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giovedì 24 maggio 2018

Salvami

Sedici, come il mio numero. Sedici frasi fatte di Anaïs Nin come piacciono a voi che magari le ripostate e che davvero ho letto solo stamane alla ricerca di una valida traduzione della sedicesima che non ho trovato e che ho fatto, magari sbagliando. Forse così capite (ma forse!), che cazzo sia io e questo blog. Mi ci sono voluti trenta minuti per scegliere le frasi e mezza giornata per le foto ma mica sono convinto ancora che siano quelle giuste. Se li leggi bene sono quasi tutti riscrittture di pensieri come quelli di Ghandi e di altre persone precedenti ma li rende attuali e va bene così. Vanno sempre bene così perché sono scritti da una meravigliosa professionista ed io non sono capace di fare lo stesso "lavoro".  Scrivo benino qualche poesia quando mi girano i coglioni ma li mi fermo. Quando ti girano sei spesso solo, quando sei felice sei troppo impegnato a godertela per aver tempo per scrivere. Quindi passo.
    La fonte del potere sessuale è la curiosità, la passione.


    Lancia i tuoi sogni nello spazio come un aquilone, e non sai cosa ti riporteranno, una nuova vita, un nuovo amico, un nuovo amore, un nuovo paese.

    Il sesso perde ogni potere quando diventa esplicito, meccanico, ripetuto, quando diventa un’ossessione meccanicistica. Diventa una noia. 

    Le persone che vivono intensamente non hanno paura della morte.

    Il solo alchimista capace di cambiare tutto in oro è l'amore. L'unico sortilegio contro la morte, la vecchiaia, la vita abitudinaria, è l'amore.


    Andare sulla luna, non è poi così lontano. Il viaggio più lontano è quello all'interno di noi stessi.

    Ci sono abissi in cui la maggior parte degli esseri umani non osa scendere.
    Sono gli inferni della nostra vita istintiva, il viaggio nei nostri incubi necessario per rinascere.

    La vita normale non mi interessa. Cerco solo i momenti più intensi. Sono alla ricerca del meraviglioso.

    Solo i battiti uniti del sesso e del cuore insieme possono creare l’estasi.

    La vita si rimpicciolisce e si ingrandisce in proporzione al proprio coraggio.


    Aveva sognato una vita di desiderio e libertà, non comodità ma la dolcezza di magici avvenimenti, non lusso, ma bellezza, non sicurezza, ma compimento, non la perfezione, ma un momento perfetto.


    Quello che chiamiamo il nostro destino è in realtà il nostro carattere, e il carattere si può cambiare.


    Monotonia, noia, morte. Milioni di uomini vivono in questo modo (o muoiono in questo modo), senza saperlo. Lavorano negli uffici. Guidano una macchina. Fanno picnic con la famiglia. Allevano bambini. Poi interviene una cura “urto”, una persona, un libro, una canzone, che li sveglia, salvandoli dalla morte. 

    Preferisco le cose calde e morbide a quelle fredde e brillanti. Alcune persone sono spigolose e abbaglianti come diamanti. Preziose ma senza vita e senza amore.
    Altre mi ricordano i fiori di campo più semplici, con il cuore pieno di rugiada e tutti i colori del cielo riflessi nei loro modesti petali.
    .
    I ruoli dettati da un bisogno e non da un intero essere provocano, con l’andare del tempo, un appassimento.

    Quando la tua bellezza mi ha colpito mi ha sciolto. In fondo non sono divers@ da te. Ti ho sognat@, ho desiderato la tua esistenza. Vedo in te quella parte di me che sei tu. Mi arrendo alla sincerità perché se ti amo significa che condividiamo le stesse fantasie, condividiamo la stessa follia .


    mercoledì 23 maggio 2018

    Il legame e il sesso ma sopratutto cosa cazzo fate qui

    We gente. Siete tornati tanti. Un po' troppi per i miei gusti.

    Nonostante non voglia tra le balle una massa muta e non pensante, seguitate a venire qua. Immagino per forza che si tratti della solita gente che si riempie la bocca di frasi ed aforismi presi in rete, incapace com'è di esprimere un'opinione con parole proprie. Eppure il tentativo che ho fatto è stato chiaro. Tenersi fuori dai coglioni i soliti idioti che frequentano l' "ambiente". Quelli che postano in rete le foto di quanto sono bravi o quelli che pensano che basti tenere in mano un frustino o darsi un titolo per "essere". Fanno come il tipo onnipresente l'altro giorno che cerca di convincermi che sia sufficiente portare una pistola nella fondina per saperla usare. Niente di più sbagliato. Si, c'è voluto sbattergli in faccia la realtà con educazione e senza esagerare ma insomma il credersi grandi spesso fa prendere delle brutte musate. Nella vita incontri sempre qualcuno che ne sa più di te. Sempre. Abbiamo tutti qualcosa da imparare di nuovo ogni giorno.

    Vi leggo in rete e troppo spesso se non nella quasi totalità dei casi, vi esprimete attraverso foto corredate di pensieri altrui magari di qualche attore o scrittore o ancora cantante oppure si, qualcuno di diverso da voi che scrive belle frasi condividendole in rete ma sue per dio, sue.
    E qui venite in silenzio come a sto punto è la vostra vita. Silenziosa, vergognosa di quello che siete e preferite nascondervi dietro un anonimato proprio della rete. Un nick, un profilo fasullo e via. E' così semplice in fondo prendere una frase di Bukowski e ripostarla. Chi è quel coglione che non sarebbe d'accordo? E poi quando indaghi ti trovi davanti una persona che ha dei seri problemi comunicativi e che magari ha pure dei figli, una famiglia e ti domandi con chi cazzo ha parlato e condiviso fin'ora? Come ha costruito la sua intesa? No che non l'ha fatto e alla fine non lo farà manco mai. Le basta una serata di sesso andata bene con qualcuno per credere che sia questo un rapporto, un legame, l'appartenenza. Sarebbe quasi molto intelligente e costruttivo d'avere piuttosto il registro dei "coglioni" così che alla fine possa servire a tutti, anche a loro per incontrarsi e per viversi.
    Così vi prendo per il culo senza mandarlo a dire dietro. Vi faccio un bel test a cui si può scegliere di rispondere in modo empatico o come alla lista della spesa e voi ci cadete. Talmente idioti da non capire manco quello che vi viene messo davanti e perché. A cosa sei interessat@ nelle pratiche? E comincia l'elenco ed in fondo ricevete adesso la risposta su come avete TOPPATO di brutto proprio.
    Se vi si chiede il perché venite qua: silenzio e siete tanti vacca boia, tanti ma non serve a niente.
    E' come quella che diceva di trovare una pulzella a suo marito che non era bono ad una semplice manco di trovarsela per divertirsi così che lei potesse farsi i cazzi suoi e dopo 10 minuti se n'uscì con un: oddio mio marito mi manda a fanculo! Ha fatto un casino. Lui? Tu! Tu che sei tra le tante che seguitano a venire qua: tu, solo tu.
    I commenti? No quelli ci vuole un profilo di google e no non si può. Non ne parliamo proprio. Fatevi un piacere. Levatevi dalle @@. Insomma andate a leggere altro. Un libriccino di novelle, qualche racconto erotico senza alcuna punteggiatura fatto solo di tre puntini susseguenti ad ogni piccola frase. Una roba che fa contorcere le budella. Meglio sbagliare la punteggiatura per dio o un apostrofo o un accento che non essere capaci di averne una.
    Questa è emozione non di una sera. I legami, l'appartenenza si costruiscono LENTAMENTE e come la poesia e l'arte. Si sentono dentro anche se si vedono con gli occhi. Se non arrivano li, il tentativo di capire drammaticamente fallisce. Quindi sto blog in qualche modo è dedicato a persone NORMALI, che hanno sentimenti e che conoscono il valore e l'importanza che ha nella vita quella che si chiama serietà. Non attrae attraverso opere di legatura o di manifestazioni da baraccone in questo o quel locale.
    E provo ogni tanto a "giocare" con la poesia facendo diventare altro quello che non è. L'infinito di G. Leopardi.
    "ove per poco il cor non si spaura.
    E come il vento e mi sovvien l’eterno,
    e la presente e viva, e il suon di lei.
    Così tra questa Immensità s’annega il pensier mio:
    E il naufragar m’è dolce in questo mare"

    E ne diventa un attimo fermato nel tempo in comunione con una pulzella. E' come il vento, impalpabile ma lo senti ed il cuore non soffre più paura. Arriva l'eterno, immenso in cui si fonde e s'ammalia il pensiero e naufragar è dolce in questo mare. Semplicemente bellissima in ogni sua parte.

    O ancora Shakespeare in cui l'originale è altro ma:

    "Siamo fatti anche noi della materia
    di cui son fatti i sogni;
    e nello spazio e nel tempo d'un sogno
    è racchiusa la nostra breve vita."

    Siamo impalpabili, siamo destinati a sparire nel niente se vogliamo. Eppure siamo anche il sogno. Il sogno prende vita fintanto che noi viviamo. Noi siamo la materia dei sogni e non c'è niente da fare perché i simbolismi letterari possono essere letti da altre angolazioni.
    Non è questione di Moccia, è questione di vedere le cose da altre prospettive, con "nuovi occhi". Punto, basta. Come li sentiamo, come arrivano e questa è arte e come la musica. Ogni singolo pezzo raggiunge qualcuno in modo diverso ma raggiunge più o meno tutti quindi la musica è il mezzo universale.
    E mi sovvien davvero come proseguire per non riempire questo articolo di decine e decine di poesie. Da Hesse, a Bukowski a Prevert, Petrarca, Neruda a ancora Shakespeare e per non fare una lunghissima lista mi fermo alla famosa Alda Merini. Fisicamente non bella ma basta leggere quello che scrive per perdersi nella sua anima.
    “Ho bisogno di sentimenti”

    Io non ho bisogno di denaro.


    Ho bisogno di sentimenti,

    di parole, di parole scelte sapientemente,
    di fiori detti pensieri,
    di rose dette presenze,
    di sogni che abitino gli alberi,
    di canzoni che facciano danzare le statue,
    di stelle che mormorino all’ orecchio degli amanti.
    Ho bisogno di poesia,
    questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
    che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

    La mia poesia è alacre come il fuoco

    trascorre tra le mie dita come un rosario
    Non prego perché sono un poeta della sventura
    che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,
    sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida,
    sono il poeta che canta e non trova parole,
    sono la paglia arida sopra cui batte il suono,
    sono la ninnanànna che fa piangere i figli,
    sono la vanagloria che si lascia cadere,
    il manto di metallo di una lunga preghiera
    del passato cordoglio che non vede la luce."

    Ecco, nemmeno io ho bisogno di denaro, ho bisogno di appagare l'anima per dio e qui voi che cazzo ci entrate?  E ancora stelle, quelle robe che brillano di luce propria e non di riflessa. Quelle robe che danno la vita, che creano la condizione per cui la vita possa esistere. Che cazzo c'è sulla luna? Il nulla. Non c'è niente se solo bellezza da ammirare in una notte serena.

    L'amica Mary commenta su un post:
    "Riflettevo....si fanno tante cose per amore.
    Due persone che si incontrano, si amano, si appartengono,
    Senza nessun tipo di coinvolgimento non può esistere appartenenza e tutto diventa meccanico.
    È come quando esco con i miei amichetti ...si va, si fa sesso e poi ognuno per la sua strada.
    Niente sentimenti, niente coinvolgimento, nessun legame.
    Ecco, questa è meccanica...che non ti appaga!"




    Perché fino a che non capite questo rimarrete sempre li seduti a marcire intorno a quel banco morto. Di fronte alla metrica propinata dal professore o dal mastro di corde che vende corsi e feste e che frequenta locali all'uopo. Oppure alzarsi e gridare "Capitano, mio capitano" e scegliere di crescere, di sentire, di darsi, di non conformarsi ma di evolversi in quello che noi siamo. "Rendete straordinaria la vostra vita." ed è questo il messaggio che c'è qui e che in fondo c'è sempre stato ma voi non vi alzate. Avete le vostre cosine materiali. I vostri "possessi", i vostri mariti, le vostre mogli, i vostri partners in generale a cui vorreste tanto mettere dentro tutto questo e non c'è modo. Così alle volte tornate ad alzarvi, spesso però guardando sempre al banco ed al suo spazio e la paura di cadere. Oddio che qualcuno me lo levi di sotto i piedi. Ebbene se quel banco "sparisse" come alla fine del vano sogno ebbene la sana realtà vorrebbe che ci fosse qualcun@ che vi accoglie tra le sue braccia prima di toccar terra e questa si chiama attenzione. La differenza che c'è è che il primo non si sceglie. Capita. Arriva bello o brutto. Dolce o incubo. Quello di essere li dipende da noi non da altri. Significa muoversi, fare le proprie scelte tra il sesso dove probabilmente avete goduto talmente tanto da non poterlo immaginare e l'essere stati bene che significa non solo aver goduto ma anche non voler lasciare andare quell'attimo. Quel momento, quella persona in cui si trova l'essenza di se stessi e si trova la pace interiore. Quello è l'appagamento. Null'altro. Tutti scopano. Alcuni in modo divino pure. Altri scopano in così e così ma ti fanno star bene. Altri ancora fanno entrambe le cose in modo divino. Molti, fanno male l'uno o l'altro se non tutti e due. Nella moderna storia dei glamour c'è l'esempio per eccellenza. L'icona stessa della bellezza e visto che vi piacciono tanto i pensieri altrui che i vostri girano spesso in un limbo oscuro, ecco: Marilyn Monroe.


    “Trova qualcuno che ti faccia dimenticare il tuo passato, la tristezza. Trova qualcuno che ti cambi la vita, che la renda migliore, che sostituisca e riempia il vuoto di chi se n'è andato. Trova qualcuno per cui valga la pena sorridere.


    Le persone dolci non sono ingenue. Né stupide. Né tanto meno indifese. Anzi, sono così forti da potersi permettere di non indossare alcuna maschera. Libere di essere vulnerabili, di provare emozioni, di correre il rischio di essere felici.

    È facile togliersi i vestiti e fare sesso. Le persone lo fanno continuamente. Ma aprire la tua anima a qualcuno, lasciarlo entrare nelle tue paure, nel tuo futuro, nel tuo sorriso, questo è essere nudi."

    Perché è davvero questa la nudità. Potete spogliarvi con chiunque. Fottere con il mondo. Ricercare e provare ogni tipo di piacere fisico. Di situazione sconvolgente, inusuale. Potete far tutto quello che la fantasia vi stimola a fare ma fintanto che non siete li così in reciprocità, ogni tentativo di appagamento sarà inequivocabilmente VANO. E non ebbe paura di alzarsi e dire quello che sentiva. Lo fece in pubblico, suscitando un casino mondiale. Simulando un orgasmo e tanti capirono che non bisogna vergognarsi dell'amore.


    Cosa scegliete per voi stessi?

    "Così, così pensi di saper distinguere
    l'Inferno dal Paradiso
    i cieli azzurri dal dolore,
    sai distinguere un prato verde
    da un freddo binario d'acciaio
    un sorriso da una maschera
    pensi di saperlo fare?
    E ti hanno convinto a barattare
    i tuoi eroi per dei fantasmi,
    ceneri calde per degli alberi,
    aria calda per una gelida brezza
    una fredda comodità per il cambiamento
    E hai davvero rinunciato a
    fare la comparsa in una guerra
    per diventare protagonista in una gabbia?
    Come vorrei, come vorrei che tu fossi qui"



    Decidere di cambiare perché qualcosa manca all'anima, qualcosa che un cantante in una sua bellissima canzone descrive con: "Quell'attimo di eterno che non c'è". Mille e mille altri ancora giorni di te e di me.



    E per la cronaca: i draghi volano, non strisciano. 
    Non volete alzarvi? Andate fuori dai coglioni. :)

    domenica 13 maggio 2018

    Grazie

    Grazie di NON rispondere al sondaggio
    carissimi followers.

    Buona domenica. :)

    mercoledì 9 maggio 2018

    Non ce la posso fare


    Ecco, questo era il post che stava qua da giorni prima di avere una richiesta di come la vedo, prima di aver avuto la visita della ex con tutti i suoi profili regolari e fakes insieme a tutti i suoi parenti in gruppo (o forse no ma poco importa).
    Fatevene quello che volete, come al solito e buona tranquilla lettura.

    Definizioni:
    - Porco: un tipo che pur di fottere in modo strano fa qualsiasi cosa. Si attribuisce meriti che non ha, finge di essere chi non è e le studia proprio di tutte per saltare da un letto all'altro.

    - Troia: una tipa che ha veramente bisogno di fottere in ogni modo. Anche lei è disposta ad infilarsi in qualsiasi situazione pur di divertirsi.
    Tendenzialmente entrambi sono inaffidabili perché pur di soddisfare i loro bisogni raccontano ogni genere di bugia o mezza verità fintanto che trovano soddisfacente un rapporto di letto o fintanto che non si presenta loro una situazione più ghiotta.


    - Porcello: un tipo che ha relazioni normali con le persone, ha dei sentimenti e crede che lealtà, sincerità, fiducia, rispetto e dialogo siano la base fondamentale per costruire un profondo rapporto in cui si arriva ad uno stato di complicità. Letto e rapporti nascono e si approfondisco, diventano sempre più profondi ed intensi attraverso il dialogo, la comprensione reciproca.
    - Porcella: una tipa come il porcello ma al femminile.

    - Confusi: appartenenti ad entrambi i gruppi, cercano l'empatia ma l@ vogliono fic@. Oddio, dovrebbe essere abbastanza semplice da capire che se i cromosomi di mamma e papà hanno dato una notevole mano a qualcun@, quel qualcun@ non ha un granché bisogno di altro che mantenere la "presenza" fisica per rimanere attraente. Palestra, corsa, bicicletta, jogging e tutto quello che capita pur di non avere un briciolo di grasso. Insomma, mantenersi in forma perché se sei giovane sei una bella topa, se sei tra i 30 e 40 sei una bella donna e se invece sei sopra i 40 diventi una MILF. Oddio, per gli uomini non so come funzioni ma in genere basta che respiri.

    Allora com'è che si fa a mettere la mia testa ad esempio dentro un bell'Apollo tutto muscoloso e tirato? Non si può. Non si fanno travasi di neuroni e se anche fosse possibile, da soli non bastano. I narcisi sono in genere persone molto intelligenti ed argute ma sono anche delle teste di cazzo micidiali, quindi no. Facciamo passo.

    Che ci vuole quando ti arriva una che vorrebbe davvero il bel figo con una testa ed un cuore così? E' italiana, mica vede oltre il suo naso e seguiterà a cercare il principe azzurro in un campo di rape. Quindi chi saluto oggi? No, dai non facciamo nomi e nemmeno nick che la mamma dei cretini è sempre incinta e ne sforna a centinaia.

    Non so voi ma provate a chiacchierare con la palestrata di turno. Sa tutto sugli alimenti, su cosa fa ingrassare, cosa no. Magari è pure vegetariana perché non mangia gli animali per (giusto), rispetto però tratta le persone come soprammobili.
    Presente il campo di rape? Ecco. Questa è un'altra che lo vuole figo ma è insoddisfatta perché l'appagamento non c'è. Però  esce con un ragazzino più giovane di lei e mi dice che fino a che dura, me la godo e dura solo un paio di settimane. Poi se ne esce con un avevi ragione e per la cronaca, con la ragione ci si pulisce il culo. Domandatelo a Giovanna D'Arco che la fecero arrosto. Si le hanno dato ragione ma lei finì in carbonella.

    Così dopo averla allontanata tre volte è tornata sotto con il solito nulla, ho dovuto segarla con una barzelletta.

    C'è un tipo che deve prendere un treno e mentre passeggia per la stazione trova una macchinetta che dice di indovinare tutto.
    Così ci mette 10€  chiedendo notizie su di lui e la macchinetta spara fuori un biglietto con il responso: "Ti chiami Spartaco Sandrelli, abiti a Milano in via De Sanctis al civico 34, int. 3. Sei nato a Lambrate il 12 marzo 71 e sei sposato con Giuliana Falsettacci. Hai due figlie, una di 18 anni Gaia, e l'altra di 22  anni Sabrina."
    "Cazzo! Come ha fatto?"
    Prende altri 10€ domandando di sua moglie ed esce il solito biglietto:  "La Giuliana é nata a Lodi il 25 giugno 70. Lei li adora i 69 e tu no. Non è una strafiga ma a letto ci sa fare. Si è ripassata tutti i tuoi amici e pure due tue amiche. Ah, la tua prima figlia non è tua ma di Alessandro!"

    "Troiaaaaa! Ancora,  voglio sapere di più!"
    Si fruga in tasca e non trova 10 euro. Corre al bar e si fa cambiare 50 euri.
    Torna alla macchinetta e domanda incazzato come una furia: "Voglio i nomiii!!"
    La macchinetta sputa il biglietto e c'è scritto: "I nomi poco importano, ormai sono andati ma a forza di fare domande sceme, hai perso il tuo treno!"

    E pare che abbia capito. Pare è. Per lo meno non ha riprovato a richiedere amicizie che proprio... naaaaaa!!!




    Poi chi c'è di consistente, quella che torna dopo qualche anno e che non era pronta e che si presenta con un: sono una troia? Ok non siamo mica in un porcile forse si, boh!
    Quella che pensa di costruire  una relazione empatica e poi manda il tutto a vacca sparendo per dieci giorni dicendo che ha da fare ma che riempie la sua bacheca di porcellate? Ora, io ve lo dico in modo sincero e come al solito molto pacato. Ma pensate davvero che siano tutti più imbecilli di voi?
    La matematica vi è proprio contro.  Ho cercato risultati in merito all'affermazione: "la metà della popolazione mondiale ha un'intelligenza inferiore alla media" che è stata pure centro di polemiche perché messa in mezzo da Piergiorgio Odifreddi  qualche anno fa. Dopo di che è successo il finimondo. Si perché Cretino su etimo.it e su treccani.it ha l'esatto significato di quello descritto dal matematico (mentre su accademia della crusca. ni), e che la citata percentuale presenti delle sorprese. Statisticamente siamo tutti li. La metà della popolazione non pare essere troppo scema come afferma quora e praticamente tutti gli altri. Il "problema" è quello della finestra come qualche articolo fa. Dove cavolo mi piazzo io (prendendo atto di quello che è, fine)? Praticamente sto tra 2.1-2.2% della popolazione mondiale e come cazzo faccio a spiegare al restante 97% come stanno le cose?

    Non c'è mica modo.

    Eppure è semplice: dietro ad un calamaro, ci sta un altro calamaro. In un campo di rape e dietro una rapa c'è sempre un'altra rapa o finisce il campo. Ok, alle volte ci sta magari pure anche qualche papavero o che ne so, della capsella? Se prendete atto di questo, se ci arrivate, allora quali speranze avete che quel papavero sia meglio della rapa? Quasi zero ed è più facile essere colpiti da un fulmine che rimediare il principe papavero. Eppure seguitate a cercare nel campo di rape  il vostro rospetto da baciare. La morale della favola è che bisogna guardare le cose e tutti gli esseri viventi con altri occhi, più profondi e allora si riuscirà a vedere il proprio principe o principessa dietro l'apparenza che ha dato la vita. Ve ne ha parlato anche H.C. Andersen ne "Il brutto anatroccolo" ma forse o non ricordate o siete troppo impegnati con le vostre notifiche, i vostri profili, desideri in cui vi sentite al centro del mondo mentre siete come me: una cacchina in un mare di nulla. Psss. ci sono più stelle in questo universo dei granelli di sabbia su tutto l'intero pianeta Terra.

    Non c'è. E' sempre la storia dello ione sodio. Quindi che cazzo venite a rompermi le balle francamente? Venite qua a dire che la fiducia non esiste. Si tradisce, si fa quello che fa comodo e via così e anche se poi dite il contrario lo fate lo stesso.
    Ecco, adesso vi dimostro dove la fiducia è vita.


    Se molli, il gommone cade, se molli, il tronco cade. se uno molla cadono tutti e visto che nessuno ha gli occhi dietro come i ragni, "tu" copri loro, "loro" coprono "te". Non è questione di guerra è questione di comprendere come stanno le cose. L'unione è forza, la fiducia è forza, l'aiuto reciproco è forza, la volontà è forza, la lealtà è forza. E mi piacerebbe tanto poter svegliare la notte qualcuno di voi e fargli un bel "trattamento" così o per lo meno che gli si avvicini (visto che non sono mai stato un Seal né un incursore, meglio non assumersi qualifiche inesistenti). Vorrei tanto ma tanto vedere cosa vi succede quando vi trovate che un qualcun@ si trova ferit@ in modo grave da un'esplosione e vi trovate a raccogliere i suoi pezzi in giro per vedere se qualcuno riesce a rimetterl@ assieme. Vorrei davvero vedere quando vi trovate a prestare soccorso a qualcun@ e le possibilità di farl@ uscire viv@ sono praticamente nessuna così che l'unica cosa che potete fare e vederl@ crepare. Vorrei vedere tante cose ma sopratutto vorrei tanto vedere che la smetteste una volta per tutte di chiedere per voi, comprensione, attenzioni, pazienza e tolleranza che chiedete per voi stess@.

    "Si chiamano promesse, se vengono mantenute.
    Altrimenti si chiamano bugie o prese per il culo".
     Mauela Reich, Twitter.

    ed aggiungo che anche l' "io non giudico, per me puoi fare come ti pare", si chiama menefreghismo o incapacità di discernere il bene dal male, il giusto dallo sbagliato, la leggerezza dal lasciare liberi.

    Ecco e seguito visto che oggi ci sono, per la tale XX
    "Ti voglio mandare un audio, me lo daresti il tuo numero di telefono tanto non abuserò di questo?"
    consegno il nr.
    La sera trovo il messenger così:
     


    E poi vi lamentate perché vi fanculizzano? :) 
    Mi sembra che lo facciano semplicemente troppo poco in effetti.

    domenica 6 maggio 2018

    Come lo vedo e sento? Così.

    Cosa provo e che cosa è per me sta cosa. Muble, muble come si fa a spiegarlo? Bon ci provo sempre in modo pacato, tranquillo e senza strilli casomai che il mio modo di scrivere lasci adito a dubbi.

    Pensa ad un momento in cui si possa vedere una frattura nel tempo. Una specie di passaggio in cui infilarsi dentro in cui lo spazio-tempo semplicemente si ferma e scorre in modo diverso. Una "singolarità" appunto. Per dirla nelle parole del genio: "Quando un uomo siede vicino ad una ragazza carina per un’ora, sembra che sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa accesa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività."
    Non ho mai permesso a nessuna di far entrare in quella "bolla" odio, rivalità, litigi, cattiveria, invidia e cose del genere o per lo meno, non l'ho mai fatto in modo cosciente e voluto. Qualcuna c'è riuscita a portarcelo in effetti.

    Cosa sia il SM al di fuori delle pratiche che poi sono molto personali non posso dirlo, no. Posso solo parlare di cosa sia per me all'atto "sentire" che è la sostanza della cosa piuttosto che l'apparenza.
    SM è prima di tutto l'assenza di male.

    Donatien Alfonse De Sade
    Attribuzione:
    Charles-Amédée-Philippe
     van Loo [Public domain],
    via Wikimedia Commons
    Sadico è sinonimo di persona cattiva che soddisfa le sue pulsioni  fregandosene  di quello che causa. Il sadico è un egocentrico all'estrema potenza, un narciso esplicito e lo dice in modo palese. All'inizio  di questo blog parlai della sindrome di Stoccolma e spesso il legame che qui si forma è derivato da questo stato o figlio del medesimo. Non sono sani manco i masochisti in genere a dire il vero che anche loro sono in genere dispost@ a tutto pur di soddisfare i bisogni del momento o del periodo. Altri narcisi.

    L'SM pertanto  SSC non basta. Un sadico intelligente non l' "ammazza" la pulzella. La usa fintanto che può e se ne sbatte i coglioni se poi lei rincitruillisce. Nello stesso modo fanno le donne anche masochiste appunto. Il SM non è per definizione composto da persone sane anzi, da gente che definirla sciroccata è poco e spesso rendono  chi vi si si affaccia,  persone altrettanto non sane.
    Il punto e proprio questo e quello che mi ha fatto un po da sempre pensare, è che di persone fuori di testa ne ho conosciute  ma non qui. Non in questo paese.  Per lo meno posso contarle sulla punta delle dita di una mano.

    Come rendere il SM per tutti senza far danni? Praticamente quasi impossibile. Quindi seguito a dire che non potrete MAI mettere il mio  pensiero nella testa della rapa con cui uscite. Seguito anche a dire che dietro ad un calamaro ci sia solo un altro calamaro e ad una pantegana, solo un'altra pantegana. Così i fanculi si sprecano.

    Eppure c'è il modo per vivere del SANO SM e bisogna recuperare il proprio istinto animale. Guardate che animale è una parola derivata dal latino, "che dà vita, animato. Dotato di ANIMA" e chi ce l'ha, è anche in grado di avere dei sentimenti. Chiamatela anima o coscienza purché funzioni. Si vero, come tutti gli animali ci sono quelli  più  evoluti e quelli meno sia tra specie diverse sia, nella stessa specie. Gli uomini, non fanno eccezione.
    L'uomo dovrebbe avere la capacità di discernere il bene dal male, il giusto e lo sbagliato, la cognizione  che tutto ha una conseguenza. Gli animali questo non ce l'hanno, no. Un gatto gioca con un topo fintanto che si diverte, poi magari lo uccide e lo lascia li. Un gioco, punto. La chiave è forse il collegamento empatico con chi si trovano bene in qualche modo. Una volta instaurato quel gatto non farà del male manco al topo che lo considera un "amico" con cui giocare. L'amicizia e l'affetto tra specie diverse non è rara in effetti manco in natura. Un esempio su tutto. La mia lupa faceva letteralmente strage di gatti randagi eppure un giorno incontrò un micio rosso ed erano sempre assieme. Sembravano nati assieme. Facevano tutto assieme anche giocare e mangiare. Fecero amicizia anche con il riccio più intraprendente e l'aspettavano la sera che venisse a mangiare puntuale come un orologio svizzero: 22:20 e si coccolavano e giocavano come mah! Ci sarebbero voluti i telefoni di oggi e mettere tutto su you tube.

    Detto questo cosa è il MIO SM?
    - E' dialogo puro all'ennesima potenza.
    - E' intesa pura all'ennesima potenza.
    - E' piacere di stare assieme puro  all'ennesima potenza..
    - E' lealtà pura all'ennesima potenza.
    - E' sesso puro all'ennesima potenza.
    - E' sentimento puro all'ennesima potenza.
    - E' (se si forma), amore puro all'ennesima potenza.
    Potete togliere solo l'ultimo perché innamorarsi non è volontà, capita. Il resto si e se ne manca uno solo, poi il fanculo prende subito il suo posto. Il che serve ad evitare l'inevitabile delusione poi e senza far danni o subirli:).

    Si ma lo so che questo  non vi basta. In fondo è solo la parte tecnica e qua si parla  di Zen non solo di SM.
    Fintanto che vi avvicinate qui con troppa testa piena di preconcetti, non v'è posto per altro. La serenità, il primo passo per questa è far cessare la mente. Togliere i pensieri, qualsiasi essi siano. Saranno figli dei problemi della vita oppure dell'ego ma non importa. Il primo passo  è sempre quello. La testa libera dai pensieri diventa serenità e pace. Il gatto o il cane  non è cattivo, manco la tigre o il leone. Seguono i loro istinti. Le orche, i delfini e molti predatori non sono nemmeno loro  cattivi è che alle volte insegno loro ad esserlo. La cattiveria è propria quasi esclusivamente  di alcuni primati con noi in cima.
    Plachiamo la mente, recuperiamo quella parte che ci appartiene ancora e che è sopita dentro di noi. Recuperiamo la semplicità, la purezza delle piccole cose. Una carezza, una coccola, un grattino, una cosa buona da mangiare o leccare anche assieme, la bellezza della luce di un tramonto o di un'alba, l'aria sulla pelle nuda, il contatto, e si il respiro, la vita in ogni singolo respiro. Provate a considerarlo l'ultimo e come se non ci fosse un domani. Cosa vorreste per voi e per chi è accanto a voi? Lasciargli il ricordo di essere stati falsi, egoisti, sleali e cattivi o forse vorreste lasciare la miglior parte di voi nella mente  e nel cuore di chi è con voi in quel momento?
    Ecco la scelta. Nessuno vi spinge. Ricordate però  che diventate quello che pensate. Sempre.
    Si vero, nel buddismo si parla cosi tanto di solitudine ma i viaggi con le persone giuste alle volte sono molto appaganti.  È semplice in fondo, ogni persona  empatica ha bisogno di uno specchio  in cui riflettersi pertanto la vera solitudine è la mancanza dello specchio che rifletta chi siamo. L'incastro perfetto.

    Vi siete mai alzati la mattina con il desiderio ed anzi il bisogno di stare con quel vostro incastro in modo  così  forte quasi da non respirare. Vi siete mai addormentati con il suo profumo in ogni parte di voi, con il bisogno assoluto di stringerla, coccolarla, strapazzarla. Sentire il suo respiro, il battito del suo cuore ed averla accanto, no?  La certezza e la sicurezza che con quella persona non solo potete essere voi stessi senza vergona ma senza manco la paura che si facciano cocci di te. "La vera seduzione è entrare dentro a un cuore e riuscire a spogliarlo delle sue paure." Scrive Massimo Bisotti. Niente di più vero ma va anche protetto quel cuore o nudo sarà a pezzi facilmente. "Oggetto" molto fragile, il sig. Cardio. Ecco è quella roba li che si chiama LEGAME, non altro è ciò.


    Attribuzione sulla foto, deviantart

    Papale, papale ci sono poche certezze nella vita.

    La prima è che dobbiamo morire. Non sappiamo quando né come ma è il quanto. Un sociopatico potrà dire e chi se ne fotte. Me la godo fintanto che dura del resto non mi importa. Ok ragazz@ potrai essere pure anche ate@  e non credere nell'aldilà. Potresti non essere buddista e non credere nell'anima e nella reincarnazione. Potrai pure essere ascientifico e non credere che ne so, nella teoria dei quanti  sta di fatto che siamo fatti della materia di cuoi è composto l'universo e pure al contrario di qualche roccia, siamo vivi. Psss, e se uno avesse ragione? Se vi va bene qua siete fregati per qualche decina di anni, una vita ma se vi va male poi siete fregati per tutte le vite future o per l'eternità. Io un pensierino ce lo farei, GENI!
    La seconda è che la cosa più difficile da affrontare nel corso dell'esistenza di ognuno è accettare chi siamo. Come vedersi riflessi, quasi guardandosi con gli occhi degli altri ma non fermandosi alle apparenze o quello che vorremmo che vedessero. Il tutto nel bene e nel male. Come mi disse la prima miss, è in assoluto la cosa più sconvolgente. Pensate a qualsiasi testa di cazzo andare in giro con l'etichetta di stronz@. Pensatel@ con l'idea che ess@ possa vedere e sentire tutte le cattiverie che fa e vedersi e sentirsi per quell@ che effettivamente è. 
    Com'era? Ah, no. Sognata :)
    Mr Alzheimer colpisce ancora!
    La terza è che gli incastri esistono e sono univoci. Quelle sensazioni, quei risultati si ottengono solo se c'è la persona "giusta" accanto a voi. Si poi potete andare di nuovo a ricercarli e li ritroverete ma non saranno mai uguali. Mai la stessa intensità. Saranno diversi, altrettanto unici ma mai gli stessi. E' come per il fumatore andare a cercare il sapore della prima sigaretta che  ne fuma un'altra e un'altra ancora ma più che fuma e meno sapore trova. E' la stessa cosa. Ci vuole quella sigaretta, solo quella persona null'altro. Le stelle Signori e Signore si raggiungono con poch@ e saggezza vorrebbe di evitare ti mandare tutto a fottemberg per qualche embolo mal gestito. Raramente ci arrivi di nuovo. Molto ma molto ma molto raramente. Forse è più facile essere colpiti da un fulmine che tornarci. In fondo è semplice. E' un fatto di chimica, di intesa, di piacersi, di tante piccole ed infinite sfumature che compongono una relazione. In natura esiste una roba del genere solo a livello cellulare. Quando l'informazione del DNA viene copiata dall' RNA messaggero che si adatta a specchio sul filamento del primo. L'incastro perfetto. Niente è uguale o manco simile. Niente. Pensateci e tanto anche. Mi fa sempre pensare quella famosa frase di A. Baricco che francamente non amo ma questa l'ha proprio azzeccata: "E' uno strano dolore morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai" (più).

    E adesso devo tornare a quel maglione del post precedente. Per forza.  Perché dopo così tanto tempo, dopo che ti sei rivelata come un "it", una fumosa visione vestita da angelo e che dentro era solo un xenomorfo alieno, seguiti ancora o chi per te, a frequentare questo blog ed in qualche modo me? Vedi è come la cicatrice sulla mano, ci si fa il callo e si vive con quello che si ha. Invece di disegnare con la penna, si usa il mouse o la tavoletta grafica in grado di correggere i tremori e tolgono i dolori dove non dovrebbero esserci. Tu che da fantasma o da persona inesistente hai reso inesistenti tanti giorni di questo "passaggio", tu che con tutti i tuoi silenzi  che non dicevano altro: tu non esisti ed io non parlo e non spiego a chi non esiste e se lo faccio, nego anche quello che ho detto, vissuto, promesso, giurato, scritto ed inviato. Insomma il classico colpo di spugna. Tu seguiti a venire a trovarmi costantemente, inevitabilmente. Vedi e questa è la quarta certezza. E' che come per tutto il resto ti ho fatto vedere chi sei davvero e mi spiego pure meglio. Questa canzone di cui nel frattempo ho fatto un video con delle immagini "giuste", è in fondo dedicata ad una utopia. La capacità del Don Giovanni, il sociopatico appunto, di rendersi conto del suo stato. Di cambiare e ritrovare la sua umanità. Però è solo un utopia e nella vita queste cose non succedono. Non ci sono lieti fini ma solo un "...e vissero ognuno per i cazzi loro per l'eternità". Così ognuno si porta il proprio peso. Anche quello di guardarsi allo specchio e non piacersi. 

    Buona visione :)

    martedì 24 aprile 2018

    Il maglione


    Son giorni strani questi qua. Una strana malinconia alle volte pervade e non riesco a scrivere. Rischio di dire  cose che non voglio  dire o di essere  frainteso.
    Quando eravamo  ragazzi c'era una storia che girava e parlava di un tale che trovò una pulzella per strada sotto la pioggia, così  si fermò e si offrì per darle un passaggio.

    Lei gli disse il suo nome, dove abitava e cosi in pochi  minuti deviando dal percorso, furono a casa della ragazza.

    Erano altri tempi i miei tempi. Non era difficile  trovare qualcuno  che andava a piedi. Una donna, comunque  creatura da rispettare ed il fascino sempre vivo della cavalleria. Ogni pulzella una principessa anche se magari di facili  costumi. Il rispetto prima di tutto. Una donna narciso? Manco a parlarne. Fuori di ogni concezione. L'uomo poteva  diventare il bruto, una donna mai. Eravamo stupidi di sicuro ma la morale era chiara, limpida. Nessuno  avrebbe mai detto ti amo con facilità  senza pesare le parole.

    Oddio, qualcuno c'era come ho già  scritto  ma erano non solo dei casi sporadici ma a anche persone sole, isolate. Anche il tipo di cui ho raccontato  oramai anzianotto, è rimasto ovviamente  solo come un cane. Probabilmente manco un peloso a quattro zampe vorrebbe averlo come padrone o compagno.

    Ebbene, tornando alla ragazza, lui si fermò sul lato destro della strada, ringraziò, scese e se ne andò.
    Lui partì ritornando per la sua strada. Arrivato a casa, mise l'auto in garage e si accorse che un maglione era rimasto sul sedile posteriore. Cosi il giorno dopo decise di portare il maglione a casa della ragazza.

    Tornò all'indirizzo del giorno prima, posteggiò, scese afferrando il maglione e suonò il campanello.
    Aprì una signora attempata che gli chiese chi fosse e lui rispose che il giorno prima aveva dato un passaggio a sua figlia e che inavvertitamente il suo maglione  era rimasto nella sua auto e che l'aveva riportato.

    La signora lo guardò in modo strano e rispose: "Suvvia giovanotto, mia figlia è morta dieci anni fa e non è possibile  che lei le abbia mai dato un passaggio."

    "Veramente", proseguì il giovane, "non mi permetterei mai di prenderla in giro, questa ragazza si chiamava "Lisa"" e la descrisse con i suoi lunghi capelli castani, il vestito e tutti i dettagli. Cosi la signora a bocca aperta lo fece entrare e rimasero a parlare di questo strano incontro.

    Ebbene, l'unica prova che il tutto fosse davvero avvenuto era quel maglione con ancora il profumo che Lisa amava. Va a sapere chi mai l'aveva creata la storia o raccontata la prima volta. Magari letta su qualche giornaletto dell'epoca con un articolo fatto per creare lettori. Chi lo sa.

    Qualcosa di simile è successo. Non non parlo di persone morte realmente no ma mi è rimasto il segno di un passaggio di una persona che non capisco cosa ancora voglia da me. Ricordo i suoi occhi azzurri  come l'acquamarina. Ricordo i suoi sorrisi e tanti bei momenti assieme. Sono andato a vedere i suoi occhi di nuovo ma non sorridono più.  Eppure la storia è per certi lati molto simile. Non ci siamo mai incontrati, non ci siamo mai vissuti e nemmeno visti.  Praticamente nessuno è mai realmente esistito. È qualcosa che fa parte di un sogno e spesso pure di un incubo ma in fondo ci si sveglia e li tutto finisce se non fosse per il maglione che è rimasto e che testimonia una reale presenza.

    Si, forse non ci capirete una mazza manco del perché di quella canzone che non nel nel titolo ma in fondo va bene così. Vuole solo testimoniare e fissare la sensazione.