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sabato 7 maggio 2016

Draghi e spostamento blog

Sera. :)
Come da tempo "promesso" mi sposterò da blogger. Ho acquisito uno spazio web per fare come meglio credo e non dipendere da sto "coso". Quando? Boh. Devo mettere il blog off, fare gli spostamenti dns e via così. Se mi vedete risparire è per quello. Tolto il dominio da qua, automaticamente il blog tornerà a www.mastro-desade.blogspot.com e non riceverete più gli aggiornamenti del feed in automatico che è centrato sul dominio.
Nel frattempo la mia tipamica preferita mi ha spedito un bell'articolo che m'ha fatto sorridere. Viene da Focus.it ma ne rilancia uno di "Nature".



"Una scoperta a dir poco sensazionale è stata appena pubblicata su Nature, e se non fosse per l'autorevolezza della fonte, saremmo portati a definirla una bufala. La sostanza dell'articolo è che i draghi, esseri da sempre considerati frutto di leggende popolari, sono in realtà esistiti davvero, nel Medioevo. E sono destinati a tornare. Il paper elenca i fattori che determineranno la resurrezione dei giganti alati sputafuoco, alcuni dei quali paradossali, come la crisi economica e la mancanza di una politica globale per combattere il riscaldamento globale (global warming). IL MANOSCRITTO RITROVATO. La rivelazione arriva uno studio congiunto di da Andrew J. Hamilton (University of Melbourne), Robert M. May (University of Oxford) e Edward K. Waters (University of Notre Dame, Australia), che hanno analizzato alcuni documenti da poco ritrovati presso la Oxford’s Bodleian Library, in occasione degli intensi lavori investigativi su manoscritti dell'epoca della Magna Charta, di cui quest'anno si celebrano gli 800 anni. Il documento, letteralmente disseppellito dalla polvere della biblioteca inglese, è attribuito al monaco Godfrey of Exmouth ed è illuminante su alcuni aspetti della vita quotidiana inglese del tredicesimo secolo. Secondo gli studiosi, i testi sembrano dimostrare inequivocabilmente la prova dell'esistenza reale dei draghi nel nostro mondo e addirittura l'impatto che hanno avuto sulla popolazione. Non è un caso che miti e leggende di tutto il mondo ne parlino, dagli scritti dello zoroastrismo alla letteratura greca, dalle religioni slave alle credenze asiatiche. Fino al dipinto di San Giorgio e il Drago, e ai film hollywoodiani. San Giorgio e il drago in un dipinto di Paolo Uccello, conservata alla National Gallery di Londra e databile al 1456 circa. UN'EPOCA D'ORO (E ARGENTO). Sbalorditi dalle rivelazioni del testo di Exmouth, i tre studiosi hanno esaminato altri documenti posteriori, che hanno consolidato le evidenze: i draghi hanno davvero proliferato nel periodo medievale. Hanno potuto regnare incontrastati sugli uomini grazie all'abbondanza di cibo (gli esseri umani stessi, in special modo i cavalieri), alla disponibilità di materiali per la nidificazione (oro e argento) e a un periodo climatico inaspettatamente caldo, necessario per mantenere una alta temperatura boccale e nasale, cruciale per la loro sopravvivenza. Inoltre, gli strumenti considerati "magici" per combatterli non funzionavano più, cosa che fra l'altro può avere contribuito a relegare streghe e maghi nella sfera della blasfemia: non più in grado di contrastare i draghi, hanno perso il loro ruolo utile nella società, che ha iniziato a perseguitarli per le loro credenze non ortodosse (ad esempio l'eliocentrismo). Fu il periodo della Prima Stirpe dei draghi (nel paper vengono chiamati “bestie ectotermiche”). Il retaggio dei Draghi è ben presente anche nell'architettura. | JONATHAN IRISH/NATIONAL GEOGRAPHIC CREATIVE/CORBIS L'IBERNAZIONE. Gli autori dello studio individuano la fine del dominio dei draghi verso la fine del quindicesimo secolo, smentendo quindi gli studi che ritenevano il quattordicesimo secolo come l'epoca della loro fine. Le cause sono da individuare nel calo delle temperature che colpì l'Europa fra 1400 e 1650 circa (la cosiddetta Piccola Era Glaciale) e nella carenza di cibo (era finita l'epoca cavalleresca). Questi elementi, combinati, non avrebbero però provocato l'estinzione, ma solo innescato un processo di ibernazione delle varie specie di mostri. Periodicamente qualche drago si risvegliava dal grande sonno per verificare se le condizioni ambientali potessero consentire un ritorno. Si registrò il sorgere di una Seconda Stirpe, fra 1680 e 1690, favorita dalla fine del periodo freddo. Poi un nuovo grande sonno. Fino ai nostri tempi. IL RITORNO. Nelle ultime decadi alcuni fattori di cui non stiamo tenendo conto stanno "lavorando" per l'avvento della Terza Stirpe dei draghi. Sono fenomeni apparentemente non riconducibili a un'eventualità del genere, ma pare proprio che gli indizi principali siano la scarsa attenzione al global warming e il fallimento delle politiche economiche, che stanno rimettendo in circolo oro e argento come beni rifugio (gli autori parlano di "quantitative thieving"). A questo si aggiunge il paradossale ritorno dei cavalieri in Australia. Tutto questo potrebbe indurre i draghi a uscire dall'ibernazione e riaffacciarsi nel nostro mondo. Che cosa mangeranno? Ovviamente pesci, anzi pesci d'aprile. Se siete arrivati fin qui con il giusto scetticismo non sarà stata una sorpresa. Ad ogni modo, buon pesce da aprile da Focus e Nature. E dai draghi. Nella gallery qui sotto la storia e le radici della loro leggenda spiegate seriamente."
Ok, è un "pesce d'aprile" a cui pare che Focus abbia abboccato ma è carino :)

sabato 30 aprile 2016

Fiorella Mannoia

Prova

Michele Mari - Poesie

Nella mia testa
c’è sempre stata una stanza vuota per te
quante volte ci ho portato dei fiori
quante volte l’ho difesa dai mostri
Adesso ci abito io
e i mostri sono entrati con me
(Michele Mari, Cento Poesie d'amore a Ladyhawke)


Buon giorno


lunedì 25 aprile 2016

Ogni volta


Sono una persona semplice.
Vivo di sensazioni e di sentimento. Mi accontento di poco ma che sia vero. Pane e aringa va più che bene ma che sia aringa non calamaro travestito.
Questa è la ragione per cui spesso sbotto. Le persone tendono un po' tutte a dipingersi come vorrebbero essere ma che non sono. Cercano loro stesse nell'ipocrisia. Non hanno niente se non il niente e oramai si sa cosa sia il niente no? :)
A.m.i.c.izia: acronimo di Andare molto in culo alla giustizia
Amore. E' quella roba che si trova nei sexy shops o quando ti prude la passera.
Cuore: quello della palma
Dialogo: è quella roba che racconti per farti credere. In genere è quello che gli altri vogliono sentire ma di cui a te non te ne frega una beata minchia.
Dovere: Variazione di godere.
Fiducia: E' una Filastrocca sudicia da evitare.
Gratitudine: parola composta da Grattare alla moltitudine quanto più puoi.
Il partner:  una roba che si usa.
Lealtà: E' la sorella minore di Fausto Leali.
Legame: è quella roba che serve per accalappiare un pollo o una gallina.
Rapporto: è quello che hai quando godi. Cambia a seconda con cui scopi.
Rispetto: sinonimo di rispecchio, è quella testa di cazzo che vedi riflessa quando ti lavi i denti in bagno.
Sentimento: Senza intendimento. Insomma se dico una cosa mica vorrai crederci!
Sincerità. Il sapore del Montenegro.
Tradimento: Tradurre in godimento tutto quello che si riesce ad ottenere.
Ecco, mi pare il quanto :)
ah, oggi è il 25 aprile. Il giorno della libertà di fare come cazzo ci pare.

Però questa canzone riassume il tutto quando ci si passa. 
"ogni volta che non sono stato 
ogni volta che non guardo in faccia a niente 
e ogni volta che dopo piango 
ogni volta che rimango 
con la testa tra le mani 
e rimando tutto a domani.."

sabato 2 aprile 2016

Non mi interessa

PREMERE PLAY PRIMA DI LEGGERE GRAZIE :)



"Gli anziani saggi raccontano che alla nascita del Sole e di sua sorella Luna la loro madre morì, allora il Sole diede alla Terra il suo corpo dal quale sbocciò la vita, dal petto di lei tirò fuori le Stelle e le lanciò nel cielo notturno per ricordarsi della sua anima. Così tutto ebbe inizio, ma in alcune occasioni quando la Luna e il Sole si uniscono nel cielo per pochissimi minuti, la loro madre rivive portando speranza e vita sul nostro mondo terreno."

Non mi interessa
Non mi interessa cosa fai per vivere, voglio sapere per cosa sospiri
e se rischi il tutto per trovare i sogni del tuo cuore. 
Non mi interessa quanti anni hai, voglio sapere se ancora vuoi rischiare
di sembrare stupido per l'amore, per i sogni, per l'avventura di essere vivo. 
Non voglio sapere che pianeti minacciano la tua luna, voglio sapere se hai toccato
il centro del tuo dolore, se sei rimasto aperto dopo i tradimenti della vita
o se ti sei rinchiuso per paura del dolore futuro. 
Voglio sapere se puoi sederti con il dolore, il mio o il tuo;
se puoi ballare pazzamente e lasciare l'estasi riempirti fino 
alla punta delle dita senza prevenirti di cautela, di essere realisti, 
o di ricordarci le limitazioni degli esseri umani.
Non voglio sapere se la storia che mi stai raccontando sia vera. 
Voglio sapere se sei capace di deludere un altro per essere autentico a te stesso, 
se puoi subire l'accusa di un tradimento e non tradire la tua anima. 
Voglio sapere se sei fedele e quindi hai fiducia. 
Voglio sapere se sai vedere la bellezza anche quando non è bella tutti i giorni. 
Se sei capace di far sorgere la tua vita con la tua sola presenza.
Voglio sapere se puoi vivere con il fracasso, tuo o mio e continuare a gridare
all'argento di una luna piena: SI! 
Non mi interessa sapere dove abiti o quanti soldi hai,
mi interessa se ti puoi alzare dopo una notte di dolore, triste o spaccato in due,
e fare quel che si deve fare per i bambini.
Non mi interessa chi sei, o come hai fatto per arrivare qui, 
voglio sapere se sapresti restare in mezzo al fuoco con me e non retrocedere.
Non voglio sapere cosa hai studiato, o con chi o dove, 
voglio sapere cosa ti sostiene dentro, quando tutto il resto non l'ha fatto.
Voglio sapere se sai stare da solo con te stesso, 
e se veramente ti piace la compagnia che hai ....nei momenti vuoti. 
Scritto da un'indiana della tribù degli Oriah - 1890