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martedì 17 maggio 2011

Andiamo avanti, ricerche sul blog.


Bon, archiviato il qui-pro-quo derivato da un caso raro e fortuito che alla fine si è risolto in una specie di commedia tragicomica a tarallucci e vino e tutti sono felici :).
Quindi, torno a ragionare di che?
Se guardo le vostre chiavi di ricerca mi viene da ridere sul serio trovandoci cose del tipo: "clistere punitivo giapponese". Che è un clistere scritto in giapponese? Forse i clisteri in Giappone li fanno con il sushi? hihi non c'è! un clistere è un clistere punto e basta e comunque è bene rifarsi alla medicina prima di infilare nel culo di qualcuno/a qualcosa di pericoloso in forma liquida. ;)
N'altra? "contorsionismo shibari". Che diavolo è? siamo mica al circo oh! :)
Questa è proprio forte: "bella vecchia cazzo india"! Ma chi le chiede ste cose? 
Io non riesco a smettere di ridere anche perché l'alternativa è quella di chiamare il 118 e fare internare qualcuno di cui ovviamente, non conosco né nome né indirizzo.
"Bdsm legature al cazzo". Queste le so ma non le dico :) Ma insomma non si può fare scuola qui perché sarebbe una "squola" con la Q! una cosa che non vale nulla! :) 
Glielo volete legare? bene, fate come tutti i saggi e intelligenti ragazzi di qualsiasi sesso ed età. Mettetevi sotto l'ala di un master/mistress esperto così vi guarda negli occhi quando vi insegna e quando sbagliate vi cazzia di brutto. Comunque penso proprio di sapere chi l'ha fatta sta domanda :)

Mettiamola così. se volete trattare un argomento specifico, ben venga purché sia una cosa discutibile e che le domande siano poste qui sui commenti così che servano come lettura anche a chi viene dopo.


venerdì 22 aprile 2011

Giocare con le cose che si trovano in casa

Oggettucci a giro per casa e cosette davvero necessarie tanto per cominciare e comunque per divertirsi parecchio:

Inventate da David M. Smith,
 Springfield, Vermont (USA) in 1853
Pannocchie di mais.
Pubblicata per
 dare soddisfazione 
alla signora esibizionista.
Le vecchie mollette per i panni, di legno sono le migliori sopratutto perché hanno la testa piatta e non rigata. Di varia forma e dimensioni, sono adatte per qualsiasi utilizzo. Ocio però che vanno "scelte", quelle nuove stringono troppo.





Delle Pratiche pannocchie di mais ma che suggerisco di avvolgere in un preservativo che alla fine e presi dalla foga, non ci sia uno scomodo schiccolamento :)

Dei cucchiai o delle spatole di legno :)
Spatole e cuchiai di legno





Elastici


Degli elastici di varia forma e misura ;)









Dello spago :)









Foulards


Per lo meno due foulards ;) Da sapere annodare però :)! Di seta si sciolgono pure meglio e il contatto è migliore che quello delle corde.

Nastro Americano
Due manici di scopa :)











Del nastro adesivo "Americano" o da idraulici, telato ed antistrappo :)
Delle puntine da disegno

Del disinfettante efficace.

Un righello di legno



Uno spazzolino elettrico :)

Biglie di vetro
Contenitori sorpresa
Due contenitori   sorpresa degli ovetti kinder, due biglie di vetro di dimensioni medie










Altri vegetali  di altra  natura, ad ognuno il suo utilizzo, le melanzane sono comodissime per le dilatazioni.



I preservativi, le candele ed il ghiaccio li tralascio volutamente che sono così  ovvi.





Una sigaretta, non importa fumare n'è bruciare, anzi evitiamo assolutamente di farlo!
La lista potrebbe allungarsi in modo indefinito con la fantasia e la disponibilità  in casa. Questo post in fondo serve solo per far capire a chi comincia che   quello di cui avete bisogno, c'è già o è di facilissima reperibilità.






Da comprare in sexy shop alla fine serve  davvero o quasi solo  uno speculum, comodo per dilatare e per ehm.. versare dentro liquidi ed uno strap on  milleusi: sostituisce un sybian  se messo ad un guanciale ad esempio. 



In poche parole: dimmi cosa c'è in casa e ti dirò come usarlo :)














domenica 17 aprile 2011

Zen (禅) - provo a descriverlo nel mio modo di fare bdsm.

禅- Zen


Scritto a mano o in grafica vettoriale, scritto all'occidentale è sempre lo stesso nome: zen. Lo zen non si può spiegare ma si possono spiegare alcuni punti di arrivo della meditazione. In effetti "la parola giapponese Zen deriva dal cinese ch'an e dal sanscrito dhyana, che significa non solo "meditazione" ma anche "tutto, insieme". La traduzione occidentale poco si presta a descrivere il molteplice senso originario del termine, che usa il significato di meditazione più come il centro a cui ruota il vero e più completo significato. Lo stesso è per la pratica Zen: attraverso di essa il Maestro educa i discepoli ad una esperienza completa e profonda della vita, rinunciando alle distorsioni dell'ego ed ai filtri che assorbiamo inconsciamente dall'ambiente in cui viviamo; senza questi, noi possiamo sperimentare la realtà così com'è, fino ad arrivare a liberarci dalla sofferenza."

Il punto di arrivo nella completezza della meditazione è la fusione e la consapevolezza del tutto quanto ci circonda:  terra, cielo, animali, persone, stelle, aria poco importa. Anzi, più si riesce a "vedere" e "sentire" l'universo nella sua globalità, tanto più ci sarà consapevolezza ed armonia interiore. /div>
Mushin
Il fondo è un concetto così facile che risulta alle volte troppo criptico da capire ma quando si parla di meditazione, non si dovrebbe pensare all'idea di doverci concentrare su qualcosa di preciso, bensì all'idea di non dover pensare a niente, di vuotare la mente da ogni cosa e che così sia in grado di poter accogliere questa immensità, Il concetto di vuoto inteso come assenza di se è da sempre importantissimo nella meditazione e nella filosofia zen. Il kara (空), non è solo il vuoto o l'assenza di qualcosa ma lo stato ottimale per cui quel "vuoto" si possa riempire con qualcosa. Dovessimo paragonare i processi mentali ad un gesto quotidiano dovremmo per forza paragonarlo al modo di costruire un vaso. Prendiamo un blocco di creta, lo plasmiamo creando un vuoto all'interno di pareti in grado di contenerlo ed una volta cotto, potremmo usarlo per i fiori, per l'acqua, per le vivande, per bellezza. In tre parole: per il tutto.
La mente è un vaso, e lo stato è il "mushin", letteralmente "senza mente", senza pensieri, senza fissarsi su qualcosa ma anche uno stato in cui l'assenza di mente non significa l'assenza di vita o di cognizione. Questa è la chiave spesso per vincere un combattimento. I Samurai, del mushin ne facevano un obbiettivo primario e la "sensazione è di essere «uno» con tutte le cose che ti circondano, è totale non c’è separazione."
Mushin è pertanto lo stato perfetto di abbandono in cui anche l'ultima cognizione viene affidata al top che di questa condizione si "nutre".  Questo è il mio modo. 
Complicato? No, ed è inutile andare a disquisire o descrivere cosa cacchio mi piace o quel che ti farò o come ti sentirai e che sensazioni avrai. E' fumoso, è sbagliato perché le sensazioni sono personali. A grandi linee si, ci sono cose che mi piacciono di più altre meno, altre che magari non farei a te ma che farei ad un'altra e se non fosse così che gusto ci sarebbe in una relazione? Nessuno. Sarebbe sempre lo stesso e sai che noia? ;)