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domenica 12 maggio 2013

Le tette

Haugh!
Che non è il saluto del capo "indiano mo vengo anche io ma che non venne mai", è solo il risveglio ma mica tanto risveglio della domenica mattina.
Frugo tra i post dei blog a cui sono iscritto per vedere se c'è qualcuno che anche stamane mi fa sorridere e trovo le tette de "La Rossa" spaparanzate in bella mostra.
Ah le tette, c'è gente che ci va pazza per le tette belle e grosse da perdersi dentro, da leccare, succhiare, mordicchiare, stringere e chi ne ha più ne metta.

Adesso se seguito magari qualcuna s'incazza che come al solito ci legge fischi per fiaschi o ci fa voli pindarici ma non vado pazzo per le tette. Il che non è una critica alle belle tette de La Rossa, anzi, bellissime tette ma preferisco il culo alle tette perché non so come mai, non ho "il complesso della mamma".
D'altra parte scrivo quello che penso e come lo penso ed alle volte, anzi spesso, ce n'escono delle letture assurde della serie "ti vedo per come mi sento" (da "aliens"), il che non significa che hai capito bene, semplicemente ti sei svegliato/a male. :P
Di nuovo è un messaggio in codice? Naaaaaaaaaa!!!! Non c'è scritto messaggio in codice quindi non lo è, e non ci provate! :P
Però ritorno al post di La Rossa che è sempre una donna piacevole quando la sento e non posso esimermi da leggere i commenti curiosi di come sono i capezzoli, di come viaggia la fantasia e la curiosità di un paio di tette reali, di una persona reale che ha deciso di mostrare il suo seno reale a dimostrazione che la curiosità fa i segaioli. Ops, adesso s'incazzerà di sicuro qualcuno ma che vi frega come ha i capezzoli La Rossa?
La rete è piena di tette e di capezzoli e proprio li dovevate cadere? :)
Forse perché non sono capezzoli asettici ma di una persona che risponde e che alla fine è facile sognare di metterci le mani e qualcos'altro?
Bah, so' domande che mi pongo e che alla fine esterno ma è una preda così facile? Basta che una femmina o una donna si metta in gioco per scatenare la fantasie ed i tentativi patetici di qualche maschietto affamato?
Forse non ho assolutamente capito come funziona ed è per questo che ho scritto sto post evitando accuratamente di commentare quel post e di creare un putiferio non voluto ma ho scritto qua nel mio, così che se putiferio a da essere, che sia dove putiferio tendenzialmente alberga. :)
E' che mi ricorda parecchio quando portai un amico in Danimarca nei primissimi anni 80 e che di fronte a tante tette al vento per i parchi, non trovava di meglio che di andare a chiedere di accendere una sigaretta a chiunque ne avesse un paio belle e da vedere (insieme a tutto il resto), peccato che invece di aspirare, soffiava  ed il fiammifero si spengeva tutte le volte facendole ripetere due o tre volte il tentativo. Ah quanti fiammiferi andati persi per le tette e quanti "ma che bischero di italiano" volavano nella lingua vikinga.
Ecco, l'analogia ma si vede che tutto il mondo non è paese e che chi è bischero li, non lo è li e che in 20 anni l'italia non è cambiata, semplicemente perde la testa per lo stesso paio di tette.
Buona domenica. :D

venerdì 10 maggio 2013

Emily Brontë


"Sii sempre con me, prendi qualsiasi forma, portami alla follia. Solo non lasciarmi in quest'abisso, nel quale non riesco a trovarti.
Be with me always, take any form, drive me mad. Only do not leave me in this abyss where I cannot find you."

Emily Brontë

Pensieri


L'incostanza è causata dalla consapevolezza della falsità dei piaceri presenti, e dall'ignoranza di quelli assenti.
Blaise Pascal, Pensieri, 1670 (postumo)

domenica 5 maggio 2013

Sei pelle e neuroni? Si ma dove cazzo stanno questi neuroni, forse in omaggio in un detersivo.


Come volevasi dimostrare. :D


Finito di scrivere un post che mi chiamano su fb per via di questo:


"Sei pelle e neuroni.
Entri dalla carne e arrivi alla testa.
Fai sudare il mio corpo e fremere la mia anima.
Guadagni spazio fisico e arrivi ad appropriarti del mio pensiero.
Stimoli la fantasia e abbatti i limiti.
Tutto è concesso quando mi sei dentro."

G. Scavanini


Ho subito cercato il tipo che l'ha scritto ma nulla da fare. Non lo conosco, non so chi sia me è di nuovo l'apoteosi dell'imbecillità. Degli stessi concetti che ho espresso nel post precedente. Questo tipo dice una cosa abbastanza bella, "Entri dalla carne ed arrivi alla testa" etc. etc. per poi concludere il tutto con la dissacrazione e la smentita totale di quello che c'è scritto sopra. "Tutto è concesso quando mi sei dentro" è solo animalità, istinto, niente testa, niente di niente. Solo ginnastica. Deduco che sia una femmina visto che qualcuno deve essergli dentro oppure (ma ci vogliono voli pindarici per sostenerlo), che il dentro sia riferito all'anima ma insomma la vedo dura. C'è o non c'è? C'è a comando o ora si ed ora no come la famosa barzelletta sui carabinieri e la freccia dell'auto?
Arriva una che commenta: "Rubo per il mio padrone". E' si, anche quello è un oggetto, è il suo padrone, non è una cosa sentimentale, un legame che si forma, è semplicemente il padrone o un padrone. Concretamente un a cosa che si fotte un'altra cosa che ti da la libertà di fare tutto quello che ti passa in mente perchè gli sei dentro.

Sono polemico? Mi spiace se la pensate così ma sinceramente non sopporto i gangli nervosi al posto del cervello e lo ridico: "foste non fatti per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza".

La coppia scoppia

E' in discorso complesso e sicuramente non ha un valore scientifico ma è un momento di riflessione che vorrei condividere.
Parlavo con un'amica del matrimonio e delle coppie che scoppiano ed eccoci qui, prendendola larga. Cominciamo da piccoli a chiedere dialogo chiedendo ai genitori oltre a questo pure presenza. Spesso questo non avviene. I bimbi vengono posteggiati alla tv, davanti ad un videogioco o al pc. All'asilo prima, in palestra poi. Tutto questo non crea dialogo ma separazione. I bimbi imparano per conto loro, senza avere un confronto di idee senza saper comunicare o reggere la conversazione. Poi diventano grandi, non hanno più bisogno dei genitori e se ne vanno per conto loro. Cercano una compagna, l'istinto del sesso si manifesta già a 13-14 anni, memori di una vita passata in cui a quell'età già ci si sposava. Questo è istinto ed è sempre molto difficile tenerlo a bada e cominciano le aspirazioni ed i desideri sempre più personali ed autonomi.
L'uscita sempre più frequente con una pulzella, una convivenza ed alle volte un matrimonio ma le tentazioni rimangono.
Oggi facebook pare sia la causa del 20% delle separazioni. Vecchi amori, nuovi incontri, nuove tentazioni. Incomprensione. E' facile porsi dietro ad uno schermo e dire a tizia che mi piace farlo strano e trovare a chi piace nello stesso modo. Non importa quanto dura poi, l'importante è avverare quella fantasia, tanto poi sotto un'altro/a. Nessun dialogo o quasi. Solo panzane e non sono una novità. Che ti frega, non costa niente.
Prima si andava nei bordelli, poi per strada da prostitute, poi sono nati i gigolò, poi i trans e via così. L'importante è che la tentazione sia bene esposta e che stimoli. Basta entrare in rete e guardare, si trova ogni genere di pornazzo da quelli leciti legalmente a quelli più schifosi e se non li cerchi, questi trovano te.
Una relazione domina gli istinti anzi, li confronta o per lo meno così dovrebbe essere. Vorrei essere sbattuta appesa al soffitto. Bene, facciamolo. Voglio fare sesso con 3 persone o sesso gay e qui si comincia a non confessarlo perché ci sono altre persone nel mezzo. La gelosia, incapaci di gestirla e tanti femminicidi sempre più frequenti. Le persone non sanno più gestire le sensazioni ed i sentimenti perché non sono capaci di confrontarsi. Si trovano arresi e litigano mettendo nel mezzo i figli, la casa, i parenti e tutto quanto è possibile pur di averla vinta.
Il tutto nasce dall'inizio, fino da piccoli quando i genitori non sanno e non vogliono dialogare con i propri figli. Dal condizionamento della società e dei media, primo fra tutti la tv in cui tutto quello che viene detto è vero, anche la pubblicità ed il telefono è uno status simbol. Vedo qua che gli amici di tizio e di caio, pure essendo sotto casa, telefonano, non suonano il campanello. Non vanno su in casa. Non si confrontano. Non imparano il rispetto per altri modi di vita nelle altre famiglie. C'è sempre un mezzo di distacco che si frappone. 
Poi le coppie non durano. Certo che non durano, non è possibile che questo funzioni.
Nel mio mondo si arriva ad autonegarsi la libertà per sentirsi un oggetto di piacere ma anche qui, gran parte delle persone non capisce il limite ed il rischio. Rifiutano le lotte femministe di libertà per una "relazione" dom sub che si portano dietro costantemente in ogni attimo della vita. Non è legata ad una realizzazione momentanea, ad una fantasia che pur essendo uno stile di vita, deve rimanere ben ancorata a diritti e doveri. Noooo, gli vanno bene i pollai ed i galli, si mettono in fila, litigano e strillano tra di se per accaparrarsi il gallinaccio rampino in voga. Sono talmente cretine che ti contattano e quando le richiami si stupiscono perché le hai richiamate o perché per un caffè devi aspettare sei mesi mentre gli va bene sentirsi raccontare balle su un social network o un sito dedicato. Cose che nella vita normale, non farebbero manco sotto tortura mentre qui le fanno e si fanno volontariamente torturare.
Poi parlano di parafile. Naaaaaaaaaaaa. Non sono queste. E' proprio l'incapacità di gestire la propria vita, di capirne il limite, mantenere capacità di giudizio, sapersi confrontare su quello che è giusto e non giusto. Gente che confonde ipersensibilità personale, con l'empatia e che vive letteralmente in un mondo tutto suo, personale e completamente egoistico.
Ecco, questo è il mio punto di vista.




venerdì 3 maggio 2013

L'appartenenza, riflessioni


Ci ho pensato prima di mettere on line questa conversazione ma credo di aver fatto bene. Penso che possa servire a tanti il leggerla e la riflessione che non viene da una ragazza stupida o ignorante in materia, anzi. Se mai questo genere di conversazioni servono per scambiarsi esperienza e per chiarificare se stessi attraverso il sano e costruttivo dialogo. Credo che Y, non me ne voglia se l'ho messa on line che penso possa servire anche per non essere d'accordo, ma per riflettere sul quanto.


Y domanda: Tutti dicono che ... sei schiava quando doni mente cuore corpo e anima. Bene, la mente si scioglie, il cuore e il corpo anche (parlo del legame), ma l'anima? Quando l'anima è legata e appartiene?

Mastro: Questo è un semplice legame Il tipo di rapporto che fa la differenza. Pensa un po se leggessi le tue parole pronunciate da una mamma o un papa per il proprio figlio non ci leggeresti niente di strano credo.

Y risponde: no, infatti
Mastro: Bon. Tu sai che io non credo in un 24/7 x lunghi periodi. Tipo di rapporto. Tipo. Mi suona in testa tante volte e mi dico: come fa uno ad avere sempre ragione? Spero di essere chiaro perché è difficile.

Y risponde: Si ho capito cosa vuoi dire

Mastro: Beh... Credo che tutto si basi su quello che hai detto + l’ affidamento del controllo x il tempo.  Quasi una equazione se vuoi ma se cessa solo uno allora è un rapporto normale come giusto che sia fino a che non ricomincia "la magia". Ecco.

L’appartenenza è una cosa strana. Non è legata al bdsm, ma ad un “semplice” rapporto affettivo. Quante volte si usa il “sono tua”, “tu sei mio”? Tante. E’ un sentimento che degenerato porta anche ad un “possesso fisico”. Tu fai quel che voglio, perché sei mia. Sono stato e sono così contrario a questo genere di visione che spinge le persone a confondere un sano legame con un sentimento di possesso. L’appartenenza deve rimanere una cosa astratta o donata fisicamente per brevi periodi altrimenti il prezzo è la perdita della libertà spirituale e sentimentale prima, quella fisica subito dopo.

Se voi leggeste queste parole o queste situazioni in un rapporto di coppia normale, probabilmente ed a ragione, pensereste subito ad un abuso perché questo è. E’ un legame soffocante in cui qualcuno sta sopra all’altra/o e lo controlla in ogni modo, imponendo al partner la propria volontà. Si può solo uscire da questa cosa facendo grandi sforzi mentali di recuperare senno e normalità, capacità di giudizio. Queste sono le ragioni della mia contrarietà al 24/7 ed a cercare di fare capire al mondo che se volete l’appartenenza nel bdsm dovete prima essere persone normali e stabili altrimenti qua dentro vi perderete ed insieme a voi la magia e la bellezza di questo genere di rapporti.
“Foste non fatti per viver come bruti ma per seguir, virtute e conoscenza.”

giovedì 2 maggio 2013

Corso di bondage gratuito - Come legare una pulzella e vivere felici.



va bene, mi sono rotto i maroni con sti corsi di bondage giapponese. Corso gratis: come legare una pulzella e vivere felici senza spendere una mazza. Luogo? ovunque capiti, radunate qualche amico/a ed una che si voglia fare legare, basta che abbia una tutina aderente che non invito nessuno così non costa un cacchio.

Le corde le porto io già preparate così vedete come si piombano e come si preparano. Trattiamo: legature in sicurezza, rischi e pericoli dell'uso delle corde, come legare qualcuna senza complicarsi la vita e divertirsi. Legatura dei polsi e delle caviglie in vari modi e posizioni, karada e suka... varie ed eventuali.
Me lo date un bicchier d'acqua gassato? :)
Serve altro? No...


Data evento: Domenica 26 maggio 2013, Firenze
Link evento
https://www.facebook.com/events/617012351660513/

per contatti, usate la mail mastrodesade@live.it