhhhhhhhh che bello, quale novità, quale scoperta" ed invece non hanno proprio scoperto nulla. C'era, guardavano da un'altra parte ed ovviamente seguito a chiedermi perché?
Ora, fino a che parliamo di persone "comuni" e che non hanno la possibilità di cercarsi gli argomenti, vuoi perché internet non c'era, vuoi perché non si sa usare, vuoi anche perché i testi si trovano spesso in lingua straniera e non sempre è l'inglese, vuoi anche perché è importante verificare la veridicità di quello che si trova li capisco la difficoltà ed il piacere della scoperta ma non lo capisco da chi ha preso delle lauree specifiche.
Era un po' come nel medesimo periodo in cui si credeva che la vita nell'universo fosse legata semplicemente alla terra mentre la stessa matematica ci dava contro. E' possibile che questa sia la verità? Eccome no. Non abbiamo mica prove che sia il contrario ma di fatto le probabilità che questo sia l'unico pianeta vivente è ridotta a meno della luce di un lumicino. Sta di fatto che adesso gli imbecilli siamo noi che conti alla mano, sostenevamo il contrario. Adesso chi ha cambiato idea anche perché abbiamo trovato vita non legata alla luce ma alla chimica ed a temperature e pressioni decisamente non "convenzionali", che gli stessi ci accusano di essere comunque stati troppo azzardati. La stessa cosa avviene qui e francamente me ne dispiace che poi torno a scrivere che la mamma dei cretini è sempre incinta.
Seguito a dire che questo non è solo una scoperta di una nuova sessualità ma c'è anche qualcos'altro a meno che non vogliamo distinguere il sesso estremo (bdsm), dal gioco di ruolo farcito di sesso estremo. Qui c'è altro, e ribadisco le mie personali teorie espresse nel bdsm svelato con tutto quello che comporta da un punto di vista mentale e psicologico. Non voglio manco creare allarmismo che alla fine adesso ci accuseranno di manipolare le menti attraverso ben conosciute tecniche psicologiche. Anche di questo ne parlavo anni fa con qualche amica quando mi sono trovato davanti ad alcuni che l'hanno fatto ed avvertire i soggetti "plagiati" anche in via preventiva, non è servito a nulla, manco dopo. A sto punto, forse l'unico sistema era quello di svelare l' "arcano" ed eccolo qua.
Così mi auguro che questi competenti signori o dottori o luminari si mettano di "buzzo buono" a scrivere cose professionali e con senso su come riconoscere gli abusi, su come approcciarsi nel modo corretto che io non ne sono capace piuttosto che seguitare a scoprire pentole di acqua calda.
Vorrei nuovi elementi o altri elementi con cui ampliare le mie conoscenze che sono e rimangono sempre limitate e poter ancora imparare che anche la scoperta è emozione anche nel letto. :)


martedì 18 febbraio 2014

BDSM svelato - conclusione


Vi siete fatti il pacco a vedere e leggere l'esperimento di Milgram o avete fatto festa prima di approfondire ed averci capito qualcosa?
Boh! :D

Ai posteri l'ardua sentenza sulla ragione di questi due posts. :)
Comunque c'è un passo fondamentale che regola la struttura base del rapporto dom-sub. E' innegabile che il dolore non può mai essere piacere, perché il dolore è dolore e come tale fa male.
Perché qualcuno dovrebbe stare fermo ed offrire il suo corpo a pratiche che generano dolore?
Ok, la risposta più semplice ed ovvia che ci diamo in ambiente BDSM è che chiaramente ci troviamo di fronte ad un masochista (non importa il sesso), quindi quella persona ama il dolore e fine della frittata. Sta di fatto che è una cosa semplice e che la testa non ha meccanismi semplici.
Cè un altro fattore che sta alla base del bdsm e che spinge le persone a farsi che ne so, frustare, vergare, sculacciare, bucare (aghi), elettrificare e tutto quello che vi viene in mente oltre a quello descritto nel post precedente, oddio, un insieme di fattori ma che il più importante è la sessualità.
Insomma uno si fa fare qualche filotto nel deretano non necessariamente perché gli piace il dolore ma perché qualcuno in cui riconosce l'autorità, glielo ordina ed il tutto avviene in ambiente in cui il "sesso" la fa da padrone. Non importa che si sia nudi. I feromoni e l'adrenalina girano, le endorfine cominciano a partire prima del primo colpo e se mentalmente sei coinvolto dalla cosa, dopo questo prendi il successivo ed il successivo ed il successivo. Se arrivi li distaccato, il primo colpo è solo dolore e non ti piacerà manco il secondo.
Potremmo girarla in tutti i modi diversi possibile, alla fine il top ti da quello che tu cerchi, sempre che tu lo faccia. Una persona a cui ubbidire, un ambiente saturo di eccitazione (atmosfera, ambiente ed intendo quella materiale, movimenti, modo di parlare etc. etc. etc.), ed il gioco è fatto. Non ho mai trovato nessuno a cui le vergate piacciano nel senso stretto del termine ma a tutti piace la motivazione che ci trovano dietro. La "punizione" non è altro che la riconferma di chi "comanda". Tu ubbidisci, punto ed il gioco è fatto.

Che ne so, essere esposti in un locale, in un ambiente pubblico in generale o anche legati in una stanza in cui l'intimità e l'autodifesa siano annullati dalla situazione. L'esposizione ai massimi livelli. Conosco qualcuno che ha pronunciato la safe word quando "forse" era necessario? No. Sono come i maratoneti che cercano di arrivare al traguardo anche se sfiniti,  come il pugile che si rialza quando non dovrebbe, certi che con la loro volontà (che già è stata annullata in primis da loro stessi), riusciranno a resistere. Allora si cambia pure frustino e si passa alla frusta ed i segni saranno anche moooolto evidenti. Sta a te giudice capire quando basta. Sapere che quella frusta è il braccio armato del tuo volere, capire quando non conviene andare oltre anche dal punto di vista mentale e forse soprattutto per quello. I lividi con un po' di lasonil vanno via, quelli nella testa no.
C'è un vero plagio mentale, una vera costrizione in tutto questo o un gioco psicologico profondo tale da annullare la volontà ed imporre il proprio volere e quindi abusare di qualcuno? No, se veramente non si vuole.
L'abusivo, giocherà con le vostre testoline prima che ve ne rendiate conto e farà di voi quel che gli pare, dandovi esattamente quello che cercate ma come vuole lui, non come vorreste voi. Per tutti gli altri, forti della certezza che questo è un bel gioco e che è sano e consensuale e via così, siete comunque nelle mani di qualcun altro che sfoga su di voi i suoi istinti primordiali. Lo capite adesso che il bdsm NON E' una cosa per tutti?

Le menti sono deboli, le persone facilmente indirizzabili verso i propri obiettivi dipende tutto dalla persona a cui vi affidate e del "buon uso" che farà delle sue conoscenze e la psicologia fornisce tutti gli strumenti per rendere piacevole tali pratiche se chi controlla è una brava persona, altrimenti saranno cazzi vostri.

Dipende dal "leader" fermarsi quando è il momento, il non eccedere. Tutti dicono che non ci sono ricerche valide per cui si possano trovare le motivazioni in cui ci si sottomette. Eccola. Pur non avendo nessuna qualifica in merito di (alcun), dottorato, credo che l'ipotesi più valida sia questa. Il bisogno di autorità, l'impossibilità a non riuscire a dire di no. Non importa che sia un capitano d'industria o che sia l'ultimo dei manovali, non importa. L'autorità è ordine, è certezza, è il meccanismo più semplice che ci possa essere, è il non pensare e non pensando si può arrivare a godere. Eguale e contrario per i tops. Il senso di potere, la voglia di predominare, di essere un leader anche nel piccolo. Bisogni ancestrali che alla fine e come dicevo nei commenti dell'altro post, sono alla base di ogni società anche se organizzata in semplici tribù. Se non avessimo queste capacità non ci saremmo potuti strutturare ed evolvere ma è l'insegnamento infinito. Non esistono cose buone o cose cattive, sono come le usi che diventano o in un modo o nell'altro.

Adesso mi verranno contro magari 1000 e 1000 persone ma il "giochino" è tutto li. Questa cosa, come tutte, da molte soddisfazioni ma bisogna usarla con molta intelligenza ed arguzia per non andare da risultati fallimentari ad essere "abusati", al divertirsi in modo sano e pienamente consensuale. Un bravo top non cerca la mente debole, facilmente plasmabile e quindi facile da piegare ai propri voleri. Cerca una persona cosciente di quello che fa, che sa e che ne conosce i rischi e si molla perché il gioco vale la candela e perché da soddisfazione, piacere reciproco e lo fa fintanto che ci si rispetta.
Questo è il quanto, fatene buon uso che ci ho pensato diversi anni prima di scriverlo.

lunedì 17 febbraio 2014

BDSM svelato parte II

L'ho scritto sto cavolo di post ma non lo so mica se mi va di pubblicarlo :P.
Proprio non lo so.
Della serie: svelo la scoperta dell'acqua calda o mi fermo alla giorno e la notte? BOH! :P

domenica 16 febbraio 2014

L'esperimento di Milgram. Il BDSM svelato

Un introduzione vocale, prima di tutto. Poi un link a Wikipedia che sto giro è formalmente corretto come descrizione.


La signora però non sa che l'esperimento era stato più volte ripetuto o forse al momento della creazione del video sopra ancora, non c'erano state ripetizioni. Questo sotto ha i sottotitoli in italiano ma il test c'è tutto.


Vi siete fatti il pacco a vedere, leggere e capire tutto questo? Bene, adesso avete pure capito perché il BDSM funziona.

Intanto è sufficiente che voi riconosciate in qualcun altro l'autorità decisionale. Detto questo e mi pare pure pacchiano ripeterlo, siete voi che vi auto-"schiavizzate". :)
Tutto quello che il leader vi dirà voi lo farete nei limiti della vostra morale. Se il leader di dice che dovete prendere una 50 di frustate, voi lo farete anche se proprio non vi piace e sarete appagati dal fatto che ve l'ha chiesto il leader e voi l'avete soddisfatto.

Non riconoscendo nessuna autorità decisionale nel leader, ogni pratica bdsm diventa o rimane semplicemente gioco di ruolo.
Volete il passo successivo? :)
Non ve lo dico, non per ora o forse si. Dipende come mi gira nei prossimi giorni. :P
Però provate a ragionarci su, a dare il vostro contributo magari commentando questo post visto che non c'è nessun altro posto dove farlo ed io non saprei manco dove postarlo per evitare i rompicoglioni. :)
Provate ad ipotizzare... :P

sabato 15 febbraio 2014

The blu pale dot - Il pallido puntino blu

Dopo il post di eri, vi lascio con una riflessione che forse pochi conoscono e l'immagine che l'ha ispirata. Sonda Voyager 1, 1990. Ubicazione confini del sistema solare, tra i 6.054.558.96 ed 6.086.176.360 Km di distanza. La sonda fu lanciata nel 1977 e ci ha messo 13 anni per raggiungere quella distanza. Mi auguro che possa aiutare in qualche riflessione e perché no, anche in una personale introspezione costruttiva.


« Da questo distante punto di osservazione, la Terra può non sembrare di particolare interesse. Ma per noi, è diverso. Guardate ancora quel puntino. È qui. È casa. È noi. Su di esso, tutti coloro che amate, tutti coloro che conoscete, tutti coloro di cui avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai esistito, hanno vissuto la propria vita. L'insieme delle nostre gioie e dolori, migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche, così sicure di sé, ogni cacciatore e raccoglitore, ogni eroe e codardo, ogni creatore e distruttore di civiltà, ogni re e plebeo, ogni giovane coppia innamorata, ogni madre e padre, figlio speranzoso, inventore ed esploratore, ogni predicatore di moralità, ogni politico corrotto, ogni "superstar", ogni "comandante supremo", ogni santo e peccatore nella storia della nostra specie è vissuto lì, su un minuscolo granello di polvere sospeso in un raggio di sole. La Terra è un piccolissimo palco in una vasta arena cosmica.

Pensate ai fiumi di sangue versati da tutti quei generali e imperatori affinché, nella gloria e nel trionfo, potessero diventare per un momento padroni di una frazione di un puntino. Pensate alle crudeltà senza fine inflitte dagli abitanti di un angolo di questo pixel agli abitanti scarsamente distinguibili di qualche altro angolo, quanto frequenti le incomprensioni, quanto smaniosi di uccidersi a vicenda, quanto fervente il loro odio. Le nostre ostentazioni, la nostra immaginaria autostima, l'illusione che noi si abbia una qualche posizione privilegiata nell'Universo, sono messe in discussione da questo punto di luce pallida. Il nostro pianeta è un granellino solitario nel grande, avvolgente buio cosmico. Nella nostra oscurità, in tutta questa vastità, non c'è alcuna indicazione che possa giungere aiuto da qualche altra parte per salvarci da noi stessi.

La Terra è l'unico mondo conosciuto che possa ospitare la vita. Non c'è altro posto, per lo meno nel futuro prossimo, dove la nostra specie possa migrare. Visitare, sì. Colonizzare, non ancora.
Che ci piaccia o meno, per il momento la Terra è dove ci giochiamo le nostre carte. È stato detto che l'astronomia è un'esperienza di umiltà e che forma il carattere. Non c'è forse migliore dimostrazione della follia delle vanità umane che questa distante immagine del nostro minuscolo mondo. Per me, sottolinea la nostra responsabilità di occuparci più gentilmente l'uno dell'altro, e di preservare e proteggere il pallido punto blu, l'unica casa che abbiamo mai conosciuto. »
Carl Sagan