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martedì 9 luglio 2013

Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto

Bah, pensavo di chiacchierare con una donna ed invece parlavo con un commercialista.
Non l'ho mai capite sto genere di persone che mi pare, vadano in rete solo per mettersi in mostra. D'altra parte il mondo è bello perché è vario e non bisogna stupirsi di nulla.
Mi domando però dove sia finita la passione, l'amore, la ricerca di cose nuove, la variazione nello stare assieme, il sentimento, il coinvolgimento e via così, insomma tutto quello che genera la magia ed il rinnovamento.
Bah, mi verrebbe da pensare che se mi trovassi per puro caso su un'isola deserta con una roba del genere, del tipo "travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto", probabilmente finirebbe a pugnette o a sveltine che per fottersi una così ci vuol il coraggio di ingropparsi un frigorifero seppur bellissimo.
Non riuscivo a smettere di pensarci nonostante il vettoriale.
Tanto non ci sono nomi e nessun riferimento. Quindi potrei pure avermelo sognato.


Mastro De Sade

 Ficcatevelo bene nella zucca. Il mio logo è composto da un drago rosso, in oriente i draghi sono dei, animali purificatori, protettori dei tesori. Per ovvie ragioni, tesoro non è solo una cosa materiale. Tesoro è comunque qualcosa di prezioso e di speciale. Infatti al centro c'è una gemma, un diamante bianco, purissimo. Non ci sono cagne, né gatte, né esseri femminili in calore di razze più o meno note, manco arturiane o provenienti da qualche altra galassia. Nessun animale, niente che stia a quattro zampe.

Non c'è nessun riferimento alla bellezza fisica, non mi interessa, il bdsm non si fa con un bel culo, si fa con la testa, il culo è un mezzo come tutto il resto ma non fondamentale. Se mi cercate senza aver letto niente di me probabilmente vi sarete fatti un'idea sbagliata. Non cerco sesso. Non me ne può fregar di meno.
Quindi leggete il blog e prima di aprire bocca ricordate che anche sul logo c'è un motto: "facta, non verba" (fatti, non parole), e niente altro se non le mie iniziali. Non sono uno psicologo, nemmeno mastro vibratore che s'accende quando vi fa comodo. Una relazione è un'altra cosa. Se cercate di risolvere i vostri problemi qui, avete sbagliato posto. Qui c'è una dimensione precisa, sta a voi entrarvi di vostra spontanea volontà. Nessuno può essere veramente costretto a fare qualcosa tantomeno qui. E' una vostra decisione, da persone libere, coscienti. Troverete prima durezza, forse anche un po' di aggressività tanto per saggiare la vostra decisione e per capire chi siete visto che di me potete leggere nel blog ed io di voi probabilmente no. Il resto viene dopo. a scatola chiusa, come diceva la pubblicità, si compra solo Arrigoni.



lunedì 8 luglio 2013

Chi sono gli animali?

Parlavo con un'amica proprio adesso di animali. Beh i miei studi sono tecnico-scientifici verso questo settore proprio perché amo la natura e tutto quanto fa vita e non ho potuto fare a meno di riflettere su una differenza fondamentale tra un contatto animale ed un  contatto umano. I primi cercano prima di tutto contatto e dialogo pur parlando spesso linguaggi diversi ed incomprensibili, gli umani, solo opportunità.
E mi ricordo tra tutti gli animali che ho avuto e che ho, un piccolo riccio una 30na di anni fa che coperto di zecche, venne a chiedermi aiuto di giorno per morirmi tra le mani. Gliele tolsi con una pinza ma oramai era tardi. Quel piccolo musino con gli occhi profondi e neri che sapeva dentro di se che non l'avrei mollato. Già, loro si fidano, riescono veramente a sentirti fino in fondo, non sono come noi che si fermano spesso alla superficialità. Fanno le cose a seconda del comodo e giocano con tutto anche con loro stessi illudendosi di essere quello che non sono.
Vedo la zampona gigandesca del mio birillo e penso che se volesse mi aprirebbe come una scatoletta eppure cerca solo il contatto con la mia pelle. Sa che non gli farei mai del male manco se mi pagassero e lo sa perché gli trasmetto solo sicurezza, rinnovata di momento in momento ricoperta da una montagna di amore.
Piccolo esserino peloso e grazie Lorenz per avermi aperto gli occhi su tanti loro comportamenti che alla vista dell'opportunità sono solo animali da compagnia da leggere e comprendere come noi vogliamo e non per come sono.
C'è una pura bellezza nella verità piuttosto che nell'illusione anche se ben costruita.


venerdì 5 luglio 2013

Chi ha paura?

C'è chi ha paura. Già.
Ci sono un sacco di presunti dom di ogni tipo e misura che nascondono dietro questa maschera una forte dose di paura. Paura di lasciarsi andare, paura di darsi, paura nell'affrontare come rapporto, la persona che hanno accanto.
Paura nell'esprimersi, nello scrivere, nel vivere alcune situazioni che poi cercano di fare vivere agli altri come in film che poi è parte della più grossa ipocrisia umana e quello che da un pezzo definisco (frase pure rubata), "fare il finocchio con il culo degli altri". Troppo facile ;).
Prima si diceva "predicare bene e razzolare male" ma in effetti la prima rende meglio l'idea. Per dirla in altre parole, piace a tutti inchiappettare la propria partner e godere del suo lato b ma poi se la partner vuole inchiappettarti? Dita, lingua, strap on, come la mettiamo?
Tu sei la schiava, devi ubbidire. Beh se ne leggono di puttanate di abusivi con una sana dose di tare mentali che scrivono cazzate del genere. Ne ho pure postata una qualche post fa e che alla fine dice che c'è uno che fa come gli pare e l'altra (nel caso una femmina), che deve fare come pare a lui altrimenti sono punizioni. Oh che bello! Pssssstttt sta roba non è bdsm è follia! :P
Comunque tornando alla sostanza. Perché gran parte delle miss che ho incontrato anzi, ehm, praticamente tutte, quando ci vai a chiacchierare cominciano a dire che questo non lo faranno mai, di quello hanno paura, di quell'altro pure e si riparano con un... godo a farlo fare agli altri. Il risultato ovvio è che più che miss sono donne sull'orlo di una crisi di nervi anzi, una crisi di nervi effettiva e costante che mascherano con un altrettanto non mettersi in gioco ed io sta cosa non la capisco.

L'accetto ma non la capisco. Non posso pretendere che chi dice di avere le palle le abbia sul serio e questa la ragione che mi fa rimanere interdetto.
Non c'è nessuna ragione per non provare le lumache o che diavolo ne so... una bella scopata in gola con tanto di vomito e di sperma se non pure una bella e sana pisciatina. Per gradi, ogni cosa a suo tempo ma come cacchio fanno a sapere se gli piace qualcosa se non l'hanno mai provata solo per... paura?! o.O

Fino a qui sono le pratiche ma quando poi il tutto si riflette fino alle basi di una relazione va a finire che è semplicemente assurdo, fuori di testa, distruttivo. Uno si piega, l'altro ubbidisce. Uno ha paura, l'altro non deve. Ma dove cazzo vogliamo arrivare è? Dico sinceramente. E' inutile che qualcuno si mascheri da dom ed abbia paura a farsi fare il lato b o sei arturiano, allora non importa o sei umano allora il tuo corpo reagisce come tutti i corpi umani. Se senti male vuole dire che chi te lo faceva era un imbranato o eri troppo tesa. Spesso la ragione è entrambi casi e si può sostituire "lato b", anche con i sentimenti.







mercoledì 3 luglio 2013

E ci risiamo

E ci risiamo.
Tanto oramai lo sanno anche i polli anche se non farò nomi. Due anni. La famosa data limite in cui due piccioncini che fanno bdsm e vivono sotto lo stesso tetto, riescono a reggere.
Sembra cronometrato ma non lo è.
Spero e per l'ennesima volta di riuscire a farvi capire la differenza tra un rapporto normale ed uno di bdam e del perché questo succede.
Intanto il tipo di rapporto. Chi controlla alla fine poi non lo fa soltanto a letto. Stabilire il limite di un campo di controllo di un master è cosa alquanto vaga e rarissimamente definibile nella quotidianità.
Da cosa si parta per la frattura non è altrettanto definibile. Da come il top chiede alla sub di mettere il sale nella pappa o da quante volte la lega. Sta di fatto che nascono dei fastidi e questi spesso si accumulano.
Alle volte diventano una presenza troppo pressante, alle volte invece una invadente, alle volte un'altra troppo presente. Insomma le ragioni sono spesso l'invasione di uno spazio vitale o di imporre scelte su molti aspetti della vita che non riusciamo ad accettare.
Si perché siamo persone sociali ma siamo fatti a scacchi, abbiamo bisogno della propria indipendenza,  che è poi è uno stacco mentale, un pensare a se stessi e non importa se quel pensiero è stare due ore su un letto a non fare un cazzo, è semplicemente come il sonno, serve a rigenerarsi.
Siamo quasi come i topi. Persone sociali, siamo geneticamente costruiti per non stare da soli. La solitudine ci fa impazzire ma la presenza costante di qualcuno o il troppo affollamento crea insofferenza, distacco, voglia di fuga.
Questa è la natura degli uomini non importa chi più o meno ha i limiti spostati verso un punto rispetto ad un altro.
Il bdsm è l'antitesi di un rapporto. Qualcuno controlla, qualcun altro si abbandona. Il bdsm è una fuga dalla realtà fatta di sesso e situazioni estreme. Si perché non importa se si fa sesso o no da che ne dicano le nuove mezze seghe. Coinvolge il sesso, si fa con la testa e con il sesso. Tutto il resto è storia.
Adesso qualcuno dirà magari che non è come andare al cinema ed infatti è meglio. Il cinema stacca la testa, il bdsm  fa godere anche in modo folle. Fatto, poi basta. Fine. La realtà della vita è quella che vi ho detto su.
E' fatta di dialogo, di rapporti, di limiti, di rispetto, di comprensione, di empatia e via così. Tutte cose che comunque ci devono essere anche durante una fuga di bdsm.
Il limite tra il capire queste cose ed il mandare tutto a puttane è proprio nel fatto che non è come una tv che c'è il telecomando e si pigia e si spenge o si accende quando ci pare. I sentimenti, i rapporti non hanno limiti fisici ma limiti e confini mentali e non si vedono. E' difficile capire quando gli sei troppo addosso o quando gli sei troppo distante. Prendetene atto per cortesia, qualsiasi sia il vostro stile di vita.
Allora dico che o accettate la vostra dualità ed avete un rapporto normale con la persona x e ogni tanto una fuga estrema con la persona y, oppure siete destinati a fallire in breve tempo. E' l'unico modo per avere un limite fisico dove non c'è.
Vedo y quando ho voglia, quando y ha voglia di me. Finito quell'incontro, finita la storia. Se si ripete e si seguita meglio, la conoscenza reciproca si fa vivendosi e più ci si vive e più ci si gode. Oppure ancora imparate entrambi il giochino del vaso ed accedete INSIEME la testa per fare bdsm e la spengete quando avete finito.