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mercoledì 20 giugno 2012

Contratti bdsm la legalità, l'utilità tra verità e mistificazioni


I contratti bdsm e ancora chiarezza perché vedo e leggo da quello che viene cercato che quanto scritto non è sufficiente. Non ho mai voluto che questo blog fosse preso troppo sul serio e che le informazioni riportate non fossero troppo complesse o precise. Il bdsm ed il blog non vanno presi troppo sul serio proprio perché per scrivere un articolo serio, ci vuole tempo e prendere sul serio il bsdm alla lunga diventa pericoloso. Così avrei voluto che quel che leggete, fosse piuttosto di stimolo per approfondire per voi stessi gli argomenti importanti ed anche qua, mi rendo conto che è difficile. Da questo, la riscrittura di alcuni post in modo più profondo ed articolato  a costo di “stancarvi”.

Intanto l’onu ha approvato il 10 dicembre 1948 la “dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” poco dopo la sua fondazione allo scopo di evitare il ripetersi di quanto accaduto prima e durante la II guerra mondiale. Strutturalmente è divisa in argomenti e ve li riporto pari, pari da wikipedia:
La Dichiarazione può essere suddivisa in argomenti:
  • il preambolo enuncia le cause storiche e sociali che hanno portato alla necessità della stesura della Dichiarazione;
  • gli articoli 1-2 stabiliscono i concetti basilari di libertà ed eguaglianza (già sanciti dalla Rivoluzione francese);
  • gli articoli 3-11 stabiliscono altri diritti individuali;
  • gli articoli 12-17 stabiliscono i diritti dell'individuo nei confronti della comunità (anche qui rifacendosi a un dibattito filosofico che va da Platone ad Hannah Arendt);
  • gli articoli 18-21 sanciscono le cosiddette "libertà costituzionali", quali libertà di pensiero, opinione, fede e coscienza, parola, associazione pacifica dell'individuo;
  • gli articoli 22-27 sanciscono i diritti economici, sociali e culturali dell'individuo;
  • i conclusivi articoli 28-30 stabiliscono le modalità generali di utilizzo di questi diritti, gli ambiti in cui tali diritti dell'individuo non possono essere applicati, e che essi non possono essere ritorti contro l'individuo.
I primi 12 articoli, sono quelli che ci interessano:

Articolo 1

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 2

Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.

Articolo 3

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

Articolo 4

Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

Articolo 5

Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti.

Articolo 6

Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.

Articolo 7

Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.

Articolo 8

Ogni individuo ha diritto ad un'effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.

Articolo 9

Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.

Articolo 10

Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.

Articolo 11

  1. Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.
  2. Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.

Articolo 12

Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.

Tutto questo, messo assieme alla guerra di indipendenza americana combattuta per la ragione ufficiale di abolire la schiavitù tra 12 aprile 1861 al 9 aprile 1865 ed all’approvazione delle successive dichiarazioni dei diritti nei singoli stati culturalmente  e socialmente evoluti, trasformate in leggi, ci impedisce di poter dichiarare che un contratto di “schiavitù” sia valido anche se per gioco. Ecco la ragione per cui da tempo ho scritto da più parti per tutti gli estremisti assatanati che il bdsm non può essere preso che come un gioco tra due persone intelligenti e culturalmente coscienti di quello che fanno. Il bdsm è il più bel gioco del mondo e rimane tale nonostante ci si diverta a mettere “marchi”, a classificare i master o le mistress e gli slave ed i sub.

Così, chiunque si provi a scrivere o far firmare un contratto di schiavitù anche dove il “sesso violento” è ammesso, fa la fine di questi due che sono stati arrestati proprio perché la schiavitù E’ UN REATO ed anche abbastanza grave.

Però: che succede a due persone che scopano in modo tradizionale nelle loro parti intime? Beh, per una donna le “lesioni” di sfregamento del pene sono quasi uguali a quelli di una donna che ha subito violenza. Quindi se una si alza la mattina e va in un commissariato e dice: “tizio mi ha violentata” può anche risultare credibile. In genere, messe sotto torchio, crollano ma questa è una delle ragioni per cui è molto difficile dimostrare una violenza. Se però ai segni in comune ci si mettono pure cose del tipo: lividi sparsi, frustate, segni di mollette, escoriazioni varie anche se i due erano in perfetto accordo e la cosa voluta e ricercata alla prova dei fatti era difficile dimostrare questo davanti ad un giudice. Non vi sono in genere testimoni in grado di confermare quello che si fa tra le quattro mura e nessuno scopa con le telecamere accese a filmare la scena.
Garantire la salute
 fisica e mentale del Bottom
Così negli states è nata la definizione di sesso violento e non contempla la schiavitù. Due individui si uniscono in comune interesse e godono come meglio credono. Che poi si chiamino in privato, padrone, signore, schiava, succhia cazzi, cagna, troia, master e chi ne ha più ne metta, questa è un’altra storia. Il fatto è che in qualsiasi momento tutto il rapporto possa essere interrotto e che rispetti i voleri di ogni partner. Così sono nati i contratti che non sono registrabili ma che hanno un valore di prova in caso di processo nei confronti dell’uno o dell’altro.
Davanti al giudice quindi se “Tizia” dice: “Caio mi ha frustato”, alla riga 12 (es.), del contratto, ci sarà scritto. “Tizia si sottopone alle frustate perché le piacciono”. In altre parole, la famosa lista della spesa con dichiarato anche il limite delle frustate che ne so: “niente segni permanenti.” Il tutto firmato dai due e possibilmente con testimoni.

Questo è il limite del contratto bdsm! Scrissi in merito ai contratti perché una presunta abusata, mi fornì uno pseudo contratto di un vero e proprio deficiente che recitava così:
"io Slave XXXXXXXXX chiedo per il tempo che il Padrone riterrà necessario di sottomettermi di mia propria volontà, a xxxxxxxx e accetto i seguenti termini e condizioni come definiti nel presente contratto di appartenenza e lealtà totale solo a Lui.
1. Comprendo pienamente che, per tutta la durata del contratto, io sono una slave di proprietà del Padrone e dichiaro .di essere del tutto conscia delle possibili conseguenze di questa situazione.
2. Accetto la completa e immediata obbedienza a qualunque comando datomi dal Padrone.
3. Accetto e mi sottometto alla disciplina che il Padrone deciderà di sottopormi per il mio percorso di sottomissione.
4. Accetto e mi sottometto a qualunque punizione o disciplina che il Padrone ritenga adatto.
5. Accetterò la pratica di fisting anale, frustate e tutto ciò che il Padrone vorrà sottopormi.”
Il nel bdsm non ci deve
essere né abuso, né
oppressione. Tutti devono
essre felici.
La cosa drammatica è che chi ha proposto questo genere di contratto mi si riportava come no dei titolari di un sito di bdsm ed uno dei masteroni più in voga del momento. Chiaramente questo mi fu riportato e lo presi per buono ma questo sopra non altro che una vera autorizzazione all'abuso. Tutta sta roba, non solo non avrebbe valore manco dove i contratti “esistono”, ma non ne ha nessuna manco come “valore morale” e non come prova. Non ne ha nessuna perché qui in Italia, il sesso violento non è regolamentato dalla legge. A me sembra il solito messaggio dello stato: fate sesso come vi dice la chiesa, non rompete i coglioni, non ci  incasinate la legge ed i tribunali con il sesso violento. Se ci provate vi punisco punto e basta. Rimane un opinione del tutto opinabile, personale e di sicuro non condivisibile ma è quello che credo senza nessuna polemica.

La cosa più brutta è che nonostante la lista della spesa delle pratiche da vivere assieme, questo serviva e serve anche per dare un ordine mentale a chi controlla e chiarezza e sicurezza a chi si affida. Così legge diventa pure forma di rispetto reciproco anche nelle più articolate forme di sesso violento. Qui, se volete scrivere un contratto, evitate ogni parola che ricordi padroni e slave ma piuttosto che sia una specie di protocollo di sicurezza per entrambi da tenere a mente mentre giocate, nella speranza che qualche politico, insomma quegli scalda seggiola che abbiamo, un giorno si decida a fare crescere questo paese. Ovviamente non sono un avvocato come non sono un medico. Quello che vi dico e scrivo va comunque verificato e tutto il quanto potrebbe cambiare dall’oggi al domani con qualche sentenza di tribunale o la modifica della legislazione corrente.
Si raccomanda a tutti che un “contratto” pertanto rispetti anche gli:
  • Obblighi familiari.
  • Gli obblighi lavorativi.
  • La sicurezza fisica.
  • La sicurezza mentale.
  • Il controllo finanziario.
  • Gli obblighi legali.
  • Gli obblighi morali e religiosi.
Di chiunque stia “sotto”.

Da sempre dico che io non ho “schiave” ma solo partners. Questo serve a me a ricordarmi in ogni momento che questo è solo un gioco non una verità o una realtà. Che poi all’interno del gioco a “Tizia” piaccia vivere il ruolo della schiava, nel ruolo della cagna, nel ruolo della sottomessa come in ogni SANA forma di piacere e di piacersi assieme, questa è un’altra storia. Sta di fatto che è importante che sia sempre chiaro ed indiscutibile che l’integrità, fisica e morale, la libertà di ogni singolo individuo anche di cercarsi il divertimento che gli piace di più sia sempre e costantemente rispettato. Come fate voi? Non lo so. So solo che qui è facile perdere il senso della misura e sarebbe giusto nonché prudente cercare il proprio modo personale per non superarlo.
 Spero che così sia sufficiente.

martedì 19 giugno 2012

10 regole per un top, 10 regole per un bottom in italiano

Non è servito. Avevo fatto un articolo il 7 aprile 2011 sulle 10 regole per un top e 10 per un bottom ma era in inglese e vedo che molti non lo leggono. È un peccato perché queste regole provengono dalla società di janus negli USA.
Adesso vi domanderete chi sia questa società e perché è importante.
Intanto in USA il bdsm è regolato dalla legge, il sesso violento è ammesso e previsto dal codice civile e penale. Essere dentro regole chiare per tutti è il primo segno di una civiltà evoluta. Tutti sanno a quali regole bisogna adeguarsi, tutti sanno che quando escono da queste regole, sbagliano e se le regole sono scritte con saggezza, meglio. Queste regole, si chiamano leggi.
Quindi ogni comunità fisica o virtuale nell’ambito bdsm, è riconosciuta ad ogni livello. Le comunità serie e regolate, hanno lo scopo di identificarne i membri, di avere dei supporti informativi, pratici ed anche morali. Se vuoi stare nella comunità, stai alle regole. Semplicissimo. I folli dopo un po’, si scoprono e si eliminano.
Bene, sperando che questo sia chiaro per tutti, prendo un sito storico a cui spesso ho fatto riferimento nella mia vita di master perché ci trovo un sacco di informazioni e che queste non solo sono fondate sull’esperienza ma per quanto tali, hanno anche un profondo buon senso.
Così quello che da sempre dico, che le persone sono prima di tutto persone che bdsm è anche amore, che ci vuole sincerità, che bisogna conoscersi come persone prima che come “porcellini” è da tempo scritto ed accettato da molte comunità mondiali. Il tutto perché è così, logico, umano e naturale. Quindi mi sono chiesto spesso da che parte di mondo vengano alcuni soggetti di ogni sesso ed età che brancolano nella confusione mentale e che alle volte sono pure tra i “top” del bdsm italiano. Probabilmente alcuni di loro sarebbero completamente scartati ed ignorati in altri luoghi. Oddio, non che con questo voglia sembrare migliore di altri, anzi. Ho tutto da imparare come sempre e mi pongo costantemente domande su cosa posso fare meglio e su come migliorarmi. Sbaglio, come tutti, commetto errori, ho la mia emotività, i miei problemi di vita, le mie felicità, i miei sogni e le mie delusioni come credo qualsiasi altro essere umano.
Cosi tornando alla comunità “evilmonk” (http://www.evilmonk.org) a cui faranno riferimento tutti gli iscritti a livello locale e quelli più distanti magari attraverso il sito. Queste comunità hanno delle liste. Se uno impazzisce o fa quello che non deve è facilmente rintracciabile anche dalle forze dell’ordine. Ci sono informazioni su tutto. Per i principianti su come approcciarsi al nuovo mondo in modo corretto. Cosa aspettarsi dagli incontri, dalle feste comuni, dai party di gioco dove si gioca assieme. Informazioni per come crescere come dom o come sub. Insomma, tutto quando fa bdsm, cultura ed informazione. Ogni articolo ed ogni pezzo è firmato da uno dei membri che magari ha approfondito un argomento. Oltre a questo esiste appunto una comunità sovranazionale chiamata società di janus.
Sul loro sito www.soj.org trovate questo disclaimer: “SOJ is a not-for-profit, all volunteer, San Francisco-based education and support organization devoted to the art of safe, consensual and non-exploitative BDSM.” (SOJ è un'organizzazione senza scopo di lucro, composta da volontari, con base San Francisco dedicata all’educazione e sostegno dell’arte del BDSM sicuro, consensuale e non di sfruttamento). In altre parole, questa comunità, supporta le comunità locali di bdsm. Una rete capillare di informazioni e supporto non indifferente presente proprio perché il tutto è legale. Così dovrebbe essere. Qua se provi a dare o riportare un opinione anche ripresa da questi siti, ti danno di scemo, tendono a estrometterti e nessuno si prende la briga di chiedersi: “E se avesse ragione? Se fosse tutto vero?”. Bando alla ciance, lo è.
Quindi mi arrabbio talvolta quando mi sento dire frasi del tipo: “sai io sono così, ho vergogna a parlare di quello che mi piace, non reputo di farmi vedere in cam, non mi fare domande spinte che preferisco non parlarne”. La realtà è che spesso sono domande di rito. Un po’ come una check list prima di cominciare una bella vacanza anche se brutto da dire. Meglio immerso in una piacevole conversazione che in una lista di quello che mi piace e quello che non, delle esperienze precedenti, dei desideri, nell’imparare a conoscersi insomma. Così quelle dieci regole per il top e dieci per il bottom, questa volta ve le ho tradotte e non dovrebbe essere difficile interpretarle.


10 regole per un top:

1 - Sii paziente
Fino a quando si stipula un contratto con un sottomesso, non hai diritto di ordinare lui / lei più di quanto non faccia chiunque altro. Dai il ​​tempo al bottom di conoscerti a fondo chi sei e cosa ti piace. Finezza e raffinatezza sono gli elementi principali di dominanza. Allo stesso modo, la forza e la dolcezza vanno di pari passo. La sensibilità e la consapevolezza (o la sua mancanza), che si mostrano nel mondo reale è destinato a ripetersi nel luogo in cui “giocate”.

2 - Sii umile
Puoi anche essere il regalo di Dio al mondo ma nessuno ha bisogno di sentirlo né vuole sentirlo. Avrete grandi opportunità di dimostrare quanto sei bravo - e molte opportunità per fare la figura dello stupido. Non importa quello che sostieni, il vero te sarà visibile attraverso il gioco. Non ti predisporre per un fallimento creando aspettative   che non potrai mai mantenere o raggiungere.

3 - Sii aperto
Anche se il top è classicamente considerato il maestro in SM, si può sempre imparare dal proprio bottom, non importa quanto inesperto. Sii disposti ad imparare dagli altri dominanti che possono avere una prospettiva completamente diversa dalla tua. Cerca di avvicinarti sin da subito con amichevoli e familiari "viaggi" ed un atteggiamento di meraviglia e di scoperta. Sii consapevole del fatto che ognuno ha il suo o il suo stile personale.

4 - Comunicare
Tu sei responsabile basicamente della scoperta delle informazioni essenziali su le persone che giocano con te, come l'esperienza, i limiti, simpatie e antipatie, e informazioni sulla salute. Giocando SM senza questa conoscenza è come la roulette russa. Parla del tuo   spazio mentale e rivedi il tuo di SM con il bottom, in modo che le incertezze possono essere affrontate prima di iniziare a giocare. Chiaramente precisare ruoli, regole, limiti e contratti. Non dare per scontato che il tuo bottom sappia istintivamente le regole di base.

5 - Sii onesto
Se non hai esperienza in una zona che il bottom vorrebbe sperimentare, sii onesti su di essa. Il tuo partner ha il diritto di saperlo. Sii onesto con te stesso e prendi il tuo vostro sottomesso solo a quei livelli a cui hai completamente il controllo della situazione. La sicurezza deve sempre essere la prima preoccupazione, prendendo la priorità su quanto “indiavolata”  sia la  scena.

6 - Sii sensibile
C'è una linea molto sottile tra una persona sensibile, attento dominante e un ipocrita, insensibile zolla prepotente. La scena dovrebbe essere una sintesi creativa dei tuoi bisogni dei bisogni del bottom e tanta fantasia. Anche se in superficie, il sottomesso è al tuo servizio, quello che realmente sta accadendo è che il dominante ed il sottomesso si stanno servendo vicendevolmente. Guadagna la fiducia completa del tuo sottomesso e non violare o solo minacciare di violare tale fiducia. La sua sottomissione un dono per te. Usala in modo appropriato.

7 - Sii realistico
Terminate la scena con il bottom che vuole di più, non volendo ci fosse stato di  meno. Si ricordi che il potere il controllo e la sensibilità, sono i tasti giusti da premere non solo l'intensità della stimolazione. Siate chiari su ciò che è la fantasia, e che ha poco a che fare con ciò che funziona in pratica. I tuoi set porno (libri, foto, film), possono essere stimolanti di per se, ma non cercare di imitarli fino all'ultimo dettaglio.

8 - Essere veramente dominante
I sottomessi sono alla ricerca di qualcuno che si prenderà il loro corpo e la loro mente, non solo per la forza bruta. Le persone reali si desiderano, non sono immagini fasulle da annunci o stereotipi. La tua posizione dominante ti migliora l'intera esistenza. Non copre o sostituisce altre aree della tua vita - sei tu.  Aspettati che il tuo sottomesso si possa innamorare totalmente di te. Segui le regole, prevedi obbedienza, e punisci in modo appropriato quando è il momento. Non sottrarti alle responsabilità al fondo o alla vostra sorella / cime compagni. Sii affidabile perché si aspettano affidabilità. Tu hai accettato di assumere il ruolo dominante – è l’ora di dimostrarlo.

9 - Sii Sano
Come ogni attività intensa, SM richiede che i partecipanti siano al top come salute fisica ed emotiva. Molti fattori, tra cui la quantità di sonno, le tue abitudini alimentari, quanto alcool bevete e l'assunzione di farmaci influiscono sulle prestazioni e resistenza nel corso di una scena. Non tentare di fare SM quando la tua energia fisica o emozionale è bassa. Come dominante, hai una responsabilità particolare di avere il controllo di voi stessi e su tutta la scena. L’attitudine alla droga e alcool… “non mi toccano più di tanto ... posso farlo in ogni caso”. Questo viola la fiducia che il bottom ripone in te e può essere pericoloso. Se non vuoi accettare le responsabilità, non dovresti metterti in gioco!

10 - Divertiti
Dopo tutto sesso è interamente avere un buon momento. Te lo sei guadagnato, e hai diritto agli unici piaceri intensi che provengono dal responsabile, SM gioco creativo.


10 – Regole per un bottom

1 - Sii paziente
Un Top potenziale ti farà capire se lei/lui è interessato a te o no. Tenei a mente che il vostro scopo, come sottomesso è quello di servire e soddisfare qualcuno che prenderà in considerazione la realizzazione delle vostre fantasie. Non aspettatevi che il top si accenda per voi come un interruttore della luce. Il momento deve essere giusto per entrambi.

2 - Sii umile
Potresti essere il dono di Dio o Dea al mondo e il più ricercato premio in città, ma nessuno ha bisogno di sentirlo o lo vuole sentire. Avrai ampie opportunità di dimostrare quanto sei brava. Non importa quello che sostieni, il "vero te" sarà visibile sulla scena. Non ti predisporre al fallimento distribuendo aspettative che non né tu né il tuo top potrà mai raggiungere.

3 - Sii aperto.
 Si può imparare qualcosa sul SM e su se stessi da parte di tutti in scena, non importa quanto esperto o inesperto esso sia, o quanto dominante o sottomesso siao. SM è un'arte molto personale, e l’atteggiamento dell’ "Io so già tutto"  vi farà perdere le lezioni ed esperienze SM preziose, e di ignorare gli amici SM potenzialmente preziosi.

4 - Comunicare
La verbalizzazione è necessaria, ma al momento opportuno e in modo appropriato. Il tuo top ha bisogno di conoscere le informazioni di base su di te, come esperienze, fantasie, problemi di salute, e quello che invece vi demoralizza. Ma, a meno che non sia un'emergenza - attendi fino a che il top chieda. Non aspettatevi che il vostro dominante di sia una lettore della mente o sappia istintivamente le vostre esigenze, desideri e limiti. La vostra collaborazione rafforzerà la scena per entrambi.

5 - Sii onesto
Non abbiate paura di condividere le vostre esigenze e fantasie. Il tuo dominante si aspetta che   tu le confessi.. L'onestà dei tuoi bisogni, problemi di salute, e demoralizzazione per una buona scena. Mentire o essere solo meno di sincero può solo portare a problemi, così che il top baserà la scena su informazioni inesatte. Oltre a causare problemi, può essere pericoloso.

6 - Sii vulnerabile
La scena è una strada a doppio senso. Non è solo la realizzazione fisica delle tue fantasie precedenti. Se vuoi limitare la tua esperienza a determinati stimoli fisici e psicologici, poi discuterne con il tuo top in anticipo. Ma non aspettatevi che il tuo Top sia un burattino in un gioco di fantasia che hai scritto nella tua testa. È molto meglio lasciare che lui ti sorprenda, di estendere i propri limiti per portarvi in luoghi non si è mai stati prima. Quando ti fidi del tuo top completamente, lasci o lui lo sappia, e e che ti guidi verso nuove fantasie.

7 - Sii realistico
Il tuo dominante è umano, e anche i top più esperti hanno momenti di imbarazzo e indecisione. Non richiamare l'attenzione a ciò che percepisci come una decadenza. Tieni presente la differenza tra la realtà e il mondo fantastico che vedi nei libri e riviste. Pochi tops sono abbastanza ricchi da permettersi una grande prigione con un layout ricco di attrezzature ... Le attrezzature del tuo top sono costose, rispettale e non abusarne.

8 - Essere veramente Sottomesso
Questo è il punto. Lascia che sia il tuo dominante è prenderti in consegna completamente. Non   istruire, o indovinare, o essere critici del tuo superiore. Scambio di informazioni sulle tue esigenze particolari prima che inizi la scena, ma una volta che è iniziata a stai zitto! Se ti ostini a voler una scena corrispondente alle tue specifiche, allora tutto diventa una trottola. Hai aggredito limiti del tuo potere. Rimani all'interno di tali limiti. Rispetta e obbedisci al tuo superiore e  aspettati la punizione se non lo fai. Accettala con grazia e allegria. Il tuo top ha molte cose di cui preoccuparsi, la tua sicurezza e quello che ti eccita. Sii leale e affidabile e goditi il tuo ruolo..

9 - Sii Sano
SM, come qualsiasi attività faticosa, richiede che i suoi partecipanti, sia attivi e passivi - siano   al top salute fisica ed emotiva. La quantità del sonno, le tue abitudini alimentari, assunzione di alcol e la droga, e lo stress quotidiano influenzano la risposta e resistenza durante una scena. Il tuo dominante deve sapere quando la tua energia fisica o emotiva. Non importa quanto una scena suoni come un “voglio tutto e subito”, quando non sei in grado di dare tutto, questo lascerà entrambi delusi. Servi il tuo dominante e te stesso stando in salute.

10 - Divertiti
Dopo tutto sesso è interamente avere un buon momento. Te lo sei guadagnato, e hai diritto agli unici piaceri intensi che provengono dal responsabile, SM gioco creativo.





lunedì 18 giugno 2012

Arti fotografiche, Keiko Model

Una bella modella che passa tranquillamente e con molta maestria dal fetish, al nudo, al pin-up. Keiko ha già lavorato con tanti bravi fotografi come: Pixelles, Philippe Bréson, David Garnier, Ophidienne, Damien Mohn, B. Michael Nelson, Peter Newdon, Sambath Ouch, Nath Sakura, Patrick Ceuppens, Douceurs, DS, Robert Chouraqui, Duo avec Hana, Nu/ero, Détails, Lingerie, Pascal Abadie ed Eric Bonzi.















Siti di riferimento per contatti o vedere altre foto: 
La galleria è autorizzata. Creazione del logo e watermarking, da MDS

sabato 16 giugno 2012

I simboli bdsm apparentemente un inganno. Post ribloggato ed ampliato.


Il bdsm non ha una data di nascita. Il sadismo in generale, la tortura, è vecchia come la notte dei tempi e se ne trovano tracce evidenti in ogni epoca storica. Tutti però ci chiediamo da dove nasce questa specie di movimento ed il suo simbolismo. Il bdsm è qualcos'altro rispetto all'abuso ed al sopruso della tortura vera e propria.
Torno però ai simboli che seguono questa trasformazione nel corso dei secoli fino a diventare una forma di sesso e d'amore particolarmente raffinata come l'attuale.
Il primo uso di un simbolo bdsm che noi conosciamo è quello dell'anello in "histoire d'O", versione cinematografica e scritta. L'anello non è altro che un collare in miniatura. Poi c'è il triskele, che secondo wikipedia, venne ideato nel 1994 allo scopo di avere un simbolo comune per identificare la comunità. C'è chi dice che questo sia la risultante di un'elaborazione celtica dell'anello di "O", c'è chi pensa che sia uscito per caso ma io seguito a pormi domande in merito. Da dove si è ispirato chi ha scritto "O"? Dove ho già visto quella forma precedentemente a tutte le altre?
Tomoe Shintoista (巴)
Il risultato mi porta direttamente alla preistoria e non ad una data rispetto all'altra. Quel triskele è dannatamente simile alla trinità shintoista e a meno che non sia un vero e proprio caso, qualcuno li si è ispirato in modo davvero forte. Simbolo perfetto, raggruppava gli ideali, rappresenta un modo di vita tipico di quel paese, ricorda il Giappone anche nelle scene più truci, coinvolge corde, attrezzi e legature che corrono lungo tutta la storia Giapponese e mi fa dannatamente pensare che un caso non sia. Piuttosto una verità celata.
Yin-Yang
Ed eccolo qua il "tomoe" divino shintoista. L'unica differenza sta nei colori e nella figura gialla presente al centro. Però, sempre continuando a pormi domande, mi viene subito in mente che lo shintoismo è una derivazione del buddismo, anzi una specie di mescolamento indistinto delle due religioni. Penso che il popolo giapponese autoctono non è quello che noi ci immaginiamo maattualmente relegato nel nord di quello stato e che tutto il resto proviene in gran parte dalla Cina. Duro da accettare? Si, lo è anche per i giapponesi attuali che pensano di essere un popolo divino sempre vissuto in Giappone e che non hanno mai avuto un bel rapporto con i cinesi. L'ho detta così per non offendere nessuno.
Dalla cina arriva anche lo Yin-yang, simbolo della dualità dell'uomo, gli aspetti contrapposti presenti in ogni essere viventi. Il bene ed il male, la dualità della vita sessuale, l'energia cosmica.
Adesso qualsiasi più scalcinato grafico, qualsiasi scrittore che conosce un po' la cultura orientale, era ed è in grado di fare una fusione dei due simboli e guarda caso, il triskele bdsm è proprio la soluzione più logica e semplice dell'unione di questi.
Stemma di una nobile
famiglia di Okinawa.
Visto in altro modo, il triskele bdsm, rappresenta la vita fantasiosa a letto, la dominazione, il bilanciamento delle energie, e anche i tre aspetti fondamentali: BD, SM, DS. Troppi i casi che compongono questo simbolo perché sia effettivamente un caso.
Non è mica finita qui. Quello che vedete accanto è il simbolo di una nobile famiglia di Okinawa, diventato pure stemma di una scuola di arti marziali. Qualcuno di voi è davvero in grado di andare a misurare i buchi nelle nere sezioni? Chi ha proposto il simbolo, non se n'è preoccupato. Il risultato è che colore e dimensioni, creano spesso confusione e che proprio la confusione avvolge tutto l'ambiente bdsm fin dalla sua ufficializzazione, sopratutto in Italia, dove la cultura orientale e generale è troppo spesso nozionistica e si tende ad accettare per oro colato quello che ti viene proposto da un'apparente comunità affermata. Farò arrabbiare qualcuno? Può essere, ma come leggete, di incongruenze ve ne sono molte e proseguono.
Taegeuk, simbolo taoista
Taiko
Qui accanto avete il simbolo del taoista. Varia per i colori e per le dimensioni delle linee e dei buchi ma all'occhio inesperto è facilmente confondibile e quella successiva a dx non è altro che il simbolo dei suonatori di "Taiko" 
presente su tutti i grandi tamburi orientali. D'altra parte fu proprio questo simbolo, molto bello che ricorda pure i raggi di una ruota o delle lame circolari tipo "shuriken", che fece imbrogliare i britannici che ne crearono una variante, la successiva. Guarda caso, qualcosa di simile è pure stata adottata dal ministero dei trasporti degli USA anche se non so chi sia stato il primo e non m'interessa, è semplicemente ininfluente.

Variante inglese

Logo del dipartimento trasporti USA
C'è qualcuno che come me s'è preso la briga di andare a cercare informazioni. In effetti non so se l'emblem project (link), sia venuto dopo di me ma attraverso quel sito, ho trovato alcune conferme e una che reputo un madornale imprecisione. Il triskele celtico è infatti composto generalmente da linee e non da "spazi". Triskele deriva da una parola greca (triskélès) che significa "a tre gambe" ed il simbolo di bdsm di gambe non ha nessuna.


Sempre secondo l'emblem project, colori del "tomoe" bdsm, perché di questo si tratta, dovrebbero rappresentare il metallo, grigio o azzurro-metallo e giallo. Su questo ho delle serie difficoltà a vedere il giallo come metallo visto che di tali elementi, di questo colore in natura non ne esiste nessuno. Magari per estensione lo zolfo ma manco questo è un metallo. Libertà poetica, la solita magari. La successiva domanda che mi pongo è che ragione ha il metallo nel bdsm? Vuol dire che se uso un pezzo di legno per sculacciare qualcuna non va bene? E' un senso di freddezza nel rapporto? Tutt'altro. I rapporti bdsm sono tendenzialmente più profondi e sentimentali di quello che si tende a credere. Certamente che anche questi risentono dell'individualità e della profondità di ognuno di noi, come in tutti gli altri aspetti della vita.
Il trischele del bdsm secondo emblem project



Tanto per aumentare la confusione in campo internazionale alcune comunità come quella gay ne hanno creato un altro e quelli che vogliono enfatizzare il ssc (sano, sicuro e consensuale), un altro ancora come se il bdsm avesse mai fatto differenze di gusti sessuali a cominciare dall'omosessualità a quella religiosa o altro ancora. D'altra parte l'ssc dovrebbe essere la base per sconfiggere l'abuso, ma manca ancora qualcosa ma ne parlerò di nuovo in un altro pezzo.

BDSM
ma specificatamente GAY
Variante di BDSM
SSC

Il risultato è ancora confusione e si affida il tutto a singole comunità che si riconoscono in un simbolo. Il rischio è come per la bandiera della pace italiana, quella dell'arcobaleno, che in tutto il resto del mondo è quella della comunità gay. Da morir dal ridere a vedere in un tempio buddista qualcuno portato a spasso con un collare e fustigato in pubblico. D'altra parte la comunità bdsm spesso rasenta l'archismo più estremo. Troppe volte, vedo scrivere o sento farsi del tipo: "io faccio come mi pare" e se provi ad esprimere un parere pubblico, ti ritrovi attaccato come se invece gli avessi dato un morso. Eppure mettere ordine significa anche mettere regole e che sono prima di tutto di rispetto reciproco. Conoscerle significa spesso avere una coscienza più profonda dei limiti, dei rischi e di come sia giusto approcciarsi l'un l'altra.
D'altra parte qui non esiste o non dovrebbe esserci forzature. Chiunque entri in questo lo fa in modo volontario, perché gli piace e da adulto razionale e cosciente di se, capace di decidere quello che vuole vivere e come e libero di andarsene in qualsiasi momento. Poco importa che in paesi come il nostro arretrato e apparentemente succube di una chiesa cattolica retrograda e conformista, non abbia ancora scritto regole per delineare quello che negli USA è chiamato sesso violento. Poter dire davanti a tutta la comunità che appartengo a questa "categoria" a questo "gruppo" di persone che rispetta gli altri e che si è stabilito prima di tutto un simbolo e poi delle regole morali e di comportamento è di sicuro qualificante, capace meglio di smuovere la moralità collettiva.
In conclusione penso che l'origine dello stemma bdsm sia non solo caotica ma anche approssimativa. Si ispira chiaramente a simboli religiosi orientali, precedenti addirittura alla nostra stessa storia. Attua pratiche in qualche modo codificate precedentemente a noi diffuse in oriente quando ancora noi stavamo inseguendo leoni europei con strumenti e lance con punte di pietra.
Ecco perché una più approfondita conoscenza della cultura orientale ci aiuterebbe un po tutti se non a trovare una più giusta e confortevole serenità interiore dell'anima anche quella oggettiva delle pratiche che poi andremo a vivere assieme.

Fonti:
http://www.bibrax.org/celti_arte/triskel.htm
http://emblemproject.sagcs.net/is.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Triskelion
http://it.wikipedia.org/wiki/Shintoismo
http://www.atruerose.com/rose/bdsmsymbol/myth.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/BDSM#Simboli_del_BDSM
http://transit-safety.volpe.dot.gov/safety/Rail/Newsletters/Winter2009/html/Winter2009.html

ricerche varie sugli dei e la cultura giapponese

giovedì 14 giugno 2012

Lo Shibari la storia e l'evoluzione post ampliato

Originale foto di tre veri samurai
Provate ad immaginarvi in un paese costantemente in guerra dove i soldati, i samurai, facevano il bello ed il cattivo tempo. Il samurai è il guerriero perfetto. Non solo il meglio addestrato ma anche dotato delle armi più micidiali che uomo abbia mai costruito. Tra le tante, la più famosa è la "katana", la spada dotata di una lama in grado di tagliare praticamente qualsiasi cosa. Prove recenti hanno dimostrato di poter tagliare in un colpo solo tre arti inferiori di un uomo in poco meno di 2,32 secondi. Tempo insufficiente per abbozzare una qualsiasi reazione. Questi soldati semplicemente non conoscevano la parola resa. Di fronte a questa possibilità, l'unica soluzione era quella di uccidersi piuttosto che affrontare il disonore della sconfitta o i successivi interrogatori o torture applicate anche per il semplice gusto di farlo. Arrendersi significava anche sopportare il disprezzo di tutti gli altri anche dimostrato con la tortura.
Prendere dei prigionieri era pertanto difficile, bisognava prima di tutto bloccargli le braccia e le mani ed impedire loro di poterle usare. Subito dopo, le gambe ed i piedi che l'arte marziale del jujitsu (柔術), aveva trasformato in armi improprie. In primo luogo venne usato l'obi (帶), la cintura di stoffa che portavano in vita. Vi sono tanti, bloccaggi, leve, strangolamenti venerei e respiratori nel jujitsu prima e nel judo poi da effettuare con questo indumento.
La prima ragione pratica dell'uso della corda era pertanto molto semplice: non levarsi la cintura e rimanere in mutande sul campo di battaglia o venire ucciso mentre una mano si sorreggeva gli abiti! Stupido ma tremendamente reale.
I samurai pertanto cominciarono a portare una corda singola con generalmente un cappio scorsoio a portata di mano ed infilata nell'obi. Con questo afferravano un polso, e avvolgendo, bloccavano il prigioniero.



Nel video, alcune tecniche di hojo-jutsu. Si noti l'uso dalla corda singola piuttosto che la doppia dello "shibari scenico".

La data ufficiale a cui si fa riferimento è quella della battaglia di  Onin (1467), e attraverso il periodi Sengoku ed Edo fino al Meiji, la tortura prese largo campo ed i modi di legare furono utilizzati anche per infliggere dolore o per tenere fermi i prigionieri durante delle pure sessioni di terrore.

Di nuovo pensate al guerriero, ogni cosa che aveva addosso era un'arma. Ogni cosa che rimediava in giro si trasformava in un'arma, da un pezzo di bambù, ad una corda al ventaglio. Non volendo però scrivere un trattato sull'arte della guerra, vi metto un link e magari in altri post successivi, delle recensioni su come approfondire l'argomento. Per forza anche il modo di legare venne studiato e ritualizzato diventando una vera e propria arte marziale da tenere segreta anche ai clan rivali.
I "torimoro" erano gli ufficiali addetti proprio al trasporto dei prigionieri. In genere accompagnati da altri 3 o 4 persone. Al momento della legatura circondavano in prigioniero in modo da garantirsi sicurezza e di non far vedere a nessuno come questo veniva legato. Se consegnavano un prigioniero ad un altro clan, questo veniva slegato in segreto, consegnato e rilegato altrettanto in segreto da chi lo prendeva in consegna. Il Giappone era un paese complesso, pieno di regole e rituali. Solo persone di un certo rango potevano portare le armi ed erano i samurai. L'unico modo per diventarlo era per nascita e l'unico modo per uscirne era morire. Pertanto vi erano degli uomini preposti alle legature di rango inferiore a cui era consentito portare corde ma non armi preposti alla bisogna. Anche nelle legature vi era un codice che rispettava il rango del legato e quattro regole fondamentali valide in assoluto:

1.Non permettere che il prigioniero fugga dai suoi legami.
2.Non causare danno fisico né mentale.
3.Non permettere che gli altri vedano le tecniche.
4.Che i risultati siano di aspetto gradevole.

Addirittura si era arrivati a legare secondo le stagioni. Tutte queste regole vennero racchiuse nell'arte dell' "hojo jutsu", l'arte di legare appunto. Specificatamente Ho (捕), "afferrare, arrestare" + jo (縄), "una corda" = "arrestare con una corda". Tuttavia il termine è recente, quello antico e più corrispondente è "torinawa-jutsu". Ok, non voglio farvi impazzire ma se non trovate i kanji giusti "捕" e "縄", e contestualmente provate a cercare il kanji per "Ho" e "Jo", vi usciranno 30 diversi significati meno che quelli che effettivamente cercate. Capito il problema?

Preso di sana pianta dall'accademia di arti marziali (2019 pagina rimossa) visto che davvero non necessita di riscritture, queste sono le caratteristiche generali delle corde:

  • Shinobi nawa (忍び縄 - corda segreta): sono i cordoni o funi utilizzati dai ninja: variano di dimensioni a seconda della necessità e delle preferenze del guerriero. In alcuni casi si impiegano i sageo. Nelle tecniche di nage nawa si aggiungeva un anello di metallo ad ogni estremo della corda per rinforzare, tirare con forza, e così stringere la presa e anche per bilanciare la corda, proiettarla e avvolgere l’avversario. 
  • Honnawa 本 縄: corda principale 
  • Torinawa 捕り縄: corda tipica del hojo jutsu o per legare i criminali . In alcuni casi venivano trasportate all'interno della giacca e perfino dentro le maniche. Si era soliti fare un piccolo cappio ad un’estremità chiamato jakuguchi. 
  • Torihimo : corda a forma di 8, da 1,80 a 2,70 m unita da una cucitura o nodo. In questo modo rimanevano due lacci che in alcuni casi includevano un gancio (kagi) metallico ad uno di essi. 
  • Hayanawa 早縄: fune veloce - fune corta per iniziare il controllo. 
  • Konawa 小縄:  fune corta, di circa 14 pollici. Era utilizzata per legare i pollici e anche gli alluci."
  • Legare è andato pertanto di pari passo con guerra e tortura per molto tempo ed il periodo Sengoku fu classificato come un vero inferno sulla terra. I prigionieri venivano bolliti vivi, buttati in acqua appesantiti da blocchi di pietra, trascinati per le vie dietro ai cavalli, squartati, decapitati, spellati e chi più ne ha, più ne metta. Tutto questo allo scopo di fare vedere a tutti cosa sarebbero andati incontro nel caso di reati più o meno gravi. A tale scopo, piccole amputazioni tipo nasi, dita o parti di arti erano decisamente perfetti.
Nel 1742 il governo di Togugawa (shogunato), descrisse sei tipi di punizione: morte, esilio, schiavitù, lavori forzati e così via (Masahima Haita), 
e quattro tipi di tortura: fustigazione (mutchiuchi), pietre schiaccianti (ishidaki), piegato con le corde (ebizeme) ed appeso con le corde  (tsurizeme).
Dallo stesso periodo quando si parla di "joshu", ci si riferisce a prigionieri legati di sesso femminile. Il sadismo è stato così per tanto tempo diffuso che fino all'ante II guerra vi sono stati episodi anacronistici. 
Un ufficiale che lega una ragazza semplicemente perché l'aveva guardato in modo ammiccante o un'altro che si era allegramente messo a giocare con oggettucci (vibro), con una studente che aveva rapinato un negozio (furto di oggetti).
Per capire meglio la cultura sado masochistica spinta del popolo del sol levante, vi rimando alla visione delle illustrazioni: 28 famosi omicidi con poema a cui si raccomandava agli illustratori (Tsukioka Yoshitoshi / Ochiai Yoshiiku), che il colore del sangue fosse il più reale possibile QUI. (link rimossi del 2012 qui e qui). Sul secondo link troverete pure una più profonda storiografia delle illustrazioni (in inglese).

In ambito domestico è invece un'altra storia e la domanda fondamentale è: com'è finita un'arte marziale a letto?
Intanto il contadino giapponese avrebbe potuto legare la propria moglie ad una trave di casa semplicemente per dirle: "adesso discutiamo". Le donne, sempre impegnate, contavano poco nella società giapponese. Lavoravano e praticamente l'unico ruolo importante era l'economia domestica, il bilancio familiare. Per il resto, sesso poco, alzarsi, lavorare, obbedire, lavorare, dormire e via così. Quindi in una legatura c'era anche un: "Alt, fermati. Prestami attenzione."
Da li alle legature del sesso femminile, alla stimolazione clitoridea del sukaranbo o dell'hishi, il passo è stato breve. Ora, fino a che voi vi divertite a legare i polsi e le caviglie alla vostra compagna per un gioco particolare, poco male. Resta però una pratica pericolosa che una manetta troppo stretta o legata male rende il  tutto molto pericoloso. Insomma state portando un'arte marziale a letto. In un post precedente avevo fatto riferimento al sito tokio bound e le differenze tra lo shibari più tradizionale e lo western bondage e vedo che nel corso del tempo si cerca di dare un ordine più preciso al vero e proprio "bordello" che c'era in precedenza. Anche questo post nella sua prima edizione era mirato a regolamentare lo shibari attraverso gli shibari-kata. In effetti questo e quello dell'amico Shinken Hayanawa, sono effettivamente i primi usciti in Italia con questo scopo e fu davvero un lavoraccio. Io scelsi di rappresentare gli shibari-kata attraverso i disegni di Ozuma Yoko, così da poter anche rappresentare l'arte figurativa giapponese e quella dei tatoo. Ovviamente i disegni non li hanno coperti tutti e nemmeno posso dire che sia completo. Dietro l'incidente di Roma, evitammo accuratamente di postare ogni possibile kata per non invogliare nessuno a provarci ed evitare ulteriori danni alle persone.

Ecco comunque il set pubblicato ed in sintesi lo eastern shibari o shibari o kinbaku ortodosso è una forma d'arte visiva incentrata sulla bellezza e sull'esaltazione del corpo (tradizionalmente), femminile mentre lo western bondage è quello praticato nelle più intimi rapporti sado maso o sessuali dove "non importa come ti lego", purché sia efficace e sia utile a quello che stiamo facendo: godere. Sottolineo: godere, non farsi male!!!

Quello che segue è il primo shibarido-kata che sia mai stato scritto con la supervisione di Shinken Hayanawa Sensei. Gli splendidi disegni sono di Ozuma Kaname (小妻要, 1939 - 2011).

  • Ebi (海老), o Kuri (繰), o legatura a gamberetto (海老責め), mani detro la schiena, gambe incrociate o in posizione fetale. Al centro: Ebi tsuri shibari: sospensione a gamberetto e Agura, più morbido a dx. Il primo disegno è di una vera e propria tortura, il terzo è un gambero dolce sdraiato su un lato
Ebi (海老), o Kuri (繰)
海老責め
Ebi (海老), o Kuri (繰)
胡座 縛り
Ebi (海老), o Kuri (繰)
海老責め吊り

  • Sakasa ebi shibari: gamberetto rovesciato.
Sakasa ebi shibari
逆さ海老縛り
  • 1 Kataashi age tsuri shibari: Un piede alzato in sospensione parziale. 
1 Kataashi age tsuri shibari
片足上げ吊り縛り
  • Agura shibari: legata nella classica posizione Yoga con le gambe incrociate.
Agura shibari 胡座 縛り
胡座 縛り
  • Chokuritsu fudou ippon shibari: legata, vincolata in piedi.
Chokuritsu fudou ippon shibari  直立不動一本縛り
直立不動一本縛り
  • Gyaku ebi tsuri shibari: Appesa a gamberetto rovesciato. Varianti.
Gyaku ebi tsuri shibari  逆海老吊り縛り
逆海老吊り縛り


Gyaku ebi tsuri shibari  逆海老吊り縛り
逆海老吊り縛り

  • Katate kubi shibari: singolo polso legato. Oddio, questo polso ha una solo  giro quindi più vicino allo shibari da guerra ma il concetto è chiaro.


Nodo prusik mastrodesade
  • Kikkou shibari: legatura del corpo che termina con un disegno a dorso di tartaruga.
Kikkou shibari 亀甲縛り
亀甲縛り
    • Koutou ushiro te shibari: mani legate dietro la testa.
    Koutou ushiro te shibari 後頭後ろ手縛り
    後頭後ろ手縛り
      • Hashira ushirodaki: shibari al bamboo.
      Hashira ushirodaki 竹縛り
      縛り
      • Hishi ( hishi nawa shibari): quello che noi chiamiamo karada. Disegno a diamanti.
      Hishi 菱縄縛り
      菱縄縛り
      Immagine disponibile gratuitamente
      per condivisione ed uso da
      http://kboukn.blog.fc2.com
        • M ji kaikyaku tsuri shibari : Appesa a lettera M in sospensione. In questo caso laterale.
        M ji kaikyaku tsuri shibari M字開脚吊り縛り
        M字開脚吊り縛り
        • Mata nawa shibari (また縄縛り): quello che noi chiamiamo sukaranbo.

        Mata nawa shibari また縄縛り
        また縄縛り
        • Renkou tejou shibari: legatura  a manetta vincolata in cintura
        Renkou tejou shibari 連行手錠縛り
        連行手錠縛り
        Renkou tejou shibari 連行手錠縛り
        連行手錠縛り
        • Ryoute kubi shibari: entrambi i polsi legati
        Ryoute kubi shibari 両手首縛り
        両手首縛り
        • Tachi tsuri shibari: sospensione parziale.
        Tachi tsuri shibari 立ち吊り縛り
        立ち吊り縛り
        • Tanuki: procione, appesa mani e piedi, pancia sopra o sotto.
        Tanuki タヌキ縛り
        タヌキ縛り
        • Tasuki: legatura a cintura di kimono (anche ushiro tasuki: legatura posteriore).
        Tasuki 襷縛り
        襷縛り
        • Tejou shibari: legatura a manetta.
        Tejou shibari 手錠縛り
        手錠縛り
        • Tsuri: sospensione (1, un po' forzata ma...), Gyaku ebi tsuri shibari (2), gamberetto in sospensione.

        Tsuri 逆海老吊り縛り
        逆海老吊り縛り
        Tsuri 逆海老吊り縛り
        逆海老吊り縛り
        • Ushiro takate kote shibari: Mani alte legate dietro la schiena.
        Ushiro takate kote shibari ろ高手小手縛り(簡易型)
        ろ高手小手縛り(簡易型)
        • Ushiro te shibari: legatura delle mani dietro la schiena
        Ushiro te shibari 後ろ手縛り
        後ろ手縛り
          Inoltre:



        • Karada. Parola giapponese che significa corpo. Vestito di corde
        • Kinbaku  (緊縛). Nome, significa, legatura stretta, Kinbaku-bi (緊縛美) letteralmente “la bellezza della legatura stretta (serrata)”
        • Nawa shibari  (縄縛): nome, legatura con le corde. E’un termine coniato ma non esiste in giapponese.
        • Nawajutsu. L'arte di legare con le corde. Considerate i seguenti esempi dove il kanji 縄 sta per "nawa".
        • 責め縄 (semenawa): modo di legare adatto alla tortura.
        • 首斬縄 (kubikirinawa): modo di legare adatto alla decapitazione.
        • 火焙縄 (hiaburinawa): modo di legare adatto per il rogo.
        • 早縄 (hayanawa): modo di legare per un un iniziale arresto (veloce, haya= veloce, nawa=corda), e rapido bloccaggio a "terra".
        • 本縄 (honnawa): l'attuale modo complicato di legare una volta che la persona è stata arrestata.
        • Nawashi  (縄師): nome composto da Nawa, corda, e shi, maestro. Letteralmente "mastro di corde" e per estensione, "colui che lega". Nell'ambiente SM, l’artista delle corde. N.B.: come già vi dicevo il termine “Bondager” non esiste, è una parola del tutto inventata in ambiente italiano. (1 2).
        • Shibari  (縛り): nome, il legare o il legarsi con una corda.
        • Shibaru  (縛る): verbo, legare con una corda.
        • Western Bondage: legare non per costringere ma per stimolare gli organi sessuali, comunque per dare piacere.

        • Per una visione dei termini più ampi, siete pregati di seguire questo link. Vi dico che però è scritto in giapponese-inglese. In conclusione c'è pure da aggiungere che il giapponese è come il cinese. Lo stesso ideogramma può significare cose diverse. Una traduzione letterale è difficile da fare. Il punto è questo: lo shibari che vedete NON è un'arte marziale, non è manco un'arte codificata. E' tutta una storia recente e si può trovare l'esatto contrario nello stesso pezzo. Lo shibari tradizionale, quello da guerra, non prevede alcuna legatura ai bastoni, prevalentemente bamboo, quello attuale, si. Se guardiamo su un dizionario, il risultato kinbaku 
          (緊縛), ci da:/span>
          1. legare stretto,
          2. bondage sessuale (da http://jisho.org/words) E kinbaku-bi, 緊縛美, la bellezza della legatura stretta o la bellezza del bondage sessuale il che ci porta di nuovo ad un diverso aspetto. Si tratta della legatura di per se o la bellezza della situazione che la legatura a scopo sessuale ci conduce? 

          Fonti:
          http://realropebondage.com/about-japanese-rope-bondage-2/
          http://www.lastfm.it/user/jroots/journal/2008/09/01/255k9k_punishment_and_the_beauty_of_japanese_bondage
          http://www.bondageproject.com/public/history_e1.htm
          http://en.wikipedia.org/wiki/Japanese_bondage
          http://www.ropemarks.com/en/workshops/public/level2/index.php
          http://www.ask.com/wiki/Kinbaku http://www.japaneseropeart.com/RopeArt/History.html http://www.keibunsha.com/hst_jt.html
          http://tokyobound.com/blog/?m=201107
          http://www.ds-arts.com/RopeArt/History.html
          http://en.wikipedia.org/wiki/Japanese_bondage
          http://shinseidojo.wordpress.com/2009/10/06/roles-and-techniques-of-the-police-during-the-edo-period-1603-1867-by-dr-kacem-zoughari/
          http://www.e-budo.com/forum/archive/index.php/t-1996.html
          http://en.wikipedia.org/wiki/Hoj%C5%8Djutsu
          ed altre