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mercoledì 16 settembre 2015

Signore

Stringimi forte, fammi impazzire.
Sei il mio padrone, fammi gioire.
Volevi volare, così s' ha da fare.

T'arrendi  fremendo, pur'anche guaendo
Così io ti prendo, tirando e battendo.
Gridando a gran voce il tuo nome feroce.

Il fremito urlato, il tuo corpo inarcato,
Il gemito acuto, l' orgasmo è voluto,
Cercato, inalato e anche salato.

E' il tuo sapore, sei schiava d'amore.
"Che gioia Signore,  son piena d'ardore,
Ti prego, non mi lasciare, ti voglio ingoiare.

Ti porto con me, ovunque sia te,
Che sei la mia gioia e niente m'annoia."
Godiglia selvaggia, lercia, m'abbraccia.

M'inganna, mi danna, bisbiglia condanna.
Son uomo sincero e credo nel vero.
Tu parli d'amore che porti nel cuore,

Per poi rivelare un sudicio andare.
Un gesto spietato, malato, sfrontato.
Che uccide la mente, il sogno impotente. 

Nel mondo corrente è cosa da niente,
Ridurre la gente in roba scadente.
Così in un momento, è solo tormento.

Ti senti sbiadito, usato, sfinito.
Non c'è prospettiva ma questa è la vita.
È solo un dolore che alberga nel cuore.


domenica 13 settembre 2015

La ruota ed il carro


Se fiducia, calma, pace, comprensione etc. etc., fossero i raggi di una ruota e la loro lunghezza fosse relativa alla "quantità e all'intensità" che ci ognuno ci mette, allora questi devono essere della stessa lunghezza e stessa forza. Se uno solo di loro è troppo corto o troppo lungo, questa non rotolerà in modo corretto e a lungo andare è destinata a rompersi. L'assenza di uno o più raggi la renderà fragile e anche in questo caso, andrà in mille pezzi.

ci vuole coerenza altrimenti la fiducia non si svilupperà mai.
Ci vuole fiducia altrimenti non si riuscirebbe a donarsi.
Ci vuole calma e non avere fretta che il giudizio immediato alimenta decisioni affettate.
Ci vuole pace con se stessi altrimenti questo si rifletterà sul partner.
Ci vuole comprensione verso il partner altrimenti tutto si trasformerà in egoismo.
Ci vuole sincerità altrimenti le bugie o le cose non dette si trasformeranno velocemente in incomprensioni.
Ci vogliono pochi limiti perché i limiti spesso diventano dei paletti insormontabili.
Ci vuole rispetto altrimenti ogni gioco diventerà abuso.
Ci vuole intesa che altrimenti tutto quanto detto prima non si incastrerà mai.
Io sono il carro e tu la mia ruota e viaggiamo assieme.
MDS

martedì 8 settembre 2015

Il BDSM moderno

Un uccello del paradiso, non a caso:)
Oggi ho deciso di pubblicare il "nuovo bdsm" a cura di qualche pulzella che nel corso degli anni ho incontrato direttamente o indirettamente. Per la cronaca, c'è anche chi ha fatto finta di avere un tumore al cervello e di crepare per poi risorgere sotto un altro nome. 


  • Abrasioni:  Sono quelle che ti provocano le porcate che ti fanno gli  appartenenti al genere umano.
  • Anal. Tutto quello con cui inchiappetti o vieni inchiappettato dal prossimo.
  • 24/7: E’ in genere un rapporto che dura 24 ore al giorno per 7 gg a settimana con cui qualcuno di sfranteca i coglioni per ottenere il suo scopo. Poi sparisce 24/7.
  • Gioco dell'età. E' quando una o uno più giovane di te, ti adula facendo finta che gli piaci. In genere o punta al portafogli, o a soddisfare la sua curiosità, oppure tutte e due..
  • Anal torture: Quando quello che fa anal è molto bravo.
  • Animal Play: E’ il gioco in cui uno assume i comportamenti dell’animale  più bastardo che c’è e se non c’è, se lo inventa.
  • Ass licking: Viene un attimo prima o durante il gioco dell’età.
  • Ball Gag. E' quella cosa che ti mettono per non urlare quando senti parecchio male.
  • BDSM: Basta /Dire /Stronzate /Molto utili.
  • Bottom o sub:  uno o una che fa finta di ubbidirti per ottenere i suoi scopi.
  • Breath control/ Controllo del respiro: E’ quando ti sei spappolato per terra e qualcuno cerca di farti respirare per riprendere i segni vitali.
  • Butt plug: qualsiasi cosa anche sentimentale che sia atta ad inchiappertarti.
  • Chastity/castità. E’ quella cosa che tutti dicono e nessuno fa.
  • Chains/catene. Sono quelle cose metalliche che servono per tenerti fermo o per dartele nella schiena. Fanno più male delle fruste.
  • Clamps: Tutte quelli oggetti o modi di fare che ti stringono fintanto che non ti hanno spremuto come un limone.
  • Collared/collarata: Una che fa credere di ubbidirti. Il realtà ubbidisce solo a se stessa e ai suoi bisogni.
  • Contract/Conratto. Messo nero su bianco ogni regola, ogni limite. Appena cambia la musica, si strappa il contratto  e si nega pure di averlo mai visto, figuriamoci firmato.
  • Dom/inant: chi crede di avere il controllo.
  • Dressed for sex/Vestito/a per fare sesso quei vestiti che non ti fanno più capire un cazzo, da cui testa di cazzo e ti lavorano come meglio credono. Vale per tutti i sessi.
  • D/s: Dopo la Stronzaggine.
  • Face sitting/Sedersi sulla faccia. Uno dei tanti modi per farti stramazzare.
  • Fetish/Feticismo. Vedi il dressed for sex ma con più diavolerie.
  • Fisting: inseriemento di un pugno della vagina o nell'ano. E’ quando ti inchiappettano all’ennesima potenza. C’è anche chi ha usato un TIR.
  • Fire play/giochi con il fuoco. Quando tizio o caia non ti serve più, fai una fiammata e addio.
  • Golden showers/ pissing. E’ quando ricevi l’urina per far credere che qualcuno/a ti preme. 
  • Hair pulling. Tirare i capelli. In genere si fa con gli uomini, le donne si rasano la topa per evitare che reazioni inconsulte facciano il loro corso.
  • Ice/ghiaccio:  Il cuore della maggior parte delle femmine.
  • Insertions/Inserzioni. Vedi il fisting.
  • Latex/pelle artificiale  o lattice. Quando ti hanno dato fuoco, alle volte è l’ultima speranza.
  • Leather/pelle. Come sopra ma con metodo più antico.
  • Limiti: Stronzate che si dicono.
  • Masochista. Colui o colei a cui piace provare dolore.
  • Medical. Quando qualcuno arriva che sei mummificato e finge che sia arriavato il dottore. In genere è il boia travestito.
  • Mummification. Stato catatonico o di coma in cui cadi dopo che ti sei accorto di come stanno esattamente le cose. 
  • Munch. Gruppo di persone che si riuniscono a monaco di baviera ma che non sanno il tedesco
  • Pain. Quando t’hanno fatto parecchio male.
  • Play Party: un festino di gruppo in ambito bdsm. In genere più donne prendono per il culo lo stesso uomo.
  • Puppy Play : quando lei è talmente brava che riesce pure ad intenerirti. 
  • SSC. Stronza, Sagace e  Cazzona.
  • Safeword – Parola che serve per andare a prendere un caffè dopo o durante la session. In genere non la pronuncia nessuno perché quando arrivi a dirla o sei talmente rotto/a da non aver fiato per pronunciarla o hai talmente i sentimenti a pezzi che non ce la fai.
  • Slave. L’hard disk dove hai salvato i tuoi ricordi e le tue esperienze
  • Spanking. Letteralmente battere. Da farsi con oggetti fatti all’uopo. In genere ci si presenta con un battipanni per poi usare una mazza ferrata.
  • Switch: uno  o una che prende per il culo a 360°.
  • Tease and denial. Ecciti ma non concludi. Uno dei tanti modi per illudere le persone e farle obbedire al proprio volere. 
  • Top: Il posto più alto che trovi al momento per fare spanking soprattutto nella parte finale.
  • Training: Quando non ti resta che fare come in 38 luglio ed invece di un autobus, scegli un treno che sia più efficace.
  • Vanilla:  Quella roba che nessuno vuole e piace ma che poi viene usata per drogarsi o drogare chi hai vicino. Poi si passa allo spanking di nuovo.
  • Weights/pesi. Quanto rompi il cazzo con le tue promesse.
  • Whipping/frusta: Quella cosa che si usa per montare la majonese o lo zabaione. Servono per farti riprendere dopo il mummification. In genere lo prepara chi è talmente sadico che ti risveglia per darti la seconda mazzata.
  • Warm up: Quando accendi il fuoco. Vedi Fire play.
  • Wax play/Cera: E’ sbagliata la scrittura. In realtà C’era! Tu hai sbattuto gli occhi e lei non c’è più. In genere è con un altro.

giovedì 3 settembre 2015

L'A, B, C

Ricominciamo d'accapo.

Voi vi scegliete un master non un capo. In inglese capo è "chief" o "boss" non altro. Al capo dovete rispetto ed obbedienza ma se vi da un ordine a cazzo di cane, voi non dovete discuterlo. Insomma quanti chief e boss hanno ordinato alle loro truppe di farsi ammazzare in guerra con degli ordini palesemente sbagliati e la truppa ha eseguito? Al master dovete obbedienza, rispetto ma è una guida, qualcuno che vi insegna ed è per quello che l'avete (voi!!!), scelto come tale. Nessuno ve l'ha imposto. Se la guida non è valida, cambiate maestro o se avete bisogno di qualcuno più "bravo"; fate altrettanto o rimarrete sempre alle elementari.  Più terra, terra di così si muore e chi non lo capisce è un bischero.
La differenza sostanziale tra un sadico puro e un master credo sia tutta li e che mai ancora sia stata fatta questa distinzione. A nessuno piace essere etichettato come "testa e cuore vuoti". Se con il vostro master non fate passi avanti e spiace, sotto un altro. Capita lo stesso con la "slave" (quanto non mi piace sta cazzo di parola!), e la conclusione non cambia. Non esistono passi a letto che vanno fatti dal punto di vista pratico e basta. Il cuore non pensa, è una metafora ed è sempre la testa che lo fa. La testa muove il corpo ed i sentimenti. Senza la testa non si fa un cazzo, spiacenti. Sempre, l'educazione condiziona la testa perché è con quel metro che si fanno i conti. Morale, giusto,  sbagliato, piacere, dolore, etc., ect.. Alle volte bisogna tenere la testa fuori per un po' e ricominciare da capo.
Detto questo, non funziona che "la studente", prenda delle informazioni e poi le elabori per i cazzi suoi, rischia di avere ancora più casino nella testa. Scegli la tua guida, poi vedi che succede. Se in te trovi una positiva trasformazione, allora è il maestro giusto. Se rimani li o torni indietro, siamo di nuovo da capo. Anche la guida nuova è sbagliata (per te!).
L'individualità è la chiave che muove il mondo. Mi piace fare un sacco di cose con la lingua e la bocca ma dipende con chi sono. Per voi penso, spero che che sia lo stesso oppure siete talmente senza empatia che vi va bene anche un attore porno e ci date dentro di brutto. Il che non è sbagliato, è solo istinto. Faccio, godo. Fine.
Quindi, che tipo di persona siete? Vi piace talmente il sesso che vi va bene il primo che passa? :D Benone ma non è per me. Sempre nel caso, scegliersi un altro master. :)
Ci parlate e ci fate o cominciate a farlo anche per capire dove vi porta. Si usa dire che è più importante il viaggio che la la meta perché il viaggio è la vita, la meta e beh, qualcuno ha dei dubbi su cosa sia? :)
Quindi quel che conta con il vostro lui o la vostra lei è quanto e come viaggiate, la qualità del viaggio, cosa scoprite, cosa imparate, cosa vivete e come lo fate. Anche questo è oggettivamente "stupido", se il viaggio non vi soddisfa, cambiate viaggio, se chi vi guida in quel viaggio non è all'altezza, cambiate guida. Scusate il casino grammaticale ma più spesso non è il viaggio di per se che è sbagliato è la guida che è con voi che lo rende tale. Non esiste nessuno che sia in grado di imparare da solo o per meglio dire, si può fare fino ad un certo punto, poi si ha bisogno di confronto e si ritorna li, ci vuole la guida giusta. Ecco, questo è l'a, b, c, le basi per cui si sceglie di uscire con tizio e caia.
Non abbiate paura del viaggio piuttosto abbiate paura a sbagliarlo o addirittura a non farlo. :)
Ah, dimenticavo, queste non sono MIE personali opinioni, è semplicemente vita. Se cominciamo a mettere in discussione pure questa roba qua, allora c'è solo la neuro, non il bdsm! Scherzo ma è il quanto.

"Qual è il vero significato della parola viaggiare? Cambiare località? Assolutamente no! Viaggiare è cambiare opinioni e pregiudizi." Anatole France

martedì 1 settembre 2015

5 motivi pratici per cui gli itagliani sono e rimarrano dei coglioni


Per caso ho letto un interessante articolo di Stefano Laforgia (spero sto giro di averlo scritto bene, faccio sempre casino!!!), dal titolo: "I 6 motivi pratici per cui il BDSM italiano non è (ancora) al livello di quello estero" ed ovviamente avrei qualcosa da dire.

Il bdsm è fatto di persone non di vaticano o di machismo il primo vero problema sono le persone ed il loro:
orticello.
Come li definì una volta l'amico Jed, gli "itagliani" sono così. Guardano al loro orticello in modo tutto loro. La loro cultura è quella del "furbo", faccio quel che credo mi serva per le mie carote, i miei pomodori, cetrioli etc., ect.. Non guardano in faccia nessuno, non gliene fotte niente di te, della persona che hanno davanti, dei danni che fanno, di come sono falsi, di cosa dicono, promettono e cancellano con il colpo di spugna dell'interesse. Questo non è un guaio che ribadisco per via degli ultimi avvenimenti. Questo è IL guaio. In una cultura anglosassone queste persone non si avvicinerebbero MAI a nessun gruppo associativo o di interesse senza un cambio drastico di atteggiamento. Ricordate signori che sono stati i vikinghi i più grandi esportatori di idee, di crescita anche architettonica dopo i romani. La cosa fondamentale è che al crollo dell'impero di Roma, i conquistatori furono scacciati, quando cessarono le dominazioni normanne, gran parte di loro rimase integrata nei territori. Tutt'oggi nel mondo del commercio dei diamanti, i contratti vengono chiusi con una stretta di mano, poi con la carta. Se non mantieni la parola, sei fuori dal giro. Qui signori il problema rimane sempre lo stesso. Mi fingo master (o slave), per inzuppare il biscotto quando qualsiasi idiota capirebbe che appena ti sgamano, tu il biscotto non solo non lo inzuppi ma ti sputtanano e che se ti fossi magari presentato come un inzuppatore di biscotti, avresti nel tempo opportuno, trovato la persona che si fa allegramente e felicemente inzuppare. Questa cosa è semplicemente inconcepibile al nord. Le persone fanno le stesse cose che si fanno qua. I ministri fanno le orgette ma poi quando li beccano, questi si dimettono subito. Il senso di RESPONSABILITA' è completamente diverso. Da noi non si dimette MAI nessuno perché conta chi è più "furbo". Si fanno i propri comodi e quando gira il vento, cazzi vostri, io schettino fuori dalla nave e poi si vedrà.

La successiva in ordine è la conoscenza.
Qui tutti nascono imparati. Leggono i blog o il sito di Stefano, vanno su legami, vengono qua sul mio e mettono insieme tante informazioni. Frequentano i social networks, i gruppi a tema e anche da li, rubano qualcosa. Sono tutti bravi, sono qui da anni se non da secoli. Ci sono da ancora prima di te e noi sappiamo che non è vero. Lo sappiamo anche fin troppo bene. Non c'erano! Bene, questa parte è la diretta conseguenza della prima ma il punto è che non si confrontano. Non hanno relazioni con altri masters e non prese di posizione su opinioni, cosa alquanto comune. Mai metterli in discussione. Dio al confronto è una mezza cartuccia. Non si informano, non leggono se non il comodo per l'orticello ed alla fine non imparano manco l'inglese come diceva Stefano appunto. Semplicemente galleggiano nell'ignoranza e come tutti gli ignoranti con quello che non capiscono, deridono o distruggono.

Seguono le mode.
Gli italiani sono apparentemente individualisti. Sono tutto: "io, io" ma poi fuori dal gruppo sono poco. Se uno lega, tutti gli altri legano. Se uno usa gli aghi, tutti gli altri usano gli aghi. Anche questo è parte del precedente problema, imparano dalle informazioni che gli vengono propinate e non perché hanno imparato a formare i loro gusti e li sviluppano informandosi o approfondendo. Se gli passate sotto una pizza andata a male nel giusto modo, si pappano anche quella magari come prova di coraggio o la rifilano al bottom per la stessa ragione.

Vaticano etc. etc...
Il resto è il condizionamento. Non si parla di bdsm e siccome non ci viene propinato, noi non lo cerchiamo. In fondo noi italiani ci piacciamo come siamo: dei perfetti coglioni.

giovedì 13 agosto 2015

Orgoglio e pregiudizio

Adesso vi faccio incazzare ed quello che voglio. Un giorno presi una pulzella e la piazzai davanti allo specchio e gli ordinai: ripeti, sono una troia, una zoccola, una puttana, una vacca, un buco da sbattere e via così fino a che non finii gli epiteti. Oggi faccio la stessa cosa con voi, vi metto davanti a voi stessi  per lo meno per la maggior parte. Per il 75% delle persone, il loro cervellino ha un funzionamento abbastanza ridotto. Già che noi tutti usiamo il 36% delle capacità cerebrali, se poi lo raffrontiamo con quelli con un QI più alto, la cosa si fa drammatica.  In confronto ad uno con la testa da 110 in su, avete lo stesso gap che c'è tra voi ed una formica. Pure questo l'avevo già detto più volte ma stavolta ci vado pesante.
Quando mi sento dire che sono le storie che finiscono male, che alle volte le cose vanno così vi rispondo SBAGLIATO, le storie finiscono male non perché le storie sono sbagliate ma perché le persone sono sbagliate. Non sono le storie che fanno voi ma voi che fate le storie,  Se la storia finisce male, è perché "voi" siete IL male (vale anche per lo scrivente anche se scritto spersonalizzato). Le persone intelligenti e sensibili capiscono che alcune storie semplicemente non vanno per incompatibilità ed evitano di farsi del male, in una storia, qualsiasi essa sia, non esistono vincitori sia quando si litiga, sia quando la storia finisce, inutile peggiorare.  Oddio, poi ci sono pure i geni cattivi che si "ammazzano" pur di fare l'uno le scarpe all'altra.
Voglio il 24/7, lo voglio a tutti i costi. Voglio mastro e lo voglio a tutti i costi e voglio mia moglie o mio marito a tutti i costi perché è un mio diritto ed il mio possesso e che ci siamo costruiti una vita e perché ne ho il diritto e perché mi chiamo Mario e faccio l'idraulico. C'è un altro dato inevitabile e che non dipende che lo capiate o no, funziona così punto. Se lo capite magari ci lavorate e l'affrontate,  se non lo capite, pace tanto non capite un cazzo comunque. Io non vi posso fare una flebo di sta roba, tocca a voi farci attenzione non a me. Bene, per imparare si deve scegliere un maestro,  magari un muratore per un lavoro manuale o un ingegnere per un lavoro mentale. Nei rapporti umani è lo stesso che da uno che ne sa quanto voi, imparate la solita "beata minchia".
"La mente che si apre ad una nuova idea non torna mai alla dimensione precedente." Albert Einstein. Avete dei dubbi? NCFUC. (Non ce Ne Fotte Un Cazzo). Così è, punto. Volete per caso discutere le affermazioni di una delle menti più geniali della storia del genere umano? Provateci che a me vien da ridere.
Presa, E., G., B., N., D., etc etc. E portata oltre i suoi limiti, quei limiti si sposteranno oggettivamente ed irreversibilmente in avanti. Quel desiderio, quelle sensazioni non si accontenteranno più di quello che erano prima. Quando ho messo il prof Folken era anche per questo. Se cominci a fumare, poi moooolto difficile smettere. Il bdsm al contrario del fumo coinvolge sei sensi perché son sei, non cinque. Tatto, olfatto, odore, sapore, vista e sentimento. Nessun rapporto può eguagliare questo nella vita "normale". Non ci sono sfuriate di mariti, mogli, amici, zii o parenti vari che possano cambiare questo stato. Vero, ci si può disintossicare da una droga,  dal fumo ma questa non è intossicazione ma semplice forte, potente, ineguagliabile, FELICITÀ. Conoscete qualcuno tra le formichine che possa fare a meno della felicità?  Se dite di si siete da "abbattere" senza pensarci su. Anche un'ameba a modo suo è felice in date circostanze. Non importa che gli abbiate dato il permesso o no. L'importante è che si abbia provato e  che quel boom di sensazioni sia arrivato. Pensate che con una sfuriata, con delle minacce,  con un discorso pure pacato ed intelligente e pure empatico di risolvere qualcosa?  NO. Se alla vostra compagna o compagno che sua questo bdsm la rende felice, lo ricercherà per il semplice fatto che è felice e voi quel tipo di felicità non potete dargliela. Il primo punto è quindi la coscienza dei propri limiti. Tutti ce li abbiamo. Non possiamo fare tutto con tutti, possiamo fare qualcosa in certe determinate circostanze se ci sono le condizioni perché questo accada.
Più negate qualcosa, più stimolate qualcuno a violarla. Più date delle regole da seguire più reprimete il vostro partner. "Ogni individuo ha bisogno di esprimersi e di regole. Tanto più si reprime ed è disciplinato, tanto più deve trovare dei momenti di rilassamento. Le regole impongono il sacrificio dell'io ed aprono la strada alla nevrosi" e proseguo. "Per trovare la propria identità e' necessario imparare le regole e successivamente trovare il coraggio di trasgredirle." J.HUGES
Guardate che è la libertà che ha mosso il mondo. La libertà dai diritti dei nobili, non tanto direttamente dai nobili. La libertà dalle affermazioni della chiesa, non tanto dalla chiesa di per se, la libertà di pensiero, non tanto quello che ti veniva propinato dalla morale comune. La libertà è il motore della crescita. Ha creato rivoluzioni epocali. Potete negare quasi tutto a qualcuno ma quando gli negate la libertà di essere chi è non solo avete perso in partenza ma mi vi siete creati un nemico micidiale. È insito nella natura umana. Una mattina ve la trovate con un sorriso da orecchio ad orecchio e siete d'accapo se non probabilmente peggio. La repressione crea uno spirito ed un desiderio di ribellione forte, quasi incontrollato che può sfociare in ira (non ce la faccio più, fanculo), in rabbia (non sopportare più il partner che te le impone), in voglia di libertà (mollando magari famiglia e figli per non morire completamente). Se poi è pure vostra moglie, siete nella cacca più totale. Avete piazzato una bomba che scoppierà il punto fondamentale non è il se ma il quando e con quale forza. Prendetene atto se vi volete bene.
Provate a dividervi. Avete perso in partenza, anche la casa. Quella dirà che la storia è finita da tempo e addio ai suonatori. La libertà in italia arriva in genere quando i figli sono quasi sistemati ma poi le "pagate" tutte assieme. All'estero, nord europa, probabilmente più di uno avrebbe dei seri grattacapi.
Detto questo, scritti 630 e rotti post, avete capito qualcosa? NO! C'è sempre il coglione che lascia il pc aperto,  i bigliettini, il telefono, le mutandine strappate, il marito o la moglie gelosa e prepotente che crede che con la forza e l'autorità,  si possa salvare il matrimonio o la relazione. In effetti ha dato solo il secondo colpo ma decisivo proprio a quello che voleva salvare. Tra 5 anni capirete pure questa, tranquilli nonostante che siano già cinque che cerco di spiegarveli. Questo vi da la misura di quanto sia difficile capire e cambiare idea. Sempre dal Sig. Einstein: "E' più facile rompere un atomo che un pregiudizio." Noi siamo individui paurosi e facciamo ragionamenti per la gran parte dei casi semplici. Sei in auto, trovi il ghiaccio e freni e ti stampi. Non ti stampi per il ghiaccio ma perché freni. Hai una reazione istintiva: freno=mi fermo. Per non stamparti hai bisogno di insegnare al tuo istinto sbagliato ed alla tua testa a non farlo ma usare altri modi che in genere funzionano.
Ti incazzi nello stesso modo con la moglie o con il marito o quello che è per la stessa ragione: ti senti tradito. Il punto è: sei davvero tradito? 
La vostra reazione è quasi sempre quella sbagliata perché ragionare è fatica, pensare è fatica e pure difficile e spesso e volentieri avete anche troppo da fare per pensare a queste cazzate. 
Andate troppo lenti, che il tempo ha un solo senso di marcia (pssss, si chiama freccia del tempo, S. Hawking, che praticamente è totalmente paralizzato ma rimane un genio del nostro temo), che una volta fatto o detto qualcosa che fa male, poi non importa se non si voleva. Che se scegli in modo sbagliato poi chiudi la stalla quando è già vuota. Il risultato alla fine non è quella crescita in cui uno spera ma solo una serie infinita di porcate, di comodo,  di opportunità affini a se stesse in cui ci si diverte e poi ci si crea dolore e si da la colpa alle storie. Quindi la mattina quando vi lavate i denti e siete davanti ad uno specchio,  fatelo pure voi quell'esercizio: sono un cretino/a, un/a prepotente gelosa/a e via così.  Ecco se alla fine del discorso se non vi viene spontaneo chiedervi cosa potete fare per migliorarvi e ci provate fino a che non trovate il modo, fate un passo fino al cesso, entrateci dentro e tirate da soli l'acqua. Nessuno sentirà la vostra mancanza. Morale: la differenza tra quello che dite e quello che fate, siete voi e fintanto che non prenderete coscienza di quello che siete, combinerete solo pasticci. Quello che vorreste e che perderete perché ci avete solo provato e non creduto fino in fondo per paura delle conseguenze sbagliate create dalla vostra stessa paura. Che senso  ha questo blog in sostanza? Cerca di fare entrare nelle vostre teste e nei vostri cuori del cambiamenti che non siete in grado di capire e se ci provate, alla prima occasione fate peggio di prima perché questo voi siete e nessuno può cambiarvi se non voi stessi.
Adesso mi sono davvero rotto il cazzo anche di spiegare.  Ho 51 anni e non ho molto tempo. Non voglio aspettare 5, 7, 10, anni perché anche l'ennesima (come tutte e dico tutte, ma proprio tutte), torni qua con un avevi "ragione", magari sperando in una session. Sarebbe il primo ma il caso definitivo in cui se sono ancora vivo e mi si rizza ancora, prendo il pc, il tablet, il tavolo e la sedia su cui stanno e "glieli infilo tutti su per il culo senza pietà". Anche perché tra 10 anni sarò probabilmente già morto e sepolto.
Qualche anno fa ho rivisto una ex importantissima dopo una 30na di anni. Era l'unica che mi importasse alla fine e l'unica che credevo non sarebbe mai tornata. E' tornata invece con il marito e con i propri figli. Al suo marito ha spiegato che quell'uomo (io), era stato il più grande amore della sua vita. Che la storia è finita per stupidità e superficialità ed i problemi esistenziali che ha avuto in questo periodo sono stati proprio legati al fatto della "fine" della storia. Se non ci siete passati, immaginate pure le difficoltà del marito di lei a riportarla qui. Eppure con lui ha due figli ed una vita assieme. Mi ci è voluto parecchio per spiegargli che non sono suo nemico, che non voglio e non posso portarla via da lui prima di tutto perché non sarebbe giusto, secondo perché non è possibile. Per me lui è la persona a cui ho affidato in qualche modo la vita della persona che ho amato di più e gliene rendo infinitamente grazie. Lei lo ama, lui ama lei in modo indissolubile ma pure io e lei ci amiamo ancora con una forza che non è paragonabile a niente. Per me i loro figli sono quasi i miei figli e non voglio e non posso pensarla diversamente ma perché ci ho ragionato anche se seguito a sentire la sua (di lui), immensa difficoltà. Rimane il fatto che quando ci siamo incontrati si è accorto che non ero un fantasma, che esistevo, ero reale, e vivo. Io, la causa di tanti problemi se vuoi ma pure di un'amore così grande e potente. Indimenticabile e che fa ancora venire i brividi a entrambi. Un nemico? No. Un amico? Forse, dipendeva da lui, per me lui è il custode prezioso di questa parte di me. La ragazza ed il drago, quella E' lei.
Lo so che è difficile pensare e sapere che nessuno è comparabile a me, così come nessuna è comparabile a lei. Eppure lui da lei ha avuto una vita felice e tutt'ora ce l'ha. Noi due no. E' comunque vita, è successo è amore. Le cose cambiano, si evolvono e da queste bisogna IMPARARE e non distruggere. Venite qui e non imparate un cazzo, prendete e poi distruggete. Per parafrasare il Nuti: "a voi Attila vi fa una sega." Che senso ha continuare a dirvele ste cose? Nessuno.