Bah, non mi ricordo mica se ho affrontato questo argomento prima e siccome sono leggermente "fuso", non ho manco voglia di andare a vedere nei vecchi posts, quindi ricomincio d'accapo e chi s'è visto, s'è visto.
L'unicità (ma che pure detto così è riduttivo).
Negli anni ottanta probabilmente mi sarebbe fregato di poco. Altra età ed altre conoscenze. L'aids non c'era e non si conoscevano malattie tipo l'epatite c. Quelle che circolavano era gonorrea e sifilide, entrambe che davano un bel giramento di scatole ma insomma, non ti ammazzavano più. I rapporti erano molto allegri, andare a letto una cosa molto facile, divertirsi pure in più di due, idem. Insomma spensieratezza e voglia di stare assieme vivendo i momenti in ogni più completa profondità e serenità.
Oggi sta cosa non si può più fare.
Quello che già avete letto nei post HIV e malattie a trasmissione sessuale ed i modi di fare sesso protetto, ci DEVONO indurre ad usare prudenza. Non importa avere dei rapporti completi, alle volte è sufficiente un incontro BDSM senza le dovute cautele e crepare per amore o rovinarsi la vita per quattro o cinque ore di spensieratezza, passatemi il termine, mi pare davvero poco saggio.
L'onestà dei rapporti nasce proprio da qui. I vari contagi, cominciano dalla sincerità oggettiva del tipo: "vedi qualcuno?", "No", poi il giorno dopo o qualche ora dopo, la tipa è nel letto di qualcun altro ai quali ha risposto alle stesse domande e lui ha fatto lo stesso con lei. Insomma ti puoi proteggere di sicuro con un preservativo ma contro le bugie imbecilli non c'è proprio modo.
Il fatto è che il bdsm non piace a nessuno. Ci vogliono, come avevo già scritto tante di quelle protezioni che l'umanità all'interno del rapporto è segregata dentro "scafandri" protettivi. Una bella analisi saltuaria, una politica di prevenzione prima di tutto contro la superficialità strettamente legata ad una immensa dose di imbecillità.
Dietro a questo, c'è anche un fatto interiore. Il bdsm non è un atto fisico, è un atto morale, coinvolge sentimenti se è "completo". Certo, si può fare sado maso come si può fare sesso senza sentimenti ma ci vuole una buona dose di intesa e di piacere di stare assieme. Per tutto il resto, per la profondità ci vuole altro. Insomma non tutti sono "buoni" a spogliarsi come se fosse la cosa più naturale del mondo per godere qualche ora così come non a tutti piace l'idea di essere etichettati pubblicamente. C'è chi per queste cose ha perso il lavoro, c'è chi viene costantemente guardato come un marziano. Sai a me piace essere fustigato appeso a testa in giù! Dai, dai, dai, sono cose che riguardano la sfera personale, l'intimità. Fintanto che si parla di tecniche in generale va bene ma quando in quelle tecniche ci sei tu, alla fine non è, in genere molto producente da qualsiasi parte la si veda.
Oggi le aziende controllano anche quello che tu pubblichi in rete. Se associato al tuo nome e cognome ci sono pure "cose" che vengono giudicate lesive o non appropriate nella loro "presentazione" o serietà verso il pubblico, probabilmente non verrete mai assunti. Manco un colloquio.
A stretto contatto a tutto questo poi c'è la credibilità del partner. Se qualcuno ti mente su una cosa del genere, poi che cosa è vero e che cosa no?
Bando alle ciance: ci incontriamo qui per una vera ragione. Soddisfare i propri bisogni "sessuali". Quelli che non possono essere discussi al primo incontro e manco al decimo con una normale conoscenza al bar, in sala da ballo o che ne so, al rave party. Cominciamo a parlarci se troviamo affinità di letto e proseguiamo nel vedere se ci si trova pure con un gelato, con tutte le altre problematiche o felicità della vita di tutti i giorni ma il bisogno principale è poter parlare e vivere assieme di quello che ci piace quando non abbiamo vestiti addosso. Se non stai bene assieme come diceva Radaaria nel post che le ho rilanciato, non importa nulla. Se non ci stai bene, non ti spogli, se ti spogli vai avanti, questa è saggezza e coerenza non altro e anche se è chiaro che ognuno è libero di vederla come meglio crede l'uscire da questo buon senso è come "voler fare un buco per terra e portarselo a casa".
Infine c'è l'ultimo aspetto: la spettacolarizzazione. Se lo sdoganamento del sado maso ci ha permesso di parlarne è anche vero che qui sono affluiti curiosi di tutti i sessi e le età e gente che con il bdsm non ha niente a che vedere. E' vero che non si può mai sapere dove si trova il partner giusto ma anche vero che difficilmente riuscirai a trovarlo ad una cena o in un gruppo di amici con lo stesso interesse a meno di sorvolare su quello che a me sembra: un vero e proprio mercato di animali. A me piace, questo, a te quest'altro, sei carino/a, parliamo. Dai ragazzi, ci sono stato sopratutto nei primi anni della rete. No! :)
Non è questo. Non è un mercato delle vacche o delle cagne o dei master. Cagna in privato, troia in privato perché c'è un legame, piacere, condivisione e tutto quanto rende magico un rapporto. Perché siamo prima di tutto un uomo ed una donna a confronto ed in quella situazione siamo liberi di esserci apprezzandoci e rispettandoci l'un l'altra anche nelle situazioni più "degradanti" o estreme.
Quindi vi dico l'unica certezza che ho alla fine. Che è molto difficile trovare il partner giusto e che questo richiede spesso anni di ricerca e tante delusioni nel mezzo. Dico però che ognuno poi riceve quel che semina ed alla fine potrebbe pure non piacervi. Quindi se volete la differenza, fate la differenza. A lunga corsa, vince.