Il che significa che la raccolta dei dati di accesso a questo sito, gestito direttamente da google, è conforme alle normative europee e statunitensi in base alla privacy.
I dati raccolti e che ho anche pubblicato per numero di accessi per località, sono pienamente conformi a questa direttiva ed espressi in forma anonima. Ho fatto questo post perché mi pare una piacevole novità e anche per la vostra sicurezza.
Ogni ulteriore commento ed approfondimento, me lo tengo per me. Ho provato a mettere uno widget per la geolocalizzazione. Niente di particolarmente approfondito e pure impreciso ma insomma magari con il corso del tempo potete vedere qualche statistica on line senza che debba copiare a mano i dati di analytics e magari faccio un dispetto a qualche lettore. :)
Seguo le notizie che passano sulla mia bacheca e sui social e stamane l'amica Stregatta ha passato questo in ricordo di un grande cantante dalla voce bellissima.
Come lo comincio questo post? Così con la più bella dichiarazione d'amore che conosco: "Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti." e per la cronaca, IO sono il mostro. Quello che la società rinnega, quello che va fuori dai canoni, quello che appena si può, si uccide semplicemente perché è troppo. Il mostro de "La bella e la bestia", la bellezza con l'animalità, il sacro, il profano. La crudezza dell'atto, la profondità. La vita e la morte, l'evoluzione. Il mondo in cui la diversità è ricchezza e non distanza. I mostri veri in in effetti son quelli che scrivono "Noi per sempre" in linea con il bianconiglio. Alice: "Per quanto tempo è per sempre"? Bianconiglio: "A volte, solo un secondo." Quegli degli incastri perfetti e poi in un attimo non sono più incastri, sono solo delle cose avanzate da un giorno qualsiasi della vita che non ci si ricorda più quale era e che cosa farsene. Non mancava una persona, mancava cosa si poteva prendere: piacere, godere a letto e della doppia vita. Il gusto del proibito, la relazione parallela al nulla o quasi che si ha a casa vestita dalla maschera di quell'arlecchino che si porta per giocare con se stessi e gli altri e che alle volte ha anche l'aspetto ed il contenuto di giochi che non si sanno usare. “Ma io non voglio andare fra i matti, — osservò Alice. — Oh non ne puoi fare a meno, — disse il Gatto, — qui siamo tutti matti. Io sono matto, tu sei matta. — Come sai che io sia matta? — domandò Alice. — Tu sei matta, — disse il Gatto, — altrimenti non saresti venuta qui.”
Ecco, ho trovato una mail in posta. Ovviamente è anonima. Non ho manco un nick quindi da parte di XXX e non era Vin Diesel ma parlava di una cosa simile, anche se appena abbozzata.
"...su un social e sono stata contattata da un tizio che diceva di essere un master e pubblicava bellissime foto di donne in atteggiamenti e pose bdsm. Premettendo che io non avevo idea di cosa fosse in realtà il bdsm, però l'idea mi piaceva, anzi mi sussurrava... Ed ero curiosa di conoscere quest'uomo.
Quindi ho cercato su google e ho trovato il tuo blog e l'ho letto
A parte il fatto che il sedicente 'Master' non voleva mostrarsi in foto e che io davo per scontato che ci saremmo prima conosciuti, avremmo chiacchierato e instaurato un rapporto non dico sentimentale ma almeno di amicizia e poi eventualmente si sarebbe passati al resto... Beh x farla breve, a questo del bdsm non gliene fregava niente, voleva solo scopare una donna bendata e legata, niente safeword che non serve, senza nemmeno vederci prima e io avrei dovuto fare così perchè è così che si comportano le slave, che in cambio ricevono il piacere che solo un master come lui sa far provare...
Sfanculato subito ovviamente..."
Il primo approccio. Basta questo a fare cambiare idea ed è giusto così. Se il signore in questione avesse detto da subito che era un famolostranista magari la signora XXX avrebbe pure potuto accettare. Chissà, magari quella scopata si rivelerà pure indimenticabile ma è una falsa "promessa" è un rappresentare noi stessi quello che non siamo. Siamo sempre alle solite. Se in una session una vergata è data troppo forte, urli, dici la safe, ti spieghi. Per le parole non esiste safe word. “Sapeva che sarebbe stato sufficiente aprire gli occhi per tornare alla sbiadita realtà senza fantasia degli adulti.” Il guaio è che la fantasia degli adulti è spesso corrotta dalla cupidigia. Le parole uccidono.
Il grande Buddha disse: "Le parole hanno il potere di distruggere e di creare. Quando le parole sono sincere e gentili possono cambiare il mondo."Quando falsifichiamo le nostre parole, falsifichiamo noi stessi. Quando rinneghiamo quello che abbiamo pronunciato, rinneghiamo la nostra essenza. Tanti, troppi, dicono falsità. Ho parlato di Giuda qualche post fa. In fondo, se credete, egli compì la volontà di Dio. Con quel gesto fece si che Gesù tornasse al padre. Niente di più bello. Il punto è il modo. Buttiamo via ogni credenza, vediamo questa cosa come se fosse una cosa asettica e quel che rimane è la pochezza dell'animo umano tanto forte da far si che lo stesso Giuda non la sopportasse e si uccise. Qui non è in questione la vita ma la qualità della vita. Le bugie servono a niente se non a vivere il comodo. Inzuppo il biscotto o mi faccio inzuppare, mi diverto fino a che dura, poi: vaffanculo. "Dov'eri tu? Ecco, tornaci", in tono molto generalista. A qualcun* piace vincere facile? Per farti una scopata o una "section" per inseguire un desiderio si passa sopra a se stessi, a chi si sta relazionando, al marito/moglie, figli se si hanno non importa una niente quanto male e dolore si distribuisce. Quanti inganni si costruisco pur di arrivare là dove si vuole?
Un'altra grande della scrittura disse: "Una parola muore appena detta, dice qualcuno. Io dico che solo in quel momento comincia a vivere." Emily Dickinson. Già, perché le parole sono quello che possiamo dare agli altri di noi. Sono il mezzo con cui trasmettiamo l'anima ed i sentimenti. E' vero che le parole sono affini a se stesse se non vengono seguite dai fatti che dimostrino quanto "vale" quello che diciamo ma un gesto senza parole, è come un fiore senza stelo. Non sta su.
Di sicuro per XXX quello che ha trovato nel tipo in questione non è una cosa nuova. Trovi nella borsa di tu* figli*, fascette da elettricista, pinze da saldatura e ti preoccupi e allora: Mastrooooooooooo...... aiuto. Mastrooooo il tizio mi ha spento le sigarette sulla pelle come faccio adesso? Mastrooooo il tizio mi ha pluggato mezza giornata, il buchetto dietro non si richiude e la lista è lunga, tanto, troppo.
Chi è, chi è stato? Mistero, o forse no. Si scopre il coglione di turno e l'arcano che dietro si cela. Figl** o persone salvat* da cosa? Una pinza o delle fascette? Dall'andare al pronto soccorso e non fare una denuncia? In fondo e come dico da sempre, non esistono denunce per la stronzaggine. Non esiste questo reato. Se sei italiano e procuri una lesione passi dei guai e se invece sei senegalese e clandestino e spacchi due bottiglie in testa ad uno, il giorno dopo sei a giro come se nulla fosse. C'à, nissiun è' fess.
Non credo mica che possa succedere chissà cosa sulla pelle ma quello che accade e rimane dentro è spesso irreparabile come dicevo ieri. Non importa quanto tempo passa. Sono uscito nel corso degli anni con donne che sono state stuprate, violentate e so cosa fa dentro e adesso lo so ancora meglio. Una per lo meno l'avete vista al cinema e vi siete pure detti magari cose del tipo: beato chi se la spupazza. Come al solito inseguendo un desiderio per un corpo meraviglioso, statuario, irraggiungibile ma senza considerare che quella è la foto di una persona che ha le sue debolezze e i suoi drammi di vita.
Non è un caso, non sono mai casi, sono purtroppo il leitmotiv della vita di tutti i giorni. Il mondo è pieno di gente così capaci di sputare sulla sincerità, sulla fiducia, sull'amicizia e quant'altro di bello si possa costruire. Ognuno di noi in fondo sa cosa sia rimanere fregati da una persona a cui CREDE.
Dalla "bacheca" di un' "amica" intima. E' logico, umano, semplice, lapalissiano. Postare, non è condividere ma riflettere. Non credo sia è una questione di "vendetta" ma di Webeti e pure di Witebeti.
Signori e signore. La vera differenza non è fare cosa ci fa comodo, ma quello è giusto fare e questo "costa". La strada più facile porta solo al niente. Come ho spesso detto non c'è mai la scelta tra A e B, quello è ciò che ti si presenta agli occhi. Compito tuo è trovare il piano C, D, E, e quanti sono, sono perché A e B ne possano uscire indenni. La via semplice è un sentiero chiuso dove in fondo non c'è il lupo (che non è stato mai), cattivo ma lo sputtanamento. Non c'è modo di mettere davanti qualcuno alla sua coscienza se non ce l'ha ma se così è, sappiate chi sia quel qualcuno prima di avvicinarvi o di farvi avvicinare.
"Un giorno Alice arrivò ad un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull'albero. - "Che strada devo prendere?" chiese. La risposta fu una domanda: - "Dove vuoi andare?" - "Non lo so", rispose Alice. - "Allora, - disse lo Stregatto - non ha importanza."
Scegli la tua strada e percorrila. Sceglila in base alle tue credenze e stanne certo che se qualcuno si ricorderà di te, sarà per chi eri, per quello che hai fatto, non per quello che hai detto.
Poi però tutti ricordano il valore.
foto da "Brother's in arms"
Fintanto che qualcuno ricorda, come scrisse Foscolo appunto, come ripetuto in modo magico in dragonheart, come successe 2485 anni fa presso un passo nell'antica Grecia quando 300 gay al comando del loro re, fecero passare la voglia di combattere a un esercito di 2.000.000 di uomini alla faccia di chi ce l'ha con i soldati.
Uomini LIBERI, di vivere e di morire per difendere la loro libertà di essere e che ancora ricordiamo con un'ammirazione unica, irripetibile.
"Ricorda chi eravamo. L'ordine più semplice che un uomo possa dare. Ricorda perché siamo (vissuti e poi), morti... lui non desiderava tributi o canzoni o monumenti o poemi di guerra e coraggio... il suo desiderio era semplice... ricorda chi eravamo... così mi ha detto....
A lungo ho pensato alle parole del mio re, criptiche parole di vittoria, il tempo gli ha dato ragione, perché da uomo libero a uomo libero!"
Un giorno siamo andati a Redipuglia, il sacrario militare. Tra quelle file in un incredibile numero di caduti per ragioni assurde, prima di tutte la guerra, su un livello c'era un mazzo di fiori di plastica. Chissà a quale ossario si riferiva. Quasi un secolo dopo, "fintanto che qualcuno ricorda". Davvero, una volta nella vita andateci.
Per la cronaca, il sacrario preserva il ricordo e le spoglie di 100.000 caduti
Ricorda chi eravamo, un giorno quando il tempo sarà passato, ricorda come abbiamo vissuto. Ricorda che il piacere non è questa o quella tecnica, non è un desiderio da inseguire. Il piacere, totale, inappagabile, si realizza e non esiste altro che in una sola moneta con due facce ma una sola, quando le regole cessano e si va oltre alla fisica, alla quotidianità, all'abitudine, al dato certo, alla paura del dopo ed ai cambiamenti, quando si VIVE LIBERI e 1+1 da un solo risultato possibile:
1 Ricordati che tanto si dimentica ma niente si cancella.
"All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne Confortate di pianto è forse il sonno Della morte men duro? Ove più il Sole Per me alla terra non fecondi questa Bella d’erbe famiglia e d’animali, E quando vaghe di lusinghe innanzi A me non danzeran l’ore future, Nè da te, dolce amico, udrò più il verso E la mesta armonia che lo governa, Nè più nel cor mi parlerà lo spirto Delle vergini Muse e dell’Amore, Unico spirto a mia vita raminga, Qual fia ristoro a’ dì perduti un sasso Che distingua le mie dalle infinite Ossa che in terra e in mar semina morte? ... Non vive ei forse anche sotterra, quando Gli sarà muta l’armonia del giorno, Se può destarla con soavi cure Nella mente de’ suoi? Celeste è questa Corrispondenza d’amorosi sensi, Celeste dote è negli umani; e spesso Per lei si vive con l’amico estinto E l’estinto con noi, se pia la terra Che lo raccolse infante e lo nutriva, Nel suo grembo materno ultimo asilo Porgendo, sacre le reliquie renda Dall’insultar de’ nembi e dal profano Piede del vulgo, e serbi un sasso il nome, E di fiori adorata arbore amica Le ceneri di molli ombre consoli Sol chi non lascia eredità d’affetti ..."
Eppure è un bell'argomento ancora in qualche modo dibattuto. Io che credo nella reincarnazione, mi ci soffermo poco ma ogni tanto si, il tema è da riprendere. Qualche millennio prima, gli antichi egizi credevano in una vita dopo la morte e che il corpo ed i beni, fossero necessari per essere utilizzati nell'aldilà. Per questo troviamo tutto quello che riguarda una persona o un reale, contenuto nella sua tomba. Peccato che di tombe integre poche. La più famosa quella di Tutankamon succeduto al Faraone Aketaton che stravolse la religione egizia. Loro avevano un modo particolare di cancellare le persone che consideravano non degne dalla memoria. Rimuovevano il nome dalle tombe, dalle scritte sui muri, distruggevano le maschere funerarie in modo tale che nemmeno il ricordo gli sopravvivesse. Funziona è. In qualche modo è la prima forma di sputtanamento della storia e allo stesso modo, la prima forma di merito o di demerito per come ti sei comportato nella vita. E' quel che lasci, il ricordo di te, vive nell'amore e nel rispetto leale, sincero che hai dato a chi ti era intorno, alle persone con cui sei venuto a contatto. Si, poi ci sono anche quei figli che puntano solo all'eredità e della memoria rimane spesso e volentieri, solo un immobile con garage. Venduto quello, finito.
Chi è che non sbaglia? Tutti lo facciamo. Così riprendendo anche il quesito del perdono, dico che c'è modo e modo. Sbagliare e porvi subito rimedio, è una cosa. Sbagliare e perseverare nello sbaglio è un altro. Spezzare volutamente i sentimenti altrui che siano personali o legati ad una vita comune come i figli, è semplicemente qualcosa di orrendo.
Perché credo non vi siano alternative: o si tratta di una persona completamente stupida o si tratta di cattiveria voluta e perseverata. Nel primo si discute anche se con qualche puntino sulle i ma preferisco quello cattivo e furbo, per lo meno sai come si muove mentre quello stupido, poerello, è come il classico calabrone che sbatte contro il vetro.
In qualche modo c'è un destino comune. Il nostro comportamento non è legato ad una situazione ma è una risposta caratteriale che si da davanti a certe situazioni. Preso atto di questo, la signora X si comporta con me come si comporta con tizio, caio e sempronio (vale anche per il signor X è). Mettiamola così, se ti addormenti tutte le sere alle 23:23 qualsiasi cosa succeda, è perché non ti frega di quello che accade ma solo di dormire. Nell'amore è lo stesso, nel lavoro è lo stesso e le voci girano. Veloci, inarrestabili. E' come voler fermare la rotazione della luna intorno alla terra e la terra intorno al sole. Girano, orbitano e portano luce o notte a seconda della loro posizione. Così prima o poi qualcuno ti prende per le parti basse e te le sbatte contro semplicemente a titolo di cronaca. Tanto non te lo meriti. Vox populi, vox dei. Vale per tutti noi, proprio per tutti. Non ha niente a che fare con la rete digitale, è la rete della vita in cui siamo intrappolati. Alle volte ti trovi, perché è successo, a ripescare dal fiume chi ti ci aveva buttato qualche anno prima o km prima. Ecco. La vita è strana ma non auguro a nessuno di vedere quella mano chiedere aiuto. Per me affoga.
C'è un'altra cosa che mi viene in mente adesso e che fa filo con l'ultimo post. Le persone cambiano in base alle loro esperienze di vita e questo è innegabile ed immutabile se si vuole. La crescita dell'uomo in fondo, la sua evoluzione è proprio dovuta a questo. La capacità che noi abbiamo di tramandare le nostre esperienze a chi ci è vicino. Che siano brutte o buone, non importa. Questa è l'esperienza. Ognuno reagisce in diversi modi. Penso a tanti dottori che si distaccano talmente dai pazienti da considerarli dei semplici numeri con una totale perdita di umanità o quelli che invece riescono ad avere il giusto distacco per non essere coinvolti emotivamente e conservare lucidità ma riuscire lo stesso a far il loro meraviglioso lavoro con coscienza e professionalità. Ci sono i ciarlatani, quelli che ti curano un tumore con la camomilla e ci sono pure gli idioti che ci credono. Ogni situazione di vita ti cambia ma quando è l'altro a causare mutamenti la prima responsabilità del cambiamento è sempre sua. Dei dolori fisici si può quasi sempre rimediare attraverso i farmaci antidolorifici, dei mali dell'anima no. E' vero che non si può stabilire cosa sia il dolore per ogni singola persona. Ognuno ha la sua soglia, ognuno le sue reazioni giuste o sbagliate che siano ed è proprio per questo che non si dovrebbe causarli. La morale è sempre la stessa: non entrare nella gabbia della tigre e soprattutto non ci entrare se prima l'hai persa a bastonate. Cerca di dare amore a qualsiasi costo e se poi di la non viene capito, per lo meno sei a posto con la coscienza. Credo sia solo saggezza, nulla più ed è solo così che si rende il mondo migliore. Questo è il quanto. Qualcosa su cui meditare, solo questo. Ci sono due bei proverbi popolari che mi piacciono in merito: "Chi è causa dei sui mali, pianga se stesso" e l'altro che ho scritto più volte: "Chi semina vento, raccoglie tempesta" e questa E' l'esperienza che si tramanda in modo semplice e facile da ricordare.
Concludo postando il messaggio di un amico stamane che in fondo mi ha fatto molto piacere: "Esiste una differenza sostanziale tra essere stronzo ed essere stufo di bandire idioti saccenti."
Visto che ho cominciato con i versi di un poeta che amo, concludo il post con un altro che amo ancora di più. Ogni volta che la leggo, fin da ragazzo, mi scendono due lacrimoni ripensando agli amici e agli "amori" persi qualsiasi sia il loro colore dei capelli:
"O Nerina! e di te forse non odo
Questi luoghi parlar? caduta forse
Dal mio pensier sei tu? Dove sei gita,
Che qui sola di te la ricordanza
Trovo, dolcezza mia? Più non ti vede
Questa Terra natal: quella finestra,
Ond'eri usata favellarmi, ed onde
Mesto riluce delle stelle il raggio,
E' deserta. Ove sei, che più non odo
La tua voce sonar, siccome un giorno,
Quando soleva ogni lontano accento
Del labbro tuo, ch'a me giungesse, il volto
Scolorarmi? Altro tempo. I giorni tuoi
Furo, mio dolce amor. Passasti. Ad altri
Il passar per la terra oggi è sortito,
E l'abitar questi odorati colli.
Ma rapida passasti; e come un sogno
Fu...."
Namaste.
Psss. Se avete letto sto post in modo incacchiato, avete sbagliato nuovamente tiro. :)
Oggi è stata una bella giornata. Son venuti in visita prima due amici. Lui sta da diversi anni con una tipa della terra dei draghi del nord.
Buffo se si vuole. Ci siamo messi a chiacchierare dei mondi e della terra di mezzo. Lui, nonostante siano diversi anni, non è mai stato in Norvegia e manco conosce una parola in vikinghese. La Norvegia è uno dei posti più belli del mondo. È una terra tra mare e cielo e in mezzo ci sono le montagne e i draghi. È da li che sono arrivati in Islanda, in Groenlandia e in nord America.
Per caso il discorso è finito sui modi di fare. L'argomento è stato i picchi con l'auto. Li tutto è più semplice. Meno fogli e cose così. Dipende proprio dall'onestà delle persone. Nessuno lo tira in tasca al prossimo come qui. Se lo fai, sei fuori. Non solo finisci dentro ma vieni escluso dalla società, emarginato. Se devi riscuotere lo stipendio il 10, il 5 ricevi i soldi, qui dopo un mese, forse. Se una donna ti dice si, è si. Se prende un impegno lo mantiene. Se ti frega, sei fuori.
Ritornavo ai miei tempi in cui qualche pantegana nordica, invece di sparire con le tue cose ed i sentimenti, sparivano anche con i figli specialmente dall'Italia. Gente che non li ha proprio rivisti altro che lavori, sentimenti e promesse. Insomma le mia al confronto erano delle principianti. Cambia un cazzo. Anche perché se stai qua e lei torna la, loro ti considerano come un "terrone" e ciao, ciao.
Due o tre casi non fanno testo è vero, specialmente in tanti anni ma rimane il fatto che è successo pure questo. In paesi civili, sta roba non dovrebbe avvenire ma le mele marce ci sono ovunque. Lo strano è che nel paese delle mele, qui, son più quelle marce che quelle buone.
Andati via loro, sono arrivati gli amici da Padova: Chiara Ferro e Stefano Garzanti o se invece si vogliono usare i nicks di Legami: "Kitt" e "Manopesante". Siamo stati piacevolmente qualche ora a chiacchiera e pappare schiacciata con l'uva.
Bona per dio. Proprio bona.
Ecco, abbiamo chiacchierato di un sacco di cose, dai narcisisti in cui era passata anche lei, al Pacciani e i compagni di merende. A quei grulli che le corde le incerano, le bruciano, ci fanno riti mistici al fumo che vendono i grandi maestri delle legature. Roba da far girare nella mummia Tutankamen.
Però è stato piacevole nonostante che da qua magari voi leggiate fischi per fiaschi.
Ecco, volevo fissare la piacevolissima sensazione della giornata prima di farmi portare a ninna dalla micia che già è venuta a protestare.
La serenità è una cosa lontana ancora. Molto. Il resto me lo tengo per me. Non sarebbe facile da scrivere e da far capire.
Namaste a chi ama con sincerità e lealtà e un TIR a 18 ruote per il resto. Ecco, forse rende l'idea. :)
La cosa strana da quando è cominciato tutto sto casino e dormo decisamente male, la gatta di mia mamma si è trasferita da me ma non in casa. Non la vedo tutto il giorno ma ad una certa ora se mi vede alla tv, si piazza sul tavolo da fumo e comincia a guardare me ed il letto. Vocalizza e solo uno stupido non capirebbe cosa vuole.
Appena entro in camera ci salta su. Aspetta che mi sdrai e poi regolarmente si avvicina, si fa fare le carezze e poi alla mia testa, comincia a fare le fusa e leccarmi i capelli. Smette e si accuccia vicino ad una gamba. Se non riprendo sonno e mi butto sul divano lei viene a riprendermi e non la smette fintanto che non torno a letto. Se mi alzo e vado in bagno, lei viene e comincia a vocalizzare agitata, a puntare il letto e quando ci torno, di nuovo mi sbaciucchia ogni santa volta. Dove l'ho visto fare? Quando aveva i cuccioli e stavamo assieme a dargli il latte e tutto quanto. È "solo" una gatta e alle volte gli animali hanno più empatia di molte cose dall'aspetto umano che si sforzano di dimostrare di sentire qualcosa e che invece sono vuoti, morti dentro. Anzi, non sono mai nati. Vite false come chi gli sta intorno e non si accorge che accanto non hanno nessuno. Si, non c'è nulla meno di nulla. Ti fanno sentire così perché semplicemente sono così. Ho visto solo un film nell'ultimo anno al cinema e si, cosa sia avere una relazione con questi sub umani sta tutto qua.
Cosa pensate davvero che una violenza subita da qualcun* stia nei lividi, nelle percosse e quant'altro? I lividi dopo un po' passano ma è quello che resta dentro che non va via. Non se ne va per nessuna ragione vacca dell'Eva eppure "mi diverto" ma il disagio rimane li. Si perché non muori. Non c'è una spada laser che ti trapassa e ciao. Rimani vivo con quel coso dentro.
Per certi lati quel dolorino alla frattura, quel taglio che giace sulla pelle non se ne andranno manco se fai finta di nulla. Sono li e li rimarranno come tutto il resto ed il disagio, lo schifo che ti porti dentro per la disumanità di questa sensazione é indelebile. Il profumo di l*i diventa tanfo, i ricordi diventano sporchi, i messaggi, le foto, le parole, conati quasi come se gli volessi buttar fuori da te. E' tutto lercio quello impregnato da questa "cosa". Non ti fidi, ti sforzi di dire che le persone non sono tutte uguali, che ogni storia è diversa che devi dare ad ognuno la sua chance ma al primo sintomo di un comportamento simile ti torna di nuovo in mente tutto e fumi il soggetto alla velocità della luce.
Quante volte ho dato agli altri gli stessi suggerimenti che sto dando adesso a me stesso? Tante, troppe volte ma spesso e volentieri io ero li a dimostrare e stare attento a non replicare situazioni o cose simili. Ricostruire fiducia dove non c'è. Non esiste legge credo che possa davvero fare giustizia. Bisognerebbe trovare il modo di arrostirgli l'anima ma ancora non l'hanno inventato e soprattutto quella è una cosa che semplicemente non hanno.
Gli uomini non ragionano alle volte e se lo fanno, lo fanno con il cazzo. Per quello perdono la ragione e fanno delle cose inumane. La follia sta quando invece ti trovi donne che hanno gli stessi comportamenti. Loro, che danno la vita. Spesso la parola "mamma" è la prima e l'ultima che si dice nella nostra esistenza e sapere che una mamma considera il tutto come cose da possedere ed usare e nulla o poco più, è l'antitesi totale della bellezza e la profondità della vita. Semplicemente inconcepibile eppure ci sbatti il muso anche se non vuoi. Così partecipo e leggo e scrivo e mi confronto. Per chi vuole leggere: Se il cuore brama vendetta ma seguito a considerare da qua per non riempire il blog di qualcun altro che mi pare pure giusto non farlo, il come riuscire a fermarli che lo so è difficile ma so anche che se non si fa niente e non si seguita a parlarne, va a finire che si ignora il problema.
Io non voglio la giornata della pace, voglio la pace. Non voglio la giornata contro la violenza sulle donne, voglio la non violenza su tutti e tutti i giorni. Questa per me è la serenità o per lo meno, una parte di essa.
Non provo rispetto per loro, mi spiace. Ho scritto tanto quando rileggo questo blog mi sembra che invece sia già stato detto e ridetto e che ho solo ripetuto in alta forma la delusione per avere incontrato e dato l'anima a chi non si meritava nemmeno il buon giorno.
E se siete qui a capire allora rileggetevi "regole tra me e te". Shogun. "Il tempio del drago Ryoanji", 47 ronin e molto altro ancora ma guardate le date così a facciamo finita una volta per tutte. Come concilio il buddismo al kumite ad esempio? Semplice. Se sei un nemico sei solo qualcosa da abbattere come tutti i soldati. Il "Chi". Ognuno di noi è fatto di bello e di brutto e tutti convivono nello stesso posto. E adesso questo cazzo di perdono di cui tutti parlano. Si ci ho provato qualche volta con il risultato che il o la perdonata si è sentito liber* ti tornare a rompere le palle e ricominciare da capo perché questa roba non cambia è. Nemmeno se la paghi, se la compri, se la rimandi in fabbrica. Son venuti talmente di emme che spesso non li rivogliono manco li. Una volta ci ho anche quasi rimesso la pelle tanto per cambiare una ventina di anni fa.
Quindi si taglia i ponti. Per me non è vendetta avere le mie cose o roba del genere come il tipo del post nel blog che ho linkato poco sopra. E' semplicemente cancellare le loro esistenze. Poi è roba mia, se un* la vuole, la paghi come fanno tutti sempre che gliela la vendo ma i cd, nastri, dischi in vinile, manco sotto tortura poi "tu" cosa "va a farti ammazzare il prima possibile" (detto male ma è quello che mi passa nella testa, così come i tir a 18 ruote), modi di dire, tutto qua. Se poi gli dai di zoccola va a finire che ti trovi una pantegana norvegese sotto casa che i miei mici dicono: "Finalmente una topa decente!" ma lei ti apostrofa guardandoti diretto negli occhi ed incazzata come una scimmia: "We, bischero, sarò brutta, grigia, con i denti di fuori ma al pari di quella tu non mi ci metti o ti do un camuffo nel muso che la tu mamma per riconoscerti ha bisogno dell'impronta dentaria. Forstået du?" Ah, se avete da ridire per i "camuffi nel muso", guardatevi questo così tagliamo la testa al toro:
Il perdono lo chiederanno a dio se credono, a me no. Non l'ho mai capito manco quando li vedo in tv che gli hanno ammazzato i genitori o quant'altro e si sentono dire: "Si, io l* perdono". Boh! E' fuori da ogni (mia), ragione sarà che mi pare strano che lo stesso dio abbia raccontato una cosa agli Ebrei, ai Cristiani poi e ai Mussulmani dopo e ancora roba diversa agli Avventisti, alla Chiesa del 7mo giorno e chi ne ha, più ne metta. O dio capisce un cavolo o siamo noi che abbiamo bisogno di un otorino bravo ma parecchio.
Mi viene spesso da fare delle similitudini con i cafoni del Verga che "continua a parlare, dolcemente, con la Dama in questa novella che ha tanto il sapore di un programma stilistico e contenutistico: “... mi è parso ora di leggere una fatale necessità nelle tenaci affezioni dei deboli, nell'istinto che hanno i piccoli di stringersi fra loro per resistere alle tempeste della vita, e ho cercato di decifrare il dramma modesto e ignoto che deve aver sgominati gli attori plebei che conoscemmo insieme. Allorquando uno di quei piccoli, o più debole, o più incauto, o più egoista degli altri, volle staccarsi dai suoi per vaghezza dell'ignoto, o per brama di meglio, o per curiosità di conoscere il mondo; il mondo, da pesce vorace com'è, se lo ingoiò, e i suoi più prossimi con lui. - E sotto questo aspetto vedrete che il dramma non manca d'interesse. Per le ostriche l'argomento più interessante deve esser quello che tratta delle insidie del gambero, o del coltello del palombaro che le stacca dallo scoglio”
Con una Dama ci andai a letto ma non era un'ostrica. Nel mediterraneo ci son solo le cozze ed il Verga non mi era mai stato simpatico. Credevo nell'individuo, nella possibilità di crescere e nel libero arbitrio che fa scegliere di fare cambiamenti drastici fuori dalla continuità dei canoni e delle regole dogmatiche della società italiana. Mentre studiavo il signore, andavo ed abitavo nella terra dei draghi e mi dicevo che era possibile e gli esempi qui ce n'erano tanti. Trentaquattro anni dopo mi sono dovuto ricredere. Le cozze rimangono delle cozze e anche se si attaccano allo scoglio, arriva qualcuno o qualcosa che le apre e se le mangia. Semmai la scelta è se accontentarsi delle briciole o se partecipare al banchetto. Anche perché pur stando ferme, hanno la straordinaria capacità di uccidersi a vicenda nel tentativo di sopravvivere a quella tempesta che in fondo non è altro che il predatore di turno.
E adesso scusate un po' tutti ma devo mandare un messaggio diretto a qualcun* che si collega qua come un orologio svizzero nonostante i fanculi in modo molto goliardico e scherzoso. Come ho già scritto, son responsabile di quello che scrivo per come lo penso, non per come cavolo lo leggete voi :) .
Però sarebbe l'ora di abbozzarla. :)
Non è difficile sapere quando un* si collega, cosa guarda, quanto ci sta, CENSURA (attaccarsi a i' lilli di' Lallo e più avanti spiego cosa sia),... etc. etc. è un giochino da ragazzi e pure senza durar troppa fatica anche quanti peli ad un* gli crescono sul culo. Tutto legale, inculati e felici. Questo è il profilo generale del "webete" visto che i' termine mi piace. Mi viene i' dubbio che forse andava meglio quando scrivevo e vi insegnavo i trucchetti. Un dubbietto leggiero (con la i), leggiero ma così, tanto per dir qualcosa. :)
Però i miei istruttori m'hanno insegnato così, forse sbagliando, chissà: o sei amico o nemico. O una persona o un "bersaglio" per non diventare un "bersaglio". Come disse il grande Gen. G.S. Patton: "Lo scopo della "guerra" non è morire per il proprio paese bensì fare in modo che l'altro bastardo muoia per il suo" ed in fondo anche nella vita normale è così. :)
In fondo nel mezzo il grande Bonvi ci fece una delle più esilaranti strisce delle "Sturmtruppen" in cui la sentinella intimava: "Altolà, chi va la?" e di risposta otteneva solo un: "Semplici conoscenti" spiazzandolo completamente. :)
Adoro Patton, uno dei più grandi condottieri di tutti i tempi nonostante la sua vena di follia ma chi non ce l'ha? Al pari di Napo (no, non è l'orso capo), di Annibale che quello poi veramente un genio. Alessandro Magno e tanti altri. Ah, a scanso di dubbi, non ho armi, non mi piacciono le armi se non da un punto di vista storico anche se mi piace vederle usare per capire come funzionavano. :)
E pe' a cronaca, e siamo a Firenze in piazza della Signoria. Ci son tre statue
guardando Palazzo Vecchio da sx Cosimo I, la fontana di' Nettuno e i' Davide d'un
certo Michelangelo. Ecco, "I lilli di' lallo" è i' pistolone di' cavallo.
Da quell'attra parte invece c'è uno che "ti" guarda male. Mi correggo, guarda male i rompicoglioni e gli dice con lo sguardo: "Vieni avanti bellino che anche se tu ti chiami Golia, ti butto giù senza troppe storielle." Ecco, quello è "i' Davide" come si dice da queste parti. Sta li da 1504 circa anche se oggi quello è una copia a difesa di Firenze, della sua repubblica e della sua libertà. "Regna cadunt luxu surgunt virtutibus urbes" e pure gli stronzi. :)
"Come fiamma più cresce più contesa dal vento, ogni virtù, che il cielo esalta, tanto più splende quant'è più offesa." cit, uno di famiglia.
Non ho mica capito se il problema è cosa pubblico o se qualcuno sta cercando di tirar fuori dal forno l'arrosto che oramai è bruciato da un pezzo. C'è rimasto solo FUMO.A casa si torna solo con quello se si riesce a combinarci qualcosa. Nun credo visto che per qualcun* ho finito i miracolie pure l'impossibile ma da un pezzo proprio.
Magari, oh è una fissa ma qua non ci sono psichiatri eppure ci venite e qualcun* avrebbe davvero bisogno di farsi vedere da uno bravo sempre che ci sia una ancora una vaga, lontana speranza di riportare l' "uomo" dove "uomo" non è, non c'è mai stato.
E per divagare ma mica tanto sul tema, c'è un post di qualche gg fa di Betty B. Bologna che postava questo stickers.
Due romani son li a giocare a carte e ad un certo punto entra una toppa della madonna con un vestito bellissimo, elegante ma porcello. Di quelli che non si porta niente sotto con la schiena scoperta e lo scoscio fino all'anca. Così uno dei due fa:
"Ma chi è quella?"
"E' mi sorella" risponde l'altro.
Cosi il tipo fa il carino e chiede del vestito:
"Ma che fa, a' sarta"?
"Si, sarta da'n cazzo a n'attro"!
Ecco.
Direi che per molte altre, troppe a dire il vero e lo dico con profondo rammarico, ne va bene un altro:
Perché il problema, se c'è, non è disporre del proprio corpo che rimane a discrezione del suo possessore comunque sia ma è il come questo corpo si utilizza. E' sempre il come che fa la differenza. Insomma è un discreto casino andare a comprarsi un bel barattolo di nutella e trovarci dentro un mazzo di asparagi oramai in poltiglia. Ordinare che ne so, un piatto al pesto al ristorante che consegna a casa e vedersi recapitare un paio di pinze da freni. Non è per le pinze ma non sono commestibili. Ecco, le persone dovrebbero avere delle etichette così uno sa dove casca ma riconosco che è un'utopia anche se non del tutto folle.
Spe che come al solito dimentico sempre qualcosa in fondo.
Un salutino speciale agli utenti lombardi. In particolar modo alle:
121 sessions di Milano,
7 sessions di Brescia,
7 sessions di Vignate,
5 sessions di Como,
4 sessions di Monza,
3 sessions di Pavia, Oleggio, Varese, etc ect. ect....
Poi saluto tutte le regioni è :)
Pssss. Non ci avete capito una mazza vero? Meglio così. Scremiamo :)
Ok, un'altra domandina idiota ma per me non per voi.
Chi è un atleta completo, chi fa i 400 metri piani o il decatleta?
Pssss... colui che fa decathlon e che non è quello che lavora all'omonima catena di negozi.
Oh, è semplice è.
Dite che ve la spiego subito o aspetto che voi (NON), rispondiate per paura di sputtanarvi/rivelarvi? :P
Fanno tutti e due atletica questo è vero ma c'è una sostanziale differenza. Uno è specializzatissimo in alcune discipline, l'altro invece ne fa dieci.
Da chi andate ad imparare ad aprire la mente su come testa e corpo possano eccellere in ogni disciplina, dal primo o dal secondo? :)
Dai che è facileeeeeeee!!! E' facilissima!!!
Ok se avete scelto il primo siete fuori di testa ma tanto la maggior parte è fuori di testa e pure di brutto, quindi cambia poco. Son pure fuori di testa io, figuriamoci. Così qualcuno si è specializzato in corde. Spesso sa un cazzo manco cosa sia la via. Sa nulla manco di zen e buddismo. Sa praticamente nulla di cosa "sia" un kimono ma solo che fa figo. Le corde se le incera, gli leva i pelucchi e via così. E legala mezza cartuccia. Una bella sciarpa di seta che per lo meno la sciogli facile ed al contatto è pura libidine. No! Va a fare i corsi. Nodi e contronodi che sembra di essere a Norcia a fare salamini. Gli stessi te li trovi davanti su facebook che ti dicono che un pompino non c'entra niente con il SM.
Ma va là!
Oh! E' come voler suonare il violino con le corde di metallo ai tempi di mozart. Erano di budellino!!! Ohhh!!! Si chiamano fissazioni detto terra-terra. Quell* che vede solo facebook, quell* che vede solo le corde o solo le fruste e se un giorno non ce le ha, non sa da che parte rifarsi. Così per la discussione in un post di un'amica milanese mi viene il dubbio che il sesso non centri niente con il (BD)SM, nullissima, anzi si fa con il burka! Le tette non si scoprono, niente mollette che non si può toccare e badam, c'è chi sostiene pure che se al pene (cazzo per il popolino), ci si mette il preservativo, allora il pompino c'entra perchè di fatto uno succhia un pezzo di "plastica". Ok è lattice, trascuriamo i dettagli...
Bon, come "promesso" un po di tecnica. Ovviamente non sono un medico e questo è il frutto della mia esperienza. Prendete tutto con le molle ed il beneficio del dubbio. C'è infine un altra cosa da dire prima di leggere. Ognuno può imparare a far punture ma c'è qualcuno che proprio non lo senti mentre qualcun altro ti fa male anche se sta attento. Quindi non è solo questione di oggettistica e di esperienza.
Oggi in commercio si trovano un sacco di articoli più o meno di qualità. Qualche anno fa rimediai qualcosa di simile e con l'intento di aumentare la sensibilità, unii il ghiaccio ad un simil coso. Ebbene, resse due giri poi puff. Anche per quello a destra, idem e senza patata. Acceso un giro, poi puff.
Pagare poco le cose spesso significa avere cose da poco. Ora, mentre il primo puoi anche utilizzarlo per altri scopi, il secondo no. Comprare oggettistica, significa usare un po' di acume e non fermarsi alla prima roba che si trova. Preferisco pertanto parlare di materiali prima di tutto.
Io amo molto gli oggetti in lattice ma si sa, qualcuna è allergica quindi cautela e se avete già toys di questo materiale, preservativi in nitrile con cui coprirli. Mi piace la consistenza e anche la resistenza.
Il silicone invece è in genere troppo aderente e ci vogliono montagne di lubrificante tali da rendere anche spiacevoli l'effetto dell'oggetto.
Adorabili invece i glass toys, in "vetro borosilicato". Hanno il pregio di fare vedere l'interno dove si infilano. A me piacciono particolarmente per il lato b tipo quello che vedete in foto con le rientranze per la dilatazione anale e qui arriviamo ai plugs.
In genere sono di tre misure:
1 piccola da due a 3.5 cm di diametro
2 media da 3.5 a 5 cm di diametro
3 grande da 6 cm in su.
I piccoli in genere si sentono poco. Son facilmente portabili come quelli in metallo con il gioellino da circa 2,5 di diametro ai 4 cm i più grandi. Per una dilatazione "accettabile", consiglio i medi ed una buona lubrificazione, senza fretta. Non dilatate per più di una 20na di minuti o gli sfineterei non si
http://www.analshopping.com/
chiuderanno rapidamente. Questa "procedura" si usa per i gaping. Tenere il buchetto aperto per un po' e che ne so, magari farci pissing o sentire semplicemente l'aria che accarezza le mucose anali. Il clistere pulente è d'obbligo perché una volta aperto e ci sta che "l'aria" esca senza volere. Nessuno la trattiene. Ci sono oggi anche quelli con il buco, vedi la foto a sx e che appunto... ;)
Quelli in pvc sono i più duri ma anche molto lisci e facilmente utilizzabili in mani esperte.
Infine c'è il metallo. Oggettini adorabili sopratutto per chi ama la sensazione di freddo all'ingresso ma molto costosi. Sono pure scenici come i ganci anali o altri oggettini in acciaio inox o alluminio.
Ne metto uno qui che è comodo sia per il massaggio prostatico che per il punto G. Per quello che mi riguarda non ne ho mai usato uno e non mi piacciono se non da un punto di vista scenico. La parte del freddo la sopperisco con OMISSIS (col cazzo che ve lo dico :D ), e si ottiene lo stesso scopo e dura pure di più. Mi sono dimenticato di qualcosa? Beh, voi fate la vostra scelta. Io preferisco avere oggetti meno costosi che nonostante tutto le mani sono insostituibili. Ah, come già detto più volte, prima di utilizzarli assicuratevi di non avere controindicazioni da un punto di vista medico e usate sempre un lubrificante all'acqua e non oleoso. Buon divertimento.
Ieri sera mentre stavo pensando al post da scrivere mi è arrivato come al solito un messaggio da un'amica incasinata che chiedeva spiegazioni su cosa fosse in realtà il SM.
Una neofita vede sta roba e si impressiona perché effettivamente non ci sono cose usuali. Tra una sveglia notturna e l'altra per cause di dolore post frattura della mia compagna, mi è venuto in mente qualcosa pur non avendo dimenticato quello che ho scritto nel post precedente. Parlare di tecniche ed oggetti.
Da tanto tempo ho detto e ripetuto che quello che si fa a letto anche nel vanilla, la parte più difficile è il sapore e l'odore del sesso.
Lo sperma, il succo della fica che cola, la saliva, il sudore, il getto di squirting ed infine il pissing diretto. Son tutte cose difficili da affrontare e da farsi piacere. Spesso molti lo fanno per accondiscendere il partner e li finisce. Molti non riescono soprattutto se si va verso le ultime cose citate.
Quando tanti hanno parlato di pissing come atto di umiliazione e di sottomissione, ho spesso ripetuto che questo è uno sbaglio madornale. Il pissing è e rimane un atto d'amore o per lo meno così dovrebbe essere. Un "ti voglio così bene, mi piaci talmente tanto che sono dispost* a fare questo per te. Voglio tutto di te anche quello che il mondo considera schifo". E' pure strano perché questo è legato al rapporto univo tra due persone ed è il messaggio più forte che puoi dare al** tu* partner.
Dovrebbe essere così per lo meno. Il recupero della parte più sincera, più animale in un rapporto e guardate bene che animale non è in senso dispregiativo ma anzi. Gli animali se amano, lo fanno senza compromessi in modo totale sincero e leale mentre noi no. Amiamo a comodo. Diciamo di amare ma quest'amore è fatto di sotterfugi e di bisogni egoistici. L'amore è libertà di essere quello che siamo prima di tutto e l'accettarsi l'un l'altra. L'amore è dare e non prendere. L'amore è rispetto e da troppo ripeto lealtà e sincerità ma se si tratta di battere sto tasto fintanto che i figli della playstation non capiranno, allora sia. Le persone non sono videogame che puoi spengere e dedicarti ad altro perché prima o poi verrai spent* con la stessa e fors'anche più alta non-pietà che hai riservato per gli altri.
ecco, qui c'è il "quando no".
Se un giorno vi trovate in ginocchio davanti al cazzo o alla fica del** vostr* partner mentre vi prendete quel getto e magari prima, durante e dopo non fate che ripetere o pensare quanto gli voglio bene per poi dimenticarvene quando tornate a casa, ebbene quel che pensate è spesso solo frutto della vostra testa e serve a dare delle ragioni inesistenti alla vostra perversione e renderla accettabile o anche mascherarla. E' come quando ti trovi a battere una ginocchiata per terra e ti rifiuti di andare al pronto soccorso. "Si ma poi passa" che hai paura di quello che la tac mostrerà ma il ginocchio gonfia e gonfia finché non lo muovi più ed è tutto cronicizzato.
Magari sempre che vogliate approfondire ancora, suggerisco un bel pezzo appena postato su "L'arte di salvarsi". Personalmente spero di non ci ricadere ma adesso ha un senso quell' "incastro" perfetto che non è mai stato niente altro che il nulla. La mia più folle paura è quella di dare informazioni a chi non ne farà buon uso ed è per questo che son diventato così recalcitrante a postare tecniche e cose del genere. Il piacere inganna, accompagnato specialmente da un buon modo di fare, da una buona dose di accondiscendenza e di gelosia che alla fine si rivela solo per quello che è: il modo per conquistare la fiducia del partner, uomo o donna che sia e poi farne l' "uso" che più si ritiene giusto.
Ecco, quello è il momento di alzarsi e telefonare ad uno bravo e anche di andarci ma non rompere le balle al** propri* partner con i paroloni del ti voglio bene, ti amo e bla, bla, bla. Non ci crede nessuno e comunque sia poi anche la cacca viene a galla no? Quindi inutile nascondersi prima che qualcun* si incazzi e sbarelli. Chiunque sia me incluso. Insomma cominciate a riconoscere i sintomi della follia a discapito dell'umanità e del sano sentimento che lega due o più persone assieme.
Se siete "veri" questa roba la capite senza troppo bisogno di aforismi e di concetti astratti o di situazioni personali che vi piacciono tanto.
Un tale ritorna a casa la sera dopo una giornata di lavoro. Una famiglia di classe media che ha un buon lavoro, brava gente. La moglie è una bella donna sudamericana e da anni stanno assieme.
"Ciao, son tornato"
Nessuna risposta.
"XXX uhhh, dove sei?"
Nessuna risposta.
"E' successo qualcosa porca paletta o è uscita?"
Si affaccia alla porta guarda in giro, va al negozietto a poche centinaia di metri e chiede: "Hai visto xxx?"
"No, risponde il negoziante"
Prova a chiamarla al telefono nel frattempo ma c'è il solito messaggio: "Il telefono da lei chiamato potrebbe essere spento o non raggiungibile"
Va in camera, apre l'armadio e mancano le sue cose.
Cassettone, mobili vari, idem. Tutti i vestiti, per lo meno quelli belli, spariti.
"Cazzo"!
La faccio breve: la tipa si era involata senza un biglietto. Il conto in banca vuoto, nemmeno un euro. In meno di qualche ora, il tipo è rimasto senza niente. Proprio niente. Nulla.
Andato dai carabinieri, sporto denuncia ma lei ha fatto pufff. Proprio puff.
Vi piace? E' una storia vera capitata ad un amico.
Cos'è è una ladra? Si, certo ma non ha mica rubato in casa d'altri ma al marito e senza un briciolo di mezza umanità l'ha lasciato in mutande.
Ocio, si diceva. Ocio alle sudamericane. Troppe cubane arrivate qua, sposate e poi ciao ma per lo meno detto in faccia: "volevo solo la cittadinanza" come se fosse una cosa come dire, normale ma per lo meno è concepibile. Gente che non ha la possibilità di fare niente nella vita se non quello che dice lo stato. I sogni e i desideri, muovono il mondo.
Quell'altra no. E' il classico comportamento narcisista in cui l*i è al centro del mondo e non si frega di quello che causa pur di fare quello che gli pare, come gli pare, quando gli pare.
E mi dicevo, cazzo, ma è una cosa folle ritrovarsi in una situazione del genere. Poi ti ci trovi che hai sbattuto il muso contro un* narcisista.
Il guaio è che ce lo stanno sbattendo in troppi. Xyx: "Avevo un ex che era una merda. Il classico narcisista maligno" e no, non è quello del post di l'altro giorno. Quest* è un altr* e uno si chiede se per caso visto che posto sta roba, li attiri. None. Nessuna relazione.
Allora il dubbio serio ti viene che siano in troppi in giro e che "tu" non sei il caso ma un caso. Uno dei tanti e qualcosa pensi, bisogna fare che altri non ci cadano o ci si ritrovino.
Cosa? Per lo meno parlarne.
Se ho voglia il prossimo post, tecniche: uso degli oggettini per giocare. :)
Siccome giornalmente vedo "tornare" amici ed amiche che si sono imbattuti in queste incommensurabili teste di cazzo al contrario di quanto succedeva quattro o cinque anni fa che invece erano persone finite in mani sbagliate più dal punto di vista di tecniche, ecco il quanto. Ricordatevi che "dopo" dovete fare i cozzi con queste situazioni e sentimenti confusi, incasinati e che vi incasineranno ancora di più.
"E’ sostanzialmente impossibile ottenere una risposta coerente dal narcisista stesso.
Questo perché egli non solo è essenzialmente ignaro di ciò che fa, ma anche e soprattutto perché è totalmente assorbito nel proprio progetto di ottenere rifornimento narcisistico.
...
Una persona empatica ha sempre un insaziabile bisogno di comprendere cosa sia realmente accaduto; questa comprensione è inoltre fondamentale nel processo di recupero della propria autonomia e libertà.
Post di stamattina di un amico, tanto per cambiare.
La risposta, segue.
...
È solo nel momento in cui tutti i pezzi del delirante puzzle del narcisista combaciano che la vittima ha la possibilità di ricostruire e recuperare quanto di sé è stato sacrificato all’altare di cartapesta dell’amore narcisistico.
La comprensione non avviene mai in maniera indolore.
L’elemento di maggior sgomento è rappresentato proprio dal non riuscire ad accettare che tutto quanto si è vissuto sia stata una pura illusione, un sortilegio dell’anima che aveva come unica finalità quella di depredare il cuore ed il cervello della vittima e di prosciugarne le risorse vitali."
C'è una storia che mi torna sempre alla mente in questi casi ed è quella di Dracula il vampiro. E' strano perché vedo nel vampiro l' "eroe" non lo scempio. Tradito e condannato a qualcosa da cui non può uscire. La vecchia storia della tigre. Non puoi farla smettere di cacciare e cibarsi e così il vampiro. Che questo sia considerato schifoso dalla maggior parte delle persone non sposta il punto di una virgola.
Queste lercie pseudo persone invece possono scegliere e non lo fanno. Prima di tutto di andare a farsi seriamente curare, poi di capire dove hanno sbagliato e cosa fanno. Invece spesso si permettono pure di dare lezioni di vita. Pulirsi il culo con le dita è molto più pulito.
Io non so come dire queste cose senza essere frainteso così ricito di nuovo una frase fatta di paese: "Ti spianasse un TIR a 18 ruote e a pieno carico e se non bastasse, pure retromarcia". Il che non significa che questi qua sono iti per anni ad affrittellare il prossimo e manco lo faranno in futuro ma rende l'idea della considerazione. Così per bilanciare il mio pensiero ci metto una bella canzone che amo e che mi fa sentire meglio la verità di un rapporto e quello che in fondo provo a dare e cerco.
Ma ho bisogno di pulizia in tutti i sensi.
Mi dispiace se alle volte sono un po' rude ma dico quello che penso son stanco di chiacchiere, di sentir persone professarsi amici e poi non muovono un dito. "I discorsi non fanno farina."
Più di 20 anni fa, riportai la pulzella a casa dopo qualche ora di "guerra". Erano le quattro e venti, e tre ore dopo pioveva talmente tanto da non vedere ad un metro. Le fogne cominciarono a saltare, Luca corse, le apri tutte, provò ad aprire anche le porte ma oramai era tardi. L'acqua arrivo e cominciò a sfondarle, a portar via roba e a distruggere tutto. Chi urlava, chi piangeva mentre tutto veniva portato via da un metro e quaranta di acqua melmosa. Il tutto grazie ai lavori intelligenti del nostro stato che aveva costruito le fogne a cazzo di cane. Poi nemmeno degnati di venire a vedere cosa fosse successo, nemmeno messo un cassonetto vicino a casa. Si, lo stato, le tasse. Alle volte penso di aver sbagliato nemico ma questa è un'altra storia.
La mattina dopo qualcuno si presentò qua, nonostante il lavoro, nonostante la fifa e lo sporco e non si stava in piedi e la fatica immane. Da due stanze, due sole stanze, portammo via più di quaranta carriole piene di melma. Qualcun altro si affacciò e disse: "Vi sono nel cuore" ma girò i tacchi e se tornò per la sua strada. Non chiese nemmeno se avessimo bisogno di un caffè, magari solo preparato. Se ne andò così e qualcun altro ancora, non si fece nemmeno vedere.
Frasi di circostanza. Quel giorno mi fece capire il valore dell'amicizia, quella vera. Quella che non si ferma solo alle parole e alle buone intenzioni ma chi si da da fare senza che sia richiesto. All'amic* non si chiede, si fa a meno che ci sia qualcosa di interiore e non visibile che necessita di un dialogo per capire e aiutare. Eppure a tutti loro avevo sempre dato una mano. La macchina in panne, la porta che non si apre che ogni volta che qualcosa succede in paese e pure in rete quando si sa che Luca sa fare e allora non importa chiedere no? Basta dire: ho questo problema sapendo che Luca si rimboccherà le maniche perché l* considera amic*. Prima Luca, poi i pompieri, i cc e pure lo webmaster a seconda di quello che si necessita. Per l'amic* ci si sporca anche nella melma, anche per solo un abbraccio e chi rimane in piedi a guardare, non è un amic*, non è manco un'amante che prima deve essere amic*, poi il resto, forse.
Ecco, quando poi faccio pulizia il succo è questo qui. Chi amico dice di essere e chi non dice un cazzo ma dimostra con tutta la forza, di essere tale.
Fate come vi pare ma la fatica e il tempo non sono ripagabili da un amic* se non con la riconoscenza ed il sorriso e se qualcun* fa il furbo, e beh, a suo "rischio e pericolo". Nell'articolo di Andrea Scanzi dal "Il fatto quotidiano" si legge: "Se mi sputi sul divano di casa, io ti caccio...." ma ti caccio se sputi su di me, sui miei affetti, sulla mia famiglia, sul mio lavoro e sopratutto se sputi sulla mia dignità e limitrofi.
Ti caccio se ti metti a guardare la mia fatica ed il mio dolore e non fai un cazzo perché hai paura di sporcare le mani linde e profumate perché sarò rognoso, difficile, strano e tutto quello che volete ma su questa roba per la miseria ho più crediti che debiti nonostante che sbagli e di brutto alle volte.
Ti caccio senza tanti complimenti e te lo dico una volta, due e pure tre: "Se ti è rimasto inavvertitamente qualcosa attaccato alle mani, posalo, è meglio", poi non chiacchiero più. Faccio come adesso, sto zitto. Censura ma fuori dai coglioni per Dio e se non capite e beh, si vede che anche io ho dei lettori "webeti". Così non vi fate le solite seghe mentali, ci sono i post vecchi che spiegano e sono buddista ed uccido solo mosche e zanzare che per quello che mi riguarda ogni forma di vita è sacra, anche le più idiote. Non è un post mirato ma siccome qua pare far comune il ripetersi del solito atteggiamento, meglio mettere due puntine sulle i. Namastè.