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mercoledì 9 gennaio 2019

Secondo voi chi è un master?

Premessa:
Magister s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati, comandanti militari, funzionari del mondo romano e medievale: m. equitum, magistrato straordinario dell’antica repubblica romana (5°-3° sec. a. C.), e poi del Basso Impero, incaricato del comando della cavalleria; m. militum, nel tarda antichità, comandante delle fanterie di tutto l’Impero romano; m. officiorum, una delle quattro cariche più elevate dell’amministrazione centrale dell’Impero romano negli ultimi secoli; m. curiae, funzionario di corte che, nel tardo medioevo, dirigeva gli affari della casa reale. Nelle università medievali e rinascimentali, chi aveva titolo per insegnare nelle facoltà universitarie (attualmente, nelle università di lingua inglese master of arts designa uno dei gradi che si conseguono negli studî universitarî).
Magister, mastro o master racchiudono in se prima del "capo", un certo e determinato saper fare, conoscenza della materia. Se siete mai stati in qualche cantiere, troverete che ci sono certi Mastri muratori che sono i capi e perché sanno fare. Mi è capitato di essere chiamato Mastro in certi ambienti di lavoro come segno di rispetto.

Ebbene non credo che saper usare delle corde, una frusta, degli oggetti possa essere chiamato Master in ambiente SM. Insomma è una cosa troppo limitativa o limitata perché sia così. Di sicuro uno bravo nel legare potrà essere chiamato rope-master o nawashi o quello che vi pare. Uno bravo magari con le fruste, whip-master magari riferito anche a qualcuno in grado di costruirle con abilità di sana pianta. Insomma, cerchiamo di capirsi una volta tanto o qui siamo tutti master o solo alcuni hanno capacità decisamente più ampie rispetto ad una singola abilità. Un master gestisce una persona non un oggetto e potrebbe anche non essere così abile con i vari singoli strumenti ma molto abile e guida per chi gli si affida.
Ne avevo già parlato ma in questo momento chiedo semplicemente la vostra opinione. Mi limiterò a leggervi qualora voleste commentare qui o ovunque metterò questo post.
Spero che il quesito sia chiaro e comprensibile per tutti.

mercoledì 23 maggio 2018

Il legame e il sesso ma sopratutto cosa cazzo fate qui

We gente. Siete tornati tanti. Un po' troppi per i miei gusti.

Nonostante non voglia tra le balle una massa muta e non pensante, seguitate a venire qua. Immagino per forza che si tratti della solita gente che si riempie la bocca di frasi ed aforismi presi in rete, incapace com'è di esprimere un'opinione con parole proprie. Eppure il tentativo che ho fatto è stato chiaro. Tenersi fuori dai coglioni i soliti idioti che frequentano l' "ambiente". Quelli che postano in rete le foto di quanto sono bravi o quelli che pensano che basti tenere in mano un frustino o darsi un titolo per "essere". Fanno come il tipo onnipresente l'altro giorno che cerca di convincermi che sia sufficiente portare una pistola nella fondina per saperla usare. Niente di più sbagliato. Si, c'è voluto sbattergli in faccia la realtà con educazione e senza esagerare ma insomma il credersi grandi spesso fa prendere delle brutte musate. Nella vita incontri sempre qualcuno che ne sa più di te. Sempre. Abbiamo tutti qualcosa da imparare di nuovo ogni giorno.

Vi leggo in rete e troppo spesso se non nella quasi totalità dei casi, vi esprimete attraverso foto corredate di pensieri altrui magari di qualche attore o scrittore o ancora cantante oppure si, qualcuno di diverso da voi che scrive belle frasi condividendole in rete ma sue per dio, sue.
E qui venite in silenzio come a sto punto è la vostra vita. Silenziosa, vergognosa di quello che siete e preferite nascondervi dietro un anonimato proprio della rete. Un nick, un profilo fasullo e via. E' così semplice in fondo prendere una frase di Bukowski e ripostarla. Chi è quel coglione che non sarebbe d'accordo? E poi quando indaghi ti trovi davanti una persona che ha dei seri problemi comunicativi e che magari ha pure dei figli, una famiglia e ti domandi con chi cazzo ha parlato e condiviso fin'ora? Come ha costruito la sua intesa? No che non l'ha fatto e alla fine non lo farà manco mai. Le basta una serata di sesso andata bene con qualcuno per credere che sia questo un rapporto, un legame, l'appartenenza. Sarebbe quasi molto intelligente e costruttivo d'avere piuttosto il registro dei "coglioni" così che alla fine possa servire a tutti, anche a loro per incontrarsi e per viversi.
Così vi prendo per il culo senza mandarlo a dire dietro. Vi faccio un bel test a cui si può scegliere di rispondere in modo empatico o come alla lista della spesa e voi ci cadete. Talmente idioti da non capire manco quello che vi viene messo davanti e perché. A cosa sei interessat@ nelle pratiche? E comincia l'elenco ed in fondo ricevete adesso la risposta su come avete TOPPATO di brutto proprio.
Se vi si chiede il perché venite qua: silenzio e siete tanti vacca boia, tanti ma non serve a niente.
E' come quella che diceva di trovare una pulzella a suo marito che non era bono ad una semplice manco di trovarsela per divertirsi così che lei potesse farsi i cazzi suoi e dopo 10 minuti se n'uscì con un: oddio mio marito mi manda a fanculo! Ha fatto un casino. Lui? Tu! Tu che sei tra le tante che seguitano a venire qua: tu, solo tu.
I commenti? No quelli ci vuole un profilo di google e no non si può. Non ne parliamo proprio. Fatevi un piacere. Levatevi dalle @@. Insomma andate a leggere altro. Un libriccino di novelle, qualche racconto erotico senza alcuna punteggiatura fatto solo di tre puntini susseguenti ad ogni piccola frase. Una roba che fa contorcere le budella. Meglio sbagliare la punteggiatura per dio o un apostrofo o un accento che non essere capaci di averne una.
Questa è emozione non di una sera. I legami, l'appartenenza si costruiscono LENTAMENTE e come la poesia e l'arte. Si sentono dentro anche se si vedono con gli occhi. Se non arrivano li, il tentativo di capire drammaticamente fallisce. Quindi sto blog in qualche modo è dedicato a persone NORMALI, che hanno sentimenti e che conoscono il valore e l'importanza che ha nella vita quella che si chiama serietà. Non attrae attraverso opere di legatura o di manifestazioni da baraccone in questo o quel locale.
E provo ogni tanto a "giocare" con la poesia facendo diventare altro quello che non è. L'infinito di G. Leopardi.
"ove per poco il cor non si spaura.
E come il vento e mi sovvien l’eterno,
e la presente e viva, e il suon di lei.
Così tra questa Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare"

E ne diventa un attimo fermato nel tempo in comunione con una pulzella. E' come il vento, impalpabile ma lo senti ed il cuore non soffre più paura. Arriva l'eterno, immenso in cui si fonde e s'ammalia il pensiero e naufragar è dolce in questo mare. Semplicemente bellissima in ogni sua parte.

O ancora Shakespeare in cui l'originale è altro ma:

"Siamo fatti anche noi della materia
di cui son fatti i sogni;
e nello spazio e nel tempo d'un sogno
è racchiusa la nostra breve vita."

Siamo impalpabili, siamo destinati a sparire nel niente se vogliamo. Eppure siamo anche il sogno. Il sogno prende vita fintanto che noi viviamo. Noi siamo la materia dei sogni e non c'è niente da fare perché i simbolismi letterari possono essere letti da altre angolazioni.
Non è questione di Moccia, è questione di vedere le cose da altre prospettive, con "nuovi occhi". Punto, basta. Come li sentiamo, come arrivano e questa è arte e come la musica. Ogni singolo pezzo raggiunge qualcuno in modo diverso ma raggiunge più o meno tutti quindi la musica è il mezzo universale.
E mi sovvien davvero come proseguire per non riempire questo articolo di decine e decine di poesie. Da Hesse, a Bukowski a Prevert, Petrarca, Neruda a ancora Shakespeare e per non fare una lunghissima lista mi fermo alla famosa Alda Merini. Fisicamente non bella ma basta leggere quello che scrive per perdersi nella sua anima.
“Ho bisogno di sentimenti”

Io non ho bisogno di denaro.


Ho bisogno di sentimenti,

di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all’ orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

La mia poesia è alacre come il fuoco

trascorre tra le mie dita come un rosario
Non prego perché sono un poeta della sventura
che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,
sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida,
sono il poeta che canta e non trova parole,
sono la paglia arida sopra cui batte il suono,
sono la ninnanànna che fa piangere i figli,
sono la vanagloria che si lascia cadere,
il manto di metallo di una lunga preghiera
del passato cordoglio che non vede la luce."

Ecco, nemmeno io ho bisogno di denaro, ho bisogno di appagare l'anima per dio e qui voi che cazzo ci entrate?  E ancora stelle, quelle robe che brillano di luce propria e non di riflessa. Quelle robe che danno la vita, che creano la condizione per cui la vita possa esistere. Che cazzo c'è sulla luna? Il nulla. Non c'è niente se solo bellezza da ammirare in una notte serena.

L'amica Mary commenta su un post:
"Riflettevo....si fanno tante cose per amore.
Due persone che si incontrano, si amano, si appartengono,
Senza nessun tipo di coinvolgimento non può esistere appartenenza e tutto diventa meccanico.
È come quando esco con i miei amichetti ...si va, si fa sesso e poi ognuno per la sua strada.
Niente sentimenti, niente coinvolgimento, nessun legame.
Ecco, questa è meccanica...che non ti appaga!"




Perché fino a che non capite questo rimarrete sempre li seduti a marcire intorno a quel banco morto. Di fronte alla metrica propinata dal professore o dal mastro di corde che vende corsi e feste e che frequenta locali all'uopo. Oppure alzarsi e gridare "Capitano, mio capitano" e scegliere di crescere, di sentire, di darsi, di non conformarsi ma di evolversi in quello che noi siamo. "Rendete straordinaria la vostra vita." ed è questo il messaggio che c'è qui e che in fondo c'è sempre stato ma voi non vi alzate. Avete le vostre cosine materiali. I vostri "possessi", i vostri mariti, le vostre mogli, i vostri partners in generale a cui vorreste tanto mettere dentro tutto questo e non c'è modo. Così alle volte tornate ad alzarvi, spesso però guardando sempre al banco ed al suo spazio e la paura di cadere. Oddio che qualcuno me lo levi di sotto i piedi. Ebbene se quel banco "sparisse" come alla fine del vano sogno ebbene la sana realtà vorrebbe che ci fosse qualcun@ che vi accoglie tra le sue braccia prima di toccar terra e questa si chiama attenzione. La differenza che c'è è che il primo non si sceglie. Capita. Arriva bello o brutto. Dolce o incubo. Quello di essere li dipende da noi non da altri. Significa muoversi, fare le proprie scelte tra il sesso dove probabilmente avete goduto talmente tanto da non poterlo immaginare e l'essere stati bene che significa non solo aver goduto ma anche non voler lasciare andare quell'attimo. Quel momento, quella persona in cui si trova l'essenza di se stessi e si trova la pace interiore. Quello è l'appagamento. Null'altro. Tutti scopano. Alcuni in modo divino pure. Altri scopano in così e così ma ti fanno star bene. Altri ancora fanno entrambe le cose in modo divino. Molti, fanno male l'uno o l'altro se non tutti e due. Nella moderna storia dei glamour c'è l'esempio per eccellenza. L'icona stessa della bellezza e visto che vi piacciono tanto i pensieri altrui che i vostri girano spesso in un limbo oscuro, ecco: Marilyn Monroe.


“Trova qualcuno che ti faccia dimenticare il tuo passato, la tristezza. Trova qualcuno che ti cambi la vita, che la renda migliore, che sostituisca e riempia il vuoto di chi se n'è andato. Trova qualcuno per cui valga la pena sorridere.


Le persone dolci non sono ingenue. Né stupide. Né tanto meno indifese. Anzi, sono così forti da potersi permettere di non indossare alcuna maschera. Libere di essere vulnerabili, di provare emozioni, di correre il rischio di essere felici.

È facile togliersi i vestiti e fare sesso. Le persone lo fanno continuamente. Ma aprire la tua anima a qualcuno, lasciarlo entrare nelle tue paure, nel tuo futuro, nel tuo sorriso, questo è essere nudi."

Perché è davvero questa la nudità. Potete spogliarvi con chiunque. Fottere con il mondo. Ricercare e provare ogni tipo di piacere fisico. Di situazione sconvolgente, inusuale. Potete far tutto quello che la fantasia vi stimola a fare ma fintanto che non siete li così in reciprocità, ogni tentativo di appagamento sarà inequivocabilmente VANO. E non ebbe paura di alzarsi e dire quello che sentiva. Lo fece in pubblico, suscitando un casino mondiale. Simulando un orgasmo e tanti capirono che non bisogna vergognarsi dell'amore.


Cosa scegliete per voi stessi?

"Così, così pensi di saper distinguere
l'Inferno dal Paradiso
i cieli azzurri dal dolore,
sai distinguere un prato verde
da un freddo binario d'acciaio
un sorriso da una maschera
pensi di saperlo fare?
E ti hanno convinto a barattare
i tuoi eroi per dei fantasmi,
ceneri calde per degli alberi,
aria calda per una gelida brezza
una fredda comodità per il cambiamento
E hai davvero rinunciato a
fare la comparsa in una guerra
per diventare protagonista in una gabbia?
Come vorrei, come vorrei che tu fossi qui"



Decidere di cambiare perché qualcosa manca all'anima, qualcosa che un cantante in una sua bellissima canzone descrive con: "Quell'attimo di eterno che non c'è". Mille e mille altri ancora giorni di te e di me.



E per la cronaca: i draghi volano, non strisciano. 
Non volete alzarvi? Andate fuori dai coglioni. :)

sabato 16 settembre 2017

Filosofia possibile di uno stile di vita

Bene, visto che mi avete letto un po' "ink" (ma non è così), avete fatto un fuggi-fuggi. Non importa. Va bene così. La cosa che più mi fa "ink" (ma in effetti non sono ink, è solo un modo di dire), è la pretesa di voler infilare in una bottiglia piena d'acqua, ancora acqua. Non ci entra. In nessun modo. Così è inutile, è una drammatica perdita di tempo o per meglio dire, un apocalittico sfrantecamento di coglioni ascoltare le decine di voci che cercano di fare sta cosa camminando a mezzo metro da terra con un'aria autoritaria ed orgogliosa, quasi a dire che riusciranno a fare quello a cui nessuno è mai riuscito. Subito dopo ci sono quelli che vorrebbero si capire ma stando davanti alla statua del Buddha, pretendono che sia lui a girarsi e far vedere la sua schiena. Siete voi che dovete andarci dietro, le statue non si muovono e lo dovete fare con l'idea di non dimenticarvi della facciata anteriore ma che tutte e due fanno parte della stessa "persona". Questo indipendentemente da quali siano le mie esperienze negative e per come mi senta adesso. Dipenderà dal momento, dalla cura che sto facendo e che non c'entra niente con sta roba ma i cui effetti collaterali possono influire anche parecchio sul morale? Francamente non so ma può pure essere. 

Francamente seguito però a pensare che la felicità più intensa della vita sia dare e ricevere orgasmi e che ogni cosa sia prettamente legata al raggiungimento di questo scopo. Al controllo di un'altra persona che non sia massa ma particolare singolarità e che mi faccia sentire un dio onnipotente che trova così il mezzo per soddisfare i propri egocentrici piaceri. Trovo assurdo ma non da adesso ma da praticamente sempre, l'idea stessa di dominio o sottomissione per sopperire alla propria infelicità nelle relazioni considerate "comuni" o "normali". Mi pare impossibile che il concetto di realizzazione di fantasie erotiche estreme sia il solo fine di questo genere di relazioni per un semplice quanto disarmante punto di riflessione. Se gli esseri umani sono superiori (ma lo sono davvero a sto punto?), agli animali, per quale diavolo di ragione attuiamo comportamenti distruttivi e più bassi nei confronti dei nostri simili?
"I cani amano gli amici e mordono i nemici, a differenza degli esseri umani, che sono incapaci di amore puro e confondono l’amore con l’odio nelle loro relazioni". S. Freud

Beh io voglio continuare ad emozionarmi davanti ad un tramonto, davanti a un fiore che sboccia, all'operosità di un'ape che raccoglie il polline o il miele. Voglio inebriarmi del profumo del pane fresco, di una marmellata fatta in casa. Del piacere della seduzione e del piacere delle "coccole" dopo la forza di un incontro. Voglio il profumo e l'odore di lei che pervade quando chiudo gli occhi e lo voglio non perché è "solo una cagna" ma perché è con lei che mi sento sicuro di non essere morso che era solo una maschera. Voglio il piacere di liberarmi dalle mie paure, dai dolori della vita e sentirmi libero senza rischiare che quando mi giro per servirti una tazza di caffè, mi arrivi una coltellata alle spalle così, perché in quel momento ci stava. Voglio andare a Santo Domingo e vedere le baraccopoli e vivere come loro vivono. Quali siano i loro sogni, le loro aspettative e non passare quindici giorni in un villaggio turistico. Voglio i colori veri della vita, sinceri e non quelli patinati che ti presentano per venderti il prodotto. Ecco, questa è la differenza che c'è. La mia "isola" è solo mia, è unica come la vostra se presi singoli, quando siete in un gruppo o in una massa anche intesa come stile comune, siete (siamo massa), solo il niente.
Freud "aveva osservato che in certe situazioni la folla si distingueva molto nettamente dalla somma degli individui isolati; la personalità di ciascun individuo andava infatti svanendo, e si formava in una sorta di “anima collettiva”, dove certe idee e certi sentimenti nascevano e si trasformavano in atti concreti solo in essa. Le folle vengono definite “poco inclini al ragionamento ma adattissime all’azione”, perché spinte dall’istinto, da “moti casuali dell’eccitazione”, da fenomeni inconsci difficili da scoprire. Anche l’individuo isolato può essere soggetto alle stesse eccitazioni ma la ragione ha la possibilità di controllarle, individuandone gli svantaggi possibili." 
da http://doc.studenti.it/appunti/filosofia/2/psicologia-masse.html

"Per il solo fatto d’esser parte di una massa, l’uomo discende molti gradini nella scala della civilizzazione. Preso da solo, era forse un uomo civile; nella massa, è un istintivo, perciò un barbaro". S. Freud

E francamente l'odore marcescente della massa, si sente lontano chilometri. La standardizzazione del desiderio, l'adeguamento al tutto attraverso rituali comuni, l'azzeramento del pensiero e del sentimento individuale a favore dell'ideologia comune e che rinuncia ad ogni picco di creatività e di caratterizzazione personale. Eppure il buon sesso si fa con l'istinto ma da solo è la perdita della razionalità. La ricerca assidua della realizzazione del desiderio che mai si appaga. E' l'incapacità di dire basta, qui mi fermo perché  non c'è appagamento in un orgasmo ma solo piacere. Un po' come a tavola. Senza la sazietà, va a finire che si ricerca solo il gusto e si "esplode".
ma per regolare un po' il quanto ecco:

Mi pare che la figurina sia a prova di scemo ma non è mica detto è.  Lao Tzu scrisse un bellissimo precetto:
“La gentilezza delle parole crea fiducia. La gentilezza di pensieri crea profondità. La gentilezza nel donare crea amore.”


Che c'entra il Tao o Dao con lo Zen? Sono la stessa cosa. Tao è la via, il DO. Lo stesso ideogramma. Buddha è contemporaneo o quasi a Confucio e Lao Tzu. Si parla del 500 a.C., non di ieri. E' nobile che simil pensieri sull'equilibrio e l'armonia siano oggi spesso dimenticati in favore di singole impellenze.






Il Tao è un unità formata da due aspetti contrapposti che vengono denominati Yin e Yang. Il giorno ad esempio possiamo suddividerlo in ore di luce e ore di buio. Luce è Yang, notte è Yin. Il Giorno nella sua totalità è Tao. Lo Yang rappresenta sempre l’aspetto esplosivo, forte, attivo. Lo Yin, al contrario, l’aspetto fermo, debole, passivo. Concetti riscoperti 2300 anni dopo da Carl Gustav Jung.
"Dentro di noi abbiamo un’Ombra: un tipo molto cattivo, molto povero, che dobbiamo accettare." 

Qualcuno si chiederà del perché tutta questa filosofia all'interno delle relazioni e del (mio) SM. Perché il SM E' una filosofia (o può esserlo e), sempre dipende da cosa ci si mette. De Sade era uno che si scopazzava pulzelle in erba e le ammazzava tanto per il gusto di farlo? C'è solo il gesto e allora De Sade è uno psicopatico da rinchiudere se non far fuori nel più breve tempo possibile. Qualcuno ha più volte scritto che questo tipo valeva di più come filosofo che come sadico. In effetti...
Beh quello che fate tutti i giorni, quello che viene regolato da leggi, quello che consideriamo bene o male, giusto o sbagliato deriva dalla filosofia di vita che è stata adottata e può anche essere di origine religiosa. La filosofia non è una materia astratta, è quasi Zen. E' l'aria che respiri ma più precisamente la qualità di quell'aria!
Faccio SM perché io sono così, perché mi appaga = se non sei scemo hai il cervello e la sensibilità di un pezzo di tonno sott'olio che si taglia con un grissino.
Faccio SM perché vivo una filosofia di vita, perché fa crescere me e chi è con me è un altro paio di maniche.
Discerniamo dal vivere il SM perchè ci da piacere e l'SM perché ci fa crescere. Il primo è un atto, il secondo è metterci altro, filosofia appunto, anche nelle relazioni. Nel giro di 20 anni, non ho mai sentito o letto nessuno parlare di ciò. Sento e leggo solo chi è più bravo a fare e chi denigra l'altro per toglierselo dalle scatole.

Siamo forse abituati all'idea che ci hanno propinato. Il saggio è colui che è arrivato a fine vita, con i capelli bianchi e che vive in un tempio in cima ad una montagna. Non lo caga nessuno, non gli si rizza manco più ed il viagra non l'hanno ancora inventato. SBAGLIATO. Il saggio è colui che ha equilibrio. Sa dove partire, sa dove fermarsi, sa anche e ha il coraggio di andare oltre ai sui limiti o per definizione non sarebbe un saggio ma un morto.
Questo è il mondo all'incontrario. Vuoi dominare? Impara a stare sotto. Impara che effetto fa. Impara dalle mani di chi non sa e che effetti provoca. Impara su te stesso il valore del dare. Così se vuoi stare sotto, impara a dominare. Se crediamo alla Via, crediamo alla dualità dell'uomo. Crediamo anche se magari in parte, alle teorie Junghiane. Crediamo alla psicologia e quindi sappiamo che le due personalità albergano nello stesso corpo e nella stessa mente. Se l'una non si presenta all'altra qualcosa non va. Una ha paura dell'altra parte di se e ci sarà sempre conflittualità e mai completamento.

"Comprendere gli esseri umani è intelligenza, comprendere se stessi è saggezza". Lao Tzu

Fai il percorso, segui la (TUA), via e

Quando scoprirai chi sei, riderai di ciò che credevi di essere. Buddha Siddhārtha Gautama
In ognuno di noi c’è un altro essere che non conosciamo. Egli ci parla attraverso i sogni e ci fa sapere che vede le cose in modo ben diverso da ciò che crediamo di essere. Carl Gustav Jung

Percorsi mentali diversi che conducono suppergiù nello stesso luogo. Così è come due persone che si incontrano. Ognuno deve fare il suo viaggio anche se alle volte si può fare assieme ma se visione è "corretta", il punto di arrivo, è un posto comune, condiviso. Chi non parte non arriva, è scontato. Chiunque si copra di preconcetti, di oggetti, di sovrastrutture, non può che rimanere nello stesso posto. Così non ho intenzione di viaggiare con qualcuna che non ha intenzione di muoversi ma che cerca apparenze per farlo. Si, vorrei davvero incontrare qualcuna che mi faccia dire: "Echecazzo ma dove eri?" Il punto è che non c'è e se c'è, s'è nascosta bene o l'hanno già presa (dubito ma può essere).
Così mi sono divertito a unire pensieri buddisti con moderni pensieri di psicologi famosi. In particolare Jung, come primo discepolo di Freud e poi come studioso autonomo. Il dualismo junghiano. Mitica la scena di "Full Metal jacket".


L'esempio calza alla perfezione con il fanatico ufficiale che non pensa ma fa la guerra e che manco capisce quello che gli viene detto, ed il tipo che non ricordo, forse Jocker, che seguita comunque a pensare in un mondo di guerra dove la emme ti passa fin sopra i capelli.

Segue o è troppo lungo :)

sabato 22 luglio 2017

Dove stiamo andando


Mi sono sbagliato, di nuovo. A qualcun@ qua non manca l'ABC del SM, manca proprio l'ABC dell'educazione.

Mi chiedevo come spiegarlo poi stasera passano su dei canali sky un vecchio film, codice d'onore. Non è che ne andai pazzo quando uscì perché francamente è difficile davvero dire chi ha ragione. perché la vita è già difficile per conto suo, figuriamoci nell'ambiente militare ma fa riflettere proprio sui limiti. Dov'è che si comincia a sbagliare?
Da un lato abbiamo l'ufficiale comandante dell base che tutti i giorni fa i conti con le perdite sul campo e che mette nel conto uno sfortunato "incidente" e quelli per cui non si può  fare altrimenti che evitare ogni possibile perdita.
La vita non fa sconti, se qualcosa deve andare storto, ci va. Per errore, per un gesto mal valutato spesso in pochi secondi, le tue braccia volano via e tu ti metti li a raccoglierne i resti nella speranza che un medico possa fare un bricolage. Non è simpatico ma è nel conto. Non mi schiero. Davvero non so anche  se vorrei che non capitasse mai niente  di male a nessuno.
So solo che essere se stessi o "uomini d'onore" è pesante. Significa dormire poco, significa stanchezza ed un sonno da poterlo rivendere  fette. Significa paura e doverla vincere e tanti omoni addestrati poi sul più bello o sono scappati o si sono bloccati come statue. Shock, la paura fa dei brutti scherzi.. Significa essere cortese con i superiori e pure con quelli sotto anche se alle volte si dicono le cose in modo duro. Significa rispettare i patti e le parole date anche se ha un prezzo sconveniente per chi l'ha data. Non ci sono scadenze, questo è il fatto.

Mi fa un po ridere pensare al lei o alla forma in azione ed al limite basta un si o un signorsi detto con rispetto. Fortunati gli amici triestini che dicono "comandi" a tutti e alle volte un comando, un ordine, è qualcosa che è giusto fare e non comodo fare. Alle volte è pure stupido fare perché ti obbliga a mettere in gioco la pelle. Comparato alla vita di tutti i giorni quando qualcuno ti cerca per chiederti come stai, è una bazzecola al confronto. Eppure c'è qualcuno che trova più interessante non interrompere una lettura che rispondere.


Ho già sperimentato l'indifferenza. Basta e avanza così. Se non si ha tempo da dedicare ad una persona, non andiamola a cercare. Se la persona è sgradita per il suo comportamento o per le sue forse troppe o scomode attenzioni lasciamola andare con la dovuta cortesia o semplicemente facciamoglielo notare. Inoltre, ci sono diversi modi per approcciare qui e credo che il più semplice sia quello di dare sfogo ad ogni possibile perversione (chiamiamola così, ma non è appropriato), senza rendere conto a nessuno. Esaltare i propri "difetti" e le proprie mancanze tanto è "solo bdsm" e qui si gode e si tromba e che ti frega. E' il posto sbagliato questo. Stabiliamo un patto tra chi legge, chi si approccia e me. Questo è il posto dove prima si ritrova stabilità e poi si spinge o per meglio dire e fare, quella stabilità si trova divertendosi e si cresce. Se questo non è chiaro o c'è un dubbio girare i tacchi grazie, anche se sono tacco dodici sotto al più bel culo del mondo.


Eppure ci sono è vengono pure a cercarti poi fanno così. Nella vita non puoi mai sapere chi incontri, quanti dolori ha vissuto nella sua vita e cosa si porta dentro e per principio ogni persona si merita rispetto sopratutto se è prima disposto ad ascoltare i tuoi di problemi, piuttosto che raccontarti i suoi. Eppure anche in questo caso, loro sono sopra a tutto, loro sono ingiudicabili, a loro è dovuto tutto.
Il semplice concetto per cui: "io sono la donna e tutto o molto (troppo), mi è dovuto", qua non attacca. Sei una persona, meritati quello che chiedi, dopo sei una donna o un uomo.


Una nota sul giudizio devo farla. Giudizio inteso come riflessione. Se qualcuno sbaglia chiaro che o è scemo o ha commesso uno o più  errori che l'hanno portato a sbagliare. Succede a tutti. Qualsiasi  cosa sia accaduta, fa di tutto per rimediare sopratutto  se coinvolge altri. Quindi no, non giudico la vita di nessuno ma il comportamento che si ha nei confronti della stessa e degli altri si. La vita è come l'amore, non sai cosa ti da. Un minuto ci sei, due minuti dopo no. La vita alle volte non ti da una scelta ma quando lo fa, sta a te e a me chiaro, fare la scelta "giusta". La costituzione italiana recita all'art. 3: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso  di razza, di lingua, di religioni, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali." Ebbene si, ho scritto qualcosa di simile ma non è "davanti alle legge" ma come diritto assoluto. Ogni essere lo ha ma siccome si tratta di rapporti personali, ad una disugualità, rispondo nello stesso modo. Non è molto buddista ma in genere è il miglior modo per fare capire dove si sbaglia provandolo sulla propria pelle. Se arriva come "urto" personale, pace. Invece di essere occasione di riflessione vorrà dire che sarà questione di andare ognuno per la sua strada senza farsi male.


Prima di aver capito questi concetti di base che sono le fondamenta di ogni sana relazione tra individui, inutile che vi spogliate, che spedite foto, che cercate contatti, che veniate qua a rompere la mia armonia. Non sono solo ma ci riesco a stare da solo. Non voglio più persone negative intorno a me e le ultime esperienze importanti, mi hanno cambiato parecchio dentro. Non ho più pazienza. Anche questa bisogna meritarsela. Il che non significa essere drastici ma ridurre di parecchio l'elasticità della pazienza. E' chiaro che deve andare in entrambi i sensi altrimenti è una scusa o una pretesa e non voglio girarci intorno.


Le storie finite e la nostalgia.
Se un giorno esci con tizia e hai una storia che dura, o uno dei due o entrambi sono falsi come i soldi del monopoli, oppure ci sono delle ragioni valide per cui hanno condiviso un percorso di vita. E' vero che le storie si chiudono, che non si torna al passato e che se si tornasse assieme, probabilmente si litigherebbe di nuovo o non si andrebbe d'accordo ma è anche vero che se qualcuno si porta l'altr@ nel cuore, con qualche ora assieme  alle volte si fanno scintille in senso positivo. Chi l'ha scritto: "Una notte d'amore può riempire una vita?" Beh, non lo so ma ci ha ragione. Perché con me tutte tornano meno che alcune? La mia risposta è semplice. Perché molte sono state bene e si sono accorte che mastro in qualche modo le porta ancora nel cuore. Poi ci sono quelle che hanno creduto di venire qua e poter afferrare e prendere tutto senza "responsabilità" e lo sanno ma si vergognano. Così non tornano anche se alle volte vorrebbero tanto farlo. Sarà sbagliato ma così la sento. L'omino dentro di me, mi dice così e ancora per la miseria non ha mai sbagliato e adesso mi dice che c'è una a cui piacerebbe tanto alzare il telefono e (per caso), chiedere come stai. Francamente a quella "qualcuna" non saprei proprio come rispondere, davvero non so. So però che alle volte sono io che non l'ho ascoltato e ho commesso un errore ancora più grande per me stesso e per chi mi sta intorno.
Una ex una volta aveva due pappagalli bellissimi, non ricordo di che specie erano ma non erano piccoli. Un giorno le aprì la gabbia e uno andò allo sportello e lo richiuse. Lei insistè, riaprendo la gabbia. Dopo tre gg uscirono dalla gabbia e di casa e non tornarono mai più. La libertà di essere è una bellissima cosa ma fa fare scelte dure. La libertà da soli è solitudine e dover decidere. La libertà ha un senso reale se trovi e proteggi e mantieni il tuo incastro perfetto. Oltre a quello è solo un sogno che non si ripete più: "E' uno strano dolore morire di nostalgia per qualcosa che non avrai mai (più)". Alessandro Baricco.

martedì 4 luglio 2017

Mica riesco a capirvi alle volte è



Si, si, dedicato a tutte quelle MDC che pensano che passarmi la topa davanti al naso basti perché mi infili in un letto novo. No, femmine, non funziona così. Il mio letto è già pieno e sta bene così. Perché permetta a qualcuna di infilarcisi deve darmi qualcosa che non sia un bel pompino o una furiosa scopata anche in modo estremo. Semplicemente non mi interessa.
Per l'ennesima volta:
- Per narcisiste di ogni età e gusti. Non vi ci voglio come dirvelo in modo cortese? :) Ho già dato. Quella roba milanese è stata decisamente abbastanza. Non mi interessa fare il bis nemmeno per sbaglio. Il buco lasciato da quella roba li dentro la mia anima è troppo grande e doloroso per descriverlo. Si certo, si è assopito ma non dimentico, no.

- Per chi cerca una botta e via ci sono i clubs o molti siti pieni di gente che faranno salti mortali per una topa nova. Poco importa se avariata o no. Basta la topa, cervello e cuore sono optional.
- Per chi cerca consiglio: in genere rispondo a tutt@, fino a che poi c'è tizia che cerca di prendere quello che le dico per metterlo nella testa vuota dell'ultima testa di cazzo con cui si sono spogliate. Beh, tenetevi la testa di cazzo in toto.
- Per chi cerca l'esibizionismo e le foto, e che si scordi pure di quelle. Ne ho messe qualcuna scherzosa e qualcuna che mi piaceva solo in un caso. Spiacente, non ho una rastrelliera "vittime" da mostrare. Non mi interessa manco quelle. Il mio ego è altro. Non devo dimostrare niente a nessuno, lo so dove sono bravo, quasi unico ma sempre non funziona e sopratutto non funziona con tutte. E' il limite delle stelle: molti desiderano andarci, pochi in effetti ci arrivano. La mia rastrelliera pur essendo vasta è nella mia mente e nel mio cuore, per alcune. Quando non sarò più in grado di ricordare, vuol dire che sono morto.
- Per chi invece cerca di capire se una relazione SM può nascere e svilupparsi, con tutta la dovuta calma, avanti ma avanti in tutti i sensi. Qui il ma ed il se non funziona. Qualsiasi cosa vi abbiano raccontato da altre parti e da altre persone, scordatevelo. Si comincia con il giochino della verità ed il primo che smarrona, fuori. Cortesemente fuori, ancora cortesemente fuori, poi i calci nel culo. Persone tossiche ed insincere, aria.

- Queste relazioni richiedono tempo, costanza, lealtà, sincerità, km da fare spesso e volentieri. Se non siete pronte a sopportarne il peso o il "prezzo"; state a casa. Eviterete di rovinare la vita altrui, della vostra fatene quello che vi pare. :)
- Infine ricordatevi che qui di fave per tope avariate, non ce ne sono. Non le fanno proprio. Anzi, vanno buttate nei rifiuti speciali che se le metti nell'organico, sputtanano anche quello.
Spero sia cortesemente esaustivo. Più chiaro è quello che avete in testa e dentro e più facile è capire cosa trovate cercandolo qua. In genere trovate chiuso ma alle volte c'è pure qualcuna che cerca di buttar giù la porta.
Si bussa, è aperto per tutti. Ci si presenta e si chiacchiera fino a che qualcuno dei due non si stanca o capisce di non aver trovato quello che cerca o di essersi rivelat@ per quall@ che è davvero. Parlo di tutto senza problemi ma quando toccate i sentimenti ocio a come lo fate perché da li interi non si esce.


Per concludere il post e riassumerlo: non è possibile insegnare ad un uccello a volare, quello lo sa già fare. Manco insegnare ad un pesce nuotare. Però se prendi l'uccello e cerchi di farlo diventare un pesce, non funziona.
Namasté

venerdì 6 gennaio 2017

Le nuove leve

Prima di tutto, mi scuso con il Drago e con tutti voi per essere sparita.
Il Natale per me è un bel momento, soprattutto perché devo lavorare ed invece vorrei stare con le persone che amo ma questa è vita e deve andare bene così.

Ho promesso che avrei condiviso con voi alcune riflessioni (siamo sadici noi!), e credo che parlerò del mio capodanno.
Non vi parlerò del menù e nemmeno del terzo ban da facebook, ma della compagnia alla cena, una cosina intima tra amici, tutte persone che praticano bdsm, tranne una che potremmo definire una "nuova leva": ecco, di questo vorrei parlare. Di come di comportiamo con chi è nuovo.
Molto spesso, infatti, noto che abbiamo un atteggiamento molto paternalista con chi si approccia al bdsm e sinceramente questa cosa mi lascia molto perplessa. Un neofita infatti, è per definizione, una persona adulta e abbastanza sana di mente da poter esprimere un consenso valido.
Questo fa del "nuovo" una persona normalissima, quindi perché mille riguardi, mille spiegazioni non richieste, mille coccole non volute? Nel momento in cui accetti di partecipare ad una cena "particolare" sai a cosa vai incontro e presumi di saperla gestire.
Questo aspetto sembra una cretinata ma non lo è. Nei gruppi fb (e ai munch) girano molte persone che vengono trattate quasi da minorate, perché "nuove" e non lo trovo corretto.
Ben altro è l'esperienza in una tecnica ma nel momento che conosciamo un "giovane" dom o una "giovane "slave, in realtà, abbiamo a che fare con adulti responsabili.
Il che significa che sono responsabili delle proprie scelte e dei propri errori.
Perché scrivo questo? Perché vedo in giro molti "vecchi" preoccupati del fatto che "potrebbe succedere qualcosa". Certo che può. Purtroppo è successo e succederà ancora, ma non credo siano i paternalismi a salvarci, piuttosto un chiaro e sereno confronto, privo di giudizi (tranne sulle questioni tecniche, in cui stelline care, l'esperienza conta, eccome).

lunedì 19 settembre 2016

Domande idiote in tono scherzoso

Ok, un'altra domandina idiota ma per me non per voi.
Chi è un atleta completo, chi fa i 400 metri piani o il decatleta?
Pssss... colui che fa decathlon e che non è quello che lavora all'omonima catena di negozi.
Oh, è semplice è.
Dite che ve la spiego subito o aspetto che voi (NON), rispondiate per paura di sputtanarvi/rivelarvi? :P
Fanno tutti e due atletica questo è vero ma c'è una sostanziale differenza. Uno è specializzatissimo in alcune discipline, l'altro invece ne fa dieci.
Da chi andate ad imparare ad aprire la mente su come testa e corpo possano eccellere in ogni disciplina, dal primo o dal secondo? :)

Dai che è facileeeeeeee!!! E' facilissima!!!

Ok se avete scelto il primo siete fuori di testa ma tanto la maggior parte è fuori di testa e pure di brutto, quindi cambia poco. Son pure fuori di testa io, figuriamoci. Così qualcuno si è specializzato in corde. Spesso sa un cazzo manco cosa sia la via. Sa nulla manco di zen e buddismo. Sa praticamente nulla di cosa "sia" un kimono ma solo che fa figo. Le corde se le incera, gli leva i pelucchi e via così. E legala mezza cartuccia. Una bella sciarpa di seta che per lo meno la sciogli facile ed al contatto è pura libidine. No! Va a fare i corsi. Nodi e contronodi che sembra di essere a Norcia a fare salamini. Gli stessi te li trovi davanti su facebook che ti dicono che un pompino non c'entra niente con il SM.
Ma va là!
Oh! E' come voler suonare il violino con le corde di metallo ai tempi di mozart. Erano di budellino!!! Ohhh!!! Si chiamano fissazioni detto terra-terra. Quell* che vede solo facebook, quell* che vede solo le corde o solo le fruste e se un giorno non ce le ha, non sa da che parte rifarsi. Così per la discussione in un post di un'amica milanese mi viene il dubbio che il sesso non centri niente con il (BD)SM, nullissima, anzi si fa con il burka! Le tette non si scoprono, niente mollette che non si può toccare e badam, c'è chi sostiene pure che se al pene (cazzo per il popolino), ci si mette il preservativo, allora il pompino c'entra perchè di fatto uno succhia un pezzo di "plastica". Ok  è lattice, trascuriamo i dettagli...

sabato 16 luglio 2016

L'amore è la risposta reblogged

31/03/2016
Non mi piace ripetermi ma alle volte serve.
C'è un bel post che mi piace tanto ed è quello relativo ad "Un'impresa da Dio" e quel dio è Morgan Freeman.



Mi piace perché non c'entra anche niente con Dio che è solo buon senso e stare bene assieme ed intendo umanità non solo "piccole coppie". Già, "L'amore è per i coraggiosi, tutto il resto è coppia", no? :)
Non è questione di essere cattivi o buoni è questione di essere leali prima di tutto verso se stessi.
Vuoi essere ascoltata? Ascolta.
Vuoi essere accettata? Accètta.
Vuoi essere rispettata? Rispetta.
Non c'è Dio dall'altra parte, non siamo nel film (che fra l'altro non mi piace se non per due passi solamente), c'è una persona che ha le tue stesse esigenze e se vedo che vogliono solo essere ascoltate, accettate e rispettate e beh, l'uscio. E' solo un problema se così posso definirlo di predisposizione mentale verso gli altri. Dai quello che chiedi per te, anzi dai l'esempio.
"Se vuoi fare la differenza, sii la differenza" (MDS)
Ora, magari capita come ieri sera che c'è una tipa che mi vuole raccontare la sua storia. None. Vieni qua senza sapere niente di me e pretendi che io ascolti i tuoi signori cazzi. Si sono seri i tuoi cazzi ma se sei in una relazione sm e ci stai bene, perché mi racconti i tuoi cazzi? :D
Hai un problema? Volentieri. Tanto cambia nulla. Anche questo già detto. Arriva tizia che in pieno abuso e crede di essere in un SM sano. Glielo spieghi e sei te lo scemo. Sei comunque te lo scemo a meno che tu non faccia quello che vogliono loro. Ascoltami, accettami, rispettami. I tre obblighi di base indissolubili che volano troppo spesso via alla prima ventata.
Quando la ventata la subisci, invece di ascoltare, rispettare e accettare, cambi l'accento sulla e accétti di brutto il tuo master/mistress, partner, amic*. Dove cazzo sta il buon senso?
Si lo so che i "miei" valori sono dimenticati. Ve ne fate una bella frittata magari con le cipolle e patate (bona). Cambia un cazzo e alla merda che non è buona manco per fare del concime, rinuncio volentieri. O è bdsm ed esco con una PERSONA oppure che si faccia fottere dal primo porco che trova e se ce l'ha già in casa e beh, così non fa manco fatica (ogni riferimento a persone esistenti è davvero casuale).
Adesso vi faccio sentire e leggere la più bella lettera d'amore scritta da un (quasi), ateo (poi lo spiego dopo sta cosa): Abert Einstein.



…”When I proposed the theory of relativity, very few understood me, and what I will reveal now to transmit to mankind will also collide with the misunderstanding and prejudice in the world.
I ask you to guard the letters as long as necessary, years, decades, until society is advanced enough to accept what I will explain below.
There is an extremely powerful force that, so far, science has not found a formal explanation to. It is a force that includes and governs all others, and is even behind any phenomenon operating in the universe and has not yet been identified by us.

This universal force is LOVE.
When scientists looked for a unified theory of the universe they forgot the most powerful unseen force.

Love is Light, that enlightens those who give and receive it.
Love is gravity, because it makes some people feel attracted to others.

Love is power, because it multiplies the best we have, and allows humanity not to be extinguished in their blind selfishness. Love unfolds and reveals.

For love we live and die.
Love is God and God is Love.

This force explains everything and gives meaning to life. This is the variable that we have ignored for too long, maybe because we are afraid of love because it is the only energy in the universe that man has not learned to drive at will.

To give visibility to love, I made a simple substitution in my most famous equation.

If instead of E = mc2, we accept that the energy to heal the world can be obtained through love multiplied by the speed of light squared, we arrive at the conclusion that love is the most powerful force there is, because it has no limits.
After the failure of humanity in the use and control of the other forces of the universe that have turned against us, it is urgent that we nourish ourselves with another kind of energy…

If we want our species to survive, if we are to find meaning in life, if we want to save the world and every sentient being that inhabits it, love is the one and only answer.
Perhaps we are not yet ready to make a bomb of love, a device powerful enough to entirely destroy the hate, selfishness and greed that devastate the planet.

However, each individual carries within them a small but powerful generator of love whose energy is waiting to be released.
When we learn to give and receive this universal energy, dear Lieserl, we will have affirmed that love conquers all, is able to transcend everything and anything, because love is the quintessence of life.

I deeply regret not having been able to express what is in my heart, which has quietly beaten for you all my life. Maybe it’s too late to apologize, but as time is relative, I need to tell you that I love you and thanks to you I have reached the ultimate answer! “.



Your father Albert Einstein

sabato 9 luglio 2016

Riflessioni a voce alta


25/06/2014
Parlavo con un amico qualche gg fa.
10 anni fa, la gran parte di voi non sapeva manco cazzo fosse il bdsm. 15 anni fa, se ci scoprivamo, rischiavamo un incriminazione. 20, ti arrestavano direttamente, poi guardavano che cavolo avevi fatto ma puzzavi se non di matto, da pedofilo.
Adesso che è di moda, tutti sgomitano e sono sempre, le stesse facce, gli stessi modi del cazzo in cui uno è più bravo dell'altro, anzi tu se non sei in un club o non ti fai vedere, non sei nessuno.
Psss. MEZZE SEGHE eravate, mezze seghe siete e mezze seghe sarete. No. Non c'è l'ho con nessuno. Non sono incazzato, non sto litigando ma è un pensiero che mi viene alla mente e lo metto li così come arriva.
Tra 10 anni, quando sto casino sarà passato di moda che cazzo andrete a fare? Show nei locali per guadagnarvi il pane? Che ne so.
E' una domanda che mi pongo ma non ne esco. Non ne usciamo. Vero, viviamo in un mondo in cui l'apparenza è più della sostanza ma se poi scavi e non trovi nulla che fai? Ricopri o pure mandi a fotbar e ti guardi da un'altra parte.
Sgambettate meno, datemi retta. Fate meno casino che le etichette sotto l'acqua si squagliano, figuriamoci dopo uno squirting. Scoloriscono pure, c'è troppa ammoniaca.
Buona serata,





domenica 7 febbraio 2016

Meow

Ho chiesto a Principessa se volesse il suo formaggio (lo so ce lo vuole ma adoro il suo si), e lei per tutta risposta mi fa suo meow particolare e una robusta stropicciata ad una coscia. Sono ito in cucina, aperto l'omogeneizzato e messo nella ciotolina. I croccantini sul tavolo per la notte, gli snack per la coccola sfiziosa e invece di trovarla al lecco, era li che mi chiamava per giocare. Un filo legato ad una barretta di plastica ed una pallina di stagnola in  fondo ed è stata una bolgia tra giochi e carezze. Vanno fatti giocare tutti e distribuire bacime carezze  e riceverne in cambio tra morsetti più o meno passionali, testate baciose, e vere e proprie carezze fatte con le zampe. Impagabile. Sono arrivati tutti ma mi sono scordato dei dikie al formaggio per la piccolina. Una mezz'ora di gioco fa bene a tutti. Loro stranamente non sono allergici ai draghi.
Finito, tutti i golosoni si danno il cambio alla ciotolina fino a che non è lavata.


Accendo la tv e su giallo passano i vecchi law and order che io non avevo visto. L'episodio è alla fine. C'è la testimonianza di una signora sopravvissuta ai lager che parla di un ufficiale SS che ha sparato ad una donna che non poteva alzarsi.  Poi non contento, uccide cinque donne sparandogli in faccia,  l'ultima è la sorellina  della testimone. Così, tanto  per sparare qualcuno o per dare un esempio a chi rimane. Cambia nulla, era roba da nulla.

Mi viene così da pensare cosa alle volte sia la consensualità. Non mi venite a dire che non ci sono relazioni. Sadici puri senza né compromessi, né anima, né rispetto per la vita e la dignità altrui. Ebbene, chi è che si darebbe a letto a qualcuno che non avesse rispetto per voi?
Dite che per combinare bisogna per forza ingannare a tutti i costi? A priori, chi è perché si spoglia (o si fa spogliare), avendo la certezza che tutto quello che esce dalla bocca dell'altro è un'assoluta menzogna?
Chi è che si spoglia o si fa spogliare sapendo che per quall'altro/a sei solo un oggetto da usare?
Si lo so, nessuno risponde. :) 'mporta un cazzo. D'altra parte è risaputo oramai che non merito attenzione né considerazione, quindi va bene così.

domenica 13 dicembre 2015

I babbani

Ci sono tre tipi di persone ma anche di questo ne avevo già parlato.  Frugare nei post. Questa è molto più sintetica e direi, pratica.
I realisti, detti anche babbani  che son quelli che vivono la quotidianità con monotonia difendendo quello che hanno ha tutti i costi quasi che la loro vita dipendesse dal possesso.
I sognatori  che son quelli che studiano a Hogwarts, quelli che vivono in un mondo fantastico fatto di illusioni che alle volte loro stessi si creano.
I Senzatempo che son quelli che si capiscono solo tra di loro, quelli che riescono a vedere oltre l'orizzonte dei primi due e ti ci portano pure.
Il vero problema dei realisti è che questi sono convinti che i sognatori siano dei folli illusi.  Che i sognatori credono che i senzatempo siano degli orologi rotti. Pensano che sia impossibile guardare un orologio che l'ora non da ma non perché non c'è. Sono loro che non sono in grado di vederla. Le fette di prosciutto vanno nel piatto, non sugli occhi. Poi glielo fanno vedere e tutti dicono: "Ohhhhhhhhhhhhh, anche io". Così vogliono i cellulari ultimo modello, i glasses, i tablets, il robot che pulisce la casa e loro vanno a premere mi piace sui social network ma non li sanno mica usare. 
Tra le tre grandi categorie,  ce ne sono due grandi interdisciplinari: i piglianculi e i mettinculi. Non ci vuole molto a spiegare che cosa fanno. Ecco, così va il mondo. I sognatori sono quelli più pericolosi perché vivono in un mondo tutto loro. Alle volte parlano anche con dio. Gli telefonano tutti i giorni e se trovano uno che dice di avere avuto la ricezione migliore, gli credono. Sono pericolosi perché per i loro sogni, uccidono o fanno male senza guardare in faccia nessuno. Alle volte sognano il denaro, alle volte dei regni o alle volte ancora,  hanno solo voglia di avventure particolari a letto. Quando si incazzano i realisti, in genere fanno le cose a mezzo che vorrebbero ma non sanno. Quando si incazzano i senzatempo però fanno dei bordelli assoluti, Hiroshima e Nagasaki insegnano.
A proposito di questo, era il 1977, avevo 14 anni e sulle nelle cinematografiche era uscito qualcosa che ti faceva veramente rimanere a bocca aperta. Tutti i cinema erano pieni. Nessuno aveva mai visto i titoli di inizio che si spiegavano nello spazio come una nave stellare. 
Il mondo conosceva Star Trek, noioso, mentale e con poche scene perché gli effetti speciali facevano cagare. Ci fu uno che ebbe un colpo di genio e che decise di fare volare le macchine da presa in moto contrario riprese su sfondo nero (oggi è diventato verde grazie alla CGI), e tutto cambiò.
Ma questa saga ha molti pregi oltre che tante analogie con il post. Il primo, assoluto, eccolo qua.
La presa di coscienza di un ragazzo che era pronto per partire per le stelle, un luogo sconosciuto. Vero che nel film è stato quasi "costretto" ma la scelta rimane sempre quella. Rimani con i piedi per terra o scegli di sviluppare chi sei, di passare oltre la fantasia e di vivere nella terza categoria.

Così la "forza" che tiene unito tutto l'universo (o lo separa), perché c'è eccome. Si chiama materia oscura e nessuno ancora sa cosa sia e nemmeno l'ha mai vista. Eppure c'è anche se non si vede. I cavalieri Jedi non sono altro che samurai giapponesi con doti "migliorate", katana inclusa e non importa cercare su google, bastava capire e si capì da subito. Questo senso di onore, pace e giustizia, ammaliò molti ma la vita non è un film e pochi si rilessero il bushido. Per andare nello spazio, bisogna alzare il culo dalla poltrona e i babbani mica hanno sto coraggio. Nemmeno i sognatori, che li non si rischia la pelle e nella vita i buoni non vincono sempre. La morale è che non importa come cazzo ti mascheri: se sei pieno/a di tecnologia, se vuoi provare sensazioni estreme senza stare alle "regole" di quelle azioni, queste stesse ti rivelano per quello che sei e ti si rivoltano contro.
Beh, non mi resta che augurarvi che vi piaccia il nuovo episodio se andrete a vederlo. Per la cronaca, gli episodi pensati da George Lucas all'inizio erano 12. Ne mancano ancora 3.

lunedì 16 novembre 2015

Buona notte

Vorrei chiudere gli occhi e sognare un tempo dove falsità,  interesse, religione non ci sono mai stati.
Che bello il posto dove l'amore supera l'egoismo, dove dare è più bello che prendere anche perché è così ovvio che se dai, dall'altra parte c'è qualcuno che riceve ma lo spirito di sicuro, cambia. La pace nel sogno non c'è un dio migliore di un altro o un profeta altrettanto. Senza le follie di qualcuno che pretende di parlare con un essere superiore che anche se ci fosse, sarebbe così impegnato con il suo uni (forse), verso da non avere tempo per un granello di sabbia tra miliardi, di miliardi, di miliardi di mondi di sabbia. Vorrei che in quel tempo le persone siano finalmente tali e che si rispettino capendo che questo dipende da noi stessi e non dalla società ma dalla crescita interiore. Vorrei che non ci fosse bisogno di "punizioni" perché ognuno capisca quando sbaglia. Vorrei che ad ogni sbaglio ci fosse un modo per riparare con successo.
Poi ti svegli e ti accorgi che tutto questo non esiste. Se va bene, trovi uno che ti mente. Se va male ti ammazza magari per 20 euro o per dire che il suo dio è meglio del tuo. Ti chiama l'amico/a: "Mi fai un pc?"
"Ok", prendi i pezzi. 
"Non mi bastano i soldi, mi anticipi che appena è pronto pago?"
"Si, volentieri". Pc consegnato, soldi mai visti. Piccole cose ti dici ma per quelle grandi invece le persone cambiano.  No, fanno peggio. Per quelle grandi ti lasciano solo. Passa uno a Capaci e boom. Tutto a pezzi e tu cerchi quei pezzi perché il buono non si perda nell'aria o nel tempo ma anche qui capisci che non gliene frega un cazzo a nessuno. Dove c'è caos pochi furbi fanno come gli pare ed il resto si affanna per le briciole. Tu dirai che magari conosci una persona con cui sognare sia lecito. Per due, tre ore, un giorno, un we o quello che è, puoi fare pace con il mondo,  dare e ricevere solo serenità.  In fondo è così semplice: un giorno, un passo. Tanti giorni, tanti passi. Un cammino. 
Nulla da fare. Una mattina, un pomeriggio, una sera arriva qualcuno che senza vergogna ti dice che abbiamo scherzato. Così è meglio non svegliarsi e lasciare libera l'anima se c'è di poter trovare un posto dove la sua energia serva a qualcosa, magari solo a dare un'altra vita o ad accendere una stella.
A che serve svegliarsi se non ad adattarsi al peggio o a trovare le certezze che ogni meglio, anche piccolo,  è destinato ad essere demolito.
Buona notte, buona guerra. Ci sarà sangue e paura. Ribellarsi costa, non ribellarsi costa di più perché annienta anche il sogno.
Buon notte.

lunedì 5 ottobre 2015

Mind fucking un paio di @@

Buon giorno a tutti.
Beh, ieri sera m'hanno chiesto qualcosa sul mind fucking come se ci fosse bisogno anche di questo al momento.
Non se ne parla nemmeno. Volete farvi fottere la testa o fotterla a chi è con voi? Prendete un bel didlo, ve lo infilate in un recchio e ci date dentro fino a che non entra tutto. Mi raccomando, non vi fermate.
Avreste veramente rotto completamente le @@ con questa roba quando manca veramente l'abc delle relazioni umane. Quotidianamente ricevo contatti per poi vedere gli stessi atteggiamenti del cavolo quasi come se foste fatti con lo stampo.
Le solite cazzate del tipo: tu sei una persona che stimola la topa dalla testa. Mi piacerebbe approfondire e sono il primo a farlo ma poi non c'è niente. Ogni pratica, ogni relazione, parte dalla testa e se la testa non è giusta, non c'è nulla da fare. Non mi piacciono gli elenchi, non mi piace fare i nomi nonostante tutto ma la lista di persone è quasi vuota, la lista di teste vuote invece, è lunga  a dismisura. C'è chi guarda solamente o quasi all'aspetto fisico e sono storie destinate a morire in partenza. C'è chi crede che le situazioni nascano invece da una semplice scintilla e pure queste hanno vita breve. Ne avevo già parlato qualche anno fa ne il fuoco e la candela eppure è stato scritto nel 2012. Sembra veramente alle volte di parlare con una massa di poerelli tipo porcellini salvadanaio con tre monete dentro che quando li scuoti, poi si sente solo rumore.

Estratto:
ci vuole coerenza altrimenti la fiducia non si svilupperà mai.
ci vuole fiducia altrimenti non si riuscirebbe a donarsi.
ci vuole calma e non avere fretta che il giudizio immediato alimenta decisioni affettate.
ci vuole pace con se stessi altrimenti questo si rifletterà sul partner.
ci vuole comprensione verso il partner altrimenti tutto si trasformerà in egoismo.
ci vuole sincerità altrimenti le bugie o le cose non dette si trasformeranno velocemente in incomprensioni.
ci vogliono pochi limiti perché i limiti spesso diventano dei paletti insormontabili.
ci vuole rispetto altrimenti ogni gioco diventerà abuso.
ci vuole intesa che altrimenti tutto quanto detto prima non si incastrerà mai.

Non ci sono anelli più importanti degli altri. Provate a immaginare questa cosa come una catena in cui ogni ci vuole sia un singolo anello. Toglietene o spezzatene uno, ed il risultato è sempre e solo la rottura della catena o una più corta. Insufficiente a mantenere sana, sincera e valida una relazione. Com'è che sono avvenute le grandi stragi e guerre dello scorso secolo? Semplicemente perché alla gran parte delle persone, non gli fregava niente delle conseguenze. Si prende un ebreo, si mette su un carro bestiame, si porta in un campo di concentramento, se non serve si ammazza, altrimenti si fa lavorare fino a che non muore. Semplice. Al capotreno non importava un cazzo di chi metteva sul treno, l'importante era il treno. Alle guardie non importava che fossero persone, erano solo numeri. Cose da sfruttare. A chi pensava alle camere a gas, era importante l'efficienza delle medesime, non chi ci finisse dentro.

Non è un paragone leggero quello che sto facendo perché parlo di cose di estrema gravità che il genere umano si è macchiato nel corso del tempo. Parlo di questo perché abbiamo ancora nella memoria quanto è successo ed il principio rimane sempre lo stesso. Fare qualcosa per il quieto vivere e da questo quieto vivere trarne il massimo vantaggio qualsiasi cosa sia.
Noi non abbiamo bisogno di ricordare solo le stragi attraverso i musei o giorni del calendario. Abbiamo bisogno di CAPIRE perché succedono queste cose, perché questo genere di comportamento non viene aggredito e cambiato attraverso l'educazione della persona o la sensibilità dell'anima. Tipico italiano è discutere delle situazioni singole ed è sbagliato. Tipico anglosassone è quello di non mettere mai in discussione il principio se questo è giusto. E' lapalissiano il non comprendere come se il principio è valido, ogni situazione che è al di fuori di questo, diventa sbagliata. Avete votato in 5 alla data di oggi al sondaggio sull'anima. In fondo, cosa importa? Se siete dei materialisti e credete che vi sia solo un meccanismo fisiologico alla base, allora leggete Bruno Fedi ad esempio in questa sezione del libro: "Emotività Animali: Ricerche e discipline a confronto". In merito ne avevo parlato anche nell'articolo "percorsi evolutivi e relazioni" e non sposta il problema di una virgola. Se l'anima è la complessità di sentimenti proprio di un ragionamento cellulare ed intesa anche come "morale ed etica", allora siete dei materialisti puri, altrimenti potete pensare ad un dio o a una forma di sopravvivenza della medesima dopo la morte. Oddio, alcune branche scientifiche attuali come la fisica quantistica e la teoria delle stringhe, potrebbero addirittura confermare il quanto ma di nuovo, non ci si sposta di una virgola.

Cominciate ad essere migliori di una fica che si eccita, di una cosa che si eccita e ha bisogno di essere se stessa in una relazione bdsm per poi scoprire il pochi minuti che l'importante era mantenere lo stato di cose non quello di crescere. Senza crescita non esiste miglioramento, senza evoluzione, non esiste crescita e non è il comma 22, è semplicemente il quanto che vi piaccia o no. Che poi alle volte dietro ad un evoluzione ci possa essere anche uno strappo col passato e che possa anche essere traumatico, su questo non discuto. Sta di fatto che se avete costruito una VERA relazione è in questa che troverete la forza ed il coraggio di spostare la vostra vita in altri luoghi, preferibilmente migliori di quelli che avevate. Ripeto ancora: "E' bello morire ciò in cui si crede. Chi ha paura muore tutti i giorni, chi non ha paura, muore una volta sola." Ec. E' Paolo Borsellino non G. Falcone.


martedì 1 settembre 2015

5 motivi pratici per cui gli itagliani sono e rimarrano dei coglioni


Per caso ho letto un interessante articolo di Stefano Laforgia (spero sto giro di averlo scritto bene, faccio sempre casino!!!), dal titolo: "I 6 motivi pratici per cui il BDSM italiano non è (ancora) al livello di quello estero" ed ovviamente avrei qualcosa da dire.

Il bdsm è fatto di persone non di vaticano o di machismo il primo vero problema sono le persone ed il loro:
orticello.
Come li definì una volta l'amico Jed, gli "itagliani" sono così. Guardano al loro orticello in modo tutto loro. La loro cultura è quella del "furbo", faccio quel che credo mi serva per le mie carote, i miei pomodori, cetrioli etc., ect.. Non guardano in faccia nessuno, non gliene fotte niente di te, della persona che hanno davanti, dei danni che fanno, di come sono falsi, di cosa dicono, promettono e cancellano con il colpo di spugna dell'interesse. Questo non è un guaio che ribadisco per via degli ultimi avvenimenti. Questo è IL guaio. In una cultura anglosassone queste persone non si avvicinerebbero MAI a nessun gruppo associativo o di interesse senza un cambio drastico di atteggiamento. Ricordate signori che sono stati i vikinghi i più grandi esportatori di idee, di crescita anche architettonica dopo i romani. La cosa fondamentale è che al crollo dell'impero di Roma, i conquistatori furono scacciati, quando cessarono le dominazioni normanne, gran parte di loro rimase integrata nei territori. Tutt'oggi nel mondo del commercio dei diamanti, i contratti vengono chiusi con una stretta di mano, poi con la carta. Se non mantieni la parola, sei fuori dal giro. Qui signori il problema rimane sempre lo stesso. Mi fingo master (o slave), per inzuppare il biscotto quando qualsiasi idiota capirebbe che appena ti sgamano, tu il biscotto non solo non lo inzuppi ma ti sputtanano e che se ti fossi magari presentato come un inzuppatore di biscotti, avresti nel tempo opportuno, trovato la persona che si fa allegramente e felicemente inzuppare. Questa cosa è semplicemente inconcepibile al nord. Le persone fanno le stesse cose che si fanno qua. I ministri fanno le orgette ma poi quando li beccano, questi si dimettono subito. Il senso di RESPONSABILITA' è completamente diverso. Da noi non si dimette MAI nessuno perché conta chi è più "furbo". Si fanno i propri comodi e quando gira il vento, cazzi vostri, io schettino fuori dalla nave e poi si vedrà.

La successiva in ordine è la conoscenza.
Qui tutti nascono imparati. Leggono i blog o il sito di Stefano, vanno su legami, vengono qua sul mio e mettono insieme tante informazioni. Frequentano i social networks, i gruppi a tema e anche da li, rubano qualcosa. Sono tutti bravi, sono qui da anni se non da secoli. Ci sono da ancora prima di te e noi sappiamo che non è vero. Lo sappiamo anche fin troppo bene. Non c'erano! Bene, questa parte è la diretta conseguenza della prima ma il punto è che non si confrontano. Non hanno relazioni con altri masters e non prese di posizione su opinioni, cosa alquanto comune. Mai metterli in discussione. Dio al confronto è una mezza cartuccia. Non si informano, non leggono se non il comodo per l'orticello ed alla fine non imparano manco l'inglese come diceva Stefano appunto. Semplicemente galleggiano nell'ignoranza e come tutti gli ignoranti con quello che non capiscono, deridono o distruggono.

Seguono le mode.
Gli italiani sono apparentemente individualisti. Sono tutto: "io, io" ma poi fuori dal gruppo sono poco. Se uno lega, tutti gli altri legano. Se uno usa gli aghi, tutti gli altri usano gli aghi. Anche questo è parte del precedente problema, imparano dalle informazioni che gli vengono propinate e non perché hanno imparato a formare i loro gusti e li sviluppano informandosi o approfondendo. Se gli passate sotto una pizza andata a male nel giusto modo, si pappano anche quella magari come prova di coraggio o la rifilano al bottom per la stessa ragione.

Vaticano etc. etc...
Il resto è il condizionamento. Non si parla di bdsm e siccome non ci viene propinato, noi non lo cerchiamo. In fondo noi italiani ci piacciamo come siamo: dei perfetti coglioni.