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giovedì 6 febbraio 2014

Qualche petalo sul tatami

Rikyu, il maestro che istituì la cerimonia del tè della scuola Chanoyu, un giorno ricevette in dono dei magnifici fiori.
Fu un giovane monaco a portarli. Ma proprio dinanzi alla stanza del tè i fiori gli caddero dalle mani.
Tutti i petali si staccarono d'un colpo, e rimasero solo gli steli. Il giovane monaco, confuso, si scusò con Rikyu, che rispose:
" Entra nella stanza del tè ".
Davanti alla nicchia, il tokonoma, Rikyu depose semplicemente un vaso da ikebana vuoto. Vi immerse gli steli dei fiori e in terra, sul tatami, dispose armoniosamente i petali.
Tutto era bello, naturale, semplice. Disse allora Rikyu al giovane monaco:
"Quando mi hai portato questi fiori, erano Shiki:
Shiki soku ze shiki, il fenomeno è fenomeno.
Cadendo, sono divenuti Ku, non c'erano più fiori.
Shiki soku ze ku: il fenomeno è Ku, è Nulla.
Secondo il senso comune, avrebbero potuto restare quali erano.
Ku Soku ze ku, Ku è Ku, il Nulla è Nulla.
Ma ora abbelliscono la stanza :
Ku soku ze shiki, Ku. Nulla è il fenomeno ".
Con un nulla, la stanza era divenuta stupenda, ben più di quanto lo sarebbe stata con una profusione di elementi decorativi. Appena qualche petalo sparso sul tatami, intorno a un vaso senza fiori nel tokonoma.

mercoledì 5 febbraio 2014

Fantasie sessuali e non solo

Riprendo il discorso di ieri non tanto per sottolineare le differenze tra chi pratica bdsm e chi solo sesso fantasioso che alla fine non me ne fotte sinceramente una mazza.
Insomma, nelle vostre mura di casa o con l'amante beccato che ne so, in un gruppo o in un sito dedicato potete sicuramente fare quello che vi pare. Rimarco solo il fatto che dovete avere coscienza di quello che fate. Le pratiche sono semplicemente fantasia, tecnica, piacere di fare cose nuo
ve, di esplorare la propria sessualità in modo non monotono e con mente aperta e questo non vi fa altro che bene.
Il bdsm rimane una situazione reale di nicchia, riservata a pochi reali praticanti. Vuoi perché le persone sono innamorate del proprio partner, vuoi perché uscire da quel "simulatore" richiede condizioni particolari.
Dal mio punto di vista e statisticamente parlando, chi mi ha contattato nel corso degli anni nella maggior parte dei casi ha dei seri problemi di conflittualità interiore a diversi livelli e se vi può aiutare a risolvere i vostri ecco il quanto.
1) Curiosità. Semplice curiosità.
2) Desiderio di volere vivere, incapacità di poter realizzare.
3) Problemi di autostima.
4) Sessualità spiccata e fantasiosa ma nessuna coscienza di quel che si fa.
5) Paura di affrontare situazioni nuove, incapacità di gestirle.
6) Solo desiderio di fottere, in qualsiasi modo, solo fottere e quindi che cazzo ne so, satirismo e ninfomanismo?

Ecco l'elenco principale in cui sbattono il 95% dei casi. Non è un bel leggere è. Li ho scritti in ordine sparso ma è il quanto e la lista delle "presentatesi" è parecchio lunga. Ricerche internazionali come quella della durex del 2005, dicono che il 20% della popolazione si cimenta in giochi "spinti" attraverso l'uso di manette, fruste ed oggetti particolari ma è una ricerca generica e l'uso di questi oggetti, come dicevo, non fa bdsm. D'altra parte quello che voi apprezzate di più in questo blog sono proprio le tecniche. Insomma, avete sicuramente bisogno di qualcuno che stimoli la vostra sessualità e di sapere come fare per non farsi male. D'altra parte le pratiche che leggete di più sono in ordine:
7416
3389
1614
1488
1241
1181

Alla fine è questo quindi che interessa maggiormente. Si tratta semplicemente di migliorare la vostra sessualità. La cosa "buffa" è che proprio ieri ho chiesto in un gruppo di quasi 2000 iscritti cosa differenzi secondo loro il bdsm dal gioco di ruolo e praticamente nessuno ha risposto alla domanda. Cimentati? Qualche decina e basta.
Gli studi generali che sono stati fatti in alcuni paesi d'altra parte indicano come molte fantasie femminili si intrecciano. Prendo prima una ricerca "giornalistica" per poi passare a qualcosa di più serio. http://idiva.com/photogallery-relationships/top-10-female-sexual-fantasies/22970
1) Fare sesso con uno sconosciuto.
2) Essere dominate.
3) Fantasie lesbiche.
4) Fare sesso a tre con un'altra donna.
5) Fare sesso sulla spiaggia.
6) Fare uno spogliarello.
7) Essere violentate.
8) Invertire i ruoli a letto.
9) Fare sesso nel bagno.
10) Fare sesso una botta e via.

Detto questo poi come si realizzano che tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare, come si dice. Il volere fare sesso con uno sconosciuto è la cosa più pericolosa che si possa fare. Leggete le tecniche che vi piacciono, leggete poco o quasi i rischi di trasmissione di malattie attraverso un atto sessuale magari spinto. Dall'HIV, all'epatite C, alla semplice candita. Il preservativo non basta. O si fa sesso sicuro oppure no e qui ci sbattete il muso.
Ed ecco qua l'essere dominate in cui ci sta dal fai così detto dal marito e dall'amante con cui si gioca. Insomma il piacevole diversivo del letto. Farlo con una persona esperta significa affrontare problemi di gestione di vita abbastanza complessi e soprattutto l'idea c

he basti iscriversi ad un gruppo per trovare quello giusto. Troverete un'amante magari fantasioso con cui ci andate bene d'accordo. Master o Domme serie, esperte e "fatte" attraverso i sei mesi di sottomissione, pochi. Quasi zero. Autodidatti, gente che legge blog come questo o siti dedicati. Siamo seri, voi sinceramente pensate e credete che io scriva tutto quello che è? Sono pazzo, non stupido. Qua prendete un candito del panettone, il resto è riservato a chi entra.

Fantasie lesbiche. Si bella fantasia, eccitante quanto vi pare ma poi dove andate a rimediare la compagna per provare? Uscire per locali, cercare su siti dedicati è veramente un casino anche perché o rimediate una come voi o altrimenti una donna con queste rispettabilissime tendenze, non ci sta a fare l'oggetto dei vostri esperimenti sempre che sia una donna e coglietene una sfumatura. E' bello fare l'oggetto, sentirsi dominate, usate ma ci vuole qualcosa che mi piace definire profondità di sentimenti altrimenti vi sentirete solo usate e questa è una delle peggiori sensazioni che si possano provare. Quindi il discorso si sposta alla coppia che cerca la singola, poi visto che spesso non funziona alla coppia che cerca la coppia e via così. Magari il compito è rifilato a lui che si espone ma che di credibilità poi ha zero. "Sono solo tue fantasie" e via così...

Per il sesso sulla spiaggia, sorvolo, una spiaggia prima o poi si rimedia ma sull'essere "violentate" casca l'asino. La violenza non è
mai bella è una cosa da aborrire proprio. Simuliamo? Si. ma si torna di brutto alla dominazione ed al sesso con uno sconosciuto che ovviamente se non vi conosce fa solo sesso sciatto. Insomma una trombatina rapida o lunga quanto vi pare ma toccate di nuovo il candito e vi perdete il panettone.Senza dialogo e conoscenza non si va da nessuna parte. Mi fermo qua su questa lista e passo a cose più serie.
Siete in grado di tradurre no quello che c'è scritto in inglese.

- A study of 20,000 Australians by public health researchers at the University of New South Wales found that 2% of adult Australians regularly partake in sadomasochism and dominance and submission-type sexual role play (http://www.news.com.au/national/bondage-lovers-normal-maybe-even-happier/story-e6frfkp9-1111117296864

- In a representative study published in 1999 by the German Institut für rationale Psychologie, about two thirds of the interviewed women stated a desire to be at the mercy of their sexual partners from time to time. 69% admitted to fantasies dealing with sexual submissiveness, 42% stated interest in explicit BDSM techniques, 25% in bondage (http://www.amazon.de/Das-Lexikon-Tabubr%C3%BCche-Arne-Hoffmann/dp/3896025171

- A 1976 study in the general US population suggests three percent have had positive experiences with Bondage or master-slave role playing. Overall 12% of the interviewed females and 18% of the males were willing to try it

- A 1990 Kinsey Institute report stated that 5% to 10% of
Americans occasionally engage in sexual activities related to BDSM. 11% of men and 17% of women reported trying bondage (Ernulf, K. E., & Innala, S. M. (1995). Sexual bondage: a review and unobtrusive investagation. Archives of Sexual Behavior, 24(6).) 

- According to a 2005 survey of 317,000 people in 41 countries, about 20% of the surveyed people have at least once used masks, blindfolds or other bondage utilities, and 5% explicitly connected themselves with BDSM. In 2004, 19% mentioned spanking as one of their practices and 22% confirmed the use of blindfolds and/or handcuffs

In conclusione cercate di capire che la coscienza di quello che si fa e di quello che si è, anzi chi si è, aiuta a migliorare le proprie relazioni ed anche la propria vita. Aiuta a saper scegliere, a volere scegliere e a non fermarsi alle etichette. Definirsi per quel che si è veramente non è fonte di denigrazione è ma è coscienza e sincerità sopratutto verso se stessi. Aiuta ad imparare e a migliorarsi che come ho scritto più volte, "posso solo indicarvi la via" non obbligarvi a percorrerla che si tratti di un sano "role play" o di un volo sullo shuttle non importa.
Guardate che non c'è niente di peggio di avere un desiderio "facilmente" realizzabile come un volo che vederselo stroncare dalle proprie paure.
Quindi partite piano. Hanno ragione sia xxx che Chiarodiluna ad aver posto quei commenti. Fate quello che potete fare ma se vi buttate, se fate questa scelta arrivate in fondo, l'alternativa è una grande delusione che vi portate dietro per molti anni se non per tutta la vita.
Buona giornata.

martedì 4 febbraio 2014

Mentore o top da inserire in coppia o che?

Ok ci riprovo. Prima di parlare di bdsm bisogna per forza definire cosa sia il bdsm e cosa lo differenzia dal sesso strano detto anche "famolostranista" in gergo altrimenti stiamo qui a discutere del più e del meno. Bon, sono anni che ci provo. Ebbi pure diverse discussioni con i vari guru i circolazione in merito, uno tra tutti se non ricordo male, tal Francesco che ebbe da dire che chiunque leghi e frusti e via così o per meglio dire, faccia una o più delle pratiche incluse nell'acronimo, fa bdsm. Non mi torna mica. Sarebbe come dire che un pazzo folle che prende a fucilate chi passa per strada è la stessa cosa del poliziotto che spara per fermarlo. Premettendo il fatto che bisognerebbe non arrivare a sparare a nessuno, questo è il mondo ed ogni tanto qualche imbecille capita. Vale pure per il sesso. Il sesso a pago non è lo stesso sesso che si fa con la propria amata ed il sesso che si fa nel bdsm non è altrettanto uguale. Quindi che cosa lo differenzia?
L'ho scritto più volte, è il tipo di legame. Fate come vi pare ma da qua per ora non mi sposto ma aspetto veramente che qualcuno possa contribuire alla cosa ma rispiego la differenza del legame che si forma.
In una coppia normale, il tutto è abbastanza paritetico anche se in genere, c'è sempre chi comanda e chi ubbidisce in modo molto blando. Insomma, chi ha più fantasia, chi propone di più, chi prende di più l'iniziativa. In una serata di letto se qualcosa non ti sfagiola, "tu" dici no, non mi va e non lo fai. Non importa se ti piace o meno, se in quel momento non ti va, non lo fai. Nel bdsm, nelle ore, minuti o giorni che si gioca, chi ubbidisce non po' dire di no. Sta di fatto che se nei minuti, ore o giorni che vi vedere fate sempre e solo cose che non vi piacciono, va a finire che smettete. Quindi la guida, il master o la mistress deve avere anche abbastanza abilità da farvi piacere anche le cose che in precedenza proprio non vi andavano. In fondo la guida è questa è. Chiunque è in grado di ordinare qualcosa a qualcuno, pochi sono in grado di fare la successiva. Tu dai il tuo dolore al mio piacere. Non ci siamo capiti, questo è abuso. L'abilità è riuscire a trasformare il dolore in piacere sempre che chi subisce quel dolore voglia sperimentarlo altrimenti siamo di nuovo nell'abuso.
E' altrettanto chiaro che l'affidamento nei confronti di chi comanda, sia totale, fiducioso e pure pieno di aspettative di soddisfazione morale e fisica altrimenti nessuno si butterebbe.
Alla fine la difficoltà sta tutta li in fondo: quanto il top/master/dom sia in grado di capire chi ha alle mani e trovare la strada per darle piaceri estremi e riceverne in cambio. Un conto è parlare di mollette, di ginger, di frusta e di tecniche "pure" e varie, un conto è il riuscire a capire la testa del/la sottomesso/a, farla godere ed allo stesso tempo garantirne la sua integrità fisica e morale.
Perché questo avvenga ci vuole un rapporto ed il rapporto non lo da un'esterno. In qualche modo ci vuole solo una profonda conoscenza.
Non essendo persone tutte uguali e standardizzate i percorsi per arrivare che ne so, ad un pissing o alle vergate sulla topa o sui seni o dove cavolo volete, sono diversi per forza lo sono. Allora, da master cosa posso dire di più di quello che ad esempio pubblico in questo blog? Sarebbe un azzardo serio.
La seconda e sostanziale differenza che c'è tra un rapporto tradizionale ed uno bdsm è che l'ultimo è l'esatto contrario del primo. Amo definirlo come il mondo sottosopra. 
"Ciao Stefania, andiamo al cinema?" Poi andiamo a letto.
Qui invece è "Ciao Stefania, cosa ti piace a letto?" Poi andiamo al cinema. Forse.
La tendenza comune è quella di inserire il rapporto bdsm in un rapporto di vita normale mentre le due cose sono antitetiche. Proprio fanno ai cozzi. Non ci sarebbe ragione altrimenti per stigmatizzare i rapporti 24/7 come a tempo limitato. Tanti non riescono a capire queste sfumature e nel "sogno", l'uno deve incontrare l'altro. Non funziona così, non ha mai funzionato, non è la stessa cosa. Ok, qualcuno dirà che ci sono coppie che lo fanno. Mosche bianche o con talmente tanti compromessi da aver snaturato completamente la cosa.
La difficoltà prima di un bdsmr's autentico e formato è proprio questa. Fargli capire le differenze e le varie sfumature. Tenere separati i due modi di vita e avere quello switch che di fa andare in modalità bdsm ed in modalità normale. Come fai a farlo a distanza? Non c'è modo o per lo meno non lo conosco.
Preso atto di questi due fattori fondamentali, il passo successivo è quello di avere sviluppato un rapporto così profondo da avere complicità piuttosto che solo D/S. Se ci si arriva e si riesce a mantenere, allora forse si arriva anche alla coppia bdsm nella vita normale ma la mentalità è sempre con il mondo all'incontrario.
Quindi e per rispondere anche a Chiarodiluna, è più che possibile farlo in tre o in quattro o anche di più sempre che ci sia affinità e buon stare assieme da chi partecipa e tutto questo non fa ai cozzi quello che ho detto e scritto qualche anno fa. Semplicemente ho voluto che cominciaste a riflettere su sta cosa.
Non era raro che se avessi avuto una slave di averla portata a fare del sesso gay (e farglielo piacere), o di "gestire una coppia" dove il lui si trovava nel popò, un vivo cazzo di ciccia. Non è solo questione che è più divertente e lo è. E' proprio l'idea di tentare di allargare una sessualità imposta dalla società e che non è naturale ma solo repressa ed indicizzata repressa.
E' chiaro che ognuno può arrivarci da solo come anche nel lavoro ma qua ogni esperimento riuscito male è una persona che minimamente è rimasta insoddisfatta.
A conclusione di questa disquisizione, vorrei che fosse sufficientemente chiaro che se vi trovate nei casi in cui io non giudico il bdsm come tale per quello che fate e vivete, non dovete certamente essere in conflitto con me. Esprimo come al solito la mia opinione ma che comunque dovrebbe farvi riflettere. Insomma è come se qualcuno vi dicesse che c'è un'altra strada, che la vostra l'ho già sperimentata tanti anni fa e che "dovete e potete" guardare oltre.
Non importa se questo vi rimette in discussione perché la crescita è proprio questo ed il bdsm altrettanto, altrimenti è solo sesso sciatto o vita monotona ma siccome è la vostra, nessuno può impedirvi di farla.
In effetti la prima opportunità che questo vi offre è quella di imparare a gestirvi, di crescere, di conoscervi, di conoscere il vostro partner in modo che quello tradizionale non vi da e non è poco.

lunedì 3 febbraio 2014

Masteroni sui piedistalli e novizi

Per certi lati mi fa sorridere sta cosa.
Ripenso a sette anni fa quando arrivai su fb. Mi ero sempre rifiutato di entrarci dentro perché tanti me ne parlavano male ma alla fine si sa, se ci sei, devi esserci.
Mi registro e ci trovo chiaramente gli "storici", Ayzad, Fatso e via così. Tutti quelli che alla fine non conscevo personalmente ma che alla fine avevo "seguito" come esperti nel loro settore. Il "trattamento" non fu diverso da quello che adesso riservano a me all'incontrario. I guru non si facevano criticare. Seduti sul trono e circondati dai loro adepti, non si poteva aprire bocca manco quando pubblicavano qualcosa. Che ne so, una foto di bondage fatta veramente a cazzo di cane. Vero, non ci capisco un cazzo di bondage ma di foto si, qualcosa di più delle legature che reputo noiose e perditempo non importa quanto bravo e veloce sei a farle. Non mi piace impacchettare una signorina, mi piace spogliarla. Detto questo, spesso arrivavano risposte altrettanto del cazzo della serie: "ma chi sei tu, ma che cazzo vuoi, ma fatti i cazzi tuoi", ma qui ma la.
Chi scopiazza libri in inglese, ci aggiunge qualcosa di suo e via così. Chi ti infila nelle sue amicizie tanto per aumentare il codazzo, chi cerca di esserci semplicemente perché fa figo. Chi si auto impara legatore, chi per aumentare la propria corte apre un sito dedicato, chi fonda un'associazione e poi del club dove far quattrini. Chi si rifiutava di guadagnarci e poi si è adeguato
e così nascono ambienti dedicati a noleggio o affitto completamente attrezzati in cui attirare la massa e tanta più massa arriva, tanti più soldini arrivano. L'industria del sesso mascherata da disciplina.
Però fb aveva un limite e ce l'ha ancora. Metti una foto spinta e anche se è condivisa solamente dagli amici, non solo ti segano il profilo ma perdi anche tutto quello che hai scritto. Ok, ammettiamo pure che quasi tutto quello che scrivo sia pure da buttare ma voglio sperare che non la totalità sia rifiuto. D'altra parte ho sempre sostenuto che si possa poter imparare qualcosa dalle peggiori situazioni o esperienze quindi, deve per forza valere anche per me. Non faccio cose in cui non credo.
Nel periodo sono pure successe cose brutte, come l'incidente di Roma e altre che hanno ancora sdoganato il bdsm e reso "commerciale" in cui tanti nuovi cercano di arrivare e che sono i benvenuti ma hanno praticamente tutti un limite. Sono praticamente tutti fai da te.


Così le domande e le questioni che capitano nei vari gruppi sono del tipo: "Ma che tipo di cera è la migliore?"
"Vi sentite capi o leader?" e lo dico senza denigrare nessuno. Solo che siamo all' ABC e già i titoli "master, dom, slave, schiava" etc. etc. volano e mi pare sinceramente esagerato.
Io capisco il "problema" che siete tutte curiose e curiosi di cominciare a praticare ma è proprio per questo che dovreste mettervi "sotto la cappella" di chi sa già fare. E' così che si trasmette l'esperienza ed è così che si impara. Io non sto su un piedistallo, questo blog non è sapienza è condivisione e chi non ci arriva e mi dispiace, non capisce una sega nulla indipendentemente da quello che fa.
E' chiaro che NON POSSO dirvi tutto. Non mi posso e non me la sento di farvi da maestro, non ci riesco, non ne ho i requisiti, mi ci trovo male, non è il mio ruolo, non ci tengo, è tempo perso e questo è il quanto. Vi do spunti per giocare, questo si ma qui mi fermo. Non ho competenze mediche tecniche e quant'altro serva per fare e scrivere una cosa seria su questo blog e seria è intesa come professionale. Ci sono i siti dedicati, seguite quelli. Diventa una cosa anche ingestibile a cominciare dalle piccole cose. Ognuno vuole una cosa diversa, fatta in un modo diverso. Non sarebbe manco possibile dare consigli a tutti e se lo fai poi ti trovi di nuovo ad essere tacciato di stare su un piedistallo mentre al massimo sto su un letto alla stessa altezza di chi è con me.
Una cosa che ribadisco è che dai gruppi dei siti dedicati, imparate poco, semmai prendete un certo modo di fare che proviene dalla massa di chi sta e frequenta quel sito e le masse non ragionano, si atteggiano.
Ecco, questo è il quanto. Per ora è il post di oggi e forse, se ne ho voglia, scrivo qualcos'altro. Forse. :)


Fixing della barra di ricerca di google

Credevo di essere io ma in realtà ieri sera mi è stato segnalato il mancato caricamento della barra di ricerca di google.
Non so a cosa sia stato dovuto perché non ho modificato niente. Probabilmente è il solito aggiornamento di java che in qualche modo non caricava il quanto.
Ho modificato lo scritp e se non la vedete, ricaricate la pagina. Adesso funziona.

domenica 2 febbraio 2014

Perché


Domanda appena arrivata in privato. Chiesto il permesso di metterla sul blog e quindi forse è giusto che mi rivolga in modo diretto anche anonimo.
"Questo è un legame diverso, è totale, assoluto, profondo e completo. Qui non esiste vera vergogna, non esistono bugie o false verità. Qui esiste il tutto o i niente se niente è. Tu non andrai mai a chiedere a tuo marito di farti sentire quello che tu hai chiesto a "me" (leggasi al tuo master, e che cazzo), e nessun altro lo fa. Se il legame si costruisce con sincerità, fantasia, perversione, condivisione, sensibilità, cognizione di quello che si fa in modo da non mettere in pericolo nessuno, intesa e amore, allora nasce qualcos'altro che lo rende completo, finalmente vivo e vero: l'appartenenza."

Perché, secondo te, non si va a chiedere al marito di farti sentire quello che tu hai chiesto a te? Perché? Perché? Perché?
Come si fa a costruire un legame che non mette in pericolo nessuno, no mette in pericolo l'intesa e l'amore (verso altri, immagino)? come si fa a tutelare me, in primis, te, che sei l'altro della coppia e gli altri eventuali partners? sembra contraddittorio.
Perché, se con te riesco a stringere un legame diverso, totale, assoluto, profondo e completo, non posso chiamare questo legame amore? Che qualità avrebbe l'amore di più di un legame diverso, totale, assoluto, profondo e completo?
Immagino che tu sia riuscito a costruire questo legame qualche volta in vita tua, spero più di una e spero anche che adesso tu sia in uno o più legami del genere. però li distingui dall'amore PEEEEERRRRCCCCCCHHHHHHÈÈÈÈÈÈÈ?????

Dura è. Ci provo. Perché tuo marito non è in grado di portarti sulla luna, non ne ha i mezzi che qui sono legati alla situazione oggettiva. Andresti da un idraulico a farti fare una puntura endovena? Non credo ma sempre di liquidi si tratta. Il rapporto SM ha una profondità diversa e non è solo un problema di giudizio è legato all'impossibilità di poter dire di no durante un "gioco" (session, incontro, chiamatela come vi pare). Se tu avessi questo in un rapporto costante con tuo marito con tutta probabilità sarebbe un rapporto abusivo oppure utopisticamente parlando, avete tutti e due un bottone con cui cambiate da modalità SM a modalità normale. C'è? Non credo. I veri rapporti 24/7 tradizionalmente parlando, durano un tempo limitato proprio per questa ragione a meno di non pagarne serie conseguenze mentali.
Non esistono legami che non mettono in pericolo.. etc etc. I legami hanno una sfera sentimentale e di trasporto. La perdita di controllo di questo legame sentimentale non è legata a regole ma al caso proprio perché di sentimenti si tratta. Ci sono ragioni perchè si ama qualcuno? In realtà, no. Puoi imparare a gestirli questo si, come gestisci l'adrenalina, le endorfine e via così. Per tutto il resto la scelta si riduce solo al vivo o non vivo. Se a qualcuno piace la frittata di cipolle, dura non mangiarla a meno che non ci siano problemi di salute. Sta di fatto che si può fare a meno della frittata di cipolle ma dei sentimenti no. Sono quelli che danno il sale della vita. Al resto ho già risposto: tenendo separate le due cose, così come desumo tu tenga separato il lavoro dalla vita sentimentale.
Perché l'amore puro è una cosa estrema fa andare le ruote a balzelli. Ogni pregio ha un suo punto di equilibrio. La poca capacità di amare ti rende freddo, vuoto, asettico. La troppa non ti fa ragionare. Se sei una persona che non risparmia, sarai sempre squattrinata, se risparmi troppo sei avara. Non devi ubriacarti con niente e manco rinunciare a niente. Credo che questa sia la vera sfida della vita, trovare i propri punti di equilibrio.
Perché è il quanto, non c'è altro. Perché il "troppo stroppia", perché "chi troppo vuole, nulla stringe" ed io voglio stringere. E per concludere, si, li ho avuti eccome. :)

BDSM e Vanilla sesso tradizionale, differenze sostanziali. bis


Stasera una signora dal simpatico nick un po' francese mi ha fatto notare che è scritta in  prima persona come spesso faccio. Le ragioni per cui succede è che mi resta più semplice immaginare di parlare con una persona che alle volte c'è e non mi va di svelarne il nome, altre volte no ma rimane un modo semplice di parlare. Che lo capiscano tutti senza problemi. Non mi va che qualcuno prenda un post, lo pubblichi e mi accusi di aver detto qualcosa di diverso estrapolando uno spezzone fuori dal contesto. Questo pezzo fu scritto proprio durante un dialogo a distanza e piuttosto che relegarlo ad epistole private, lo misi qui che potesse essere letto da chiunque senza necessariamente n
e conoscessero il destinatario.  In effetti sarebbe servito solo per soddisfare curiosità morbose e non ne avrebbe cambiato assolutamente la sostanza ma solo la forma. Se questo siete in grado di capirlo,  siete i benvenuti,  altrimenti questo non è il vostro posto. Come ho già detto più volte, posso tentare di far comprendere i miei pensieri anche se forse non ne sarete in accordo ma non posso darvi né intelligenza,  né sensibilità,  né empatia e nemmeno equidistanza per affrontarlo. 
Dovessi fare "scuola" aggiungerei volentieri che nel bdsm il rapporto è vincolante. Quello che il top (chi controlla, comunque), il bottom esegue. "No caro, adesso esageri", Non esiste e questo presuppone affiatamento, conoscenza e rispetto reciprocoche va oltre i normali rapporti ma non è tutto. 
Questo è il post originale  e di seguito una versione con qualche piccola correzione.


Mi sono chiesto parecchie volte cosa sia il bdsm e sono partito da domande semplici, semplici. Se io ti lego faccio bdsm? No. Se io ti faccio un clistere, poi ti inculo o ti tappo fino a che non ne puoi più, faccio bdsm? No, probabilmente ti do un piacere diverso ma non faccio bdsm. In altre parole cosa lo distingue in realtà dal resto del sesso estremo e dei giochi fantasiosi? Una parola sola, il legame.
Potresti pensarlo sbagliato visto che il legame ce l'hai con tanta gente: con il marito, con le sorelle se ne hai, parenti vari, figli amici. Questo è un legame diverso, è totale, assoluto, profondo e completo. Qui non esiste vera vergogna, non esistono bugie o false verità. Qui esiste il tutto o i niente se niente è. Tu non andrai mai a chiedere a tuo marito di farti sentire quello che tu hai chiesto a "me" (leggasi al tuo master, e che cazzo), e nessun altro lo fa. Se il legame si costruisce con sincerità, fantasia, perversione, condivisione, sensibilità, cognizione di quello che si fa in modo da non mettere in pericolo nessuno, intesa e amore, allora nasce qualcos'altro che lo rende completo, finalmente vivo e vero: l'appartenenza.
Quella non si scrive sui blog, non si sente perché qualcuno ti ha messo un collare, non si scrive sui muri. Arriva ad un certo punto e ti si stampa nell'anima come un marchio a fuoco.

Poi si possono mettere i collari per giocare, per sentire una carezza sul collo che ricordi in ogni momento quel legame e quell'appartenenza. Quando c'è questo, il problema non è cosa si fa ma dove magari è più lecito fermarsi perché il desiderio l'uno dell'altra è totale, ti strappa l'anima da quanto è profondo.
Ci vedremo, vivremo di noi, alla fine di qualche incontro saremo ridotti peggio di una latrina eppure vi saranno baci, dolcezze ed un continuo rinnovo di incontrarsi. Facile prendersi bella pulita, con l'abbigliamento giusto, con un bel paio di scarpe, calze a rete e via così. Prendimi adesso che puzzo di pp, della tua e della mia. Baciami adesso, accarezzami adesso che ti do il peggio che condizione umana sopporti. Questo è amore! E' questo l'amore. E' quasi il non dover chiedere di succhiare quando vengo, di mettere la bocca e leccarti quando schizzi (e spero che ci arrivi!!!), è il semplice prende coscienza che è quello che vuoi, che sei li per lui e per te e vice versa. Ecco perché prima ti ho detto se davvero servono indicazioni? Fa parte del gioco quando il legame c'è e appartenenza c'è? Allora si, ma alla fine anche questo è solo un modo per ampliare il piacere comune.
Quindi non è questione se c'è il sesso, se ci sono le corde, se ci sono i vibratori, se ci sono le fruste e via così. L'unica cosa davvero che conta è che ci siamo noi. Poi si gioca con quello che capita, con quello che ci piace ma il primo piacere siamo noi due. Nessuno di noi è un attore porno che poi arriva li per il semplice fatto che ci piacciono le corde o che ne so, il cavolo a merenda.
Il legame e l'appartenenza nascono e crescono  solo se ci si mette in gioco. Se si fanno passi comuni con il gioco e l'anima. La mia anima, la tua anima. Se si decide di provarsi e di fare un percorso assieme perché nessuno che Dio l'abbia in terra sa cosa succederà domani e se non si vive non si può sapere. Ci vogliono incastri per decidere di provarsi, la voglia di mettersi in gioco e di rischiare anche un percorso che poi non porterà a nulla perché il rischio è parte della vita. Questa non è una cosa personale è un semplice dato di fatto.

Capisco che è difficile parlare di sensazione e sentimenti in uno stato in cui i sentimenti non sembrano esserci. Già è difficile di per se, figuriamoci! Però ci sono, è questo lo scopo del bdsm arrivare a provare quella sensazione estrema, estenuante, disarmante, forte, potente, assoluta che sono il legame e l'appartenenza senza falsità o compromessi. E' una cosa, una forza talmente gigantesca che solo chi l'ha provata può davvero capire. Quindi se venite su questo blog e lo leggete, cercate di capire cosa leggete e lo dico senza offesa o senso di superiorità. Non lo è. Cerco magari con un po' d'irruenza di trasmettere anche questo sentimento che cerco e ricerco come chiunque l'abbia davvero toccato con mano. E' una cosa unica, speciale e non si fonda su un bel culo o due belle cosce... come cavolo riesco a spiegarlo? E' cosi difficile? Non capite? Chiedete, chiedete. il silenzio non serve. Le parole alle volte trasmettono solo parole e sono per come si leggono. I sentimenti e gli atti coerenti a loro stessi invece nascono dalle persone, sono ricche di odori, di sensazioni e di vita. L'unica cosa che in questo mondo davvero conti. 

Non so come altro dirlo, sul serio. Non si possono cercare sensazioni, odori e coinvolgimento se a priori questo viene negato. No. Non lo posso fare perché.... perché ho già chi mi scopa, perché faccio solo adrenalina, perché ho mille altri cazzi per la testa e in gioco c'è solo una parte di me. NON-SI-PUO'-FARE che in base a quello che ci metti, c'è quello che ti torna indietro. Se non ci metti nulla non ne ottieni nulla. Non ho altro da dire per il momento.