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venerdì 22 giugno 2018

Un legame particolare.

Guardatevi questi video. Sono fatti in modo semplice e a me toglie un sacco di roba da scrivere. :)



Nei commenti
"Altra ipotesi.
Se ipotizziamo che il principio di sovrapposizione degli stati possa intendersi come sovrapposizione degli universi, allora potremmo asserire che in ciascuno di tali stati/universi le particelle sono sempre state in un ben determinato stato di correlazione, sin dalla loro separazione iniziale. In tal caso e’ ovvio che quando con l’osservazione facciamo collassare la funziona d’onda, in realtà’ stiamo semplicemente selezionando uno degli universi possibili." Di Michele Viglianisi

Secondo video:


Quindi dal un punto di vista prettamente fisico (fisica, scienza. Materia), sarebbe sufficiente stare assieme per un po' di tempo perché si crei un legame. Vista così sembra una cosetta semplice, tutto risolto. Ci si slurpa e zac, abbiamo un legame. Più vicini di così non c'è mica modo.

Ho smesso di spiegarmi
 quando ho realizzato
 che le persone capiscono
 solo dal loro livello di percezione.
Peccato che la vita sia una roba un po' complicata. L'empatia non è legata alla fisica delle particelle, i sentimenti nemmeno per lo meno per il momento.
Secondo quell'esperimento se io Mastro, fossi stato con la Pulzella X, basterebbe che mi stimolassero o che richiamassi un ricordo perché lo senta anche la medesima e questo in genere non succede a nessuno o per lo meno non ce ne accorgiamo.  Oppure ci sono delle persone più sensibili al fenomeno che riescono a sentirlo ed altre no. Così potremmo dare la "colpa" alle ESP (Percezioni Extra Sensoriali), piuttosto che alla fisica materiale ma di fatto non c'è nessun legame astrale ma un legame fisico o forse tutti e due allo stesso tempo. Nello stesso modo potremmo dare una spiegazione nel modo in cui vengano archiviati i ricordi. Conosciamo le aree interessate ma dove le informazioni a livello inter cellulare vengano archiviate, è ancora un mistero. Non sappiamo manco cosa renda emozione per alcuni e per altri no. Sappiamo che magari durante le emozioni si hanno rilasci ormonali a seconda del tipo ma li ci fermiamo.
Cerchiamo di capirsi. Gli uomini sono creature elevate per cui "sentono" e la fisiologia susseguente è causa delle percezioni/sentimento. Gli animali hanno una fisiologia reattiva a certe situazioni ma non sentono. Psss! E' sbagliato. Funziona per tutti allo stesso modo. Gli animali, sentono per lo meno quelli più evoluti. Insomma, la vita non è semplice meccanica, è evidente. Sentiamo il caldo ed il freddo ma sentiamo anche l'emozione del caldo ed il freddo. Per alcuni piacevole l'uno, per altri, l'altro appunto. Il vostro telefono è solo in grado di registrare la temperatura. Non si emoziona.

Lo strano comportamento dell'entanglement umano però, potrebbe essere indissolubile o di rara attenuazione e questo spiegherebbe anche il come sia difficile levarsi dalle scatole persone con cui abbiamo vissuto esperienze negative. Per quelle positive chiaramente il "problema" non si pone. Oppure l'apparizione di persone a cui si stava pensando. "Io" ti penso, "tu" pensi a "me" e mi cerchi. Potrebbe. Solo questo credo. 
E' tutto qui? La differenza tra una persona empatica ed una narcisista è davvero tutta in questa spiegazione? Sarebbe veramente riduttivo. Come ho già scritto, il tentativo di dare delle risposte semplici è sempre fallito come costante ed anzi, è molto ma molto complicato.
Quant'è la distanza di contatto per cui le particelle di cui siamo composti possano cominciare ad interagire?  Quanto dura questo fenomeno?
Perché evidente che non siamo fatti tutti uguali. Ci sono persone per cui amore, legame, condivisione e di tutta quella roba di cui è fatta l'umanità, sentimenti inclusi, sono praticamente a livello zero. Durano fintanto che gli fa comodo. Dicono che non sono capaci di provare sentimenti profondi e quindi si nutrono degli altri. Eppure siamo fatti della stessa materia. Le nostre particelle potrebbero essersi incontrate in vite precedenti anche se non nostre. E' chiaro che dentro di noi ci sono particelle che durante la vita del bis nonno si sono incontrate con altre persone e con le quali inevitabilmente dovrebbero avere un "legame". Noi però non abbiamo ricordi di vite precedenti come se attraverso la morte, particelle e ricordi si resettassero. Forse alcuni ce li hanno comunque come sensazioni o flash back, non saprei spiegare ma sta di fatto che nella maggior parte dei casi, una volta data la vita a nostro figlio, quello ha la memoria completamente vuota. Deve acquisire sensazioni e ricordi ex novo.

Ci sono sempre per lo meno due modi di vedere le cose. Uno è quello prettamente osservabile e dimostrabile, fatto salvo il principio di indeterminazione di Heisemberg (Video), e quello da un punto di vista umano. Qualcuno i cui sentimenti alle volte sono talmente forti da causare estremo dolore o estrema felicità ed altri per cui è facile cancellare un altro essere umano o un'animale con un click e con il menefreghismo più totale. Se prendiamo i bambini disumanizzati dalla guerra o anche gli adulti in merito, devono fare un percorso di "riabilitazione" altrimenti e beh, la facilità di farsi un caffè o sparare a qualcuno sarebbero divisi dalla moralità del niente. Nessuna differenza. Quindi il percorso inverso al narcisismo esiste ma passa dalla presa di coscienza del portatore del problema egocentrista.
Dipende cosa guardi si potrebbe anche dire. Da un testo indiano di 1500 anni prima di Cristo (in cui si ritrovano concetti quantistici molto profondi). Ora, non voglio assolutamente infilarmi in divulgazioni complicate di quantistica. Non ne sono capace. Non c'è mango modo che la maggior parte proprio le capisca anche solo di striscio. Così in un testo indiano (indù), di circa 1500 anni prima di Cristo c'è scritto: "TAT TVAM ASI (questo sei tu). La vita che stai vivendo comprende l’intera esistenza, il tutto, ma i tuoi sensi sono limitati e non ti permettono di osservarla tutta insieme. Tutto esiste già ora e per renderlo manifesto, un pezzo alla volta, c’è bisogno che tu scelga, che tu osserva cosa far apparire, quindi cosa sperimentare." Guardi qualcosa e questo c'è, semplicemente per cui ci metti gli occhi, il tuo sguardo.

La domanda che mi pongo a questo punto è perché molti ritornano sulla "scena del crimine"? 

Perché tra tante mi trovo tra i coglioni sempre la stessa tipa, quella che beh è stato un peggio che peggio manco a costruirlo di proposito non si poteva? Perché viene qui, viene a leggere il profilo, la pagina, quello che pubblico se poi non serve ad un cazzo (manco a lei), che il cambiamento se c'è, devo dire che non si nota? Perché anche qualcun altra che pur di realizzare il suo sogno è passata sopra a me e quelli prima e quelli dopo seguitando anche loro a fare le stesse identiche cose e per di più,  essersi poi trovata a subire agli effetti del karma? Il risultato è sempre lo stesso. Se qualcuno ti guarda o ti pensa o ti guarda e ti pensa, allora esisti. Dove "tu" poni lo sguardo dai vita ad una realtà, la tua ma c'è. Il punto è il come lo guardi! :)
Si, ok, stessa roba. Altra spiegazione del perché smetto di guardare chi mi ha fatto del male. Cancello la sua presenza. Rompo il contatto e per il Sig. Dinci, funziona. Altri invece sembrano non riuscire a liberarsi dal "legame".
Seguitano a postare robe condivise tempi addietro quando la situazione era diversa. Seguitano a volere essere presenti. Ricordo e momenti condivisi sono una cosa sola. Si lo faccio anche io, mica mi nascondo ma un conto è ricordare il dolore e quindi la lezione, un altro è avere "viva" quella persona dentro di se. Una volta che mi è stato fatto del male, parecchio male con coscienza e determinazione non c'è più posto. Mi spiace. Ho poche certezze e questa è una. Se una persona ti ha fatto male per il carattere (nel modo in cui affronta - la sua - esistenza), lo rifarà fino a che non cambierà approccio con la sua vita e questo genere di maturazione è la parte più difficile che possiamo affrontare. Magari è più chiaro detto con un paio di aforismi.

"La mente, dopo essersi aperta a nuove esperienze non torna mai alle dimensioni originali."
Ma:
"Non possiamo risolvere i problemi con lo stesso tipo di pensiero che abbiamo usato quando li abbiamo creati"
Albert Einstein

vinci sulle tue cattive abitudini
 o loro vinceranno su di te
Non siamo pesci. Se nuotiamo nell'acqua tossica o cambiamo acqua o moriamo a causa della stessa roba velenosa che noi stessi alle volte abbiamo creato. L'unica soluzione possibile è smettere di creare acqua tossica!!! Cambiare sistema. Smettere di buttare la plastica a mare che poi muoiono gli oceani e crepiamo pure noi per le ragioni che non vi sto ad elencare. Non importa quanto ci vuole, ci ammazzerà. Però l'esempio dell'acqua ci sta a pennello.

Non vi sbagliate, non sono reminiscenze "personali" è che tutti abbiamo vissuto più o meno lo stesso. Seguito piuttosto a parlare di cose personali per non mettere in piazza i cazzi degli altri. Per alcuni le esperienze negative sono state addirittura peggiori e il tipo o la tipa ha compiuto atti materiali da ergastolo se non peggio.

Non aver paura di cambiare.
 Potresti forse perdere qualcosa
di buono ma potresti
raggiungere qualcosa di migliore
Sta di fatto che cambiare stile o meglio, cambiare il modo di vedere la vita e di rapportarsi con gli altri è fondamentale per avere risultati diversi. Con questo non voglio assolutamente affermare che il mio modo sia il migliore ma che sia uno dei tanti modi possibili. Fin da piccolo pensavo che osservando - ma non solo con gli occhi - la natura (il creato, l'universo, chiamatelo come vi pare), si possano trovare tante fruibili risposte a singoli quesiti.
Dal punto di vista Zen, quella più semplice è questa sequenza logica:
Sono uscito con qualcuna. mi ha dato qualcosa, ho raggiunto dei bellissimi risultati. Perché mandare tutto a puttane? Metteteci quello che vi pare.
Distanza.
Comodo.
Interessi.
Fatica di fare le cose.
Paura di mostrarsi al mondo - timore di essere giudicati. 
Bla, bla, bla.

Funziona? Allora che vi frega se vi mostrate al mondo? Che vi frega della distanza se poi quando state assieme ci state bene? La vita è la vostra, non quella del mondo. Dovete essere felici voi con la persona o le persone con cui state bene non dovete giustificarvi perché la gran parte degli abitanti di questo pianeta non capirà a prescindere, perché non avrà fatto nessun passo in tal senso. Dovreste smettere di aver paura di questo e si, leggete se vi va questo articolo. Se volete cambiare il mondo, cambiate voi stessi! Rifatevi il letto la mattina, chiamate chi vi ama e vi piace. Cercate di vederlo/a quanto possibile. Il percorso di crescita è personale, non familiare. Non si possono manco far crescere i figli se loro non vogliono crescere. Potete indirizzarli, fare del vostro meglio perché imparino ma ad un certo punto vi dovrete per forza fermare. Non smetterete mai di amarli se dentro di voi amore c'è e non dovere da dimostrare ma farete la vostra vita, quella che il cammino vi ha messo davanti. La scelta più giusta per voi, non per gli altri. Gli altri devono decidere cosa sia più giusto per loro ed è li semmai che potrete consigliarvi e confrontarvi ma il compito e la "lezione" finisce qui.
Tu non puoi cambiare cosa
 succede intorno a te ma
 tu puoi cominciare a cambiare
qualcosa dentro di te.
E per concludere: il comodo e gli interessi dovreste depennarli a prescindere. Il solo interesse che c'è in una relazione è la vostra felicità rispettando chi vi è accanto. Tutti. Non l'uno rispetto ad un altro.  Insomma per cosa vorreste essere ricordati, per aver causato sofferenza al prossimo o per averlo fatto felice? Per aver fatto un piccolo passo, il possibile che si possa fare per rendere questo mondo e la sua vita qui, leggermente migliore o non aver fatto un cazzo in tal senso e magari a renderlo solo più sporco e mal vivibile?
Il significato della vita è stato affrontato nel corso degli indirizzi filosofici nel corso della storia perché alla fine è il senso, la sostanza della vita stessa non essendo semplicemente meccanica. Il tentativo di dare risposte positive. Non penso proprio che Ugo Foscolo abbia scritto quello che ha scritto con l'idea di finire S. Croce. Ce l'hanno messo perché meritava di starci! Perché ci ha fatto riflettere. Manco il Cellini probabilmente voleva finire in SS. Annunziata. Era pure un ladro dall'abilità sopraffina. Però ce l'hanno messo perché ha fatto delle cose che agli umani suscitano meraviglia. Manco Michelangelo ha scolpito, dipinto e costruito con l'idea di finire in S. Croce. Si dice che fosse pure gay o per lo meno bisex. Figuriamoci se avesse mai immaginato di finire li. Eppure c'è e la lista è parecchio lunga! Probabilmente e rimane una roba personale, invece di andare a fare i gay pride vestiti come rificolone portassero ad esempio al mondo alcuni di questi personaggi, la gente comincerebbe a riflettere sul serio. Penso però che la cultura di molti si fermi semplicemente al cul e li cadde l'asino insieme a tutte le buone intenzioni.

L'abilità è tutta qui. Riuscire a vivere in armonia anche con chi inevitabilmente rimane indietro.


Fin dove i miei occhi possono vedere
Ci sono timori che si avvicinano
a quelli che ho vissuto,
Ho voluto conoscerti
Hai sempre condiviso i miei pensieri più segreti
mi segui dove vado
oh, quando sarò vecchio e saggio
le parole amare (aspre, cattive), significano poco per me
i venti autunnali soffieranno attraverso di me
e un giorno nella nebbia del tempo
quando mi chiesero se ti conoscevo
ho sorriso e detto che sei stato un mio amico
e la tristezza voleva dissiparsi dai miei occhi
Oh quando sarò vecchio e saggio
Fin dove i miei occhi possono vedere
ci sono ombre che mi inseguono
voi che ho lasciato indietro,
voglio farvi sapere
che avete sempre condiviso le mie ore peggiori
mi mancherete quando andrò
E oh, quando sarò vecchio e saggio
le parole pesanti che mi colpivano e abbattevano
scorreranno attraverso di me come venti autunnali
e un giorno nella nebbia del tempo
quando ti chiederanno se mi hai conosciuto
ricordati che sei stato un mio amico
quando l'estremo velo si poserà sui miei occhi
Oh quando sarò vecchio e saggio
Fin dove i miei occhi possono vedere
...
Oltre la dimensione del tempo e della vita.

lunedì 11 giugno 2018

Possedere


Ho trovato questa immagine contenente un pensiero in un gruppo. Ovviamente ho chiesto informazioni e l'autorizzazione ad usarla. Beh il contenuto a quanto mi risulta è di Angelo de Pascalis e che scrive in genere delle belle cose. Questa proprio fa ai cozzi sia con il mio buon senso che con la logica delle relazioni umane. Indipendentemente che sia una licenza poetica. indipendentemente dall'alta qualità delle rime che scrive e di cuoi veramente non oso criticare in nessun modo è il concetto di possesso che non mi torna proprio.


Possedere, da dizionario corriere della sera.
1 Avere qualcosa in proprietà, in possesso: p. terreni || fig. p. una donna, detto di un uomo, avere un rapporto sessuale con lei.
2 estens. Avere doti fisiche o caratteristiche psicologiche: p. una bella voce
3 Conoscere una disciplina molto bene SIN padroneggiare: p. una lingua straniera
4 Detto di un vizio o di un sentimento negativo, dominare qlcu.; è usato più spesso al passivo: è posseduto dalla passione.


Lui o lei non è "posseduto" ma è colui o colei che possiede. Beh, possiede cosa, una mente? La mente non è un oggetto, le persone non sono oggetti, non si possono possedere manco a letto. Puo' averne il controllo attraverso un abuso, ipnosi, tecniche psicologiche di controllo ma anche se un@ lo fa, non ha nessun diritto di "possedere". Siamo oltre l'umano rispetto.


Le persone si concedono alle volte per brevi periodo di tempo, si incontrano, danzano assieme magari un ballo romantico, passionale, pieno di sesso e anche di amore ma sono due entità distinte, volontarie. Così come l'appartenenza credo sia un sentimento "strano". Non è che scusate di nuovo la prima persona ma mi viene meglio scritto così, io posseggo te. Sono io che sento di appartenere a te ed è una roba diametralmente opposta.
Così nella mente, io posso avere te nella testa spesso e volentieri ma non possiederò mai la tua testa ed i tuoi pensieri. C'è un'altra cosa. E' dalla testa che nascono i pensieri e se amore c'è è da li che si sviluppa. Vero, la sensazione la riceviamo nel petto, per quello che diciamo che è cuore ma è sempre la testa. Oppure diamo per scontato senza lasciarci un minimo dubbio nei due sensi che siamo due anime e allora sta roba nasce da li. Rimane il fatto che nessun anima può possedere un'altra anima.
Ah, per concludere, la follia non è un sano sentimento. La follia non fa ragionare, fa perdere il rispetto per se stessi e gli altri. La follia è il non controllo, è il tutto all'eccesso in modo sbagliato, distruttivo.
Se qualcuno mi dedicasse una roba del genere probabilmente chiamerei il 118 per tentare un ricovero alla neuro.
Detto questo, poeticamente è perfetto ma il messaggio contenutovi che ne ricevo è tremendamente negativo. Ognuno ha i suoi gusti d'altra parte. Così vi lascio a qualcosa di più vicino al mio modo di essere. Sabbia, stringi la sabbia, prova a tenere la sabbia, prova a possedere il canto, il suono, l'aria dove si propaga. Eppure lei è li, accanto a lui ed è sabbia che si lascia toccare  voce che delizia il canto. No, non si può possedere il vento. non si può possedere nessuno.


Pablo Neruda. Ode al giorno felice

“…Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto.
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice”.

venerdì 8 giugno 2018

Le ultime cose che posso dirvi sul viaggio

Adesso per piacere fate un attimo di pausa. francamente non ho molta voglia di sentirmi raccontare in privato questo o quello. Non è questione di sgamare l'argomento ma perché è difficile pure da spiegare senza far dei discorsi un po' più complicati ai quali spesso siete refrattari.

Non posso manco risolvere tutte le vostre curiosità dato per primo non conosco tutte le risposte. Devo per forza fare due premesse un po' "tecniche", scusate se non le capite.

L'energia. E' una delle cose più misteriose dell'universo. Non può essere creata né modificata nella sua quantità (da quello che sappiamo ad oggi). C'è una sola cosa che è in grado di trasformare l'energia in massa e quindi in roba fisica, materiale. Il bosone di Higgs  e/o il campo di Higgs. "Ciò che abbiamo appreso finora è che l’energia è in ogni cosa e in ogni fenomeno ma l’imbarazzante verità è che non abbiamo idea di cosa sia davvero. Per quanto ne sappiamo l’energia è solo una strana proprietà astratta dell’universo; un numero, la cui somma totale non cambia in nessuna circostanza. L’energia si converte nelle sue mille forme, ma non scompare mai, né si genera. Questo fenomeno prende il nome di “principio di conservazione” ed è fra le più importanti leggi mai osservate in natura. Sicuramente vi sarà capitato di sentir dire Nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma”, ora sapete il perché." Pietro Sottile

Cos'è la vita?
In effetti ancora nessuno lo sa o per lo meno è in grado di definire in modo chiaro cosa sia. C'è un bellissimo articolo su lescienze.it (versione italiana dello scientific american, una delle riviste più autorevoli del mondo), in cui Ferris Jabr disquisisce sul quanto. Leggetelo, è semplice ed interessante. Vi offro la mia di definizione che non è molto dissimile e scritta prima di trovare l'articolo.
Ogni corpo è una macchina. Funziona tutto attraverso la creazione di energia e campi elettrici che lo fanno muovere. Anche un motore funziona allo stesso modo. Una lampadina o un pc eppure non sono vivi. La vita non solo movimento ma sopratutto emozioni. Non è manco riuscire a sentire il caldo ed il freddo, se piove o se c'è il sole. Il calore del sole sulla pelle ma anche e sopratutto la sensazione che questo da sulla pelle. Insomma nemmeno il vostro telefonino è vivo eppure alle volte con le giuste app, fa delle cose che non siamo in grado di fare. La principale differenza tra un oggetto inanimato ed uno vivo è solo una, la coscienza e questa non è altro quella che noi chiamiamo che l'anima. Insomma il vostro telefonino è in grado magari di fermare nel tempo i colori di un tramonto. Di un momento di vita vissuta ma solo noi, attraverso quella vista, siamo in grado di provare emozioni. Mi fermo qui perché sul tema ci sarebbe da discutere per anni. In altre parole, se mettiamo l'uomo al top della scala evolutiva, scenderemo via, via fino a trovare le amebe, organismi unicellulari. Credo che ad un certo punto ci si debba fermare. Insomma ci saranno degli organismi semplici non in grado di provare sentimenti. Il punto è dove perché nessuno ha mai chiesto all'ameba cosa prova e anche se l'ha fatto non ci siamo mai capiti. Siamo talmente ignoranti che non eravamo manco riusciti a capire i geroglifici e se qualcuno non fosse "inciampato" nella stele di Rosetta, non ci avremmo mai capito una sega. Figuriamoci chiacchierare con gli animali.

In argomento.
Tocca con la lingua. Vedi con le dita. Annusa con le orecchie. Assapora con gli occhi. Senti con il naso,  Pensa co il cuore. Ama con la menteCome fare a sentire? Vale quell'altra famosa frase di Ghandi. "Se urli tutti ti sentono ma se stai in silenzio, solo chi ti ama ti ascolta". Sono voci flebili. Diventano forti quando noi riusciamo a fare il vuoto dentro di noi permettendo loro di emergere. Mushin, no mente. Difficile rimane sempre il disgiungere la nostra credulità da una cosa verificabile. Difficile è accettare. Quando ti metti in contatto con anime di vivi o anime di trapassati (ma non è giusto chiamarli così), prendi la parte bella e la parte brutta. La parte bella ti arricchisce, quella brutta è molto difficile farla uscire. Più diventi brav@ più la sensazione è forte. I sentimenti sono forti sia nella felicità che nella bruttezza. Dico solo che non si dovrebbe arrivare a parlare di questo. Se qualcuno ti dice che i sentimenti che prova sono molto intensi e di non farne gioco, l'altr@ dovrebbe rispettare. Magari un giorno saprà. Magari. Sta di fatto che mo sapete tutti e non c'è modo di fare finta di niente. Considerate quanto sia difficile spiegar in modo semplice il tutto. Si, lo so, voi preferireste un'altra storia perchè in quella ci sono emozioni.

Primi contatti.
Se mi metto a parlare degli spiriti bassi (anime, energie, chiamateli come vi pare), quelli per intenderci attaccati alle robe materiali e basta, andrà a finire che poi mi accuserete di scriverne per intimorire qualche testa di cazzo. Se non lo scrivessi, non avrebbe senso. Sta di fatto che se tenterete dei contatti saranno loro ad arrivare per primi. Vi metteranno paura, tenteranno per quanto possibile di farvi vedere il peggio anche perché lo sono. Passare oltre significa fare un percorso. È una cosa seria questa. Come i rapporti tra le persone, come l'amore e la sincerità, la lealtà, il dialogo, il credersi e la fiducia oppure l'esatto contrario dei pregi  che ho scritto. Si, tra i due opposti ci sono tutti i nostri difetti e l'impossibilità di essere sempre sinceri fino in fondo, leali fino in fondo e via così. Non sposta il punto di una virgola provarci è tanto. riuscirci alle volte una soddisfazione importante. "Dovunque tu vada, vacci con il tuo cuore."  Confucio. "Prendi un sorriso regalalo a chi non l'ha mai avuto. Prendi un raggio di sole, fallo volare là dove regna la notte. Scopri una sorgente, fa bagnare chi vive nel fango.  Prendi una lacrima, posala sul volto di chi non ha pianto. Prendi il coraggio, mettilo nell'animo di chi non sa lottare. Scopri la vita, raccontala a chi non sa capirla. Prendi la speranza, e vivi nella sua luce. Prendi la bontà, e donala a chi non sa donare. Scopri l'amore, e fallo conoscere al mondo."  Mahatma Gandhi.

Contatti materiali
Una sera l'amica volle tentare una fusione. Il tipo chiamato disse di andare in un angolo e lei si alzò e... beh, noi non vedemmo niente. Non sentimmo niente. L'ho fatto pure io ed anzi, è praticamente un passo fondamentale nel modus di contatto ma non è una prova. Ho anche tentato l'incontro "anima-anima" tra due viventi e ci son riuscito ma lei faceva yoga, è stato più semplice. Non mi interessa manco il sesso tantrico e mettermi li a disquisire sui chakra. Se vi interessa, fatevi pure una cul-tura.
È spesso suggestione e non voglio trasformare  questo blog in uno dedicato allo spiritismo. Non ho intenzione di aprirne un altro in merito. Tanto quando trapasserete vedrete e anche se no, non tornerete indietro a raccontare cosa avete visto o non visto. Rimane comunque impossibile trasmettere queste esperienze in modo sostanziale attraverso gli scritti. L'esperienza vale di più di tante parole. "Dona a chi ami ali per volare, radici per tornare e motivi per rimanere." Dalai Lama

Numerologia.
Attraverso il confronto con altre persone che hanno avuto esperienze serie al netto dei molti ciarlatani (troppi), che si trovano in giro. Altri gruppi hanno avuto spiegazioni simili o anche leggermente diversi. Questo è il significato del "numero" assegnatoci. Dal basso verso l'alto.
8= Punto più basso di elevazione spirituale. (chiamatela come cazzo vi pare).
6= Prima fase di crescita.
4= Seconda fase di crescita.
2= Terza fase di crescita.
9= Punto di passaggio.
7= Medianità. Capacità di sentire ma non essere molto capace di fare da filtro. Alle volte questi non sanno manco cosa sia successo. Psssss. medianità è mediare, non fantasmare. Essere il legame tra le due esistenze.
3= Sensitività. Capacità di fare da filtro, medianità elevata. Il loro problema è quello che alle volte non riescono a fare il vuoto e le loro sensazioni non sono sempre vere.
1= Spirito alto.
Dove sto io non credo sia importante.

Il limite insormontabile.
Più scopri, più conosci, più non vieni creduto. Ti chiedono qualcosa, ti mettono alla prova dandoti un oggetto di famiglia o regalato perché tu dica loro cosa c'è dentro, e più non ti credono. Anzi, più avrai un responso vero e più verrai ignorato con il risultato è che tu sapevi e non hai potuto fare nulla. Hai visto persone andare incontro un po' a tutto e non poter far niente. Salvo dopo che tornano e ti dicono: tu l'avevi detto. Alle volte non tornano nemmeno perché si vergognano. Tardi. Il senso di impotenza è drammatico ed il dolore alle volte insopportabile. Stessa roba in fondo succede qua ed il blog è inutile. Sta di fatto che non vado più incontro ad un dialogo con le antenne abbassate. In fondo non mi importa di voi, non ho il peso dell'umanità sulle spalle. Non si può aiutare tutti e non è pur giusto. Se qualcosa deve accadere, accadrà anche se ci metti del tuo per evitarla. Quindi come è successo, quando mi è capitato ancora di vedere qualcosa, me ne sono stato zitto. Ho provato alle volte a fare, a cambiare le cose ma comunque sia si sono allontanat@ così che nolente o no, è andato tutto come doveva andare. Karma o non karma. Azione o non azione. Ho visto la morte di qualcuno? Si. Ma siccome nessuno vuol sapere quando deve andare e manco i parenti, gli amici e i familiari magari anche quelli di casa, bocca cucita. Se sbagli ti inseguono. Se la dai giusta, ti rompono i coglioni fino a sfrantecarteli con le domande più assurde.
Cercate bene di capire che quello che ho scritto fa ai cozzi con il principio cristiano in cui il libero arbitrio è il tutto e che il destino non esiste. Se vedi qualcosa che c'è nel cammino, allora è "scritta". E' come sapere che al tal km della X strada c'è ci sarà uno dietro una curva con la macchina in panne e tu lo prenderai pieno. Se qualcuno riesce a vedere l'auto, la cristianità sbaglia. Alle volte lo scrivi, consegni il foglio in busta sigillata a cai@ che lo conservi e dopo fai leggere al guidatore cosa hai visto. Questa non è immaginazione o influenza personale o credulità. Potrei avanzare una teoria un po' assurda per farcela entrare del tipo che qualcuno riesca in qualche modo a superare la freccia dello spazio-tempo e "vedere" quello che c'è avanti. Ehm. Non risolve il problema dei "trapassati".
"E' più facile spezzare un atomo che non un pregiudizio". A. Einstein.

Indirizzo
Non dovrebbe essere questo racconto se pur vero a farvi cambiare idea ma la vostra moralità a farvi comportare in un certo modo. L'essere qua alle volte a cercare qualcosa di più  di un incontro implica, come ho già  detto più volte, lo spirito, il giusto atteggiamento interiore. Per quello che vale, poco credo, è personale e inusuale, fuori da ogni canone, fuori da ogni logica della società disumanizzata delle  macchine che di sicuro la butterete alle ortiche come qualche volta sono stato buttato via io. Inevitabile umanamente parlando. Rimane il fatto che ogni volta che siete davanti ad una ingiustizia e state zitti, diventate parte di quella ingiustizia. Ogni volta che passate sopra qualcuno per realizzare i vostri desideri, voi (noi tutti), siete (siamo), quel male. Ogni volta che qua cercate solo piacere, troverete solo insaziabile fame e sete di altro piacere. L'insoddisfazione non è inclusa nel pacchetto Mastro.“Mantieni i tuoi pensieri positivi, perché i tuoi pensieri diventano parole. Mantieni le tue parole positive, perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti. Mantieni i tuoi comportamenti positivi, perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini. Mantieni le tue abitudini positive, perché le tue abitudini diventano i tuoi valori. Mantieni i tuoi valori positivi, perché i tuoi valori diventano il tuo destino.” Mahatma Gandhi.

Serietà
Chi è il colpevole nei casi della vita. Colui che reagisce male, o colui che fa di tutto per stimolare una reazione sbagliata, esagerata o sopra le righe? Da un punto di vista morale, entrambi sempre per il libero arbitrio. Tu che reagisci hai sempre la facoltà di scegliere. Beh io dico prima di discutere sui principi, mettetevi nei panni dell'altr@, quell@ che reagisce, poi si vede. Se credete in un dio cristiano e vi siete sposate in chiesa, avete giurato di amarvi e rispettarvi ogni giorno della vostra vita, perché vi infilate in storie fuori del giurato? Può essere uno "scherzo" una religione, l'eventuale dio, no. Se prendete un percorso in modo che la fedeltà assuma un concetto più ampio e non sia un "tradimento" di promesse o giuramenti, allora dovete fare in modo che chi è con voi tragga altrettanto beneficio di crescita. Sempre per il "vostro" dio che non ha creato la singolarità ma l'umanità ed è quest'ultima che dovrebbe essere amata. Insomma l'idea stessa di mettersi in ginocchio, dire una preghierina a dio è di sicuro la cosa più scema che potete fare. Amate l'umanità ascoltate le voci flebili non quelle attaccate agli spigoli per casa ma quelle che vi parlano di amore, di luce, di energia positiva ma vi garantisco che ci vuole tempo. molto tempo per ascoltarsi. "Tu ed io siamo una cosa sola. Non posso farti del male senza ferirmi". Mahatma Gandhi.

Morale
Diffondere  idee contrarie alla morale comune ha un prezzo che si parli di SM o di morale o ancora di spiritismo come lo forse lo chiamereste voi. Vostro marito non capirà perché  non è come voi e voi per non perdere la faccia e le robe materiali, farete di tutto, anche farvi un bel set di foto di famiglia felice mentre 5 minuti prima chiedevate una zoccola per lui in modo da poter fare come più vi piaceva. Roba da testate nel muro. Per quello che mi riguarda non esiste una vita che si spreca da sola. Ci sono vite sprecate per scelte personali ma non voglio essere io il complice di tutto ciò. "È necessario aiutare gli altri non solo nelle nostre preghiere, ma anche nella nostra vita quotidiana. Se scopriamo di non poter aiutare gli altri, il minimo che possiamo fare è ammettere di nuocere loro. Non dobbiamo ingannare gli altri o mentire. Dobbiamo essere uomini e donne onesti, uomini e donne sinceri." Dalai Lama


Il fine della vita.
Ok, forse vi fa sentire meglio l'idea che dopo non ci sia il nulla. Di afferrare e sgrafignare quanto e fino a che è possibile nel motto di uno se la deve godere fino a che dura, dopo si vedrà. Vi rinnovo il concetto. E se fosse vero? Lo so che è difficile dire si, ci credo oppure no, è un'invenzione e nessuno in entrambi i casi potrebbe in fondo darvi torto. Sta di fatto che ci sono delle rivelazioni che lasciano parecchio interdetti. Perplessi è dire poco. Nel dubbio ognuno faccia la propria scelta. Che creda o meno in possibili reincarnazioni, che creda che nel suo paradiso religioso ci sia questo o quell'altro poco importa. Ci sarà un oltre e non è manco detto che sia giusto quello che la vostra religione vi ha raccontato. Lasciarsi tutte e due le porte aperte non è convenienza è prudenza e saggezza ma che di sicuro farà si che ognuno di noi possa fare il possibile per rispettare la vita ed i sentimenti altrui. Questo alla fine è il mistero che esiste nella vita. Non il dopo morte, non l'esistenza di un dio o di una vita oltre ma per come si sceglie di vivere. E' in fondo scoprire la nostra vera essenza. Cosa c'è oltre il desiderio materiale e come sublimarlo. Spesso tutto questo non vi piacerà ma ci farete i conti come tutti. "Ci sono due errori che si possono fare lungo la via verso la verità: non andare fino in fondo, e non iniziare". Confucio. "Se apriamo le mani, possiamo ricevere ogni cosa. Se siamo vuoti, possiamo contenere l'universo". Buddha.

Il giudizio
Se aveste ad esempio conoscenza di una "valutazione" di come vi siete comportati in vita le vostre azioni sarebbero condizionate forse, dalla possibile paura del giudizio e non per un evidente ragionamento di crescita e di rispetto per le altre vite. Il libero arbitrio a cosa servirebbe, a niente! La vita non è paura, o per lo meno non dovrebbe. E' gioia e libertà di essere senza vergognarsi ma rispettando gli altri e le diversità. Insomma non è il "ricordati che devi morire" ma come vivere meglio! Infine, se una persona sbaglia con gli altri uomini anche da un punto di vista morale, per come la vedo, ne risponderà davanti agli uomini e poi davanti a dio o ai suoi simili nel proseguo. Il mezzo non è sempre fisico, le due essenze sono unite in modo indelebile. L'anima esiste in ogni stato o qualcosa di simile o assimilabile, per lo meno per me. Qualcuno lo chiama Karma, qualcun altro come gli pare a lui. Giustizia divina, bla, bla, bla.

Sunto
A tante  domande che probabilmente avete, vi ho già  risposto su questo blog. In fondo. Dico sul serio. Le risposte che  cercate ci sono già. Vi ho raccontato quella storia in modo sintetico, poche righe ma credo che bastino. Magari vi sentite come me all'epoca. Sulle prime pensi ad una semplice storia di vita. Poi una piange. Poi vi viene detto che si parla di cose vissute in prima persona. Poi si comincia a non credere a quello che è successo perché  è una roba talmente assurda che manco ad averla  vissuta la rende credibile sulle prime. Cosi cominci a  chiedere chi e cosa sapeva e vedi le facce stralunate. Le voci tremanti che sono come le tue. Cosi a che servono dettagli se non a soddisfare la morbosità? Vedete per me è stato un privilegio. L'essere riuscito a fare da tramite ad una cosa intima tra due persone e che ha superato la vita ed il tempo e fidatevi, è qualcosa che ti cambia la vita per sempre. Mi ricordo la curiosità di ricevere informazioni "verificabili" durante. Quindi dove era successo, chi era quella ragazza e via così. Non mi ero accorto che c'erano tutte durante. Il nick, oggi si direbbe così, di lei e a quel punto anche la possibilità di andare a ricercare negli archivi della difesa l'avvenuto abbattimento del caccia. Fosse successo oggi, forse sarei pure andato sulla rotta che seguivano a cercare il velivolo e lo dico seriamente. Riportarlo a casa. Forse, perché il tutto basta. Chi doveva sapere ha saputo ed in fondo non si sono mai separati. Se si accetta il quanto, la fisicità è solo quello che si vede e si tocca di molto altro. Il sentimento può esaltare la fisicità, il contatto magari di un  ultimo ballo o di un'ultima sera o giornata trascorsa insieme ma non il contrario.
C'era un papà che ha dovuto prendere atto della presenza "reale" di qualcuno che non c'è più ma che si è manifestato. Che sarà li, comunque vada e comunque speri o desideri di essere l'unico. Che in un angolo di cuore di sua moglie c'è stato e c'è ancora una presenza di un amore potente. Non importa se vanno a letto o no. Prendere atto di cosa si riceve ed il posto nella vita di un altr@ è coscienza di non sminuirsi. Spesso vi incazzate per questo, fate dei bordelli sovrumani per via delle "corna" (detto terra-terra), e poi chiedete cosa succederà nell'aldilà o vorreste sapere la data della vostra morte. Coglioni, impazzireste. "Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai" Julius Evola "Affidati al messaggio del maestro, non alla sua personalità. Affidati al senso, non alle parole. Affidati al senso reale, non a quello temporaneo. Affidati alla tua mente di saggezza, non a quella ordinaria che giudica." Buddha.

L'altra via
Se scopate e non riuscite a venire il problema non la fica o il culo, è la testa nella gran parte dei casi. Se trattate il prossimo come robe, il problema non è che siete più bravi è che avete un rospo ubriaco al posto del cuore. Ce l'avete messo voi e lo nutrite ad alcool puro.
Se cercate di coinvolgere qualcun@ vostro "vicin@" in questo genere di ragionamenti, non risolverete niente con gli inganni, con le bugie e con i segreti. Non lo cambierete con i proclami ma portandolo lentamente a vedere le cose da un'altra prospettiva sempre che ne sia capace. Non siamo tutti uguali, non cresciamo tutti nello stesso modo, non abbiamo tutti le stesse potenzialità ma abbiamo tutti lo stesso diritto di essere trattati con rispetto ed umanità. Di avere tutti le stesse opportunità. "Una brocca si riempie goccia a goccia." Buddha  e "Io e te siamo una sola cosa: non posso farti male senza ferirmi." Mahatma Gandhi.

Il possesso
Le relazioni uniche non esistono. Ve lo ridico. Se avete un marito, una moglie, magari avete anche dei figli. Forse avete dei fratelli, una mamma ed un babbo. Li amerete tutti, magari in modo diverso ma la costante rimane l'amore. Qui è lo stesso. Il concetto di: fammi godere non funziona se non c'è altro.  Ho voglia di vedere te, di stare con te, di godere con te è altro. Contestualmente un concetto base a cui tengo. Per quello che mi riguarda l'essere troia o un porco, significa scopazzare a destra e a manca con il solo intento di godere. Come disse quella li di vicino a Pistoia, "Non mi basta mai, lo vuoi capire". Appunto, risposi, sei merce avariata. E' come il drogato che cerca la dose, il giocatore che cerca di vincere (o di perdere), o un qualsiasi altro esempio che vi venga in mente. Non riusciranno mai ad avere soddisfazione perché la cercano nel posto e nei modi sbagliati. "Finchè porterai un sogno nel cuore, non perderai mai il senso della vita" Mahatma Gandhi.

Il percorso
La vita è un'esperienza singola non di gruppo. Ci si migliora per se stessi, non per far piacere agli altri. Per rendersi migliori non per una competizione. Alle volte si fanno percorsi in due, alle volte in tre e pure in quattro ma sono periodi. C'è chi non riesce a farli 20 km al giorno e chi invece ne fa il doppio. Confida sul fatto che quelli che riescono a farne 20 si incontreranno. Aiutali ad incontrarsi. Non perderli di vista, manda loro le informazioni sul percorso che tu hai già fatto. Aiutali a farlo ma nel frattempo tu arriva dove devi. Magari aspetta quelli il giorno dopo ogni tanto o fai un percorso in modo che i sentieri si incontrino. Così aiuti tutti. Se seguiti a fare il percorso da 20 tu che ne puoi fare 40, otterrai solo uno che si sente inferiore a te e tu mai realizzat@. L'amore sano, non crea uccisioni, cadaveri alle volte pure rimasti vivi. L'amore sano trova la strada per conciliare il tutto. Nell'episodio "beata ignoranza", sesta stagione della serie Dr House, viene affrontato il punto focale. "Il titolo dell'episodio fa riferimento al caso clinico: alle critiche di Taub, il quale non tollera che il geniale diagnosta accetti che un altro genio butti via la propria intelligenza in cambio di un po' di serenità, House risponde «Beata ignoranza», alludendo a quanto possa essere doloroso sapere e capire troppe cose." E' doloroso imparare perché significa lasciare indietro altre persone. E' doloroso alle volte doverle lasciare ma sopratutto il rincretinire anche in modo volontario per tornare indietro non porta a niente se non al raddoppio dei bischeri. Diffondi una cazzata in internet, magari un video di una bravata su youtube e avrai 10, 100, 1000 emulatori. Diffondi una roba seria e ti emuleranno in due (ma forse), ma è con quelli che si cambiano le cose."Ci sono due errori che si possono fare lungo la via verso la verità: non andare fino in fondo, e non iniziare." Confucio

Altre note curiose.
Nel 1990 uscì il film Ghost, fantasma. Avevo già deciso di smettere e quando lo vidi ne rimasi emozionato. Senza mai aver detto niente di tutto ciò se non a familiari, amici intimi (pochissimi), e un paio di ragazze avute nel periodo dopo la convivenza finita nel 1989 fu un'altra emozione.  Qualcuno che sapeva mi dissi, aveva scritto la trama di quel film. Lo spirito basso della metro. L'incontro con la falsa medium che per anni ha ingannato il mondo ma che in fondo è una brava persona e viene contattata. Il muovere gli oggetti. Il sapere le cose senza che nessuno te le abbia dette. La vita normale non è come nei film. Non vai a cercare i parenti del defunto perché non capirebbero e anche se lo facessero, non verrai ascoltato (ho già scritto in proposito). Ti basta verificare quello che ti viene detto. Il non parlare di dio ma di luce e di oscurità anche inteso come luogo astratto. Non voglio "conti in sospeso" nel bene e nel male, quando sarà voglio (vorrei), la possibilità di andarmene senza essere legato a qualcosa di terreno e materiale. Nell'autunno mi imbattei in una persona spiccicata alla protagonista del film. Stessa pettinatura, stessi occhi, stessi lineamenti e ci ebbi una storia. Chi fosse, mistero ma sono strani i "casi della vita" no? ;)
Quel film per me è ancora "magico" per molte ragioni e se volete davvero cominciare a capire potete di sicuro riguardarlo. E a questo punto se non avete domande da porre qua e non in privato. Chiudo l'argomento in modo definitivo. Una domanda ve la pongo senza aspettarmi alcuna risposta. Dopo aver letto tutti gli articoli, davvero siete convinti che incontrare qualcuno o qualcosa sia davvero una banalità materiale e che oltre non ci sia assolutamente altro che il nulla così da sentirvi autorizzati a fare solo i vostri interessi? :)


La versione più bella che ho trovato di Unchained Melody
Non è perfetta ma non deve esserlo. E' un grido d'amore.

Amore mio.
Tesoro mio.
Ho desiderato cosi tanto di nuovo il tuo contatto (fisico. Le tue mani).
Per un lungo periodo di solitudine.
E il il tempo passa così lentamente.
E può fare cosi tanto il tempo.
Sei ancora mia?
Ho bisogno del tuo amore.
Dio mandami velocemente il tuo amore.
Solo i fiumi solitari, si riversano nel mare. Nel mare.
Nelle braccia aperte del mare.
I fiumi solitari sospirano: "Aspettami, aspettami!"
"Tornerò a casa, aspettami."
Si amore mio.
Tesoro mio.
Ho bramato così tanto di por sentire ancora il tuo  tuo contatto (fisico. Le tue mani).
Per un lungo tempo di solitudine.
E il il tempo passa così lentamente
E può fare cosi tanto il tempo.
Sei ancora mia?
Ho bisogno del tuo amore.
Dio mandami velocemente il tuo amore.

mercoledì 6 giugno 2018

Il conformismo

Attrubuzione: Mariano Mantel  licenza CC BY-NC 2.0
A Firenze nella seconda metà del secolo XV si impose una famiglia, quella de' Medici che non solo ebbe la forza militare per controllare la città ma anche la lungimiranza di finanziare tutte le arti. La pittura, la scultura, l'architettura e pure la letteratura. Questo movimento socio culturale venne denominato
IL RINASCIMENTO

Il Perseo, Loggia de' Lanzi
Benvenuto Cellini
Attribuzione Guglielmo d'Arezzo
Licenza CC BY-NC-ND 2.0

in cui al centro del mondo c'era l'uomo e la sua creatività. La libertà di espressione, la libertà di pensare di creare e di studiare arte, scienze, architettura e quant'altro fosse possibile. Per qualcuno fu anche l'occasione di manifestare anche la sua libertà sessuale come Agnolo Poliziano dichiaratosi gay ma in effetti quello fu ancora troppo per qualcuno e fu assassinato. L'arsenico, si sa, non lascia scampo.
Ecco una lista degli artisti del movimento rinascimentale dell'epoca. Michelangelo Buonarroti, Leonardo da Vinci, FIlippo Brunelleschi, Leon Battista Alberto, Bramante, Raffaello Sanzio, Michelozzo, Il Palladio, GIorgio Vasari, Baldassarre Petruzzi, Giulio Romano, Antonio da Sangalllo il Giovane, Gitto, Pellegrino Tibaldi, Antonio da Sangallo il Vecchio, Simone del Pollariolo, Benedetto Briosco, Gabriele D'Agnolo. Tra i pittori si aggiunge anche Sandro Botticelli, Donatello, Masaccio, Beato Angelico, Domenico del Girlandaio, Andrea Mantegna, Filippo Lippi, Piero dell Francesca, il Perugino, Andrea del Verrocchio, Giorgione, Pinturicchio, Antonello da Messina, Masolino da Panicale, Dosso Dossi, Paolo Uccello, Bonifacio Bembo, Agostino di Duccio, Vincenzo Foppa. Tra gli altri anche artisti del calibro di Luca della Robbia o di Benvenuto Cellini, che pur essendo un "disonesto" e che rubò persino quello che aveva creato, aveva raggiunto livelli tutt'ora ineguagliabili nella sua arte. Gli scrittori tra quelli non elencati come Ludovico Ariosto, Lorenzo il Magnifico, Machiavelli, Leon Battista Alberti. Robuccia no? :)


Firenze divenne quindi un luogo catalizzante per tanti e per altrettanti studenti che hanno dato vita ad opere minori o completato quelle maggiori. Le tegole dei palazzi, vengono tutte dagli artigiani dell'Impruneta in cui fin dall'epoca etrusca, si lavora la terracotta. Le decorazioni del campanile di Giotto, sono tutte fatte da scalpellini anonimi, tutt'ora vengono riprodotte e sostituite da artisti dell'opera del Duomo di cui non si leggerà il nome sui libri di storia ma che saranno ammirate fintanto che rimarranno visibili e fruibili. Firenze è così piena d'arte e di emozioni che questa suscita da aver dato origine ad una sindrome, quella di Stendhal che così la descrisse: "Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere."
Praticamente tutti vennero attratti da questo luogo così particolare che attraverso questo movimento ha condizionato la vita di tutto il pianeta con un influenza diretta fino alla pubblicazione da parte di Galileo Galilei del "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo" e riscusate se è poco.

Adesso dovete permettermi un paragone ma è veramente il succo del quanto e di dove un'assoluta manica di ebeti sia web che in r.l., ci stanno portando. Facebook. Tutti li. 
Bondage session 7
Attribuzione Gothic Jazz
licenza CC BY-NC 2.0
Nel luogo dove il controllo è massimo. Dove loro decidono cosa sia arte e cosa no, cosa sia lecito vedere e pensare, cosa renda "sicuro" il loro social e su quali binari dovete camminare e cagare. Invece di guardarsi intorno e cercare il luogo dove potere esprimere le proprie idee e la propria sensibilità, sarebbe come se tutti questi artisti avessero deciso invece di andare a Firenze, di recarsi a La Mecca solo perché era di moda. La cosa peggiore è che attraverso la loro mentalità talebana, alle regole imposte dallo stato mediorientale, ci mettessero pure le loro ancora più restrittive. Visto il livello di cul-tura generale, vi rinnovo l'invito di andare a rileggervi il Canto III, nell' "Inferno", "Divina commedia" (Dante Alighieri),  che "sen vanno su per l'onda bruna" e l'unica possibile soluzione che essi vedono, è il chieder di non far l'onda come da saggia riflessione popolare. Non smuovete le acque, che siamo nella merda fino al collo. Così passo allo zen saggio, semplice efficace. Se voi foste dei pesci, lo zen sarebbe l'acqua in cui nuotate ma siccome non siete dei pesci, quando l'acqua si tinge di marrone, è sufficiente nuotare in acque più pulite. Troppo complicato è? :D
Ok, magari non smerdare l'acqua pulita o far ritornare l'acqua marrone di nuovo pulita lo è ma questa è un'altra storia.

Ora, io non so voi ma si da il caso che nella mia testa ci sia un cervello che funziona e nel petto un cuore che batte pieno di emozioni e non un rospo completamente ubriaco alimentato costantemente ad alcool etilico puro. Così ho scelto di aprire un profilo su https://vk.com/mastrodesade. Di dare la possibilità a voi di ritrovarvi attraverso un gruppo aperto ma su cui è possibile postare foto e filmati espliciti: https://vk.com/bdsmitaly ed ovviamente lasciando a tutti quelli che ivi giungono l'opportunità che il social vi da di creare i vostri gruppi più o meno pubblici, privati o segreti. Le vostre pagine followers e tutto quanto vi passa per la testa senza che NESSUNO vi rompa i coglioni.
Ovviamente c'è arrivato chi capisce, chi è un minimo curioso e chi invece e come al solito, cerca solo di farsi pubblicità. Il resto della massa, semplicemente boccheggia sul social più restrittivo al mondo. Siete talmente inquadrati che spesso non vi accorgete manco del cambiamento delle regole di facebook che vistosi alle strette per evitare fughe di menti libere. ha smesso di bloccare gli utenti per i contenuti che loro giudicano inappropriati ma si limitano a non farti pubblicare il post. Foto o movies che siano.

Ora magari vi chiedete perché scrivo questo post in barba agli ultimi due di ben altro tono. Seguito sempre a fare esperimenti con voi anche se non ve ne accorgete. Il maglione è una storia palesemente inventata anche se così la raccontavano. Comunque non verificabile. L'aviatore è vera, vissuta in prima persona e anche gli altri realmente esistiti in toto ma rimane storia "leggera" facilmente comprensibile. Ne in un mondo pieno di certezze materiali, ho cercato di dare una possibile e qualche spiegazione più tecnica e a largo raggio ma basata su ricerche e teorie scientifiche. Il risultato è che avete divorato il maglione. Avete quasi divorato il secondo e quasi ignorato il terzo. Morale: non fate i sondaggi? Vi rigiro come calzini vostro malgrado. 

Avete guardato "Tanta voglia di lei" un numero X volte e sul profilo di vk potete pure vedere i numeri, mentre strauss e l'universo, meno di una decina di volte. Boni lettori, pensare vi fa male. Parecchio male. Probabilmente per l'immane sforzo quella decina di neuroni sani finirà irrimediabilmente in corto circuito ed il cuore in arresto cardiaco. E no, non è manco un'autocelebrazione o la voglia di dimostrare il livello di sensibilità di molta gente facendole sentire formichine e fine della frittata. Fintanto che non si prende coscienza di quello che siamo e si decide di agire, non c'è possibilità di migliorare e migliorarsi. In nessun modo. Questo mondo rimarrà una merda per molti proprio a causa dell'apatia di molti che vivono una vita singola ma che non sono liberi. Sono piuttosto legati a fili invisibili la cui vita è fatta di illusioni, di molti mi piacerebbe ma che poi non fanno. In rari casi si muovono un po' fino a tornare poi irrimediabilmente dal nulla da cui sono venuti. Il conformismo.


Dimenticavo. Il famoso Davide di Michelangelo, era e rimane piazzato in piazza della Signoria, proprio all'ingresso di palazzo Vecchio (oggi è li una copia), proprio per rammentare al mondo e a tutti i fiorentini lo spirito libero della città fermo restando che i Medici fecero costruire la fortezza da Basso con i cannoni puntanti verso il centro città in modo da evitare colpi di testa tipo quello de' Pazzi qualche anno prima.
Meditate gente, meditate. Spesso fa bene :).

giovedì 31 maggio 2018

In un mondo pieno di certezze materiali.

Siete rimasti interdetti?
Va bene così. Va più che bene così. Questa è materia veramente strana e sconfina di parecchio con la fantasia e con una manica di gente che sfrutta la credulità popolare. Dieci anni dopo il cerchio 77, in qualche modo toccò a noi. Ci siamo visti tante volte con uno di loro che aveva lo studio in via Aretina a Firenze. 

Rimangono opinioni, sensazioni, non c'è niente di comprovato a meno che non si parli di fatti reali di cui nessuno dei presenti sia a conoscenza. Che non siano stati rivelati a nessun altro nemmeno per vie traverse. Che non siano stati scritti su un diario personale e che siano capitati nelle mani di un altro venendone a conoscenza.
Sono una persona molto diffidente e credo si legga. "Se non vedo, non credo" e "Se non replico il quanto", non è roba scientifica. Devo in qualche modo forzarmi. Resta il fatto che alcune informazioni ricevute erano stramaledettamente precise. Non ci sono trucchi matematici, niente di tutto ciò per indovinare date relative a fatti o persone. Non esiste una stracazzo di probabilità di indovinare alla prima il nome e la data di morte di una persona e trovarcela figuriamoci di indovinare anche il modo ed il luogo e la sua storia di vita. Un esempio semplicissimo sulla credulità popolare e come abusarne. Il "medium" va in una presunta trance, afferma di aver parlato con un tale di nome Enrico ma la moglie lo forma dicendo che era Ernesto. Lui ringrazia e va avanti affermando di parlare con l'anima del povero Ernesto e di salutare i suoi due figli e la moglie lo ferma di nuovo. Sono uno, l'altro è stato un aborto. Non conta, sono due. E così la storiella va avanti un po' come quando andate a cercare il "master". Vi da quello che volete. Un'altra che lo stesso medium dica subito il nome di Ernesto, che il primo figlio si chiama Stefano e che il secondo in realtà è un aborto ma era una femminuccia e che il nome che aveva era Sara. 

Il miglior approccio che si può fare è quello di cercare in tutti i modi di trovare le ragioni per dimostrare che non è vero quello che ti viene detto. Così un giorno davanti ad un tale Edward McWilliam, presi baracca e burattini e andai ad Edimburgo (1989). Oh c'era! Eccome se c'era. Tutto come scritto. Una spiegazione razionale non so darla ma fa pensare, tanto.
Fa pensare anche il fatto che dopo un po che lo fai diventi una "macchinetta". Ti danno qualcosa in mano e ricevi dei flash, forti e che alle volte sono come dei pugni dello stomaco. Poi racconti e magari chiedi cosa ha a che fare il mare, una donna sul uno scoglio, vestita di nero. capelli lunghi lisci, che guarda all'orizzonte con questa roba? E si scopre che l'oggetto era di una tizia magari che aveva perso il marito o il ragazzo in mare. Da giovane era così.
Oppure vai a giro con il cane e sulle rovine di una casa diroccata, sul balcone a dire il vero, vedi una donna dallo sguardo perso. Aveva un vestito pesante forse lana, sul verde-marrone. Tutt'oggi potrei fare un identikit. Torni a casa, vai a cercare chi aveva parenti in quel posto e chiedi. Sai mica se li ci fosse mai stata una signora e gliela descrivi. Si, ti risponde, c'è abitata un po' durante la guerra ma non era di li. Forse era scappata da qualche altra parte ma arrivarono i tedeschi e la presero. Che strano, nell'arrivare a quella casa dove c'era già il bosco ma dove prima c'era uno spiazzo, sentii dei brividi di freddo. La sensazione fu che fosse stata uccisa li. 

Quindi mi è bastato e avanzato per dove eravamo arrivati. Sono convinto nonostante tutto che ognuno di noi abbia un'anima. Che non vi sia il Dio di cui raccontano le religioni monoteiste perché l'universo, sempre che sia uno solo davvero, ha un culo veramente immenso.
In qualche modo la conclusione è stata la stessa anche se su percorsi diversi. D'altra parte all'epoca non c'era internet e quando cominciò, io dissi veramente basta (1990). Einstein descrive così attraverso alcune frasi il suo percorso.

"Nelle leggi della natura si rivela una ragione così superiore che tutta la razionalità del pensiero e degli ordinamenti umani è al confronto un riflesso assolutamente insignificante. Qual è il senso della nostra esistenza, qual è il significato dell'esistenza di tutti gli esseri viventi in generale? Il saper rispondere a una siffatta domanda significa avere sentimenti religiosi. Voi direte: ma ha dunque un senso porre questa domanda. Io vi rispondo: chiunque crede che la sua propria vita e quella dei suoi simili sia priva di significato è non soltanto infelice, ma appena capace di vivere".
(Albert Einstein, Religione e scienza, 1930)


"Trovi sorprendente che io pensi alla comprensibilità del mondo come a un miracolo o a un eterno mistero? A priori, tutto sommato, ci si potrebbe aspettare un mondo caotico del tutto inafferrabile da parte del pensiero. Ci si potrebbe attendere che il mondo si manifesti come soggetto alle leggi solo a condizione che noi operiamo un intervento ordinatore. Questo tipo di ordinamento sarebbe simile all’ordine alfabetico delle parole di una lingua. Al contrario, il tipo d’ordine che, per esempio, è stato creato dalla teoria della gravitazione di Newton è di carattere completamente diverso: anche se gli assiomi della teoria sono posti dall’uomo, il successo di una tale impresa presuppone un alto grado d’ordine nel mondo oggettivo, che non era affatto giustificato prevedere a priori. È qui che compare il sentimento del “miracoloso”, che cresce sempre più con lo sviluppo della nostra conoscenza. E qui sta il punto debole dei positivisti e degli atei di professione, che si sentono paghi per la coscienza di avere con successo non solo liberato il mondo da Dio, ma persino di averlo privato dei miracoli. La cosa curiosa, certo, è che dobbiamo accontentarci di riconoscere il “miracolo”, senza poter individuare una via legittima per andar oltre. Capisco che devo ben esplicitare quest’ultima considerazione in modo che non ti venga in mente che, indebolito dall’età, io sia divenuto vittima dei preti".  (A. Einstein, Lettera a Maurice Solovine, GauthierVillars, Parigi 1956)



Einstein ha quindi un concetto che definisco "da mente allargata" e cioè di colui che vede dio nella forza della della scienza, del miracolo dell'ordine universale ma appunto con un occhio a questo. Lui è cosciente che la terra è meno di un granello di sabbia nella volta celeste. Conosce la dimensione dello spazio-tempo. Sa che se anche ci fosse un dio che controlla tutto, dovrebbe essere davvero un grandissimo dio da poter vedere e sentire tutto con il caos dell'immensità di quello che ci gira intorno.


"Chiunque sia veramente impegnato nel lavoro scientifico si convince che le leggi della natura manifestano l’esistenza di uno Spirito immensamente superiore a quello dell’uomo, e di fronte al quale noi, con le nostre modeste facoltà, dobbiamo essere umili". (H. Dukas and B. Hoffmann Albert Einstein: the Humane side, Princeton 1989, p. 32)

Molti scienziati oggi cominciano a vedere le cose non parteggiando per l'ateismo o per una religione ma con la mente aperta a tutte le possibilità. C'è il fisico teorico Bekenstein che ha discusso qualche tempo fa con Hawkings sui buchi neri in cui entrò nel 1981 anche Leonard Susskind, alla fine non negano la presenza di un possibile dio. C'è un profondo nesso tra i buchi neri e dio anche se vi sembra assurdo. La fisica della relatività descrive i fenomeni su scala cosmica mentre la quantistica su scala immensamente piccola. Einstein nella sua formulazione aveva solo teorizzato l'esistenza dei buchi neri, oggi sappiamo che esistono e che non sono solo neri neppure quelli neri davvero. Sappiamo che all'interno dei buchi neri nessun concetto della fisica è valido. Loro sono semplicemente una cosa a parte ma il vero "problema" è che questi si comportano esattamente come gli atomi. L'infinitamente grande con massa appunto infinita, si comporta esattamente come l'infinitamente piccolo. 
"Due argomenti che rendono plausibile l’ipotesi Dio.
Gli argomenti che porta nel suo libro a sostegno della ragionevolezza dell'ipotesi di Dio sono fondamentalmente due. Uno è il cosiddetto principio antropico, cioè la sorprendente convergenza delle costanti fisiche fondamentali dell'universo verso le condizioni che rendono possibile la vita sulla Terra.
L'altro è l'esistenza della legge morale, dell'altruismo, di valori che l'evoluzione (che pure chiarisce tante altre verità) non basta a spiegare." da https://www.documentazione.info per approfondire i concetti in linguaggio semplice anche questo, focus.

In che modo vi sia il giudizio? Non lo so o per lo meno non me la sento di rivelare quello che so. Forse la pace è veramente la cessazione della sofferenza e senza di questa credo che ogni uomo - e l'anima se ci credete - che il medesimo contiene, cerchi di arrivare allo stato di "pace" se non per influenza divina, per influenza di "simili". Bene o male anche nella vita terrena miriamo a questo, perché dovrebbe essere diverso poi? Sta di fatto che prima o poi ci si arriva tutti. Nessuno escluso. Il punto è il come il resto è normale amministrazione.

Sono convinto non che ci sia una vita dopo la morte ma che in qualche modo trasmutiamo in una forma di energia che non perde coscienza di quello che è stata.  Perché sempre secondo la fisica, tutte le informazioni contenute nell'universo non vengono MAI PERSE ma spesso mescolate. Sono quindi "conservate" e con l'abilità di farlo e che l'uomo (per ora), non possiede, è possibile ricostruire quella informazione. Noi siamo parte di quella informazione!

L'energia non è visibile, non avendo una massa, non riusciamo a vederla anche se in taluni casi vediamo gli effetti che questa ha sugli oggetti che la massa ce l'hanno. Vediamo degli oggetti carichi di energia alle volte ma l'energia di per se, proprio no eppure sono due parti della stessa medaglia. Energia=Massa x C(velocità della luce)2, con il link a prova di scemo. Sono convinto che vi siano più vite e che a ogni vita sia un passaggio per crescere e migliorare ma anche questa non è una verità assoluta. Se domandi magari ad un cristiano di esplorare questi aspetti, ci metterà del suo in funzione delle sue credenze e della sua cultura. Non voglio parlare di altre religioni perché sinceramente non so se siano cose "accettate" e praticate. Sta di fatto che il buddismo e per quello che mi riguarda è la "religione" più atea che io conosca e che ammette la presenza dell'anima, di vite e di prove successive anche se a volte in modo contraddittorio link. Il buddismo è stata una "conseguenza" naturale per distaccarsi dai vangeli del comodo, quelli scelti per dimostrare una storia ed i miracoli magari nel tramutare l'acqua in vino o di resuscitare un morto. Religioni dello "spettacolo" così personalmente le definisco.
So che non c'è niente da aver paura nella materia, come credo valga per tutti i buddisti. Loro dicono che ci reincarneremo tre giorni dopo la morte ma non è questo l'importante. Che siano tre giorni, tre anni, trenta anni o tre secoli, non importa l'esame arriverà anche se nella possibile vita futura, non ci ricorderemo della precedente. Quello che so e questo lo racconto, è che il concetto di tempo è completamente diverso. Non essendoci giorni di 24 ore in un mondo non-fisico, tutto cambia. E' un po' come quando mettiamo uno in una grotta che perde la concezione del tempo. Quindi i tre giorni mi sembrano a dir poco azzardati.

Scritto questo, personalmente considero chiuso l'argomento e non intendo per ora ritornarci. Volevo semplicemente condividere e si, far presente che quella possibilità in cui parlavo ne il maglione e nel post precedente. Un uomo saggio come ho già detto più volte, dovrebbe comunque sia lasciarsi per lo meno una seconda via, sia darsi una seconda via e non impuntarsi sull' "IO" ho ragione, credo in questo, punto e basta.
"Il problema dell’umanità è che gli sciocchi e i fanatici sono estremamente sicuri di loro stessi, mentre le persone più sagge sono piene di dubbi." Bertrand Russell o per dirla allo stesso modo ripetuto e ripetuto anche su questo blog. Psss. l'azione è fonte del pensiero, se fai la stessa cosa è perché non riesci a cambiare idea.

mercoledì 30 maggio 2018

L'aviatore - Oltre il maglione

Avevamo tra i sedici ed i diciassette anni e sentimmo parlare di sedute spiritiche. Così ci infilammo in un garage di un amico e preparammo una tavola Quija e tentammo un contatto. Il risultato fu una paura bestia e un fuggi-fuggi generale. Il tutto dettato più  dalla fifa con cui avevamo approcciato  alla cosa che a quanto veramente successo.
Passano un paio di settimane e finita la scarica di adrenalina, decidemmo di riprovarci senza invitare i rompicoglioni. Quelli che a un certo punto si mettevano a strillare per terrorizzare gli altri. Far casino insomma. Prendemmo un poster fatto di carta lucida e scorrevole, lo girammo e cominciammo con un bicchierino mi pare del Dom Bairo che avevano una forma a mezza sfera, a fare dei cerchi in cui scrivemmo lettere e numeri.  "si" e "no" e riprovammo. Sembrava che venissero al tavolo tutti quelli morti in giovane e in modo violento. "Gente" che metteva paura, che minacciava e che aveva in effetti poco da dire se non il farti scappare. Però si sa, la curiosità.

Il vero punto della questione era che non c'era nessun modo di verificare che fosse veramente qualcuno che ci diceva qualcosa e non il frutto della nostra suggestione. Qualcuno che muovesse il bicchiere perché alla fine l'inghippo è tutto li. La terza o la quarta volta arrivò un  ragazzo che raccontò di essere morto  con il motorino ed era sepolto nel cimitero del paesino X veramente in culo al mondo. Nessuno di noi ci aveva mai messo piede manco per sbaglio. Nessuno di noi sapeva neppure che in mezzo a quel campo ci fosse un cimitero! Però la pulzella con cui uscivo non abitava lontano. Cosi il giorno dopo la chiamai e le chiesi se si poteva fermare col Ciao nel tal posto e vedere se c'era un tipo che corrispondeva a quei dati. Vacca miseria, c'era davvero! Non accade niente per caso no? 

Ecco. 

Andavo in ferie in un luogo Y con il responsabile, il signor Tizio che in quella casa aveva vissuto una roba  simile. Mentre era a ristrutturarla, si era sentito chiamare dallo scantinato. Si avvicinò ad una parete e portando con sé i muratori, chiese di buttarla giù. Nell'intercapedine furono ritrovati tre corpi, appartenenti a dei dissidenti dell'epoca fascista che furono torturati, uccisi e fatti letteralmente sparire.
Il ritrovamento all'epoca, aveva chiaramente fatto scalpore sia per riconsegnare ai familiari le salme dei tre dispersi, sia il modo in cui era avvenuto. Il tutto è documentato, riportato sulle cronache del tempo con dovizia di particolari. Insomma, non una cosa immaginaria o un maglione lasciato in auto. Per non creare casini, evito i particolari e in nomi reali ovviamente.
Nel discutere il Tizio mi consigliò  un libro serio ma mi disse che arriverò ad un punto in cui dovrò fermarmi perché  oltre non sarebbe stato il caso di andare. Ci sono dei limiti disse, che oltre non è né saggio, né salubre varcare.

Passò del tempo e dietro a tanti risultati verificati come il primo elencato, mia mamma confidò la cosa ad un'amica di casa che "volle vedere". Materia affascinante no? :)

Non mi piaceva parlarne ma controvoglia e su pressioni di mamma, andammo da lei, ci mettemmo ad un tavolo e ne uscì una bimba che disse di aver abitato a Lucca, nella via non mi ricordo quale e  che per recuperare  la sua bambola caduta per strada era stata investita da una carrozza con cavalli.
Il giorno dopo, solita solfa, spedimmo un'amica a Lucca  senza dirle troppo ma solo: cerca la tale via, cerca una famiglia con quel nome, cerca una bimba che... e trovò tutto. Ci disse che la via non aveva più quel nome ma riusciamo  a verificare che il quanto era veramente successo. Nessuno di noi conosceva Lucca, nemmeno una storia del genere. Manco lontanamente proprio.

E adesso al punto dove volevo arrivare. La volta successiva eravamo da me. Io, mamma, l'amica, il babbo dell'amica e la sua mamma che guardò e basta. Non mise mai le mani sul bicchiere e quindi non era capace di influenzare  le risposte.

Cominciammo e si presentò un tale che disse di aver abitato in un paese li vicino. Disse che si chiamava Federico ed era stato un pilota di caccia. Raccontò che una sera stato ad un ballo li in zona. Aveva danzato con una ragazza minuta, mora dai capelli lisci e lunghi. Descrisse l'abito di lei minuziosamente, un vestito a fiori ed un paio di scarpe nere. I suoi occhi e come lo guardava. Raccontò di quei momenti teneri e dolcissimi dell'ultima volta con lei ed infine rivelò il nomignolo con cui la chiamava nell'intimità. Il Giorno dopo venne abbattuto  dal fuoco contrareo al largo della Grecia.
Finimmo ed ero esausto e francamente affascinato da questa storia molto diversa dalle prime, parecchio. Mi girai e vidi la mamma dell'amica che stava piangendo nascondendosi il viso tra le mani a capo basso. Che succede chiediamo? Dopo qualche insistenza, alzò la testa e disse: "Quella ragazza sono io e lui era il mio ragazzo se cosi si può  dire. Era tanto bello nella sua divisa. Ero tanto innamorata e quello è stato l'ultimo ricordo di lui. Dopo quella sera non l'ho più visto. Non se ne ebbero notizie e nemmeno una tomba per piangerlo". Era caduto in mare.

E adesso con la stessa calma con cui scrivo,  voi che leggete, fate un paio di respiri profondi. Immaginate un marito  che non sapeva assolutamente niente di tutto ciò. Non sapeva di essere stato scelto per "ripiego", come si possa sentire una figlia nello scoprire momenti di vita di mamma nascosti e persi nel tempo. Immaginate infine una donna che dopo quasi cinquanta anni, reincontra una persona così importante, il suo grande amore. Garantisco che avevo le gambe molli. Dentro sembrava di essere stato abbracciato da un oceano di dolcezza. Non riesco ancora a descrivere l'atmosfera di quella sera. Shockante è dire poco. Strana, inusuale, profonda, sorprendente ma soprattutto incredibile. Eppure era successo. Era successo davvero proprio tutto. 

C'è altro, molto altro. Diversi anni di ricerche e tanti quaderni di appunti su cosa succedeva e su cosa veniva rivelato e spiegato. Sono scomparsi tutti. L'ultima, l'amica in modo improvviso e non ho potuto mettere le mani su quei quaderni come da promessa. Ci promettemmo che li avremmo diffusi nel caso fosse successo qualcosa non per farci i soldi ma per titolo di "studio". Null'altro.

Però  ho smesso tanti anni fa proprio perché  quel limite non è saggio superarlo. Ho smesso perché non sono un prete, non voglio e non volevo dedicare la vita al prossimo a cui di te non gli fotte una sega. Ho smesso perché era troppo e con la mia mentalità. Nei limiti dal possibile, volevo una prova che non fosse frutto dell'immaginazione e non sempre l'avevo ottenuta. C'è un largo margine di suggestione e di influenza ma certe cose non puoi farle a comando. Non funziona il fammi le carte che pago. Alle volte non puoi o non ti è concesso "leggere". Forse è un dono. Se qualcuno crede in dio per come ci viene raccontato, di sicuro non puoi farlo per denaro. E' qualcosa che funziona solo se hai lo spirito giusto. Si tratta di questo in fondo no? Spirito, anima. Crescere. Mi fermerei qui sul perché ho cessato e veramente "dimenticato" tutto ma non le esperienze.

Adesso seguito a rimanere interdetto nel vedere la creazione di un paio di profili a nome di un parente per venire a dare un'occhiata. Seguito  a rimanere interdetto nel registrarsi sui programmi di chat che uso per dare un'altra occhiata. Seguito a non capire per cui dovrei starti fuori delle scatole e credimi, ci sto, mentre tu torni costantemente qui di nascosto. Apparentemente però il continuare a chiedere impegni e tu farne invece diametralmente l'opposto mi pare che lasci poco spazio al poter dire che qualcosa sia cambiato. Seguito a non comprendere tutto questo. Se hai qualcosa da dire sai come fare anche se mica è detto che ti risponda. Nemmeno tu conoscevi questa storia ma è  anche una delle ragioni più importanti per cui amore per me è una cosa veramente seria. Vedi che "ho attraversato gli oceani del tempo per incontrarti", anche dopo tanto tempo, ha un senso adesso?

Non posso giurare che papà e figlia non sapessero o per lo meno anche solo una parte del tutto, ho dovuto fidarmi ma guardando le facce stralunate ed il cataclisma dei giorni successivi, difficilmente posso credere a bugie. Non sono tutti come te fortunatamente in cui amore è relativo alle priorità, i giuramenti a termine il tutto a seconda del comodo.
Contestualmente ti dico che magari pure io nella mia prima vita ho sbagliato qualcosa anche nel fare tutto ciò e di metterci pure una pietra  tombale. Mi ero chiuso a riccio perché come ho spesso detto, ogni cosa ha un prezzo e quello della conoscenza alle volte ne ha uno inaccettabile se non per "te" stesso, per le persone che AMI e che "ti" stanno vicine. Non ho guardato, non ho ascoltato le sensazioni pur evidenti sia dal punto prettamente psicologico che sensoriale e non scientifico. Raramente queste sbagliano.  Il punto della questione è che questa roba non è un'ipnosi o una suggestione regressiva in cui racconti magari di vite precedenti lavorando anche di fantasia. Qui sono usciti nomi, date, fatti lontani dalla nostra terrena conoscenza. Non ci sono stati riportati, non c'erano computer, cellulari e non potevamo sapere che nel luogo X fosse vissuto tizio o caia e che fosse successo veramente questo o quello. Tavolozza ed influenze personali (che comunque ci sono!), o meno. Ebbene, se questo è vero ed il se mi viene spontaneo proprio perché materia non scientifica e comprovabile in toto, anche io te un giorno verremo giudicati per come ci siamo comportati. Per lo meno qualcosa in merito succederà e non sarà  piacevole ma soprattutto sarà inevitabile. Ecco, trai pure le tue conclusioni e pensa su cosa, come e se fare. Fa buona vita sempre che tu ne abbia una. Namasté.


"Mi manchi, mi manchi
Posso far finta di star bene, ma mi manchi 
Ora capisco che vuol dire 
Averti accanto prima di dormire 
Mentre cammino a piedi nudi dentro l'anima"

Psss. quale anima? :D