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sabato 17 ottobre 2015

Le prime esperienze e quelle dopo

Quando sei ancora un ragazzo e approcci alle prime esperienze amorose, cominci a renderti conto come funzionano le cose. Le persone spesso si innamorano dell'ideale che si sono fatte dell'altra persona non di quella che è. Insomma, si piacciono per alcuni gesti, per alcune parole dette, per come si vestono, per la moto che hanno, per l'atteggiamento che tengono e per lo sport che fanno. Non c'è niente, e dico niente che faccia pensare che si piacciano per come sono davvero. Ci sono persone così brave a fingere che manco dopo anni ti accorgerai mai di come sono veramente.
Tu pensi all'inizio che queste cose siano legate all'inesperienza, alla leggerezza legata all'età così piena di voglia di vivere e attenzioni alle superficialità e alle apparenze che ti viene da credere ovviamente che cresceranno perché questa è una strada che porta inequivocabilmente al comodo del momento un po' come dire: fino a che dura.
Crescono e continuano così invece. E' la strada più semplice, comoda. Ti permette di inseguire il sogno, il "tuo" sogno di prendere ed ottenere quello che desideri. Crescendo anzi le persone diventano più ciniche perché non giocano più. Sono subissate dal lavoro, dalla famiglia, dallo studio, dalle bollette e non hanno tempo da perdere ed il loro diventa prezioso come nessun altro. Non hanno persone davanti ma solo situazioni e non si fermano a pensare che chi hanno davanti è esattamente la persona che vedono nello specchio quando si truccano o si fanno la barba. Semplicemente hanno obiettivi diversi perché di gusti diversi ma il modo, lo scopo ed il fine, è esattamente lo stesso. Alle volte lo scoprono e questo gli fa ink pure a bestia perché si sentono degli oggetti in mano a chi hanno davanti o addirittura accanto.
Si leggono degli annunci ovunque. Sono così, sono un master (ehhhhhhhhh come no!!!), che cerca una tipa alta, magra, troia e bionda con cui divertirsi. Sono una slave, vorrei un master (dov'è?), che soddisfi le mie esigenze. Nessuno, dico nessuno o molto ma molto raramente si chiede che cosa abbia bisogno la persona con cui stanno chattando e se è in grado di darglielo. Così G., E., M., C., B., etc. ect., cercano per se stesse così, fino a che non gli fai più comodo o trovano qualcuno ancora di più interessante o nuovo e via. Che cazzo ti frega? Non è una questione se la storia si sia esaurita perché capita, è solo che scelgono ancora il comodo, non il giusto.
E' ancora più facile oggi. Trovare e buttare via è così semplice che è quasi incredibile. E' come una guerra. Chi è su un mezzo (un caccia, un bombardiere, un tank, una nave, un sommergibile), non vede se non raramente il nemico. Si trova davanti un altro aereo, un'altro tank e vede solo quello. Alle volte è solo un puntino marcato come obiettivo su una mappa digitale. Imposti le coordinate e boom. Un razzo, una bomba, una cannonata e sparisce. Colpito. Chi è dentro alle volte non si accorge manco di niente. Passa dalla vita alla morte in modo così rapido e veloce che è quasi umano se così si può dire. Poi ci sono i fanti, quelli che camminano su ogni metro di terra e che vedono saltare braccia, mani, teste. Corpi dilaniati, gente che urla e che muore alle volte male o se torna a casa, gli manca qualche pezzo. Ecco, la tecnologia è questo. E' il bottone che si accende per il comodo e che si spenge per lo stesso motivo. C'è distanza, menefreghismo totale. Nessuno si ricorda o considera chi c'è di la. Non va più. Alle volte manco con un ciao o con una giustificazione, semplicemente pufff e diventa la negazione stessa di quello che cercate. Il "male" siete voi che vi comportate così perché lo trasmetterete ai vostri figli, alle vostre mogli, partners. Lo farete con gli animali lasciando due capre a crepare per non portarle a casa per dargli del latte. I cani e i gatti abbandonati, gli ex sfigurati con l'acido o bruciati, ammazzati come se non fossero niente. Non ti posso avere? Bene, nessuno può, come se foste degli oggetti e dei soprammobili. E qui dentro ci sono pure le tecniche, quelle belle in cui una/o slave si mette a fare la mobilia per divertimento senza manco rendersi conto che quello che fa in quel momento è quel che è e che spesso lo era già prima e lo sarà anche dopo.


C'è un mare, un intero universo così qui dentro e li fuori. Il meglio della razza umana che si da daffare cercando d'arraffare quanto più può.

Brutta cosa, davvero perché non vi sono soluzioni. Non importa quanto tu predichi, quanto diffondi. E' un mare di nulla che ammazza chiunque gli si frapponga e che non porta a niente. Davvero. Sono solo pugni di mosche ben vestiti che lasciano in mano un olezzo di cacca di cui si sono nutrite.
Buon week end.

lunedì 5 ottobre 2015

Mind fucking un paio di @@

Buon giorno a tutti.
Beh, ieri sera m'hanno chiesto qualcosa sul mind fucking come se ci fosse bisogno anche di questo al momento.
Non se ne parla nemmeno. Volete farvi fottere la testa o fotterla a chi è con voi? Prendete un bel didlo, ve lo infilate in un recchio e ci date dentro fino a che non entra tutto. Mi raccomando, non vi fermate.
Avreste veramente rotto completamente le @@ con questa roba quando manca veramente l'abc delle relazioni umane. Quotidianamente ricevo contatti per poi vedere gli stessi atteggiamenti del cavolo quasi come se foste fatti con lo stampo.
Le solite cazzate del tipo: tu sei una persona che stimola la topa dalla testa. Mi piacerebbe approfondire e sono il primo a farlo ma poi non c'è niente. Ogni pratica, ogni relazione, parte dalla testa e se la testa non è giusta, non c'è nulla da fare. Non mi piacciono gli elenchi, non mi piace fare i nomi nonostante tutto ma la lista di persone è quasi vuota, la lista di teste vuote invece, è lunga  a dismisura. C'è chi guarda solamente o quasi all'aspetto fisico e sono storie destinate a morire in partenza. C'è chi crede che le situazioni nascano invece da una semplice scintilla e pure queste hanno vita breve. Ne avevo già parlato qualche anno fa ne il fuoco e la candela eppure è stato scritto nel 2012. Sembra veramente alle volte di parlare con una massa di poerelli tipo porcellini salvadanaio con tre monete dentro che quando li scuoti, poi si sente solo rumore.

Estratto:
ci vuole coerenza altrimenti la fiducia non si svilupperà mai.
ci vuole fiducia altrimenti non si riuscirebbe a donarsi.
ci vuole calma e non avere fretta che il giudizio immediato alimenta decisioni affettate.
ci vuole pace con se stessi altrimenti questo si rifletterà sul partner.
ci vuole comprensione verso il partner altrimenti tutto si trasformerà in egoismo.
ci vuole sincerità altrimenti le bugie o le cose non dette si trasformeranno velocemente in incomprensioni.
ci vogliono pochi limiti perché i limiti spesso diventano dei paletti insormontabili.
ci vuole rispetto altrimenti ogni gioco diventerà abuso.
ci vuole intesa che altrimenti tutto quanto detto prima non si incastrerà mai.

Non ci sono anelli più importanti degli altri. Provate a immaginare questa cosa come una catena in cui ogni ci vuole sia un singolo anello. Toglietene o spezzatene uno, ed il risultato è sempre e solo la rottura della catena o una più corta. Insufficiente a mantenere sana, sincera e valida una relazione. Com'è che sono avvenute le grandi stragi e guerre dello scorso secolo? Semplicemente perché alla gran parte delle persone, non gli fregava niente delle conseguenze. Si prende un ebreo, si mette su un carro bestiame, si porta in un campo di concentramento, se non serve si ammazza, altrimenti si fa lavorare fino a che non muore. Semplice. Al capotreno non importava un cazzo di chi metteva sul treno, l'importante era il treno. Alle guardie non importava che fossero persone, erano solo numeri. Cose da sfruttare. A chi pensava alle camere a gas, era importante l'efficienza delle medesime, non chi ci finisse dentro.

Non è un paragone leggero quello che sto facendo perché parlo di cose di estrema gravità che il genere umano si è macchiato nel corso del tempo. Parlo di questo perché abbiamo ancora nella memoria quanto è successo ed il principio rimane sempre lo stesso. Fare qualcosa per il quieto vivere e da questo quieto vivere trarne il massimo vantaggio qualsiasi cosa sia.
Noi non abbiamo bisogno di ricordare solo le stragi attraverso i musei o giorni del calendario. Abbiamo bisogno di CAPIRE perché succedono queste cose, perché questo genere di comportamento non viene aggredito e cambiato attraverso l'educazione della persona o la sensibilità dell'anima. Tipico italiano è discutere delle situazioni singole ed è sbagliato. Tipico anglosassone è quello di non mettere mai in discussione il principio se questo è giusto. E' lapalissiano il non comprendere come se il principio è valido, ogni situazione che è al di fuori di questo, diventa sbagliata. Avete votato in 5 alla data di oggi al sondaggio sull'anima. In fondo, cosa importa? Se siete dei materialisti e credete che vi sia solo un meccanismo fisiologico alla base, allora leggete Bruno Fedi ad esempio in questa sezione del libro: "Emotività Animali: Ricerche e discipline a confronto". In merito ne avevo parlato anche nell'articolo "percorsi evolutivi e relazioni" e non sposta il problema di una virgola. Se l'anima è la complessità di sentimenti proprio di un ragionamento cellulare ed intesa anche come "morale ed etica", allora siete dei materialisti puri, altrimenti potete pensare ad un dio o a una forma di sopravvivenza della medesima dopo la morte. Oddio, alcune branche scientifiche attuali come la fisica quantistica e la teoria delle stringhe, potrebbero addirittura confermare il quanto ma di nuovo, non ci si sposta di una virgola.

Cominciate ad essere migliori di una fica che si eccita, di una cosa che si eccita e ha bisogno di essere se stessa in una relazione bdsm per poi scoprire il pochi minuti che l'importante era mantenere lo stato di cose non quello di crescere. Senza crescita non esiste miglioramento, senza evoluzione, non esiste crescita e non è il comma 22, è semplicemente il quanto che vi piaccia o no. Che poi alle volte dietro ad un evoluzione ci possa essere anche uno strappo col passato e che possa anche essere traumatico, su questo non discuto. Sta di fatto che se avete costruito una VERA relazione è in questa che troverete la forza ed il coraggio di spostare la vostra vita in altri luoghi, preferibilmente migliori di quelli che avevate. Ripeto ancora: "E' bello morire ciò in cui si crede. Chi ha paura muore tutti i giorni, chi non ha paura, muore una volta sola." Ec. E' Paolo Borsellino non G. Falcone.


martedì 29 settembre 2015

Io non esisto

Ogni promessa ha un senso se viene mantenuta. Il suo senso è farla a qualcuno, altrimenti la promessa non esiste.

Ogni amore dichiarato è potente se è sincero. Il suo vero senso è sentirlo per qualcuno, altrimenti amore non esiste.

Ogni amicizia è reale se si rimane vicini all'amico anche quando non è comodo. Il suo vero senso è l'altruismo. Altrimenti amicizia non esiste.

Ogni fiducia accordata è viva fintanto che questa non si tradisce. Il suo vero senso è la persona a cui si dona la propria fiducia. Altrimenti fiducia non esiste.

Se non esiste promessa da mantenere, amore da sentire, vicina amicizia, fiducia da donare, allora non c'è nessuna persona, ergo, io non esisto.

giovedì 24 settembre 2015

Gli abusivi di oggi

Come ho anticipato ieri e da un paio di mesi a questa parte, oggi il discorso è completamente cambiato rispetto a dieci anni fa.
Ci avevano insegnato che la pulzella doveva essere protetta sotto ogni aspetto, fisico e morale ad ogni costo.
Lei era sotto la nostra tutela. L'obbligo morale, qualcosa da non poterci passare sopra. In nessun caso. I primi post di questo blog, andavano verso questa direzione. Riconoscere l'abuso da parte del top.
Il post assolutamente più importante è la Sindrome di Stoccolma in cui si descrivono i "sintomi" di un top abusivo. Come riconoscerli, come evitarli ed eventualmente fuggire dal proprio top.
E' strano, molto strano che un post del genere abbia solo 913 visite mentre altri post come il massaggio prostatico, ne abbiano 5 volte tante. Vuol dire che affrontate le cose con una profonda, stupida, incosciente superficialità.
Li avevo pure rispostati, modificandoli, cercando di renderli più visibili, qui:
e qui.
Prima un post,
Vi avevo fatto i cartelli da poter distribuire, insomma, tutto sto cazzo di blog, è stato centrato sull'integrità di chi sta sotto, dando per scontato la buona fede, la sincerità e l'integrità morale di chi si affida. Ebbene e di nuovo, tutti questi post non superano gli accessi del pompino con il dito nel culo.
HO SBAGLIATO

Drammatico. La scoperta di Esinem sul post di ieri, è solo quella dell'acqua calda. Ho le mie teorie e le ho dette più volte in questi ultimi tempi. Le ho pure rimate tanto che magari qualcuno se le ricorda meglio. Così i 5 motivi pratici per cui gli itagliani sono e rimarrano dei coglioni hanno un senso. E' chiaro che le colpe non sono mai da una parte sola. Se c'è uno stronzo abusivo, c'è sempre un idiota che nonostante gli avvertimenti continua per la sua strada. E ci sono gli idioti, come me, che credono nella bontà delle persone e che si possa andare in giro a professare serenità, divertimento, comprensione, intesa, sentimento, integrità e quant'altro, credendo che chi si avvicina qua, abbia queste intenzioni e sia questo quello che cerca perché più vicino alla sua morale e stile di vita. Gli abusivi dalla parte di sotto, sono i più subdoli, sono quelli che dicono una cosa e ne fanno un'altra. Sono quelli che si professano angeli, poi fanno come gli pare. Sono quelli che ingannano la buona fede di chi dovrebbe garantire la loro sicurezza a 360°. Ecco, queste persone valutano il "soggetto" e poi ci danno dentro. Non trovo, purtroppo altre spiegazioni per questo stile di vita.
I due post:

10 regole per una bottom, come dovrebbe essere, come è più comodo fare.
10 regole per un top, come dovrebbe essere, come è più comodo fare.

Vero, sono scritti con tanto sarcasmo e pure parecchia "rabbia" ma è una triste, realtà. Oggi vanno di moda i ragazzi che si mettono in mostra, quelli che fanno i video, i miti. Non le persone semplici che credono che l'umanità sia la base sui cui costruire perché il BDSM, scusate, L'SM che del bondage mi ci pulisco il culo, è prima di tutto fatto di persone e non di cose o oggetti da usare e buttare al comodo. Le varie A, B, C, S, K, L, N, M, G, e tutti i nomi dell'alfabeto, sono solo qua per il proprio orticello e porca paletta, si meritano invece di "provare" me, di trovarsi il loro corrispondente top, abusivo. L'altro giorno un' "amica", mi ha definito un "gigante" per il coraggio di voler parlare delle montagne di merda in cui nuotate. Ringrazio vivamente ma il coraggio serve a poco se poi l'effetto è questo. 

Così ricordatevi come funziona. Ricordatelo bene, uomini e donne dai sentimenti puri che credono che il comodo arrivi dopo la sincerità e che quest'ultima, non porti solo il comodo ma anche la soddisfazione di guardarsi allo specchio e di non vedere solo una gigantesca rosetta. Poi vero, che ti fotte se quello che nello specchio non ti piace, intanto per due, tre, sei o diciannove mesi, t'è andata bene, hai ottenuto quello che volevi e alla prossima corsa, penserai a come far girare la frittata così da poter ricominciare. In fondo il punto di fuoco della vista è molto ristretto e nello specchio l'odore non si sente.
Però è questo veramente che rende piccoli gli itagliani. E' più importante tirarlo nel culo al prossimo perché così siamo "bravi" piuttosto che ottenere il rispetto del medesimo. Il punto di "buca" di questo costante concetto, è che nessuno nella vita può fare da solo. Abbiamo bisogno delle competenze l'uno dell'altro in ogni lavoro, in ogni possibile relazione non di menefreghismo.
Poi la gente va da un'altra parte. Impara, sa chi sei e quando ti propongono (per non scoprire i lavori altrui, parlo sempre della stessa cosa), di rifare un sito, ti parleranno solo della grafica. Ti daranno un sito affascinante, molto accattivante ma che gli spider metteranno in III, IV, se non in XXX pagina. Poi se sei abbastanza sveglio da capire e non è detto, ti rivolgerai sempre al tuo webmaster, che dietro compenso, ci metterà qualche trucchetto per farti risalire in prima pagina per un po'. Poi sei d'accapo. D'altra parte è il suo lavoro, tu paghi. Compri il mestiere, mica la sincerità e se sanno poi che sei pure stronzo ci marciano di brutto, tanto tu fai esattamente lo stesso nel lavoro e nella vita. ;) .
Non fa una grinza no? 
"Chi non fa, non falla", si dice ed ogni errore fa parte della vita ma gli errori volontari, continuativi e perseguiti, hanno un altro tono. 


mercoledì 23 settembre 2015

Il viaggio

Il viaggio
T'aspetto, m'aspetti siamo quasi interdetti.
Il fremito addosso, ti voglio, son quasi commosso.
Ti vedo arrivare non riesco a parlare.
Ti stringo, ti voglio, fanculo all'orgoglio.

E t'afferro in un gesto, mai troppo lesto.
Un bacio rapito, sognato, condito.
Del tuo sapore, del petto l'odore.
Un attimo eterno, il tempo è soffermo.

Non posso parlare, solo ammirare,
Chi nel frattempo, potevo solo bramare.
Gli occhi, i tuoi occhi, son timidi tocchi,
Che mi fanno vedere oltre al piacere.

Ti avvinghio e cadi sul ciglio del nudo giaciglio.
L'odore selvaggio, l'intimo abbraccio,
E gemi vibrando, colando, venendo.
E' come sognare, e poi galleggiare,

Nell'anima lieve, e nessuno ci vede.
E' come un segreto, taciuto, temuto
Bagnato, sognato, mai troppo vissuto.
E cerchi la soglia di ogni sua voglia.

Il gioco sottile, la corda, il vinile.
Cos'è quest'aggeggio violetto nel letto?
Non è una sorpresa, ti manca la presa,
E vienimi ancora fremente, già allora.

La tua voce ribelle, con te son le stelle.
Un solo tutt'uno ove uno più uno, fa solo uno.
Invana gabbana, che è questa dama,
Di ogni parola, non v'è proprio gloria.

Se tu credi ancora, ed alla buon'ora,
Che tale siffatto, sia solo un misfatto,
Che chi hai davanti, sian genti aberranti,
Che sia il venire, e non mai "sentire",

Che sia solo un gioco e dopo sia poco,
Che una promessa sia solo malmessa,
Che ogni momento trascorso nel letto,
Sia solo piacere e non rimanere.

Allora fai bene a non darti pene.
Finito il giocatolo, un'altro barattolo.
Magari vicino, così per cammino,
E che non sia penoso, il giusto percorso.

Ti iscrivi alla lista, due foto e sei in pista.
Per ricominciare di nuovo a scopare.
Di corsa nel letto, dell' "uomo perfetto",
O rimanere, a casa a sedere.

E fingere sempre di quel che si perde.
Perché quella gabbia fa rima con rabbia,
E' la tua vita, che sia definita.
Chi uccide l'amore, non ha niente nel cuore.

martedì 22 settembre 2015

Il volo

Oggi mi è passata davanti una notizia. Un signore americano di  nome Howard, 93 enne, che stava cantando alla moglie in fin di vita, ospitata in un luogo dove ti aiutano a morire.
Erano insieme da 72 anni, avevano passato indenni la II guerra mondiale. Lei sapeva e lui dolcemente le cantava la loro canzone. Non posso negare di avere pianto davanti ad amore così grande. Penso a tutte le difficoltà che avranno di sicuro passato. Penso che ci vuole anche un colpo di fortuna a trovare la persona giusta. Così preso da una sequela di ricordi, ho scritto questa. Una parte l'avevo in testa per un'altra occasione che non ci sarà mai più.  Questo mi ha reso ancora più triste ma per lo meno mi aiuta a pensare. Le dolcezze nella vita sono brevi attimi. Ricordo qualche anno fa, per le stelle cadenti, ero solo in campagna in un luogo pieno di ricordi e bellissimi momenti. Camminavo nel buio ed in un attimo una scintilla si accese nella notte  per correre verso di me con un magico scintillio e per spengersi poco sopra la mia testa. Non ho mai capito se fosse stato davvero pericoloso ma mi lasciò letteralmente a bocca aperta. Un attimo speciale, che vive solo nella memoria.
Posso solo dire che quando hai ricordi, vuol dire che sono ormai passati e che a meno di rari miracoli, non li puoi rivivere ma se sono li, è perché sono momenti speciali, ineguagliabili, incomparabili, unici. Poche persone, hanno la rara saggezza di sapersi buttare dietro il presente per cambiare il loro futuro.

sabato 19 settembre 2015

Il BDSM in itaglia parte II

Voi pensate forse che sia impazzito, che quello che scrivo mo sia frutto solo di un giramento di palle dell'ultimo minuto. Nope.
L'ultimo è stato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non c'è una storia che conosco che abbia un buon fine, della serie: "E vissero tutti felici e contenti".
Qualcosa che duri nel tempo, qualcosa di valido, che abbia un senso. Ne conosco qualcuna si, ma diversi anni fa quando questo mondo era sporcato solo agli inizi. Di m... ce n'era poca e quella poca, riconoscibile e nonostante ci si cadeva lo stesso. Adesso è tutto amplificato. Qua girano cani e porci di ogni natura. Il SM e sottolineo SM era un mondo occulto è vero ma se facevi lo stronzo eri fuori dal gioco. Comportati bene e avrai rispetto. Non fregare il prossimo. Sii coerente, mantieni le promesse. Sulla tua parola la pulzella fa affidamento, fai in modo che ti creda e che tu sia serio. Lei sopra tutto, sopra ogni cosa, sopra ogni egoismo e forma di abuso anche il più semplice. Adesso è così. Tutti vogliono provare, tutti sono disposti a TUTTO pur di avere un giorno, un mese o quel che è, di un sogno, quello che si sono creati nella loro piccola testolina. Lo voglio così e ci sarà sempre uno che glielo darà. Lo voglio fino a che posso e siccome è un sogno, possono dire e raccontare tutto quanto gli fa comodo per poi ritrattare tutto al momento giusto. Sparire e non avere manco il coraggio di guardare nelle palle degli occhi chi fino a 1, 2, minuti prima chiamavi master, amore, persona importante, relazione indistruttibile etc., etc..

Questa è l'Italia, vincono i vari Schettino, le varie Erike di Nardo, il generale che ha messo a piedi il capitano Ultimo, chi ha fatto "sparire" l'ufficiale della Gdf che trovò la truffa da 95.000.000 di euro delle slots e via così. Non esiste paese civilizzato al mondo come questo qua. In tutto il nord del mondo, buttano via la chiave. Mi viene da pensare alle serie televisive Law & Order. Hanno fatto le serie in tutte le coste USA, l'hanno fatta nel Regno Unito, in Francia ma in "itaglia" (cit.) si sono ben guardati dal proporre una cosa del genere. Qua va in carcere Corona che ha rotto il cazzo ai potenti per qualche foto. Se ammazzi qualcuno e ti riconosci colpevole fai come il Guede e ti prendi 16 anni. Ah, in "itaglia" gli anni di carcere corrispondono a 9 mesi. Risultato, la condanna reale è solo 12 anni, poi ci metti la buona condotta, etc., etc., quanto fai? Quanto Corona! Qualcosa non va.
I "itaglia" si insegna a fregare il prossimo, si premia chi è più furbo non il più sincero, il più onesto e cose così. I primi anni in nord europa ci saltavano addosso perché eravamo "gli amanti" italiani. Dopo 3 anni di invasioni barbariche, eri italiano, quindi inaffidabile, non ti prendevano nemmeno in considerazione. Dovevi dimostrare "CHI ERI", altrimenti una birra era troppo.

Quindi quello che ho scritto ha un senso serio porca paletta. serissimo. E' il frutto della società che ci siamo costruiti, di noi stessi. E' quello che si vive qui, quotidianamente, lo senti sulla pelle, sulle persone che ascolti, sui comportamenti che hanno, su quello che causano e poi danno la colpa a quello che hanno accanto, al caso, al "NON VOLEVO". Si che volevi. Eccome se lo volevi. "Tu" alzi il culo e vieni qua a fare. Decidi coscientemente di volere fare. Decidi di vivere. Nessuno "ti" obbliga a dire, a promettere, ad impegnarti eppure lo "fai". Poi nascono i peri... i famosi peri.
Non è colpa mia, sono stata traviata. Ho sbagliato. Ho corso troppo. E allora? CAMBIA UN CAZZO. Sai, ho steso uno perché ero ubriaco, colpa dell'alcool. E' colpa tua. Non dovevi bere ed eventualmente chiamare un taxi o farti riaccompagnare da un amico a casa.

Dopo un po' trovi uno che sente la tipa lamentarsi o che si riaffaccia con un nuovo nick e risiamo d'accapo. Poverina, si è stato un errore. Intanto lei ti ha raccontato mezza verità e tu ci credi, perché tanto non hai modo di verificare e ti conviene prendere il prossimo con le molle. Molte molle o rischi di farti male. Allora se vuoi fare, ti CONVIENE comportarti come ho appena scritto prima.
Non ci arrivate no è? :)
Forse fa solo male ammettere ste cose perché significa guardare in faccia una realtà che non ci piace. E' più comodo dire che è stato un caso, che non si voleva che affrontare chi vediamo nello specchio.