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lunedì 6 gennaio 2014

L'indifferenza

Avevo sedici anni e sono passati millenni. C'era un amico, un ragazzo più grande di me che usciva con una ragazza che ancora non conoscevo. Aveva una sua lettera in mano e non so che cosa avesse da dirgli. So solo che disse stufato: "Ma che cazzo mi frega." e con un gesto di stizza tranciò quella lettera in quattro senza nemmeno aprirla.
Ci rimasi proprio male. Cosa c'era in quella lettera? Mag

ari erano solo cazzate, pensieri superficiali ma se qualcuno si prende la briga di prendere un foglio e di buttarci sopra i suoi pensieri credo che sia tuo dovere per lo meno aprirla e leggerla. Furono parole perse nel tempo, rimaste nascoste da qualche parte in un sentimento disprezzato, qualunque esso sia stato.
Ci rimasi proprio male e dietro a questa cosa che si faceva sempre più strada nella mente e nei pensieri in modo incancellabile, dissi a me stesso che mai avrei fatto una cosa del genere. Strappare una lettera è semplicemente strappare e disprezzare una persona. Non leggere parole rimane un segno di superficialità interiore. Ci usciva con quella persona che strano, ma che strano.
Ecco, quando una persona sparisce senza dare spiegazioni o dandone di superficiali e vuote come tante e troppe volte è successo in passato ci rimango malissimo.
Mi viene un senso di sconforto ma non per me stesso. La mia vita va avanti e passa oltre ma mi rimane l'immagine di un'anima ferita e povera che mi è passata davanti, così come una chimera. Non importa se sono stati anni o giorni o ore o minuti quel che conta alla fine è quel che lasci di te quasi a rammentare il ricordo di foscoliana memoria che ci rende vivi anche quando siamo passati.
Che altro devo dire? E' che alle volte mi sento così e qualche anno fa scrissi il post "visioni" proprio in virtù di questo silenzio che sono le parole inespresse.
Qualcuno dice che il disprezzo e l'inutilità si manifesta nel modo più opprimente e pesante attraverso l'indifferenza. Non è assolutamente vero. Si può vivere comunque se la propria coscienza è a posto. Se non ci sono conti in sospeso. Se ci siamo comportati bene e abbiamo fatto tutto quello possibile, il silenzio e l'indifferenza sono solamente lo specchio dell'anima dell'altro che riflette il niente.
Gran brutta befana quando quest'anno. Forse sono solo sensazioni avvolte su se stesse ma non riesco a scrollarmele di dosso.

domenica 5 gennaio 2014

Ho bisogno di colore.


Ho bisogno di colore.
Quando sei giovane pensi di poter cambiare il mondo in meglio. Credi che la volontà possa praticamente tutto e poi ti accorgi che la maggior parte delle persone sono delle inutili teste di cazzo che pensano solo al proprio orticello e che vivono alle spalle del prossimo ed i loro espedienti sono spesso nascosti dietro simboli politici o religiosi.
I cambiamenti veri ed importanti dell'umanità sono dovuti al genio ed all'intuizione di pochi individui e che proporzionalmente possono quasi essere contati sulla punta delle dita.
Il risultato produce una costante ammantata di grigiore e che vale per la vita della maggioranza degli individui. Siamo tutti bandiere al vento dell'esistenza anche se alle volte non ci piace ammetterlo. I momenti veri di felicità sono pochi e fanno capolino come colori tra le 256 sfumature di grigio della vita.  Eppure credo che come un fungo che emerge dal sottofondo di un bosco autunnale questa felicità dipenda dalla nostra armonia interiore come il fungo ha bisogno delle giuste condizioni perché possa svilupparsi. 

Così vedo spesso presentare il bdsm in foto in bianco e nero e ne ero attratto. Danno quasi un'alone mistico alla situazione anche più estrema ma sono piatte. Più le guardi e più ti rendi conto che non c'è un balzo dal grigiore della vita di tutti i giorni. Il difficile in fondo è proprio questo, rendere la vita fatta di colori multiformi e dalle mille sfumature. Così perché aver paura a buttarsi se è questo il desiderio che spinge qualcuna qua?
Non è un pensiero particolare, non vorrei che qualcuno ci si immedesimasse ma è qualcosa che oggi sfiora la mente. Perché aver paura delle proprie emozioni? Qui non c'è paura, non c'è sopraffazione, non c'è abuso. Vero che bisogna usare prudenza ma la troppa prudenza diventa timidezza e la poca prudenza diventa irruenza e poca riflessione quindi pericolo. Nessuno vi obbliga, siete voi che vi spingete qua. Non c'è una regola nel vedersi o nel telefonarsi o nel fare o nel non fare ma dal comportamento si capisce quanta voglia, quanta sostanza ci sia nel desiderio di buttarsi.
Poi ognuno decide come meglio crede. E' per questo che il primo incontro è parte di quel caffè e di quella conoscenza che fa partire una storia. E' vero che dico di non pensarci, di non essere troppo attaccati a quel che succederà. Di venire qua per vedere Firenze e non per altro ma ognuno di noi sa che non è per Firenze che ci si incontra. Quello è parte del piano B se non va il piano A ed a meno di non essere ipocriti prima di tutto con se stessi, entrambi puntiamo alla "perfezione" del piano A. Il resto è non farsi illusioni. Il resto è solo un "pace, non è andata", senza rimanerci male.

Così torno a parlare di equilibrio nelle cose e di ruote senza andare a cercare se di nuovo avessi affrontato questo argomento visto l'assonnamento per le pappe notturne miciesche e le loro medicine.
Mi piace pensare alla circonferenza della ruota come la nostra dimensione. Distendendola per orizzontale, noi siamo il suo fulcro ed è da noi stessi che dipartono i raggi della medesima.
Ci vuole costanza perché vedersi è difficile.
Ci vuole uno spirito un po "bambinesco" altrimenti alla prima pecorina a fare la gatta ti senti stupida e ti rivesti e scappi a gambe levate, senza aver combinato un granché
Ci vuole una giusta dose di porcellaggine. Il bdsm è prima di tutto libertà di essere se stessi senza compromessi. Non importa quel che ci piace. L'importante è mettercela.
Ci vuole fiducia per dire a qualcuno chi siamo veramente senza nascondersi e siamo tutti umani. Ognuno ha le proprie pecche, i propri lati deboli, le proprie flessioni e se non si accetta questo, tutto il resto non avrebbe alcun senso.
Ci vuole coraggio di affrontare se stessi per conoscersi veramente e ci vuole il coraggio di esserci.
Ci vuole sapienza che è per tanti facile metterlo nel culo alla signorina o scoparla in bocca o fustigarla o quel che vi passa per la mente, il difficile è farlo facendola godere come una matta.
Ci vuole la testa per conoscerne i rischi e saperli affrontare, fare le cose nel modo giusto, significa anche non rischiare, qualsiasi cosa si faccia. D'altra parte vogliamo entrambi fare e rifare non "rompere" il "giocattolo" più bello che abbiamo nel cuore, in testa e tra le mani.
Ci vuole fantasia per fare i giochi che già si conoscono ed inventarne infiniti nuovi per piacersi e piacere di stare assieme.

Ci vuole la capacità di cambiare mentalità. Di poter credere che le stesse cose che si sono fatte per anni con il proprio compagno di vita, fatte in un altro modo e con la giusta predisposizione, hanno un altro sapore per intensità dello stesso piacere. Allo stesso modo, cose nuove e che spesso si dura fatica a credere, danno dei piaceri così forti che risultano incredibili quando semplicemente vengono proposte.
Ci vuole trasporto e abbandono, la capacità di riporre fiducia reciproca. Inutile pensare che c'è qualcuno che comanda e qualcuno che subisce. Siamo entrambi parte della stessa medaglia, senza l'uno, l'altra non avrebbe senso. Siamo qui per darci piacere reciprocamente non per prenderlo e basta.
Ci vuole passione e desiderio reciproco per incontrarsi per andare in fondo per viversi e vivere ogni attimo pieno di infinità.
Ci vuole infine la coscienza che i limiti di oggi non sono mai quelli di domani. Quello che oggi ci sembra assurdo, domani e dopo averlo vissuto, si vorrà ancora rivivere e scoprirne di nuovi.
Infine, ci vuole quell'accoppiata di aforismi che racchiudono il segreto della vita: "Il vero viaggio verso la scoperta non consiste nell'andare alla ricerca  di nuove terre, ma nel vedere con occhi nuovi" (M. Proust), ma che non avrebbe nessun senso senza "...conoscere l’Anima delle persone per ammirarne il volto" (Modigliani).
Ecco, questo è la nostra dimensione che si chiama equilibrio. Per ogni estremo, qualcosa che ci riporti a terra. Una frustata senza dolcezza avrebbe solo il senso della stupidità e della leggerezza mentre noi amiamo farci pervadere dal tutto.







venerdì 3 gennaio 2014

Pensieri

Ogni cosa nella vita ha un "prezzo". Quello del piacere assoluto passa attraverso la concessione della tua mente ad una plasmabilità e lo spostamento e la modifica di tutti i limiti che l'educazione ti ha dato, per scoprire inevitabilmente che ogni tabù nasce semplicemente da un auto convinzione basata sul nulla.

giovedì 26 dicembre 2013

Dolore nel sesso anale o niente piacere, perché?

NONEEEEEEEEEEEE!!! :D
Egregie signore e signorine.
Visto che c'è qualcuna che seguita ad avere o ha avuto "problemi" nel sesso anale o nell'avere orgasmi anali e vaginali, cerco di spiegare un po' a tutti come funziona la cosa senza come al solito, voler passare da maestro ma semplicemente dando qualche indicazione.
In primo luogo l'orgasmo interno richiede più rilassamento. In genere questa situazione dipende in gran parte dal partner. Una persona che ti fa sentire a tuo agio nei modi e nell'anima, ha più chance di portare la dolce metà a scoprire la sua sessualità nel modo più completo.
Detto questo, non importa che poi la pratica sia dolce, rude o estrema. Questo dipende dal genere di piacere che cercare e che vi si confà di più. Ci possono chiaramente essere delle situazioni in cui la scopata o l'inculata è rude e selvaggia ma che vi gratifica lo stesso. Può anche essere estrema, non importa. Dipende poi da quello che vi piace.
Se sentite solo dolore, sopratutto nel sesso anale, in genere dipende proprio da questi fattori. Nel senso più tradizionale sesso, prenderlo nel culo e non sentire altro che fastidio, dovrebbe farvi riflettere su che compagno vi siete scelte. Il che non significa cambiare partner, ma magari instaurare un rapporto diverso in cui parlate e discutete dei modi con cui lo fate. Oddio, questione di gusti. Fosse mio il culo, il seguente vaffanculo e "vatti a fottere tua sorella", sarebbe conseguenziale, senza manco toccar terra ma magari l'amore o il rapporto di lunga durata fa mettere ad un tavolo e cominciare a parlarne. Dico semplicemente però che dal mio punto di vista, provare senza conoscenze e coinvolgendo la partner in questa nostra ignoranza è sbagliato di per se, quindi per quello che mi riguarda, porta il tutto allo stesso punto: "Vai di nuovo a fottere tua sorella."
La cosa peggiore di questo genere di situazioni è che portano a far credere che sia colpa vostra, che il vostro fisico reagisca così, che quel sesso sia per forza quello e non  vero. Drammaticamente non lo è.
E' certamente vero che dipende da quello che ho scritto e da problemi fisici e/o pratici più spesso legati all'educazione che alla verità. Spesso le emorroidi sono aggirabili e non influenzano assolutamente quello che succede. Certamente ogni caso è a se ma è il quanto. Alle volte capita di trovare un partner ben armato e che alla semplice idea di prendere nel culo o nella fica un cazzo di notevoli proporzioni terrorizzi e che questa paura porti ad un irrigidimento che poi provoca dolore anche penetrando con oggetti anche creati per lo scopo ma di forma ridotta.
Si può facilmente arrivare a prendere cazzi come quello del famoso Rocco o mani o grossi oggetti senza farsi del male o causarsi danni. Sai che stragi di attrici porno ci sarebbero altrimenti?
Seguito a dire che sia più importante non cercare di prenderlo nel culo o di darglielo per fargli un piacere ma di trovare affinità con il partner che vi siete scelte o di trovare il partner che vi dia a letto quello che alla fine cercate come vi piace di più. Cercate di stare bene con lui e con voi stesse, scoprite attraverso la masturbazione come cambia il vostro corpo dedicandogli tempo. Amatelo ed amate voi stesse. Vero che alle volte un veloce ditalino risolve problemi di voglia impellente ma non sempre così. Prendete il vostro tempo magari quando siete in vasca da bagno o dopo il medesimo. Rilassatevi sul letto, per terra sopra una coperta o un asciugamano o dove vi fa sentire di più a vostro agio. Scoprite dove e come vi sentite a vostro agio e cercate i modi più nascosti e le sottigliezze che il vostro corpo vi comunica e che non avete ancora sentito. Toccate ogni parte per lo meno dove potete arrivare e fatelo con calma, senza lo scopo di venire ma semplicemente di stare bene. Quando sarete con la persona che avete scelto, sarà tutto diverso.
Ah, visto che avete letto fino a qua e se non l'avete fatto ancora, i posts (1 - 2 - 3), sul sesso anale richiede la vostra attenzione anche perché con il lato b è importante la pulizia. Sfilare il cazzo dal culo ed infilarlo nella fica (ma bastano le dita), possono provocare delle vaginiti se non peggio senza cambi di preservativo o di lavaggi a pelle. Quello che dico da sempre è che se una cosa si deve fare è meglio trasformarla in piacere e non ve ne pentirete, anzi. :)
Come al solito queste sono informazioni personali, non sono un medico e per maggiori e corrette informazioni consultate il vostro di fiducia.
Baci sparsi.


Nemmeno questa :D

OOOk... questa è la colonna dei si a sx, e quell'altra a dx, è la colonna dei no! Prima si comincia con la colonna a sx e dopo un po' si passa a quella a dx.








Ok, questa proprio no :D

lunedì 23 dicembre 2013

Sessualità e rapporti



Bon signore e signorine. Come si arriva ad una intesa con il partner?
Nella vita normale il sesso è un taboo. Conta di più come si chiacchiera, come si affronta la vita assieme,  se si convive in armonia,  se si possono allevare e crescere figli assieme dandogli una sana educazione e l'aiuto per affrontare la sua vita futura. 
Il problema poi è che la vita è piatta, il sesso fa cagare ed i desideri e le aspirazioni che in genere negli anni vengono falciati in modo repentino e metodico dal mondo, ti fanno dire che per lo meno a letto uno debba trovare soddisfazione.
Però nella vita alcune informazioni non si trovano. I genitori non ne parlano coi figli e gli amici ne sanno quanto voi. Si può entrare in un sexy shop e vedere l'oggettistica. Una frusta serve per frustare ed un cazzo finto  per infilarlo nei buchi. Ci sono anche quelle che dicono di fare bdsm e che squirtano ma che non ci hanno mai avuto un orgasmo. 
È chiaro che le persone non sono tutte uguali ed è altrettanto vero che quella frusta o quel cazzo finto nessuno lo userà nel medesimo modo. Per assurdo amo dire che potrei essere il più bravo leccatore di fica del mondo e quel modo non adattarsi a te.
Inoltre ci sono gli anni. La sensibilità della pelle cambia ed anche quella della testa e chi cerca bdsm non chiede una semplice trombata. Oddio si fa anche quella ma non è l'obbiettivo primario.
Così spesso domando quante volte una pulzella si tocca e come per capire che conoscenza abbia del suo corpo. Qualcuna proprio non si tocca e chi lo fa in genere è in modo semplice e tradizionale.  Qui di tradizionale non c'è quasi niente e come la mettiamo quando si arriva al sodo? Male. Io devo avere informazioni per fare bene quello che sono chiamato a "svolgere" e che mi piace fare.
Tra la teoria ed il buon sesso c'è la vita, quindi se vi chiedo di sperimentare e vi dico anche come, fatelo. Se poi non vi piace nessuna delle cose che vi propongo, allora probabilmente sono un fake ma se non è così,  allora avrete preso confidenza con le pratiche, gli oggetti e la vostra soglia di dolore e di piacere. Avrete scoperto zone erogene nuove e inaspettate e questo va comunque a vantaggio vostro. Non importa che succederà tra noi. L'importante è che funzioni. Che abbiate imparato a conoscere voi stessi e le vostre fantasie. Questo è il giusto approccio. Non importa che all'atto pratico poi si prenda solo un  gelato. 
Abbiate una sana vita sessuale prima di tutto con voi stesse che non è vero che masturbarsi fa diventare ciechi. crea solo piacere e conoscenza. Insomma cercate risposte prima di tutto in voi e non nel partner.  Lui può solo contribuire a svilupparle e questo è pure parecchio zen.
Buon divertimento. :)

mercoledì 18 dicembre 2013

Cose da casa

E mi viene da pensare.
Che è un nuovo incontro, una prova? Naaaaaaaaaaaaa.
Le prove e gli esami si fanno a scuola o per un posto di lavoro specializzato. Anche se lo fosse, non è mai niente di definitivo.
E' una semplice occasione per conoscersi e per capire come ci si approccia. Un filo sottile che fa capire quanto e come ci si fida, come ci si relaziona.
"Hai portato il "necessair"?".

"No, è rimasto a casa."
Poi si scopre che è in borsa. Peccato. Non era detto di usarlo ma mi ha parlato di tensione e di non fiducia. Sarà per la prossima. Ti senti stupida a stare a 4 zampe mentre ti faccio le chiappe rosse come un peperoncino? Vorresti essere da qualche altra parte? Bene, safe word. Capisco. Magari sono io. Come da sempre dico, potrei essere il più abile leccatore di fica del mondo ma il mio modo potrebbe non adattarsi a te.

Se ci sei goditela. Lascia la testa a casa. Non pensare all'adeguatezza che è come la storia del millepiedi. Pensa a godere  e far godere chi è con te punto 
Se poi non viene sarà per la prossima volta. Scappare, nascondersi, non serve a niente. Tu rimani con le tue paure, io ho fatto un giro a vuoto. Affrontale.
Poi chiaro che non è niente dovuto. La schiavitù è finita da un pezzo. Siete e lo ripeto fino a diventare fioco, tutte volontarie. Se non vi piace andiamo a prenderci un gelato o a fare due passi. Così vanno le cose. Non fatevi aspettative, non le create così da non rimanerne deluse e non deludere. Prendete le cose come vengono e se possibile venite fino a non poterne più.
Si tratta sempre di persone non di top o bottom o di master e slave. Prima le persone poi tutto il resto che le persone fanno quando fanno estremo ed estremo sia fino a raggiungere ogni possibile vetta di piacere ed inventarne di nuovi per superarsi.
Scegliete il vostro partner con la testa fateci bdsm con il cuore e la passione sapendo quello che fate ma abbandonandovi totalmente al piacere.
Buon lago, perché così sarà. :D

mercoledì 4 dicembre 2013

Riflettete


Bon, provo ad andare in fondo a sta cosa che di domande o dubbi me ne stanno arrivando a iosa. 
Il solito esempio: come riconoscete un astronauta da un altro pilota? Per farla facile basta rivolgersi ad una agenzia spaziale per avere una lista di piloti qualificati attraverso formazione psico-attitudinale. Tra loro chi è più bravo con qualcosa e chi con altro.
A chi vi rivolgete per riconoscere un master o lo stato di sub o dom in voi stessi? A nessuno. Non c'è una lista e nemmeno un ente preposto.
Pensate forse che  che la preparazione di un'astronauta sia la stessa di un pilota di auto o di moto o di motoscafi da corsa. No, vero?
Il risultato di sto stato di cose è che prima di tutto vi porterà a dover passare da diversi letti prima di fermarvi con quello giusto senza contare il fatto che la quasi totalità di voi si accontenterà di un comodo sesso spinto. La gran parte comunque convinta di fare bdsm.
Ovviamente siete delle volontarie. Nessuno può veramente obbligarvi a tenere la bocca aperta e riceverci tutto il cazzo. Con pochi cm avrete gli urti di vomito.  Con altri potreste facilmente vomitare di brutto e ci vorranno anni prima di, senza contare il fatto che potrebbe essere proprio quello stato ad eccitarvi e che non avrete nessuna voglia di superare  i conati ma proprio quello di ricercarli.
Torniamo al cazzo. Chiunque è in grado di farvi sta cosa. Siete voi che la cercate e davanti a richieste simili, probabilmente ci sarà la fila per offrirvi la disponibilità.  Anche tra questi il 90% sono solo persone in cerca di piacere disposte a fare carte false pur di...
Adesso vi chiederete magari come un master si possa approcciare a sta cosa. Bene, perché il cazzo nei conati è solo un mezzo.  Ci sono le dita e decine di oggetti costruiti alla bisogna reperibili in ogni sexy shop. Mettervi l'uccello in gola è solo una possibilità non lo scopo. Vero che con il cazzo è più divertente ma anche qui la stragrande maggioranza cerca solo di scoparvi o di ricevere un pompino estremo o ancora, di consolidare il senso di superiorità che ha nei vostri confronti. Dietro ste cose si celano un sacco di abusivi. 
Come avere certezze che non si tratti veramente di una situazione del genere e pure pericolosa? Separando il momento di piacere in cui una è l' "oggetto" dell'altro da una regolare relazione tra due individui "normali". Ciao come va, sta cosa mi fa incazzare, andiamo a farci un gelato o una passeggiata va molto d'accordo con un pianto dietro una sonora sculacciata o con una fila di mollette o con l'incontro con frusta e frustini. Le due cose si completano e sono parte inseparabile della stessa medaglia.  Non provate mai a volere tutto da un lato o dall'altro. Negli estremi non vi è stabilita soprattutto per quella emotiva e psicologica.

Non correte. Tutto e subito non va d'accordo.  Meglio poco e fatto bene, stando bene che tanto e fatto male o creando presupposti che a lungo termine portano a modifiche fisico metaboliche.

Ecco, queste sono le mie risposte e quelle che la mia personale esperienza m'insegna. Magari sono sbagliate e per correttezza, anche in cerca di ulteriori miglioramenti.
Le vostre domande su: "Il mio lui fa bene? Io faccio bene a..." alla fine credo siano domande sbagliate. Non è che non mi va di rispondervi ma credo che la domanda giusta sia in primis a chi è che vi affidate per esplorare questo mondo? La gran parte delle persone che beccate è gente che come voi ha letto il mio blog o tanti altri siti a tema e si è formato qui. Il famoso "turista fai da te". La seconda è che se volete davvero esplorare questo aspetto strano della vostra personalità dovete prima di tutto chiedere a voi stesse se siete in grado di separare relazioni normali e di bdsm e di avere vite parallele. Il desiderio di tutti è avere la botte piena e la moglie ubriaca, me compreso ma fino a che non comprendete che non si può, sarà difficile che arriverete alle stelle. Non dico che non sarà piacevole ed intenso, anzi. Semplicemente qualcosa che non è bdsm ma che vi autospacciate come tale.
E' di pochi giorni fa il tipo con il bel blog a tema che poi mi chiede che tipo di candele usare e come usarle. E' semplicemente roba da ridere. Poveretta quella che gli capita alle mani. Preferirei il tipo che chiede a lei, visto che a quanto pare era pure esperta, di insegnargli  ma a lei, non a me.
Si cresce assieme, non c'è niente di male a dire che non lo so fare. E' molto umano, riporta tutto con i piedi per terra.
Buona giornata gente :D