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domenica 21 maggio 2017

After care? No, always care!

Scritto con il cuore non con altro e dietro ad un articolo di Ayzad che un'amica ha postato sulla sua bacheca. Questo.
Leggendolo mi pare lontano anni luce da quando ADR andò ad intervistarlo a Milano quasi non sia più la stessa persona o per lo meno per come me l'avevano presentata. Ho letto e riletto quell'articolo diverse volte prima di scrivere che non voglio affrontarlo capendoci fischi per fiaschi visto che mi pareva di stare in posizioni talmente agli antipodi da non poterci avere una discussione. Adesso si presenta sul "mio terreno". Che strano ma per un attimo non voglio leggerci nessun interesse ma solo buon senso. L'opinione di un articolo può essere molto diversa a seconda del proprio stato d'animo o nella predisposizione che si ha a leggere un autore. Capita anche verso di me che la gente mi legga incazzato e invece sono tranquillo come una pasqua o che veda nelle mie esposizioni dei punti inderogabili e fissi. Impositivi. Non lo sono se non per me stesso. Così come io non debbo per forza accettare i vostri, nemmeno voi dovete accettare i miei. Come tutte le persone sane, credo si debba avere una base su cui fondare i propri ragionamenti e le proprie conclusioni ma per altrettanta saggezza, ogni base penso debba essere cambiate anche grazie all'esperienza acquisita. Io non sono quello di 10 anni fa e nemmeno quello di 2. Ogni crescita nasce dal confronto e non dallo scontro. Adoro quando mi espongono idee in aperto contrasto con le mia, perché se costruita su argomenti validi, diventa occasione di crescita.

Sarà perché ho visto talmente tante donne nude nella mia vita, sarà perché non lo so ma da un po' non riesco proprio più a concepire l'idea di vivere qualcosa semplicemente perché eccitante.

Stamane una molto più che amica scrive sulla sua bacheca: "E poi ti passa la voglia di farti spazio a forza nella vita degli altri, di cercare di costruire ponti o abbattere muri per cercare di raggiungere persone complicate che invece sono solo egocentriche ed anaffettive. Mi mancano quelle belle situazioni genuine, quasi sorprese, quei sorrisi che sappiano anche tenere a bada i miei lati peggiori senza per forza dovermi sopportare. Vorrei trovare porte aperte... senza dover continuamente bussare, dove entrare con dignità e trovarne altrettanta. Prima o poi i nodi vengono al pettine... ti strappano i capelli e spesso quelli troppo stretti in gola fanno piangere."

Bando alle ciance,  non è che non si possa fare sesso o bdsm senza sentimenti al solo scopo di divertirsi. Si può fare di tutto per quello che appaga ognuno. C'è chi compra una scopata e chi una session e poi ciao. Deve bastare a chi lo fa per dio mica a me. Ognuno è diverso ed è giusto così. Siamo tutti diversi e va bene così ma il punto rimane sempre quello: "patti chiari, amicizia lunga" e che il vivere senza sentimenti e fare queste scelte di vita significa anche se non esserlo già, prendere la strada più veloce per diventare un narcisista patologico.
Poi vi arrabbiate perché ci sono i morti di figa e le morte di cazzo. Per forza. Poi mi incazzo pure io che sbatti in gente che pur di ottenere dicono e fanno di tutto. Perché signori e signore la vera differenza tra quelli senz'anima e quelli che ce l'hanno è tutta li. Non puoi chiedere e riceve fiducia e rispetto da chi dell'altr@ non ha nessuna considerazione. Che uno sia un semplice uomo e poi nelle vesti di master, slave, top, personal trainer, divulgatore, non c'è che una strada da poter seguire ed è quella della SANA coppia, con SANI rapporti anche se poi vive situazioni estreme. 
Così le regoline che leggono tutti su cosa sia il SSC, il bull whipp e come si usa. Il legare, la gente che si veste con il kimono per fare più scena, è tutta roba da conoscere si ma questo non è il SM. E' apparenza, tecnica e regoline per ricordarsi cosa fare. Sono anni che dico che il SM non esclude i normali rapporti di coppia se mai li amplia ma spesso troppa gente che fa orecchie da mercante o che mi viene addosso con frasi del tipo: "Che cazzo vuoi tu? Ti credi il portatore della verità?" Prendono le tue frasi, le estrapolano, le fanno diventare incomprensibili e ti accusano di non riuscire a spiegarti. Mettono in giro voci non vere, si inventano di tutto ed il contrario di tutto pur di evitare che si senta una campana "SANA", perché se poi la gente apre gli occhi, questi vengono automaticamente messi fuori gioco e loro sono il centro dell'universo. Non si può!

Il tempo è la chiave.
Se un@ vada a comprare una session, è bene che vi sia un' "anamnesi" di entrambi. Capire cosa si va a fare e come. Come si interpreta una certa pratica, dove, come, quando. Più conoscenza si ha, meglio viene. Dopo, sia dal punto di vista del cliente o del fornitore, un'after care rimane tanto più importante quanto più forte è stata la session. Ad ogni incontro se mai ve ne sarà uno, la conoscenza aumenterà così l'affiatamento.
Il tempo è importante anche per le normali coppie ma non necessariamente ogni volta che ci si vede, s fa qualcosa. Ogni volta è e rimane comunque conoscenza ma confermo il fatto che per i divulgatori, è sempre peggio. Noi siamo esposti qui. Pur ogni volta facendo una breve presentazione di me è facile leggere gli articoli per come la pensano i vari Ayzad, Mastro, Pinco pallino e Genoveffa. 
"Io ti appartengo? Ti prego dimmelo ancora! Mi piace tanto sentirtelo dire...
Potrà sembrare assurdo eppure l'idea di appartenerti mi rende "libera" mi sento libera di essere me! Non è facile da comprendere, questo mondo non è per tutti.
...
"Dammene ancora perché sono la tua troia!" forse non è per tutti, ma è per me che non volevo nemmeno provarci e adesso vorrei sentirmi ancora tua, al centro del tuo mondo! Mi manchi, mi mancano le tue mani che mi accarezzano con infinita dolcezza e un attimo dopo si imprimono ferocemente sul mio culo."

Ma è falsità. Sono cose dette per carpire fiducia, per mollare difese, per farti sentire tranquill@. Oggi il centro del tuo monto ha un altro significato perché lei o lui è solo quello che vuole, essere il centro tuo e dell'universo. Poi l'inferno.

Confucio
Nelle coppie normali, no, l'after care è e deve rimanere l' "always care", in ogni momento, in ogni attimo della propria vita. Io che non credo nel matrimonio, che non credo il dio, scrissi in un post cancellato che adoro la formula del matrimonio cristiano come atto di lealtà ma leggermente modificato e che a sto punto lo metterei quasi come un must alla formazione di ogni coppia SM : "Giuro di esserti leale sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita". Non è questione di equiparare un rapporto sessuale normale ad uno SM, è solo l'approccio mentale. Certo che un'after care maggiore è importante alla fine dell'incontro ma è parte del dialogo, del piacere di vivere e di viversi e di rispettarsi fino in fondo senza compromessi.

Non importa se le storie finiscono, non importa se poi ci si separa e si va nel letto di un altr@, anche questo è l'always care.
Mi piace pensare in senso figurato ad un titolo di un famoso film: "Congiunzione di due lune". Da astrofilo credo che le persone non debbano vivere di luce riflessa ma illuminarsi a vicenda, come due stelle che in un sistema binario si attraggono in un vortice di sentimento e di piacere fino a fondersi. Visto che ci sono, se qualcuno arriverà al 2022, guardando su  nel cielo, potrà vedere il fenomeno ad occhio nudo tanto sarà luminoso  La coppia KIC 9832227 si unirà nel cielo per creare una nana rossa
C'è un'ultima cosa di cui parla Ayzad nel suo articolo, la disfonia della donna dopo i rapporti sessuali. Non mi è mai capitato di vedere donne tristi. Sorprese, esterfatte, alle volte quasi in semi shock di piaceri ed emozioni intense quindi non posso rispondere a quella parte per lo meno per come Ayzad l'ha scritta. Sono più favorevole invece alla risposta che si trova nell'A.I.S.P.A. (Associazione Italiana Sessuologia Psicologia Applicata), che per lo meno mi da una spiegazione più autorevole e anche più realistica alla mia (personale), esperienza. "Indipendentemente da tutti i fattori elencati sopra, nel sesso si è nudi, non solo fisicamente, davanti all’altro e davanti a sé stessi e ci si mostra per quello che si è lasciando andare la parte più vera e istintiva di noi. E a questo punto mi viene da pensare che, a volte, la lacrime che arrivano dopo essersi uniti, magari, sono solamente di liberazione." Federica Casnici