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mercoledì 10 agosto 2016

Me, un po' di storia e un po' di via.

Premessa. Questo post è scritto in modo molto pacato senza rabbia o rancori o altro. Leggere con il tono giusto è molto importante.

Conosco i miei limiti. Io non sono perfetto e lungi da me la lontana idea di poterlo anche lontanamente diventare. Ci provo ma è quasi un tentativo fallito in partenza. Sono abituato a scegliere in base a quello che so e questo è dovuto ad un sacco di letture e di verifiche sul campo. Se prendo una cantonata alle volte la difendo anche sbagliando, fintanto che non ci sbatto il muso e dico: "oh cazzo". Nei limiti del possibile chiedo le cose con un per favore e ringrazio per la cortesia anche sul luogo di lavoro.
Come ho più volte detto, ho fatto per una ventina d'anni arti marziali sopratutto kumite. Il che significa allenarsi per mesi per stare qualche minuto davanti a qualcuno che cerca con tutte le sue forze e la sua energia interiore, di buttarti giù e non farti rialzare. Ci vuole coraggio. Alcuni, anche molto bravi, semplicemente non ce l'hanno. Alle volte si perde un dente, alle volte ci si tronca qualche osso. Capita, è nel conto. Significa anche conoscere i propri limiti proprio perché nessuno è perfetto. E' difficile eccellere su tutto e sono rare persone possono. Significa nasconderli a chi ti vuole buttare giù ed utilizzare quello che sai fare per vincere sull'avversario. Questo è l'abc. Nascondere la fatica, nascondere il dolore di una frattura, il dolore di un colpo ricevuto magari al fegato o a una gamba. I polmoni che ti bruciano la paura che comunque tu hai nei confronti di chi magari sfrutta il tuo batter di ciglia per portare un colpo risolutivo nei tuoi confronti.
Smisi tanti anni fa per un incidente sul lavoro, serio. Quando guarii, qualcuno venne a cercarmi e mi disse queste parole: "Sai il braccio destro del grande capo, ha detto qualcosa su di te: "Luca smette? E' una grossa perdita per il karate italiano"". Non so se sia mai stato vero, non so manco cosa abbia mai davvero fatto in tutti quegli anni di così importante da far dire una frase del genere anche se i miei ragazzi mi chiamavano maestro. Ho fatto le mie cose, quelle ritenevo giuste e alle volte pure sbagliate, capita.
Mi hanno insegnato a salutare con rispetto i miei amici e i miei avversari, prima e dopo aversele date alla "morte". Luca è un curiosone e ha imparato a fare tante cose anche quelle che esulano dal mio diploma. Non so più fare le analisi chimiche qualitative e quantitative, ero bravissimo, dice e mi toccavano i campioni più rognosi. Qualcuno era veramente troppo.
Mi è rimasto il saper progettare una casa anche in modo particolare, un giardino, smontare un'auto e rimontarla, motore compreso. Di rimando so saldare ad elettrodo quasi qualsiasi cosa e lavorare il ferro battuto. Forgia, incudine e martello. Ho imparato a fare una gran parte dei lavori di idraulica e come elettricista. Ho imparato a muracchiare, a intonacare ed imbiancare. Sono un tecnico informatico per il mio settore molto bravo, so lavorare in vettoriale e pure fotoritocco e restauro di foto a livello professionale.
So, anzi sapevo disegnare bene e per un pò di tempo ho anche fatto comics. Poi quell'incidente mi ha impedito di tenere lapis e pennino a china in mano senza dolore ed è per quello che mi son dato al disegno digitale. Tenere in mano un mouse, non mi fa male. Ho fatto foto professionali ma poi l'impegno con il dopo, mi ha fatto mollare il resto. So cucire a mano e a macchina, anche sul lino ma la lista è ancora lunga e siccome non voglio star qua a dire, mi fermo qua. Dico solo che spesso mi hanno detto che ero un "tipo da sposare". Di rimando rispondo che non sono il tipo manco da portare a letto solo per questo. Se cercate qualcuno per fare i lavoretti di casa o per il lavoro, avete sbagliato buco. Cercate sull'elenco, anche digitale e chiamate l'esperto che più vi confà. Se cercate un uomo, allora sono disposto a discuterne. Il mio prezzo si chiama lealtà ed onestà. Al di fuori di questo niente esiste. Se mi mentite, vi mento. Se cercate di giocare con me e me ne accorgo, gioco con voi. E' molto semplice in fondo.
Non cerco nessuno come ho più volte detto. Il mio mondo è così particolare che è un po' fuori dagli schemi comuni. Sono abituato a camminare per strada con la tipa al guinzaglio senza vergogna né per chi sono, né per quello che mi piace. Come disse una volta mio cugino: "In casa nostra siamo sempre stati dei gran porcelli, solo che tu ci hai superati tutti," ridendosela di brutto.

In altri tempi ho difeso il sonno di molti e costa fatica. Tanta. Oggi penso non di aver sbagliato, no, ma di averlo fatto per persone che semplicemente non se lo meritano ed il merito per me è la parte fondamentale della vita associato ad una buona dose di "compassione buddista".
Perché ho scritto sto post?
Perché mi sono imbattuto con l'ennesima guru a cui basta un corso di legature per essere diventata maestra soprattutto se associato ad un titolo di studio. Nelle arti marziali quando ho cominciato non c'erano gli esami per passare. Nemmeno adesso ho un diploma, qualcosa che certifichi il mio livello. Non ho un palmares, non mi sono mai interessate le competizioni "sportive" dove i colpi si tiravano per farli vedere o quasi. Mi piaceva e mi piace la filosofia, la meditazione, lo studio delle tecniche di lotta e in quanti infiniti modi si possono elaborare. Il karate era mutevole come la mente. Si evolve ed impara da se stesso.
Era il maestro che ti valutava e ti diceva: "Metti la verde". Poi riunificammo gran parte delle federazioni e una fu predominante. Per ogni cintura c'era un esame. Il gran capo disse che prima della blu i ragazzi non avrebbero dovuto far kumite ma "mi opposi". Feci presente che nel judo il contatto fisico è sempre presente anche dalla cintura bianca (7° kyu), e che il "Randori", si fa tutti i giorni. Il rischio era quello di avere ragazzi che non avevano nessuna confidenza con il contatto, con la distanza e con un combattimento vero anche con la paura. Il risultato fu che venne ricambiato tutto e che i ragazzi avrebbero cominciato per gradi fin dall'inizio. Ebbene, per arrivare alla cintura marrone ci vogliono per lo meno 3-4 anni di frequenza. Questi dopo aver imparato per i cazzi loro, per aver fatto un corso, per aver scritto delle boiate da qualche parte, diventano i guru. Ebbene, non ci sto più.

Vengono qua, pretendono a loro tutto è dovuto. Scrivono e il rispetto non te lo danno manco a prescindere perché magari non sanno chi hanno davanti. Non importa. Ricco, grande, bravo o principiante, prima di buttarlo giù (o essere buttato giù), ho salutato e rispettato, prima e dopo. Se il karate italiano ai miei tempi è salito sulle vette del mondo e per dio, è anche grazie a me per quel poco che ho dato. Vi metto un filmato va, così avete un'idea di cosa sia il kumite. Lo era prima di me, è stato con me e lo sarà anche senza di me. Così vi fate pure un'ideuzza va :)
L'aggiungo adesso che l'ho rivisto per la 12ma volta. In questo filmato c'è un pluricampione mondiale compagno di squadra perché se non è lui, è il suo fratello gemello. :)


Quando cominciai Judo, prima del karate, il problema dell'arte in italia era che i judoka non riuscivano più a combattere con una frattura in corso. Il dolore insopportabile. Mi tirarono un tomoe-nage e la clavicola andò in pezzi. Faceva un male bestia ma fino a che non mi dettero il "mate", strinsi i denti. Fratture? A gogo. Ogni tre mesi faccio il bagno nel bostik ma quello fu un cambio. In un vecchio post cancellato scrissi di non mettere in dubbio la mia volontà. Ecco, questo il primo esempio. Non ho mai mollato  e probabilmente lo farò quando sarò morto. Dopo l'incidente mi dissero che si sarebbero voluti per lo meno sei mesi per ricominciare a muoversi. Dopo tre mesi avevo ripreso il 97% di mobilità. Come? "Lacrime e sangue", volontà.
Adesso quei vincitori sono diventati maestri e forse risale. Mi piace. Tanto. Mi piace che le persone abbiano una disciplina morale e che sappiano quello che fanno. Mi piace che arrivino i nuovi anche nello shibari, mi piace che imparino. Però c'è un limite. Con una cintura da judo io so come ammazzarti non solo come legarti. So dove non devi premere, so che è rischioso cazzo e che non bisogna scherzare. Non è che sono un omicida. Chiunque faccia arti marziali queste cose le sa. Anche Wieseman nei suoi scritti ha sempre sostenuto di andare a fare judo e di farlo bene prima di fare soffocamenti o altro. Anche questo era in un post cancellato perché non voglio che impariate o proviate leggendo qua cose che potrebbero costarvi caro, parecchio. Non mi piace nemmeno che il fai da te si elevi a maestro o faccia corsi. No. Mi spiace. Shirai è stato guardato male per i suoi scritti e la sua enciclopedia del karate perché traeva denaro da qualcosa che denaro non deve vedere. E' filosofia, è vita ed è via, "DO". Figuriamoci.

Vi racconto una storiella vera. Un giorno un maestro di cui non faccio nome, si trovò ad attraversare la strada in città mentre sopraggiungeva un tram. Il conducente dovette fermarsi e cominciò ad insultarlo. Chiese scusa che sovrappensiero non l'aveva visto. Nessuno si era fatto male in fondo. Solo che l'autista era incazzato nero. Scese e lo prese a botte. Il maestro si chiuse in difesa e non gli disse nemmeno cose del tipo : "Fermo che se rispondo poi"... semplicemente quando l'altro ebbe esaurito la rabbia ed il fiato gli disse: "Hai finito?" E se ne andò.
Ecco, avrebbe potuto rispondere e fargli pure parecchio male. Saper di poter fare non significa fare. So che se l'avesse incontrato sul tatami anche solo in allenamento, non avrebbe avuto "pietà" perché con noi non ne aveva. La forza o ogni azione deve essere per forza adeguata a chi si ha davanti.
Ah, quando facevamo una cazzata, una mancanza di attenzione o di rispetto, la meno grave erano 3 giri a coniglietto del dojo e alla più grave 10 flessioni, 10 pugni. 20 flessioni, 20 pugni e così fino a cento. Psss.. le flessioni su due nocche e per qualche maestro anche solo sui pollici. Così si paga la penitenza e ci si rafforza per le tecniche di rottura.
Non farò manco la lista dei maestri con cui ho imparato. Qualcuno meglio, qualcuno da lasciar perdere anche per questo. Nell'ambiente si sa chi è e chi non è. Chi è bravo per qualcosa, chi per insegnare una schiappa, chi la tdc e chi il santo. Però non si può scrivere perché si ama il mondo rose e fiori. Tutto bello e forse è pure giusto così. Tanto non cambia nulla, solo la formale apparenza. Scemo sono, scemo rimango. "Santa sei, santa rimani, zoccola pure" nel caso eventuale e in tono generalista.
Chi ci si riconosce ha la coda di paglia va. :)


lunedì 8 agosto 2016

Eicaculazione femminile riconoscere un video fake

Eccoci qua.
Come si fa riconoscere un video fake in internet? La linea di principio è pressappoco questa: si può fingere gridando, gemendo, facendo una faccia goduriosa sotto un simulato orgasmo. Si può fingere di squirtare come ho scritto nel post di ieri e nei precedenti semplicemente urinando o si può appunto, farsi riempire la vagina (sempre fica), di fluidi ed espellendoli in contrazione.
Premesso che non tutte le donne fanno un getto uretrale se vengono sotto stimolazione del punto G, ci sta che le violente contrazioni vaginali possano far espellere i fluidi di lubrificazione che la vagina ha prodotto e che possono anche essere di quantità. Certo è però che tra questo e sparar fuori un fluido limpido e notevole c'è tanta ma tanta differenza. Vi metto qualche foto, di nuovo e vediamo di capire cosa cercate e cosa.

Questo è un pissing. Dirai come fai a capire che esce comunque dall'uretra? Ebbene, si può fingere tutto ma le contrazioni muscolari no. Con quelle ancora nessuno ci può far niente.














Questo è probabilmente vero. La ragazza cerca di tenere le cosce aperte ma quasi non vi riesce. Si vedono due contrazioni muscolari notevoli.
Dopo un'oretta a cercare tra i video on line, seguito a vedere molti fakes o falsi e comunque parecchio ma parecchio dubbi.
I produttori di porno video hanno bisogno di far vedere gli schizzi che siano maschili o femminili diretti un po' ovunque. Gli uomini anche se vengono in bocca della ragazza, lei in quasi della totalità dei casi, la aprirà in direzione della telecamera per far vedere che è piena di sperma per poi ingoiarlo. Altrimenti lo sputerà o ancora, il porno attore verrà ovunque meno che li. I bersagli preferiti sono in  in ordine: la faccia, il seno, la pancia e la schiena. Un'eiaculazione sui piedi è già definita fetish. Alle volte anche in questi casi, si usano creme dallo stesso aspetto del seme maschile visto che il porno attore dopo qualche ora di sesso, non ha più abbastanza sperma da espellere oppure un fotomontaggio. Nello squirting reale, di persone normali che non sono abituate a fingere a letto per professione  il discorso cambia. Non devono fare movie, non devono far vedere al mondo il proprio orgasmo con un getto e dal punto di vista femminile il fluido è semi trasparente, non ben visibile. Alle volte è talmente ridotto che si mischia agli altri fluidi.
Lo squirting femminile è una "forzatura" in qualche modo. In primo luogo è l'intensità dell'orgasmo che provoca contrazioni talmente forti che quello che c'è nell'uretra viene comunque espulso. Ovvio che se di fluidi accumulati all'interno del dotto uretrale (il canale dell'uretra), sono pochi, non si espelle niente. Questo è un fattore fisiologico. Ogni persona è fatta in modo diverso. Ogni muscolatura si contrae in modo diverso ed è questo che causa diversità detto in modo molto riduttivo. Infine  e non è da poco. inutile tentare di far venire qualcuna che non ha orgasmi vaginali in questo modo. Non ci riuscirete. Potete magari accoppiare le dita o il toy con una robusta fellatio (leccata di clito), ma l'effetto finale non è mai lo stesso in intensità. Devo dire che però è capitato che questa pratica è servita a far avere orgasmi vaginali a chi non ne aveva mai avuti.
Tutti i dotti uretrali durante l'atto sessuale si chiudono perché l'urina uccide gli spermatozoi. I fluidi vaginali favoriscono la risalita dei medesimi e visto il ph naturale del dotto vaginale, senza questi, morirebbero comunque. Non importa essere medici per scrivere o dire queste cose, sono solo l'ABC ma come al solito, non credetemi ma verificate quello che scrivo su siti autorevoli e non giornalistici. Anche questi devono vendere e gli basta riportare anche notizie false o incomplete o non veritiere pur di farlo. Non scopriamo l'acqua calda per una cosa del genere no?
Devo aggiungere un'altra cosa ora che mi viene in mente. Vedo in molti video le porno attrici che durante uno squirting passano la mano in modo ondulatorio sulla vulva (la parte esterna della topa). Vi metto un video. Ebbene, non ho mai visto nessuna capace di controllarsi fino a questo punto durante un orgasmo. Le mie personali risposte sono due:
la prima è che non vogliano far vedere l'intensità e la provenienza del getto. Voi guarderete la loro mano non le cosce o quant'altro, perdendovi la possibile veridicità del filmato.
La seconda è che si, tutto vero ma talmente allenate che comunque riescono a farlo cosa non impossibile. Ecco, questa è una raccolta di "squirting orgasms" che mi piace. Storico, notevole e molto "veritiero" lo squirting della ragazza sul tavolo da fumo (è una pornostar ma non ricordo il nome). Provate a tenerla ferma! :)



Eiaculazione femminile e disinformazione

Qualche anno fa scrissi due articoli sul blog sull'eiaculazione femminile o squirting.
questo:
Squirting o ejaculazione femminile.- golden showers foto, tra il reale ed il falso nel settembre 2011
Da cui un video "VERO",
Squirting o ejaculazione femminile.- golden showers nel novembre 2011.

Oggi facendo due chiacchiere con una simpatica Signora esperta e a quanto pare lo è, ho scoperto una cosa che oramai lo sanno tutti. Son rimasto indietro. Non ho mai capito un cazzo e probabilmente nell'invecchiare, capirò ancora meno.
Ebbene, mi ha passato tre link di post scritti di suo pugno che sono effettivamente belli e molto esaustivi.
http://www.violetab.com/sullo-squirting-sugli-orgasmi-vaginali/
https://www.ohhh.it/sex-expert-lo-squirting-eiaculazione-femminile/
http://www.gioia.it/benessere/sesso/consigli/a1275/punto-g-come-trovarlo/
http://www.confessionidiunclitoride.it/it/viva-lo-squirting/

Questo è un pissing anche
durante l'atto sessuale.
Nel chiacchierare in privato però, non ci capivamo proprio che non riuscivo a capire come si potesse squirtare in una posizione di schiena e durante un atto sessuale di penetrazione. Il punto di stimolazione è semplicemente sbagliato: il pene resta contrario per curvatura, la vescica ed il G, fuori bersaglio proprio.
Lo squirting femminile propriamente detto è legato all'eiaculazione "femminile", all'orgasmo e non alla perdita più o meno voluta di urina durante l'atto sessuale. Avevo scritto infatti, squirting - golden showers proprio per separare le due cose. In effetti, secondo la Violeta, pare che lo squirting ed il pissing siano la stessa cosa, che se fai pp mentre scopi sia l'esatta e medesima sensazione di quando vieni. Oddio, adesso mi tiro il solito filo di improperi perché mi piacerebbe si, fare la lunga lista di nomi e cognomi di chi ha provato e domandarlo a loro se è lo stesso. Visto che non è possibile, preferisco postare qualche articolo SERIO preso in rete da professionisti che per lo meno sanno di cosa si parlano.
Questo è un pissing
Certamente, eiaculare significa "l'uscire di un liquido con forza" ma non ho manco mai sentito dire che i pompieri eiaculano l'acqua su un incendio con le pompe. Eppure son pompe ma forse di un altro genere è? Vorrei vedere le risate qualora qualcuno lo facesse e quanto tempo ci vorrebbe prima di finire in rete tra il mal di panza generale. In effetti in modo medico e culturalmente corretto, l'atto di urinare è la "minzione". Sempre che non siamo tutti completamente rincretiniti seguitiamo a parlare di eiaculazione e non di altro nella stimolazione del G. Lo scopo infatti è quello di procurare un orgasmo, non di fare urinare la pulzella. Ci sono metodi molto più efficaci che andare a infilare le dita in un punto di piacere difficilmente identificabile per i non esperti, per ottenere lo scopo.
Questo è un orgasmo maschile
o uno squirting maschile
Nemmeno un uomo eiacula quando fa pp ma quando "viene" ha un orgasmo, una donna eiacula pariteticamente quando anche lei "viene" e non quando fa altro. Sempre per chi non ha dimestichezza su cosa sia l'eiaculazione in italiano: eiaculare v. intr. [dal lat. eiaculare o eiaculari «gettar fuori», comp. di e-1 e iaculari «gettare, scagliare»] (io eiàculo, ecc.; aus. avere). – Emettere lo sperma (v. eiaculazione). Da Treccani. Sapete, sono un ignorante in materia.

La cosa buffa è che sta cosa è conosciuta dal tempo degli antichi romani, così come la differenza tra fellatio e irrumatio. Mi pare parecchio strano che tutta sta manica di gente  non abbia capito un cazzo come me che tra i primi ne ho parlato sui social networks.
Così non ha capito niente manco
L'INDENPENDENT,
Il SIDNEY MORNING HERALD
Nemmeno la COLUMIBIA UNIVERSITY OF NEW YORK ci ha capito una mazza, ma proprio nulla.
Il dottor David Delvin di NETDOCTOR.
e manco tutta la lista di siti autorevoli che google riporta e che non ho voglia di scrivere qua.
se proprio vi piace premete qui:

FEMALE EJACULATION, SCIENCE  e non vorrei mettermi a discutere della query che è stata posta in modo che l'algoritmo di google non mi presentasse i video porno che ci sono in giro dove la maggior parte delle donne finge anche di godere (che non è venire), perché porno attrici e schizza mentre fa altro (o gode davvero), ma non viene. Oppure ancora ha la vagina (fica per i terra-terra), riempita di un fluido con una peretta o strumenti adatti all'uopo e schizza semplicemente contraendo i muscoli vaginali. Se vi siete fatti un'idea guardando sta roba e beh, gente, avete capito malissimo. Era un granchio di due tonnellate a dir poco. Sempre per la cronaca, anche un uomo fa pissing per piacere e quindi gode ma seguita a non venire. In effetti e come ho già due volte descritto, il pissing durante un orgasmo maschile è scientificamente impossibile. Uno squirting femminile alle volte si e rileggetevi i post, grazie.


La cosa che mi fa "andare in bestia" è che poi quella roba viene riportata sui vari settimanali cartacei e on line e che dovrebbe fare informazione. A quanto pare a me è che si faccia disinformazione anche in malo modo.

Poi si incazzano perché svalvolo (si fa per dire), e fanculizzo. Per forza. Ah, noi non solo non capiamo un cazzo e siamo rimasti addietro ma non abbiamo mai fatto SM. Mai! Loro si, pur non avendo mai messo piede in una session, in stretto gergo sadomasochista.
W l'itaglia.



domenica 7 agosto 2016

Somebody to love.



Qualcuno ieri si mi ha detto che mi rispetta perché nonostante tutta la cacca che mi è successa e per la gran parte, vomitata da qualcun* che ha tradito fiducia e sentimenti, sono ancora qua. Ebbene, non è per la gran parte di voi che sono qui perché la voglia di mollare è e rimane tanta. E' perché incontri persone che capiscono e che non approvano certi comportamenti più o meno difesi e protetti dalle leggi correnti. Così come non approvo il vedere donne ammazzate per estremo narcisismo, così non approvo né uomini e né donne uccise dentro dallo stesso identico sentimento.
E' perché qualcuno ha capito e probabilmente ci ha già sbattuto il muso o a visto che effetto fa sull'amic*  chè è finit* nelle grinfie di persone senza morale guidate solo dal loro interesse.

Così mi arriva sta roba o mi si avvicina chi pubblica questa roba. L'inglese da il valore della portata dell'abuso che si nasconde dietro una sudicia facciata di perbenismo.





 


The point is when people started to change, they usually perefere their old own shit than be better.

Such easy.




When is respectful, sure.








 


Girls, close your eyes and imagine you have a son. Imagine he is dating a "woman" like you. Did you smile? No? Than change.

His secret desire is to be ravished, lovely involved in a unbearable pleasure, and taken fully open to love by a woman of deep spiritual wisdom, strength, humor, sensivity and integrity.



A man who uses a woman for his own sexual gratification, but belittles her into thinking she is no good in bed, is not a dominant personality, but a submissive one. 
Diana Hunter, New York Moment
(via daddyinmichigan)

BDSM Shaded Down to Opaque

 I am a submissive. A babygirl to be specific. My submission comes in the shade of childlike wonder and eagerness for approval. I am 50 shades of pink. And 50 shades of misunderstood.
Don’t assume you know what Bdsm or Lifestyle is. And certainly don’t look to best selling fiction or Hollywood fanfare to give you an accurate description.
You know what submission is? It’s telling your Dominant that you hate your body and you’re afraid of being naked. And them giving you not only an order to be bare, but permission to expose your fears safely. It’s them insisting on you accepting yourself because they already do.
Submission is focus. On you. On them. On your relationship. On your goals. It’s guidance on bettering aspects of your life, and your life together. Far beyond sexuality. Far beyond selfish motives.
Submission isn’t always blindfolds and being tied up. It isn’t being pushed to say your safeword. It isn’t always leather. It isn’t always scenes. It isn’t a perversity. Or abomination.
Being submissive takes courage and a pride in oneself. It’s giving someone the absolute best parts of who you are…and those things not only being appreciated, but valued. Openly, publicly, honestly.
It has become easier for someone to come out as being gay or lesbian or transgendered than to admit they hold a place in the Lifestyle community. That saddens me. What amazing people I know in these circles. Colorful, educated, successful beings.
Bdsm isn’t abuse. It isn’t cowering and confusion. It isn’t only one person in the relationship holding all the cards and getting all the benefits.
Bdsm is exploration, honesty, accountability, communication, diversity, and most importantly acceptance in your unique sexuality and defining personality.
To be truthful…if you were to make an actual movie or write a book on a true D/s interaction, people would be bored through 21 of the 24 chapters. 29 minutes of the movie would hold attention.
Submission is beautiful and earnest. And it takes a strong courageous person to attempt it or explore it.
I’m proud to be recognized as one of those said people. And if you’re one of those who hold it in regard as well…I’m proud to be in a community with you. And I’ll tell you in 50 different ways.

sabato 6 agosto 2016

Una cosa così

Nonostante tutto quanto, cercar di capirmi è come voler comprendere il mare da una singola onda che si infrange sulla battigia.

Vergogna

E' da qualche giorno che parlo con un'amica di situazioni vissute e qualcuna tutt'ora in vita. Non se riuscirò a scrivere sto post in modo asettico ed in modo comprensibile da tutti visto l'andazzo generale.

La domanda che mi è stata posta è "Tu ti vuoi bene"?

Risposta: Non sempre. Più che altro non amo quello che mi succede intorno. Trovo incomprensibile andare ad elemosinare attenzione ed amore verso qualcun* che non ha intenzione di dartelo. Puoi mandare messaggi, pubblici, privati per un po'. Poi basta perché ti umili anche verso i tuoi stessi bisogni che dovrebbero essere uno standard non una ricerca o una pretesa. L'umiliazione qua è ricchezza, come la dominazione e la sottomissione. così diventa solo qualcosa di sciatto e di basso, vuoto, insulso.

Lo so che provi, ognuno di noi lo sa per chi ci è passato o lo sta facendo adesso. L'anno scorso feci pure dei video e credevo e tutt'ora credo che non riuscirei a fare qualcosa di meglio per esprimermi. Nulla, vuoto. Strilli ti incazzi per cosa? Aveva ragione "La grande anima": "Se urli tutti ti sentono, se bisbigli solo chi ti è vicino, ma se stai in silenzio solo chi ti ama ti ascolta."

Così se ti chiedono di sparire, allora sparisce tutto ma proprio tutto anche quello che stato dedicato, scritto magari da una discussione privata e messo a disposizione dei lettori perché ne facessero buon uso. Sono spariti i ricordi, sparito il tempo, sparito tutto quello che è stato. Pufff con tre effe :).
Ho pubblicato tante volte le frasi dell'ultimo samurai visto che quel film è pieno di zen e di filosofia orientale. Si lo so che non è vero, che è un'idealizzazione di figure storiche ma non sposta il punto di una virgola. Per citare i valori occidentali che non sono molto diversi in teoria ma poi nella pratica  tutti e due sono  antitetici. 

"Il signore diceva: " In nome di Dio, di San Michele e di San Giorgio io ti faccio cavaliere. Sii leale, forte, generoso." Un cavallo veniva subito dato al nuovo cavaliere e pure il ceffone per farlo traballare e risvegliare.
  1. Tu crederai a tutto ciò che la Chiesa insegna ed osserverai i suoi comandamenti. 忠義, Chugi: Dovere e Lealtà
  2. Tu proteggerai la Chiesa.
  3. Tu difenderai tutti i deboli仁, Jin: Compassione
  4. Tu amerai il paese dove sei nato. 名誉, Meiyo: Onore
  5. Tu non ti ritirerai mai davanti al nemico. 勇, Yu: Eroico Coraggio
  6. Tu farai la guerra ad oltranza contro gli Infedeli.
  7. Tu adempierai i tuoi doveri feudali, se non sono contrari alla legge di Dio. 名誉, Meiyo: Onore
  8. Tu non mentirai mai, e sarai fedele alla parola data.  誠, Makoto: Completa Sincerità
  9. Tu sarai liberato e generoso con tutti. 仁, Jin: Compassione
  10. Tu sarai il campione del diritto e del bene, contro l'ingiustizia e il male. 義, Gi: Onestà e Giustizia; 礼, Rei: Gentile Cortesia.
Il risultato era che poi faceva letteralmente gli affari suoi nel peggiore dei modi. Un samurai ci avrebbe messo un batter di ciglia a fare una strage semplicemente perché guardato male alla faccia della protezione di donne e bambini.

Non v'è molto di diverso tra questi ed i principi del Bushi-do, solo che in quest'ultimo la chiesa non v'è. Da buon "non credente", non vi sono alternative, parrebbe logico e quasi pacchiano spiegare. Noi non crediamo nelle favole ma se parliamo di magia IL mago è MERLINO, LA strega è MORGANA ed il Re, ARTU'. Già, Merlino risvegliò l'alito del DRAGO per farlo nascere. Oh che strano, un drago buono in occidente.
Così se vuoi sparire ed è un diritto di tutti, per il mio personale e contestabilissimo punto di vista è "...perché ti vergogni di quello che hai fatto.
PERCHE' TI VERGOGNI DI QUELLO CHE HAI FATTO
PERCHE' TI VERGOGNI DI QUELLO CHE HAI FATTO".

No, non è strillata  è che ha l'eco :). Oh, dove l'ho sentita? Boh! ;)

Siccome faccio sempre conto di parlare con gente che ha la cultura di un paracarro e non me ne vogliate, spesso è così. Da http://www.treccani.it/vocabolario/vergogna/
vergógna s. f. [lat. verecŭndia; cfr. verecondia]. – 1. a. Sentimento più o meno profondo di turbamento e di disagio suscitato dalla coscienza o dal timore della riprovazione e della condanna (morale o sociale) di altri per un’azione, un comportamento o una situazione, che siano o possano essere oggetto di un giudizio sfavorevole, di disprezzo o di discredito: sentire, avere, provare v. di qualche cosa; avrei v. di comportarmi vigliaccamente come ha fatto lui; non hai v. delle bugie che hai detto?; aveva sempre nascosto, per v., il suo passato; non hai v. di andare in giro così (mezza nuda, o vestito come un pezzente, ecc.)?; gente che non ha, che non sente v., spudorata; e in genere, non avere v., non avere pudore. b. Con sign. meno grave, riguardo, ritegno suggerito da senso di discrezione o da timidezza: non bisogna avere v. di chiedere ciò a cui si ha diritto; il bambino sa tante poesie, ma ha v. di recitarle quando c’è qualche estraneo (più com., in questo senso, si vergogna). c. La manifestazione esterna del turbamento prodotto dalla vergogna, e soprattutto il rossore del volto: si fece avanti pieno di v.; arrossire di v. (o per la v.), essere rosso di v.; E di trista v. si dipinse (Dante); la donna, che assai onesta persona era, udendo così dire al marito, tutta di v. arrossò (Boccaccio); Tutto avvampato di v. in faccia (Ariosto). 2. a. Fatto o situazione che costituisce o che reca disonore e discredito, e il disonore stesso o discredito che ne è la conseguenza: meglio la morte che la v.; cose che fanno v., che tornano a v. di chi le fa; povertà non fa v. (prov.); rimanere in v., rimanere disonorati, e nell’uso ant. anche come equivalente di tornare a v., essere di disonore: li falli d’Edippo ... paiono rimanere in v. del figlio (Dante); come esclam., vergogna!, che vergogna!, con tono di forte biasimo: rispondere così ai genitori, vergogna! b. Molto frequente con sign. concreto, fatto, comportamento o persona che è causa di discredito o che merita condanna e riprovazione: è una v. quello che hai fatto; che v. questa sporcizia per le strade!; è una vera v., questo disservizio postale; quando è necessario, non è v. chiedere un favore; quel ragazzo è la v. di tutta la famiglia. c. Al plur., le vergogne, le parti genitali (come sinon. più fam. e solo scherz. dell’ormai raro pudenda): andava in giro per casa mezzo nudo, o mezza nuda, senza neanche curarsi di nascondere le vergogne. ◆ Dim., non com., vergognétta, vergognùccia (più com. il plur. vergognétte, nel sign. 2 c di vergogna, con riferimento a bambini); pegg., non com., vergognàccia..
Ebbene la vergogna non è altro che la PAURA di essere giudicati per aver fatto qualcosa in piena libertà di coscienza e capacità di intendere e di volere. Ognuno è e rimane libero di cambiare idea ma nessuno si esime dalle responsabilità prese nei confronti del prossimo senza costrizione. Non la prendete come una minaccia verso nessuno ma rimane il quanto. Infatti non in tutti gli stati e le nazioni del mondo vi è lo stesso criterio legislativo. C'è chi parte dal principio che se vai in giro a metter foto e poi tornano indietro e beh, son cavoli tuoi. Insomma è un po' come dire che se fai acrobazie con una tavola su un corrimano, non è colpa del corrimano e di chi ce l'ha messo ma tua che ci salti su. Foto e film non sono corrimano, non è un uso "improprio" così la vedo e nonostante quello che possiate pensare, non le chiedo, non le faccio. Una sola volta ho detto, se ti va filma e fotografa, le mettiamo su youtube così che tra qualche anno possiamo rivederle e riderci su. Vedere come siamo cambiati" ma stavo credendo a delle false promesse e beh, chi le riguarderà? Non importa, erano false pure quelle.

Se vai in giro a fare porcellate e la tua partner, il tuo partner si accorge e si sente offes*, e beh prova a chiedere scusa. In genere la prima la passano così aspettiamo la seconda con bibite e noccioline come ho detto spesso all'amico Shink, poi arrivano le legnate che "il lupo perde il pelo ma non il vizio". C'è chi fa un passettino in avanti e personalmente la trovo una più equidistante posizione, come quella del Texas che dice che puoi mettere in rete quello che ti pare ma se causi un danno, ne rispondi con un indennizzo. Ovvio che il danno è da dimostrare e l'indennizzo pure ma succede.

Un ciccio biriccio nel corso degli ultimi quattro anni è diventato cicco spezzatino, ciccio formaggio, poi è sparito il ciccio ed è diventato vegetariano. E' apparsa una pagina anonima e dai che si continua a far danni. Sapete come funziona qua in Italia vero? Se qualcuno vi mette davanti un problema, prima l'attaccate poi l'evitate. Quindi evitate anche l'argomento fintanto che a giri larghi non ci cadete pure voi e allora andate a cercare un gruppo di persone finiti nello stesso guaio e fate casino perché vi ascoltino. Insomma, non c'è niente meglio per capire che ricevere "un calcio diretto nei testicoli".

Quindi, come per me e te e purtroppo troppi altri. Inutile andare a elemosinare attenzione, amore, rispetto, lealtà, riconoscenza verso qualcuno che della vergogna ne ha fatto l'ennesima difesa della propria nullità o di una vita trascorsa solo a riscuotere egoistiche opportunità fregandosene di tutto e tutti. Non dimenticare il male che ti ha fatto e se c'è ancora, guarda prima il male che il poco o il falso bene che ottieni.
Non me ne vogliate se qualcun* qua ci si riconosce. E' purtroppo diventato davvero un modo di fare troppo comune perché i casi siano solo personali.

YOU ARE NOT OBLIGATED TO FORGIVE YOUR ABUSER IN ORDER TO RECOVER.
YOU ARE NOT OBLIGATED TO FORGIVE YOUR ABUSER IN ORDER TO RECOVER.
YOU ARE NOT OBLIGATED TO FORGIVE YOUR ABUSER IN ORDER TO RECOVER.
YOU ARE NOT OBLIGATED TO FORGIVE YOUR ABUSER IN ORDER TO RECOVER.
YOU ARE NOT OBLIGATED TO FORGIVE YOUR ABUSER IN ORDER TO RECOVER.
Fuck what you’ve been told, forgiving and forgetting doesn’t always work"
Servisse a qualcosa, a tenerti stretto qualcuno che davvero ti ama. Qualcuno per cui la "tua" assenza è un buco profondo nella sua esistenza. Qualcuno per cui il non esserci l'altra (te), fosse semplicemente la mancanza dell'aria che respira per essere vivo. Qualcuno che ti ricambia con la stessa dedizione, rispetto e amore che "tu" gli dai, posso capire. Anzi si, avanti così. Se è una persona vera, capirà. E' che TU devi comprendere quando stai solo cercando di tirar fuori del sangue da una rapa. Devi cambiare ortaggio. E' un po' come quello che metti dentro nello stomaco. Mettici le cose giuste e vedrai che stai meglio. Questo è "l' ordine" nella vita".

Come disse la mia psicologa preferita,
(maestra): "Niente è peggiore e
devastante come mettere qualcuno
davanti a se stesso ed il suo modo
di fare. Così si va avanti, a indifferenza,
indifferenza. A inutili tentativi di
ottenere "guadagno", a immensi buchi

nell'acqua. 
C'è qualcos'altro su cui meditare però. La voglia di farti fess* a tutti i costi e con ogni mezzo. Mentono e si aspettano che tu non menta loro. Pretendono a tutti i costi ma non sono disposti a dare. Mi fanno l'idea di uno stupido ladro che con in mano una pistola minaccino i proprietari di casa e prendano talmente tanta roba, anche inutile da non poterla portare e quando se ne vanno, dicono cose del tipo: "Grazie è",  come se consapevolmente gli avessi dato tu il quanto. Giorni di vita, paure, sogni, felicità, sicurezze e perché no, regali anche piccoli di ogni forma e natura, anche quelli con cui si gioca. Tempo.
Qui dovrebbe quasi essere la perfezione.  Nessuno ti obbliga, anche i comandi sono "inganni" perché il piacere di stare assieme sia ancora più intenso. Non dovrebbe esserci fine all'amore. Non credo davvero si possa smettere di amare qualcuno. Semmai ci sono interessi che alle fine ti portano "a litigare". È stupido ma è così.  Ci portiamo qui dentro il cuore di tutti i giorni e questo è lo sbaglio. Prendo ad esempio il tuo desiderio di provare con un'altra donna che è stato ed è il desiderio di molte e che poi fa ai cozzi con la paura di perdere qualcuno o qualcosa. Il partner o l'intensità. Fare e vivere l'uno per l'altra in reciprocità che questa è la vera chiave del piacere. Fidarsi non è non aver paura a spogliare il corpo. Fidarsi è dare la propria anima a chi ne ha rispetto e la custodirà con cura. Anche questo è volersi bene in un certo qual modo. Dare il giusto a chi se lo merita perché E' giusto così e gli altri, quelli che ti usano ed abusano, metterli dove meglio stanno. Nel nulla da dove provengono e dove credono di vivere.

Non elemosinare una presenza, non chiedere di essere a chi non è e mai sarà. Non siamo sbagliati amica mia, siamo LIBERI, siamo VERI.

martedì 2 agosto 2016

Fiammiferi

Ci sono delle persone che incontri che si accendono subito di una fiamma vivida, intensa,  lucente e calda ma bruciano come fiammiferi. In pochi secondi diventano dei carboncini contorti e spenti, inutili, insignificanti come quello che hanno dentro. Il nulla.