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venerdì 18 maggio 2012

Percorsi evolutivi e relazioni

Le contrapposizioni della visione occidentale e quella orientale della vita e dei rapporti sono mutevoli e contrapposte. Nel corso del tempo vi sono stati diversi movimenti che hanno abbracciato prima il pensiero  teologico, poi scientifico e tra questi grandi gruppi l'umanesimo, il naturalismo e via così in ordine sparso. La verità è che queste sono solo teorie costruiste, influenzate cioè dall'educazione sociale che riceviamo. La verità credo, sia nell'ambiente intorno a noi, nella natura nella sua stessa essenza. L'unico problema è liberare la mente e cercare di capirle in modo distaccato così che le nostre opinioni non possano influenzarlo.
D'altra parte anche Albert Einstein sosteneva che "Ogni cosa che puoi immaginare, la Natura l'ha già inventata", il punto è che spesso non lo capiamo, vorremmo che fosse in altro modo, siamo così presi dal nostro egocentrismo che non riusciamo a vedere quello che c'è.
Nella nostra testa esiste ancora una parte del cervello che è quella di un rettile. Molto simile a quella di un coccodrillo attorno alla quale si è evoluto il nostro cervello sapiens. Questa parte è in grado di annullare ancora ogni nostro ragionamento, ogni riflessione più alta. Ci sono prove che indicano come nelle persone istintive o che perdono l'autocontrollo, che questa parte rettiliana sia così forte da dominare ed annullare qualche milione di anni di evoluzione. 
Spesso ci affidiamo all'istinto, sopratutto in amore. Il colpo di fulmine
"Ida" - il rettile da cui probabilmente discendiamo
, la sensazione forte che magari una persona ci fa e non ci fermiamo mai a cercare di capire i presupposti per cui magari con Tizio o Caia siamo arrivati a quella esplosione di sentimenti perché non è solo istinto ma anche predisposizione.
Spesso ci avviciniamo. Secondo la teoria di McLean e per adesso riconosciuta come molto "valida" (1, 2, 3), dalla nostra parte rettiliana dipendono i comportamenti come quelli del controllo del territorio, l'attrazione sessuale, la parte temporale, e gerarchica fra le altre. Se questo è vero, allora è vero anche che possiamo sviluppare un controllo di questa parte istintiva attraverso la conoscenza di se stessi e l'allenamento. Chi riesce a controllare i flussi adrenalinici ed emotivi, alla fine non fa altro che questo. Impone alla sua stessa testa di far passare in secondo piano l'istinto rispetto al ragionamento. Così che le emozioni sono in gran parte proprie delle cellule fusate (spiacente non c'è in italiano, siamo degli ignorantoni in questo paese :P), ed anche queste le coinvolgi se ti viene insegnato a farlo, se ti imponi di farlo, se non sei superficiale e lasci che le cose vadano per come le senti. In questa frase c'è tutto il ragionamento evolutivo di base. Mi accontento, non mi pongo troppe domande, non faccio intervenire su quell'argomento una parte della mia testa che piano, piano si assopisce.
Di nuovo ha ragione la filosofia zen. Se non conosci te stesso (e come ragioni), non puoi conoscere gli altri. Semplicemente perché non sei in grado di ascoltare gli altri. Non sai chi sei, non ti frega, ti frega solo di quel che senti. Spesso e volentieri le domande o le situazioni a cui "sottopongo" una nuova conoscenza sono proprio atte a cercare di capire il modello di persona che ho davanti. La risposta istintiva in base al bisogno del giorno, mi fa storcere la bocca. Significa non auto controllo. Inutile tentare di dare loro risposte articolate o profonde. Non ci arrivano. Non dipende da me o da te o dalla luna. Dipende dalla natura per come li ha dotati e per come hanno scelto di essere. Il libero arbitrio e che non è quello divino.
Quindi Fucsia mi domandi se è possibile che gli incastri esistano. Si, esistono e li ho vissuti e sono quelli la cui parte istintiva è stata soppressa anzi, armonizzata e bilanciata con tutto il resto. Non vi sono possibilità di incastri perfetti nel solo istinto perché è l'assenza stessa di ragionamento. C'è solo l'illusione d'arrivarci. Un'ora, due. Tre giorni, un anno o dieci ma prima o poi questo porta alla distruzione del rapporto istintivo che in effetti non esiste nessun rapporto. Solo l'illusione del medesimo.

Le persone così cercano solo il fuoco fatuo. La fiamma che brucia un giorno e che gli riempie di ormoni. Tutto e subito, veloce, senza costruzione ma niente dura senza costruzione. La natura è costruzione, le opere dell'uomo sono costruzione, gli uomini stessi cono costruzioni evolutive che hanno "eliminato" quelle altrettante forme evolutive che non servivano o che erano incomplete o non adeguate. Sono scomparsi i Neanderthal, gli Agrestis, gli Erectus e gli Abilis. Costruisci senza fretta. Stai bene con quella persona un'ora, due, tre? stai bene dentro di te per quello che ti da, per come ti relazioni, per come cresci con lui o lei? Vai avanti, cerca di capire se ogni mattone è messo nel modo giusto e correggilo e non avere fretta e questo è il viaggio, di nuovo ha ragione lo zen. Un passo alla volta libera la mente dai pregiudizi, dalle piccole convinzioni, dalle paure, dal volere adesso e con pretesa quello che potrai di sicuro avere domani con una testa ed un cuore diverso, fuso con chi hai intorno.

Così solo hanno un senso gli insegnamenti zen. "Posso indicarti la via ma sta a te percorrerla" e sopratutto devi vuotare la testa che il the in una tazza piena non ci entra. Re impara te tesso. Se non ti conosci non puoi manco decidere cosa davvero ti piace che dipende dal momento rendendoti non solo ingestibile ma anche incontentabile. Non ingannare. L'inganno crea delusioni e le delusioni sfiducia. Posa l'ipocrisia che va tanto di moda desso dell' "io non giudico". Ognuno giudica in ogni momento ed in base al giudizio sceglie ogni singolo passo. Se vuole un caffè, se vuole un the, se si accende una sigaretta, se decide di prendere un caffè con te o se si fa levare le mutande o meno e sopratutto giudica se gli piace quello che ha scelto.

Tu Fucsia che come altre ti affascini dietro a quel "meraviglioso segreto" dei ciliegi innamorati, la bellezza di quella metafora però, racchiude anche qualcos'altro che non è solo passione, amore, sentimento. E' la stessa cosa della vecchia domanda se sia nato prima l'uovo o la gallina. Ti rispondo con sicurezza, la gallina. L'uovo è il modo che la gallina ha scelto per riprodursi. Senza gallina non ci sarebbero uova, così come per i due ciliegi non vi sarebbero né fiori né radici da intrecciare. Percorsi evolutivi e costruttivi lenti ma che portano a meravigliose creazioni e stati d'animo.

Un mix di sana empatia, ragionamento, conoscenza di se, capacità di relazionarsi al compagno, voglia di voler capire ogni singola ora e far funzionare le cose. Non importa andare oltre o affrontare il tutto con un metodo scientifico, l'importante è non fermarsi all'oggi ma in quell'oggi trovare le ragioni per costruire il domani. Vivere quel momento, afferrarne ogni senso, funziona ma capire anche perché funziona per lo meno il metodo non i meccanismi.
Che me ne faccio di una che dice continuamente io sono empatica, sento molto le cose quando solo l'io è l'importante? Parliamo di relazioni e intrinsecamente queste coinvolgono più persone. "Io", funziona solo se è li per "me" in reciprocità. L'esempio fondamentale ce lo ricorda ogni anno Alfred Nobel che inventando la dinamite si accorse che questa veniva usata per uccidere piuttosto che per salvare vite dentro le miniere ed una speciale commissione assegna alle persone meritevole per il loro operato un premio in denaro. Non è cosa sei, non è cosa dai, ma è come "usi" tutto questo che fa la differenza.
Non pretendo che siamo tutti uguali, sai che palle? :P Quindi se tizia se n'esce con un "io sono così o ti sento o non se ne fa di nulla" anche se magari ti sei spogliata ed hai goduto come una matta è un discorso inutile, incostruttivo e sterile. Non arrivi a niente oltre a quello, "hai" le stesse sensazioni e ragionamenti di un'ameba. Ho fame, mangio, ho voglia, scopo. Mi piaci, così a pelle, facciamo di tutto. Poi esci di li con una fregatura colossale e dopo qualche mese si accorgi che la persona che hai conosciuto non era quella che credevi. La colpa è "tua" non sua che pure t'incazzi se te lo dico. Rimane colpa "tua", sei destinata alle delusioni perché costruisci solo delusioni. Gente così è piena, è la maggior parte e si rifiutano di affrontare quello che sono. I due ciliegi, sono qualcos'altro, mi spiace.

Non è un peccato, non è un'offesa, non è niente altro che una costatazione ed una verità che se l'accetti stai bene e magari domani la delusione la metti in conto e sarà meno bruciante ma in genere se glielo dici si offendono e scappano rinchiudendosi nella loro solitudine e nei loro desideri.
Cerchiamo di capirsi che questi non sono MAI attacchi personali ma solo opinioni e momenti di riflessione o constatazioni su avvenimenti successi. Niente di più ma è altrettanto chiaro che una relazione non può essere solo sesso, solo sentimento, solo passione, solo riflessione ma un adeguato e bilanciato mix di tutto questo. Insomma tra una rifugio di canne ed un grattacielo c'è la sua intrinseca differenza e se la prima ventata poi la spazza via non è colpa del rifugio. E' colpa di chi ha scelto pochi rami intrecciati senza la  capacita di distingue e apprezzare le differenze tra quello ed un grattacielo. Il rifugio d'altra parte è semplice da costruire, nel grattacielo ci sarà il giusto mix di ferro, con il giusto carico di resistenza, uno studio nella ricerca delle migliori soluzioni che permettano al grattacielo di alzarsi sempre più in alto e resistere meglio ai venti, ai terremoti o alla piccola vita di tutti i giorni fatta di usura e di buchi nel muro per i quadri o per gli appliques. La nostra compagna è il nostro grattacielo, è perché lei c'è che noi voliamo. Questa coscienza l'ossatura portante di una relazione ed anche questo è zen, si chiama armonia. Le radici sono profonde non amano in genere la superficialità, cercano la profondità e la sostanza ed il nutrimento che ivi trovano per crescere e svilupparsi. Non avere fretta, che la montagna si muova, che il vento si muova, non importa. Piano, piano le radici, PIANO, PIANO, lentamente si uniranno!

Io non sono migliore di nessuno, sbaglio come tutti, forse di più ma alla fine penso che la sola differenza sia quella di avere una coscienza di quel che sono. Magari alla fine vincono loro ma la differenza tra il farsi una frittata ed il riuscire ad andare sulla luna o trovare una soluzione informatica è tutta li. Affrontare le cose, capire le cose, cercare soluzioni, non arrendersi, volere, con desiderio profondo e forte arrivare all'obbiettivo, ostinazione ma apertura mentale a possibili nuove soluzioni. Alla fine anche quella del codice è stato come l'uovo di colombo che ha fatto quadrare il cerchio. Nessun cambio di codice, solo un div scritto in un linguaggio vecchio a cui il sistema ha dato risposta. Aggiungo questo dopo aver pubblicato il post visto che qualcuno m'ha accusato di finire spesso di parlare di me. No, è solo il mio punto di vista. quell' "io" è maledettamente impersonale ma rimane il mio modo di pensare di come vedo le cose. Quell' "io" che non penso di aver fatto niente di che alla fine. Non è "bravura" o auto celebrazione, rimane l'esaltazione di un metodo adottato che porta a giusti risultati alle volte, come questa. Altre volte no, ti fa battere solo musate.

Non stancarsi di cercare, accettarsi ed accettare gli altri che una scopata o una session è solo istinto ed una relazione con l'incastro perfetto è anche ragionamento e non nella "fortuna di avere incontrato la persona giusta".

giovedì 17 maggio 2012

Haiku Yamabe no Akahito

"Spezzarti, per portarti via,
sarebbe troppo doloroso, invero,
o fiore di ciliegio;
ma piuttosto sotto i tuoi petali rosa
starò ad ammirarti fino al tuo appassire."

Haiku di Yamabe no Akahito






mercoledì 16 maggio 2012

Non solo bdsm programmazione html e validazione codice w3c

Risolto un problemino che affliggeva la rete da diverso tempo. Soluzioni più o meno abbordabili ce n'erano in giro ma testate sul campo, alla fine quasi nessuna di queste funzionava o ci obbligava a fare dei salti mortali nella scrittura.
Il problema è nei famosi tasti di facebook mi piace ed invia che sono scritti in html 5 e che non entrano in pagine scritte nei linguaggi precedenti tipo xhtml 1.0 strict o transitional, xhtml 4.1 strict o transitional e via così.
Pensa che ti ripensa, l'altro giorno ho deciso di risolvere il problema e la soluzione è arrivata alla fine della giornata a forza di tentativi e di ragionamenti.
La deduzione finale che è sempre quella che ti fa trovare il modo è che seguendo la logica, il pulcino è sempre figlio della gallina che l'ha fatto quindi il pulsante base.
fb-like è in qualche modo ancora legato al pulsante principale preesistente nella sua pagina php di riferimento. Per ingannare il w3c ovviamente non si può scrivere il codice in modo tradizionale ma inzupparlo in un iframe e inserendo in una stringa unica i pulsanti di formattazione. Questo risultato:



si ottiene con la seguente istruzione:

<iframe src="http://www.facebook.com/plugins/like.php?href=miosito.com/&amp;
show_faces=false&amp;layout=button_count&amp;color_scheme=light&amp;width=400&amp;
action=like&amp;colorscheme=light" scrolling="no" frameborder="0"
style="border:none; overflow:hidden; width:400px" class="like_fb"></iframe>

si può modificare anche il color scheme sostituendo il light con il dark ma colora solo il pulsante mi piace ed il numero, non la scritta ampia al posto della finestrella con il nr.

Fino a qua, forse poco anche se "notevole". Il vero problema suvviene però con il bottone invia la pagina a:
<fb:send href="http://example.com"></fb:send> questo qua, rimediabile alla pagina https://developers.facebook.com/docs/reference/plugins/send/ insieme agli altri "pre codici".

Il punto è che href etc. etc.. viene letto come un errore, non esiste pagina di riferimento come con l'altro pulsante .php quindi non può essere inserito in un iframe e manco scritto in java con document.write.

Però si può bypassare il link href togliendolo e semplificando l'istruzione a un semplice <div class="fb-send"></div> che è scritto nelle versioni html precedenti così il pulcino è diventato la gallina rendendo inutili tutti i tentativi di fb di fare adeguare al proprio sistema di scrittura le proprie pagine.

Ovviamente si può inserire il tutto una tabella formattata in caselle sequenziali in questo modo:

<table width="254" border="0">
<tr>
<td width="120"><iframe src="http://www.facebook.com/plugins/like.php?href=http://www.mastrodesade.org/&amp;
layout=standard&amp;show_faces=true&amp;color_scheme=dark&amp;width=400&amp;
action=like&amp;colorscheme=light" scrolling="No" frameborder="0"
style="border:none; overflow:hidden; width:120px; height:20px" class="like_fb"></iframe></td>
<td width="118"><div class="fb-send"></div></td>
</tr>
</table>
Ovviamente dopo il tag body della medesima pagina, va scritto un piccolo java:

<div id="fb-root"></div>

<script type="text/javascript">(function(d, s, id) {
  var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0];
  if (d.getElementById(id)) return;
  js = d.createElement(s); js.id = id;
  js.src = "//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1";
  fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);
}(document, 'script', 'facebook-jssdk'));</script>

Il risultato che vedrete alla fine in una pagina web php o html di qualsiasi versione esattamente quello che vedrete in fondo a questo post solo che sarà validato w3c in modo assolutamente corretto.

Chi capisce un po' di programmazione credo che questo post sia di facile lettura e che il valore di questa semplice soluzione risolva una grossa, pesante parte delle validazioni w3c attuali D'altra parte solo un paio di siti dedicati italiani avevano tentato di risolvere il problema ma aggredendo solo la problematica del tasto  mi piace e non dell'altro. I siti americani ed inglesi, avevano tentato di fare la medesima cosa ma anche qui con soluzioni abbastanza complicate che andavano da una diversa dichiarazione DOCTYPE ad aggiunte di codici suppletivi incasinando di nuovo la stessa validazione.

lunedì 14 maggio 2012

Pensieri



"Voglio affogare nella profondità di una persona piuttosto che nuotare sulla sua superficialità e salvarmi" - Renato Cherchi

giovedì 10 maggio 2012

Malattie a trasmissione sessuale ed incontri protetti

Vale la stessa, solita premessa: questo non è un blog medico, io non sono un medico e non mi intendo di medicina. Questo articolo è frutto solo di informazione reperita in rete, di un po' d'esperienza di studio e non è da seguire alla lettera. Anzi, per le vostre accurate informazioni mediche, rivolgetevi al vostro medico di fiducia: é suo dovere darvele e voi di essere informati prima di fare qualche passo falso e poi pentirvene. Prendete questo pezzo come una informazione superficiale, da approfondire nelle sedi e nei luoghi più opportuni ed adeguati.

Siccome c'è una furba che se non ti metti il preservativo non te la da' allora m'è venuto in mente di fare un bel post da riderci su, sulle protezioni da usare nel caso di sesso o incontri bdsm che quelle descritte nell'HIV non gli andavano bene.
La prima domanda da porsi pertanto è:
DA COSA CI PROTEGGIAMO?
Una per volta va, così magari si fa più chiarezza su cosa bisogna adottare per fare sesso o bdsm sicuro.

Gonorrea o blenorragia, detto comunemente "scolo": è sufficiente il contatto con gli indumenti intimi dell'altro partner, pulirsi con lo stesso asciugamano, alle volte anche baciarsi, il cunnigulus (leccare la topa), i rapporti anali e quelli normali. Insomma è sufficiente un semplice contatto. Il batterio al contrario di  HIV, sopravvive all'aria. Quindi il solo uso del preservativo sul cazzo è non serve a nulla. Proprio a nulla. L'unico modo serio per evitare un contagio di gonorrea è non averla, quindi analisi. Altrimenti guanti, nessun o quasi contatto fisico e attenzione anche al letto dove ci si sdraia assieme.

Sifilide: è causata da un batterio molto aggressivo e anche un numero limitato di questi, può causare il contagio. Si trasmette attraverso tutti i rapporti sessuali, cunnigulus e fellatio incluso. Vale per come sopra. Il semplice preservativo su cazzo come protezione equivale semplicemente a non proteggersi.

Gardnella e questa è proprio bella. Già perché il 30% delle donne è portatrice di questa malattia. Si tratta di un comune batterio presente in TUTTE LE DONNE, solo che in alcuni casi o dietro alcune condizioni, incluso quel che si porta come biancheria intima, può alterare tutta la flora batterica vaginale moltiplicandosi a dismisura. L'odore di "pesce", in genere è causato proprio da questo batterio. Nell'uomo che fa? Ti può causare una uretrite infiammatoria ma in questo caso il preservativo è sufficiente.

Chlamydia: rapporti sessuali, in particolar modo quelli anali. Il preservativo in genere è sufficiente ma siccome da sintomi solo quando oramai siamo già infettati di brutto, nessuno si accorge di averla. Nell'uomo etero causa uretriti (infiammazione dell'uretra), gonfiore allo scroto, formazioni allungate sull'epidimo (cercarsi il termine grazie che altrimenti scrivo una vita). Nei gay, prochite (infiammazione del retto, diarrea). Nella donna: infiammazione della cervice con facilità di sanguinamento, uretriti.

Ureaplasma urealyticum: anche per questo è sufficiente un preservativo e siccome nel 70% dei casi infetti, non da' sintomatologia evidente, puoi contagiare o ricevere il contagio da qualcuno e non te ne accorgere fintanto che è troppo tardi ed il tardi significa problemi a carico dell'uretra, dei reni, della prostata, epididimi e compromettere anche la fertilità. 

Ce ne sono altre al livello batterico e micologico, ma qui mi fermo. Passo ai virus ed alle epatiti.

Il papilloma virus o HPV: è molto diffuso, si può contrarre in diversi modi anche per contatto con pp in un bagno pubblico non scaricato, con indumenti, con tutto quanto fa semplice contatto fisico. Il preservativo non è pertanto sufficiente. Per evitare di contrarlo, vi sono analisi specifiche, ed ovviamente, se non ce l'hai, non contagi. Non metti a rischio insomma la tua e la palle del tuo partner scopazzando a destra e a manca o avendo comportamenti poco igienici nella vita di tutti i giorni. Il che non significa girare il mondo con una bottiglia di disinfettante ai quaternari d'ammonio o di cloriti (es varichina o amuchina, ipoclorito di sodio in entrambi i casi).

HIV, già trattato, vedi POST

Epatite B: Come sopra, si trasmette nei rapporti sessuali ed in presenza di sangue. Da quel che leggo, bastano i fluidi corporei. Quindi protezione totale.

Epatite C: trasmissibile attraverso il sangue, molto pericolosa e subdola, causa danni al fegato e tumori. In genere non è legata ai rapporti sessuali ma si può contrarre attraverso i rapporti sessuali. Ad esempio facendo sesso durante o in prossimità del ciclo, causando lesioni alla pelle con fuoriuscita di sangue anche in modo involontario. Vedi sempre post HIV.

Pellicola trasparente da cucina
Si può usare come diga per il cunnigulus
al posto di un preservativo aperto.
Concludendo: per fare sesso sicuro il preservativo da solo non sufficiente. Ci sono malattie serie e gravi il cui semplice contatto può causare contagio.
Andare a dire a chiedere a qualcuno: "ma tu lo usi il preservativo?" significa non aver chiaro bene il rischio che si corre. Andare a chiedere a me, ma tu usi il preservativo ti viene data una semplice risposta: "NO". La ragione è perché c'è solo un modo di fare sesso sicuro più e che coinvolge più o meno entrambi i modi. Avere prima di tutto una vita, sana, regolare e di non saltare da un partner all'altro in poco tempo e dopo una conoscenza superficiale ed un comportamento igienico corretto aiutano a diminuire il rischio. Gran parte di queste malattie non si conclamano in poco tempo: un'analisi personale saltuaria, evita gran parte del rischio.
Nel caso di sesso o bdsm sicuro, il contatto personale è oltremodo ridotto e soprattutto molto ma molto protetto per evitare tutte le possibilità di contagio. A molti questo non piace. E' molto asettico, spesso si usano oggetti e l'oral se c'è, passa attraverso materiali plastici di ogni genere dal cellophane, al lattice, al nitrile.
Quindi risposte o domande a cazzo al primo contatto sarebbe bene evitarle così da non vedersi spedire a fotbar per ignoranza congenita. Anche perché, personalmente non ho nessuna intenzione di andare a letto o fare bdsm con qualcuna vestito con uno scafandro o quasi, semplicemente non mi diverto. Altra cosa è sapere cosa hai, se ce l'hai e quindi TI SEI CONTROLLATA ed allora si adegua il modo al rischio ma tirando alla cieca diventa tutto un gran casino di protezioni. Meglio un cinema.

martedì 8 maggio 2012

Il fiammifero e i sakura


E meno male che siamo tutti diversi altrimenti sai che noia. Però bisogna pure capirsi e non arroccarsi sulle proprie posizioni.

C'è chi s'arrabbia se tu gli dici fai delle foto che fanno cagare anche se lo sono, c'è chi s'arrabbia quando l'attaccano, come me. C'è chi s'arrabbia se dici cazzo e chi s'arrabbia se non lo dici. Ci sono persone che mentre le slurpi le chiami cagna e gli piace e chi cagna mai e troia si. Ognuno piglia le cose a modo suo.
Ci sono persone che aspettano il colpo di fulmine della serie: ti guardo in faccia e zac mi piaci o non mi piaci. Non importa se non capisci un cazzo o meno. L'importante è che "gli piaci o non gli piaci". Insomma come un fiammifero anti vento, s'accende subito fa un gran fuoco, poi però brucia subito. C'è solo l'attrazione a pelle e la pelle dura poco. Non si chiacchiera, ci si scontra, si hanno gusti diversi perché ai primi incontri si da il meglio di se, poi si da il resto di se. Se non ti piace quel resto, non dura nulla. Così forse per esperienza e forze per ragionamento o forse per entrambi, penso che i bei rapporti debbano avere dei presupposti. Il primo è lo stare bene insieme. Che si slurpi che si vada al cinema o a pappare una pizza o che ne so, a fare due passi, che si stia bene assieme. Il secondo è che oltre a stare bene assieme, ci si intenda. Insomma a letto godi, si? al ristorante si litiga perché a me piace l'aglio e tu lo odi che poi gli odori ed i sapori contano! A fare una passeggiata ti vengono due maroni così che preferisci che ne so, andare al luna park e farti sballottare come sacco su una montagna russa? Perché tutte ste piccole cose a lunga corsa diventano sostanza. Quindi cerchiamo da subito di essere chiari. Una botta e via, vale per entrambi si da tutto e si pretende tutto per una volta sola. Non importa se si sta bene e magari dopo ci verrebbe voglia di rivedersi. Finita la "botta", ciao, ognuno per i cacchi propri. Nessun ripensamento.



Vuoi costruire? Allora abbassa il tiro, guarda lontano un pezzettino per volta e vedrai che ogni volta è più intenso e profondo via, via che l'affinità e l'intesa ed il piacere di stare assieme cresce. Per accendere un fiammifero ci vogliono pochi secondi. Per trovare un riparo basta un albero ed un anfratto, spesso pochi minuti. Per costruire una capanna, solo qualche ora. Per fare una casa, ci vogliono dei mesi. Per un rapporto degli anni. Se è un bel rapporto, se ci stai bene, non avere fretta che è come casa tua. Con il tempo l'abbellisci, la rendi confortevole, ci fai il tuo nido e ti senti sicuro/a, protetto/a e la vivi nel senso più bello del termine. Ecco, i rapporti sono come le case, godi ogni giorno che ci passi, vivila attimo per attimo e vedi che ne viene fuori.



Se si esce fuori da questa linea mischiando le cose, qualcuno poi s'ink e non poco. Chiunque sia. A nessuno piace essere preso i fondelli, a nessuno piacciono le banderuole soprattutto perché sulle banderuole non si può fare affidamento. Crolla la fiducia e dietro la fiducia anche il rapporto. Certo, lo riaffermo come ho sempre fatto. Ogni cosa è relativa. Domani posso cambiare idea su chiunque. Tutto è in funzione della coerenza tra quello che si dice e quel che si fa ma prova a lasciare una persona per capire se davvero è importante. Non importa se t'ha preso piano, piano. Se ha fatto come l'acqua cheta che a Firenze si dice, "la rovina i ponti". Guarda e senti se c'è un vuoto o una mancanza e allora capisci. Alla fine  conta sempre e solo non guardare cose nuove, ma le stesse con occhi diversi o le radici dei ciliegi non s'incontreranno mai e i cuori prima o poi, si spezzano.

Così il prossimo post lo dedicherò di nuovo alla protezione ed al sesso sicuro che in quanto a capocciate qua mi sembra che ne pigliamo tutti un po troppe. Mollare i freni, ragionare, anche litigare, incazzarsi ma poi capirsi altrimenti è polemica sterile non confronto acceso.

domenica 6 maggio 2012

Strano e quasi consequenziale

Quando meno te l'aspetti, quando pensi di aver capito tutto, quando senti di non esser compreso, ecco, in quel momento, solo chi ti ama riesce ancora a farti sorridere.   (ancora) Vincenzo Sansone. :P