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mercoledì 6 giugno 2018

Il conformismo

Attrubuzione: Mariano Mantel  licenza CC BY-NC 2.0
A Firenze nella seconda metà del secolo XV si impose una famiglia, quella de' Medici che non solo ebbe la forza militare per controllare la città ma anche la lungimiranza di finanziare tutte le arti. La pittura, la scultura, l'architettura e pure la letteratura. Questo movimento socio culturale venne denominato
IL RINASCIMENTO

Il Perseo, Loggia de' Lanzi
Benvenuto Cellini
Attribuzione Guglielmo d'Arezzo
Licenza CC BY-NC-ND 2.0

in cui al centro del mondo c'era l'uomo e la sua creatività. La libertà di espressione, la libertà di pensare di creare e di studiare arte, scienze, architettura e quant'altro fosse possibile. Per qualcuno fu anche l'occasione di manifestare anche la sua libertà sessuale come Agnolo Poliziano dichiaratosi gay ma in effetti quello fu ancora troppo per qualcuno e fu assassinato. L'arsenico, si sa, non lascia scampo.
Ecco una lista degli artisti del movimento rinascimentale dell'epoca. Michelangelo Buonarroti, Leonardo da Vinci, FIlippo Brunelleschi, Leon Battista Alberto, Bramante, Raffaello Sanzio, Michelozzo, Il Palladio, GIorgio Vasari, Baldassarre Petruzzi, Giulio Romano, Antonio da Sangalllo il Giovane, Gitto, Pellegrino Tibaldi, Antonio da Sangallo il Vecchio, Simone del Pollariolo, Benedetto Briosco, Gabriele D'Agnolo. Tra i pittori si aggiunge anche Sandro Botticelli, Donatello, Masaccio, Beato Angelico, Domenico del Girlandaio, Andrea Mantegna, Filippo Lippi, Piero dell Francesca, il Perugino, Andrea del Verrocchio, Giorgione, Pinturicchio, Antonello da Messina, Masolino da Panicale, Dosso Dossi, Paolo Uccello, Bonifacio Bembo, Agostino di Duccio, Vincenzo Foppa. Tra gli altri anche artisti del calibro di Luca della Robbia o di Benvenuto Cellini, che pur essendo un "disonesto" e che rubò persino quello che aveva creato, aveva raggiunto livelli tutt'ora ineguagliabili nella sua arte. Gli scrittori tra quelli non elencati come Ludovico Ariosto, Lorenzo il Magnifico, Machiavelli, Leon Battista Alberti. Robuccia no? :)


Firenze divenne quindi un luogo catalizzante per tanti e per altrettanti studenti che hanno dato vita ad opere minori o completato quelle maggiori. Le tegole dei palazzi, vengono tutte dagli artigiani dell'Impruneta in cui fin dall'epoca etrusca, si lavora la terracotta. Le decorazioni del campanile di Giotto, sono tutte fatte da scalpellini anonimi, tutt'ora vengono riprodotte e sostituite da artisti dell'opera del Duomo di cui non si leggerà il nome sui libri di storia ma che saranno ammirate fintanto che rimarranno visibili e fruibili. Firenze è così piena d'arte e di emozioni che questa suscita da aver dato origine ad una sindrome, quella di Stendhal che così la descrisse: "Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere."
Praticamente tutti vennero attratti da questo luogo così particolare che attraverso questo movimento ha condizionato la vita di tutto il pianeta con un influenza diretta fino alla pubblicazione da parte di Galileo Galilei del "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo" e riscusate se è poco.

Adesso dovete permettermi un paragone ma è veramente il succo del quanto e di dove un'assoluta manica di ebeti sia web che in r.l., ci stanno portando. Facebook. Tutti li. 
Bondage session 7
Attribuzione Gothic Jazz
licenza CC BY-NC 2.0
Nel luogo dove il controllo è massimo. Dove loro decidono cosa sia arte e cosa no, cosa sia lecito vedere e pensare, cosa renda "sicuro" il loro social e su quali binari dovete camminare e cagare. Invece di guardarsi intorno e cercare il luogo dove potere esprimere le proprie idee e la propria sensibilità, sarebbe come se tutti questi artisti avessero deciso invece di andare a Firenze, di recarsi a La Mecca solo perché era di moda. La cosa peggiore è che attraverso la loro mentalità talebana, alle regole imposte dallo stato mediorientale, ci mettessero pure le loro ancora più restrittive. Visto il livello di cul-tura generale, vi rinnovo l'invito di andare a rileggervi il Canto III, nell' "Inferno", "Divina commedia" (Dante Alighieri),  che "sen vanno su per l'onda bruna" e l'unica possibile soluzione che essi vedono, è il chieder di non far l'onda come da saggia riflessione popolare. Non smuovete le acque, che siamo nella merda fino al collo. Così passo allo zen saggio, semplice efficace. Se voi foste dei pesci, lo zen sarebbe l'acqua in cui nuotate ma siccome non siete dei pesci, quando l'acqua si tinge di marrone, è sufficiente nuotare in acque più pulite. Troppo complicato è? :D
Ok, magari non smerdare l'acqua pulita o far ritornare l'acqua marrone di nuovo pulita lo è ma questa è un'altra storia.

Ora, io non so voi ma si da il caso che nella mia testa ci sia un cervello che funziona e nel petto un cuore che batte pieno di emozioni e non un rospo completamente ubriaco alimentato costantemente ad alcool etilico puro. Così ho scelto di aprire un profilo su https://vk.com/mastrodesade. Di dare la possibilità a voi di ritrovarvi attraverso un gruppo aperto ma su cui è possibile postare foto e filmati espliciti: https://vk.com/bdsmitaly ed ovviamente lasciando a tutti quelli che ivi giungono l'opportunità che il social vi da di creare i vostri gruppi più o meno pubblici, privati o segreti. Le vostre pagine followers e tutto quanto vi passa per la testa senza che NESSUNO vi rompa i coglioni.
Ovviamente c'è arrivato chi capisce, chi è un minimo curioso e chi invece e come al solito, cerca solo di farsi pubblicità. Il resto della massa, semplicemente boccheggia sul social più restrittivo al mondo. Siete talmente inquadrati che spesso non vi accorgete manco del cambiamento delle regole di facebook che vistosi alle strette per evitare fughe di menti libere. ha smesso di bloccare gli utenti per i contenuti che loro giudicano inappropriati ma si limitano a non farti pubblicare il post. Foto o movies che siano.

Ora magari vi chiedete perché scrivo questo post in barba agli ultimi due di ben altro tono. Seguito sempre a fare esperimenti con voi anche se non ve ne accorgete. Il maglione è una storia palesemente inventata anche se così la raccontavano. Comunque non verificabile. L'aviatore è vera, vissuta in prima persona e anche gli altri realmente esistiti in toto ma rimane storia "leggera" facilmente comprensibile. Ne in un mondo pieno di certezze materiali, ho cercato di dare una possibile e qualche spiegazione più tecnica e a largo raggio ma basata su ricerche e teorie scientifiche. Il risultato è che avete divorato il maglione. Avete quasi divorato il secondo e quasi ignorato il terzo. Morale: non fate i sondaggi? Vi rigiro come calzini vostro malgrado. 

Avete guardato "Tanta voglia di lei" un numero X volte e sul profilo di vk potete pure vedere i numeri, mentre strauss e l'universo, meno di una decina di volte. Boni lettori, pensare vi fa male. Parecchio male. Probabilmente per l'immane sforzo quella decina di neuroni sani finirà irrimediabilmente in corto circuito ed il cuore in arresto cardiaco. E no, non è manco un'autocelebrazione o la voglia di dimostrare il livello di sensibilità di molta gente facendole sentire formichine e fine della frittata. Fintanto che non si prende coscienza di quello che siamo e si decide di agire, non c'è possibilità di migliorare e migliorarsi. In nessun modo. Questo mondo rimarrà una merda per molti proprio a causa dell'apatia di molti che vivono una vita singola ma che non sono liberi. Sono piuttosto legati a fili invisibili la cui vita è fatta di illusioni, di molti mi piacerebbe ma che poi non fanno. In rari casi si muovono un po' fino a tornare poi irrimediabilmente dal nulla da cui sono venuti. Il conformismo.


Dimenticavo. Il famoso Davide di Michelangelo, era e rimane piazzato in piazza della Signoria, proprio all'ingresso di palazzo Vecchio (oggi è li una copia), proprio per rammentare al mondo e a tutti i fiorentini lo spirito libero della città fermo restando che i Medici fecero costruire la fortezza da Basso con i cannoni puntanti verso il centro città in modo da evitare colpi di testa tipo quello de' Pazzi qualche anno prima.
Meditate gente, meditate. Spesso fa bene :).

giovedì 31 maggio 2018

In un mondo pieno di certezze materiali.

Siete rimasti interdetti?
Va bene così. Va più che bene così. Questa è materia veramente strana e sconfina di parecchio con la fantasia e con una manica di gente che sfrutta la credulità popolare. Dieci anni dopo il cerchio 77, in qualche modo toccò a noi. Ci siamo visti tante volte con uno di loro che aveva lo studio in via Aretina a Firenze. 

Rimangono opinioni, sensazioni, non c'è niente di comprovato a meno che non si parli di fatti reali di cui nessuno dei presenti sia a conoscenza. Che non siano stati rivelati a nessun altro nemmeno per vie traverse. Che non siano stati scritti su un diario personale e che siano capitati nelle mani di un altro venendone a conoscenza.
Sono una persona molto diffidente e credo si legga. "Se non vedo, non credo" e "Se non replico il quanto", non è roba scientifica. Devo in qualche modo forzarmi. Resta il fatto che alcune informazioni ricevute erano stramaledettamente precise. Non ci sono trucchi matematici, niente di tutto ciò per indovinare date relative a fatti o persone. Non esiste una stracazzo di probabilità di indovinare alla prima il nome e la data di morte di una persona e trovarcela figuriamoci di indovinare anche il modo ed il luogo e la sua storia di vita. Un esempio semplicissimo sulla credulità popolare e come abusarne. Il "medium" va in una presunta trance, afferma di aver parlato con un tale di nome Enrico ma la moglie lo forma dicendo che era Ernesto. Lui ringrazia e va avanti affermando di parlare con l'anima del povero Ernesto e di salutare i suoi due figli e la moglie lo ferma di nuovo. Sono uno, l'altro è stato un aborto. Non conta, sono due. E così la storiella va avanti un po' come quando andate a cercare il "master". Vi da quello che volete. Un'altra che lo stesso medium dica subito il nome di Ernesto, che il primo figlio si chiama Stefano e che il secondo in realtà è un aborto ma era una femminuccia e che il nome che aveva era Sara. 

Il miglior approccio che si può fare è quello di cercare in tutti i modi di trovare le ragioni per dimostrare che non è vero quello che ti viene detto. Così un giorno davanti ad un tale Edward McWilliam, presi baracca e burattini e andai ad Edimburgo (1989). Oh c'era! Eccome se c'era. Tutto come scritto. Una spiegazione razionale non so darla ma fa pensare, tanto.
Fa pensare anche il fatto che dopo un po che lo fai diventi una "macchinetta". Ti danno qualcosa in mano e ricevi dei flash, forti e che alle volte sono come dei pugni dello stomaco. Poi racconti e magari chiedi cosa ha a che fare il mare, una donna sul uno scoglio, vestita di nero. capelli lunghi lisci, che guarda all'orizzonte con questa roba? E si scopre che l'oggetto era di una tizia magari che aveva perso il marito o il ragazzo in mare. Da giovane era così.
Oppure vai a giro con il cane e sulle rovine di una casa diroccata, sul balcone a dire il vero, vedi una donna dallo sguardo perso. Aveva un vestito pesante forse lana, sul verde-marrone. Tutt'oggi potrei fare un identikit. Torni a casa, vai a cercare chi aveva parenti in quel posto e chiedi. Sai mica se li ci fosse mai stata una signora e gliela descrivi. Si, ti risponde, c'è abitata un po' durante la guerra ma non era di li. Forse era scappata da qualche altra parte ma arrivarono i tedeschi e la presero. Che strano, nell'arrivare a quella casa dove c'era già il bosco ma dove prima c'era uno spiazzo, sentii dei brividi di freddo. La sensazione fu che fosse stata uccisa li. 

Quindi mi è bastato e avanzato per dove eravamo arrivati. Sono convinto nonostante tutto che ognuno di noi abbia un'anima. Che non vi sia il Dio di cui raccontano le religioni monoteiste perché l'universo, sempre che sia uno solo davvero, ha un culo veramente immenso.
In qualche modo la conclusione è stata la stessa anche se su percorsi diversi. D'altra parte all'epoca non c'era internet e quando cominciò, io dissi veramente basta (1990). Einstein descrive così attraverso alcune frasi il suo percorso.

"Nelle leggi della natura si rivela una ragione così superiore che tutta la razionalità del pensiero e degli ordinamenti umani è al confronto un riflesso assolutamente insignificante. Qual è il senso della nostra esistenza, qual è il significato dell'esistenza di tutti gli esseri viventi in generale? Il saper rispondere a una siffatta domanda significa avere sentimenti religiosi. Voi direte: ma ha dunque un senso porre questa domanda. Io vi rispondo: chiunque crede che la sua propria vita e quella dei suoi simili sia priva di significato è non soltanto infelice, ma appena capace di vivere".
(Albert Einstein, Religione e scienza, 1930)


"Trovi sorprendente che io pensi alla comprensibilità del mondo come a un miracolo o a un eterno mistero? A priori, tutto sommato, ci si potrebbe aspettare un mondo caotico del tutto inafferrabile da parte del pensiero. Ci si potrebbe attendere che il mondo si manifesti come soggetto alle leggi solo a condizione che noi operiamo un intervento ordinatore. Questo tipo di ordinamento sarebbe simile all’ordine alfabetico delle parole di una lingua. Al contrario, il tipo d’ordine che, per esempio, è stato creato dalla teoria della gravitazione di Newton è di carattere completamente diverso: anche se gli assiomi della teoria sono posti dall’uomo, il successo di una tale impresa presuppone un alto grado d’ordine nel mondo oggettivo, che non era affatto giustificato prevedere a priori. È qui che compare il sentimento del “miracoloso”, che cresce sempre più con lo sviluppo della nostra conoscenza. E qui sta il punto debole dei positivisti e degli atei di professione, che si sentono paghi per la coscienza di avere con successo non solo liberato il mondo da Dio, ma persino di averlo privato dei miracoli. La cosa curiosa, certo, è che dobbiamo accontentarci di riconoscere il “miracolo”, senza poter individuare una via legittima per andar oltre. Capisco che devo ben esplicitare quest’ultima considerazione in modo che non ti venga in mente che, indebolito dall’età, io sia divenuto vittima dei preti".  (A. Einstein, Lettera a Maurice Solovine, GauthierVillars, Parigi 1956)



Einstein ha quindi un concetto che definisco "da mente allargata" e cioè di colui che vede dio nella forza della della scienza, del miracolo dell'ordine universale ma appunto con un occhio a questo. Lui è cosciente che la terra è meno di un granello di sabbia nella volta celeste. Conosce la dimensione dello spazio-tempo. Sa che se anche ci fosse un dio che controlla tutto, dovrebbe essere davvero un grandissimo dio da poter vedere e sentire tutto con il caos dell'immensità di quello che ci gira intorno.


"Chiunque sia veramente impegnato nel lavoro scientifico si convince che le leggi della natura manifestano l’esistenza di uno Spirito immensamente superiore a quello dell’uomo, e di fronte al quale noi, con le nostre modeste facoltà, dobbiamo essere umili". (H. Dukas and B. Hoffmann Albert Einstein: the Humane side, Princeton 1989, p. 32)

Molti scienziati oggi cominciano a vedere le cose non parteggiando per l'ateismo o per una religione ma con la mente aperta a tutte le possibilità. C'è il fisico teorico Bekenstein che ha discusso qualche tempo fa con Hawkings sui buchi neri in cui entrò nel 1981 anche Leonard Susskind, alla fine non negano la presenza di un possibile dio. C'è un profondo nesso tra i buchi neri e dio anche se vi sembra assurdo. La fisica della relatività descrive i fenomeni su scala cosmica mentre la quantistica su scala immensamente piccola. Einstein nella sua formulazione aveva solo teorizzato l'esistenza dei buchi neri, oggi sappiamo che esistono e che non sono solo neri neppure quelli neri davvero. Sappiamo che all'interno dei buchi neri nessun concetto della fisica è valido. Loro sono semplicemente una cosa a parte ma il vero "problema" è che questi si comportano esattamente come gli atomi. L'infinitamente grande con massa appunto infinita, si comporta esattamente come l'infinitamente piccolo. 
"Due argomenti che rendono plausibile l’ipotesi Dio.
Gli argomenti che porta nel suo libro a sostegno della ragionevolezza dell'ipotesi di Dio sono fondamentalmente due. Uno è il cosiddetto principio antropico, cioè la sorprendente convergenza delle costanti fisiche fondamentali dell'universo verso le condizioni che rendono possibile la vita sulla Terra.
L'altro è l'esistenza della legge morale, dell'altruismo, di valori che l'evoluzione (che pure chiarisce tante altre verità) non basta a spiegare." da https://www.documentazione.info per approfondire i concetti in linguaggio semplice anche questo, focus.

In che modo vi sia il giudizio? Non lo so o per lo meno non me la sento di rivelare quello che so. Forse la pace è veramente la cessazione della sofferenza e senza di questa credo che ogni uomo - e l'anima se ci credete - che il medesimo contiene, cerchi di arrivare allo stato di "pace" se non per influenza divina, per influenza di "simili". Bene o male anche nella vita terrena miriamo a questo, perché dovrebbe essere diverso poi? Sta di fatto che prima o poi ci si arriva tutti. Nessuno escluso. Il punto è il come il resto è normale amministrazione.

Sono convinto non che ci sia una vita dopo la morte ma che in qualche modo trasmutiamo in una forma di energia che non perde coscienza di quello che è stata.  Perché sempre secondo la fisica, tutte le informazioni contenute nell'universo non vengono MAI PERSE ma spesso mescolate. Sono quindi "conservate" e con l'abilità di farlo e che l'uomo (per ora), non possiede, è possibile ricostruire quella informazione. Noi siamo parte di quella informazione!

L'energia non è visibile, non avendo una massa, non riusciamo a vederla anche se in taluni casi vediamo gli effetti che questa ha sugli oggetti che la massa ce l'hanno. Vediamo degli oggetti carichi di energia alle volte ma l'energia di per se, proprio no eppure sono due parti della stessa medaglia. Energia=Massa x C(velocità della luce)2, con il link a prova di scemo. Sono convinto che vi siano più vite e che a ogni vita sia un passaggio per crescere e migliorare ma anche questa non è una verità assoluta. Se domandi magari ad un cristiano di esplorare questi aspetti, ci metterà del suo in funzione delle sue credenze e della sua cultura. Non voglio parlare di altre religioni perché sinceramente non so se siano cose "accettate" e praticate. Sta di fatto che il buddismo e per quello che mi riguarda è la "religione" più atea che io conosca e che ammette la presenza dell'anima, di vite e di prove successive anche se a volte in modo contraddittorio link. Il buddismo è stata una "conseguenza" naturale per distaccarsi dai vangeli del comodo, quelli scelti per dimostrare una storia ed i miracoli magari nel tramutare l'acqua in vino o di resuscitare un morto. Religioni dello "spettacolo" così personalmente le definisco.
So che non c'è niente da aver paura nella materia, come credo valga per tutti i buddisti. Loro dicono che ci reincarneremo tre giorni dopo la morte ma non è questo l'importante. Che siano tre giorni, tre anni, trenta anni o tre secoli, non importa l'esame arriverà anche se nella possibile vita futura, non ci ricorderemo della precedente. Quello che so e questo lo racconto, è che il concetto di tempo è completamente diverso. Non essendoci giorni di 24 ore in un mondo non-fisico, tutto cambia. E' un po' come quando mettiamo uno in una grotta che perde la concezione del tempo. Quindi i tre giorni mi sembrano a dir poco azzardati.

Scritto questo, personalmente considero chiuso l'argomento e non intendo per ora ritornarci. Volevo semplicemente condividere e si, far presente che quella possibilità in cui parlavo ne il maglione e nel post precedente. Un uomo saggio come ho già detto più volte, dovrebbe comunque sia lasciarsi per lo meno una seconda via, sia darsi una seconda via e non impuntarsi sull' "IO" ho ragione, credo in questo, punto e basta.
"Il problema dell’umanità è che gli sciocchi e i fanatici sono estremamente sicuri di loro stessi, mentre le persone più sagge sono piene di dubbi." Bertrand Russell o per dirla allo stesso modo ripetuto e ripetuto anche su questo blog. Psss. l'azione è fonte del pensiero, se fai la stessa cosa è perché non riesci a cambiare idea.

mercoledì 30 maggio 2018

L'aviatore - Oltre il maglione

Avevamo tra i sedici ed i diciassette anni e sentimmo parlare di sedute spiritiche. Così ci infilammo in un garage di un amico e preparammo una tavola Quija e tentammo un contatto. Il risultato fu una paura bestia e un fuggi-fuggi generale. Il tutto dettato più  dalla fifa con cui avevamo approcciato  alla cosa che a quanto veramente successo.
Passano un paio di settimane e finita la scarica di adrenalina, decidemmo di riprovarci senza invitare i rompicoglioni. Quelli che a un certo punto si mettevano a strillare per terrorizzare gli altri. Far casino insomma. Prendemmo un poster fatto di carta lucida e scorrevole, lo girammo e cominciammo con un bicchierino mi pare del Dom Bairo che avevano una forma a mezza sfera, a fare dei cerchi in cui scrivemmo lettere e numeri.  "si" e "no" e riprovammo. Sembrava che venissero al tavolo tutti quelli morti in giovane e in modo violento. "Gente" che metteva paura, che minacciava e che aveva in effetti poco da dire se non il farti scappare. Però si sa, la curiosità.

Il vero punto della questione era che non c'era nessun modo di verificare che fosse veramente qualcuno che ci diceva qualcosa e non il frutto della nostra suggestione. Qualcuno che muovesse il bicchiere perché alla fine l'inghippo è tutto li. La terza o la quarta volta arrivò un  ragazzo che raccontò di essere morto  con il motorino ed era sepolto nel cimitero del paesino X veramente in culo al mondo. Nessuno di noi ci aveva mai messo piede manco per sbaglio. Nessuno di noi sapeva neppure che in mezzo a quel campo ci fosse un cimitero! Però la pulzella con cui uscivo non abitava lontano. Cosi il giorno dopo la chiamai e le chiesi se si poteva fermare col Ciao nel tal posto e vedere se c'era un tipo che corrispondeva a quei dati. Vacca miseria, c'era davvero! Non accade niente per caso no? 

Ecco. 

Andavo in ferie in un luogo Y con il responsabile, il signor Tizio che in quella casa aveva vissuto una roba  simile. Mentre era a ristrutturarla, si era sentito chiamare dallo scantinato. Si avvicinò ad una parete e portando con sé i muratori, chiese di buttarla giù. Nell'intercapedine furono ritrovati tre corpi, appartenenti a dei dissidenti dell'epoca fascista che furono torturati, uccisi e fatti letteralmente sparire.
Il ritrovamento all'epoca, aveva chiaramente fatto scalpore sia per riconsegnare ai familiari le salme dei tre dispersi, sia il modo in cui era avvenuto. Il tutto è documentato, riportato sulle cronache del tempo con dovizia di particolari. Insomma, non una cosa immaginaria o un maglione lasciato in auto. Per non creare casini, evito i particolari e in nomi reali ovviamente.
Nel discutere il Tizio mi consigliò  un libro serio ma mi disse che arriverò ad un punto in cui dovrò fermarmi perché  oltre non sarebbe stato il caso di andare. Ci sono dei limiti disse, che oltre non è né saggio, né salubre varcare.

Passò del tempo e dietro a tanti risultati verificati come il primo elencato, mia mamma confidò la cosa ad un'amica di casa che "volle vedere". Materia affascinante no? :)

Non mi piaceva parlarne ma controvoglia e su pressioni di mamma, andammo da lei, ci mettemmo ad un tavolo e ne uscì una bimba che disse di aver abitato a Lucca, nella via non mi ricordo quale e  che per recuperare  la sua bambola caduta per strada era stata investita da una carrozza con cavalli.
Il giorno dopo, solita solfa, spedimmo un'amica a Lucca  senza dirle troppo ma solo: cerca la tale via, cerca una famiglia con quel nome, cerca una bimba che... e trovò tutto. Ci disse che la via non aveva più quel nome ma riusciamo  a verificare che il quanto era veramente successo. Nessuno di noi conosceva Lucca, nemmeno una storia del genere. Manco lontanamente proprio.

E adesso al punto dove volevo arrivare. La volta successiva eravamo da me. Io, mamma, l'amica, il babbo dell'amica e la sua mamma che guardò e basta. Non mise mai le mani sul bicchiere e quindi non era capace di influenzare  le risposte.

Cominciammo e si presentò un tale che disse di aver abitato in un paese li vicino. Disse che si chiamava Federico ed era stato un pilota di caccia. Raccontò che una sera stato ad un ballo li in zona. Aveva danzato con una ragazza minuta, mora dai capelli lisci e lunghi. Descrisse l'abito di lei minuziosamente, un vestito a fiori ed un paio di scarpe nere. I suoi occhi e come lo guardava. Raccontò di quei momenti teneri e dolcissimi dell'ultima volta con lei ed infine rivelò il nomignolo con cui la chiamava nell'intimità. Il Giorno dopo venne abbattuto  dal fuoco contrareo al largo della Grecia.
Finimmo ed ero esausto e francamente affascinato da questa storia molto diversa dalle prime, parecchio. Mi girai e vidi la mamma dell'amica che stava piangendo nascondendosi il viso tra le mani a capo basso. Che succede chiediamo? Dopo qualche insistenza, alzò la testa e disse: "Quella ragazza sono io e lui era il mio ragazzo se cosi si può  dire. Era tanto bello nella sua divisa. Ero tanto innamorata e quello è stato l'ultimo ricordo di lui. Dopo quella sera non l'ho più visto. Non se ne ebbero notizie e nemmeno una tomba per piangerlo". Era caduto in mare.

E adesso con la stessa calma con cui scrivo,  voi che leggete, fate un paio di respiri profondi. Immaginate un marito  che non sapeva assolutamente niente di tutto ciò. Non sapeva di essere stato scelto per "ripiego", come si possa sentire una figlia nello scoprire momenti di vita di mamma nascosti e persi nel tempo. Immaginate infine una donna che dopo quasi cinquanta anni, reincontra una persona così importante, il suo grande amore. Garantisco che avevo le gambe molli. Dentro sembrava di essere stato abbracciato da un oceano di dolcezza. Non riesco ancora a descrivere l'atmosfera di quella sera. Shockante è dire poco. Strana, inusuale, profonda, sorprendente ma soprattutto incredibile. Eppure era successo. Era successo davvero proprio tutto. 

C'è altro, molto altro. Diversi anni di ricerche e tanti quaderni di appunti su cosa succedeva e su cosa veniva rivelato e spiegato. Sono scomparsi tutti. L'ultima, l'amica in modo improvviso e non ho potuto mettere le mani su quei quaderni come da promessa. Ci promettemmo che li avremmo diffusi nel caso fosse successo qualcosa non per farci i soldi ma per titolo di "studio". Null'altro.

Però  ho smesso tanti anni fa proprio perché  quel limite non è saggio superarlo. Ho smesso perché non sono un prete, non voglio e non volevo dedicare la vita al prossimo a cui di te non gli fotte una sega. Ho smesso perché era troppo e con la mia mentalità. Nei limiti dal possibile, volevo una prova che non fosse frutto dell'immaginazione e non sempre l'avevo ottenuta. C'è un largo margine di suggestione e di influenza ma certe cose non puoi farle a comando. Non funziona il fammi le carte che pago. Alle volte non puoi o non ti è concesso "leggere". Forse è un dono. Se qualcuno crede in dio per come ci viene raccontato, di sicuro non puoi farlo per denaro. E' qualcosa che funziona solo se hai lo spirito giusto. Si tratta di questo in fondo no? Spirito, anima. Crescere. Mi fermerei qui sul perché ho cessato e veramente "dimenticato" tutto ma non le esperienze.

Adesso seguito a rimanere interdetto nel vedere la creazione di un paio di profili a nome di un parente per venire a dare un'occhiata. Seguito  a rimanere interdetto nel registrarsi sui programmi di chat che uso per dare un'altra occhiata. Seguito a non capire per cui dovrei starti fuori delle scatole e credimi, ci sto, mentre tu torni costantemente qui di nascosto. Apparentemente però il continuare a chiedere impegni e tu farne invece diametralmente l'opposto mi pare che lasci poco spazio al poter dire che qualcosa sia cambiato. Seguito a non comprendere tutto questo. Se hai qualcosa da dire sai come fare anche se mica è detto che ti risponda. Nemmeno tu conoscevi questa storia ma è  anche una delle ragioni più importanti per cui amore per me è una cosa veramente seria. Vedi che "ho attraversato gli oceani del tempo per incontrarti", anche dopo tanto tempo, ha un senso adesso?

Non posso giurare che papà e figlia non sapessero o per lo meno anche solo una parte del tutto, ho dovuto fidarmi ma guardando le facce stralunate ed il cataclisma dei giorni successivi, difficilmente posso credere a bugie. Non sono tutti come te fortunatamente in cui amore è relativo alle priorità, i giuramenti a termine il tutto a seconda del comodo.
Contestualmente ti dico che magari pure io nella mia prima vita ho sbagliato qualcosa anche nel fare tutto ciò e di metterci pure una pietra  tombale. Mi ero chiuso a riccio perché come ho spesso detto, ogni cosa ha un prezzo e quello della conoscenza alle volte ne ha uno inaccettabile se non per "te" stesso, per le persone che AMI e che "ti" stanno vicine. Non ho guardato, non ho ascoltato le sensazioni pur evidenti sia dal punto prettamente psicologico che sensoriale e non scientifico. Raramente queste sbagliano.  Il punto della questione è che questa roba non è un'ipnosi o una suggestione regressiva in cui racconti magari di vite precedenti lavorando anche di fantasia. Qui sono usciti nomi, date, fatti lontani dalla nostra terrena conoscenza. Non ci sono stati riportati, non c'erano computer, cellulari e non potevamo sapere che nel luogo X fosse vissuto tizio o caia e che fosse successo veramente questo o quello. Tavolozza ed influenze personali (che comunque ci sono!), o meno. Ebbene, se questo è vero ed il se mi viene spontaneo proprio perché materia non scientifica e comprovabile in toto, anche io te un giorno verremo giudicati per come ci siamo comportati. Per lo meno qualcosa in merito succederà e non sarà  piacevole ma soprattutto sarà inevitabile. Ecco, trai pure le tue conclusioni e pensa su cosa, come e se fare. Fa buona vita sempre che tu ne abbia una. Namasté.


"Mi manchi, mi manchi
Posso far finta di star bene, ma mi manchi 
Ora capisco che vuol dire 
Averti accanto prima di dormire 
Mentre cammino a piedi nudi dentro l'anima"

Psss. quale anima? :D

giovedì 24 maggio 2018

Salvami

Sedici, come il mio numero. Sedici frasi fatte di Anaïs Nin come piacciono a voi che magari le ripostate e che davvero ho letto solo stamane alla ricerca di una valida traduzione della sedicesima che non ho trovato e che ho fatto, magari sbagliando. Forse così capite (ma forse!), che cazzo sia io e questo blog. Mi ci sono voluti trenta minuti per scegliere le frasi e mezza giornata per le foto ma mica sono convinto ancora che siano quelle giuste. Se li leggi bene sono quasi tutti riscrittture di pensieri come quelli di Ghandi e di altre persone precedenti ma li rende attuali e va bene così. Vanno sempre bene così perché sono scritti da una meravigliosa professionista ed io non sono capace di fare lo stesso "lavoro".  Scrivo benino qualche poesia quando mi girano i coglioni ma li mi fermo. Quando ti girano sei spesso solo, quando sei felice sei troppo impegnato a godertela per aver tempo per scrivere. Quindi passo.
    La fonte del potere sessuale è la curiosità, la passione.


    Lancia i tuoi sogni nello spazio come un aquilone, e non sai cosa ti riporteranno, una nuova vita, un nuovo amico, un nuovo amore, un nuovo paese.

    Il sesso perde ogni potere quando diventa esplicito, meccanico, ripetuto, quando diventa un’ossessione meccanicistica. Diventa una noia. 

    Le persone che vivono intensamente non hanno paura della morte.

    Il solo alchimista capace di cambiare tutto in oro è l'amore. L'unico sortilegio contro la morte, la vecchiaia, la vita abitudinaria, è l'amore.


    Andare sulla luna, non è poi così lontano. Il viaggio più lontano è quello all'interno di noi stessi.

    Ci sono abissi in cui la maggior parte degli esseri umani non osa scendere.
    Sono gli inferni della nostra vita istintiva, il viaggio nei nostri incubi necessario per rinascere.

    La vita normale non mi interessa. Cerco solo i momenti più intensi. Sono alla ricerca del meraviglioso.

    Solo i battiti uniti del sesso e del cuore insieme possono creare l’estasi.

    La vita si rimpicciolisce e si ingrandisce in proporzione al proprio coraggio.


    Aveva sognato una vita di desiderio e libertà, non comodità ma la dolcezza di magici avvenimenti, non lusso, ma bellezza, non sicurezza, ma compimento, non la perfezione, ma un momento perfetto.


    Quello che chiamiamo il nostro destino è in realtà il nostro carattere, e il carattere si può cambiare.


    Monotonia, noia, morte. Milioni di uomini vivono in questo modo (o muoiono in questo modo), senza saperlo. Lavorano negli uffici. Guidano una macchina. Fanno picnic con la famiglia. Allevano bambini. Poi interviene una cura “urto”, una persona, un libro, una canzone, che li sveglia, salvandoli dalla morte. 

    Preferisco le cose calde e morbide a quelle fredde e brillanti. Alcune persone sono spigolose e abbaglianti come diamanti. Preziose ma senza vita e senza amore.
    Altre mi ricordano i fiori di campo più semplici, con il cuore pieno di rugiada e tutti i colori del cielo riflessi nei loro modesti petali.
    .
    I ruoli dettati da un bisogno e non da un intero essere provocano, con l’andare del tempo, un appassimento.

    Quando la tua bellezza mi ha colpito mi ha sciolto. In fondo non sono divers@ da te. Ti ho sognat@, ho desiderato la tua esistenza. Vedo in te quella parte di me che sei tu. Mi arrendo alla sincerità perché se ti amo significa che condividiamo le stesse fantasie, condividiamo la stessa follia .


    mercoledì 23 maggio 2018

    Il legame e il sesso ma sopratutto cosa cazzo fate qui

    We gente. Siete tornati tanti. Un po' troppi per i miei gusti.

    Nonostante non voglia tra le balle una massa muta e non pensante, seguitate a venire qua. Immagino per forza che si tratti della solita gente che si riempie la bocca di frasi ed aforismi presi in rete, incapace com'è di esprimere un'opinione con parole proprie. Eppure il tentativo che ho fatto è stato chiaro. Tenersi fuori dai coglioni i soliti idioti che frequentano l' "ambiente". Quelli che postano in rete le foto di quanto sono bravi o quelli che pensano che basti tenere in mano un frustino o darsi un titolo per "essere". Fanno come il tipo onnipresente l'altro giorno che cerca di convincermi che sia sufficiente portare una pistola nella fondina per saperla usare. Niente di più sbagliato. Si, c'è voluto sbattergli in faccia la realtà con educazione e senza esagerare ma insomma il credersi grandi spesso fa prendere delle brutte musate. Nella vita incontri sempre qualcuno che ne sa più di te. Sempre. Abbiamo tutti qualcosa da imparare di nuovo ogni giorno.

    Vi leggo in rete e troppo spesso se non nella quasi totalità dei casi, vi esprimete attraverso foto corredate di pensieri altrui magari di qualche attore o scrittore o ancora cantante oppure si, qualcuno di diverso da voi che scrive belle frasi condividendole in rete ma sue per dio, sue.
    E qui venite in silenzio come a sto punto è la vostra vita. Silenziosa, vergognosa di quello che siete e preferite nascondervi dietro un anonimato proprio della rete. Un nick, un profilo fasullo e via. E' così semplice in fondo prendere una frase di Bukowski e ripostarla. Chi è quel coglione che non sarebbe d'accordo? E poi quando indaghi ti trovi davanti una persona che ha dei seri problemi comunicativi e che magari ha pure dei figli, una famiglia e ti domandi con chi cazzo ha parlato e condiviso fin'ora? Come ha costruito la sua intesa? No che non l'ha fatto e alla fine non lo farà manco mai. Le basta una serata di sesso andata bene con qualcuno per credere che sia questo un rapporto, un legame, l'appartenenza. Sarebbe quasi molto intelligente e costruttivo d'avere piuttosto il registro dei "coglioni" così che alla fine possa servire a tutti, anche a loro per incontrarsi e per viversi.
    Così vi prendo per il culo senza mandarlo a dire dietro. Vi faccio un bel test a cui si può scegliere di rispondere in modo empatico o come alla lista della spesa e voi ci cadete. Talmente idioti da non capire manco quello che vi viene messo davanti e perché. A cosa sei interessat@ nelle pratiche? E comincia l'elenco ed in fondo ricevete adesso la risposta su come avete TOPPATO di brutto proprio.
    Se vi si chiede il perché venite qua: silenzio e siete tanti vacca boia, tanti ma non serve a niente.
    E' come quella che diceva di trovare una pulzella a suo marito che non era bono ad una semplice manco di trovarsela per divertirsi così che lei potesse farsi i cazzi suoi e dopo 10 minuti se n'uscì con un: oddio mio marito mi manda a fanculo! Ha fatto un casino. Lui? Tu! Tu che sei tra le tante che seguitano a venire qua: tu, solo tu.
    I commenti? No quelli ci vuole un profilo di google e no non si può. Non ne parliamo proprio. Fatevi un piacere. Levatevi dalle @@. Insomma andate a leggere altro. Un libriccino di novelle, qualche racconto erotico senza alcuna punteggiatura fatto solo di tre puntini susseguenti ad ogni piccola frase. Una roba che fa contorcere le budella. Meglio sbagliare la punteggiatura per dio o un apostrofo o un accento che non essere capaci di averne una.
    Questa è emozione non di una sera. I legami, l'appartenenza si costruiscono LENTAMENTE e come la poesia e l'arte. Si sentono dentro anche se si vedono con gli occhi. Se non arrivano li, il tentativo di capire drammaticamente fallisce. Quindi sto blog in qualche modo è dedicato a persone NORMALI, che hanno sentimenti e che conoscono il valore e l'importanza che ha nella vita quella che si chiama serietà. Non attrae attraverso opere di legatura o di manifestazioni da baraccone in questo o quel locale.
    E provo ogni tanto a "giocare" con la poesia facendo diventare altro quello che non è. L'infinito di G. Leopardi.
    "ove per poco il cor non si spaura.
    E come il vento e mi sovvien l’eterno,
    e la presente e viva, e il suon di lei.
    Così tra questa Immensità s’annega il pensier mio:
    E il naufragar m’è dolce in questo mare"

    E ne diventa un attimo fermato nel tempo in comunione con una pulzella. E' come il vento, impalpabile ma lo senti ed il cuore non soffre più paura. Arriva l'eterno, immenso in cui si fonde e s'ammalia il pensiero e naufragar è dolce in questo mare. Semplicemente bellissima in ogni sua parte.

    O ancora Shakespeare in cui l'originale è altro ma:

    "Siamo fatti anche noi della materia
    di cui son fatti i sogni;
    e nello spazio e nel tempo d'un sogno
    è racchiusa la nostra breve vita."

    Siamo impalpabili, siamo destinati a sparire nel niente se vogliamo. Eppure siamo anche il sogno. Il sogno prende vita fintanto che noi viviamo. Noi siamo la materia dei sogni e non c'è niente da fare perché i simbolismi letterari possono essere letti da altre angolazioni.
    Non è questione di Moccia, è questione di vedere le cose da altre prospettive, con "nuovi occhi". Punto, basta. Come li sentiamo, come arrivano e questa è arte e come la musica. Ogni singolo pezzo raggiunge qualcuno in modo diverso ma raggiunge più o meno tutti quindi la musica è il mezzo universale.
    E mi sovvien davvero come proseguire per non riempire questo articolo di decine e decine di poesie. Da Hesse, a Bukowski a Prevert, Petrarca, Neruda a ancora Shakespeare e per non fare una lunghissima lista mi fermo alla famosa Alda Merini. Fisicamente non bella ma basta leggere quello che scrive per perdersi nella sua anima.
    “Ho bisogno di sentimenti”

    Io non ho bisogno di denaro.


    Ho bisogno di sentimenti,

    di parole, di parole scelte sapientemente,
    di fiori detti pensieri,
    di rose dette presenze,
    di sogni che abitino gli alberi,
    di canzoni che facciano danzare le statue,
    di stelle che mormorino all’ orecchio degli amanti.
    Ho bisogno di poesia,
    questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
    che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

    La mia poesia è alacre come il fuoco

    trascorre tra le mie dita come un rosario
    Non prego perché sono un poeta della sventura
    che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,
    sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida,
    sono il poeta che canta e non trova parole,
    sono la paglia arida sopra cui batte il suono,
    sono la ninnanànna che fa piangere i figli,
    sono la vanagloria che si lascia cadere,
    il manto di metallo di una lunga preghiera
    del passato cordoglio che non vede la luce."

    Ecco, nemmeno io ho bisogno di denaro, ho bisogno di appagare l'anima per dio e qui voi che cazzo ci entrate?  E ancora stelle, quelle robe che brillano di luce propria e non di riflessa. Quelle robe che danno la vita, che creano la condizione per cui la vita possa esistere. Che cazzo c'è sulla luna? Il nulla. Non c'è niente se solo bellezza da ammirare in una notte serena.

    L'amica Mary commenta su un post:
    "Riflettevo....si fanno tante cose per amore.
    Due persone che si incontrano, si amano, si appartengono,
    Senza nessun tipo di coinvolgimento non può esistere appartenenza e tutto diventa meccanico.
    È come quando esco con i miei amichetti ...si va, si fa sesso e poi ognuno per la sua strada.
    Niente sentimenti, niente coinvolgimento, nessun legame.
    Ecco, questa è meccanica...che non ti appaga!"




    Perché fino a che non capite questo rimarrete sempre li seduti a marcire intorno a quel banco morto. Di fronte alla metrica propinata dal professore o dal mastro di corde che vende corsi e feste e che frequenta locali all'uopo. Oppure alzarsi e gridare "Capitano, mio capitano" e scegliere di crescere, di sentire, di darsi, di non conformarsi ma di evolversi in quello che noi siamo. "Rendete straordinaria la vostra vita." ed è questo il messaggio che c'è qui e che in fondo c'è sempre stato ma voi non vi alzate. Avete le vostre cosine materiali. I vostri "possessi", i vostri mariti, le vostre mogli, i vostri partners in generale a cui vorreste tanto mettere dentro tutto questo e non c'è modo. Così alle volte tornate ad alzarvi, spesso però guardando sempre al banco ed al suo spazio e la paura di cadere. Oddio che qualcuno me lo levi di sotto i piedi. Ebbene se quel banco "sparisse" come alla fine del vano sogno ebbene la sana realtà vorrebbe che ci fosse qualcun@ che vi accoglie tra le sue braccia prima di toccar terra e questa si chiama attenzione. La differenza che c'è è che il primo non si sceglie. Capita. Arriva bello o brutto. Dolce o incubo. Quello di essere li dipende da noi non da altri. Significa muoversi, fare le proprie scelte tra il sesso dove probabilmente avete goduto talmente tanto da non poterlo immaginare e l'essere stati bene che significa non solo aver goduto ma anche non voler lasciare andare quell'attimo. Quel momento, quella persona in cui si trova l'essenza di se stessi e si trova la pace interiore. Quello è l'appagamento. Null'altro. Tutti scopano. Alcuni in modo divino pure. Altri scopano in così e così ma ti fanno star bene. Altri ancora fanno entrambe le cose in modo divino. Molti, fanno male l'uno o l'altro se non tutti e due. Nella moderna storia dei glamour c'è l'esempio per eccellenza. L'icona stessa della bellezza e visto che vi piacciono tanto i pensieri altrui che i vostri girano spesso in un limbo oscuro, ecco: Marilyn Monroe.


    “Trova qualcuno che ti faccia dimenticare il tuo passato, la tristezza. Trova qualcuno che ti cambi la vita, che la renda migliore, che sostituisca e riempia il vuoto di chi se n'è andato. Trova qualcuno per cui valga la pena sorridere.


    Le persone dolci non sono ingenue. Né stupide. Né tanto meno indifese. Anzi, sono così forti da potersi permettere di non indossare alcuna maschera. Libere di essere vulnerabili, di provare emozioni, di correre il rischio di essere felici.

    È facile togliersi i vestiti e fare sesso. Le persone lo fanno continuamente. Ma aprire la tua anima a qualcuno, lasciarlo entrare nelle tue paure, nel tuo futuro, nel tuo sorriso, questo è essere nudi."

    Perché è davvero questa la nudità. Potete spogliarvi con chiunque. Fottere con il mondo. Ricercare e provare ogni tipo di piacere fisico. Di situazione sconvolgente, inusuale. Potete far tutto quello che la fantasia vi stimola a fare ma fintanto che non siete li così in reciprocità, ogni tentativo di appagamento sarà inequivocabilmente VANO. E non ebbe paura di alzarsi e dire quello che sentiva. Lo fece in pubblico, suscitando un casino mondiale. Simulando un orgasmo e tanti capirono che non bisogna vergognarsi dell'amore.


    Cosa scegliete per voi stessi?

    "Così, così pensi di saper distinguere
    l'Inferno dal Paradiso
    i cieli azzurri dal dolore,
    sai distinguere un prato verde
    da un freddo binario d'acciaio
    un sorriso da una maschera
    pensi di saperlo fare?
    E ti hanno convinto a barattare
    i tuoi eroi per dei fantasmi,
    ceneri calde per degli alberi,
    aria calda per una gelida brezza
    una fredda comodità per il cambiamento
    E hai davvero rinunciato a
    fare la comparsa in una guerra
    per diventare protagonista in una gabbia?
    Come vorrei, come vorrei che tu fossi qui"



    Decidere di cambiare perché qualcosa manca all'anima, qualcosa che un cantante in una sua bellissima canzone descrive con: "Quell'attimo di eterno che non c'è". Mille e mille altri ancora giorni di te e di me.



    E per la cronaca: i draghi volano, non strisciano. 
    Non volete alzarvi? Andate fuori dai coglioni. :)

    domenica 13 maggio 2018

    Grazie

    Grazie di NON rispondere al sondaggio
    carissimi followers.

    Buona domenica. :)