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lunedì 23 dicembre 2013

Sessualità e rapporti



Bon signore e signorine. Come si arriva ad una intesa con il partner?
Nella vita normale il sesso è un taboo. Conta di più come si chiacchiera, come si affronta la vita assieme,  se si convive in armonia,  se si possono allevare e crescere figli assieme dandogli una sana educazione e l'aiuto per affrontare la sua vita futura. 
Il problema poi è che la vita è piatta, il sesso fa cagare ed i desideri e le aspirazioni che in genere negli anni vengono falciati in modo repentino e metodico dal mondo, ti fanno dire che per lo meno a letto uno debba trovare soddisfazione.
Però nella vita alcune informazioni non si trovano. I genitori non ne parlano coi figli e gli amici ne sanno quanto voi. Si può entrare in un sexy shop e vedere l'oggettistica. Una frusta serve per frustare ed un cazzo finto  per infilarlo nei buchi. Ci sono anche quelle che dicono di fare bdsm e che squirtano ma che non ci hanno mai avuto un orgasmo. 
È chiaro che le persone non sono tutte uguali ed è altrettanto vero che quella frusta o quel cazzo finto nessuno lo userà nel medesimo modo. Per assurdo amo dire che potrei essere il più bravo leccatore di fica del mondo e quel modo non adattarsi a te.
Inoltre ci sono gli anni. La sensibilità della pelle cambia ed anche quella della testa e chi cerca bdsm non chiede una semplice trombata. Oddio si fa anche quella ma non è l'obbiettivo primario.
Così spesso domando quante volte una pulzella si tocca e come per capire che conoscenza abbia del suo corpo. Qualcuna proprio non si tocca e chi lo fa in genere è in modo semplice e tradizionale.  Qui di tradizionale non c'è quasi niente e come la mettiamo quando si arriva al sodo? Male. Io devo avere informazioni per fare bene quello che sono chiamato a "svolgere" e che mi piace fare.
Tra la teoria ed il buon sesso c'è la vita, quindi se vi chiedo di sperimentare e vi dico anche come, fatelo. Se poi non vi piace nessuna delle cose che vi propongo, allora probabilmente sono un fake ma se non è così,  allora avrete preso confidenza con le pratiche, gli oggetti e la vostra soglia di dolore e di piacere. Avrete scoperto zone erogene nuove e inaspettate e questo va comunque a vantaggio vostro. Non importa che succederà tra noi. L'importante è che funzioni. Che abbiate imparato a conoscere voi stessi e le vostre fantasie. Questo è il giusto approccio. Non importa che all'atto pratico poi si prenda solo un  gelato. 
Abbiate una sana vita sessuale prima di tutto con voi stesse che non è vero che masturbarsi fa diventare ciechi. crea solo piacere e conoscenza. Insomma cercate risposte prima di tutto in voi e non nel partner.  Lui può solo contribuire a svilupparle e questo è pure parecchio zen.
Buon divertimento. :)

mercoledì 18 dicembre 2013

Cose da casa

E mi viene da pensare.
Che è un nuovo incontro, una prova? Naaaaaaaaaaaaa.
Le prove e gli esami si fanno a scuola o per un posto di lavoro specializzato. Anche se lo fosse, non è mai niente di definitivo.
E' una semplice occasione per conoscersi e per capire come ci si approccia. Un filo sottile che fa capire quanto e come ci si fida, come ci si relaziona.
"Hai portato il "necessair"?".

"No, è rimasto a casa."
Poi si scopre che è in borsa. Peccato. Non era detto di usarlo ma mi ha parlato di tensione e di non fiducia. Sarà per la prossima. Ti senti stupida a stare a 4 zampe mentre ti faccio le chiappe rosse come un peperoncino? Vorresti essere da qualche altra parte? Bene, safe word. Capisco. Magari sono io. Come da sempre dico, potrei essere il più abile leccatore di fica del mondo ma il mio modo potrebbe non adattarsi a te.

Se ci sei goditela. Lascia la testa a casa. Non pensare all'adeguatezza che è come la storia del millepiedi. Pensa a godere  e far godere chi è con te punto 
Se poi non viene sarà per la prossima volta. Scappare, nascondersi, non serve a niente. Tu rimani con le tue paure, io ho fatto un giro a vuoto. Affrontale.
Poi chiaro che non è niente dovuto. La schiavitù è finita da un pezzo. Siete e lo ripeto fino a diventare fioco, tutte volontarie. Se non vi piace andiamo a prenderci un gelato o a fare due passi. Così vanno le cose. Non fatevi aspettative, non le create così da non rimanerne deluse e non deludere. Prendete le cose come vengono e se possibile venite fino a non poterne più.
Si tratta sempre di persone non di top o bottom o di master e slave. Prima le persone poi tutto il resto che le persone fanno quando fanno estremo ed estremo sia fino a raggiungere ogni possibile vetta di piacere ed inventarne di nuovi per superarsi.
Scegliete il vostro partner con la testa fateci bdsm con il cuore e la passione sapendo quello che fate ma abbandonandovi totalmente al piacere.
Buon lago, perché così sarà. :D

mercoledì 4 dicembre 2013

Riflettete


Bon, provo ad andare in fondo a sta cosa che di domande o dubbi me ne stanno arrivando a iosa. 
Il solito esempio: come riconoscete un astronauta da un altro pilota? Per farla facile basta rivolgersi ad una agenzia spaziale per avere una lista di piloti qualificati attraverso formazione psico-attitudinale. Tra loro chi è più bravo con qualcosa e chi con altro.
A chi vi rivolgete per riconoscere un master o lo stato di sub o dom in voi stessi? A nessuno. Non c'è una lista e nemmeno un ente preposto.
Pensate forse che  che la preparazione di un'astronauta sia la stessa di un pilota di auto o di moto o di motoscafi da corsa. No, vero?
Il risultato di sto stato di cose è che prima di tutto vi porterà a dover passare da diversi letti prima di fermarvi con quello giusto senza contare il fatto che la quasi totalità di voi si accontenterà di un comodo sesso spinto. La gran parte comunque convinta di fare bdsm.
Ovviamente siete delle volontarie. Nessuno può veramente obbligarvi a tenere la bocca aperta e riceverci tutto il cazzo. Con pochi cm avrete gli urti di vomito.  Con altri potreste facilmente vomitare di brutto e ci vorranno anni prima di, senza contare il fatto che potrebbe essere proprio quello stato ad eccitarvi e che non avrete nessuna voglia di superare  i conati ma proprio quello di ricercarli.
Torniamo al cazzo. Chiunque è in grado di farvi sta cosa. Siete voi che la cercate e davanti a richieste simili, probabilmente ci sarà la fila per offrirvi la disponibilità.  Anche tra questi il 90% sono solo persone in cerca di piacere disposte a fare carte false pur di...
Adesso vi chiederete magari come un master si possa approcciare a sta cosa. Bene, perché il cazzo nei conati è solo un mezzo.  Ci sono le dita e decine di oggetti costruiti alla bisogna reperibili in ogni sexy shop. Mettervi l'uccello in gola è solo una possibilità non lo scopo. Vero che con il cazzo è più divertente ma anche qui la stragrande maggioranza cerca solo di scoparvi o di ricevere un pompino estremo o ancora, di consolidare il senso di superiorità che ha nei vostri confronti. Dietro ste cose si celano un sacco di abusivi. 
Come avere certezze che non si tratti veramente di una situazione del genere e pure pericolosa? Separando il momento di piacere in cui una è l' "oggetto" dell'altro da una regolare relazione tra due individui "normali". Ciao come va, sta cosa mi fa incazzare, andiamo a farci un gelato o una passeggiata va molto d'accordo con un pianto dietro una sonora sculacciata o con una fila di mollette o con l'incontro con frusta e frustini. Le due cose si completano e sono parte inseparabile della stessa medaglia.  Non provate mai a volere tutto da un lato o dall'altro. Negli estremi non vi è stabilita soprattutto per quella emotiva e psicologica.

Non correte. Tutto e subito non va d'accordo.  Meglio poco e fatto bene, stando bene che tanto e fatto male o creando presupposti che a lungo termine portano a modifiche fisico metaboliche.

Ecco, queste sono le mie risposte e quelle che la mia personale esperienza m'insegna. Magari sono sbagliate e per correttezza, anche in cerca di ulteriori miglioramenti.
Le vostre domande su: "Il mio lui fa bene? Io faccio bene a..." alla fine credo siano domande sbagliate. Non è che non mi va di rispondervi ma credo che la domanda giusta sia in primis a chi è che vi affidate per esplorare questo mondo? La gran parte delle persone che beccate è gente che come voi ha letto il mio blog o tanti altri siti a tema e si è formato qui. Il famoso "turista fai da te". La seconda è che se volete davvero esplorare questo aspetto strano della vostra personalità dovete prima di tutto chiedere a voi stesse se siete in grado di separare relazioni normali e di bdsm e di avere vite parallele. Il desiderio di tutti è avere la botte piena e la moglie ubriaca, me compreso ma fino a che non comprendete che non si può, sarà difficile che arriverete alle stelle. Non dico che non sarà piacevole ed intenso, anzi. Semplicemente qualcosa che non è bdsm ma che vi autospacciate come tale.
E' di pochi giorni fa il tipo con il bel blog a tema che poi mi chiede che tipo di candele usare e come usarle. E' semplicemente roba da ridere. Poveretta quella che gli capita alle mani. Preferirei il tipo che chiede a lei, visto che a quanto pare era pure esperta, di insegnargli  ma a lei, non a me.
Si cresce assieme, non c'è niente di male a dire che non lo so fare. E' molto umano, riporta tutto con i piedi per terra.
Buona giornata gente :D


venerdì 29 novembre 2013

Eccomi


Buon giorno gente.

ferie finite o quasi passate a dare la poppa ad un gattino che adesso cresce. Ogni due ore latte, ogni 12 ore ripreparare il latte. Bellissimo che ha aperto gli occhietti.
Come dice un'amica più esperta di me, adesso che ha aperto gli occhietti è riuscito a dare un volto al mammo che lo teneva sulla panza al calduccio. Adesso mi segue con quei piccoli occhietti scuri mentre poppa e gli ricarico la siringa.


E' stato quasi drammatico. Una sera se n'è andato in giro per casa raffreddandosi tutto superando le barriere nuotando come un pesce. Forse aveva fame e cercava in quel posso il pancione del sottoscritto per una poppata. Nato più piccolo non ce la poteva fare a farsi posto tra i fratelli per il possesso di una tetta.
Ieri sera ha sforato i 160 gr. e s'è bevuto quasi 5 gr di latte in un botto solo, piccola peste pelosa. Adesso vivo con l'orologio che ogni due ore squilla per ricordarmi di andare a preparare la pappa e dargliela alla piccola stellina.

Beh ragazzi, ne è valsa e ne vale la pena prendersi una pausa per tentare di aiutare la vita, qualunque essa sia.
Vi seguo con il tel, ricevo mail e messaggi ma sul pc dove posso postare liberamente, non è stato praticamente possibile.
Beh... tra un paio di gg rientro, quindi ci sentiamo più spesso.
Buona fresca giornata a tutti :)

domenica 24 novembre 2013

Uncinetto e pizzi e merletti

Ho visto un post mentre stavo sul  divano ad aspettare per dare la prossima poppata ai cuccioli. Un bel culo di una donna a cui era stata costituita una mutandina con una  corda e mi è venuta in mente una domanda: conoscete la differenza tra una donna ed una barbie? No, vero? Ecco,  continuate a fare i balocchi con la barbie.
Da che mondo ę mondo le donne si vestono per piacere e per dare piacere nel farsi svestire. Gli uomini invece cercano il modo di spogliarle. Da quando é uscita sta moda del BDSM, c'è una moltiplicazione di imbecilli che invece cercano di vestirle non corde e legature complicate per dimostrare a se stessi ed al mondo quanto sono bravi.
Adesso qualcuno insorgerà dicendo che bla,  bla,  bla, legare e farsi legare è un piacere che....bla, bla, bla. Ora, io non ho niente contro i gay o gli incapaci ma mi sembra  proprio che non si sappia più cosa farsene di una persona.
Detto questo, continuate pure a fare i balocchi con le corde... ghghghg

martedì 19 novembre 2013

Shhhh

Non sono morto e nemmeno mi sono dato all'ippica. Sto solo allattando un cucciolo peloso che rischia di non farcela. Il tutto ogni due ore. Ci vorranno due settimane. Nel frattempo mi riposo un po'.
Scusate l'assenza ma la vita ha la precedenza sulle porcellate. :)
Baci sparsi a chi mi segue. :)

venerdì 8 novembre 2013

Peli o non peli?


"Perché è scomparsa la pelliccia?
Per molto tempo si è creduto che la scomparsa dei peli sia stato un meccanismo di raffreddamento  uscendo dalle foreste piene d’ombra, lo scimmione cacciatore, esposto a temperature molto più elevate, si sarebbe liberato del suo mantello per impedire un surriscaldamento. In realtà questa spiegazione è sbagliata. L’esposizione della pelle nuda all’aria, infatti, se aumenta la dispersione di calore, ne aumenta contemporaneamente l’assunzione. E di molto. Non a caso, i leoni possiedono un pelo, sì corto, ma molto fitto mentre i beduini, che attraversano le roventi sabbie del Sahara, si infagottano in ampi abiti di lana che proteggono dal calore proveniente dall’esterno e consentono all’aria di circolare intorno al corpo, favorendo così l’evaporazione del sudore e il conseguente raffreddamento.
Si è ipotizzato allora che sia stato il particolare tipo di caccia praticata dall’Uomo Scimmia a determinare la scomparsa della pelliccia. Non essendo, come gli altri predatori, fisicamente dotato per effettuare attacchi fulminei sulla preda o per intraprendere lunghi inseguimenti il nostro antenato sostituì alla pelliccia un notevole strato di grasso e lo sviluppo di ghiandole sudorifere che garantivano, tramite il sudore, un raffreddamento notevole, non per la vita di ogni giorno, ma per i soli momenti più impegnativi della caccia. Questa teoria spiegherebbe, tra l’altro, le sopracciglia e i ciuffi di peli sotto le ascelle e sul pube, sopravvissuti nei millenni per raccogliere e disperdere il sudore, ma non è ritenuta pienamente soddisfacente dagli antropologi (che su questo argomento negli ultimi venti anni hanno tenuto almeno tre convegni internazionali) poiché presuppone che, per migliaia di secoli, la temperatura del pianeta sia stata uguale a quella che oggi caratterizza l’area del Mediterraneo.

Un’altra teoria vuole che la scomparsa della pelliccia sia avvenuta due milioni di anni fa quando la Scimmia Uomo, con il progressivo ritiro delle foreste, si trasformò da nomade in animale stanziale; ma la tana nella quale dormiva ogni notte, certamente, era affollata di talmente tante zecche, vermi, cimici e pulci, da costituire un grave pericolo di malattie. Diradando il suo mantello peloso, quindi, l’abitante della tana fu in grado di affron­tare meglio il problema delle infestazioni. Le stesse abitudini alimentari del nostro antenato avrebbero accelerato la trasformazione. Essendo egli anche carnivoro è possibile che la sua pelliccia si imbrattasse continuamente di sangue e avanzi degli animali divorati e così, al pari degli avvoltoi, (i quali hanno perso le penne sul capo e sul collo che affondano dentro carcasse insanguinate) è possibile che lo stesso processo, esteso a tutto il corpo, sia avvenuto tra gli scimmioni cacciatori. È improbabile però, annotano altri antropologi, che la capacità di costruire arnesi per uccidere e scuoiare la preda abbia preceduto quella di usare altri oggetti per pulire il pelo; in fondo, anche uno scimpanzé allo stato selvaggio usa le foglie come carta igienica se ha delle difficoltà nella defecazione.
La teoria più intrigante afferma, invece, che il nostro antenato, lasciate le foreste, prima di diventare uno scimmione cacciatore, avrebbe attraversato un lungo periodo come scimmione acquatico. Sulle spiagge avrebbe trovato crostacei e altre creature in relativa abbondanza; una riserva di cibo molto più ricca ed attraente di quella dei territori aperti. All’inizio avrebbe annaspato nelle pozze tra le rocce o nel­l’acqua bassa, ma poi avrebbe cominciato a nuotare a profondità sempre maggiori e a tuffarsi alla ricerca di cibo. È possibile che durante questo processo egli abbia perso il pelo, come gli altri mammiferi che sono ritornati al mare. Soltanto la testa, sporgendo dalla superficie dell’acqua, avrebbe conservato uno strato peloso come protezione dai raggi diretti del sole. Più tardi, quando i suoi utensili (nati all’origine per rompere le conchiglie) erano diventati abbastanza evoluti, egli si sarebbe inoltrato negli spazi aperti come novello cacciatore. Questa ipotesi, tra l’altro, spiegherebbe perché noi oggi ci sentiamo tanto a nostro agio nell’acqua, (mentre i nostri parenti più stretti, gli scimpanzé, annegano miseramente), la forma affusolata dei nostri corpi e la particolare disposizione dei peli residui sulla nostra schiena che differisce da quella degli altri scimmioni. Nell’Uomo, infatti, sono diagonalmente rivolti all’indietro e internamente verso la colonna vertebrale, seguendo la direzione del flusso dell’ac­qua su di un corpo che nuota, il che dimostrerebbe che, se il mantello peloso venne modificato prima della sua perdita, ciò avvenne per ridurre la resistenza durante il nuoto.
A supportare la teoria acquatica della scomparsa del pelo concorre, inoltre, la constatazione che noi siamo gli unici fra tutti i primati a possedere uno spesso strato di grasso sottocutaneo che come altri mammiferi che vivono nell’acqua, quali le balene o le foche, avrebbero sviluppato questa difesa dal freddo per compensare la perdita del pelo. Persino la sensibilità delle nostre mani è stata messa in causa a favore della teoria acquatica. Anche una mano piuttosto rozza riesce, dopo tutto, a tenere un bastone o una pie­tra, ma per sentire il cibo nell’acqua occorre una mano fine e sensibile. Forse così lo scimmione cacciatore acquisì la sua sensibilissima mano.

Ma se sulla scomparsa della pelliccia tutte le ipotesi sono ancora aperte, una domanda, apparentemente banale, getta nello sconforto i ricercatori: perché agli uomini cresce la barba e alle donne no? L’analisi del mondo animale non ci dà nessuna indicazione utile in quanto, in alcune specie, la “barba” è prerogativa delle sole femmine, in altre dei soli maschi. Si è tentato quindi di leggere nella barba dei Primati – Homo Sapiens incluso – un qualche segno di riconoscimento rivolto al partner per stimolarlo sessualmente o ai cuccioli per indirizzarli verso la poppata ma non si è andati molto avanti con queste teorie. La stessa disamina degli ormoni preposti al risveglio dell’attività sessuale, e che contemporaneamente influenzano la crescita della barba, non ci da’ una soddisfacente risposta alla nostra domanda. Non ci resta, quindi, che concentrare la nostra attenzione sulla storia della rasatura che, con buona pace di innumerevoli donne, che furtivamente armeggiano con cerette, rasoi e creme depilatorie, resta una attività dei maschi."



Detto questo e con le mie pretese da profano azzardo una teoria che è parte del tutto e mi sembra la più logica possibile. In primo luogo è importante pensare dove si sia verificata questa mutazione. Se parliamo delle savane la risposta è più complicata. Ci sono studi che dimostrano che la quantità di peli che avevamo, non ci avrebbe permesso di muoverci nelle ore più calde della giornata. Mi sta pure bene ma qual'è eventualmente il vantaggio di muoversi in queste ore perché eventualmente ci fossimo spinti a fare questa mutazione?

Detto questo forse c'è più qualcosa di vero ed andando contro corrente, sull'uomo acquatico. E' noto per chiunque che le coste e la battigia sono aree in cui il cibo è più facile da reperire ed è un mondo a metà tra terra e acqua. Non importa immergersi completamente per reperire il cibo. Ci sono aree in cui rimangono intrappolati pesci, vasche e pozze naturali, sotto la sabbia ti trovano i nitili ed i granchi. La cosa fondamentale però è che stando immersi in questo mondo, l'unica cosa che effettivamente rimane emersa è la testa. Sarebbe giustificata la permanenza di peli sulla testa ed il lasciare il compito più facile alle donne mentre gli uomini si dedicavano ad un ambiente più vario, la presenza diversa dei peli facciali tra l'uomo e la donna.
Detto questo e per non farlo sembrare troppo serio, per ora abbiamo una sola certezza: la depilazione totale della topa è dovuta in gran parte al bdsm. Chissà come la terranno i nostri nipoti :D.