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martedì 11 dicembre 2018

Ho trovato questo scritto su Tumblr e scritto davvero bene nella sostanza. 

Il segno dei tempi. Una parola imperante: "ipocrisia".
Tumbrl scopre improvvisamente che la maggior parte dei blog che sostengono questa piattaforma, trattano di immagini che "possono offendere il comune senso del pudore e la sensibilità di alcuni utenti" e lo scopre esclusivamente grazie alla messa al bando da parte di Apple delle proprie app, adducendo il fatto che sono state violate regole relative alla pedopornografia.
Premesso che lo stesso Tumblr dovrebbe vigilare su questo, che lo stesso Tumblr dovrebbe adottare mezzi e misure per impedire l’accesso alla propria piattaforma di soggetti deboli quali minori, che adulti consenzienti accettano la visione di blog ed immagini considerate offensive e che già esistono i modi e le maniere di filtrare e bloccare blog che abbiano a tema tutto ciò.  Premesso che non dovrebbero esistere blog a sfondo pedopornografico e nel caso dovrebbero essere bannati o segnalati, forse per Tumblr risulta più facile fingere stupore e meraviglia ora, piegandosi ad una esclusiva regola di mercato e porre una censura preventiva regolata ora da un algoritmo che non farà distinzione tra una Venere di Milo o una performance hard in gif. Sono scelte che personalmente credo che Tumblr pagherà commercialmente, ma sono scelte. Scelte che indicano però appunto una ipocrisia di base diffusa in cui i social network rigettano ogni loro responsabilità, azzerando di colpo anni di attività e colpevolizzando di questo gli utenti, come questi fossero unicamente degli assatanati cultori di orrendi delitti o colpe.
Spazio allora a tramonti o gattini, riviste di moda o imprese sportive, giochi di ruolo o vintage cinematografico, bandito il resto, scacciato come lebbra pura.
Ho già visto sulla mia dashboard stamattina i primi effetti dell’algoritmo di controllo. Segnalazioni arbitrarie e senza un senso preciso ma questo è queste sono le regole assurde del gioco ed in ogni gioco la regola dice che sempre il banco vince.
Credo che questa volta il banco non vincerà e che riceverà una forte risposta che lo farà traballare con forza.
Sicuramente di tutto esiste in questo luogo, anche tanto che tracima nella volgarità o nell'abuso ma so bene che tra i blog seri esiste una sorta di codice etico che filtra e seleziona abusi e quant'altro. Ciò che dovrebbe essere fatto dal padrone di casa e che invece da lui pare dimenticato, delegando più facilmente le proprie responsabilità in maniera estremamente manichea ed ipocrita.
Pur essendo consapevole della inutilità di queste considerazioni, non potevo non farle, in un luogo che è stata casa da anni fino ad ora, in cui so' di avere sempre rispettato luoghi ed ospiti ed in cui tra pochi giorni sarò sicuramente sgradito ospite io stesso.
Tumblr è cresciuto grazie a tutti i blog di ogni tipo in mezzo a tanti social ha sempre avuto una connotazione particolare.
Sono certo che ora a morire non saranno tutti questi blog che rinasceranno altrove, magari non subito ma altrove.
Non morirà il contenuto di Tumblr, si autodistruggerà il contenitore anche se riapparirà su un appstore con un’anima apparentemente ripulita.
Ole’

Il punto è questo credo. Tumblr non è mai stato un blog o  un microblog, era semplicemente un posto da webeti. Ogni webete chiaramente è prima un vitebete, vive per l'ebete che è. Quando va in auto è un autebete. Se va a pescare è un peschebete e se scopa è un scopebete. Solo quando è in rete diventa un webete ma ebete rimane ovunque vada. È un po la storia della tigre, solo che quest'ultima è talmente intelligente da non rompersi il cazzo a dimostrare di essere tigre. Lei sa chi è. Ha coscienza di se. Gli webeti invece in ogni cosa che fanno, cercano sempre di dimostrare non solo quanto sono ebeti ma anche quanto riescono a peggiorare nel corso della vita.  Cosi chi aveva davvero da dire qualcosa  o stava su blogger o aveva il suo blog o sito magari basato su wordpress.
Oddio, mica sempre perché ci sono degli webeti che con i loro siti "professionali" cercano di mascherare il nulla che diffondono vestendo una veste diversa. Mi pare chiaro di chi sto parlando no? Nel caso vi siano degli webeti pure qui, beh andate a qualche post fa e ne troverete uno con tanto di certificazione di webete professionista. Pace all'anima del narcisista giapponese oramai schiattato ma che ovviamente lascia strascichi. Un vecchio proverbio recita: "Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare". Appunto. 

Torno a Tumblr. 
Bene. Per il solito qualcuno e che sia maschio o femmina poco importa, era semplice da gestire. Bastava prendere una foto, fare un copia e incolla del solito pensierino rimediato in rete e zac. Post fatto. Su 1300 ed oltre blog seguiti in ambito bdsm forse in dieci c'erano dei pensieri e degli scritti di pugno. Il resto o roba per stimolare l'ormone, oppure il solita sfrantecaballe di  cose scritte e riscritte in 1000 modi diversi prelevate sui vari siti di aforsmi, pensieri e poesie.

Però alle volte ci sono ricordi, momenti di vita vissuta magari rappresentanti da quell'immagine e a molti veniva voglia di postarla.  Cosi qualche tentativo di esportazione l'ho fatto per qualche amica con alterni risultati. Solo qui su blogger ci sono 900 posts ed è un casino di per se, li alle volte Si parla di 12000 foto e che sono all'incirca 9000 posts. Una follia.

Come dice l'amica Klita, forse è l'occasione di fare un bel ripulisti ma di cui non sono fiducioso. Ho imparato che gli webeti oltre alla poco invidiabile capacità di essere ebeti, ne hanno un'altra altrettanto invidiabile. Quella di non crepare mai. Insomma, non c'è un TIR che gli spiana, non gli cade mai un aereo sulla testa e manco incontrano la tigre di cui sopra, fuggita da uno zoo e che in preda ai morsi della fame decida di farsi un pasto insipido. Anzi, in genere gli webeti son circondati da un gran numero di alettanti webeti che decidono di idolatrare i loro miti e seguitano a tenerli sui piedistalli.
Questione di scelte. C'è chi decide di migliorarsi ed il primo presupposto è capire, poi quello di analizzarsi ed infine decidere per il meglio.
C'è chi mente per comodo anche a se stesso/a e c'è chi invece decide che la vita è in fondo troppo breve per rompersi gli zibiedei con robe cosi.

Beh a sto punto, salvato qualche blog, le immagini pubblicate, son di nuovo qui ma son così tanto son allergico alle mode da non aver voglia di scrivere queste inevitabili cazzate. 
Una persona intelligente non cercherebbe di dare la colpa a Tumblr di non aver vigilato, quando quella persona ha incontrato la pedopornografia, avrebbe dovuto segnalare subito e se non fosse stata rimossa o bloccata, se ne sarebbe andato o avvertito le autorità. Conoscenza di reato. Dicesi e anche se in questo paese nessuno è obbligato a farlo, rimane qualcosa in ambito morale. Insomma se in casa non pulisci prima o poi sarà piena di sporco e così nella vita. Oddio, siamo sempre in Italia. Quindi se ti appare una porcellata pedopornografica (qui lo dico e qui lo nego), conviene bloccare e girar pagina che va a finire che sei tu quello indagato. Infine ma non di ultima importanza, decine e decine di migliaia di blogs e di utenti buttati fuori a calci nel culo per via di una app. Perché qualcuno si è eletto a Dio giudicatore e moralizzatore. Sarebbe come dire che si vieta internet perché qui si compiono reati. Mica roba sana è. Perché cazzo hanno chiuso i manicomi e perché questi incommensurabili imbecilli sono a capo di aziende internazionali. Perché cazzo invece della app non usate il browser e andate nel culo a sti qua. Boh!
Uno sano avrebbe cercato inoltre un posto dove poter esprimere se stesso in libertà ma aver anche la possibilità di far pulito dagli stronzi e anche se non sempre funziona, per lo meno provarci.

Insomma, lo sanno tutti che la "mia" slave per amico, più che slave era una roba e che d'amico non aveva niente. Lo sanno tutti della cacca che poi gli ho reso alle volte anche senza accorgermene ma (e non è una giustificazione), se riempi un secchio di emme, quello che trovi nel secchio è esattamente la cacca che ci hai messo e questo è uno stato di fatto per chi ne capisce la differenza. Mi pare superfluo poi accusare il medesimo secchio di aver accettato la cacca o di non essersi ripulito.


Cosi dal 17 in poi tutti i fuorusciti da Tumblr si ritroveranno  di nuovo in un altro posto tutti assieme per continuare a fare le stesse cose. Postare le foto rimediate in rete o qualche gifs estratta dai soliti porno movies. Dimostrare quanto son grandi, dare l'immagine falsa di se e riempire il muro di prede ben esposte.

Perché è vero, se sei un fotografo amatoriale e vendi qualche foto, nessuno ti rompe le scatole se stai nei modi e nei termini della legge. Se sei un legatore amatoriale e fai qualche corso e prendi qualche spicciolo mi pare più che giusto ma qua c'è gente che di lavoro praticamente fa il fotografo o il nawashi ed è praticamente sconosciuto allo stato. Riempie i siti e i social con le proprie "creazioni", si  inventa una carriera inesistente, si autocertifica o autolegge a rappresentante del verbo per avere più notorietà. Quindi più pulzelle, più quattrini, più richieste in generale. Non è un bel vedere è.
Adesso che c'entra questo con Tumblr? C'entra eccome perché tendenzialmente il mondo è fatto di webeti. Preferiscono stare dove stanno tutti che un conto è avere un pubblico, un conto è crearsi un pubblico. Preferiscono crearsi e seguire un idolo piuttosto che capire e scegliere. Così è più facile. Che cazzo ve ne frega se tizio o caio è bravo a legare, l'importante è che sia onesto e che voglia imparare anche da voi cosi come voi imperate da lui. E' questo il viaggio più bello, coinvolgente, totale, immenso. Quel legame di intimità profondo e unico che si crea in due persone vive in grado di sentire e di rispettarsi a vicenda. E' che vi interessa di più essere ganzi e apparire su questo o quel sito fintanto che vi fa comodo, poi via. Sotto un'altro/a. E chi se ne frega. Mercificato anche l'ovvio dell'umanità.

Mal che vada qua ci state e ci venite perché in qualche modo trovate quello che scrivo interessante. Criticabile, non condivisibile ma interessante. In fondo cerco solo di trasmettere pensieri ma anche tante, tante sensazioni. Attraverso le immagini, i filmati che faccio, le cose che scrivo anche se alle volte sono pesanti e forti.


Sono un uomo strano ma sincero
Cerca di spiegarlo a lei, pensiero
Quella notte giù in città, non c'ero 
...
Solo lei nell'anima 
È rimasta, lo sai 
Questo uomo inutile 
Troppo stanco è ormai 
Solo tu pensiero 
Puoi fuggire se vuoi 
La sua pelle morbida 
Accarezzerai
...
Vola fin lassù da lei, pensiero
Dal cuscino ascolta il suo, respiro
dal cuscino ascolta il suo respiro, 
porta il suo sorriso qui vicino, 
vicino. 
Buona giornata. :)

giovedì 16 novembre 2017

Tummo e fuori dalla massa

Adesso uno dice ma perché alla fine spesso sono argomenti molto simili? Perché è dal centro di ogni ruota che partono i suoi raggi. Tutti nascono da li, arrivano alla fine della ruota tornando indietro e così via.

Bon, una volta è un caso, due volte è un caso, tre volte non è più un caso e 20, 30, 50 volte è una costante educativa. Quanto cazzo mi sei comodo/a? E da li tutto il resto.
C'è quindi una massa informe che valuta una relazione da quanto riesce a tenere il proprio culo piantato su una poltrona o su un letto.
La prima volta che arrivammo a Los Angeles comprammo una cartina. Arrivammo da nord, Disneyland era dall'altra parte, opposta a Santa Monica. Due ore e mezzo di autostrada, 240 km.

Il giorno dopo voglio assolutamente andare a vedere il Ranch La Brea dove adesso c'è il museo. Voglio davvero vedere le tigri con i denti a sciabola, i mastodonti, qualche orso e pure qualche dinosauro. L'altro ovviamente è entusiasta dopo che gli ho spiegato ma non sapeva assolutamente nulla dei laghi di catrame a LA. Guardiamo la strada e siamo su una street e questa diavolo di street non c'è sulla cartina!!! Così ci fermiamo e riguardiamo bene ma ci sono solo i Boulevard (le trade più grandi), le Avenue, quelle intermedie e le sreet no! O stampavano una carta grande quanto una macchina oppure la scala era molto grande così che si vedeva solo 1/5 delle strade presenti. Entrammo sul Boulevard e non mi ricordo che numero cercavamo per capire dove diavolo fossimo e all'angolo c'è un 22000 e qualcosa. Aiuto! Beh, il museo è l 5801 di Wilshire Blvd. Compris? Com'era il colmo della stanchezza? Ah, ecco, prendere una moglie incinta per la fatica di scoparla. Psss, vibratori li vendono nei sexy shop e fintanto che non becco una che lo capisce e che esce dalla massa, da qua non si passa, compris? Che da questo lato le idiote vado a prenderle negli ospedali psichiatrici non qui.


Mushin, mushin, mushin.. cosa fà il mushin, cosa fa la meditazione? Ecco un esempio pratico. Tra i monaci del Tibet, viene praticata una meditazione particolare chiamata "Tummo" che significa fuoco interiore. Questi qua si spogliano, si coprono il corpo con un panno bagnato e meditano. La temperatura della pelle sale anche di otto gradi ed il panno letteralmente si asciuga producendo vapore mentre la temperatura interna rimane costante. Non è magia, non è una mattonata, non è fantascienza, è potere della mente. Il prof Herbert Benson della Harvard Medical School che ha studiato il fenomeno, deduce che per arrivare a tale risultato si arrivi anche ad una modifica genetica anche se "parziale". Credo sia come inserire un booster in grado di far produrre al corpo tali cambiamenti. La meditazione svuotanto la testa e con le pratiche appropriate, ti cambia la vita in diversi modi ma soprattutto fa si che la "TUA" personalità esca da quella che è la massa e che tanto vi fa incazzare quando vi viene detto: Siete tutte uguali. Per certi lati lo siete e francamente è davvero penoso.
Namasté 


lunedì 31 ottobre 2016

Per un'amica

"Lo Shotokan è uno stile non competitivo di Karate-do tradizionale giapponese. Le tecniche dello Shotokan non derivano dalla mera applicazione di forza fisica, sono armoniche e decontratte ma, allo stesso tempo, piene di vitalità ed energia. L'allenamento tende allo sviluppo dell'energia interna (ki in giapponese), al miglioramento delle qualità dell'essere umano e al raggiungimento della coordinazione di corpo e mente.
Lo Shotokan è una forma di Budo, una via di auto-miglioramento, una filosofia di vita; non è semplicemente uno sport né una mera forma di autodifesa. Quale dojo o rappresentante del dojo l'abbia scritto su wiki, non so ma è quel che è ed è quello che sono.

Così ogni relazione non è solo una storia di letto, una storia di amicizia, una storia di simpatia, una storia di intesa ma è un po' come qui, un flusso  , una corrente, un fiume che è composto del tutto. Così amica mia, intanto ti ringrazio delle ore passate assieme ieri dopo così tanto tempo e spiego nel mio modesto, quel che vedo. Non si possono separare le acque del fiume o diventeranno ruscelli se pur belli, incompleti. Così come i raggi della ruota di cui scrissi il post. Ognuno di noi ha la sua storia ed è vero che ognuno la vive in modo diverso anche per il fiume di idee e sentimenti che si porta dentro, sempre che ce li abbia. E' pure vero che ognuno di noi cerca qualcosa di più sempre in meglio, cercare di migliorarsi, qualcosa o qualcuno che in qualche modo ci completi e ci permetta di crescere. Questa è l'acqua in cui viviamo, il flusso del fiume. Se il fiume diventa troppo stretto per noi, non ci resta che cambiare fiume o morire in quello che abbiamo. E' semplicemente la vita non c'è niente da fare. Fermarsi spesso, significa morire. Imparare dal passato: si. Dimenticare: no. Rispettare: sempre.

Il drago ed il diamante, il mio logo.
Si, c'erano e ci sono altre pietre più morbide e ci avevo pensato. Però il diamante è la pietra più preziosa per antonomasia. E' come noi, fatta di tante piccole facce che compongono il tutto e dal suo interno, si sprigiona una luce sfavillante. Così mi venne in mente che in fondo, anche se la riflette e basta, è la luce che conta. Entra bianca e ne escono i colori dell'arcobaleno che è anche il ponte di Ásgarðr (Asgard), il luogo in cui gli gnomi alla cui base hanno nascosto un tesoro. Il diamante è il tesoro, è la pietra preziosa che il drago custodisce e protegge, il suo "tesoro": "tu" e quello che emani.
E' quello che esce che di nuovo è come noi. Se ci danno luce, riflettiamo luce, altrimenti quel che è purtroppo. Sono convinto che noi siamo come la natura che ci circonda. Se mettiamo un animale in gabbia (suggerisco a tutti di leggere questo link sul significato di animale, il più complesso e descrittivo che ho trovato), questo ci rende la rabbia della gabbia magari. Così le pietre e le persone. Ci rendono quello che gli diamo per lo meno quelle intelligenti e sensibili. Quelli che non conoscono sentimenti come la gratitudine e la riconoscenza sono in genere anche quelli che rovinano quelli "sani".

Nikko, Japan: Rinno-ji Temple: dragon fountain (in rain)
Fontana del drago, Giappone
Carrara, festa del
oriente, foto inviatami.
Poi il drago e beh, di questo ne ho già parlato. L'unica cultura che l'accetta per quello che è qua è quella norrena, vichinga. I draghi in oriente sono ovunque. Sono amici e protettori degli uomini. Il fiume dei nove draghi, il delta del Mekong di cui si narra che nove dei (perché così sono considerati), vennero in aiuto degli uomini. "Il Palazzo dei Re dei Draghi (Ryugu) si dice che sia situato in fondo al mare, vicino alle Isole Ryukyu (Okinawa). Esso è abitato da Ryujin (il nome giapponese del Re Dragone). Il Palazzo è anche conosciuto come "La terra sempreverde" nel libro del Professor Chamberlain, egli fa riferimento ad una poesia del Man-yo-shu in cui si legge che le arance vennero portate in Giappone dalla "Terra sempreverde" che si trova a Sud. Ci sono tante storie che riguardano questo mitico palazzo, costruito in corallo rosso e bianco, guardato da draghi e pieno di tesori. I Pesci e le altre creature marine servono Ryujin (link in inglese) come vassalli e le tartarughe marine sono utilizzate come messaggeri. Nella parte Nord del Palazzo c'è la Sala d'inverno dove la neve cade tutto l'anno. Nella parte orientale del palazzo c'è la Sala della primavera dove volano le farfalle e il ciliegio è sempre in fiore. Nella parte Sud del palazzo c'è la Sala dell'Estate, dove i grilli cantano nelle calde sere. Infine nella parte occidentale del palazzo c'è la sala dell'Autunno dove gli aceri sono di colori brillanti. Per un essere umano un giorno in questo palazzo equivale a 100 anni sulla terra." (da http://kanagawatimes.blogspot.it/2014/01/leggende-giapponesi.html)

I draghi sono creature dell'acqua non come si pensa qua. Prendono spesso forma umana ed in genere sono donne bellissime. Sono animali sacri ed i maggiori sono quattro e governano i quattro mari: il Dragone celeste, il Dragone Spirituale, il Dragone della Terra e il Dragone dei tesori nascosti. I dragoni erano considerati una delle otto classi di divinità che veneravano e proteggevano Buddha. Il ruolo dei dragoni nel Buddhismo non è presente solo in Giappone; il Buddhismo più antico insegnava che vi era una classe di serpenti, chiamati Naga, che erano i guardiani della religione. I dragoni del Buddhismo giapponese ebbero origine da essi. Lo Shintoismo, la religione indigena del Giappone, precedente il Buddhismo, possiede anch’esso dei dragoni. Il guardiano dello Shintoismo è Ryu-Jin, un nobile dragone che governa un regno sottomarino.

I dragoni e la famiglia imperiale
Secondo un mito la famiglia imperiale giapponese discende da un dragone. Il “Racconto di Hori” narra la storia del primo imperatore giapponese. Il cacciatore Hori sposò Toyotama, la figlia del re dragone. Essi vissero insieme sul fondo del mare per tre anni, finchè la nostalgia di Hori per il “mondo superiore” lo portò a lasciare la moglie. Toyotama partorì un maschio ed egli ebbe poi a sua volta quattro figli. Il minore dei nipoti di Hori, Jinmu Tenno, divenne il primo imperatore umano del Giappone. L’imperatore Hirohito sosteneva di discendere da Toyotama.
L'articolo prosegue subito dopo (da http://www.notizie.it/i-dragoni-nella-mitologia-giapponese/)


Taiko e si legge Daikò
Bellissimo show ieri. Ho messo 5 spezzoni di video sul canale di youtube. No, non rendono l'idea. Il suono della terra dal vivo è qualcosa da vivere di persona. Così ne ho cercato un altro dove si spiega visivamente il suono.



In Giappone tutto è continua ricerca di perfezione. Nella forma ancorché più che nella sostanza (sbagliato alle volte ma questo è). Sia quando si battono i tamburi con forza o con allegria. Di nuovo: "Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata", in qualsiasi campo il "fiore" si cerchi, anche nella musica. Sotto: Kodo, presso Matsumoto Castle, Giappone. Sul tamburo più alto, il simbolo della trinità Shinto, il Mitsu Tomoe.


Questa cosa dei taiko mi ha fatto venire un'ideuzza ma per ora me la tengo per me è! :) Niente di particolare me a livello mentale e sensoriale credo sia una cosa veramente magica. Non la rivelo perché come al solito qualche genio della lampada, prenderà sta cosa e la farà sua. ノー, Iè, no! :)
I taiko sono il suono degli dei, della terra, non della guerra. Pace, armonia.

Così amica mia, ricerca quello che desideri e ti meriti. Ricercalo con voglia, con passione e con sincerità. Amati perché senza questo, nemmeno gli altri ti ameranno ma tenteranno forse (ma raramente), di aiutarti. L'amore è qualcosa che ognuno di noi si merita e non è un diritto, né un dovere ma un premio per quello che noi distribuiamo intorno a noi. Ricercalo tentando di dare quello che per te stessa desideri e se è destino (Karma né), arriverà. Pensa pure che l'amore non deve fare differenze di razze, religioni e neppure specie, nemmeno tra il più ricco ed il più umile. Ognuno metta quello che può dare e che spesso è tanto ma lo sforzo è far vincere l'amore. Non importa cosa si fa quando ci si incontra. Pensa alla storia di Frederik di Danimarca, ci hanno fatto anche due films e uno: "Un principe tutto mio".

Se si va a letto, a fare una passeggiata o se ci si coccola. Se in un momento di difficoltà o ancora di felicità, si ha voglia e bisogno di vedersi e di sentirsi ed il fondamentale è esserci altrimenti non ha senso manco chiamarla relazione, figuriamoci di letto, SM o meno. Ecco. Namaste.




mercoledì 26 ottobre 2016

La vergogna mal celata dell'opportunismo

Queste due citazioni sono
sul diario di un amico.
Mal comune? :)
Così dopo aver scritto il post di ieri, mi viene in mente altro. Si, chi vergogna di fare qualcosa che da piacere e da cui ricevi piacere. Che dovrebbe far star bene tutti quelli coinvolti direttamente ed indirettamente.
Per me è semplice: chi ha qualcosa da nascondere, chi ha mentito a qualcun altro, chi sa che il suo comportamento non è sincero e lineare, chi si guarda nello specchio e non vede una persona pulita ma quello che in fondo è, qualcun* che mira solo al proprio io e a soddisfare il propri desideri e sa che c'è qualcosa di peggio che la società in fondo non tollera e non dipende dal letto ma dalla pulizia dell'anima.
Ecco, in questo senso mi sento di poter dire a tutti i narcisisti seriali, che la vergogna (1. Profondo e amaro turbamento interiore che ci assale quando ci rendiamo conto di aver agito o parlato in maniera riprovevole o disonorevole: sentire, avere, provare v. di qualche cosa; ho v. di mio padre; anche con riferimento alle manifestazioni esteriori, spec. il rossore, causate da tale turbamento: arrossire di v.; E di trista vergogna si dipinse (Dante). 2. Motivo di riprovazione e disonore: Colpa e vergogna delle umane voglie (Dante); cose che fanno v., che tornano a v. di chi le fa ; prov. povertà non fa v.. c'è pure per loro e giocano sul fatto di poter agire indisturbati fintanto che gli va bene. Fintanto!), esiste anche per loro. Si celano dietro la maschera dell'accondiscendenza, dietro i loro falsi sorrisi, i sentimenti che non hanno perché sanno che se le persone li vedessero per quello che davvero sono, non li prenderebbe nessuno, neppure qualcuno simile a loro. Si, magari dentro li loro, privi come sono di sentimenti, lo confondono come il tentativo di essere più furbi del mondo, di tutti. Come diceva quel detto: "Più in alto sei, più male ti fai quando cadi"? Ecco.

In Italia poi vige la cultura del sospetto. Si condanna sulle accuse e non suoi processi e qui quello importanti non si fanno ma quelli dei poveri coglioni si e senza nessuna "pietà". Un posto dove non conviene muoversi per non rimanere invischiati a vita in situazioni dove la ragione dovrebbe dire giustizia e questa invece gli da' spesso torto. Qui però.
Che si rintanino in casa o dove credono. Nelle buche che scavano per riempirle di tutto quello che "rubano": cose, sentimenti, fiducia e tutto quanto fa relazione.
Era sempre nella terra dei draghi. Non avevamo un cazzo. Un letto, due materassi di spugna e dei piumini che se ti scoprivi, rimanevi congelato che fuori il termometro segnava -5°. La stufa senza kerosene elemosinato dalla nonna. Accendevo quattro candele per scaldare un po una stanza e per comodini, due casse di legno di birra Carlsberg verniciate di bianco messe di traverso. Eppure ogni volta che ci lasciavamo intonavamo una canzone:


Ma niente rimaneva attaccato alle mani se non sincerità e quel pezzo di cuore che ci portavamo via l'uno dell'altra. Qui si portano via tutto, anche le mutande: "Scusa, ho sbagliato". MAVAFFANCULO SI? :)

E infatti:
Queste due citazioni sono
sul diario di un amico.
Mal comune? :)
"Caro mastrodesade, magari si sentisse chiamat* in causa! Provano una gran curiosità per la mente altrui e cercano di decodificarla monitorando cosa fa e cosa pensa la gente che ha una coscienza. Una volta soddisfatta la loro curiosità tornano nel ‘regno delle tenebre’, salvo poi ritornare puntualmente alla raccolta di informazioni sulla vita altrui quando la noia prende il sopravento. Si tratta di un modo di fare ossessivo, come se avvertissero il bisogno di tornare sul luogo del delitto per controllare se “il morto è tutt’ora ammazzato oppure se è tornato in vita.” Basta pensare che i soggetti affetti da narcisismo perverso tendono a ricondurre ogni cosa a loro stessi, si sentono i protagonisti della tua vita anche quando non lo sono più. Sempre che riescono a ricondurre ogni tua decisione o parola scritta alle conseguenze del loro passaggio nella tua vita si sentono rincuorati: “Vedete, sono indimenticabile!”. Amano fantasticare che tutti/e gli/le ex ancora soffrono per loro e cercano quindi di avere delle conferme a riguardo andando a sbirciare sui social, blog’s e pagine web, oppure chiedendo informazioni ai conoscenti per rincuorarsi di essere tutt’ora pensati, nel bene e nel male. L’illusione di essere pensati e ricordati ossessivamente o una tantum dagli ex gli fa stare bene perché nutre loro narcisismo patologico anche a distanza. La tua censura ti legge perché ha bisogno delle tue parole per continuare a nutrirsi della tua energia, così come quella di tanti altri che offrono loro ‘contributo volontario’ attraverso uno sguardo ammiccante, il sesso, lo scambio di favori, la messa in scena di un clima seduttivo, ecc. L*i ha imparato a mettere nel sacco tutto ciò che le serve per provare una parvenza di emozione, una briciola che sia, vale anche arrabbiarsi e momentaneamente soffrire per qualcosa che hai scritto tu per farl* sentire più viva che maiIl punto è che non riesce a introiettare (assimilare mediante introiezione), assolutamente nulla perché nella sua testa il mostro sei tu. Si nutre di ciò che scrive ma poi lo stomaco torna vuoto come sempre e via alla ricerca di altro cibo!"

Ebbene per quello che mi riguarda sono dei "dead men walking" né più, né meno. Morti che camminano come dicono negli states per i condannati a morte nell'ultimo viaggio tra cella e stanza esecuzioni. E' un altrettanto modo di dire che se scrivo un non vivo "non-vivo" vi viene in mente un vampiro e anche quello sarebbe giusto. Se scrivo zombie allora è un "non-morto".


"Look! The moonlight shows us for what we really are! We are not among the living, and so we cannot die. But neither are we dead! For too long, I've been parched of thirst and unable to quench it. Too long I've been starvin' to death and haven't died. I feel nothin'. Not the wind on my face nor the spray of the sea, nor the warmth of a woman's flesh. You best start believin' in ghost stories, Miss Turner."

Così inseriamo una bella carta di identità nei siti di incontri o a tema, seguiti pure dal nick ma che la luna ci riveli per quello che siamo davvero che la verità viene SEMPRE prima o poi a galla. State tranquille signore, per voi nessun problema. Ci sarà anche in questo caso, sempre qualcuno disposto a scoparvi, dalla più giovane alla più vecchia, dalla più brutta alla più bella da quella sana a quella così perché per la gran parte dei tacchini voi siete solamente "fica" e spesso e volentieri non fate molto per meritarvi di più e per favore, non sentitevi offese. Lungi da me da "scagliarmi" contro la gran parte delle pulzelle sane, deliziose, affabili, sincere, leali. Solo contro quelle marce e che rovinano tutta cassa e no, il camion intero.

E' come se la gallina "Peppa" avesse distrutto il pollaio e dato fuoco a tutta la stalla, così. Ebbene da Peppa ritornerebbe velocemente gallina e pure in pentola senza troppi ma e se anche perché ad una gallina non puoi chiedere spiegazioni sulle motivazioni. Spesso è pure più sana mentalmente una gallina che un* narcisista. Pure questo è un dato di fatto. Vorrei anche farvi notare che un normale gatto è in grado di memorizzare e comprendere il significato di circa cinquecento parole. Ci sono delle lingue autoctone dell'Amazzonia che non arrivano a quattrocentocinquanta parole. Dovrebbe far riflettere in molti e magari smetterla di considerare un'offesa il pennuto o la formichina. E' quel che è e mi dispiace se a qualcuno non piace la verità. Gli uomini sono tutti uguali nei diritti ma dentro no. C'è qualcuno che purtroppo "vale" meno di qualche animale di casa ma l*i non rischia la soppressione dal veterinario, gli è concesso di fare danni ovunque e pure di farla franca. Gli animali non nascono buoni o cattivi. Fanno quello che gli viene trasmesso o che è nella loro natura. Però una tigre può diventare un gattino coccoloso ma una testa di cazzo rimarrà tale fino alla notte dei tempi. Se avete un cane che morde, nel 99% dei casi la colpa è vostra, non del cane. Le compresse, iniezioni o flebo di neuroni non le hanno ancora inventate. Non è possibile far niente per loro.

Come ho già scritto pochi post fa. Avevamo qualcuno qui in zona che si è divertito per diverse decine di anni ad ammazzare coppiette e mutilarle. Per quello che mi riguarda non sono mai stati uomini ma solo cose da fermare il prima possibile. C'è voluto un sacco di tempo, sono stati scritti libri. Qualcuno è stato indagato ingiustamente, qualcun'altro è finito dentro e poi prosciolto ma in qualche modo la cosa si è fermata. "Niente di personale, è solo lavoro". Vale qui, vale in amore, vale negli affari. Come persona, con la carta bianca che gli è stata data, ci si è pulit* il culo. Nessun'altra carta di nessun colore può di nuovo essere riconsegnata. Anzi, adesso quell* si tiene la carta e quello che c'è rimasto appiccicato. La mia "amica" deceduta troppo giovane meno di un anno fa, usava dire: "Va a cagare e mordila". Ecco, appunto :) .

Sapete le ragioni di quello che ho scritto qui sopra. Parte per diario, parte per fermare le cose che abusano di persone. Per quello che mi riguarda non mi sono mai interessate foto da esporre se non per gioco consenziente con chi ho condiviso parte della mia vita. Non mi interessa andare alle feste a mettere a guinzaglio le pulzelle per fare vedere quanto mastro è grande. Mi sono solo interessate le persone e le relazioni e tutt'ora questo è e rimane. Niente "persone", niente relazioni. Le "cose", si trovano sugli scaffali anche se qualcuna riesce a truccarsi non solo con il make up.
Spesso non commento manco in gruppi o in post di altri a meno che non trovi ragioni di palese assurdità della domanda o sia semplicemente uno scherzo. Le cose importanti si discutono in privato e li devono rimanere. Se qualcuno mi entra in casa e mi ruba sentimenti, vita e cose e scappa, certo che esco per strada e urlo "Al ladro, al ladro!" e se mi chiedono chi è stato e se lo so per certo, rispondo: "L*i"!
Voi fate in un modo diverso? Sarà! Voglio vedere quanta gente incriminano al primo scippo quando l* scippat* urla. Perché in genere per strada c'è più di una persona. Beh ch'io sappia, mai nessuno. O perché??? Magari è a querela di parte, non lo so però vorrei davvero vedere il ladro che ci prova. Siamo in Itaglia, di sicuro darebbero ragione  a l*i. Avete qualche dubbio?
Beh come disse un amico innamorato degli states: "Adoro il Texas, è l'unico stato dove se entri nella proprietà di un altro senza permesso ti sparano senza ma e senza se ed è tutto legale". Un po' troppo direi ma tanto per rimarcare le differenze del mondo su quello che si può fare e non.

Così c'è la canzone adatta anche per questo anche se non ho ben capito se Annalisa parla per se stessa o per qualcun altro.


C'è un'ultima cosa, oggettivamente parlando ed è che se si ricopre di cacca il prossimo va a finire che l'unica cosa che ricevi indietro è la stessa cacca che si è seminato ed è pure più semplice dell'uovo di Colombo. 

Namaste. :)

mercoledì 12 ottobre 2016

Ravenna

Non si può dire al sole: "Più sole" o alla pioggia: "Meno pioggia".


...
MDS: "Era figa ma si odiava. La classica masoch. Ok, lei non lo sapeva. Infatti dopo me ha messo la testa a posto. Va bene, insomma e servito a qualcosa.  Poi ci son quelle che ammazzano tutto e tutti. Anche i narcisisti sono cosi."
XXX: "Hai presente Ravenna, la regina interpretata da Charlize Theron in Biancaneve e il cacciatore? Rende bene il paragone :)"
MDS: "Si."
...
XXX: "Quanta delicatezza c'è in te Drago...."
MDS: "...buttata nel vento :)"

"Il resto è ombra. Il resto è segreto."


domenica 9 ottobre 2016

Dialogo a distanza.


Ebbene, oggi stavo per scrivere altro quando il post del blog che seguo "L'arte di salvarsi", ha fatto di nuovo un post radiografico.
Se da un lato ho capito in che genere di bibliche stronze mi sono imbattuto, così un dialogo a distanza e se avete pazienza di leggere, ecco qua.



"Perché mi ha fatto questo, se sapeva tutto su di me? Perché mi ha tradito esattamente come il mio ex, se gli avevo raccontato tutto?
...
Non possiamo rispondere a questi interrogativi senza comprendere cosa sia la fiducia e perché è fondamentale per i narcisisti perversi conquistare la fiducia altrui a qualsiasi costo. Immagino che avete letto abbastanza sulla fase del ‘love bombing’ , cioè, quando siete stati idealizzati e trattati dal/la narcisista come veri semi Dei appena scesi in terra.
...
Uomini e donne affermano di provare nostalgia non dei narcisisti, ma di come si sentivano accanto a loro. Le lusinghe agivano sul loro cervello come una droga euforizzante.  Perché quei complimenti dal valore di pochi spiccioli smielati e insinceri, quei gesti clamorosi (in apparenza) da uomo/donna innamorati persi, avevano il potere di far capitolare individui tutt’altro che ingenui e creduloni? Persone ben affermate, intelligenti, che ‘sapevano il fatto loro’? Forse perché la fiducia in noi stessi, quando poco consolidata, richiede costantemente il riscontro del mondo esterno, facendoci diventare prede facili da individui incapaci di amare. Finché il giudizio del mondo peserà come un macigno su di noi impedendoci di vederci esattamente come siamo, con i nostri pregi e difetti, continueremo a essere fragili e indifesi come neonati. La fiducia fantasticata dipende da come veniamo trattati dagli altri e dal mondo in generale: abbiamo “fiducia” in qualcuno che ci tratta così come sentiamo che dovremmo essere trattati, o come crediamo che si debba trattare una persona. Ci fidiamo di chi soddisfa le nostre aspettative, ma se poi questa persona ci invade o ci ferisce, allora perdiamo la “fiducia”. Fondamentalmente, questo tipo di fiducia non è veramente fiducia, perché dipende dall’esterno. Tuttavia, quando usiamo la parola “fiducia”, è proprio questo che abbiamo in mente. Quando diciamo “mi fido di te” o “mi fido di quella persona”, di solito intendiamo dire che quella persona ci ha trattato in un modo che ci fa sentire fiduciosi. 

Non concordo. Esistono due tipi di fiducia. La prima è la fiducia in se stessi, che prescinde da una buona dose di amor proprio e la seconda è la fiducia negli altri.
La prima dipende molto da credere nelle proprie capacità, conoscerle anche nei loro limiti oltre il quale sarebbe presunzione e svilupparle. La fiducia in se stessi ha anche dei limiti esterni. Riporto il tutto ad una gara ma può essere un esame, il lavoro, qualcosa da fare in casa, un'uscita con la propria amata o quel che ci passa per la mente. Magari il giorno prima ci tiriamo una martellata su un dito e le nostre capacità vengono messe a dura prova. Può essere anche qualsiasi altro fattore inaspettato: un'influenza, un guasto in casa, quel che si vuole.
La fiducia negli altri invece è qualcosa di più profondo che in quella in se stessi. Il caso più comune è si, come quello qui citato e cioè come ci piace essere trattati. Ognuno di noi ha le proprie debolezze a prescindere dalla fiducia in se stessi. Ha, nel suo interiore, qualcosa a cui non può porre rimedio anche se solo apparentemente delle superficialità. Che ne so, una parte del corpo che non vuole essere toccata in un certo modo, il rispetto per la propria interiorità ed integrità.
Due persone diverse ricevono un mazzo di rose per il loro compleanno. Una per ogni anno di vita. Il tutto a sorpresa. Una appena lo vede, si emoziona, ringrazia. L'altra è come se non avesse ricevuto niente. Quale risposta può creare fiducia nell'altra? Di sicuro la prima. Vero, potrebbe essere una narcisista a cui frega solo del mazzo di rose e nel caso ci sta, ma di sicuro è la risposta più appropriata al tempo ed al sacrificio che si è fatto per fare tal regalo a sorpresa. La seconda invece lascia attoniti, irriverente ma può nascondere timidezza. La fiducia che gli altri faranno il loro compito come tu lo farai per loro ad esempio dal punto di vista militare, che tu mi copra come io copro te. Che tu mi riporti a casa vivo o morto come io lo farò per te. Nel SM alle volte la fiducia militare non è molto lontana da quella che si vive a letto. Sbagliare significa fare male anche tanto. Anche rischiare la vita. Chi si affida deve avere fiducia e l'altr* esserne responsabile e leale custode.
Cit.:"Tu pensi che un uomo può cambiare il suo destino?"
"Io penso che un uomo fa ciò che può, finché il suo destino non si rivela." Dove l'avete sentita? E' zen, aria, vita.

Ma nella maggior parte dei casi non abbiamo mai realmente accettato quella persona, non l’abbiamo vista in modo chiaro, il che significa che prima o poi farà qualcosa che distruggerà la nostra fiducia. Accumulando tradimenti e invasioni finiamo per avere una sfiducia generale negli altri, anche se sviluppiamo una maschera di “fiducia” e di “apertura”. La maggior parte di noi vive in questo stato di fiducia fantasticata o di globale sfiducia[1].

Con le lusinghe i narcisisti ci fanno sentire accettati per ciò che non siamo. Non siamo i più belli, non siamo i più bravi, non siamo i migliori e non abbiamo super poteri, non perché siamo inferiori agli altri, ma semplicemente PERCHÉ NON SIAMO DIO. Direte “Ma lui/lei sembrava così sincero/a quando mi diceva che ero la/il migliore!”. Ebbene, si trattava di una rappresentazione atta a far di voi esattamente ciò che volevano in un secondo momento, di un meccanismo automatico azionato con tutti e quindi molto pericoloso: se trattate le lusinghe che vi rivolgono gli altri come verità assoluta, lo dovete considerare anche le eventuali svalutazioni e critiche distruttive come tale. Gli altri diventeranno i giudici indiscussi della vostra bellezza o bravura  e allora provate a immaginare dove andrà a finire la vostra fiducia!

Così come per tutto il resto:
l'adulazione non è dissimile dall'ammirazione o dalla gentilezza.
Il chiedere le cose è parte di integrante di quello che si aspetta da una relazione e non è solo assoluto egoismo. Infatti per adulare, loro contraccambiano ma hanno sempre uno scopo sotto.
Guardare una persona non è molto diverso dal vederla ma nella seconda c'è una profondità che fino a che non la scopri, non ti accorgi. E' come ascoltare e non sentire. Lo stesso.
Non voglio manco parlare di un caso o del caso in particolare. Parlare significa rivelare e non ho più intenzione di rivelare i miei assi nemmeno dare importanza ad una singolarità se non nell'effetto che questa ha, intesa come massa insensibile ed inutile, negli altri e pure in me stesso. Nessuno è immune alle cose, mai. L'idea stessa di esserlo è pensare esattamente come loro che sono sopra tutto e sopra tutto fino a che qualcuno non gli fa affogare nel loro stesso brodo. Il tutto è in fondo solo una questione di livelli, di equilibrio. Puoi fare di tutto ma fino a che non li vedi, non capisci. Ecco perché poi ci troviamo spesso ad avere sfiducia in tutti. Perché tutto comincia nello stesso modo ma come finisce che fa la differenza ed è il leit motiv di tutta la vita. In ogni situazione è così. Non conta mai la prima cosa che fai o che pensi, sempre e solo l'ultima.

^^^
Anche questo non è abbastanza. Non è tutto. No, noi non siamo dio ma in ogni relazione siamo in qualche modo la parte che fa felice l'altr* in reciprocità. Questo avviene in ogni tipo di rapporti umani. Ci intendiamo, ci capiamo, ci "completiamo", facciamo "squadra" ed in questo senso, siamo unici l'uno per l'altra. Non importa sentirsi dio. Non è necessario che ti facciano sentire dio, basta che ti facciano sentire IMPORTANTE ed è li che ti fregano.


...
Chiamiamo questo genere di sfiducia “sfiducia globale” perché non ha discernimento, né obiettività o chiarezza. È uno stato emozionalmente contaminato dalla nostra passata storia di tradimenti e invasioni, che colora fortemente il modo in cui facciamo esperienza del presente. Quando veniamo provocati si risvegliano in noi ricordi inconsci di quando in passato, specialmente da piccoli, fummo invasi o traditi.
In quel tempo si formò, a partire dai traumi che subimmo, la nostra sfiducia, che andò via via congelandosi. Si cela nello scantinato della nostra coscienza, aspettando le provocazioni che incontriamo nella nostra vita quotidiana. Queste provocazioni ci possono arrivare da amanti, amici, figure autorevoli, figli o genitori – in breve, da qualcuno su chi abbiamo investito la nostra energia, da chiunque sia in qualche modo importante per noi. Possiamo venire provocati anche da semplici eventi della vita. E nel momento in cui viene provocata la nostra sfiducia sentiamo non solo il tradimento presente, ma anche tutti quei tradimenti passati che abbiamo accumulato. La sfiducia può essere così forte da sabotare relazioni e situazioni di lavoro. Vogliamo tenerci stretti alle nostre fantasie, e ogni nuovo tradimento va semplicemente ad aggiungersi alla già lunga lista di inganni[2].

Quando un/a narcisista vi promette qualcosa e poi non la fa, quando finge di essersi scordato/a del programma, del viaggio, della cena, del vostro anniversario di matrimonio, del vostro compleanno, del compleanno di un figlio, quando parte per un viaggio improvviso senza darvi (appositamente) il tempo di organizzarvi per accompagnarlo/a, come vi sentite? Di solito accade una sorta di regressione a uno stato infantile in cui il nostro papà, per esempio, ci aveva promesso di portarci al parco in bicicletta ma poi ha deciso di restare a casa a leggersi il giornale, provocando la nostra ira e la vostra delusione.

Esatto. Perché si tratta di bisogni semplici non fantasie campate in aria. Ci sei? No, sono scappat* e non mi cercare mai più. Ho mancato all'appuntamento e non faccio niente per rimediare. Che ne so, presentarsi in ritardo ma con un presente per scusarsi. L'esserci in un momento difficile che la vita bene o male riserva a tutti e il semplice dare una spalla, una carezza, un abbraccio o un bacio per loro è solo follia. Non è roba loro. Non capita a loro. Quando succederà ci penseranno e se non troveranno nessuno, li accuseranno di essere delle carogne magari, quello che in fondo sono stati e lo saranno ancora dopo l'evento ma si scordano di dirlo. Loro non chiedono scusa e se lo fanno è di nuovo a modo loro. Si "scordano" le tue cose, i nastri, i dischi in vinile, le tue mutande e se possono, anche  il lavoro che hai fatto. Dove possono mettere le mani lo fanno senza rimorso alcuno. E' tutto dovuto e tutto talmente assurdo e carogna da non poter risultare "credibile" ma lo è. Ci batti il muso nel senso più truce del termine. Mandateli a Raqqa per dio, con una maglietta con scritto su "ho sempre fatto e sempre farò come cazzo mi pare e di voi non mi importa nulla". Risolviamo il problema. Cattivo? Mah. E' detto per dire come il tir a 18 ruote ma non è mica tanto di fuori.

Dare fiducia è dare energia. Sappiamo che i vampiri energetici ne hanno assolutamente bisogno della vostra energia vitale per trovare la forza e il vigore che li consente di agire di modo assolutamente indisturbato quando vi fanno del male. La vostra fiducia è essenziale per il mantenimento della serenità nel pseudo rapporto in cui siete stati o restate tuttora invischiati. Se sospettate minimamente che mentre dicono di amarvi fanno l’opposto, se intuite che distruggere la vostra autostima e uccidervi psichicamente è parte di una strategia per tenervi sotto controllo a vita, è ovvio che l’unica possibilità che vi resta è far saltare le ruote del carro per andarvene il prima possibile. Nessun essere umano al mondo tollera a lungo il carico di sofferenza che comporta vivere nel dubbio e nel sospetto… a meno che questi dubbi e sospetti non vengano rimpiazzati da una nuova iniezione di fiducia cieca e sconsiderata nel rapporto per parte di uno solo, cioè, proprio voi. Ecco che negandovi il diritto di fare la scelta migliore per preservarvi dai mali futuri, i narcisisti perversi vi negano il potere e il controllo sulla vostra vita. Soltanto lui/lei possono decidere quando e se andarsene dal rapporto. Il potere e il controllo su di voi devono essere assoluti altrimenti, come ben sapete, i dispetti e le svalutazioni aumentano a dismisura perché “non vi fidate di lui/lei”. Per questo è importante, anche quando colti ‘con le mani nel sacco’ continuare a implorare per la vostra indiscussa e assoluta fiducia, mentre sparano le raffiche di menzogne che ben conoscete. Quando un narcisista perverso si accorge che vi fidate nuovamente di lui cosa accade nel suo intimo? Si sente onnipotente, esattamente come voi vi sentite o vi sentivate quando vi lusingava. Il meccanismo potrebbe essere riassunto così: il narcisista vi lusinga-voi vi fidate-lui si sente potente perché vi tiene a bada e quindi è libero/a di fare ciò che vuole.


Tenendovi ‘buoni’ e convincendovi del loro infinito amore riescono a giostrarsi nelle situazioni più scabrose senza destare alcun sospetto. Si tratta di un rapporto di scambio in cui le loro lusinghe sono ampiamente ripagate dalla vostra fiducia incondizionata, una vera benzina per loro, si direbbe molto eccitante perché vi vedono come dei poveri ingenui e creduloni, sprovvisti di intelligenza perché appartenenti a un’umanità inferiore che va sfruttata e spremuta come un limone dagli “esseri superiori” come loro.

E infatti, mi immagino i precedenti o i successivi poveracci che se li ritrovano in casa. Succubi come pochi, spesso abbagliati dalle loro verità, quelle che gli hanno propinato e non quelle che sono. Io oggi sono libero, loro no. Io ci son passato e va bene così ma qualcun altro è li a vivere una vita nella prigione dissanguante che questi luridi sub umani (non riesco a definirli meglio),  costruiscono intorno a loro.
Dirò di più. Credo che ci siano anche altrettante persone che di proposito non vogliono vedere chi hanno accanto per non accorgersi di quello che hanno. Fingere o essere complici, non cambia poi molto la cosa.

C'è un'ultima cosa. Questo è un bel ricamino che mi porto dietro da diversi anni. Pssss, ho fatto finta che non fosse successo niente, ho provato a dimenticare ma guarda un po', non funziona e non funziona perché è li. Nonostante tutti i miei sforzi, quel coso rimane li. Come è possibile e lo dico davvero in tutta franchezza senza nessun altro scopo che una lecita domanda racchiude, dimenticare o fare finta di nulla? Questo è stato un incidente, gli altri no, sono coscientemente voluti, ricercati, perseverati da cacciatori e distruttori di anime. Non v'è niente qua di colposo ma solo preterintenzionale e scusate se è poco. Qualcuno mi faccia capire, mi dia degli argomenti seri, validi per far finta di nulla. Per il momento a me non riesce. Vedete voi.

giovedì 29 settembre 2016

Siamo chi vogliamo essere - rewritten

Come lo comincio questo post? Così con la più bella dichiarazione d'amore che conosco: "Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti." e per la cronaca, IO sono il mostro. Quello che la società rinnega, quello che va fuori dai canoni, quello che appena si può, si uccide semplicemente perché è troppo. Il mostro de "La bella e la bestia", la bellezza con l'animalità, il sacro, il profano. La crudezza dell'atto, la profondità. La vita e la morte, l'evoluzione. Il mondo in cui la diversità è ricchezza e non distanza.
I mostri veri in in effetti son quelli che scrivono "Noi per sempre" in linea con il bianconiglio. Alice: "Per quanto tempo è per sempre"? Bianconiglio: "A volte, solo un secondo." Quegli degli incastri perfetti e poi in un attimo non sono più incastri, sono solo delle cose avanzate da un giorno qualsiasi della vita che non ci si ricorda più quale era e che cosa farsene. Non mancava una persona, mancava cosa si poteva prendere: piacere, godere a letto e della doppia vita. Il gusto del proibito, la relazione parallela al nulla o quasi che si ha a casa vestita dalla maschera di quell'arlecchino che si porta per giocare con se stessi e gli altri e che alle volte ha anche l'aspetto ed il contenuto di giochi che non si sanno usare.

“Ma io non voglio andare fra i matti, — osservò Alice. — Oh non ne puoi fare a meno, — disse il Gatto, — qui siamo tutti matti. Io sono matto, tu sei matta. — Come sai che io sia matta? — domandò Alice. — Tu sei matta, — disse il Gatto, — altrimenti non saresti venuta qui.”

Ecco, ho trovato una mail in posta. Ovviamente è anonima. Non ho manco un nick quindi da parte di XXX e non era Vin Diesel ma parlava di una cosa simile, anche se appena abbozzata.

"...su un social e sono stata contattata da un tizio che diceva di essere un master e pubblicava bellissime foto di donne in atteggiamenti e pose bdsm. Premettendo che io non avevo idea di cosa fosse in realtà il bdsm, però l'idea mi piaceva, anzi mi sussurrava... Ed ero curiosa di conoscere quest'uomo.
Quindi ho cercato su google e ho trovato il tuo blog e l'ho letto
A parte il fatto che il sedicente 'Master' non voleva mostrarsi in foto e che io davo per scontato che ci saremmo prima conosciuti, avremmo chiacchierato e instaurato un rapporto non dico sentimentale ma almeno di amicizia e poi eventualmente si sarebbe passati al resto... Beh x farla breve, a questo del bdsm non gliene fregava niente, voleva solo scopare una donna bendata e legata, niente safeword che non serve, senza nemmeno vederci prima e io avrei dovuto fare così perchè è così che si comportano le slave, che in cambio ricevono il piacere che solo un master come lui sa far provare...
Sfanculato subito ovviamente..."

Il primo approccio. Basta questo a fare cambiare idea ed è giusto così. Se il signore in questione avesse detto da subito che era un famolostranista magari la signora XXX avrebbe pure potuto accettare. Chissà, magari quella scopata si rivelerà pure indimenticabile ma è una falsa "promessa" è un rappresentare noi stessi quello che non siamo. Siamo sempre alle solite. Se in una session una vergata è data troppo forte, urli, dici la safe, ti spieghi. Per le parole non esiste safe word.

“Sapeva che sarebbe stato sufficiente aprire gli occhi per tornare alla sbiadita realtà senza fantasia degli adulti.” Il guaio è che la fantasia degli adulti è spesso corrotta dalla cupidigia.

 Le parole uccidono.
Il grande Buddha disse: "Le parole hanno il potere di distruggere e di creare. Quando le parole sono sincere e gentili possono cambiare il mondo." Quando falsifichiamo le nostre parole, falsifichiamo noi stessi. Quando rinneghiamo quello che abbiamo pronunciato, rinneghiamo la nostra essenza. Tanti, troppi, dicono falsità. Ho parlato di Giuda qualche post fa. In fondo, se credete, egli compì la volontà di Dio. Con quel gesto fece si che Gesù tornasse al padre. Niente di più bello. Il punto è il modo. Buttiamo via ogni credenza, vediamo questa cosa come se fosse una cosa asettica e quel che rimane è la pochezza dell'animo umano tanto forte da far si che lo stesso Giuda non la sopportasse e si uccise. Qui non è in questione la vita ma la qualità della vita. Le bugie servono a niente se non a vivere il comodo. Inzuppo il biscotto o mi faccio inzuppare, mi diverto fino a che dura, poi: vaffanculo. "Dov'eri tu? Ecco, tornaci", in tono molto generalista. A qualcun* piace vincere facile? Per farti una scopata o una "section"  per inseguire un desiderio si passa sopra a se stessi, a chi si sta relazionando, al marito/moglie, figli se si hanno non importa una niente quanto male e dolore si distribuisce. Quanti inganni si costruisco pur di arrivare là dove si vuole?

Un'altra grande della scrittura disse: "Una parola muore appena detta, dice qualcuno. Io dico che solo in quel momento comincia a vivere." Emily Dickinson. Già, perché le parole sono quello che possiamo dare agli altri di noi. Sono il mezzo con cui trasmettiamo l'anima ed i sentimenti. E' vero che le parole sono affini a se stesse se non vengono seguite dai fatti che dimostrino quanto "vale" quello che diciamo ma un gesto senza parole, è come un fiore senza stelo. Non sta su.

Di sicuro per XXX quello che ha trovato nel tipo in questione non è una cosa nuova. Trovi nella borsa di tu* figli*, fascette da elettricista, pinze da saldatura e ti preoccupi e allora: Mastrooooooooooo...... aiuto. Mastrooooo il tizio mi ha spento le sigarette sulla pelle come faccio adesso? Mastrooooo il tizio mi ha pluggato mezza giornata, il buchetto dietro non si richiude e la lista è lunga, tanto, troppo.

Chi è, chi è stato? Mistero, o forse no. Si scopre il coglione di turno e l'arcano che dietro si cela. Figl** o persone salvat* da cosa? Una pinza o delle fascette? Dall'andare al pronto soccorso e non fare una denuncia? In fondo e come dico da sempre, non esistono denunce per la stronzaggine. Non esiste questo reato. Se sei italiano e procuri una lesione passi dei guai e se invece sei senegalese e clandestino e spacchi due bottiglie in testa ad uno, il giorno dopo sei a giro come se nulla fosse. C'à, nissiun è' fess.

Non credo mica che possa succedere chissà cosa sulla pelle ma quello che accade e rimane dentro è spesso irreparabile come dicevo ieri. Non importa quanto tempo passa. Sono uscito nel corso degli anni con donne che sono state stuprate, violentate e so cosa fa dentro e adesso lo so ancora meglio. Una per lo meno l'avete vista al cinema e vi siete pure detti magari cose del tipo: beato chi se la spupazza. Come al solito inseguendo un desiderio per un corpo meraviglioso, statuario, irraggiungibile ma senza considerare che quella è la foto di una persona che ha le sue debolezze e i suoi drammi di vita. 
Non è un caso, non sono mai casi, sono purtroppo il leitmotiv della vita di tutti i giorni. Il mondo è pieno di gente così capaci di sputare sulla sincerità, sulla fiducia, sull'amicizia e quant'altro di bello si possa costruire. Ognuno di noi in fondo sa cosa sia rimanere fregati da una persona a cui CREDE.

Dalla "bacheca" di un' "amica" intima.
E' logico, umano, semplice, lapalissiano.
Postare, non è condividere ma riflettere.
 Non credo sia è una questione di "vendetta"
ma di Webeti e pure di Witebeti.
Signori e signore. La vera differenza non è fare cosa ci fa comodo, ma quello è giusto fare e questo "costa". La strada più facile porta solo al niente. Come ho spesso detto non c'è mai la scelta tra A e B, quello è ciò che ti si presenta agli occhi. Compito tuo è trovare il piano C, D, E, e quanti sono, sono perché A e B ne possano uscire indenni. La via semplice è un sentiero chiuso dove in fondo non c'è il lupo (che non è stato mai), cattivo ma lo sputtanamento. Non c'è modo di mettere davanti qualcuno alla sua coscienza se non ce l'ha ma se così è, sappiate chi sia quel qualcuno prima di avvicinarvi o di farvi avvicinare.

"Un giorno Alice arrivò ad un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull'albero.
- "Che strada devo prendere?" chiese.
La risposta fu una domanda:
- "Dove vuoi andare?"
- "Non lo so", rispose Alice.
- "Allora, - disse lo Stregatto - non ha importanza."

Scegli la tua strada e percorrila. Sceglila in base alle tue credenze e stanne certo che se qualcuno si ricorderà di te, sarà per chi eri, per quello che hai fatto, non per quello che hai detto.

Poi però tutti ricordano il valore.
foto da "Brother's in arms"
Fintanto che qualcuno ricorda, come scrisse Foscolo appunto, come ripetuto in modo magico in dragonheart, come successe 2485 anni fa presso un passo nell'antica Grecia quando 300 gay al comando del loro re, fecero passare la voglia di combattere a un esercito di 2.000.000 di uomini alla faccia di chi ce l'ha con i soldati.
Uomini LIBERI, di vivere e di morire per difendere la loro libertà di essere e che ancora ricordiamo con un'ammirazione unica, irripetibile.



"Ricorda chi eravamo. L'ordine più semplice che un uomo possa dare. Ricorda perché siamo (vissuti e poi), morti... lui non desiderava tributi o canzoni o monumenti o poemi di guerra e coraggio... il suo desiderio era semplice... ricorda chi eravamo... così mi ha detto....
A lungo ho pensato alle parole del mio re, criptiche parole di vittoria, il tempo gli ha dato ragione, perché da uomo libero a uomo libero!"

Un giorno siamo andati a Redipuglia, il sacrario militare. Tra quelle file in un incredibile numero di caduti per ragioni assurde, prima di tutte la guerra, su un livello c'era un mazzo di fiori di plastica. Chissà a quale ossario si riferiva. Quasi un secolo dopo, "fintanto che qualcuno ricorda". Davvero, una volta nella vita andateci.


Per la cronaca, il sacrario preserva il ricordo e le spoglie di 100.000 caduti

Ricorda chi eravamo, un giorno quando il tempo sarà passato, ricorda come abbiamo vissuto. Ricorda che il piacere non è questa o quella tecnica, non è un desiderio da inseguire. Il piacere, totale, inappagabile, si realizza e non esiste altro che in una sola moneta con due facce ma una sola, quando le regole cessano e si va oltre alla fisica, alla quotidianità, all'abitudine, al dato certo, alla paura del dopo ed ai cambiamenti, quando si VIVE LIBERI e 1+1 da un solo risultato possibile:
1

Ricordati che tanto si dimentica ma niente si cancella.


martedì 27 settembre 2016

I ricordi le mutazioni interiori

Ugo Foscolo scriveva nei "Sepolcri"

"All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne
Confortate di pianto è forse il sonno
Della morte men duro? Ove più il Sole
Per me alla terra non fecondi questa
Bella d’erbe famiglia e d’animali,
E quando vaghe di lusinghe innanzi
A me non danzeran l’ore future,
Nè da te, dolce amico, udrò più il verso
E la mesta armonia che lo governa,
Nè più nel cor mi parlerà lo spirto
Delle vergini Muse e dell’Amore,
Unico spirto a mia vita raminga,
Qual fia ristoro a’ dì perduti un sasso
Che distingua le mie dalle infinite
Ossa che in terra e in mar semina morte?
...
Non vive ei forse anche sotterra, quando
Gli sarà muta l’armonia del giorno,
Se può destarla con soavi cure
Nella mente de’ suoi? Celeste è questa
Corrispondenza d’amorosi sensi,
Celeste dote è negli umani; e spesso
Per lei si vive con l’amico estinto
E l’estinto con noi, se pia la terra
Che lo raccolse infante e lo nutriva,
Nel suo grembo materno ultimo asilo
Porgendo, sacre le reliquie renda
Dall’insultar de’ nembi e dal profano
Piede del vulgo, e serbi un sasso il nome,
E di fiori adorata arbore amica
Le ceneri di molli ombre consoli
Sol chi non lascia eredità d’affetti
..."


Eppure è un bell'argomento ancora in qualche modo dibattuto. Io che credo nella reincarnazione, mi ci soffermo poco ma ogni tanto si, il tema è da riprendere. Qualche millennio prima, gli antichi egizi credevano in una vita dopo la morte e che il corpo ed i beni, fossero necessari per essere utilizzati nell'aldilà. Per questo troviamo tutto quello che riguarda una persona o un reale, contenuto nella sua tomba. Peccato che di tombe integre poche. La più famosa quella di Tutankamon succeduto al Faraone Aketaton che stravolse la religione egizia. Loro avevano un modo particolare di cancellare le persone che consideravano non degne dalla memoria. Rimuovevano il nome dalle tombe, dalle scritte sui muri, distruggevano le maschere funerarie in modo tale che nemmeno il ricordo gli sopravvivesse. Funziona è. In qualche modo è la prima forma di sputtanamento della storia e allo stesso modo, la prima forma di merito o di demerito per come ti sei comportato nella vita. E' quel che lasci, il ricordo di te, vive nell'amore e nel rispetto leale, sincero che hai dato a chi ti era intorno, alle persone con cui sei venuto a contatto. Si, poi ci sono anche quei figli che puntano solo all'eredità e della memoria rimane spesso e volentieri, solo un immobile con garage. Venduto quello, finito.

Chi è che non sbaglia? Tutti lo facciamo. Così riprendendo anche il quesito del perdono, dico che c'è modo e modo. Sbagliare e porvi subito rimedio, è una cosa. Sbagliare e perseverare nello sbaglio è un altro. Spezzare volutamente i sentimenti altrui che siano personali o legati ad una vita comune come i figli, è semplicemente qualcosa di orrendo.
Perché credo non vi siano alternative: o si tratta di una persona completamente stupida o si tratta di cattiveria voluta e perseverata. Nel primo si discute anche se con qualche puntino sulle i ma preferisco quello cattivo e furbo, per lo meno sai come si muove mentre quello stupido, poerello, è come il classico calabrone che sbatte contro il vetro.


In qualche modo c'è un destino comune. Il nostro comportamento non è legato ad una situazione ma è una risposta caratteriale che si da davanti a certe situazioni. Preso atto di questo, la signora X si comporta con me come si comporta con tizio, caio e sempronio (vale anche per il signor X è). Mettiamola così, se ti addormenti tutte le sere alle 23:23 qualsiasi cosa succeda, è perché non ti frega di quello che accade ma solo di dormire. Nell'amore è lo stesso, nel lavoro è lo stesso e le voci girano. Veloci, inarrestabili. E' come voler fermare la rotazione della luna intorno alla terra e la terra intorno al sole. Girano, orbitano e portano luce o notte a seconda della loro posizione. Così prima o poi qualcuno ti prende per le parti basse e te le sbatte contro semplicemente a titolo di cronaca. Tanto non te lo meriti. Vox populi, vox dei. Vale per tutti noi, proprio per tutti. Non ha niente a che fare con la rete digitale, è la rete della vita in cui siamo intrappolati. Alle volte ti trovi, perché è successo, a ripescare dal fiume chi ti ci aveva buttato qualche anno prima o km prima. Ecco. La vita è strana ma non auguro a nessuno di vedere quella mano chiedere aiuto. Per me affoga. 

C'è un'altra cosa che mi viene in mente adesso e che fa filo con l'ultimo post. Le persone cambiano in base alle loro esperienze di vita e questo è innegabile ed immutabile se si vuole. La crescita dell'uomo in fondo, la sua evoluzione è proprio dovuta a questo. La capacità che noi abbiamo di tramandare le nostre esperienze a chi ci è vicino. Che siano brutte o buone, non importa. Questa è l'esperienza. Ognuno reagisce in diversi modi. Penso a tanti dottori che si distaccano talmente dai pazienti da considerarli dei semplici numeri con una totale perdita di umanità o quelli che invece riescono ad avere il giusto distacco per non essere coinvolti emotivamente e conservare lucidità ma riuscire lo stesso a far il loro meraviglioso lavoro con coscienza e professionalità. Ci sono i ciarlatani, quelli che ti curano un tumore con la camomilla e ci sono pure gli idioti che ci credono. Ogni situazione di vita ti cambia ma quando è l'altro a causare mutamenti la prima responsabilità del cambiamento è sempre sua. Dei dolori fisici si può quasi sempre rimediare attraverso i farmaci antidolorifici, dei mali dell'anima no. E' vero che non si può stabilire cosa sia il dolore per ogni singola persona. Ognuno ha la sua soglia, ognuno le sue reazioni giuste o sbagliate che siano ed è proprio per questo che non si dovrebbe causarli. La morale è sempre la stessa: non entrare nella gabbia della tigre e soprattutto non ci entrare se prima l'hai persa a bastonate. Cerca di dare amore a qualsiasi costo e se poi di la non viene capito, per lo meno sei a posto con la coscienza. Credo sia solo saggezza, nulla più ed è solo così che si rende il mondo migliore. Questo è il quanto. Qualcosa su cui meditare, solo questo. Ci sono due bei proverbi popolari che mi piacciono in merito: "Chi è causa dei sui mali, pianga se stesso" e l'altro che ho scritto più volte: "Chi semina vento, raccoglie tempesta" e questa E' l'esperienza che si tramanda in modo semplice e facile da ricordare.
Concludo postando il messaggio di un amico stamane che in fondo mi ha fatto molto piacere: "Esiste una differenza sostanziale tra essere stronzo ed essere stufo di bandire idioti saccenti."
Visto che ho cominciato con i versi di un poeta che amo, concludo il post con un altro che amo ancora di più. Ogni volta che la leggo, fin da ragazzo, mi scendono due lacrimoni ripensando agli amici e agli "amori" persi qualsiasi sia il loro colore dei capelli:

"O Nerina! e di te forse non odo

Questi luoghi parlar? caduta forse
Dal mio pensier sei tu? Dove sei gita,
Che qui sola di te la ricordanza
Trovo, dolcezza mia? Più non ti vede
Questa Terra natal: quella finestra,
Ond'eri usata favellarmi, ed onde
Mesto riluce delle stelle il raggio,
E' deserta. Ove sei, che più non odo
La tua voce sonar, siccome un giorno,
Quando soleva ogni lontano accento
Del labbro tuo, ch'a me giungesse, il volto
Scolorarmi? Altro tempo. I giorni tuoi
Furo, mio dolce amor. Passasti. Ad altri
Il passar per la terra oggi è sortito,
E l'abitar questi odorati colli.
Ma rapida passasti; e come un sogno
Fu...."


Namaste.

Psss. Se avete letto sto post in modo incacchiato, avete sbagliato nuovamente tiro. :)

sabato 6 agosto 2016

Vergogna

E' da qualche giorno che parlo con un'amica di situazioni vissute e qualcuna tutt'ora in vita. Non se riuscirò a scrivere sto post in modo asettico ed in modo comprensibile da tutti visto l'andazzo generale.

La domanda che mi è stata posta è "Tu ti vuoi bene"?

Risposta: Non sempre. Più che altro non amo quello che mi succede intorno. Trovo incomprensibile andare ad elemosinare attenzione ed amore verso qualcun* che non ha intenzione di dartelo. Puoi mandare messaggi, pubblici, privati per un po'. Poi basta perché ti umili anche verso i tuoi stessi bisogni che dovrebbero essere uno standard non una ricerca o una pretesa. L'umiliazione qua è ricchezza, come la dominazione e la sottomissione. così diventa solo qualcosa di sciatto e di basso, vuoto, insulso.

Lo so che provi, ognuno di noi lo sa per chi ci è passato o lo sta facendo adesso. L'anno scorso feci pure dei video e credevo e tutt'ora credo che non riuscirei a fare qualcosa di meglio per esprimermi. Nulla, vuoto. Strilli ti incazzi per cosa? Aveva ragione "La grande anima": "Se urli tutti ti sentono, se bisbigli solo chi ti è vicino, ma se stai in silenzio solo chi ti ama ti ascolta."

Così se ti chiedono di sparire, allora sparisce tutto ma proprio tutto anche quello che stato dedicato, scritto magari da una discussione privata e messo a disposizione dei lettori perché ne facessero buon uso. Sono spariti i ricordi, sparito il tempo, sparito tutto quello che è stato. Pufff con tre effe :).
Ho pubblicato tante volte le frasi dell'ultimo samurai visto che quel film è pieno di zen e di filosofia orientale. Si lo so che non è vero, che è un'idealizzazione di figure storiche ma non sposta il punto di una virgola. Per citare i valori occidentali che non sono molto diversi in teoria ma poi nella pratica  tutti e due sono  antitetici. 

"Il signore diceva: " In nome di Dio, di San Michele e di San Giorgio io ti faccio cavaliere. Sii leale, forte, generoso." Un cavallo veniva subito dato al nuovo cavaliere e pure il ceffone per farlo traballare e risvegliare.
  1. Tu crederai a tutto ciò che la Chiesa insegna ed osserverai i suoi comandamenti. 忠義, Chugi: Dovere e Lealtà
  2. Tu proteggerai la Chiesa.
  3. Tu difenderai tutti i deboli仁, Jin: Compassione
  4. Tu amerai il paese dove sei nato. 名誉, Meiyo: Onore
  5. Tu non ti ritirerai mai davanti al nemico. 勇, Yu: Eroico Coraggio
  6. Tu farai la guerra ad oltranza contro gli Infedeli.
  7. Tu adempierai i tuoi doveri feudali, se non sono contrari alla legge di Dio. 名誉, Meiyo: Onore
  8. Tu non mentirai mai, e sarai fedele alla parola data.  誠, Makoto: Completa Sincerità
  9. Tu sarai liberato e generoso con tutti. 仁, Jin: Compassione
  10. Tu sarai il campione del diritto e del bene, contro l'ingiustizia e il male. 義, Gi: Onestà e Giustizia; 礼, Rei: Gentile Cortesia.
Il risultato era che poi faceva letteralmente gli affari suoi nel peggiore dei modi. Un samurai ci avrebbe messo un batter di ciglia a fare una strage semplicemente perché guardato male alla faccia della protezione di donne e bambini.

Non v'è molto di diverso tra questi ed i principi del Bushi-do, solo che in quest'ultimo la chiesa non v'è. Da buon "non credente", non vi sono alternative, parrebbe logico e quasi pacchiano spiegare. Noi non crediamo nelle favole ma se parliamo di magia IL mago è MERLINO, LA strega è MORGANA ed il Re, ARTU'. Già, Merlino risvegliò l'alito del DRAGO per farlo nascere. Oh che strano, un drago buono in occidente.
Così se vuoi sparire ed è un diritto di tutti, per il mio personale e contestabilissimo punto di vista è "...perché ti vergogni di quello che hai fatto.
PERCHE' TI VERGOGNI DI QUELLO CHE HAI FATTO
PERCHE' TI VERGOGNI DI QUELLO CHE HAI FATTO".

No, non è strillata  è che ha l'eco :). Oh, dove l'ho sentita? Boh! ;)

Siccome faccio sempre conto di parlare con gente che ha la cultura di un paracarro e non me ne vogliate, spesso è così. Da http://www.treccani.it/vocabolario/vergogna/
vergógna s. f. [lat. verecŭndia; cfr. verecondia]. – 1. a. Sentimento più o meno profondo di turbamento e di disagio suscitato dalla coscienza o dal timore della riprovazione e della condanna (morale o sociale) di altri per un’azione, un comportamento o una situazione, che siano o possano essere oggetto di un giudizio sfavorevole, di disprezzo o di discredito: sentire, avere, provare v. di qualche cosa; avrei v. di comportarmi vigliaccamente come ha fatto lui; non hai v. delle bugie che hai detto?; aveva sempre nascosto, per v., il suo passato; non hai v. di andare in giro così (mezza nuda, o vestito come un pezzente, ecc.)?; gente che non ha, che non sente v., spudorata; e in genere, non avere v., non avere pudore. b. Con sign. meno grave, riguardo, ritegno suggerito da senso di discrezione o da timidezza: non bisogna avere v. di chiedere ciò a cui si ha diritto; il bambino sa tante poesie, ma ha v. di recitarle quando c’è qualche estraneo (più com., in questo senso, si vergogna). c. La manifestazione esterna del turbamento prodotto dalla vergogna, e soprattutto il rossore del volto: si fece avanti pieno di v.; arrossire di v. (o per la v.), essere rosso di v.; E di trista v. si dipinse (Dante); la donna, che assai onesta persona era, udendo così dire al marito, tutta di v. arrossò (Boccaccio); Tutto avvampato di v. in faccia (Ariosto). 2. a. Fatto o situazione che costituisce o che reca disonore e discredito, e il disonore stesso o discredito che ne è la conseguenza: meglio la morte che la v.; cose che fanno v., che tornano a v. di chi le fa; povertà non fa v. (prov.); rimanere in v., rimanere disonorati, e nell’uso ant. anche come equivalente di tornare a v., essere di disonore: li falli d’Edippo ... paiono rimanere in v. del figlio (Dante); come esclam., vergogna!, che vergogna!, con tono di forte biasimo: rispondere così ai genitori, vergogna! b. Molto frequente con sign. concreto, fatto, comportamento o persona che è causa di discredito o che merita condanna e riprovazione: è una v. quello che hai fatto; che v. questa sporcizia per le strade!; è una vera v., questo disservizio postale; quando è necessario, non è v. chiedere un favore; quel ragazzo è la v. di tutta la famiglia. c. Al plur., le vergogne, le parti genitali (come sinon. più fam. e solo scherz. dell’ormai raro pudenda): andava in giro per casa mezzo nudo, o mezza nuda, senza neanche curarsi di nascondere le vergogne. ◆ Dim., non com., vergognétta, vergognùccia (più com. il plur. vergognétte, nel sign. 2 c di vergogna, con riferimento a bambini); pegg., non com., vergognàccia..
Ebbene la vergogna non è altro che la PAURA di essere giudicati per aver fatto qualcosa in piena libertà di coscienza e capacità di intendere e di volere. Ognuno è e rimane libero di cambiare idea ma nessuno si esime dalle responsabilità prese nei confronti del prossimo senza costrizione. Non la prendete come una minaccia verso nessuno ma rimane il quanto. Infatti non in tutti gli stati e le nazioni del mondo vi è lo stesso criterio legislativo. C'è chi parte dal principio che se vai in giro a metter foto e poi tornano indietro e beh, son cavoli tuoi. Insomma è un po' come dire che se fai acrobazie con una tavola su un corrimano, non è colpa del corrimano e di chi ce l'ha messo ma tua che ci salti su. Foto e film non sono corrimano, non è un uso "improprio" così la vedo e nonostante quello che possiate pensare, non le chiedo, non le faccio. Una sola volta ho detto, se ti va filma e fotografa, le mettiamo su youtube così che tra qualche anno possiamo rivederle e riderci su. Vedere come siamo cambiati" ma stavo credendo a delle false promesse e beh, chi le riguarderà? Non importa, erano false pure quelle.

Se vai in giro a fare porcellate e la tua partner, il tuo partner si accorge e si sente offes*, e beh prova a chiedere scusa. In genere la prima la passano così aspettiamo la seconda con bibite e noccioline come ho detto spesso all'amico Shink, poi arrivano le legnate che "il lupo perde il pelo ma non il vizio". C'è chi fa un passettino in avanti e personalmente la trovo una più equidistante posizione, come quella del Texas che dice che puoi mettere in rete quello che ti pare ma se causi un danno, ne rispondi con un indennizzo. Ovvio che il danno è da dimostrare e l'indennizzo pure ma succede.

Un ciccio biriccio nel corso degli ultimi quattro anni è diventato cicco spezzatino, ciccio formaggio, poi è sparito il ciccio ed è diventato vegetariano. E' apparsa una pagina anonima e dai che si continua a far danni. Sapete come funziona qua in Italia vero? Se qualcuno vi mette davanti un problema, prima l'attaccate poi l'evitate. Quindi evitate anche l'argomento fintanto che a giri larghi non ci cadete pure voi e allora andate a cercare un gruppo di persone finiti nello stesso guaio e fate casino perché vi ascoltino. Insomma, non c'è niente meglio per capire che ricevere "un calcio diretto nei testicoli".

Quindi, come per me e te e purtroppo troppi altri. Inutile andare a elemosinare attenzione, amore, rispetto, lealtà, riconoscenza verso qualcuno che della vergogna ne ha fatto l'ennesima difesa della propria nullità o di una vita trascorsa solo a riscuotere egoistiche opportunità fregandosene di tutto e tutti. Non dimenticare il male che ti ha fatto e se c'è ancora, guarda prima il male che il poco o il falso bene che ottieni.
Non me ne vogliate se qualcun* qua ci si riconosce. E' purtroppo diventato davvero un modo di fare troppo comune perché i casi siano solo personali.

YOU ARE NOT OBLIGATED TO FORGIVE YOUR ABUSER IN ORDER TO RECOVER.
YOU ARE NOT OBLIGATED TO FORGIVE YOUR ABUSER IN ORDER TO RECOVER.
YOU ARE NOT OBLIGATED TO FORGIVE YOUR ABUSER IN ORDER TO RECOVER.
YOU ARE NOT OBLIGATED TO FORGIVE YOUR ABUSER IN ORDER TO RECOVER.
YOU ARE NOT OBLIGATED TO FORGIVE YOUR ABUSER IN ORDER TO RECOVER.
Fuck what you’ve been told, forgiving and forgetting doesn’t always work"
Servisse a qualcosa, a tenerti stretto qualcuno che davvero ti ama. Qualcuno per cui la "tua" assenza è un buco profondo nella sua esistenza. Qualcuno per cui il non esserci l'altra (te), fosse semplicemente la mancanza dell'aria che respira per essere vivo. Qualcuno che ti ricambia con la stessa dedizione, rispetto e amore che "tu" gli dai, posso capire. Anzi si, avanti così. Se è una persona vera, capirà. E' che TU devi comprendere quando stai solo cercando di tirar fuori del sangue da una rapa. Devi cambiare ortaggio. E' un po' come quello che metti dentro nello stomaco. Mettici le cose giuste e vedrai che stai meglio. Questo è "l' ordine" nella vita".

Come disse la mia psicologa preferita,
(maestra): "Niente è peggiore e
devastante come mettere qualcuno
davanti a se stesso ed il suo modo
di fare. Così si va avanti, a indifferenza,
indifferenza. A inutili tentativi di
ottenere "guadagno", a immensi buchi

nell'acqua. 
C'è qualcos'altro su cui meditare però. La voglia di farti fess* a tutti i costi e con ogni mezzo. Mentono e si aspettano che tu non menta loro. Pretendono a tutti i costi ma non sono disposti a dare. Mi fanno l'idea di uno stupido ladro che con in mano una pistola minaccino i proprietari di casa e prendano talmente tanta roba, anche inutile da non poterla portare e quando se ne vanno, dicono cose del tipo: "Grazie è",  come se consapevolmente gli avessi dato tu il quanto. Giorni di vita, paure, sogni, felicità, sicurezze e perché no, regali anche piccoli di ogni forma e natura, anche quelli con cui si gioca. Tempo.
Qui dovrebbe quasi essere la perfezione.  Nessuno ti obbliga, anche i comandi sono "inganni" perché il piacere di stare assieme sia ancora più intenso. Non dovrebbe esserci fine all'amore. Non credo davvero si possa smettere di amare qualcuno. Semmai ci sono interessi che alle fine ti portano "a litigare". È stupido ma è così.  Ci portiamo qui dentro il cuore di tutti i giorni e questo è lo sbaglio. Prendo ad esempio il tuo desiderio di provare con un'altra donna che è stato ed è il desiderio di molte e che poi fa ai cozzi con la paura di perdere qualcuno o qualcosa. Il partner o l'intensità. Fare e vivere l'uno per l'altra in reciprocità che questa è la vera chiave del piacere. Fidarsi non è non aver paura a spogliare il corpo. Fidarsi è dare la propria anima a chi ne ha rispetto e la custodirà con cura. Anche questo è volersi bene in un certo qual modo. Dare il giusto a chi se lo merita perché E' giusto così e gli altri, quelli che ti usano ed abusano, metterli dove meglio stanno. Nel nulla da dove provengono e dove credono di vivere.

Non elemosinare una presenza, non chiedere di essere a chi non è e mai sarà. Non siamo sbagliati amica mia, siamo LIBERI, siamo VERI.