Cerca nel sito per parole chiave: inserisci argomento e cerca

sabato 27 ottobre 2012

Risultati ultimi sondaggi spariti

Ma porca paletta! ho rimosso gli altri sondaggi e su quelli nuovi si sono cancellati i risultati? Mi spiace per chi ha votato ma davvero non è colpa mia.
Non so cosa sia successo visto che i nuovi non li ho proprio toccati. Forse è il database di blogger che fa i capricci. Vi invito pertanto a rivotare, magari sposto la data dei risultati dei nuovi sondaggi più avanti.
Ma guarda che storie... mah!

sabato 13 ottobre 2012

Livelli e problematiche di vita per novizi ed esperti

Complicato da  spiegare cosa sia la libertà in un articolo solo. Me lo chiedono, mi ci provo.

Intanto il bdsm è qualcosa di estremo non perché vi è un abuso o una situazione in cui qualcuno subisce e l’altro/a domina. Entrambi sono liberi di esserci e deve essere così. Entrambi devono sapere quello che fanno e come e perché e rispettarsi fino ad ogni singola cellula. Bdsm è estremo perché esce dai canoni di normalità che la società attuale considera tali.
Fare sesso anale per alcune società è addirittura un reato, fare sesso orale qualcosa che va oltre il pudore ed imbracciare ed usare fruste, oggetti di cucina, legacci, corde, pisciarsi addosso o in bocca e chi ne ha, più ne metta, viene comunemente considerato estremo.


PerC’è da considerare che ognuno arriva ad esplorare il bdsm per una infinità di ragioni: curiosità dopo aver visto qualche immagine, dopo aver letto qualcosa, dopo qualche pensiero durante un incontro normale, durante un atto sessuale con la casualità di uno sculaccione o per mille altre ragioni. Il primo problema è la soddisfazione di questa curiosità. In genere, i primi incontri e per inesperienza vengono fatti con pressappochisti che in generale cercano incontri spinti ma non fanno bdsm. Insomma, un vero e proprio, inzuppo il biscotto in modo strano. Durano poco ma fanno sorgere comunque dei dubbi verso se stessiché mi piacciono queste cose? Sono normale? E’ possibile che io sia veramente così e che adori il dolore della frusta o che ne so, le mollette o la cera o una radice di ginger nel lato b? Questo genere di domande si contorceranno nella vostra mente ed una in particolare sarà fissa: a chi chiedo senza passare per pazzo o per pazza di soddisfare queste mie pulsioni senza essere additata e trovare così soddisfazione? Difficile che comunque sia il top (maschio o femmina), è sempre complicato scoprirsi. Non può essere solo sesso che alla fine dell’incontro,  il vuoto è totale. Certo, ti diverti mentre lo fai, ma poi? Il bisogno d’amore, di comprensione e di accettazione di chi siamo per quello che siamo è l’esigenza fondamentale di ognuno.
Così prendo ad esempio il rapporto che si crea tra un essere umano ed un’animale come i cani, i gatti e via così. E’ gratificante perché è amore senza condizioni. La diversità non conta. C’è solo un affetto puro e totale, una voglia di incontrarsi e di stare assieme che siano coccole, gioco o semplicemente il dormire assieme. D’altra parte noi siamo esseri particolari. Se rimaniamo soli impazziamo, se viviamo in posti troppo affollati, sbrocchiamo fino al punto di commettere atti drammatici. Amiamo la compagnia ma non troppa. Abbiamo bisogno di solitudine e di stare assieme. Siamo insomma molto simili ai gatti. Abbiamo lo stesso tipo di rapporto di esigenza. Si


amo solitari, nelle nostre riflessioni, ci piace stare assieme ma quando ne abbiamo voglia.

Alla fine quello che chiediamo al nostro partner è proprio questo. Accettarci per come siamo, per quello che ci piace, senza essere giudicati. Abbiamo dovuto accettare prima noi stessi per quello che ci piace e come ed abbiamo il bisogno di trovare un partner che ci piaccia mentalmente, fisicamente (odore di pelle, presenza, non bellezza), abbiamo bisogno di avere dei gusti simili, di poterci rispecchiare e realizzare l’uno nell’altra. Trovare il partner giusto non è facile per questo, non è solo sesso o bdsm, è essenza ed umanità a tutto tondo. Per questo il bdsm è libertà: siamo chi siamo, nessuno ce lo impone, facciamo atti che altri considerano forse impuri, non conformi alle regole ma cosa c’entra? Anche Galileo o Martin Luther King li fecero  e volendo fare una lista ci si accorge che sono proprio questi uomini che hanno cambiato il mondo. Non solo perché hanno fatto una scoperta ma perché ci hanno fatto cambiare il modo di pensare e non in peggio.

L’altro aspetto è il modo. Ho già provato a spiegarlo in altri post ma ci riprovo. E’ chiaro che ognuno fa bdsm come tutte le altre cose della vita in base alla sua sensibilità. Quindi, poca sensibilità probabilmente un bel sesso spinto dove tutto si realizza dove uno da gli ordini ed uno li esegue. Parallelamente c’è chi pensa che fare sesso con prostitute sia sesso. Per quel che mi riguarda credo di avere una visione più ampia sia del sesso che del bdsm, quindi non mi divulgo oltre sulle differenze di visione. D’altra parte la sensibilità porta ad aspettative più alte, d’avere più profondità e che questo non è veramente un “gioco” dove uno comanda ed uno subisce ma il “gioco” più bello dove ci si ama, ci si vive, ci si rispetta anche dove altri si fermano. Non importa se il sapore dello sperma ti fa schifo, lo lecchi perché di lui ti piace tutto  anche quello, anche se è urina. Non importa se dopo che gli sei venuto nella topa e leccandola lo ribevi quando cola fuori insieme ad i suoi succhi. La lecchi perché a lei piace e se ti fa schifo, seguita a farlo fintanto che non ti frega quel che senti nella lingua ma quel che ti da nell’anima. Questo è il bdsm che io intendo. Per certi lati rispetto gli altri ma mi dispiace che non riescano a vedere oltre. La sensibilità si migliora, il modo di vedere le cose si migliora davvero se si vuole sul serio. Sta a noi volerlo fare e crescere ed anche questo è bdsm.

Infine ci sono un altro paio di considerazioni da fare. Se tu in qualche modo "obblighi" a fare qualcosa a chi sta sotto facendo sentire il sub obbligato di soddisfarti, perché tu non devi essere predisposto ad esaudire i suoi di desideri? Se è lei che ti urina addosso, ti senti mento master? Se è lei che ti mette un dito nel culo, ti senti degradato? Beh, io dico che anche questa l'occasione di imparare un po' di umiltà e di capire che piacere è prima di tutto sentirsi in armonia con se stessi ed il proprio partner.
Certo, alla fine siamo un po' più animali nel letto ma è anche vero che lasciare fuori di stanza intelligenza, cuore e rispetto, non solo non è saggio ma è più degradante e rischioso di qualsiasi situazione estrema si voglia vivere anche solo per il fatto che se queste vengono con noi, alcune di situazioni estreme, proprio non si fanno e non si rischia, MAI.

giovedì 11 ottobre 2012

Cose dell'altro mondo


Vi ricordate il post sull'anilingus (leccare il culo)?
beh oggi mi sono levato qualche sfizio sulla pochezza delle foto e del sesso che si rimedia il rete. Oddio, si tratta praticamente di porno e lo si sa bene ma i risultati mi fanno capire che c'è poco pure li.

Così per rendervi partecipi dei risultati anche per chi sa poco usare google immagini vi metto i link. Se non vi rende quello che vedo io, dovete solo andare sulla destra della pagina dei risultati e disattivare il safe search.
Prima ricerca: licking pussy (in inglese che così i risultati sono maggiori).
Risultato che sull'intera paginata di foto solo 4 soli sono di uomini che leccano la propria partner.
Seconda ricerca: oral sex, sesso orale.
e l'unico uomo che vedo fare del sesso orale ad una donna è in questa foto qua in un sito in inglese "Ancient Indian Philosophy of Oral Sex from the Kama Sutra" (antica filosofia indiana del sesso orale dal kamasutra). Non c'è che dire è.

Ho quindi provato per un'altra strada, con french kiss (bacio alla francese), sex kiss e sensual kiss. Stessa roba. Gli uomini con le donne sembra che proprio di baci non ne vogliano sentire parlare e le uniche foto con un'appassionante lingua a lingua sono o tra donne o tra uomini.
Così mi sono levato un ulteriore sfizio e ho messo "spit swap" scambio di saliva.
We! Donne. Non c'è un uomo che ciappa un po di saliva dalla sua partner pornografica o amatoriale che sia. Come vedete pure belle foto. C'è anche chi sotto il tag spit ci ha messo pure sperma visto che comunque tutte lo sputano, qui sul porno se lo scambiano pure insieme alla saliva. Di sputi manco a parlarne. Pratica abbastanza usata in ambito bdsm, gli unici a quanto pare che li ricevono sono gli schiavetti maschi. Per quanto riguarda l'anilingus ho già parlato e così siamo al dunque.
Ma il sesso come idea comune cos'è, solo una bella figliola che succhia un cazzo e nel frattempo si fa sbattere in ogni modo possibile alle volte anche con molta degradazione specie in alcune foto o movie di bdsm?
Me lo domando seriamente perché poi arrivo facilmente a capire come mai ci sono così tante donne insoddisfatte dei loro rapporti. Io che da anni mi sforzo di dire che il bdsm non è abuso e nemmeno violenza come scrive sulle magliette da anni anche un noto nawashi italiano e che il tutto dovrebbe partire da un reciproco rispetto e soddisfazione nelle cose che si fanno. E' mai possibile che chi fa porno non pensi ai miliardi di donne a cui piace farsi leccare dal suo uomo e che magari gradirebbero pure qualche foto appassionata piuttosto che qualche movie sbrigativo? E' altrettanto mai possibile che il senso comune del sesso sia così limitato? A sto punto credo di si ed è forse anche la ragione per cui vi sono tanti pressapochisti che fanno bdsm da qualche anno più attenti a farsi dare del lei o del signore che andare alla sostanza: la soddisfazione della propria partner.
Roba da chiodi.

lunedì 8 ottobre 2012

Il primo incontro

Un nuovo incontro, come ci si comporta?


In tanti hanno scritto di questo alla fine ma siccome spesso durante o dopo il primo vedo tante amiche che hanno visto tizio o caio che si è rivelato diverso da come si è presentato, ho deciso di scrivere la mia opinione su quest'argomento.
Come al solito non è un must, una verità assoluta. E' la mia esperienza in merito e che provo a condividere.
Intanto potete anche prendere un "caffè" dopo solo due chiacchiere fatte on line. Guardarsi nelle palle degli occhi aiuta a capire chi si ha davanti. Il tono, gli sguardi, le contraddizioni che le bugie o gli atteggiamenti che ci si danno per sembrare migliori di quello che siamo. Raramente le persone si presentano per quello che sono, specialmente qui.
Quindi quel caffè va benissimo se siamo vicini, quando più rapido possibile in un luogo pubblico e molto frequentato, che magari abbia a disposizione dei clienti un tavolo sufficientemente appartato da poter chiacchierare di "cordame e fruste" senza dare nell'occhio o far arrivare all'orecchio del tavolo accanto questo genere di discussioni.

Dal caffè al letto è bene che passi del tempo. Nessuno deve temere qualcun altro e credo che a ognuno debbano date le stesse possibilità di "presentarsi". tenete però presente che l'abusivo, non darà mai la sua vera e sincera presentazione di se e non per timidezza ma per uno scopo preciso. I post sull'abuso, servono proprio per quello, a farvene riconoscere uno. Basta che una sola cosa tra quelle descritte si presenti, che è meglio che vi alziate ed il caffè andiate a prenderlo con un altro.


Siete lontani? Insomma le occasioni per vedersi sono poche e complicate?

Stesso approccio, magari fissate una stanza d'albergo, non si sa mai ma ripetete lo stesso modo. Ci si vede in un luogo pubblico, si ragiona circondati dalle persone. Nell'albergo siete sicuri che lasciate i documenti all'ingresso, magari dite ad un amico/a dove andate e vedete chi. Ovviamente dei rispettivi sapete nome e cognome. Non abbiate fretta comunque a vedervi nel primo caso per lo spogliarsi, nel secondo per un incontro. Parlate tanto, tentate di mettere il vostro interlocutore in contraddizione. Le bugie come si dice, "hanno le gambe corte" e la maggior parte di chi le racconta, poi si scopre da solo/a. D'altra parte credo che lo scopo non sia spogliarsi spesso ma spogliarsi e fare bene quello che si fa. Da un pezzo dico che se il vostro top non è in grado di procurarvi un rush ormonale che se va "male" si concluda solo a notte inoltrata, non è un top con cui vale la pena! :)

Tenete aperta ogni possibilità. Magari con un incontro da distanti, portatevi dietro la vostra "attrezzatura". Non vi servirà in generale ma nel caso, non potete tornare indietro a prenderla o vedervi il giorno dopo. Tenete presente che in qualsiasi momento la cosa non vi piaccia, dovete sempre avere la possibilità di interrompere e tornarvene a casa e...

Buon divertimento.


mercoledì 3 ottobre 2012

Norsk Skogkatt non un gatto ma il gatto e la mitologia vikinga


E' Freyia che, come Bastet e Diana, incarna l'amore, la sessualità e la fertilità e attraversa i cieli su un carro trainato da due grandi gatti argentati dalle code svolazzanti. I gatti, uno bianco ed uno nero, rappresentano i due aspetti della notte che, nella crescita luminosa e nel buio declino della luna, rispecchiano l'evolversi e il rinnovarsi della Natura; sono maschio e femmina poiché senza i due sessi non c'è la vita. Nella mitologia germanica, il dio Odino concede alla dea un potere illimitato su nove mondi, le nove sfere create dagli dei. Come gli astrologi egizi e nelle scienze medioevali, ritroviamo i nove piani delle stelle tra i quali è compresa la superficie della terra. Nell'antico simbolismo, Freyia vola con il suo tiro di gatti attraverso questi piani e lungo le strade di cristallo di sette pianeti per recarsi in tutti i mondi dove regnano l'amore e la vita. Freyia  per il bene di tutti gli esseri viventi, regola i raggi del sole e la pioggia determinando la fertilità della terra. Ancora oggi, nella credenza popolare mitteleuropea, i gatti vengono collegati ai fenomeni atmosferici. La dolce Freyia  signora dei nove mondi, era la protettrice delle nozze e, per ingraziarsela, la novella sposa doveva nutrire il gatto di casa con cibi particolari per essere certa del bel tempo nelle ore di festa. Anche il dono di un gatto era molto apprezzato dagli sposi quale precursore di doni celesti. Nella nuova casa i novelli sposi dovevano preparare una ciotola di latte fresco e se il gatto correva subito a berlo, era segno che nella casa vi era già uno spirito buono. I gatti di Freyia  dal lungo mantello argentato e dalle code svolazzanti, sono tuttora patrimonio culturale dei paesi nordici ed in special modo della Norvegia che ha protetto e salvaguardato una razza antica e naturale, il Gatto Norvegese delle Foreste. Lo "Skogkatt", scandinavo. Nella collezione di fiabe popolari di Asbjørnsen e Moe si trova il Gatto delle Foreste numerose volte. Qui viene chiamato "Huldrekat" ("uldre" = ninfa del bosco. Il gatto-ninfa del bosco). Nel glossario un "huldrekat" viene descritto come un Gatto delle Foreste con una coda spessa e folta. Anche nella fiaba di Charles Perrault poi riscritta dai fratelli Grimm, "Il gatto con gli stivali", il personaggio è un Gatto Norvegese delle Foreste.

“Si racconta che Thor, mentre stava pescando sulle rive di un laghetto, fosse incuriosito dal canto dolce di una ninna-nanna proveniente da un cespuglio. Avvicinatosi si accorse che a cantare era un grosso gatto, il quale tentava di ammansire una cucciolata di bellissimi micini che piangevano affamati. Alla vista del dio, il gatto gli chiese se per caso sapeva dove trovare una femmina che li potesse allattare e allevare, Thor rispose che non era in grado di aiutarlo, nel mentre però venne rapito dalla bellezza dei cuccioli e in un attimo i suoi pensieri caddero su Freyia  Il grosso gatto, che gli lesse il pensiero, si trasformò in un falco e volò via. Thor impietosito prese con sé i gattini e li regalò a Freyia a quale ne ebbe cura accudendoli e crescendoli premurosamente.
Si racconta anche di una collana forgiata dalle mani sapienti di quattro elfi oscuri donatale dai nani , "Brisingamen" (probabilmente una cintura dal nome ("stirpe del fuoco"), emanava un tale bagliore che il primo arcobaleno apparve sulla terra, il fuoco prese vita, la luce dell'alba soffusa si alzò una goccia di magica bellezza di Svart Alfaheim era ora penetrata nella terra degli uomini e di questo Freyia si compiacque.”
Freyia e Thor, sono uniti fino alla fine del tempo nel giorni del calendario nordico da due giorni susseguenti: Thorsday (il giorno di Thor), e Friday (il giorno di Freyia).


Ma chi erano Freyia, chi era Thor e chi sono i Norvegesi delle foreste?
Della prima si conoscono molti nomi ma il suo significato rimane quello di "Signora". La corrispondente nordica della dea Venere, forse la capostipite delle valkirie ma che se ne andava in giro con un carro di betulla trainato da due norvegesi, uno chiaro ed uno scuro, uno maschio ed uno femmina a rappresentare l'unione per la vita e la diversità. Su alcuni siti di gatti norvegesi sentirete parlare di Freyia come moglie di Odino. In effetti si presume che sia stata sua concubina o amante per un certo periodo di tempo e che poi, si racconta, si fosse offerta in sposa a proprio a Thor, il dio del tuono. Freyia rappresenta l'amore e la fertilità in tutte le sue forme, da quello sacro a quello profano e quando piange le sue lacrime sono d'oro.

dipinto di Mårten
 Eskil Winge, 1872
Thor era il gigante nobile e bonaccione. I suoi strumenti la cintura che raddoppiava la forza di chi la indossava, i guanti di ferro ed il martello Mjöllnir e che beh, per lo meno questo avete visto come funzionava nei celebri fumetti della collana Marvel e nei successivi e recenti films. Il martello di Thor veniva spesso portato come amuleto al collo dei vikinghi (i normanni da norse men - uomini del nord), e rappresentava le virtù di quel dio forse più importante di suo padre, Odino. Nonostante Thor fosse così forzuto, un giorno venne sfidato a sollevare un gatto norvegese e non vi riuscì.





I norvegesi delle foreste ed un po' d'etologia.
Intanto un gatto norvegese non è un gatto ma è IL GATTO. Facendo un paragone canino è come l'huski, è l'animale più selvaggio tra i gatti. Chiaramente ognuno di loro ha il suo carattere ma tendenzialmente il loro modo di comportarsi è davvero particolare. Sanno chi sono. Puoi prendere in mano un bel cucciolo di leone ed anche se dolce, coccolone, giocherellone, rimane sempre un leone. Ecco, loro sono uguali. Sono forse i gatti più intelligenti che ci sono. Puoi provare a rinchiuderli in un recinto completamente retato, anche il cielo, non importa. Sono capaci di salire a due o tre metri, trovare le giunzioni delle reti, romperle e scavalcare. Fuggono? No, sono solo curiosi. Chiudi il recinto con un cancello chiuso con una stanghetta? Resisterà due volte. Guardano cosa fai, lo rifanno ed aprono e se non guardano provano fino a che non trovano il modo. Un doppio gancio non afferrabile aiuta. Una buona chiusura del frigorifero, credetemi aiuta! Quando sono piccoli, nessun problema ma quando hanno raggiunto la mole definitiva e con la forza che si ritrovano (sopratutto i maschi), aprirlo è uno scherzo. Il mio è a colonna e non arriva a terra ed è l'unica cosa che per il momento mi salva :). Stesso discorso per le porte. Arrivano a capire se una serratura "cede" scuotendo la porta e ci proveranno fino a che o gli rimane in mano un pezzo d'uscio o la porta si apre. :D 

In natura vivono in foreste in cui per 9 mesi all'anno c'è neve. Hanno il pelo idrorepellente, non si ammolla alla prima, un po' come le pecore "Scottish black face". Non sono come gli altri gatti che salgono sugli alberi e poi non sanno scendere. Per loro un albero è normale. Forse sono gli unici gatti a concepire il mondo in 3d. Amano l'acqua, pescano e come per un amico che disse: "cacchio è scappato", vi potreste  trovare a guardare poco avanti e trovare il fuggitivo tranquillamente a farsi una nuotata in piscina. Sono gatti coraggiosi. tendenzialmente non fuggono a gambe levate, si allontanano velocemente ma poi cercano di capire se è effettivamente un pericolo e come affrontarlo. Difficilmente ve lo trovate nascosto sotto un letto, è più facile che vi guardi e vi sfidi. Tentare di sgridarlo è inutile, provate piuttosto a spiegare con parole semplici quello che non desiderate che facciano. Non alzate MAI la voce, tenete un tono tranquillo ma deciso quando gli state spiegando cosa non fare ed un tono dolce ed affettuoso quando lo coccolate. Un gatto comune è in grado di capire circa 200 parole, questi sinceramente non so ma da come si comportano e come reagiscono al dialogo direi di più ed in un modo anche rapido. Tenete però presente che è facile fargli capire di non arrampicarsi su una determinata tenda ma quasi impossibile su tutte. Meglio levarle di circolazione. Loro veramente concepiscono la loro corsa per casa o con un finale nell'acquaio di cucina, in vasca da bagno o bidet o lavandino, oppure in cima alla prima cosa a cui riescono ad aggrapparsi. Strutturalmente hanno arti possenti ed unghie forti, il quarto posteriore è più lungo dell'anteriore e questo per muoversi a balzi sulla neve e appunto per arrampicarsi meglio ed in natura lo fanno sia sugli alberi che sulle rocce.. Dagli spazi dei cuscinetti, spuntano dei lunghi peli che servono a non scivolare sul ghiaccio e su terreni umidi. La zampa è tonda e semipalmata per la stessa ragione. Camminano con gli arti posteriori leggermente flessi, sempre pronti a scattare e questo gli dona un'andatura sinuosa.


Sono gatti che cercano compagnia, si affezionano a tutti in famiglia ma con una persona, scelta da loro, avranno un rapporto profondo e particolare. Sono gatti difficili nonostante tutto? No, sono solo gatti di grande mole molto, ma molto intelligenti e fieri. Qualcuno li ha definiti dei gatti-cane, proprio perché non ci si aspetta da un gatto dei comportamenti così "evoluti", riflessivi ed intelligenti. Si abituano perfino al guinzaglio e vi sono molti cani di piccola taglia molto più stupidi di loro. D'altra parte se non fosse così, perché avrebbero dato origine a così tanti miti e leggende? Dietro ogni storia c'è in fondo molta verità anche se ingigantita. Considerate in conclusione pure il fatto, che se ne avete voglia, potete anche insegnarli a riportare gli oggetti "da gioco", gli viene spesso naturale, l'unico "problema" in fondo è farli consegnare a voi. Vi guardano con quegli occhi a mandorla, profondi, arguti. Ti studiano mentre Ti considerano suo e ti rendi conto che hai accanto una creatura selvaggia che ha deciso di stare con te. E' una sensazione unica, irripetibile e che si rinnova di giorno in giorno, difficilmente spiegabile per chi non ne ha mai avuto uno.

"Allenandoli a saltare in braccio sin da piccoli, da grandi ameranno essere portati in giro tra le braccia per la casa, a tutte fusa e sguardi languidi. Ma questo lato di dolcezza del suo carattere non deve far dimenticare che siamo di fronte a un fiero figlio della foresta, che vuol essere amato e rispettato, e non trattato come un bambolotto, non bisogna avvilirlo o umiliarlo, perchè è gatto di grande dignità! Egli viene dalle Foreste e ha negli occhi la forza del vento."


domenica 30 settembre 2012

Rapporti plurimi

Ed eccoci qua, espandendo la riflessione sull'elasticità mentale e sulle condizioni per accettare una session o un periodo di rapporti come dire, multipli.
Per chi mi legge sul blog da tempo, sa che non sono molto favorevole ai gruppetti, alle esposizioni pubbliche dei festini e cose del genere. Credo molto nei rapporti 1:1 consolidati ma non significa assolutamente che non abbia affrontato situazioni del genere o che non le abbia vissute.

Quando mi ritrovai la prima volta con la signora che mi introdusse al bdsm, la seconda o la terza sera che eravamo li, ci dedicammo un po' a confrontarsi reciprocamente sulle singole esperienze vissute e venne fuori anche questo.
Mi disse che con un suo ez compagno, ci fu il desiderio di provare una situazione piccante e che si erano messi d'accordo con un'altra coppia per divertirsi un po'. L'evoluzione della serata fu la decisione comune di andare ognuno in una stanza diversa scambiandosi partner ed il risultato fu veramente drammatico. Il suo lui preso da un attacco di gelosia non fu in grado di soddisfare a pieno la compagna dell'altro e lei con un costante senso di disagio. La cosa mi colpì e non poco e mi stimolò a confrontare mentalmente le mie di esperienze rispetto alle sue. Era strano perché c'era qualcosa che non andava.

Intanto mai nessuno era andato con l'altra in una stanza accanto anzi, per quanto possibile tutti nello stesso letto e sempre per quanto possibile, tutti in azione e nessuno a guardare. Non è mai importato se ero da solo con tre o quattro pulzelle, l'importante è che nessuno stesse a guardare. Il che significava che durante il gioco, vi fosse qualcuna che per lo meno quella sera, fosse disponibile a fare del sesso homo.
Poi nel corso del tempo si sono verificati anche i desideri di lei che magari è arrivata ad un certo punto della sua esperienza ed ha espresso il desiderio di farlo con due uomini o di farlo con un'altra donna e di rimando: come te lo scegli il terzo "incomodo"?
Se è una donna, non conviene mica che sia tu "master" a mettere assieme loro due. Andrà a finire che se fai una ricerca nascosta (a sorpresa), nel frattempo la tua partner si ingelosirà pensando che tu ti stai a spupazzare tizia o caia semplicemente perché sei stanco di lei o perché sei solo un furbastro. Insomma, con la scusa che non te ne va bene una, ti fai un bell'harem ed ottieni quindi qualcosa che primo non volevi ed dalla quale lei, giustamente, voleva assolutamente rimanere fuori.
Se invece si tratta di un lui in ambito sessuale puro è pure peggio. Intanto ognuno scopa in modo diverso e difficile trovare intesa su come far divertire lei e divertirci tutti nello stesso modo. La new entry, preso dalla novità tende spesso a "prendere"  il tuo posto e a cercare di controllare la scena a seconda delle sue esigenze e desideri. Se siamo in ambito bdsm peggio. Se è un master devi conoscerlo, se è uno slave va a finire che a lei gli fa veramente poco a meno che non sia spiccatamente bisex. Con una lei top (miss), diventa un inferno. 

Come la si risolve sta cosa quindi? Insomma com'è che le situazioni sono andate bene e si sono veramente divertiti tutti? Per quel che mi riguarda così.
Aggiungendo una lei sub e lasciando l'incombenza di cercarla alla tua partner ma dopo che un sentimento di complicità si è fortemente instaurato. Facendo si che l'ingresso della nuova persona sia chiaro nei ruoli. Se viene per giocare con la tua partner, che sia chiaro che il tuo ruolo di top non sia messo in discussione. Che la nuova lasci campo libero a me di giocare con la partner abituale, che accetti la mia presenza e che tutto quello in più ne verrà fuori, sia in qualche modo dovuto ad un desiderio che cresce e ad un progressivo coinvolgimento comune.

Se si tratta di un ffm, sto a guardare e che se li scelga lei i partners sempre chiarificando cosa andrà a succedere. E' pure divertente. Intanto non mi metto allo stesso piano degli altri, riesco a controllare la scena senza essere fisicamente coinvolto e per quello che poi diventa desiderio... beh, quando hanno finito loro, poi tocca a me. Per adesso questo approccio ha sempre fatto divertire tutti.
Qualcuno a sto punto dirà certamente che il bdsm non è sesso. E' vero. Il sesso è una componente. Non sono mai partito per fare sesso ma so che spesso capita e non perché ad un certo punto sono talmente ingrifato che devo spupazzarmi la pulzella ma perché la stessa pulzella te lo chiede. Si può fare come no. Dipende dalle situazione, dalla voglia, da un sacco di cose ma il sesso è come il frustino. E' una componente e se tizia o caia sente che così tradisce il suo partner abituale con il quale non fa bdsm, beh, forse è meglio che si chiarifichi con se stessa. Tanto alla fine e prima o poi (anzi prima che poi), nel corso della session arriva puntuale la richiesta poco velata che con uno "scopami" o "inculami", fa saltare il fosso. Sesso non è "tradimento", sesso è consolidamento ed appagamento reciproco. Alla fine è quello che salda o fortifica un rapporto dopo magari due o tre ore di strilla e di altri piaceri. Quindi lasciamo stare ogni limitazione così pacchiana ad un incontro di bdsm. Se senti di tradire il tuo partner in un incontro di bdsm non ci andare. Non ti spogliare ma sopratutto non limitare la fantasia. Il bdsm è libertà mentale sopratutto. Il che non significa superare i limiti della decenza o dell'intelligenza ma porsi dei limiti "giusti": non fare danni, non fare abusi, non "offendere" fisicamente e moralmente perché quella donna che in quel momento è la tua cagna, la tua "schiava" come si usa dire, il tuo oggetto di piacere, lo perché sei tu, perché siamo noi che siamo stati in grado di costruire un rapporto bello e profondo in cui nonostante quello che si fa, ci si rispetta in ogni modo. Perché il bdsm non è abuso e neppure violenza.



lunedì 24 settembre 2012

Mah!

Ok, ok, ok... 
s'era capito che ultimamente sono un po' scoglionato si?
Dopo la morte dei due mici, dopo che un'amica importante è in ospedale per alcuni problemini di salute e dopo che la piccola peste del nuovo micio è arrivato, non ho molta voglia di seguire e di stare a scrivere argomenti seri o importanti.
C'è poi un ulteriore "problema". Qui tutte vogliono il numero ed io non ho mai dato numeri.
Insomma un bel casino. Come risolvere la cosa? Mah!
Mi vengono in mente domande e soluzioni mica tanto fattibili. Session multiple? Hanno ancora un senso se chi partecipa lo chiede, anzi, lo desidera?
Mah (bis)!
Magari ne viene fuori il prossimo sondaggio, sempre che qualcuno di vuoi, non superi la solita paura "fottuta" che mastro morda e m'invii in qualche modo, un quesito curioso o interessante da mettere li nella colonna destra.