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venerdì 29 giugno 2012

Collari e rituali in ambito bdsm

Preso spunto da un blog che ogni tanto seguo di un "collega" m'è venuto lo schiribizzo di scrivere qualcosa in merito ai rituali in ambito bdsm.

In prima battuta, nessun pregiudizio. Ognuno si costruisce il rapporto che crede, come meglio crede e come vi si trova meglio. Avevo due amici che qui si relazionavano felicemente come  la castellana ed il signore medievale con tutti i crismi del caso anche verbali e non solo gestuali. Questo si costruisce attraverso la conoscenza reciproca e l'incontro di reciproci desideri.


Credo che nel mondo bsdm vi siano così tanti aspetti che sia oltremodo facile e pericoloso perdere i limiti invalicabili ed un sano apporto con la realtà. Il bdsm non è un abuso ed il principio fondamentale è che il master non fa quello che gli pare ma segue i desideri della "slave" e la "libertà" gestionale che questa gli da. Non dimenticando mai questo primario e fondamentale stato di cose e se provate solo a girare il tutto e pretendere che la "sottomessa" esegua solamente i desideri del dominante, la storia o la relazione che dir si voglia, è destinata a durare solo pochi incontri se non solo pochi minuti. Inevitabilmente c'è qualcuna che non appaga i suoi bisogni mentre all'altro, il master, è concesso di poter fare o chiedere tutto secondo la sua visione. Questo è in netto contrasto con i principi fondamentali  del rispetto e va a braccetto con quelli dell'abuso (in cui uno solo si diverte), che rende quest'approccio non solo sbagliato dal punto di vista relazionale ma anche pratico. Insomma state imponendo qualcosa che non è bdsm, è davvero solo un sopruso.
Nel bdsm sono ammessi tanti tipi di giochi, nessuno si scandalizza se la partner chiede di essere trattata come una cagnolina o se invece come una serva di casa 
Famosa "cerimonia" in "Eyes wide shut" 
oppure una concubina. La richiesta però deve arrivare da "sotto". Non ci confondiamo, questa è non è la dominazione dal basso, è semplicemente capire cosa eccita, cosa piace alla nostra partner. Conosciuto questo, la libertà di manovra del master è totale fintanto che rispetta i limiti invalicabili ed i desideri della sottomessa. Insomma costruisce un rapporto di fiducia e di credibilità reciproca prima di abbandonarsi completamente al gioco perché un gioco rimane nel senso più alto del termine.
Nessuno si scandalizza se nell'ambito del gioco diamo origine a rituali o regole di comportamento che d'altra parte possano andare bene ad entrambi. Non è schiavitù, rimane un rapporto e se lei si stufa, ad un certo punto vi saluta, vi ringrazia e se ne va da un altro se non l'ha già fatto prima ancora di spogliarsi. Questo suo concedersi, in qualche modo si deve sempre meritarlo attimo per attimo che non c'è nessun diritto divino né dato dalla nascita né dal nick cretino e pretestuoso che qualcuno s'è scelto come nobile o come semidio.
Mi pareva di averlo già accennato  ma comunque ci riprovo. Se si ha una relazione bdsm in cui mai non c'è un dialogo egualitario, in cui ci si confronta e ci si spiega sui reciproci timori, necessità, bisogni e tutto quant'altro fa vita e non solo session o scena, ogni relazione bdsm diventa di fatto un 24/7. Magari non inteso come sotto lo stesso tetto o assieme in 24/7 ma che non sposta mai di una virgola il rapporto. E' per questa ragione che le relazioni 24/7 sono destinate  a durare in genere poco, a meno che le maglie del rapporto non siano molto larghe. 
Abbiamo umanamente bisogno di essere compresi e rispettati prima di ogni altra successiva necessità.

Poco importa che vi siano siti sopratutto di singoli che parlano di cerimonie varie, di significati di collari, di regole rigide e di un'altra infinità di assurde stronzate. D'altra parte le cerimonie sono uno strumento valido per autolegittimarsi, per dare più importanza a se stesso:

"Io ti investo del collare, ti impongo le regole a cui tu con un giuramento tu dovrai adeguarti". E' un po' come l'abbigliamento dello scienziato che se si veste da punk anche se è un cervello, non verrà mai creduto o preso in considerazione. La società vive ancora di luoghi comuni. L'aspetto crea il giudizio e tanto più formale sarà il tuo aspetto, tanto più avrai credibilità. L'uomo di Piltdown insegna. Per anni nessuno si era preso la briga di verificare sul serio le affermazioni di quattro o cinque furbetti in caccia di assoluta notorietà, e per tutto quel tempo si era creduto ad una scoperta eccezionale. Coglioni! Quando uno afferma qualcosa, me compreso, la stessa cosa va verificata, visto che da uomo, posso comunque sbagliare anche in buona fede.

Allora e da 30 anni di esperienza dico che le "cerimonie a prescindere", sono solo un acchiappa pulzelle inesperte create ad arte per intimorirle e far vedere la propria "conoscenza e grandezza". Acchiapparle nella rete. Una donna esperta, intelligente e riflessiva nonché empatica, cioè capace di sentire le emozioni altrui, sarà in grado di discernere il valore di una cerimonia simile e scartarla o accettarla per quello che è: una semplice formalizzazione di un gioco. Il collare d'altra parte è segno di appartenenza ma l'appartenenza si sente dentro e non esiste oggetto o cosa che possa rappresentarla o che possa altresì, infilartela nell'anima quando non c'è.
Insomma, la cerimonia va presa come un momento per immergersi di più nel gioco, un modo per calarsi maggiormente nella parte se quella parte da la soddisfazione comunemente ricercata, altrimenti non ha nessun valore anzi, rischia di essere oltremodo fuorviante. Ancora più folle è la indiscutibile capacità che molti hanno di ispirarsi a film famosi o romanzi piuttosto che alla realtà che hanno davanti: la loro compagna. Così rituali e stronzate madornali, piovono a go-go in ogni forma e misura dando prova di inusitata follia. Mi chiedo spesso del come cacchio questi facciano a "frustare la schiava" perché c'era nel film "histoire d'O"!
Ragazzi è roba da manicomio criminale.

Mi prendo un passo di "Histoire d'O" che recita così: "Si tratta in realtà di un mezzo, come quello della catena, che, fissata all'anello del collare, la terrà più o meno strettamente fissata al letto più ore al giorno, un mezzo inteso, più che a farle provar dolore, gridare o spargere lacrime, a farle sentire, mediante questo dolore, che non è libera, a insegnarle che lei è totalmente votata a qualcosa che è al di fuori di lei. Quando uscirà di qui, porterà un anello di ferro all'anulare, che permetterà di riconoscerla: allora avrà imparato a ubbidire a coloro che porteranno lo stesso segno; essi sapranno, al vederlo, che è sempre nuda sotto la gonna, per quanto dignitoso e banale possa essere il suo abbigliamento, e che questa nudità è per loro." e più lo leggo e più mi sembra follia. Che cos'è sta cosa fuori di lei? Morde? Ha docidi zampe il pelo e la notte è pure fluorescente? E' il cugino atavico di Blob?


E l'anello è si, le metterò un anello o un segno di riconoscimento che possa essere individuato da tutti quelli che praticano bdsm e che la pulzella in questione non sia la "mia" pulzella, quella con cui s'è creato il legame in reciprocità ma una zoccola da usare. E' si, lei non è una donna, è solo una cosa che chiunque passi se la può ammirare come e quando vuole se non altro. We! Ma siamo impazziti? Davvero qualcuno segue questo abominevole genere di fregnacce e non lo prende per quel che è: un fantasioso romanzo sado maso fatto non di realtà ma di pura fantasia anche nei gesti. Stare sempre con "i piedi per terra" è sempre fondamentale. Ci insegna a vivere e a non confondere i ritmi della vita reale e del rispetto reciproco con l'abuso che poi alla fine non ci si accorge neppure di fare ma che in effetti, stiamo realizzando. Insomma, un conto è lo spunto, un conto prendere le regole che si trovano sui film e sui romanzi e adeguarsi a queste: notevole senso di intelligenza, di sensibilità, creatività e capacità relazionale. Ehhhhh!!!

Non posso negare di essere stato soggetto a richieste assurde del tipo: marchiami a fuoco e ti ripagherò come meglio tu credi o comunque tu voglia. Frustami a sangue e farò altrettanto. Mi spiace, questa è roba che MAI e sottolineo MAI succerà nella mia vita nemmeno se mi offriste decine di migliaia di euro o che ne so, qualsiasi tipo di ricompensa a cui sia quasi impossibile dire di no. Queste pratiche sono letteralmente fuori dal mio modo di pensare, di vivere questo stile di vita e solo alla sensazione dell'abuso mi si rizzano i capelli. Come master ho il DOVERE di rispettare l'integrità fisica e mentale di chiunque abbia piacere a spogliarsi con me.

Fonti parziali
http://people.tribe.net/masterm/blog/f42f03bd-ea49-4753-b2ba-ddc715cba15a
http://www.takeninhand.com/bdsm.rituals.and.rule-bound.relationships
http://www.frugaldomme.com/ceremonies/content.htm
http://en.allexperts.com/q/BDSM-2733/2010/8/Rituals-procedures.htm
http://www.soulshaven.f2s.com/sub_collars.php3

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