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domenica 3 settembre 2017

A walk on part in the war for a lead role in a cage?



  • Fino al 1963 era in vigore in Italia il cosiddetto “ius corrigendi” che dava al marito il diritto di picchiare la moglie rea di aver commesso qualche errore (a suo insindacabile giudizio, basta che non andasse contro la morale comune).
  • Fino al 1968 ('69?) l’adulterio era reato. Per le donne fedifraghe era prevista la carcerazione fino a due anni, mentre gli uomini erano impuniti, a meno che la relazione extraconiugale non fosse di dominio pubblico. Era lecito cioè che l’uomo tradisse la moglie, basta che lo facesse in segreto, o almeno con discrezione, perché altrimenti offendeva la famiglia e la morale sulla pubblica piazza (non interessava l’offesa arrecata alla moglie).
  • Fino al 1975 l’uomo aveva il controllo esclusivo della vita della famiglia ed esercitava la “patria potestà” su tutti i componenti, moglie compresa. La quale – per fare un esempio – non era libera neppure di scegliere il proprio luogo di residenza, essendo obbligata a seguire il coniuge ovunque lui la portasse (pena la denuncia per abbandono di tetto coniugale). Solo l’introduzione del nuovo diritto di famiglia ha abolito la potestà maritale e ha stabilito la parità tra i coniugi, riconoscendo a entrambi uguali doveri e diritti.
  • Fino al 1981 era in vigore in Italia il famigerato “delitto d’onore”. Secondo questa aberrante legge l’uomo che uccideva la moglie (o anche la figlia o la sorella) «nello stato d’ira determinato dall’offesa recata all’onore suo e della sua famiglia» aveva diritto alle attenuanti e a una pena limitata da tre a sette anni. Al contrario, la donna che uccideva il marito in circostanze analoghe, era condannata all’ergastolo.
  • Fino al 1983 era in vigore il cosiddetto ius corrigendi del marito nei confronti della moglie.
  • Ultima data, ma particolarmente significativa per la vicinanza temporale ai giorni nostri, è il 1996, quando dopo vent’anni di litigi, rinvii e tribolazioni è stata approvata la legge sulla violenza sessuale, che ha finalmente riconosciuto la violenza contro le donne un reato contro la persona e non più conto la morale.

Sembrano secoli vero? No, sono solo pochi anni fa eppure sembra così strano. Poi sono arrivati dei coglioni con la mania di grandezza, in vena di fare soldi facili e spesso esentasse andando ad organizzare feste, festini, cene e corsi vari nonché un po' di "divertimento facile" e così che si è sdoganato il SM. Peccato, era nato come un roba di libertà assoluta. Nessun condizionamento mentale, anzi, coscienza di se, di quello che ci piace e ci sublima con un fermo occhio alla reciprocità e ad un profondo rispetto reciproco.
Quello che attrae, fa business è chiaro.
Adesso le corde si trovano ovunque. Collanine, bracciali, attrezzi vari di ogni forma, misura e qualità. C'è anche qualcuno che li prova per voi come se la risposta agli attrezzi non fosse personale.

Da persone intelligenti la gran parte dei nuovi, non hanno fatto altro che portare quello che avevano nella vita normale, nel mondo del sado maso. Semplice, accomodante e facile.
  • Oggi che regala più un anello di fidanzamento? Nessuno. Voi l'avete sostituito con il collare. 
  • Oggi chi metterebbe mai in discussione la voce in capitolo di una donna? Nessuno. Il master, il daddy, il dom fa come cazzo gli pare con il vostro beneplacito. 
  • Consensualità. Presi gli accordi è sufficiente dire: se vuoi te ne puoi andare e quell@ farà di tutto per meritarsi quel posto accanto al/la tip@.
  • Avete sostituito la prigione imposta dalla legge con un'altra forma che la cultura ha conservato ma è più subdola.
  • All'epoca gli uomini menavano con la cinghia  per lo meno qui. Poi non si mena più. Poi il frustino per fare la differenza, adesso di nuovo la cinghia e pure la frusta da cavalli. Qualche mese fa, una tipa voleva sapere perché le rimanessero sulle chiappe i segni e gli ematomi sottocutanei delle "botte". Il "gran maestro usava" come rimedio l'alcool, come se facesse qualcosa. Però lei ci ritorna così dopo averle spiegato il quanto, aspetto e spero di leggerla sul giornale. Mal voluto non è mica mai troppo e son stanco anche degli webeti. Si ma questo è bdsm, a noi "piace". E chi vi ha detto che non piacesse anche alle vostre nonne e bisnonne qualche decennio fa? Chi ve lo ha detto eh!?
  • Sbagli? "IO" ti punisco, "io" decido quando e come devi venire, se ne ho voglia. Questo non è bdsm, è ABUSO. Questo non è l'evoluzione in avanti, è proprio un ritorno alle origini con voi che ne siete complici felici. Non vi ha obbligat@ nessuno, non ci sono leggi. Lo fate di vostra spontanea volontà e così finite in prigione. Dorata si ma che cambia lentamente il vostro modo di pensare fino a che il normale, il diritto, l'ABC di una sana relazione non esiste più. Così saltate da un letto all'altr@ o l'accondiscendete fintanto che non trovate un altr@ che sia apparentemente più papabile per finire solo in un'altra galera. Insomma, avete sostituito la prigione imposta dalla legge con un'altra forma che la cultura ha conservato ma è più subdola.
  • Alle volte uscite dalla vostra vita familiare per spezzare la noia, Rompete  le vite altrui come hanno fatto i vostri aguzzini in passato e poi ritornate al vostro nido come se niente fosse successo. Alle volte pure chiedendo dei perdoni improponibili. Il fascino del proibito è sempre presente. Non vi riesce di conciliare una "normalità" diversa da quello che vi hanno insegnato ed il vostro modo di vita. Vi hanno detto che bisogna essere monogami, che le bambine usano il rosa e i maschi l'azzurro. Avevo cercato di prenderla distante facendo qualche post sugli animali qualche tempo fa ma non li capite. Se non sono diretto, schietto e "duro", nulla da fare nonostante che la maggior parte dei post siano calmi e tranquilli. Peccato che non arriva il tono.
  • Vi hanno insegnato ultimamente la cultura dell'io, in cui tutto vi è dovuto e che sono gli altri a dovere fare tutto nei vostri confronti. Leggo oggi quel sindaco del nord che ha fatto la sua scelta personale di non sposare una coppia gay perché contrario alla SUA cultura. Peccato che è un sindaco e che dovrebbe esserlo per tutti e non di chi gli pare a lui. Quando si assumono alcune posizioni nella vita, queste hanno un costo. Parlando di avvocati, visto che il pezzo sopra è di uno di loro, mi immagino quante volte avranno dovuto sostenere delle idee contrarie alla propria ideologia per fare una causa o per difendere qualcuno. Ecco. Chi comanda assume un "ruolo" MORALE IMPORTANTE, chi si sottomette assume altrettanto un ruolo MORALE IMPORTANTE e da qua non se ne esce. O capite di cosa parlo, o tanto vale usarvi come un ariete. 
  • La sessualità nasce da persone libere con menti libere ma che devono avere un presupposto costante: essere in grado di gestirsi e non di rimanere "schiavi" dei vostri desideri o di come vi hanno insegnato. Siete passati da persone relativamente libere a persone a cui non resta solo che saltare da una persona all'altra, da una prigione di "schiavitù" oggettiva all'altra senza via di uscita e senza la possibilità di tornare indietro. Il problema della libertà è quello di saperla gestire e pochi riescono. E' il limite di una società in cui "appoggiarsi" l'un l'altra è quasi sparito. Si tratta "solo" di usarsi per quanto ci ci piace. Nessuno può fare tutto da solo e se dall'altra parte trova qualcun altr@ che ci marcia, siete (siamo), tutti nella merda più totale.
Poi leggi in giro che la tipa separata o divorziata o che non se l'è presa in modo definitivo nessuno per tutta la sua vita, ad un certo punto incontra un tizio che non si sa da dove viene e anche se si sa è una roba da comiche. Le ha impartito qualche ordine, dato qualche vergata e ad un certo punto della disarmante serata, le ha semplicemente detto: "TU NON VIENI". Francamente non so come definirla sta merda ma di sicuro è qualcos'altro. Magari il "poveraccio" ha qualche serio problemino di autostima e ha trovato l'affamata del proibito e con un po' di adulazione è entrato nelle sue grazie. Dopo di che te le trovi ad amministrare gruppi di fantomatici BDSM in cui becchi le stesse facce, gli stessi profili da sfigati che in sei mesi si sono autoproclamati dio o del vero esperto sadico ma più che una schiava, ha bisogno di essere rinchiuso. Già, sta li per soddisfare il suo ego e non gliene fotte un cazzo di lei ma proprio nulla. Gli da un contentino per ingannarla poi lentamente la distrugge in tutta la sua autostima di donna. Evviva. Ah, dimenticavo, se dici qualcosa in modo diretto sei un saccente o un masterone. Se non dici niente meglio che così nessun dubbio può essere messo in testa a qualcuno e così si va avanti nel meccanismo involutivo del genere umano.
Seguito a ribadire un concetto forte però. Sono cresciuto con questi temi con i vari gruppi musicali che per dio, facevano musica con dei messaggi profondi dentro.  Da ragazzo eccome se mi colpì "whish you were here". Boia! Andavo molto bene con l'inglese e meglio davvero risentirla anche 30 volte. 


Così, così pensi di poter distinguere
il paradiso dall'inferno?
Cieli blu dal dolore?
Puoi distinguere un campo verde
da un freddo binario d'acciaio?
Un sorriso da un velo?
Pensi (davvero) di essere capace di distinguerli?

E ti hanno portato a barattare
i tuoi eroi con dei fantasmi?
Ceneri roventi per degli alberi?
Aria bollente con una fresca brezza?
Una magra consolazione per il cambiamento?
E hai scambiato una parte da comparsa in guerra
con un ruolo di comando in gabbia?

Come vorrei, come vorrei che tu fossi qui.
Siamo solo due anime perse che nuotano in una boccia per i pesci.
Anno dopo anno,
correndo sempre sul solito terreno,
cosa abbiamo trovato?
Le stesse vecchie paure.
Vorrei che tu fossi qui.

Perché alla fine è come ne "Il gattopardo", si cambia tutto per non cambiare niente. Due anni dopo scrissero e pubblicarono "The wall" da cui andò molto il singolo "Another brick in the wall" e che la quasi totalità estrapolò dal contesto opera rock e la definì commerciale. La maggior parte delle persone e dei ragazzi non era in grado davvero di capire cosa ci fosse scritto. Andava a memoria o recitando una litania. Così quando M. mi disse che era appunto, commerciale, gli risposi di si per evitare di seguitare a discutere. Tanto non avrebbe capito così come spesso qua non capite voi. A parti inverse faccio lo stesso ma mi sforzo di farlo, non mi radicalizzo. Al primo approccio "rifiuto", poi ci ripenso e mi dico che "potrebbe" e se appunto è così, allora cambio idea o la muto anche in modo radicale. La massa non muta. Si riadegua alla massa. Beh, "Another brick in the wall" è proprio whish you were here all'estremo evolutivo. E' un ci siamo rotti le palle di quello che ci propinate, vogliamo pensare e sentire con le nostre teste. Spacchiamo tutto perché vogliamo la nostra libertà. Era da tanto che la volevo fare e non sono stato molto esplicito apposta. Contavo più sul messaggio che sulla parte sessuale o esplicita. Non prometto di non rimetterci le mani su alcune foto che non avevo trovato di meglio ma non era quello che avevo in testa.
Buona visione da tutti i dispositivi.

sabato 2 settembre 2017

lunedì 28 agosto 2017

Atacama journey

Un caso? Una volta è un caso, due volte è un caso. Tre volte ed oltre no, è un modo di fare. Ho già parlato di tre esempi "lampanti" che passano da nord a sud e non smettono di passare. Torino, Milano, Verbania, Lucca, Napoli, di nuovo Milano, Bari e alle volte qualche città sparsa siciliana.

Ho fatto un esempio un po' mio come al solito stamane e lo riporto qua. Premettendo che ognuno ha sempre il diritto di pensarla e di uscire con gli pare, ecco il quanto: 

Un giorno incontrate Master A. Lui è uno attento con molti interessi, incluse le stelle. Così vi fa fare un bel viaggio in campagna dato che in città non si vedono proprio. Vi indica Giove e ci punta un cannocchiale e così vedete le sue 4 perle. Callisto, Ganimede, Io ed Europa. Bellissimi.

Un altro giorno incontrate Master B e quando gli dite che vi piacciono le stelle vi chiede: "Hai mai visto la nebulosa di Orione"? Così vi va fare un altro viaggio portandovi su una collina con poca luce,  trova il cacciatore nel cielo e ci punta il suo telescopio. Si trova vicino alla prima stella della cintura, partendo da sinistra. In particolari sere limpide e fredde, si vede ad occhio nudo. Magari vi fa pure vedere che ne so la costellazione del Drago. La vecchia stella polare e vi elenca le stelle de "Il basilisco": Eltanin (γ Draconis), η Draconis, Rastaban (β Draconis ), δ Draconis, ν Draconis si trova nella sezione della testa e via così.

Un altro giorno incontrate Master C che già conosce quest'andazzo così vi chiede: "Vuoi davvero vedere le stelle"? Ed al vostro: "Si", vi fa fare un altro viaggio ma un po' più lungo. Vi porta in Chile nel deserto di Atacama. In quel posto si vedono migliaia di migliaia di stelle. Nella notte si vede anche la nostra galassia, la Via Lattea. Si dice che in questo posto si possa ammirare uno spettacolo così emozionante da far letteralmente perdere il fiato. Si entra in contatto con tutto l'universo e ci si sente piccoli si ma anche parte di quella meravigliosa e misteriosa cosa questo è. Vi consiglio vivamente di vederlo dal pc a tutto schermo. Quella riga scura che ogni tanto si vede passare, è davvero lei, la nostra casa.





Ognuno nella vita ha i propri momenti ed fa i propri passi. Master A, un giorno diventerà come Master C ma mica è detto. Le persone si fermano anche in funzione della propria vita e delle proprie capacità. C'è chi oltre non può semplicemente andare. Master C, è passato ovviamente da tutte le fasi di Master A e di Master B ma è chiaramente oltre. Sa che per andare in quel deserto bisogna portarsi l'ossigeno. Non è un posto in cui vivere e sa che per portarvi li, deve farvi fare degli steps. Gradualmente. Il premio e beh, è quasi un'estasi. 

Con chi uscite se avete come avete, la possibilità di scegliere? Ognuno farà quella che ritiene adeguata alla sua particolare situazione o come sente o in funzione delle aspettative. E' altrettanto chiaro che Master C non fa comitive per andare in Chile. Alle volte ci porta gruppetti piiiiicoli di persone e prima di rivelare il viaggio, cerca di capire se chi vuole venire è davvero interessato alle stelle o solo a dire "wow" in una notte buia. E' un po come le due lapidi che ci sono al sacrario di Redipuglia.
  

Dipende da cosa ci si mette e questo dipende da cosa sentiamo. In due parole "chi siamo"! Capirete chi è questa persona solo da quello che scrive? Nessuno è abbastanza scemo da rivelarsi totalmente. Nessuno mai che abbia un luogo e un viaggio particolare per arrivarci, ne dirà tutto di quel percorso specialmente a tutti. Come in cucina per le ricette, come nella forgiatura di una Katana.

Non importa dove abiti Master A, B o C. Per incontrarlo qualcuno deve fare un viaggio e quello fisico è il meno pesante. Nessun Master che si definisca tale ha mai cercato una slave ma una donna che voglia essere sua slave e crede che la donna che cerca il suo master, prima cerchi l'uomo poi il resto perché è così che le relazioni funziono anche di sesso. Ci vuole tempo, la cosa più preziosa che c'è nella vita, ci vuole pazienza e perseveranza e si, in questo mondo, ci vogliono pure un po' di soldi che il viaggio non è mai gratis. Fare queste scelte in poco tempo, alle volte in mezza giornata o dando l'illusione di voler far si, il viaggio ma non avere le condizioni e la volontà di crearsele, è per così dire una presa per il culo prima verso se stessi, poi verso gli altri. Magari i Master A, B e C, hanno il loro modo per capire se davvero si possa andare in campagna o Chile, oppure se la pulzella a metà strada gli dirà mai: "Mi sono rotta le palle, ciao" e sparisce con i bagagli e senza pagare il volo. Poi tocca a M. A, B o C. regolare con la compagnia aerea e tutto il resto. Oddio per i primi due, qualche km di auto fa poco senso ma non conta, è il principio che vale. Prima si rispettano gli impegni, poi il resto. Può anche succedere che l'altitudine non sia per tutti e che per cause di forza maggiore, la pulzella debba essere riaccompagnata a casa di urgenza.
Alla fine non contano le distanze, contano sempre e solo i viaggi, per come si fanno e con chi si fanno. :)

Namasté

domenica 27 agosto 2017

Il nuovo sito di BDSM.


Udite, udite. Sta aprendo un nuovo sito tutto centrato sul bdsm moderno e sarà così costruito:


  1. Sarà richiesta per l'iscrizione un documento di identità valido. Non sarà reso pubblico che solo l'indirizzo di residenza. Basta la via così da sapere dove sia il soggetto rispetto a voi.
  2. La vicinanza di trasporti pubblici e gli orari. Casomai che dopo ogni incontro un@ non abbia voglia di guidare.
  3. La presenza di strutture ricettive facilmente raggiungibili nelle vicinanze della vostra abitazione e a che costo. Casomai un@ non abbia voglia di pulire.
  4. Il tipo di letto presente nelle strutture ricettive. Preferibile il ferro battuto che si possa legare.
  5. La presenza di camere doppie, triple o quadruple o appartamenti dove ci si possa divertire in gruppo.
Per gli utenti di sesso maschile la vostra scheda comprenderà:

  1. Foto esplicite e dettagliate, minimo 5 per persona.
  2. La vostra età.
  3. Il vostro stato civile. Non graditi gli accoppiati.
  4. Inclinazione: Comando. Subisco. Faccio quello che cazzo mi pare, che le vecchie denominazioni tipo dom/master sub/slave o switch, non hanno effettivamente più alcun senso.
  5. La capacità di ingozzare pillole blu x ogni 5 ore senza che vi venga un coccolone.
  6. Certificato di analisi mediche per malattie sessualmente trasmissibili aggiornato ogni mese (come per qualsiasi attore/attrice porno).
  7. Certificato dello psyco che seguite uno stile di vita narcisista.
  8. Gusti sessuali: Etero, bisex, bisex curios@.
  9. Dimensione del cazzo: lunghezza, circonferenza e foto in erezione oltre a quelle obbligatorie.
  10. Lista dei limiti per i Comando, subisco e faccio quello che cazzo mi pare.
  11. Comando, subisco e faccio quello che cazzo mi pare: lista del livello di esperienza per ogni singola pratica.
  12. Oggettistica disponibile con lista livello di esperienza per ogni oggetto.
  13. Lista di cosa vi piacerebbe provare con livello di gradimento.
  14. Lista delle pratiche preferite.
  15. Check list di monogamia o poligamia: per gli ignoranti, la volontà di avere più partners allo stesso tempo sia in momenti diversi, sia nello stesso momento.
  16. Livello di esibizionismo: insomma vi fate usare in luoghi pubblici o nei clubs?
Per le utenti di sesso femminile.
  1. Foto esplicite e dettagliate, minimo 5 per persona.
  2. La vostra età.
  3. Il vostro stato civile. Non graditi gli accoppiati.
  4. Inclinazione: Comando. Subisco. Faccio quello che cazzo mi pare, che le vecchie denominazioni tipo dom/master sub/slave o switch, non hanno effettivamente più alcun senso.
  5. Certificato di analisi mediche per malattie sessualmente trasmissibili aggiornato ogni mese (come per qualsiasi attore/attrice porno).
  6. Certificato dello psyco che seguite uno stile di vita narcisista.
  7. Gusti sessuali: Etero, bisex, bisex curios@.
  8. Dimensione del seno, cm di dilatazione di fica e buco del culo attualmente raggiunti.
  9. Lista dei limiti per i Comando, subisco e faccio quello che cazzo mi pare.
  10. Lista delle pratiche preferite.
  11. Comando, subisco e faccio quello che cazzo mi pare: lista del livello di esperienza per ogni singola pratica.
  12. Oggettistica disponibile con lista livello di esperienza per ogni oggetto
  13. Lista di cosa vi piacerebbe provare con livello di gradimento.
  14. Check list di monogamia o poligamia: per gli ignoranti, la volontà di avere più partners allo stesso tempo sia in momenti diversi, sia nello stesso momento.
  15. Livello di esibizionismo: insomma vi fate usare in luoghi pubblici o nei clubs?

Casi di espulsione a vita.
  • Informazioni false riportare sulla propria scheda.
  • Andare a suonare il campanello o subissare di telefonate i/l propri/o partner/s. Insomma, finito l'incontro "ognun per se e dio per tutti" fino al prossimo ed eventuale incontro programmato. 
  • Innamoramento. Nel caso che qualcun@ vada in crisi, potete offrirvi come consolante ed acquisirete punti VIP per acquisti di oggettistica on line.
  • Per i sovrappeso o comunque non abbastanza fighi/e sarà creato un circuito di incontri separato. In nessun caso i gruppi potranno mischiarsi.
Per il 98% di voi, questo dovrebbe essere semplicemente il paradiso. Si scopa e ci si diverte senza troppi problemi e grane di ogni sorta.
L'indirizzo ed il titolo del sito sarà:

martedì 22 agosto 2017

Di sicuro (?)


Chissà perché mi è venuto in mente di guardare un po' indietro e fare bilanci o per lo meno un sunto di cosa e come son passato attraverso.

Mi era stato insegnato e l'ho sentito mio fin da subito che questo era qualcosa di diverso rispetto al letto tradizionale e che la fantasia potesse portare in una relazione un po' oltre il limite. La mia scoperta è cominciata da ragazzino quando rubavamo "Le Ore" per vedere le foto porno ed ogni tanto ne capitava qualcuna davvero strana. Mollette, un po' di pp, qualche sculaccione e degli abbigliamenti in pelle che erano diversi alla "normale" lingerie che si vedeva in giro. Quindi le domande erano semplici e per sapere che effetto facevano le mollette, bisognava metterle così come la cera e tutto il resto. Nessuno ti diceva niente. Semplicemente non c'era che il niente di reperibile oltre il quella rivista, il top. Così sono andato, passo-passo alla ricerca di un piacere diverso o per meglio dire libero. Non legato ai canoni standard dei dogmi e delle pretese della società in cui vivevo. Chi ha mai detto che non si deve scopare in quattro o che non si debba fare tutte quelle cose che la maggior parte della gente considerava aberranti? Che cosa provi quando qualcuno ti piscia in bocca e per saperlo lo fai e te lo fai fare. Ah già ma sono un dom, quelli non se le fanno fare ste cose e le fanno e agli altri e basta così in modo talmente palese da dimostrare che il "poveraccio" in questione non è un dom ma solo uno che ha una paura bestia e così si nasconde dietro la maschera che indossa con il frustino in mano. Semplicemente un castrato e vale anche per le "signore". Incapaci di darsi, pretendono sfogando sul prossimo tutti i loro sensi di inferiorità e di inadeguatezza.

La mente è (e deve rimanere), libera di essere e di fare quello che vuole senza vergogna, senza essere giudicati ma solo compresi, accettati, rispettati, vissuti. Così la domanda successiva è stata obbligatoriamente il dove deve finire questa libertà? Dov'è che la libertà diventa l'anarchia totale dove a lego è permesso di fare e disfare tutto senza responsabilità verso se stessi e gli altri?
E' vero, la gente impazzisce davanti all'eccitazione sessuale, non capisce più un cazzo e credo, fintanto che non sarò completamente rincretinito, di ricordarmi la faccia di quel tizio che mi chiedeva di comprargli un vibratore "per la moglie eh" mentre quasi aveva la bava alla bocca e gli occhi pregustavano la scena come se lui con quel vibratore non ci avrebbe mai avuto a che fare, nemmeno nel pensiero di comprarlo. Poveraccio.

Cos'è la sottomissione a "letto" nel SM? Di cosa parliamo alla fine? E' da tanto tempo che anche in questo blog cerco di darmi delle risposte non trovandone alcuna altrettanto valida.

Di sicuro nasce dalla volontarietà reciproca di vivere questo stile di vita e che a seconda di come si costruisce può anche essere molto pesante da sopportare e che scadrà poi per insopportabilità.

Di sicuro è attrazione alle pratiche e l'uni agli altri visto poi quello che ne consegue nella realizzazione pratica dei desideri nelle situazioni di vita reale.

Di sicuro non c'è una vera schiavizzazione, ma un adeguamento di qualcun@ a questo status e già ne aavevo parlato nel 2012 con I "Contratti bdsm la legalità, l'utilità tra verità e mistificazioni" ribadendo il fatto che si tratta non solo di una consensualità ma presuppone con forza che non sia manco una farsa o un adeguamento per divertirsi al momento, ma qualcosa di forte che spinga il bisogno di essere se stessi fino in fondo senza vergogna, né compromessi. La necessità di vivere la propria vita secondo le proprie aspirazioni nella ricerca di quello stato che sublima la felicità fino all'estasi.
Così nel mio "Tempo" andavano di "moda" due canzoni intramontabili, l'una legata a doppio filo all'altra e ve le metto entrambe. La seconda adesso la vedete pure dai cellulari avendo cambiato lo storage e mi auguro di farvi cosa gradita.


Sei tu quella? Ecco, allora io e te siamo "schiavi" di un amore strano, inusuale, forte e potente che ci rende "diversi" dalla massa ma unici nella sua singolarità.



Perché veramente dopo tutto quanto vissuto e ancora vivibile non ci può essere altro posto che questo. Nell'anima. Sempre che ne abbiate una :) .

Di sicuro queste sono pratiche e situazioni che fatte male o tradite nella fiducia possono anche procurare dei danni profondi se non irrimediabili a chi lo vive. L'attenzione ai dettagli è fondamentale ed il "tradimento" della fiducia è qualcosa che dovrebbe appartenere al "mondo comune" magari dei babbani e non qui, dove la "magia" è parte integrante di ogni singolo momento. "Tradire" qua non è solo il gesto di per se ma anche il "non aver capito niente", di portarsi dietro qualcosa in modo nascosto pensando di farla franca. Quasi contrabbandare situazioni e sentimenti sbagliati in un mondo dove ogni gesto, ogni momento dovrebbe essere quello giusto con la "pena" di rovinare davvero tutto in modo irreparabile, fisico e sentimentale. E' questo quello da fare da grandi, non il contrario.

Di sicuro lo status di schiav@ presuppone obbedienza e siccome qualcun@ l'ha già pubblicato senza citazione, ecco l'articolo originale. "Il fatto che la lingua greca esprima allo stesso modo, con la stessa forma verbale, con la stessa parola, sia “persuadersi” che “obbedire”, significa che per l’uomo greco, pagano, l’obbedienza è il gesto che va fatto quando tu ti sei persuaso della giustezza di quello che per obbedienza ti viene chiesto. Ma questa non è  obbedienza, è un obbedire a sé stessi.A quanto pare il concetto di "scegliersi" il maestro e seguirlo vale anche nella cultura occidentale e non in quella che seguo io. Magari adesso mi tiro dietro critiche di tutti i tipi che uno nato qua e che invece pensa in un altro modo sia come dire, un po' matto o non acculturato abbastanza. E' sempre una questione di tempo. Ci provo a leggere tutte le campane ma non sempre è possibile. Tutto ciò presuppone tanta ma tanta fiducia come dicevo prima e non si può risolvere in due chiacchiere e con uno spogliati cagna magari ad una festa o a un meeting. Si, si fa eccome. Pura tecnica ma non c'è molta differenza tra un sesso concordato a pagamento e questo. Se in uno girano soldi, nell'altro no ma la sostanza rimane la stessa. Solo piacere fisico, niente  coinvolgimenti. Beh, anche questo l'ho scritto diverse volte, se vi riesce di trovare appagamento, allora o siete dei maghi oppure senza alcun sentimento. Indiscutibilmente "scarti".



Di sicuro per arrivare a questo status ci vuole un dialogo ed una profonda conoscenza reciproca. Il parte da scoprire prima ed in parte durante come naturale. Chiaro è che in ogni cosa è sempre il come e questo dipende dal chi vive lo fa altrimenti sarebbe semplice. Fermi un@ per strada e se si ha voglia, si fa. Che cambia? Vi consiglio di vedere un vecchio film: "porci con le ali" dove una strafiga e non mi ricordo chi era, fa la stessa domanda ad uno in un bus ed il tipo se la da a gambe. L'AIDS non c'era e non erano state scoperte anche le forme di epatite. Non vi erano molti rischi ma nel "letto" c'è anche la sensibilità ed il tatto anche nel trattare una persona come un oggetto di piacere. Anche qua, mi pare perso il discorso. Mi hanno insegnato che la tua partner pur ridotta anche ad uno status che molti considerano degradante che quella è una situazione di assoluta libertà e di realizzazione personale e che nessuno "stato" può essere più appagante ed importante per lei e di tenerlo sempre presente. Vero che è l' "oggetto" ma è e rimane una totale responsabilità ed un privilegio poter vivere con l@i queste situazioni... "ove le belle membra pose colei che sola a me par donna". F. Petrarca.

Di sicuro ci sono situazioni in cui è facile perdere la bussola e non capire il limite e quello che mi disse la viking-psyco più di 30 anni fa, si è rivelato drammaticamente vero. Seguitare a vivere certi stili di vita porta ad assumerli come standard e non capire più dove finisce l'umanità e comincia l'indifferenza. Beh, fa al caso tuo "amica del lago" (se ancora mi leggi), ma non è scritto per te né per nessun'altra ma in fondo per tutti quanti leggono e vogliano e possano capire. Cominciare a dare un buon giorno, un ciao come stai, una "buona giornata", è anche un "esercizio mentale " tale e quale alla meditazione. Significa allenare la mente a "vedere" quella persona e a considerarla tale. Se qualcun@ non ti risponde, lascia perdere, vuol dire che proprio non ti dedica un pensiero come persona e non come oggetto di piacere. Quello si usa quando se ne ha bisogno, tutto il resto è sovrastruttura. Anche questo è narcisismo e si, tante persone non sanno dove "sono cascate" o che quelli atteggiamenti prima scontati e quasi "indifferenti", così senza importanza tanto più eravate impegnati a fare e vivere le cose che danno piacere che vi siete dimenticati della sensibilità e del rispetto per se stessi e gli altri. Quando scrissi "paura e  mushin" (no mente), sbagliai di nuovo a fare il post. Al post del vaso metteteci l' "uomo", forse non scorderete chi siete. Così in un tempo recente ho fatto questo video per ricordare a tutti che l' "uomo" non deve essere MAI dimenticato. Anche zen è stile di vita e forse dovrebbe esserci prima questo che il resto. Seguire i precetti ci fa non dimenticare chi siamo e cosa abbiamo vissuto. Tra le varie citazioni prendo quella di Indro Montanelli: "Un popolo (o una persona), senza memoria, è un popolo (o una persona), senza futuro" anche se Buddha 2300 anni fa disse: "Il segreto della salute fisica e mentale non sta nel lamentarsi del passato, né del preoccuparsi del futuro, ma nel vivere il momento presente con saggezza e serietà. La vita può avere luogo solo nel momento presente. Se lo perdiamo, perdiamo la vita. L'amore nel passato è solo memoria. Quello nel futuro è fantasia. Solo qui e ora possiamo amare veramente. Quando ti prendi cura di questo momento, ti prendi cura di tutto il tempo." Ed essere senza memoria significa non aver mai imparato niente. Non essere cresciuti, non aver trovato un'altra "Via" per migliorarsi. Nel presente come ogni uomo, ogni filosofia a cui sta a cuore se stessi ed il prossimo, amare è l'unica via. Come e chi, sta a voi. 




Per rendere più "semplice" i precetti (che considero) fondamentali per mantenere viva l'umanità dentro noi stessi, ecco il quanto. La musica è un veicolo universale anche se più o meno si adatta in vario modo ai gusti personali. Chiaramente non potevo mettere gli AC/DC o una "nosiosa" musica da meditazione per il quanto, così ho scelto questa ed il suo contenuto come indicazione di via. Francamente se non capite questi concetti e non li applicate, inutile andare ad un tempio o dichiarare di essere buddisti. Rimane l'abc.


In cinque minuti non è poco dai :)
  1. "È necessario aiutare gli altri non solo nelle nostre preghiere, ma anche nella nostra vita quotidiana. Se scopriamo di non poter aiutare gli altri, il minimo che possiamo fare è ammettere di nuocere loro. Non dobbiamo ingannare gli altri o mentire. Dobbiamo essere uomini e donne onesti, uomini e donne sinceri." Dalai Lama. Non simo ipocriti, fare è più importante che pensare, essere è più importante che desiderarlo. Prendere coscienza di chi siamo e per lo meno non nuocere se non si vuole cambiare. Il cambiamento è personale, nessuno può imporlo.
  2. "Io e te siamo una sola cosa: non posso farti male senza ferirmi." Mahatma Ghandi. Considera le persone come parte di te. Sviluppa empatia e affidati alla filosofia della reciprocità.
  3. "Finché porterai un sogno nel cuore, non perderai mai il senso della vita." Mahatma Ghandi. Perché se ce l'hai nel cuore e non in testa, se hai capito quello scritto prima, allora lo realizzerai con rispetto per te stess@ e per gli altri. Sei viv@
  4. "Meglio avere un cuore senza parole che dire parole senza cuore." Mahatma Ghandi
  5. "L'uomo è dove è il suo cuore non dove è il suo corpo.2 Mahatma Ghandi
  6. "Credere in qualcosa e non viverla, è disonestà." Mahatma Ghandi. Ma viverla significa non farlo solamente secondo i propri principi o paletti o desideri ma confrontandosi con chi si accanto. Non importa quanti. A letto si può anche essere più di due.
  7. "Dovunque c'è verità deve essere data con amore". Mahatma Ghandi. Non ti ascoltano manco quando lo fai, figuriamoci quando gliela sbatti davanti.
  8. "La vera bellezza dopotutto consiste nella purezza del cuore". Mahatma Ghandi. Già il tuo culo prima o poi comincerà a sentire la gravità.
  9. "Mantieni i tuoi pensieri positivi, perché i tuoi pensieri diventano parole. Mantieni le tue parole positive, perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti. Mantieni i tuoi comportamenti positivi, perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini. Mantieni le tue abitudini positive, perché le tue abitudini diventano i tuoi valori. Mantieni i tuoi valori positivi, perché i tuoi valori diventano il tuo destino". Mahatma Ghandi. Fai che sia il tuo stile di vita perché quello vuoto poi ti darà il vuoto. E' drammaticamente semplice.
  10. "Bisogna lasciare andare la luna per arrivare alle stelle". Mastrodesade
  11. "Tocca con la lingua, vedi con le dita, assapora con gli occhi, senti con il naso, pensa con il cuore, ama con la mente". Mastrodesade
  12. "La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia". Mahatma Ghandi. Ecco, presente il vaffanculo e chi ti conosce? Succede spesso quando si incontra qualcun@ a cui non glie né fregato una beata min... e/o un@ bugiard@ patologica. Ocio che prima o poi arriva la tempesta più che pioggia e poi ti ricambiano. Arriva per tutti.
  13. "Dona a chi ami ali per volare radici per tornare e motivi per rimanere". Dalai Lama
  14. "Se urli tutti ti sentono, se bisbigli solo chi ti è vicino, ma se stai in silenzio solo chi ti ama ti ascolta". Mahatma Ghandi 
  15. "Prendi un sorriso, regalalo a chi non l'ha mai avuto. Prendi un raggio di sole, fallo volare là dove regna la notte. Scopri una sorgente, fa bagnare chi vive nel fango. Prendi una lacrima, posala sul volto di chi non ha pianto. Prendi il coraggio, mettilo nell'animo di chi non sa lottare. Scopri la vita, raccontala a chi non sa capirla. Prendi la speranza, e vivi nella sua luce. Prendi la bontà, e donala a chi non sa donare. Scopri l'amore, e fallo conoscere al mondo". Mahatma Ghandi. Sii faro non luce riflessa, sii master (maestro), perché hai qualcosa da dire non per diritto divino, non perché sai usare gli oggetti incluse le persone. Mettici te stess@ fino in fondo, impara e non smettere di farlo. Sii slave nello stesso modo perché si impara da tutti sempre e comunque.
  16. "Tutti conosciamo la via, ma pochi in effetti la percorrono". Buddha. Oh beh, si leggono tante troppe parole smentite dai fatti.
  17. "Affidati al messaggio del maestro, non alla sua personalità. Affidati al senso, non alle parole. Affidati al senso reale, non a quello temporaneo. Affidati alla tua mente di saggezza, non a quella ordinaria che giudica".  Buddha. Chiaro no che è un messaggio e non un imposizione. La via è la tua anche se alle volte si percorre insieme ma nessuno è uguale all'altro e ognuno segue i suoi percorsi mentali, la propria pratica. Non è una copia, è trovare il proprio sentiero.
  18. "Quando scoprirai chi sei riderai di ciò che credevi di essere". Buddha e Questo è il successivo.
  19. "Una brocca si riempie goccia a goccia". Buddha. Niente fretta o straboccherà.
  20. "Se apriamo le mani, possiamo ricevere ogni cosa. Se siamo vuoti, possiamo contenere l'universo". Buddha. Già, perfiono sentire le rocce che crescono. Sempre con calma e le mani è tutto il corpo, mente ed anima.


Di sicuro quest'affare non è un "gioco" per divertirsi quindi anche se lo scopo rimane quello. E' chiaro che piacere è uguale al divertimento per certi versi ma non si tratta di andare al luna park, "pagare un biglietto" e usufruire della situazione. "Io" non sono in vendita, nemmeno per una "scopata selvaggia" e se voi invece lo siete, "problema" vostro. Come ha scritto qualcuno: "Questo non è un gioco di ruolo. Questo non è un gioco. Questa non è una fase della vita. Questo non è divertimento. Questa E' VITA". Così come io dando agli altri, così ricevo. Se do' emme con tutta probabilità riceverò indietro solo emme e vale anche per me. Non è una giustificazione perché forse avrei dovuto accorgermene o per lo meno fermarmi ma il dolore è tanto, troppo da sostenere da soli. E' semplicemente inevitabile perché siamo tutti umani anche se ognuno a modo suo. C'è chi i sentimenti non li ha e quindi si arrabbia magari per una conseguenza o per la scoperta di uno stato poco limpido e chi all'interno di se, sente un profondo dolore, inspiegabile davvero. Quindi è di nuovo inutile che ci giriamo intorno. Quando due si incontrano e beh, "vorrei vedere" il cambio di passo per lo meno nella volontà prima di arrivare al nudo. Vorrei vedere e sentire che si sta costruendo rapporti e non incontri o qui parliamo di due cose diverse pur fatte con gli stessi strumenti.
Di sicuro la componente sentimentale conta nel bene e nel male. Così come chi mi introdusse a questo mondo ebbe talmente tanti problemi con l'amato da non riuscire a farlo in quattro, così l'assenza di gelosia e di amore leva tutti i freni inibitori e la stessa persona non ebbe nessun problema a fare altre cose in più persone con me. Nel primo caso, troppa attaccamento e nessun risultato, nel secondo molto sesso ma zero appagamento. Non significa non godere, significa rimanerne appagati dentro. Significa "stare bene". Il BDSM è una cosa strana. Non è detto che quel che ti viene chiesto o ordinato di fare ti piaccia. Può pur farti discreto schifo ma deve farti godere e pure tanto. Oltre ogni normale limite ma se questa cosa non ti appaga (e dipende dal con chi lo fai), allora cercherai di supplire all'appagamento stando in quella fase di sub-spazio il più tempo possibile senza MAI trovare quello che è giusto, normale (e pure l'obiettivo finale), trovare.

Di sicuro, Il precetto di Ghandi funziona veramente bene e sempre nel bene o nel male. Non è alla fine tanto il gesto che conta o le pratiche ma lo scopo per cui le fai. Il fine ultimo è solo godere? E' e rimane una spirale narcisista e che con il passare del tempo ti porta ad assumere questo atteggiamento come stile di vita. Se è troppo sentimentale, probabilmente non la farai mai. Se non ha uno scopo o non porta miglioramenti nella vita di tutti i giorni in tutti i sensi possibili, oltre che rimanere un gioco affine a se stesso, probabilmente farà si, per cause intrinseche nel modo, di "peggiorare" uno stato psicologico già instabile accentuando deviazioni e modi di fare lontani da una umanità più vera. Nel bdsm ci vuole un certo distacco. Nonostante tutti gli sforzi mentali, ci sono voluti anni per arrivare ad avere quell'interruttore che magari mi porta a fare urlare qualcuna ma riesco a cambiare modalità in modo veloce. E' un po' come essere sul pelo dell'acqua tra la stessa e l'aria. Sopra o sotto quando serve ma è importante riprendere SEMPRE una boccata d'aria prima di rituffarsi. Non pretendo che molti capiscano o che lo facciano subito. Una brocca si riempie di goccia in goccia ma per lo meno è un modus che tendenzialmente non fa male agli altri e a se stessi.

Di sicuro ci sono diverse componenti che portano una persona "sana" (ma anche un po meno), ad approcciarsi al SM e che non sia solo piacere e che travalica di tanto anche il bisogno di autorità. In primo luogo anche se lo scrivo per ultimo, il SM è il luogo per eccellenza dove sentirsi sicuri l'uno rispetto all'altra. Non sarebbe possibile mollarsi se non fosse così o per lo meno non fino a certi punti. Certo, per molti il SSC rimane solo legato all'integrità fisica che quella morale poi non si stima così facilmente ma per chi da tutto diventa davvero devastante uscirne con le fatidiche ossa rotte.

lunedì 14 agosto 2017

Ferragosto nei pazzi.

Tempo di scrivere, è ferragosto.

Come forse avete intuito, mi sono passate davanti delle pulzelle mooolto strane è. Così mi viene da fare un sunto tanto per mettere due puntini sulle i.
Una che diceva di avere avuto una specie di formazione militare ma lo strano è che non conosceva nessuna forma di "cortesia". Chi si ricorda il vecchio film "Ufficiale e gentiluomo"? Ecco, che significato ha gentiluomo nel vocabolario? Eccolo qua: "persona di comportamento signorile o che agisce con rettitudine". Dal "Corriere della sera" ma meglio ancora il Treccani: "b. Chi, anche non nobile di nascita, rivela educazione fine, indole cavalleresca, modi signorili e rettitudine di costumi: per ciò che piacevol gentile uom mi parete, vi menerò da lei (Boccaccio); " quindi se qualcuno ti chiede come stai e tu sei occupat@, prima comunichi il tuo impegno, poi al primo momento libero, rialzi il telefono, usi whapp o quello che ti pare e spieghi cosa sia successo. I giapponesi sono molto attaccati alla forma e questa è, forma. A me non piace la forma senza sostanza e preferisco quest'ultima ma i due assieme, non non solo sono parte integrante dei modi "signorili" che chiunque dovrebbe avere nei confronti degli altri ma sono anche la base di una sana educazione e socialità. Non rispondere o dare più importanza a semplici passatempi materiali piuttosto che alle persone che si "preoccupano" per te, è oltremodo scostante. Nessun giudizio sulla vita delle persone, ognuno ha avuto la sua ma le relazioni sono fatte di rispetto e non ne do a nessuno se non sono ricambiato. Ci provo ma poi, aria. Chi non capisce non merita spiegazioni. Tempo perso.

Ci sono due modi sostanzialmente validi per affrontare il SM. Quello di dichiarare ciò che ci piace o no e quindi rimanere nei limiti e nelle condizioni del rapporto stabilito mentra la seconda è affrontare questo con più elasticità. Un fino ad oggi sono così, la penso così ma se trovo una persona capace di farmi crescere ed evolvere sia da un punto di vista sentimentale che di piaceri fisici, ben venga.
Il primo è chiaramente qualcosa che non si trova o quasi. Uno ha la sua mentalità e da li costruisce tutto. Cerca la persona magari con il giusto rapporto che si adatta a l@i e da li procede. Deve essere single magari. Deve poter vivere sotto lo stesso tetto. Deve essere avere il giusto rapporto tra il SM ed il vanilla perché il SM a lunga corsa è stancante. Deve essere giustamente fig@ e deve essere l@i ad adattarsi quasi completamente alla volontà dell'altr@. Il tutto magari dopo aver letto a destra ed a manca di cosa siano questi rapporti e soprattutto essersi costruiti dei bei castelli aria ed inseguire un sogno utopico. Perseguono situazioni passate o idealizzano quelle future. Fanno scelte non dettate dal gusto e dalla vera scoperta di se stessi ma da quello che pensano sia giusto per loro. E' come mettersi a tavola e dire che le lumache non ci piacciono. Prima le assaggi, poi decidi. Questo è il gusto altrimenti è solo limitatezza mentale o per meglio dire: preconcetti. Penso e credo che non mi piaccia e non mi piacerà. Vero che non siamo tutti uguali e che nessuno è giudicabile per cose del genere ma sta li il punto focale su una possibile intesa o meno. Liberi di fare come vi pare, se vi pare magari per mettere l'uccello a guazzo. Il mio sta bene dove sta ed è questo il genere di persone che mi piacciono e non me ne frega . :)
Insomma "vorrei" una relazione con prospettive non con i divieti e con le limitazioni di ogni sorta e grado. Come diceva una persona che ho perso: "Voglio vedere il cambio di passo". Ecco. voglio davvero vedere quell'atteggiamento curioso ed aperto soprattutto alla semplicità con confidenza e lealtà. Quando si comincia a dire che andrei a letto con una che deve essere (fisicamente), così e cosà mi viene l'orticaria. Quando non si da rispetto ad una persona a cui si chiede rispetto per quello che mi riguarda, li finisce e forse manco comincia. Voglio vedere che da "oggi" si cambia "passo". Si fa una scelta umana in cui ci si relazione a persone che hanno gli stessi diritti che si pretendono.
Capisco che qui siete un po' tutti abituati a trattare le persone come numeri o cose. Capisco anche che forse vi pare sia possibile (e forse pure lo è), possibile scegliere le persone in base ai propri ideali di fisicità, di stili di vita di comportamenti come se si fosse ad un supermercato e le persone avessero delle etichette su come sono e su come si adattano ai vostri desideri ma ribadisco il concetto che sta roba è lontanissima eoni dal mio modo di pensare e di vivere che non riesco proprio né ad accettarlo, né a capirlo.
E' molto meglio la fatidica una botta e via e si vede se ne rifaremo una seconda che piuttosto costruire o accettare rapporti che non sono tali per definizione. A che serve visto che non è manco divertente così?
E' decisamente mortificante chiacchierare con persone che ti dicono una cosa e poi quando le becchi in fallo, poi si giustificano con frasi del tipo: "Mi sono spiegata male, Non hai capito. Diciamo la stessa cosa in modi diversi." Se permettete impara a spiegarti o accètta il confronto e non accétta il confronto.
Capisco quello che mi viene detto ma guardo prima quello che fate piuttosto che quello che si dice. Ho già dato con il detto e ne ho abbastanza che mi mancano quei momenti ma non erano veri. Era falsa anche l'aria che abbiamo respirato.
No, non diciamo la stessa cosa. Primo perché alcune vostre esperienze sono quella di un fagiolo e con questa pretendete pure di dare "lezioni" o di volere che il tutto si adegui a voi. Non c'è niente di più sbagliato.
Perché poi ci son pure quelle che hanno una non-relazione con un non-marito a quanto dicono da anni e che magari danno la colpa al mondo se non hanno mai provato niente. Anche il culo vergine e tale non perché non volevano ma perché nessuno glielo ha mai proposto. Intanto mi chiedo ma il tuo culo non era con te quando eri a letto con il marito e le cose funzionavano? Non eri in grado di parlare o non avevi una relazione con lui? Ok, magari è anche questa una non-relazione come forse per tutti gli altri tipi elencati su manca qualcosa e credo pur potendo prendere delle cantonate della madonna che ci siano troppe donne che di relazioni non ne abbiano mai avute nessuna o quasi.
Il discorso è abbastanza lungo in effetti. A 50 anni non aver mai avuto un gioco, non essersi mai appicciata una molletta pur frequentando con curiosità blog e gruppi a tema.  Chiederle cosa vuole fare, sentirsi dire che vuole buttarsi e che deve "solo" trovare una scusa per sganciarsi e poi no. Contrordine. Che le scuse non si trovano perché con un non-marito e una non-relazione non è giusto prendersi par il culo (appunto!),
Le mollette meglio non mettersele, a che pro? Dai non mi fate spiegare pure sta roba per piacere. Veramente. E' qualcosa che veramente non capisco, è oltre l'ABC del darsi piacere. Non aver MAI essersi infilata un dito nel culo, massaggiato il buco così dall'esterno e per la miseria non parliamo dei sexy shop che li vendono roba che morde.
Ma in che cazzo di mondo vivo per la madonna. E ci credo che poi venite a promettere amore, lealtà e fiducia e pure a chiederla e 5 minuti dopo ci sputate su. Molti a quanto pare, non sanno proprio che significhi o che sia.
Disarmante.

sabato 22 luglio 2017

Dove stiamo andando


Mi sono sbagliato, di nuovo. A qualcun@ qua non manca l'ABC del SM, manca proprio l'ABC dell'educazione.

Mi chiedevo come spiegarlo poi stasera passano su dei canali sky un vecchio film, codice d'onore. Non è che ne andai pazzo quando uscì perché francamente è difficile davvero dire chi ha ragione. perché la vita è già difficile per conto suo, figuriamoci nell'ambiente militare ma fa riflettere proprio sui limiti. Dov'è che si comincia a sbagliare?
Da un lato abbiamo l'ufficiale comandante dell base che tutti i giorni fa i conti con le perdite sul campo e che mette nel conto uno sfortunato "incidente" e quelli per cui non si può  fare altrimenti che evitare ogni possibile perdita.
La vita non fa sconti, se qualcosa deve andare storto, ci va. Per errore, per un gesto mal valutato spesso in pochi secondi, le tue braccia volano via e tu ti metti li a raccoglierne i resti nella speranza che un medico possa fare un bricolage. Non è simpatico ma è nel conto. Non mi schiero. Davvero non so anche  se vorrei che non capitasse mai niente  di male a nessuno.
So solo che essere se stessi o "uomini d'onore" è pesante. Significa dormire poco, significa stanchezza ed un sonno da poterlo rivendere  fette. Significa paura e doverla vincere e tanti omoni addestrati poi sul più bello o sono scappati o si sono bloccati come statue. Shock, la paura fa dei brutti scherzi.. Significa essere cortese con i superiori e pure con quelli sotto anche se alle volte si dicono le cose in modo duro. Significa rispettare i patti e le parole date anche se ha un prezzo sconveniente per chi l'ha data. Non ci sono scadenze, questo è il fatto.

Mi fa un po ridere pensare al lei o alla forma in azione ed al limite basta un si o un signorsi detto con rispetto. Fortunati gli amici triestini che dicono "comandi" a tutti e alle volte un comando, un ordine, è qualcosa che è giusto fare e non comodo fare. Alle volte è pure stupido fare perché ti obbliga a mettere in gioco la pelle. Comparato alla vita di tutti i giorni quando qualcuno ti cerca per chiederti come stai, è una bazzecola al confronto. Eppure c'è qualcuno che trova più interessante non interrompere una lettura che rispondere.


Ho già sperimentato l'indifferenza. Basta e avanza così. Se non si ha tempo da dedicare ad una persona, non andiamola a cercare. Se la persona è sgradita per il suo comportamento o per le sue forse troppe o scomode attenzioni lasciamola andare con la dovuta cortesia o semplicemente facciamoglielo notare. Inoltre, ci sono diversi modi per approcciare qui e credo che il più semplice sia quello di dare sfogo ad ogni possibile perversione (chiamiamola così, ma non è appropriato), senza rendere conto a nessuno. Esaltare i propri "difetti" e le proprie mancanze tanto è "solo bdsm" e qui si gode e si tromba e che ti frega. E' il posto sbagliato questo. Stabiliamo un patto tra chi legge, chi si approccia e me. Questo è il posto dove prima si ritrova stabilità e poi si spinge o per meglio dire e fare, quella stabilità si trova divertendosi e si cresce. Se questo non è chiaro o c'è un dubbio girare i tacchi grazie, anche se sono tacco dodici sotto al più bel culo del mondo.


Eppure ci sono è vengono pure a cercarti poi fanno così. Nella vita non puoi mai sapere chi incontri, quanti dolori ha vissuto nella sua vita e cosa si porta dentro e per principio ogni persona si merita rispetto sopratutto se è prima disposto ad ascoltare i tuoi di problemi, piuttosto che raccontarti i suoi. Eppure anche in questo caso, loro sono sopra a tutto, loro sono ingiudicabili, a loro è dovuto tutto.
Il semplice concetto per cui: "io sono la donna e tutto o molto (troppo), mi è dovuto", qua non attacca. Sei una persona, meritati quello che chiedi, dopo sei una donna o un uomo.


Una nota sul giudizio devo farla. Giudizio inteso come riflessione. Se qualcuno sbaglia chiaro che o è scemo o ha commesso uno o più  errori che l'hanno portato a sbagliare. Succede a tutti. Qualsiasi  cosa sia accaduta, fa di tutto per rimediare sopratutto  se coinvolge altri. Quindi no, non giudico la vita di nessuno ma il comportamento che si ha nei confronti della stessa e degli altri si. La vita è come l'amore, non sai cosa ti da. Un minuto ci sei, due minuti dopo no. La vita alle volte non ti da una scelta ma quando lo fa, sta a te e a me chiaro, fare la scelta "giusta". La costituzione italiana recita all'art. 3: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso  di razza, di lingua, di religioni, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali." Ebbene si, ho scritto qualcosa di simile ma non è "davanti alle legge" ma come diritto assoluto. Ogni essere lo ha ma siccome si tratta di rapporti personali, ad una disugualità, rispondo nello stesso modo. Non è molto buddista ma in genere è il miglior modo per fare capire dove si sbaglia provandolo sulla propria pelle. Se arriva come "urto" personale, pace. Invece di essere occasione di riflessione vorrà dire che sarà questione di andare ognuno per la sua strada senza farsi male.


Prima di aver capito questi concetti di base che sono le fondamenta di ogni sana relazione tra individui, inutile che vi spogliate, che spedite foto, che cercate contatti, che veniate qua a rompere la mia armonia. Non sono solo ma ci riesco a stare da solo. Non voglio più persone negative intorno a me e le ultime esperienze importanti, mi hanno cambiato parecchio dentro. Non ho più pazienza. Anche questa bisogna meritarsela. Il che non significa essere drastici ma ridurre di parecchio l'elasticità della pazienza. E' chiaro che deve andare in entrambi i sensi altrimenti è una scusa o una pretesa e non voglio girarci intorno.


Le storie finite e la nostalgia.
Se un giorno esci con tizia e hai una storia che dura, o uno dei due o entrambi sono falsi come i soldi del monopoli, oppure ci sono delle ragioni valide per cui hanno condiviso un percorso di vita. E' vero che le storie si chiudono, che non si torna al passato e che se si tornasse assieme, probabilmente si litigherebbe di nuovo o non si andrebbe d'accordo ma è anche vero che se qualcuno si porta l'altr@ nel cuore, con qualche ora assieme  alle volte si fanno scintille in senso positivo. Chi l'ha scritto: "Una notte d'amore può riempire una vita?" Beh, non lo so ma ci ha ragione. Perché con me tutte tornano meno che alcune? La mia risposta è semplice. Perché molte sono state bene e si sono accorte che mastro in qualche modo le porta ancora nel cuore. Poi ci sono quelle che hanno creduto di venire qua e poter afferrare e prendere tutto senza "responsabilità" e lo sanno ma si vergognano. Così non tornano anche se alle volte vorrebbero tanto farlo. Sarà sbagliato ma così la sento. L'omino dentro di me, mi dice così e ancora per la miseria non ha mai sbagliato e adesso mi dice che c'è una a cui piacerebbe tanto alzare il telefono e (per caso), chiedere come stai. Francamente a quella "qualcuna" non saprei proprio come rispondere, davvero non so. So però che alle volte sono io che non l'ho ascoltato e ho commesso un errore ancora più grande per me stesso e per chi mi sta intorno.
Una ex una volta aveva due pappagalli bellissimi, non ricordo di che specie erano ma non erano piccoli. Un giorno le aprì la gabbia e uno andò allo sportello e lo richiuse. Lei insistè, riaprendo la gabbia. Dopo tre gg uscirono dalla gabbia e di casa e non tornarono mai più. La libertà di essere è una bellissima cosa ma fa fare scelte dure. La libertà da soli è solitudine e dover decidere. La libertà ha un senso reale se trovi e proteggi e mantieni il tuo incastro perfetto. Oltre a quello è solo un sogno che non si ripete più: "E' uno strano dolore morire di nostalgia per qualcosa che non avrai mai (più)". Alessandro Baricco.