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mercoledì 31 luglio 2013

Un dito nel culo o Monsieur Plaisir parte II


Buon giorno navigatori folli.
Stamattina guardando il blog mi sono accorto che il pompino con massaggio prostatico ha raggiunto quota 5570 accessi. Azzo! :P
L'idea che vi siano st

ati quasi 6000 dita nel culo mi fa decisamente sobbalzare di felicità! :) E pensare che sto post mi venne richiesto da un'amica che voleva vivacizzare la scena con il suo dom!
Spettacolare risultato dai!
Comunque sia, cari lettori, incazzati con me perché regolarmente vi spedisco a quel paese quando parlate di dominazione e sottomissione, quando vi iscrivete a gruppi di social networks in cui si cercano schiavi/e e padrone/i, in cui la mercificazione della cosa raggiunge livelli di disumanità talmente assurdi che eleggete i vari romanzi di gor come bibbie da seguire o film cult come H. d'O, come regole base per una schiava.
Eppure madre natura vi dovrebbe avere dato un cervello da sviluppare dei sentimenti da seguire, qualcosa che possa in qualche modo farvi andare oltre le apparenze e capire le cose e non di fermarvi alla superficialità o alle mezze tecniche che mastro vi ha messo on line perché voi possiate usufruire quando portate il collare o avete una frusta in mano.
Un po' incacchiato adesso ricominciamo da qualche vecchio post. Cosa cazzo fa mettere nelle mani di qualcun altro il proprio piacere?
Un ruolo, una condizione, un desiderio di voler provare o la fiducia?
Perché il ruolo non implica necessariamente che siate la schiava o il padrone di tutti, è no. Sarebbe come dire io sono di sangue nobile e allora voi, poveri mortali ubbidite. FINITA, è un abuso. Non c'è nessuno che comanda per diritto divino, perché si è scelto qualcosa che ritiene più congeniale a se stesso.
Ci deve pertanto essere una condizione particolare per cui il bottom (di qualunque sesso sia), debba e voglia pretendere prima di infilarsi sotto le grinfie di un top (sempre di qualsiasi sesso sia), e si chiama FIDUCIA. Prima che vi sia questa condizione non esiste nessun bottom, nessun top. Siete solamente potenziali Top e Bottom. In altre parole siete solo persone che si studiano a vicenda.
Ne avete preso atto si o no? Nel caso negativo, FISICA intesa come materia scientifica: Energia potenziale.
Potenzialmente siete un top, potenzialmente siete un bottom ma fintanto che la condizione di accettazione reciproca siete di nuovo delle mezze seghe in cerca di un partner. Non esiste nessun frustino, nessun aspetto esteriore che possa cambiare sta cosa.
Detto e preso atto di questo c'è un passo successivo e che è la chiave di volta in cui vi arenate. Il bottom deve ubbidire al top. Nisba! Nicht! Niet! No! Questo è un abuso. Il piacere deve essere reciproco, sempre. Non solo nell'obbedienza chi sta sotto deve trovare soddisfazione ma anche da quello che si fa e come si fa perché è un dato di fatto che chi sta sotto "subisce" un piacere imposto ed è un piacere se chi sta sopra conosce abbastanza bene il proprio partner da non sbagliare per lo meno nell'applicare una tecnica. Semplice fisica, per adesso nessuna umanità. Condizioni basi per cui per lo meno vi sia piacere fisico.
Questo presuppone dialogo, aprirsi, parlare. Inutile che cerchiate di provocare un orgasmo ad una donna vaginale frustandole la fica. Ci state dei secoli. O è clitoridea e allora se ne parla o nulla da fare. Capito il concetto?
Entrambi dovete sbottonarvi sia nelle vostre abilità sia nelle vostre richieste. Insomma chiunque apra le cosce per farsi fare quello di cui sopra, alla fine vuole tornare a casa intera ed essere poi "riutilizzata" per un altra volta e questo è il concetto di RACK ma senza andare a cercare acronimi inglesi è semplicemente RISPETTO.
Detto questo "io" posso essere il miglior leccatore di fica del mondo ma il mio modo non potrebbe adattarsi a la signora che se le fa fare. L'unico modo di scoprire sta cosa è quella di provare e questo è il piacere della scoperta della vita ma anche quella situazione in cui si provano le delusioni più cocenti. Mi spiace ma non c'è niente da fare.
Ecco, adesso siamo nella condizione per cui il bottom anche solo per provare si affida al top per trarre piacere. Già, che se un top se la scopa in bocca e dopo due colpi si sborra dentro e quella è ancora li a chiedersi "ma io quando mi diverto", qualcosa non funziona. Seguita a divertirsi uno solo ed è di nuovo un abuso non importa se per incapacità pratica o per idee precostituite (sono il top, faccio quello che mi pare), rivestirsi ed andare a casa.
Già perché alla fine, tirando via tutte le sovrastrutture ed i termini che in questi cinque o sei anni ci avete buttato su, il tutto si restringe a qualcosa di semplice, puro, quasi scontato. C'è un bottom che affida il proprio piacere all'abilità (per lo meno a quella), di un top che deve saper gestire e rispettare chi sta sotto. Il bottom non pensa in quel momento, se pensa, se passa le ore a chiedersi che cavolo stia succedendo, c'è qualcosa che non va

. Lo stato in cui qualcuno gode credo si possa descrivere in un modo solo: ABBANDONO. Godi se sei immerso nel piacere ed hai piacere se quel piacere è ben gestito dal top. Se ti sa fare. Allora quell'energia potenziale si è trasformata in energia cinetica accumulatasi prima con il desiderio, ed in forza meccanica durante.
Ora, tutto questo non è un valore che si applica solamente nei rapporti sado maso. CHIUNQUE scopi anche per il solo gusto di farlo cerca soddisfazione e per averla ha bisogno del partner.
Bon, adesso che siamo arrivati qui se ci siamo arrivati visto che potete di sicuro essere usciti da questo sito perché sta roba in aperta contraddizione con quello che pensate o credete, cerchiamo di concludere.
Un rapporto sado maso funziona fintanto che chi controlla sa per lo meno dare piacere in forma puramente tecnica a chi sta sotto. Chi sta sotto non può, se vuol godere, che abbandonarsi a questo piacere che se si mette li a pensare cose del tipo "devo venire, devo venire" oppure "questo che cazzo fa? leccami, leccami, ancora dai non cambiare ritmo, oh no...", non ci riuscirà mai! Conclusione: la chiave del piacere di chi subisce è proprio l'abbandono. Fisico e mentale a cosa gli viene provocato. Siete a sto punto coscienti che il vero controllo non è sul soggetto ma sul suo piacere e sul suo stato?
Non importa se non avete capito, non ci arrivate fine, stop, punto
Questa verità è personale, ha mille sfaccettature sul modo in cui si arrivi a questa condizione. Darsi uno schema aiuta, mette ordine nei pensieri, è molto zen. Dove c'è ordine c'è pure chiarezza, dove c'è chiarezza c'è verità. A questo serve capire non a polemizzare. Ho cercato di esporvi un ragionamento logico, coerente ed evolutivo basato su conseguenze logiche. Posso cambiare idea? Di sicuro ma portatemi concetti e informazioni che abbiano un senso e che possano farmi mutare idea non perché lo dite voi o lo dico io.
Il discorso non è concluso, seguirà un altro post. Buona giornata sia che abbiate accettato, sia che sta roba vi abbia semplicemente fatto incazzare.





giovedì 10 maggio 2012

Malattie a trasmissione sessuale ed incontri protetti

Vale la stessa, solita premessa: questo non è un blog medico, io non sono un medico e non mi intendo di medicina. Questo articolo è frutto solo di informazione reperita in rete, di un po' d'esperienza di studio e non è da seguire alla lettera. Anzi, per le vostre accurate informazioni mediche, rivolgetevi al vostro medico di fiducia: é suo dovere darvele e voi di essere informati prima di fare qualche passo falso e poi pentirvene. Prendete questo pezzo come una informazione superficiale, da approfondire nelle sedi e nei luoghi più opportuni ed adeguati.

Siccome c'è una furba che se non ti metti il preservativo non te la da' allora m'è venuto in mente di fare un bel post da riderci su, sulle protezioni da usare nel caso di sesso o incontri bdsm che quelle descritte nell'HIV non gli andavano bene.
La prima domanda da porsi pertanto è:
DA COSA CI PROTEGGIAMO?
Una per volta va, così magari si fa più chiarezza su cosa bisogna adottare per fare sesso o bdsm sicuro.

Gonorrea o blenorragia, detto comunemente "scolo": è sufficiente il contatto con gli indumenti intimi dell'altro partner, pulirsi con lo stesso asciugamano, alle volte anche baciarsi, il cunnigulus (leccare la topa), i rapporti anali e quelli normali. Insomma è sufficiente un semplice contatto. Il batterio al contrario di  HIV, sopravvive all'aria. Quindi il solo uso del preservativo sul cazzo è non serve a nulla. Proprio a nulla. L'unico modo serio per evitare un contagio di gonorrea è non averla, quindi analisi. Altrimenti guanti, nessun o quasi contatto fisico e attenzione anche al letto dove ci si sdraia assieme.

Sifilide: è causata da un batterio molto aggressivo e anche un numero limitato di questi, può causare il contagio. Si trasmette attraverso tutti i rapporti sessuali, cunnigulus e fellatio incluso. Vale per come sopra. Il semplice preservativo su cazzo come protezione equivale semplicemente a non proteggersi.

Gardnella e questa è proprio bella. Già perché il 30% delle donne è portatrice di questa malattia. Si tratta di un comune batterio presente in TUTTE LE DONNE, solo che in alcuni casi o dietro alcune condizioni, incluso quel che si porta come biancheria intima, può alterare tutta la flora batterica vaginale moltiplicandosi a dismisura. L'odore di "pesce", in genere è causato proprio da questo batterio. Nell'uomo che fa? Ti può causare una uretrite infiammatoria ma in questo caso il preservativo è sufficiente.

Chlamydia: rapporti sessuali, in particolar modo quelli anali. Il preservativo in genere è sufficiente ma siccome da sintomi solo quando oramai siamo già infettati di brutto, nessuno si accorge di averla. Nell'uomo etero causa uretriti (infiammazione dell'uretra), gonfiore allo scroto, formazioni allungate sull'epidimo (cercarsi il termine grazie che altrimenti scrivo una vita). Nei gay, prochite (infiammazione del retto, diarrea). Nella donna: infiammazione della cervice con facilità di sanguinamento, uretriti.

Ureaplasma urealyticum: anche per questo è sufficiente un preservativo e siccome nel 70% dei casi infetti, non da' sintomatologia evidente, puoi contagiare o ricevere il contagio da qualcuno e non te ne accorgere fintanto che è troppo tardi ed il tardi significa problemi a carico dell'uretra, dei reni, della prostata, epididimi e compromettere anche la fertilità. 

Ce ne sono altre al livello batterico e micologico, ma qui mi fermo. Passo ai virus ed alle epatiti.

Il papilloma virus o HPV: è molto diffuso, si può contrarre in diversi modi anche per contatto con pp in un bagno pubblico non scaricato, con indumenti, con tutto quanto fa semplice contatto fisico. Il preservativo non è pertanto sufficiente. Per evitare di contrarlo, vi sono analisi specifiche, ed ovviamente, se non ce l'hai, non contagi. Non metti a rischio insomma la tua e la palle del tuo partner scopazzando a destra e a manca o avendo comportamenti poco igienici nella vita di tutti i giorni. Il che non significa girare il mondo con una bottiglia di disinfettante ai quaternari d'ammonio o di cloriti (es varichina o amuchina, ipoclorito di sodio in entrambi i casi).

HIV, già trattato, vedi POST

Epatite B: Come sopra, si trasmette nei rapporti sessuali ed in presenza di sangue. Da quel che leggo, bastano i fluidi corporei. Quindi protezione totale.

Epatite C: trasmissibile attraverso il sangue, molto pericolosa e subdola, causa danni al fegato e tumori. In genere non è legata ai rapporti sessuali ma si può contrarre attraverso i rapporti sessuali. Ad esempio facendo sesso durante o in prossimità del ciclo, causando lesioni alla pelle con fuoriuscita di sangue anche in modo involontario. Vedi sempre post HIV.

Pellicola trasparente da cucina
Si può usare come diga per il cunnigulus
al posto di un preservativo aperto.
Concludendo: per fare sesso sicuro il preservativo da solo non sufficiente. Ci sono malattie serie e gravi il cui semplice contatto può causare contagio.
Andare a dire a chiedere a qualcuno: "ma tu lo usi il preservativo?" significa non aver chiaro bene il rischio che si corre. Andare a chiedere a me, ma tu usi il preservativo ti viene data una semplice risposta: "NO". La ragione è perché c'è solo un modo di fare sesso sicuro più e che coinvolge più o meno entrambi i modi. Avere prima di tutto una vita, sana, regolare e di non saltare da un partner all'altro in poco tempo e dopo una conoscenza superficiale ed un comportamento igienico corretto aiutano a diminuire il rischio. Gran parte di queste malattie non si conclamano in poco tempo: un'analisi personale saltuaria, evita gran parte del rischio.
Nel caso di sesso o bdsm sicuro, il contatto personale è oltremodo ridotto e soprattutto molto ma molto protetto per evitare tutte le possibilità di contagio. A molti questo non piace. E' molto asettico, spesso si usano oggetti e l'oral se c'è, passa attraverso materiali plastici di ogni genere dal cellophane, al lattice, al nitrile.
Quindi risposte o domande a cazzo al primo contatto sarebbe bene evitarle così da non vedersi spedire a fotbar per ignoranza congenita. Anche perché, personalmente non ho nessuna intenzione di andare a letto o fare bdsm con qualcuna vestito con uno scafandro o quasi, semplicemente non mi diverto. Altra cosa è sapere cosa hai, se ce l'hai e quindi TI SEI CONTROLLATA ed allora si adegua il modo al rischio ma tirando alla cieca diventa tutto un gran casino di protezioni. Meglio un cinema.

martedì 10 aprile 2012

Psicologia nel bdsm - per conoscersi meglio.


Adesso e per la prima volta sul blog mi spingo ad affrontare problematiche psicologiche ed evocative in modo serio, forse non comprensibile a tutti ed è proprio per questo timore che non l’avevo fatto prima. Ho scelto da tempo un linguaggio semplice, di facile comprensibilità, di “messaggi” visivi attraverso le fotografie e quando ho affrontato alcune pratiche o aspetti interiori, è stato solo con una voluta “superficialità” per lasciare agli altri un attimo di riflessione introspettiva e di analisi interiore.

Oggi vi espongo il mio pensiero, serio, profondo, logico e psicologico per quel che vale.

  
Abraxas
Mi rifaccio un po’ al dualismo Jungiano già espresso da Herman Hesse nel romanzo “Demian” del 1919: Demian aveva detto allora che possediamo bensì un Dio da noi venerato, ma egli rappresenta soltanto una metà del mondo arbitrariamente staccata (il mondo “chiaro”, ufficiale, lecito). Si deve però poter venerare il mondo intero e perciò o si deve avere un Dio che è anche diavolo o bisogna introdurre accanto al servizio divino anche un servizio diabolico. Ed ecco ora Abraxas, il Dio che era Dio e diavolo insieme” in cui non vi sono parti staccate ma luci ed ombre parti della stessa persona.”

Ritorno a dire con forza che questi concetti nel mondo occidentale, sono arrivati solo un secolo fa e che prima, a causa della forte influenza clerico-cattolica in ogni sua forma, aveva scisso per secoli il bene ed il male, il bianco ed il nero. Sei santo o peccatore ed in base a questo ed al comodo, ti giudichiamo e ti espelliamo dalla società se non nel senso stretto della parola o ti mettiamo al rogo direttamente in pubblica piazza. In oriente il “chi”, il bilanciamento delle due forze, positive e negative, albergano nello stesso individuo da millenni. E’ un concetto di base dove il chi, il bianco ed il nero, sono graficamente separati ma parte dello stesso cerchio.
Così in ognuno di noi vi è Abraxas in una funzione inscindibile. Abraxas è il “peccato” e la “santità”, quello che siamo, ovunque andiamo.

In due persone che si affacciano al bdsm, sarà semplice essere attratti da una bella legatura, da una bella fotografia, da una situazione eccitante, da uno o più orgasmi intensi, da piaceri “broibiti” dalla società moderna e da quella arcaica. Vero, alcune cose sono state sdoganate da tempo. Adesso vi sono i sexy shop dove si può acquistare ogni genere di attrezzatura per dare o darsi piacere che fino a qualche decina di anni fa, proprio non esistevano.

Però non esiste bdsm senza abbandono, non esiste bdsm senza legame ed il legame non è solo attrazione ma è anche e soprattutto fiducia. Una donna che ti apre le cosce e ti mostra la fica non è sesso, è mostrarti l’anima. Una donna che legata magari ad un tavolo viene percossa a cinghiate ti mette a disposizione il suo dolore fisico ma chiede protezione per il dolore dell’anima. Chi prende sputi in faccia, chi riceve offese, degradazione, umiliazione fisica chiede dietro la maschera della fisicità soprattutto rispetto interiore. Questo è il dualismo sempre presente nel bdsm o in qualsiasi atto di sadomasochismo. Il legame, la fiducia si forma se dietro ogni gesto c’è una dimostrazione di rispetto interiore accompagnato da un “non apparente” rispetto per il corpo e per la stessa anima. Non è una contraddizione. Le due cose vanno a completare i due aspetti delle nostre personalità.

Quindi seguito a sostenere che vi siano due modi di affrontare lo stesso gesto e che ogni passo debba essere seguito dalla giusta preparazione interiore. Lo so che è semplice legare una donna e fustigarla se in lei c'è fiducia. Il punto è solo questo: come provo, come valuto la profondità della sua di fiducia? Qualcuno potrà rispondere ma a che serve se è quello che vuole? Rispondo semplicemente che è questione di passi e rimane questione di crescita e di percorso assieme altrimenti non sono un master ma un dom che ti lego, faccio quello che mi pare, godiamo e ciao. Arrivederci alla prossima. Se mi definisco master la tua fiducia può semplicemente manifestarsi stando ferma da sola davanti ad un frustino, libera di fuggire in ogni momento se la situazione lo richiede e quando fiducia davvero c'è e che ti porta a quell'abbandono che cerchi e di cui mi faccio custode e guida, userò le corde.


Quando la “mia” psicologa-miss mi disse dietro ad una logica semplice, pratica, coerente e senza tanti fronzoli che una volta accertato che quello che fai da piacere, che quello che fai rispetta chi hai accanto in ogni suo aspetto di integrità, che quello che fai è una crescita comune dove sta il male o il divieto o il peccato? In effetti è questa la sostanza. Puoi fare “qualsiasi” cosa che ti viene per la testa se non dimentichi questi principi. Il resto è indottrinamento, è opinione legata ad un modello di società, a concetti e valori che si affermano nel tempo ma che spesso sono impregnati di religiosità bigotta. Per me non esiste il peccato. Non dovrebbe se credi in Dio e deve se credi in un Dio che parla attraverso una Chiesa o attraverso gli uomini spesso conducendoli alla follia.

D’altra parte anche lo stesso Jung venne influenzato dal suo viaggio in India del 1937. Troviamo le sue riflessioni sui Lingam, dei templi dello stato di Orissa nei sui scritti ma anche per questi, non possiamo prescindere dal contesto e le conoscenze storiche dell’epoca. Ci è stato detto tutto? Ha riportato davvero quello che pensava e quello che pensava è scevro da condizionamenti socio-politico-religiosi? Difficile. Difficile per tutti ma bisogna sforzarsi di farlo pare arrivare a individuare quello che per quanto più possibile, si avvicina alla verità. Un po’ come la meditazione nel “distacco” corporale buddista. Vedere le cose da fuori, senza condizionamenti, lasciando la mente aperta a nuove conoscenze, a nuove possibilità. Questa è la chiave della ricerca e del cammino assieme e da esseri umani, con la giusta e la dovuta dose di empatia anche con una bella, sana e coinvolgente dose d’amore e di passione reciproca.

E' chiaro che nessuno è disposto a dare la propria interiorità a chiunque. E' più facile dare il proprio corpo nella ricerca di ottenere qualcosa per lo spirito ed è spesso questa la ragione di tante delusioni affettive. Mentre il letto si fa con la tecnica, il sentimento si "tocca" solo con altri presupposti. L'apertura mentale ad accogliere qualcuno che per forza è diverso da te, l'accettazione di chi siamo per come siamo e per cosa ci piace anche nell'estremo. Il rispetto per l'altra persona che appunto, diversa da te, di sicuro interpreta quello che fai e per come glielo poni in modo diverso. Quante volte si sente dire: "scusa, ho sbagliato, non volevo?". Meglio parlare. Conoscersi. Accettabile all'inizio, quasi intollerabile dopo. Tenere presente che in ogni frustata, in ogni capezzolo ammolletato, in ogni strillo, in ogni avvolgimento con le corde c'è un gesto d'amore. "Riconoscere la vita in ogni respiro" ecco ;).



lunedì 26 marzo 2012

Sesso sicuro o comunque insicuro - HIV - sieropositività, aids.

Questo è un argomento che non ho mai trattato. Che si fa per fare sesso sicuro? Come al solito non sono un medico, quindi vale sempre il solito consiglio di prendere tutto con le molle e soprattutto se avete qualche articolo serio o volete portare il vostro contributo, siete benvenuti.
 Per iniziare, faccio riferimento a tre siti:
http://www.europrofem.org/contri/2_08_it/it-sex/01it_sex.htm
http://www.sportmedicina.com/speciale_-_aids_3.htm
http://www.arcigaymilano.org/dossier/aids/comesicontrae.htm

Parliamo di HIV e come si diffonde.

Virus HIV
"Per via ematica.
Le trasfusioni di sangue infetto possono trasmettere il virus HIV. In Italia dal 1988 il sangue destinato a trasfusioni viene sottoposto a screening per il virus HIV. Lo scambio di siringhe può trasmettere il virus HIV. Iniettarsi droghe con siringhe nuove non trasmette alcun virus, ma può portare a comportamenti a rischio come appunto lo scambio di siringhe.

Per via sessuale.
Il virus può essere presente oltre che nel sangue anche in altri liquidi biologici. Nello sperma e nelle secrezioni vaginali il virus può essere presente in grande quantità.

Per via verticale.
La madre può trasmettere il virus HIV al figlio durante la gravidanza, al momento del parto o durante l'allattamento. La possibilità che questo avvenga si riduce fortemente se la madre è in terapia con antiretrovirali, fino ad essere meno del 10%. Il bambino non avendo anticorpi propri eredita gli anticorpi della madre, quindi può nascere sieropositivo, ma non avere il virus. In questo caso il bambino ritornerà sieronegativo durante i primi mesi di vita. Studi recenti dimostrano una notevole riduzione di casi di trasmissione dell'HIV nel caso in cui la madre sia sottoposta ad idonea terapia durante la gravidanza e partorisca con parto cesareo."

Allora andiamo al sodo. Il virus passa attraverso le mucose o la pelle se ha escoriazioni più o meno evidenti. All'atto pratico ci becchiamo il virus se:
  1. Prendiamo il getto di sperma in bocca ed abbiamo delle ferite anche micro. E per intenderci: vi sanguinano mai le gengive quando vi lavate i denti? Ecco, questo potrebbe essere sufficiente da farvi avvelenare dal veleno di un serpente mentre lo succhiate dal morso subito da un amico o da una semplice persona a cui prestate soccorso. Quindi non succhiate il veleno dei serpenti, non succhiate lo sperma dal cazzo del vostro ragazzo se lui è siero positivo. Se lo siete voi che succhiate a meno che non abbiate una bocca sanguinante, non vi sono rischi.
  2. Leccare il culo. Non ci sono studi che confermano da sola la trasmissione ma se la vedete in un contesto pratico, ci sta. Fate delle inserzioni anche con le dita durante un rapporto, graffiamo che è impossibile fare attenzione in quelle situazioni o facciamo un'inculata abbastanza rude, ci mettiamo la lingua e addio. In ogni caso con questa pratica qua, ci possiamo beccare altre malattie a trasmissione sessuale. Qualcuno è in grado di sapere se nell'ultima ora si siano provocate delle lesioni anali per qualche stracazzo di ragione? No. Allora anche qui un rischio c'è, è imponderabile, poco valutabile ma non è a zero. Una pellicola trasparente o con un preservativo, toglie il rischio. 
  3. Lecchiamo la topa di qualcuna con delle ferite in bocca. Lecchiamo la topa di qualcuna con delle perdite di sangue es mestruazioni o delle lesioni magari causate da un rapporto precedente un po' "violento". Graffi interni magari da esplorazioni con dita. Per esperienza si causano anche con unghie corte. Mi è successo più volte durante le pratiche di "stimolazione punto G" sopratutto a causa dei di lei inconsulti movimenti. E' bene essere chiari anche qui. Non esistono casi accertati di trasmissione di HIV attraverso il cunnigulus. Ovvio che se vi mettete a farlo durante il mestruo, sarete probabilmente il primo tra questi! Per il resto e con qualche attenzione e cautela anche se nessuno vi potrà mai garantire lo zero, il rischio è quasi zero.
  4. Scopiamo senza preservativo e lei/lui prima ci ha tirato un pompino provocando delle microferite sul glande. Senza microferite i fluidi vaginali veicolano comunque in un senso, lo sperma nell'altro.
  5. Scopiamo senza preservativo, non abbiamo ferite o microferite poi andiamo al cesso a lavarci ed usiamo un sapone neutro. Veicoliamo così il virus che risale nei dotti uretrali o vaginali. Usate un sapone a ph acido.
  6. Facciamo del fisting anale, provochiamo delle ferite all'intestino e ne abbiamo alcune sulle mani e addio. Vale in ogni senso. Usate i guanti. Usateli comunque anche ad intestino pulito.
  7. Facciamo del sesso anale senza protezione e con poca lubrificazione. Magari il lui è pure armato bene e si provocano escoriazioni. Fine della prospettiva di evitare il contagio. Usate SEMPRE dei lubrificanti all'acqua e non oleosi. Non vi posso dire quello che uso io ma vi metto il link. Comodissimo in piccole strip monouso. Non è solo lubrificante ma anche protettivo per la pelle. Allergia al lattice, sempre più comune, materiale di cui sono fatti i preservativi. Ce ne sono anche di senza. Sono fatti in nitrile. Vale anche per i guanti. Sono pure comodi per rivestire eventuali oggetti di lattice con cui giocare. Si evita pertanto il contatto diretto con le mucose ed il lattice pur mantenendo i pregi del materiale: elasticità, morbidezza, "calore" etc etc.
  8. Per pratiche sadomasochiste: frustate = abrasioni = sangue = facile trasmissione di HIV. Niente morsi, niente graffi, niente di niente. Usate un flogger, non un frustino magari, siate delicati, non rompete la cute. Non provocate abrasioni. Usate le mani magari per uno spanking o un paddle.
  9. Pissing. L'urina non è generalmente infetta da virus HIV fatta una possibile eccezione di presenza cospicua di sangue dovuta ad altre situazioni o se così si vuole, visto che la medicina non è una scienza esatta, a causa di malesseri dovuti alla malattia. Sangue visibile. Non è rischioso ricevere pissing addosso da parte di una persona sieropositiva se non in presenza di lesioni cutanee. Non è rischioso manco riceverlo in bocca fatto salvo le note di cui sopra. Ci sono comunque altre malattie trasmissibili attraverso i fluidi corporali questo incluso. Quindi e comunque.. ocio! (http://www.gay.it/forum/viewtopic.php?f=27&t=13173 e vi suggerisco i post di 
C'è qualcosa che dovete sapere e tenere ben presente SEMPRE e che rende l'infezione da HIV meno facile e meno pericolosa di una epatite C. Il virus non resiste a temperatura ambiente. Quindi se avete toccato dei fluidi corporali e a fine "session" volete assaggiarne il sapore. In alcuni casi potete pure farlo. Roba da urlo no? ;) E questo non è uno scherzo! :)
Adesso qualcuno mi dirà: ma perché tu vai a dire queste cose? Intanto se lo conosci lo eviti, come diceva uno dei primi spot. In secondo luogo non è giusto discriminare. Mi pare assurdo magari dire no, con te no e poi fare del paracadutismo, correre in auto, fare immersioni profonde e via così. Oppure ghettizziamo, facciamo finta che HIV non esista, non pratichiamo sesso sicuro e stiamo alla sorte. Allora? :)
Esci con una che è una stronza nell'anima, che ti chiede unicità e poi passa 3 o 4 giorni a settimana in letti diversi e non te lo dice. Questo è un rapporto a rischio! Se la matematica non è un opinione e non lo è, la possibilità di contrarre HIV, è molto alta.
Partner sicuri significa scelte di vita sicure. Chi l'ha preso dal dentista lo buttiamo a mare? Che se ne vada con un altro sieropositivo? Naaaaaaaa ci sono ceppi diversi, potrebbe pure essere peggio per loro che per noi.

Vado su note pratiche. La percentuale di donne uomini tra i 25 ed i 65 anni è di circa 26.000.000 con una media di un 30 % tra le coppie regolari che tradisce.
La cifra si riduce a 7.800.000 unità di papabili senza contare quelli che per altre ragioni non potrebbero comunque avere relazioni extraconiugali o occasionali. Il risultato è che due persone su cento che incontrate sono sieropositive. Con dati statistici alle mani, sono convinto che si arriva facilmente ad una persona su 30 la quale è sieropositiva e non ve lo dice o che è onesta e vi stoppa prima. Magari voi insistete per non usare precauzioni, lei o lui avranno bisogno di un contatto più umano e profondo e lasceranno perdere il preservativo e tutto il resto con facilità o magari sono della famiglia degli stronzi che non ve lo dicono e basta oppure ancora quelli dei coglioni che senza aver usato protezioni, sono sieropositive e non lo sanno.
Che si fa?
Si butta nel cesso l'umanità? Vi riporto per intero lo scritto di "Almadell" che è sostanzialmente "perfetto", che condivido in ogni sua più piccola parte e che centra la parte del problema.


"Emozioni ed emotività"  sono cose verso cui, io personalmente, sono più pudico rispetto a questioni di sesso.  Per me i sentimenti sono una cosa infinitamente più privata del sesso; sarà che considero l'Amore una cosa importante mentre il Sesso una specie di piacevole ginnastica. Mi vergognerei di più a parlarti delle mie passeggiate notturne mano nella mano; rispetto alle mie tecniche per la doppia penetrazione. Perché a essere SACRI sono i nostri sentimenti e non le nostre secrezioni. Anche se tu fai sesso solo con la persona che ami ricordati che è l'Amore ad aver reso magico quel momento: sarebbe stato magico anche se aveste solo parlato. Io frequento masochisti da una vita. E non mi sono mai sembrati meno equilibrati dei Romantici. Perché "farsi umiliare per gioco" è un'ottima palestra per non "farsi umiliare davvero". Io gioco a Risiko e non sono un criminale di guerra. E francemente preferisco parlare con voi dei miei "giochi" e delle volte che dico "cagna" rispetto alle volte che dico "cucciolo". Ci mancherebbe altro che parlare di relazioni non fosse un "nervo scoperto"! Accidenti, è il "nervo" più importante quello che arriva dritto al cuore. 
Mi preoccupa di più che sembri a te un "nervo scoperto" parlare di "perversioni sessuali": questo nervo fa "pulsare" una cosa sola che non è certo la più importante.
Quindi conosciamolo, cerchiamo di approcciarci al partner in modo tale che se vi capita, non sia relegato in una comunità d'infetti ma consci che il rischio si può evitare e che la differenza sta proprio nell'anima di chi ci sta accanto non nel gesto di per se. Si rinuncia per amore si vive secondo sentimenti non paure. Le paure si affrontano, i sentimenti si possono solo accettare.

Statistiche: http://www.stopaids.it/prevenzione-hiv/percentuali-di-rischio e se qualcuno non sa cosa significhi "rimming", è semplicemente leccare il culo, il buco del culo :).

Qualche comodo link:
Acquisto di preservativi in lattice, più sottili per la vagina, più robusti per quello anale.
Acquisto di preservativi in nitrile:
Guanti in nitrile:


Per qualsiasi contatto penetrativo,
usate i "guanti"







martedì 22 novembre 2011

BDSM infiniti confini - rilancio di un post dell'amico Jed ed alcune puntualizzazioni

Rilancio dal blog dell'amico Jedrik San, come riporta licenza, senza subire modifiche:

"Avvertenza: Citazioni improprie

Avverto tutti i lettori/lettrici che non io non sono in alcun modo coinvolto con il sito www. bdsmindefiniticonfini . org , e men che meno sono conivolto con il suo autore.

Da questo sito mi è stata chiesta l'autorizzazione di riportare la traduzione di un articolo che avevo pubblicato tempo fa.  Io ho risposo che andava bene, ma solo perchè la mail che mi è stata mandata non era firmata con l'abituale nick usato dall'autore del sito in questione ma riportatva solo uno dei suoi tanti pseudonimi che io non conoscevo.

Ho quindi informato il suddetto autore che ho revocato il mio consenso.

Voglio che sia ben chiaro che non condivido il modo di vedere espresso in quel sito e che non condivido quello che quell'autore fa o dice.

Se il mio nome (o il mio blog) viene da lui citato, questo viene fatto senza la mia approvazione.

Chiedo scusa dell'equivoco, la prossima volta starò più attento :)


giovedì 10 novembre 2011

Sesso sicuro o comunque insicuro - HIV

Questo è un argomento che non ho mai trattato. Che si fa per fare sesso sicuro? Come al solito non sono un medico, quindi vale sempre il solito consiglio di prendere tutto con le molle e soprattutto se avete qualche articolo serio o volete portare il vostro contributo, siete benvenuti.
 Per iniziare, faccio riferimento a tre siti:
http://www.europrofem.org/contri/2_08_it/it-sex/01it_sex.htm
http://www.sportmedicina.com/speciale_-_aids_3.htm
http://www.arcigaymilano.org/dossier/aids/comesicontrae.htm

Parliamo di HIV e come si diffonde.

"Per via ematica.
Le trasfusioni di sangue infetto possono trasmettere il virus HIV. In Italia dal 1988 il sangue destinato a trasfusioni viene sottoposto a screening per il virus HIV. Lo scambio di siringhe può trasmettere il virus HIV. Iniettarsi droghe con siringhe nuove non trasmette alcun virus, ma può portare a comportamenti a rischio come appunto lo scambio di siringhe.

Virus HIV
Da: https://micro.magnet.fsu.edu/cells/viruses/hivvirus.html
Per via sessuale.
Il virus può essere presente oltre che nel sangue anche in altri liquidi biologici. Nello sperma e nelle secrezioni vaginali il virus può essere presente in grande quantità.

Per via verticale.
La madre può trasmettere il virus HIV al figlio durante la gravidanza, al momento del parto o durante l'allattamento. La possibilità che questo avvenga si riduce fortemente se la madre è in terapia con antiretrovirali, fino ad essere meno del 10%. Il bambino non avendo anticorpi propri eredita gli anticorpi della madre, quindi può nascere sieropositivo, ma non avere il virus. In questo caso il bambino ritornerà sieronegativo durante i primi mesi di vita. Studi recenti dimostrano una notevole riduzione di casi di trasmissione dell'HIV nel caso in cui la madre sia sottoposta ad idonea terapia durante la gravidanza e partorisca con parto cesareo."

Allora andiamo al sodo. Il virus passa attraverso le mucose o la pelle se ha escoriazioni più o meno evidenti. All'atto pratico ci becchiamo il virus se:
  1. Prendiamo il getto di sperma in bocca ed abbiamo delle ferite anche micro. E per intenderci: vi sanguinano mai le gengive quando vi lavate i denti? Ecco, questo potrebbe essere sufficiente da farvi avvelenare dal veleno di un serpente mentre lo succhiate dal morso subito da un amico o da una semplice persona a cui prestate soccorso. Quindi non succhiate il veleno dei serpenti, non succhiate lo sperma dal cazzo del vostro ragazzo se lui è siero positivo. Se lo siete voi che succhiate a meno che non abbiate una bocca sanguinante, non vi sono rischi.
  2. Leccare il culo. Non ci sono studi che confermano da sola la trasmissione ma se la vedete in un contesto pratico, ci sta. Fate delle inserzioni anche con le dita durante un rapporto, graffiamo che è impossibile fare attenzione in quelle situazioni o facciamo un'inculata abbastanza rude, ci mettiamo la lingua e addio. In ogni caso con questa pratica qua, ci possiamo beccare altre malattie a trasmissione sessuale. Qualcuno è in grado di sapere se nell'ultima ora si siano provocate delle lesioni anali per qualche stracazzo di ragione? No. Allora anche qui un rischio c'è, è imponderabile, poco valutabile ma non è a zero. Una pellicola trasparente o con un preservativo, toglie il rischio. 
  3. Lecchiamo la topa di qualcuna con delle ferite in bocca. Lecchiamo la topa di qualcuna con delle perdite di sangue es mestruazioni o delle lesioni magari causate da un rapporto precedente un po' "violento". Graffi interni magari da esplorazioni con dita. Per esperienza si causano anche con unghie corte. Mi è successo più volte durante le pratiche di "stimolazione punto G" sopratutto a causa dei di lei inconsulti movimenti.
  4. Scopiamo senza preservativo e lei/lui prima ci ha tirato un pompino provocando delle microferite sul glande. Senza microferite i fluidi vaginali veicolano comunque in un senso, lo sperma nell'altro.
  5. Scopiamo senza preservativo, non abbiamo ferite o microferite poi andiamo al cesso a lavarci ed usiamo un sapone neutro. Veicoliamo così il virus che risale nei dotti uretrali o vaginali. Usate un sapone a ph acido.
  6. Facciamo del fisting anale, provochiamo delle ferite all'intestino e ne abbiamo alcune sulle mani e addio. Vale in ogni senso. Usate i guanti. Usateli comunque anche ad intestino pulito.
  7. Facciamo del sesso anale senza protezione e con poca lubrificazione. Magari il lui è pure armato bene e si provocano escoriazioni. Fine della prospettiva di evitare il contagio. Usate SEMPRE dei lubrificanti all'acqua e non oleosi. Non vi posso dire quello che uso io ma vi metto il link. Comodissimo in piccole strip monouso. Non è solo lubrificante ma anche protettivo per la pelle. Allergia al lattice, sempre più comune, materiale di cui sono fatti i preservativi. Ce ne sono anche di senza. Sono fatti in nitrile. Vale anche per i guanti. Sono pure comodi per rivestire eventuali oggetti di lattice con cui giocare. Si evita pertanto il contatto diretto con le mucose ed il lattice pur mantenendo i pregi del materiale: elasticità, morbidezza, "calore" etc etc.
  8. Per pratiche sadomasochiste: frustate = abrasioni = sangue = facile trasmissione di HIV. Niente morsi, niente graffi, niente di niente. Usate un flogger, non un frustino magari, siate delicati, non rompete la cute. Non provocate abrasioni. Usate le mani magari per uno spanking.
  9. Pissing. L'urina non è generalmente infetta da virus HIV fatta una possibile eccezione di presenza cospicua di sangue dovuta ad altre situazioni o se così si vuole, visto che la medicina non è una scienza esatta, a causa di malesseri dovuti alla malattia. Sangue visibile. Non è rischioso ricevere pissing addosso da parte di una persona sieropositiva se non in presenza di lesioni cutanee. Non è rischioso manco riceverlo in bocca fatto salvo le note di cui sopra. Ci sono comunque altre malattie trasmissibili attraverso i fluidi corporali questo incluso. Quindi e comunque.. ocio! (http://www.gay.it/forum/viewtopic.php?f=27&t=13173 e vi suggerisco i post di 
Adesso qualcuno mi dirà: ma perché tu vai a dire queste cose? Intanto se lo conosci lo eviti, come diceva uno dei primi spot. In secondo luogo non è giusto discriminare. Mi pare assurdo magari dire no, con te no e poi fare del paracadutismo, correre in auto, fare immersioni profonde e via così. Oppure ghettizziamo, facciamo finta che HIV non esista, non pratichiamo sesso sicuro e stiamo alla sorte. Allora? :)
Esci con una che è una stronza nell'anima, che ti chiede unicità e poi passa 3 o 4 giorni a settimana in letti diversi e non te lo dice. Questo è un rapporto a rischio! Se la matematica non è un opinione e non lo è, la possibilità di contrarre HIV, è molto alta.
Partner sicuri significa scelte di vita sicure. Chi l'ha preso dal dentista lo buttiamo a mare? Che se ne vada con un altro sieropositivo? Naaaaaaaa ci sono ceppi diversi, potrebbe pure essere peggio per loro che per noi.

Vado su note pratiche. La percentuale di donne uomini tra i 25 ed i 65 anni è di circa 26.000.000 con una media di un 30 % tra le coppie regolari che tradisce.
La cifra si riduce a 7.800.000 unità di papabili senza contare quelli che per altre ragioni non potrebbero comunque avere relazioni extraconiugali o occasionali. Il risultato è che due persone su cento che incontrate sono sieropositive. Con dati statistici alle mani, sono convinto che si arriva facilmente ad una persona su 30 la quale è sieropositiva e non ve lo dice o che è onesta e vi stoppa prima. Magari voi insistete per non usare precauzioni, lei o lui avranno bisogno di un contatto più umano e profondo e lasceranno perdere il preservativo e tutto il resto con facilità o magari sono della famiglia degli stronzi che non ve lo dicono e basta oppure ancora quelli dei coglioni che senza aver usato protezioni, sono sieropositive e non lo sanno.
Che si fa?
Si butta nel cesso l'umanità? Vi riporto per intero lo scritto di "Almadell" che è sostanzialmente "perfetto", che condivido in ogni sua più piccola parte e che centra la parte del problema.

"Emozioni ed emotività"  sono cose verso cui, io personalmente, sono più pudico rispetto a questioni di sesso.  Per me i sentimenti sono una cosa infinitamente più privata del sesso; sarà che considero l'Amore una cosa importante mentre il Sesso una specie di piacevole ginnastica. Mi vergognerei di più a parlarti delle mie passeggiate notturne mano nella mano; rispetto alle mie tecniche per la doppia penetrazione. Perché a essere SACRI sono i nostri sentimenti e non le nostre secrezioni. Anche se tu fai sesso solo con la persona che ami ricordati che è l'Amore ad aver reso magico quel momento: sarebbe stato magico anche se aveste solo parlato. Io frequento masochisti da una vita. E non mi sono mai sembrati meno equilibrati dei Romantici. Perché "farsi umiliare per gioco" è un'ottima palestra per non "farsi umiliare davvero". Io gioco a Risiko e non sono un criminale di guerra. E francemente preferisco parlare con voi dei miei "giochi" e delle volte che dico "cagna" rispetto alle volte che dico "cucciolo". Ci mancherebbe altro che parlare di relazioni non fosse un "nervo scoperto"! Accidenti, è il "nervo" più importante quello che arriva dritto al cuore. 
Mi preoccupa di più che sembri a te un "nervo scoperto" parlare di "perversioni sessuali": questo nervo fa "pulsare" una cosa sola che non è certo la più importante.
Quindi conosciamolo, cerchiamo di approcciarci al partner in modo tale che se vi capita, non sia relegato in una comunità d'infetti ma consci che il rischio si può evitare e che la differenza sta proprio nell'anima di chi ci sta accanto non nel gesto di per se. Si rinuncia per amore si vive secondo sentimenti non paure. Le paure si affrontano, i sentimenti si possono solo accettare.

Statistiche: http://www.stopaids.it/prevenzione-hiv/percentuali-di-rischio e se qualcuno non sa cosa significhi "rimming", è semplicemente leccare il culo, il buco del culo :).

Qualche comodo link:
Acquisto di preservativi in lattice, più sottili per la vagina, più robusti per quello anale.
Acquisto di preservativi in nitrile:
Guanti in nitrile:


Per qualsiasi contatto penetrativo,
usate i "guanti"







mercoledì 21 settembre 2011

Lo Shibari Il BDSM La pulizia dai bischeri.

E' solo una bozza resa pubblica, sarà soggetta a ulteriori modifiche che le scrivo quando ho un minutino di tempo 

Il problema della divulgazione e del messaggio.

1) quando tu scegli di fare corsi, di fare divulgazione sei pure responsabile del messaggio che dai. Certo è che non si può essere responsabili delle azioni dell'ultimo scemo che si presenta ma insomma cercare di fare arrivare nel modo giusto quello che si dice e si mostra è importante.
2) Ultimamente si è associata l'idea: nawashibari=bondange=bdsm. Sbagliato! Le corde sono un possibile mezzo e non è IL bdsm. Con le corde alle volte si gratifica la vista ma non più della pelle, del latex, delle catene delle scarpe, degli stivali. Ovviamente per quelli che amano altri generi di "abbigliamento" o di bondage appunto. Per fare un'esempio, posso "io" fare più bdsm guardandoti negli occhi che "tu", bravissimo nawashi (colui che lega, legatore), con 12 km di cordame diverso e colorato.

3) Il limite del legatore come il limite di ogni pratica. Saper legare non significa conoscerne i rischi. Per ogni conoscenza c'è un determinato livello. Se mi butto con il paracadute, prima di farlo l'istruttore mi prepara ad ogni possibile evenienza. Se non si apre fai così, se si annodano le corde fai cosà,  quando arrivi a terra fai così. La base per un lancio semplice. Quanto più tu complichi il lancio, tanto più devi avere conoscenze e strumenti adatti a gestirlo. Un altimetro sonoro ad esempio per i lanci di precisione che ti permetta di impostare le virate. Ovvio che alle volte tutto va male, non senti l'altimetro o succede qualcos'altro e fai la triste fine del povero Taricone. Così se non prendi tutte le precauzioni per quello che vai a fare, fai la fine della povera Paola. Colgo di nuovo l'occasione per un pensiero per entrambi. Capitano gli incidenti purtroppo. Non essendo un legatore penso che chi fa divulgazione dovrebbe trovare un modo di dare dei livelli di istruzione e possibilità a chiunque pratichi nawa shibari. Penso che chi frequenti un dojo di hojojutsu/nawajutsu puro, riceverà il kuy in base al suo grado di conoscenza come chiunque faccia qualsiasi altra arte marziale giapponese. E' importante che non vi siano apprendisti stregoni. Il "fai da te" è ammesso nelle arti marziali e ci puoi pure mettere del tuo, apportare novità e modifiche ma non da solo ed in base sempre al tuo grado di esperienza. Quante volte abbiamo valutato per anni magari un entrata di empi con rotazione per migliorarla se non nella forma nell'efficacia? Il maestro il diffusore DEVE poter guardare in faccia gli allievi e allievi alla fine si è tutti sempre.
4) Il bollino del bravo master. Chi è il bravo master? Colui che osa o chi osa senza cervello? E' un modo di dire, qualcuno alle volte si è offeso quando ho detto "usa il cervello", non è personale, è semplicemente: presta attenzione, ragionaci, riflettici.. etc etc. Se non osassimo non saremmo andati sulla luna e vivremmo ancora nelle caverne o nelle praterie dell'Africa. Abbiamo osato e ci siamo evoluti ma questo ha un prezzo. Nell'osare gli incidenti capitano anche quelli non voluti ma non me la sento di condannare a priori chi esperimenta una teoria razionale e ben argomentata con ogni possibile dettaglio valutato a pieno. Condanno invece immediatamente chi osa senza testa. Chi, come diceva Stefano Laforgia, guida senza cinture prima o poi si farà male. Esatto. Quelli sono da escludere, quelli non sono master o mistress sono solo imbecilli. Non tanto perché fanno cose che la gente non apprezza ma perché in genere usano te, coglione/a che ti presti fidandoti di lui/lei. Sei tu che ci rimetti. Si magari quello va dentro ti paga i danni ma poi i segni ed il loro peso li porti tu non loro. Nel dubbio di sicurezza un buon master deve fare SEMPRE un passo indietro. Senza nessun timore per la sicurezza può solo buttarsi giù da un ponte, possibilmente parecchio alto :P. Se uno schiavo o una slave ti chiedono cose che tu non sai gestire devi dire: NO, non lo so fare. Se ti chiedono di fargli qualcosa fuori di testa tu non devi farlo. In altre parola mi sono letteralmente rotto le @@ di sentirmi chiamare per chiedermi: "quello vuole che gli spenga una sigaretta su culo, poi come lo disinfetto? " Non solo me le sono rotte ma mi viene la voglia di infilarla a te la sigaretta accesa su per il culo, pardon, un cubano è più grosso. Sta gente.. VIA! cambino "mestiere". Che siano bellissimi, medi o brutti non importa. ARIA!
5) il bdsm è uno stato d'animo non una situazione. Non è una legatura. Il legame è sempre uno stato d'animo non è il ZI BUANA; BADRONE SONO AI DUOI BIEDI. E' chiara per tutti sta cosa si o no? La vostra partner che voi chiamate schiava è li per divertirsi con voi perché è voi che ha scelto e voi lei. E' una DONNA non un oggetto, diventa un oggetto perché c'è un legame perché c'è qualcosa di magico e più profondo di un amore normale. Se ne abusate, se non capite, se non c'è empatia ma solo piacere di fare allora scusate, il vostro posto è tra le lattine di bibita vuote non tra i sapiens. Quindi rispetto per se stessi, rispetto per il partner, rispetto per le cose che si fanno. SEMPRE, non quando cacchio ci fa comodo!

MDS

domenica 18 settembre 2011

Matrix - Shibari, breath control, bigotti e ignoranti e Stefano La Forgia.

Alessio Vinci, conduttore di Matrix
Stefano La Forgia, esperto in Kinbaku
Paola Perego
Enrico Ruggeri
Il 15 settembre è andata in onda una puntata di Matrix in cui si è discusso sui "giovani violenti". Visto il clamore dell'incidente di roma c'è stato inserito anche quello facendo così di ogni erba un fascio. Quello in effetti non è violenza. Non s'è trattato di pura violenza ma di inaudità "stupidità", passatemi il termine, riferita alla sottovalutazione dei rischi di un "gioco" di BREATH PLAY che con il bondage non ha niente a che vedere.
Da un paio d'anni mi sono scontrato, alle volte anche in modo duro con qualche collega proprio su alcuni aspetti del bdsm in generale e sul legare in particolare. E' difficile spesso da spiegare a chi magari s'è iscritto ad un corso di bondage o meglio di nawa-shibari come stanno le cose. A me sono voluti anni per comprendere la cultura orientale e altrettanti anni per padroneggiare le arti marziali. Richiede tempo e spesso si fanno i conti con apparenti contraddizioni difficilmente comprensibili nelle loro sfumature.

Qui a confronto non c'è solo il kinbaku ma una serie di problematiche culturali e di conoscenza di una "materia" altamente complessa. Andare a dire frasi del tipo: non capirò mai come si possa trovare piacere da certe situazioni dal dolore. State applicando delle tecniche di combattimento dei samurai, siete dei pazzi. Pur essendo in parte vero, è parallelamente l'opposto di quello che hanno fatto alcuni presunti nawashi quando si sono messi ad insegnare e a fare proseliti. Alla stesa base c'è una conoscenza assente o sbagliata nell'affrontare il tema. Ho cercato un po' di spiegarlo nel post precedente in risposta all'ennesima ignorantona che va su you tube parlando di shibari e facendo analogie con l'incidente di Roma.
Non si dovrebbe andare in tv impreparati, non si dovrebbe fare divulgazione impreparati, non si dovrebbe andare in giro ad offendere e denigrare le culture di altri paesi e d'altri popoli credendo di essere i portatori della verità. Cara Paola e caro enrico: scopate e vi divertite come dei bambini piccoli? Va bene, nessuno vi obbliga a cambiare ma non imponete il vostro credo a nessuno.

Tanto più sei un personaggio pubblico, tanto più i telespettatori o gli studenti o gli adepti o gli interessati, dipendono dai tuoi commenti. Si chiama autorità. Perché se dico una cosa qua sorgono subito dei dubbi mentre se lo faccio in un dojo no? Perché si capisce subito che è l'autorità all'interno del dojo. Mi sono messo una sola volta dalla parte dei Sensei durante il saluto ma è lo stesso. Stai nella fila sulla parte destra dove ci sono i dan. Vedono durante  le lezioni chi spiega e chi no. Vedono  durante il kumite chi rimane in piedi e chi no. Se c'è il sensei che ha tre o quattro dan, mi affronta e rimane in piedi meno di 30" i ragazzi capiscono senza spiegazioni. Così funzionano le cose. Quindi i ragazzi fanno alle corse per andare ascoltare lui quando ti insegna un kata o una tecnica di combattimento in luoghi stretti e con poco spazio e quello che invece quelle tecniche (meno pulite), le sa applicare.

I limiti della conoscenza.Intanto non si finisce imparare mai e quello che è vero oggi potrebbe essere non vero domani per avvenute nuove scoperte che cambiano diametralmente il punto di vista. In secondo luogo non è mai a camere stagne: so' legare ma non conosco gli effetti e gli infiniti modi di effettuare uno strangolamento. Significa, mi spiace dirlo mettere la basi per un incidente. Saper legare  e fare moderno kinbaku non deve far saltare a piè pari quello che era. Si può fare a determinate condizioni, come per tutto. Impari a fare un karada? Fai karada a iosa variali pure ma non ti avventurare in creazioni personali o in tecniche in cui non sei pratico e non ne conosci gli effetti. Attieniti a quello che t'hanno insegnato sopratutto se l'insegnante è valido. Se è un autodidatta, lascia perdere. Un conto è una creazione di una legatura nuova, un conto è padroneggiare una tecnica.  Un conto è confrontarsi con tre o quattro secoli d'esperienza tramandata, un conto è confrontarsi con l'ultimo bischero in vena di acrobazie. In altre parole: qualificazione.

Capendo l'evoluzione da lotta a bellezza è più facile dire no all'incoscienza o saper affrontare e creare nuove e spettacolari legature. Mentre in guerra vige la regola dell' "o tu o io" (quindi si fa come viene purché sia efficace), nel moderno kinbaku si fa solo se ci sono garanzie di sicurezza. Cerchiamo di capirsi una volta per tutte. Mentre in un combattimento è accettabile trasformare un nemico in tetraplegico pur di non averlo più come nemico, qui NO! NO! NO!
Per rendere visivo il tutto, lo scopo delle legature nella figura 1 non hanno lo stesso scopo che in quelle della figura 2 e che devono andare dalla sola bellezza al piacere ma MAI all'offesa, fisica o mentale che sia.

Condivisione della conoscenza che da modo di imparare è invece la divulgazione ma divulgazione "onesta". Io so' questo, mi risulta questo, tu che sai in merito? Certo è che se tu fai divulgazione dici ed affermi che i BONDAGER sono solo scozzesi femmine che lavorano nei campi a cottimo e che i legatori sono nawashi e ti rispondono cose del tipo "abbiamo coniato questo termine e ci va bene così quindi tu adattati o sei un cretino" vuol dire non aver capito nulla.

Il Rispetto e l'ampiezza di vedute.
Che significa "empi?": gomitata. Che significa "Mawashi-geri?": calcio circolare. Perché si dice sempre e comunque in giapponese e non in italiano o nella lingua del paese dove si pratica?  Per rispetto delle origini, perché se vado in Islanda e non conosco l'islandese, per lo meno i nomi delle cose sono uguali così come i nomi di animali, piante e funghi sono solo in latino. Rispetto per le origini significa anche rispetto per l'evoluzione dell'arte, per se stessi ed il prossimo. Quello che invece sia la Perego ed il Ruggeri nella trasmissione di Matrix è il dimostrarne poco. Capisco le difficoltà di Stefano. Le capisco assai e non si poteva far di meglio. Poco tempo e tutti contro. Difficile da fare qui, figuriamoci li. Pensano forse che i giapponesi siano tutti degli idioti ad usare le corde (per lo meno chi lo fa)? Forse loro non l'hanno mai fatto sulla lavatrice, in cucina, in auto, in ascensore, in camporella e pariteticamente hanno pensato ai rischi correlati? Sulla lavatrice potresti beccarti una scarica elettrica, sei sicuro che il tuo impianto elettrico sia a norma? In cucina ci potrebbe essere dell'unto sul pavimento, scivoli e batti una musata. In ascensore si potrebbero rompere le corde metalliche che lo sorreggono. Sei sicuro che l'eventuale sistema d'arresto funzioni? In camporella ti sdrai sull'erba, vieni morso da il ragnetto x a cui magari sei allergico e vai in shock anafilattico. Magari mentre ti sdrai c'è una vipera che non hai visto e sono guai che ti morde dove non batte sole. Assurdo? No. Diamo troppe cose per scontato nella quotidianità e non capiscono che anche le corde sono per alcuni quotidianità solo che chi le usa pensa a tutto quello che potrebbe succedere nell'usarle. Chi è l'ottuso? Credono forse che se stanno legati sia una costrizione? Se c'è, l'unico sano modo per realizzarla è che quella costrizione dia piacere, che sia consensuale e che non provochi danni. Se poi a te piacciono le lumache e me la bistecca perché tutti si devono adattare a te? Limitati. Parecchio limitati.

Le comunità inesistenti.
Ce ne sarebbe bisogno tanto. Tanto da levare di mezzo una grossa manica di pressapochisti. Ce ne sarebbe bisogno per dare una voce seria ad una collettività. Avremo delle risposte serie dal governo, qualunque esso sia? Con tutta probabilità no. Non è mia intenzione scendere in campo politico ma visti i risultati di quelli che si sono succeduti dalla "seconda repubblica" poi, ogni speranza pare vana. Sono solo impegnati a mantenere i loro privilegi così che nel caso fossero TUTTI spediti a casa potranno sempre contare con dei diritti acquisiti. Poi c'è la Chiesa Romana, loro che proteggono i loro preti pedofili e scomunicano o quasi chi divorzia. No non avremmo risposte ma cominceremo a fare sentire una voce, unica e collettiva. Potremmo dire con orgoglio: "Noi siamo in grado di far pulizia e siamo in grado di garantire un certo, apprezzabile grado si sicurezza". Per lo meno paritetico a chi magari fa agonistica in arti marziali.