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lunedì 9 settembre 2013

BDSM e siti dedicati

Ho appena postato l'articolo precedente su legami e la pronta risposta della redazione è questa:
"Sono vietati gli scritti che veicolano messaggi negativi verso terzi (insulti, diffamazioni, offese alla persona o alla sua reputazione, prese in giro, caricature scanzonate, ecc.), siano questi allusi o chiaramente nominati, persone singole o categorie di persone. Ricordiamo che alla terza violazione della stessa regola c'è la sospensione per due giorni."
Mentre se entro sul sito e dico senza scanzonare nessuno: "schiava tu devi ubbidirmi qualsiasi cosa ti dica, posso farlo. Non vi è in evidenza, nessun accenno ad un vivere civile di buon e sano comportamento reciproco. Quella famose 10 regole che fanno la sostanziale differenza.
Ora, indipendentemente dal fatto che essendo in casa altrui, anche io devo sottostare alle regolamento di casa ma altresì, niente mi vieta di poterlo criticare. Cosa cambia se invece di "coglioni" ci scrivo invece: "ci sono delle persone che prendono le cose con superficialità e che poi.. bla, bla, bla." Qualcuno di voi, fosse ad un bar a chiacchierare con un amico parlerebbe così? Non credo. Sei un bischero direbbe un fiorentino. Sei una fava magari un altro. Sei un coglione non è di certo limitato ad una dialettica locale, comprensibile da tutti e che nel bene e nel male, dovrebbe (spero!), farvi sottintendere il quanto senza arrecare offesa. D'altra parte ogni iscrizione ad un sito è libera, se non gli va bene il modo, uno se ne esce o si zittisce. Pertanto, mi sono giustamente zittito e chiesto scusa per non aver letto prima, anzi ricordato, il regolamento. In fondo hanno pure ragione per certi versi. Sta di fatto che quel pezzo era e rimane una citazione dell’articolo originale sul mio blog e al punto 5 del regolamento del taccuino si legge:

5. La copiatura di un articolo, racconto, saggio o altro testo è possibile solo per 1/3, con rimando al link della fonte, citando autore, data e testata, rivista o sito in cui l'articolo è contenuto, in caso di mancanza anche di solo uno di questi elementi il Taccuino verrà cancellato (mentre fino ad oggi, pur ribadendo spessissimo queste norme, abbiamo tollerato praticamente ogni cosa). Unica deroga a questa regola è il caso di testi tradotti integralmente dall'autore del taccuino, che però dovrà sempre riportare la fonte originale. Sono vivamente sconsigliati i Taccuini in lingua straniera.

Si vede che oggi hanno deciso che non tolleravano più niente. Chissà perché e la regola  è sempre lì ;). Chissà come mai J :P !!!

Vi scopiazzo anche parte del regolamento prelevato dal sito.

B3. Norme di comportamento
L'utilizzo delle varie sezioni di Legami.org deve essere soggetto al buonsenso, all'educazione e al rispetto.
In particolar modo è vietato:
a.       comportamenti che direttamente o indirettamente attaccano, dileggiano, diffamano e offendono altre persone (incluso dare del malato, invitare a curarsi o insultare in altro modo);
b.       interventi di carattere denigratorio/diffamatorio o intesi a colpevolizzare e ad alludere a patologie nei confronti di pratiche e/o praticanti, che per quanto minoritari o estremi, rimangono inseriti in quel codice comportamentale BDSM diffuso e accettato come tale nei Paesi in cui il BDSM è più praticato e codificato;
c.       inserire contenuti diffamatori, che violino i diritti o la privacy altrui o che contengano elementi protetti da copyright senza espresso consenso del legittimo proprietario;
d.       diffondere dati personali (nome, telefono, indirizzi, ecc...);
e.       condividere l'account con terzi;
f.       effettuare azioni di "spamming": usando gli spazi pubblici, attraverso la Messaggeria interna (compresi Messaggi-fotocopia mandati a più utenti) o gli indirizzi e-mail pubblici;
g.       intervenire nelle discussioni con il solo intento di far uscire dal tema ("off-topic") o di polemizzare in modo sterile o per il gusto di farlo;
h.       pubblicare in qualsiasi spazio di Legami i messaggi privati, di qualsiasi natura (ricevuti nella Messaggeria interna di Legami.org, negli account di posta elettronica o altrove), senza l'esplicito, scritto e pubblico consenso alla pubblicazione da parte del mittente;
i.       chiedere chiarimenti o risolvere problematiche che richiedono l'intervento della Gestione utilizzando le risorse pubbliche. Ogni domanda o chiarimento deve essere effettuato tramite la sezione Help o scrivendo direttamente a info@legami.org.
La Gestione si riserva il diritto di sospendere l'account degli utenti senza con questo assumere alcun obbligo al riguardo e a suo insindacabile giudizio.
B4. Norme sui contenuti
Valutate i contenuti di questo sito con prudenza e senso critico, Legami è una comunità che intende prima di tutto favorire l'incontro, il confronto e la libera espressione degli utenti, di conseguenza non tutto quello che viene pubblicato è necessariamente di livello o qualità professionale, né è da intendersi supportato dalla gestione della comunità stessa.
È consentito discutere teoricamente di qualunque argomento, ma non è consentito esprimere e pubblicare con qualunque mezzo fantasie erotiche su omicidi, (abusi su) minori, (abusi su) incapaci di intendere e di volere, (abusi su) animali.
I singoli utenti sono gli esclusivi responsabili di quanto inserito nel sito. I gestori di Legami.org, i proprietari del dominio e il fornitore del servizio di hosting non si assumono alcuna responsabilità in merito, avendo lasciato massima libertà di espressione ai propri collaboratori e ai propri utenti, e declinano ogni responsabilità, diretta e indiretta, nei confronti degli utenti e in generale di qualsiasi terzo, per eventuali imprecisioni, errori, omissioni, danni (diretti, indiretti, conseguenti, punibili e sanzionabili) derivanti dai suddetti contenuti.
L'utente riconosce e concorda che i Gestori del sito non effettuano alcun controllo preventivo sui contenuti, in particolar modo per Messaggeria, Profilo, Forum (e relativi commenti), Taccuini (e relativi commenti), Puntine (e relativi commenti), Chat, LegamiRegioni e in generale qualsiasi area o servizio di Legami.org.
In particolare, valgono le seguenti regole:
a.       i Post del Forum devono essere di carattere BDSM/Fetish/Erotico, non sono pertanto ammessi argomenti non legati a tali tematiche, inoltre devono essere conformi al Regolamento dei Forum;
b.       i Taccuini possono trattare qualunque argomento, purché conforme al Regolamento dei Taccuini;
c.       le Puntine possono trattare qualunque argomento, purché conforme al Regolamento delle Puntine;
d.       il Profilo utente deve essere conforme al presente Regolamento e alle indicazioni inserite in Modifica Profilo; ogni uso improprio comporterà la cancellazione del contenuto e/o la sospensione dell'account;
e.       I link inseriti nel proprio profilo devono rimandare a siti, pagine o blog personali dell'utente stesso; sono tollerati i siti volti a fornire beni o servizi, gratuiti o a pagamento, purché non coperti da anonimato (a garanzia e tutela di chi visita il link);
f.       i contenuti della sezione LegamiRegioni devono rispettare, oltre al presente Regolamento, anche l'apposito Regolamento di LegamiRegioni;
g.       Legami.org non è in alcun modo responsabile degli Eventi e delle Feste inseriti nella sezione "Eventi e Feste". Legami.org non si assume alcuna responsabilità sulla qualità e sulla veridicità dei contenuti inseriti in questa sezione. L'Organizzatore/Responsabile di un Evento o di una Festa può esplicitamente richiedere a Legami.org (info@legami.org) che non venga inserito nel calendario;
h.       non è permesso commentare pubblicamente (in Taccuini, Forum, Puntine, Chat e Regioni) le sezioni del Sito che non hanno i commenti implementati nella pagina. È possibile commentare ogni contenuto solo contestualmente. 
Un utente-autore che voglia rendere commentabile un suo proprio contenuto può aprire una puntina nel caso di Gallery e riportare una foto e il link alla Gallery, un Forum in caso di Articolo (riportando il link).
Legami.org si riserva il diritto discrezionale, senza con questo assumere alcun obbligo al riguardo e a suo insindacabile giudizio, di rifiutare o cancellare qualsiasi contenuto. (È cura dell'utente richiedere eventuali chiarimenti allo Staff utilizzando l'e-mail di riferimento; l'uso degli spazi pubblici al posto di una comunicazione riservata, relativa a tali problematiche, costituisce una violazione del presente Regolamento, con conseguente sospensione dell'account dell'utente.) L'eventuale moderazione/cancellazione di un contenuto contro Netiquette o Regolamento è a tutela non solo del sito (e del proprietario) ma anche dell'utente stesso che ha inserito i contenuti. 
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Ovviamente non ho cancellato niente. Potete seguire i links per vedere i regolamenti dei taccuini e delle puntine. Non c’è niente in merito alla qualità degli interlocutori, solamente ai modi di risparmiare spazio web (evitare i doppi argomenti), e del quieto vivere: evitate di offendervi, quindi di litigare. Rispettabile, garantito. Non opinabile ma da qua ad essere un sito bdsm manca per lo meno per la mia opinione, la sostanza.
Un fatto però  mi colpisce. Fanno il controllo sui contenuti come questo e bloccato poi negano la responsabilità della pubblicazione di materiale illecito?
Capisco io che non essendo avvocato, potrei veramente aver pubblicato qualcosa di non conforme o sopra le righe. Vorrei che ci fosse veramente qualcuno che si occupi della questione ma loro ce l’hanno il chiedi all’esperto.
Insomma, mi sembra una cosa del tipo “di tutto un po’ pur di fare audience” e basta. In pratica su un sito simile avrete presumibilmente la certezza che sarete "moderati" nella forma ma che nessuno, con mentalità abusiva e distorta, verrà mai fermato ma solo ben accolto. Non so in che condizione siano gli altri sinceramente, le mie iscrizioni sono rimaste ferme li da anni.
Non partecipo, non mi piace discutere e fare polemiche sterili. Non mi piace proprio la polemica. Cerco di capire a costo di sembrare un rompiballe o di esserlo, questo si.
Buon lunedì


Fascette al collo ed una ragazza muore



Buon giorno gente.
Stamattina qualcuno mi ha chiesto di affrontare un fatto di cronaca accaduto in questi giorni. Una ragazza è stata trovata morta per un “gioco erotico” soffocata da delle fascette da elettricista applicate strette al collo.
Ci sono delle indagini in corso e non mi pronuncio in merito ma mi saltano agli occhi delle cose macroscopiche che proprio non mi tornano.
La prima è che per un gioco, una persona sana di mente e che volesse fare il controllo del respiro con il mutuo assenso della partner, non avrebbe dovuto o usato delle fascette. Comunque contrario a stringere il collo per la sua pericolosità, un foulard o la cintura sarebbero andati benissimo. Non legati ma stretti a mano in modo da mollare e liberare velocemente le vie aeree. Comunque, il tempo necessario alla pratica e non mezzo secondo di più. Le fascette soprattutto se ben strette, non possono essere tagliate senza tagliare anche la pelle. Per lo meno il rischio è molto alto. 
Nessuna sana di mente dovrebbe sottoporsi ad un fascettamento consensuale. Vale il vecchio modo di dire: “se qualcuno ti dice di buttarti in un pozzo, tu lo fai?” Ecco.
Non ci si butta nel pozzo, mai.
Prendendo atto che con lo sdoganamento del bdsm tutti sono diventati degli esperti e non lo sono, i famolostranisti si sono diffusi a macchia d’olio ma è anche vero che questo genere di informazioni, si trovano in rete in modo semplice. Ci sono i siti dedicati, i blog come il mio, blog e siti che affrontano questo genere di esplorazione in modo sufficientemente serio da poter capire come fare una pratica in sicurezza.
La sensazione è che il signore responsabile di questa morte avesse in mente qualcos’altro ma me ne sto zitto per evitare che qualcun altro ci provi visti gli abusi e le morti che ci sono state nel mondo femminile a causa di uomini-feccia. Non incrementiamo le statistiche che in questo paese le pene sono spesso delle buffonate per le cose serie e serie per le buffonate.
Sul controllo del respiro ci sono dei seri articoli di JayWieseman, è una cosa che ho già trattato in più posts (1-2) e non mi ripeterò, mettendovi solo il link se volete leggerlo.
Posso anche pensare che l’inesperta pulzella si sia fidata. D’altra parte vedo non solo giovani donne ma anche mature ed esperte per lo meno di letto, fare delle affermazioni talmente imbecilli da non crederci. L’altro giorno una (senza fare nomi), posta questa domanda in un gruppo: “Vediamo invece di capire una cosa... L'essere slave come lo intendete? Mi spiego meglio, io sono slave ma solo del mio master non di chiunque mi rivolga la parola! Voi?”
L’unica risposta logica che mi sono sentito di dargli è la seguente girando la domanda: “Vediamo invece di capire una cosa... Darla al proprio partner come lo intendete? Mi spiego meglio, io gliela do' ma solo al mio master non di chiunque mi rivolga la parola! Voi?”
Ebbene, vengono messe in giro idee folli del tipo che una schiava non deve godere, che deve ubbidire e basta, che deve sottostare ad ogni desiderio del padrone. Ebbene, questo non è bdsm, questo è un ABUSO. Le donne ci cascano, tante ci cascano semplicemente perché la cultura è una cosa limitata per gran parte delle persone ed il desiderio di provare cose nuove, spesso superiore alla razionalità.

Di colpo, alcune donne hanno mandato a puttane tutto il lavoro fatto in un secolo di storia, con l’acquisizione del diritto di voto, con la parità dei diritti in generale, il tutto mascherato sotto il nome BDSM. Deficienti! Senza scuse. Mi spiace e capitene il senso.
Quindi ci sta che la pulzella deceduta si sia drammaticamente fidata di uno dei tanti, troppi COGLIONI che frequentano siti e social network e che ubbidendo ci abbia rimesso purtroppo la vita. Lasciamo fare agli investigatori il loro lavoro e noi pensiamo a divertirci in serenità attraverso rapporti sani, costruttivi e rispettosi l’uno dell’altra.

domenica 8 settembre 2013

Buona domenica

Scusate, micio dal Vet. e giornate incasinate.
Niente post se non questo di sintesi dei precedenti.


La conoscenza è consapevolezza, senza consapevolezza non vi è coscienza.
La conoscenza tenuta per noi non serve a niente se non a sviluppare potere e controllo. In passato chi sapeva erano i nobili, i potenti, la chiesa. Oggi ancora  la chiesa, le multinazionali, gli stati.
Attraverso la conoscenza è facile costruire armi, è facile diffondere idee sbagliate ed inesatte (media), è facile poter fare scelte sulle spalle del prossimo.
La diffusione della conoscenza e la sua condivisione non è un momento di scontro ma un'opportunità di confronto. Uno dei padri del web, Barnes-Lee, ha affermato che la "conoscenza è condivisione". Questo è inoltre il principio base che smuove tutta la comunità scientifica a cominciare da un motore che conoscete bene, wikipedia.
Senza la conoscenza delle problematiche naturali non potremmo che ne so, salvare i cetacei, le barriere coralline, la meteorologia, non avremmo studiato la natura e conosciuto i veleni, la prima base per la medicina moderna. Senza conoscenza non vi sarebbero i medici, gli ingegneri, i geologi, gli architetti, i biologi e chi più ne ha più ne metta. Per questo le scuole dovrebbero essere accessibili a chiunque. Per questo vi è una scuola dell' "obbligo".

"Scusi prof, perché il motore ad otto si chiama così?"

1) "Perché il pistone descrive una otto"
2) "Perché pur essendo un motore a quattro tempi, in realtà sono otto"

Ragazzi, risposte vere. Peccato che non è così. L' "Otto" è il nome del tipo che l'ha inventato e c'è voluto wikipedia.

Riconoscimento piante:
1) "L'oleandro si chiama Nelembium Oleander".
Cambia il prof e diventa
2) Nerembium oleander.
Nisba. Si chiama Nerium Oleander.

E le interminabili risposte della sub cultura o della non cultura sono queste. Errori che si protraggono. Cose che si modificano. I regni ai miei temi erano divisi in due: L'animale ed il vegetale. Adesso sono tre: animale, vegetale e funghi.
Una volta abbiamo litigato su legami perché dissi che la vagina non aveva una tunica (strato), muscolare. Beh in effetti ce l'ha ma seguita ad avere una semplice funzione di sostegno per la muscosa interna e raccorda l'utero alla vulva (fica esterna). Dopo varie vagino plastiche qualcuno l'ha capito si? :)
Perché litigare? Il problema dei muscoli è che hanno memoria. Se tu porti ad una dilatazione di 5 cm, quella ritornerà anche a distanza di tempo con estrema facilità. Dilatate e non potrete comunque tornare indietro.
Potete fare un allenamento muscolare specifico (c'è un nome ma non me lo ricordo), rafforzando la muscolatura. Voglio vedere tizia a scopare con i muscoli interni contratti per tutto il tempo :P.
Chiaro che poi ci sono i casi che sconfessano la regola ma rimane la regola.
Dove vi spingete, non c'è ritorno. Vale anche per i rush ormonali. Vale per tutto ed in questo rimane fondamentale lo stesso identico punto: la conoscenza e la sua condivisione.
Non vi stancate di diffonderla, mai.

Buona Domenica


giovedì 5 settembre 2013

Forse ci siamo, forse!

Bon.
Abbiamo avuto una discussione costruttiva. E' servita a qualcosa? Credo di si. Qui NON conta chi ha ragione o chi ha torto ("la ragione, si da ai Bischeri"), conta trovare il modo giusto di fare le cose per lo meno allo "stato dell'arte" (della scienza). Qualcuno inevitabilmente dovrà cambiare teorie se ha imparato qualcosa. Non si sa mai a priori chi sia. Siamo tutti limitati. Nessuno ha MAI la verità in tasca ma piuttosto nasce dal confronto e dall'approfondimento serio delle cose.
Non conta se Mastro BD lacca o scarta una verga di bambù, conta il perché ed il come la lacca.
Non conta se Cavalier Amaranto usa i sali di ammonio o usa o non usa il bambù ma perché ed il per come li usa.
Non conta se Mastro De Sade usi il cloro o non usi il bambù, è sempre il perché ed il per come che conta - che mi pare tutto sia partito da queste tre posizioni.
C'è un limite netto tra quello che sappiamo e cosa abbiamo sempre fatto ed è quello di imparare a fare meglio con le dovute ragioni. Vero, la rete è limitata ma anche pratica allo stesso tempo.
Se ci fossimo incontrati in un bar a discutere di sta cosa, probabilmente ne saremmo usciti scornati che ognuno sarebbe rimasto fissato nelle proprie opinioni. Qui ci scorniamo, poi attraverso la rete andiamo a cercare e troviamo risposte.

Non è detto che siano giuste ma le più giuste che abbiamo trovato. Attraverso questi confronti devo riconoscere che sono cresciuto.
Vero, il primo fu una cazzata, la famosa storia del "bondager" ma non avevo guardato né verificato. Guardare e cercare ti fa scoprire qualcosa di nuovo, sempre anche sullo stesso argomento a distanza di tempo e si cresce. Tutti.

Io non credo che Cavalier Amaranto userà ancora i sali di ammonio. Magari si, è una sua non discutibile scelta e opinione ma quell'andare a chiedere al farmacista è di sicuro servito a qualcosa anche a me.

Non credo manco che ci sarebbe andato se non fosse per questa discussione. Non che mai l'avrei chiesto al mio Doc. Mi scordo, ho troppe cose da fare, magari quando vedo ho sempre paura di rompergli le palle anche se abbiamo una amicizia fraterna e di lunga data.
Ecco il quanto. Magari sta discussione proseguirà sul post appropriato nella scoperta di una possibile laccatura della canna che sia pure resistente al cloro oltre che non nociva. Esperienza pratica mi dice che sul legno (piscine), poche vernici o lacche o vernici cerate riescono a resistere per molto tempo. Vengono usati legni trattati in autoclave per farli resistere all'acqua ed agli agenti atmosferici.
Oppure passeremo tutti alle verghe artificiali e più sicure. Magari il novizio leggerà questi post e quelli che Cavalier Amaranto deciderà di postare sul suo e ci saranno semplicemente meno rischi per tutti.
Ora, rimango convinto che se una volta, tizio, vuole usare il bambù per fare del "caning", possa farlo. Lo pulisca, tolga tutti i residui ed escrescenze con coltello o carta vetrata. Lo disinfetti che potrebbe pure essere impregnato di una pisciatina di un gatto, di un capriolo o di qualche altro animale e si diverta. E' come bere in un bicchiere di piombo. Non è il bere, è il ribere ed i romani ci morivano.

Buon divertimento ragazzi :).

mercoledì 4 settembre 2013

Bamboo ma non lo usate

Eccolo qua, scusate le foto fatte in fretta e furia. L'unico problema del bamboo, per lo meno questa varietà proveniente da un vivaio pistoiese è la presenza di una coppia di rami foliari che si diramano da ogni nodo. Il bamboo fresco è facilmente lavorabile con un coltello da innesti ad esempio, fatto a roncola. Quando secca diventa durissimo. Tutta il resto del fusto è privo di protuberanze o di parti ruvide.  La mia preoccupazione è la parte "chimica" data dalla disinfezione e la verniciatura o laccatura per l'uso SM. Infine la robustezza del legno molto simile all'acciaio. Vedo una cosa assurda scartare qualcosa che è già liscio di suo. Concentratevi semmai per una prova di lavorazione sulla rimozione delle diramazioni nodali e ogni loro rimasuglio o sporgenza.




















martedì 3 settembre 2013

Il caning e parla come mangi


Oggi proprio è!

Mi sono letto la storia del caning della partner di Cavalier Amaranto. Senza nessuna polemica o contraddizione o voglia di dimostrare di saperne di più c’è qualcosa che non mi torna. Anzi parecchie cose non mi tornano.
In primo luogo e non ci incastra niente con la tecnica, sto caning ed il cane. Già qui le persone durano fatica a parlare e capire l’italiano, andiamo all’inglese? Vabbè, si dice così. Capisco, approvo ma si da pure il caso che i nomi di piante ed animali siano universalmente (su tutto il globo), scritti in latino.
Pertanto bamboo è semplicemente famiglia Poaceae (poacee), Sottofamiglia Bambusoideae (..dee), e vale ovunque. Ce ne sono circa 600 specie ed è comunemente chiamato canna di bambù. Cane è canna in inglese ma tra le canne c’è pure la canna comune, l’arundo donax. Il bambù seccato a dovere o scaldato sul fuoco è duro come l’acciaio. In oriente fanno ancora le impalcature per case con questo materiale e fascette di plastica piuttosto che con il ferro. Quando non sono più buone per lo meno ci si scalda, producono ossigeno quando crescono e non necessitano di energia per la forgiatura.
Il mondo è strano parecchio anche perché canna=cane=caning e giù che ci do, che ci do. Poi c’è "uno" che lo lacca perché è poroso. Imo bene. Vernice? Così alla prima escoriazione gli facciamo una bella siringata direttamente intramuscolo di lacca per legno. Non mi torna :D
Mi suona che usiate amuchina per disinfettarlo che è poi ipoclorito di sodio comunque e fate prima a comprare la varechina e scioglierne un 10% in un litro d’acqua. Oppure prendete una recipiente, un bicchiere di varechina, 9 bicchieri di acqua (distillata). 20 minuti di immersione e si scompone anche la molecola del dna. La ragazza dice che usa germozero. Vado a vedere ed a base di quaternari di ammonio. Non sono convinto che funzioni meglio come disinfettante dell’ipoclorito di sodio ma qualcuno lo preferisce. Rimane comunque ancora un ma visto che è un discorso che ho affrontato per altre ragioni. Il legno è poroso, assorbe sia la vernice che il cloro ed i quaternari e siccome lo usate per dare dolore e create abrasioni, inevitabilmente lo passate a chi “subisce”. Non ne conosco gli effetti sulla salute. Ripeto, non sono un medico e se c’è qualcuno che legge e che ne ha il titolo, ben venga che così facciamo divulgazione seria. C'è inoltre da considerare una cosa non piccola. Preparate la canna, la scartate, la verniciate e la riponete dove? Nell'armadio e alla prima occasione giù? o.O
Ehm, che cazzo la disinfettate a fare? :D Se la volete sicura dovete disinfettarla poco prima di usarla. Con gli artificiali è semplice. Disinfettante, lavato bene in acqua e asciugato con asciugamani di carta. 5 minuti, prima di ospitare la pulzella. La stessa pulizia e disinfezione la fate dopo che la pulzella se n'è ita su tutti gli attrezzi! Prendete però quel che vi dico come una serissima possibilità e mettete in conto che nel tentativo di divertirvi, possiate creare un danno chimico non indifferente.
Per questo se ne trovano di asalix viminalis che va ammorbidito tenendolo in acqua i cui rami giovani hanno una corteccia arancione, lucida e flessibile. Insomma non si rompe manco a pagarlo. Non necessita di laccature pericolose ed è una pianta medicinale. Sotto la corteccia del salice si trova l’acido salicilico (appunto!), che è la componente base dell’aspirina.
rtificiali e non porosi. Se proprio volete usare un materiale ligneo, dimenticatevi del cane che la lingua inglese è una cagata (così qualcuno s’incazza, rido). C’è un bell’albero che si chiama
Oddio, questo fa ai cozzi con il “caning” che fluisce il sangue ma siccome gli cambiate l’acqua più volte ed usate rami giovani, non dovrebbero esserci rischi.

Rimane il fatto che meno troiai usate, più sicuri siete. Usate gli artificiali ma soprattutto fatene poco che se date un colpo troppo robusto procurerete una cicatrice indelebile.




Differenza tra frustare e fustigare. Seguitiamo che è meglio.


Seguitiamo e buon giorno a tutti.
Vi ho spedito su google qualche giorno fa e comunque riprendendo il discorso di ieri aggiungiamo anche questo.
Prima di aprire bocca cercate il significato delle parole ma anche nel modo giusto. Avete pertanto scritto questa frase su google e attraverso il motore, siete arrivati al blog. Sbagliato. Di nuovo, come al solito, come il bondager, come i rigger, come la solita serie di puttanate che ci mettete dentro. Cominciamo dall'A-B-C, parliamo italiano e per farlo il significato delle parole che volete esprimere si trova prima di tutto in un vocabolario italiano. Su google ci mettete quindi: "vocabolario italiano". Ne cliccate uno disponibile più o meno referenziato e vi uscirà il significato della parola immessa.
Frustare: 
a. Colpire con la frusta un animale o una persona: f. il cavallo (per stimolarlo); f. i leoni (nei circhi, per domarli); f. selvaggiamente, f. a sangue; condannato che per la terra frustato fosse e poi appiccato per la gola (Boccaccio). 
b. fig. Censurare aspramente: f. la corruzione, f. il vizio. 
2. Sbattere con la frusta di cucina uova, panna, ecc. per farle montare. 
3. fig., region. Consumare, logorare (detto di solito di abiti), soprattutto con la trascuratezza: come hai frustato questi calzoni!
Fustigare: 
v. tr. [dal lat. tardo fustigare, der. di fustis «bastone»] (io fùstigo, tu fùstighi, ecc.). – Battere con verga o frusta, soprattutto come forma di punizione o tortura: f. a sangue. Fig. maltrattare a parole, censurare aspramente: f. il malcostume.
Poi c'è un'altra cosa da fare. Andare su http://www.etimo.it (etimologia, origine e significato delle parole), e vedere se trovate il termine che state cercanto. Su etimo, si trova solamente fustigare, mi spiace e comunque a questo punto dovreste aver capito di cosa si tratta e potete tradurre la parola nella lingua che volete attraverso un traduttore. 
Bon, detto questo ci sono parole che comunque e per rispetto, andrebbero usate nella lingua di chi le ha storicamente introdotto o inventato la pratica (visto che qui parliamo di bdsm), per primo. Rigger, legatore ha poco senso anche se serve per farsi capire da tutti, Nawashi va benone. Legatore o artista delle corde va benone, bondager, no. Quello è un'altra cosa e qui potete usare il motore di google presente nel blog per cercare i post relativi.
Adesso com'è che ampliate la vostra conoscenza per allacciarmi al discorso di ieri?
Semplicemente inserendo su google o su un altro motore di ricerca il concetto che volete ampliare. es:
1) filosofia del rispetto: attraverso i risultati magari vi escono gli aforismi. Andate a vedere chi li ha pronunciati, approfondite l'autore degli aforismi. Magari vi esce pure Kant. Andate ed aprite siti referenziati, come http://www.sapere.it che fa divulgazione di conoscenza.
2) filosofia del rispetto dell'uomo. Avrete inserito nella frase precedente una nuova specifica. A chi è riferito questo rispetto e si può fare anche per la natura o per altri argomenti. Vi uscirà pertanto "l'etica" che si riallaccia al discorso di ieri, e che di nuovo può essere cercata in dizionari italiani ed etimologia.
Di nuovo e per usare citazioni, "le virtù sono disposizioni, o tratti, non interamente innate. Esse devono essere acquisite, almeno in parte, attraverso l'insegnamento e la pratica continua di tali insegnamenti. Di fatto la moralità dovrebbe essere concepita primariamente come acquisizione e coltivazione di tali tratti, ossia il fare delle virtù un vero e proprio habitus."
Se da qui non vi spostate, comunque, qualsiasi pratica o relazione che andrete a costruire, non vi discosterete mai dalla virtù né però sarete scevri da errori. Sbagliare è umano e virtù è anche capire gli errori e correggerli per quanto possibile. Smetterete di prendere fregature? No. Ci sarà sempre qualcuno a cui di sta roba non gli frega un cazzo e rimarrà la solita troia, il solito porcello senza cervello vita natural durante. Che cosa insegna un master o una mistress a qualcuno che gli si affida? Forse solo una pratica ben sperimentata a letto ma niente altro. Limitato come titolo di "maestro" no?
Voi non avete nessun diritto divino come pensava il Divin Marchese e come tanti, troppi nobili o regnanti o prelati nella storia. Che crediate o meno, nessuno può arrogarsi il diritto di avere ragione o di fare quello che gli pare semplicemente perché c'è o perché crede in qualcosa o perché quel qualcosa gli provoca piacere.
"La tua libertà finisce dove comincia quella di un altro". Punto e basta. Non mi voglio infilare nei principi anarchici che potrebbero e sono spesso manipolati da una manica di coglioni e che fa associare l'anarchia a casinisti cronici. Siamo sempre parlando di filosofia e di etica associata. Solo questo.
Buona giornata.