Cerca nel sito per parole chiave: inserisci argomento e cerca

martedì 3 settembre 2013

Differenza tra frustare e fustigare. Seguitiamo che è meglio.


Seguitiamo e buon giorno a tutti.
Vi ho spedito su google qualche giorno fa e comunque riprendendo il discorso di ieri aggiungiamo anche questo.
Prima di aprire bocca cercate il significato delle parole ma anche nel modo giusto. Avete pertanto scritto questa frase su google e attraverso il motore, siete arrivati al blog. Sbagliato. Di nuovo, come al solito, come il bondager, come i rigger, come la solita serie di puttanate che ci mettete dentro. Cominciamo dall'A-B-C, parliamo italiano e per farlo il significato delle parole che volete esprimere si trova prima di tutto in un vocabolario italiano. Su google ci mettete quindi: "vocabolario italiano". Ne cliccate uno disponibile più o meno referenziato e vi uscirà il significato della parola immessa.
Frustare: 
a. Colpire con la frusta un animale o una persona: f. il cavallo (per stimolarlo); f. i leoni (nei circhi, per domarli); f. selvaggiamente, f. a sangue; condannato che per la terra frustato fosse e poi appiccato per la gola (Boccaccio). 
b. fig. Censurare aspramente: f. la corruzione, f. il vizio. 
2. Sbattere con la frusta di cucina uova, panna, ecc. per farle montare. 
3. fig., region. Consumare, logorare (detto di solito di abiti), soprattutto con la trascuratezza: come hai frustato questi calzoni!
Fustigare: 
v. tr. [dal lat. tardo fustigare, der. di fustis «bastone»] (io fùstigo, tu fùstighi, ecc.). – Battere con verga o frusta, soprattutto come forma di punizione o tortura: f. a sangue. Fig. maltrattare a parole, censurare aspramente: f. il malcostume.
Poi c'è un'altra cosa da fare. Andare su http://www.etimo.it (etimologia, origine e significato delle parole), e vedere se trovate il termine che state cercanto. Su etimo, si trova solamente fustigare, mi spiace e comunque a questo punto dovreste aver capito di cosa si tratta e potete tradurre la parola nella lingua che volete attraverso un traduttore. 
Bon, detto questo ci sono parole che comunque e per rispetto, andrebbero usate nella lingua di chi le ha storicamente introdotto o inventato la pratica (visto che qui parliamo di bdsm), per primo. Rigger, legatore ha poco senso anche se serve per farsi capire da tutti, Nawashi va benone. Legatore o artista delle corde va benone, bondager, no. Quello è un'altra cosa e qui potete usare il motore di google presente nel blog per cercare i post relativi.
Adesso com'è che ampliate la vostra conoscenza per allacciarmi al discorso di ieri?
Semplicemente inserendo su google o su un altro motore di ricerca il concetto che volete ampliare. es:
1) filosofia del rispetto: attraverso i risultati magari vi escono gli aforismi. Andate a vedere chi li ha pronunciati, approfondite l'autore degli aforismi. Magari vi esce pure Kant. Andate ed aprite siti referenziati, come http://www.sapere.it che fa divulgazione di conoscenza.
2) filosofia del rispetto dell'uomo. Avrete inserito nella frase precedente una nuova specifica. A chi è riferito questo rispetto e si può fare anche per la natura o per altri argomenti. Vi uscirà pertanto "l'etica" che si riallaccia al discorso di ieri, e che di nuovo può essere cercata in dizionari italiani ed etimologia.
Di nuovo e per usare citazioni, "le virtù sono disposizioni, o tratti, non interamente innate. Esse devono essere acquisite, almeno in parte, attraverso l'insegnamento e la pratica continua di tali insegnamenti. Di fatto la moralità dovrebbe essere concepita primariamente come acquisizione e coltivazione di tali tratti, ossia il fare delle virtù un vero e proprio habitus."
Se da qui non vi spostate, comunque, qualsiasi pratica o relazione che andrete a costruire, non vi discosterete mai dalla virtù né però sarete scevri da errori. Sbagliare è umano e virtù è anche capire gli errori e correggerli per quanto possibile. Smetterete di prendere fregature? No. Ci sarà sempre qualcuno a cui di sta roba non gli frega un cazzo e rimarrà la solita troia, il solito porcello senza cervello vita natural durante. Che cosa insegna un master o una mistress a qualcuno che gli si affida? Forse solo una pratica ben sperimentata a letto ma niente altro. Limitato come titolo di "maestro" no?
Voi non avete nessun diritto divino come pensava il Divin Marchese e come tanti, troppi nobili o regnanti o prelati nella storia. Che crediate o meno, nessuno può arrogarsi il diritto di avere ragione o di fare quello che gli pare semplicemente perché c'è o perché crede in qualcosa o perché quel qualcosa gli provoca piacere.
"La tua libertà finisce dove comincia quella di un altro". Punto e basta. Non mi voglio infilare nei principi anarchici che potrebbero e sono spesso manipolati da una manica di coglioni e che fa associare l'anarchia a casinisti cronici. Siamo sempre parlando di filosofia e di etica associata. Solo questo.
Buona giornata.


lunedì 2 settembre 2013

Ce la farete? Mah!

23:01 Mastro Desade
Son contento che vi divertite un sacco.
23:01 xxx xxx xxx xxx
 sto cercando anche una schiava per una sesisone sola pero
23:19 Mastro Desade
Perché una?
23:19 xxx xxx xxx xxx
per iniziare si una con il mio slave da usare a mio piacimento ovviamente
23:19 Mastro Desade
Ah ecco
23:20 xxx xxx xxx xxx
la voglio di età fra i 25 e i 35 anni e un bel fisico
23:20 Mastro Desade
Divertitevi
23:20 xxx xxx xxx xxx
possibilmente capelli neri. ho guardato su gabbia ma la maggior parte cerca padroni e una che mi andava bene è a  xxxx
Mastro Desade
senti non vorrei che ti incazzassi ma quello che hai appena scritto mi sembra il mercato delle vacche. è così distante dal mio modo di pensare che veramente mi fa schifo.

Buon giorno :D

Vi siete calmati avete capito o vi ci vuole un'altra sfuriata peggiore di quella dei giorni precedenti? :D Come ho spesso scritto, il mio nick è Mastro De Sade, non Mastro Geppetto. Mi diverto un sacco a farvi impazzire. Preso atto che siete voi quelli che hanno bisogno di tecniche, è bene che vi infilate anche nella zucca che queste senza umanità non hanno senso. Siete solo delle macchinette.
Così, visto l'insieme di cose che non arrivano mai da sole, ecco un bel post ragionato e scritto "bene", piuttosto che la solita manfrina quotidiana.

Prendo atto che siamo nel 2013 e che la gran parte di voi ha il titolo di scuola elementare e le medie se non uno studio superiore tecnico o classico o ancora una laurea anche se pur breve. Prendete atto che la cultura e la sensibilità non hanno niente a che fare con gli studi ma che, come dico da sempre, sono un insieme di fattori che si completano. Insomma il bosone di Higgs non avrebbe senso senza arrivare all’umanità ed alla filosofia che non è una scienza astratta. La filosofia conduce le società e la morale comune. Ne determina la promulgazione delle leggi e la struttura morale e sociale di masse di persone.


De Sade era un immane cretino. Aveva una morale molto simile ad un assassino deficiente in gran parte dovuta ad un misto di religione e sub cultura. Già perché ello era pure un nobile come i conti ed i baroni che furono creati per ragioni politiche e per renderli intoccabili e sacri, gli fu attribuito un diritto divino al solo scopo di esercitare timore verso i sudditi. Ci si può ribellare contro un uomo ma non contro Dio. L’unica parte interessane di questo emerito cretino è solo nel pensiero dell’epoca come quello di Voltaire ed il successivo di Zola, quello naturalisticoe che non ha niente a che vedere con la protezione degli animali. Nello stesso periodo di De Sade a cui importavano di più i ragionamenti del suo uccello visto che la testa l’aveva completamente vuota, c’era un altro tale che forse qualcuno di voi ha sentito nominare: Immanuel Kant (12). Ebbene, questo tale di origine tedesca affermava in poche parole il valore della dignità dell’uomo. Rispettare gli altri ma anche far rispettare se stessi in un concetto di reciprocità e che può essere racchiuso in una sola parola: rispetto. Tra due persone, tra mastro de sade e farfallina, mastro deve rispettare mariposa e farfallina deve rispettare mastro. In altre parole il suo rispetto è un mio problema, il mio rispetto  è un suo problema così come a letto: far godere tizia è un mio problema, godere per me è un suo problema.
Partendo da questo che mi pare sia un logico presupposto, fin da ragazzo quando sono andato a letto con qualcuna che mi diceva “te la do” o “prendimi” mi veniva sinceramente in mente una sola risposta: “incartamela”. Nessuno prende niente a nessun altro. Tutti invece si mettono a disposizione dell’altra in reciprocità. Io non posseggo nessuno, si possiedono le cose non le persone. Le cose, per ritornare a Kant hanno un prezzo ed una fragilità oggettiva aggiungo, le persone hanno una dignità e per la cronaca, l’ha pubblicato anche “Il bianco ed il nero” ieri così che capiate che se scrivo qualcosa non è personale, è spesso semplicemente un momento di riflessione su qualcosa che succede.
Stamattina mi scrive l’amica xxxx-xxxx che mi dice che il suo pretendente si è velocemente buttato sulla troia di turno e che ha mollato ogni corteggiamento buttandosi a capofitto sulla fica della suddetta. Dovrebbe essere comprensibile per tutti scritto così no? :D
Bon, preso atto che la “fica è sempre la fica”, queste situazioni fanno vedere quanto ancora l’istinto sia spesso più importante della ragione e che di fronte a certe persone che preferiscono una trombata sicura ad una relazione che magari porta allo stesso risultato di letto ma che comporta più sforzi. C’è un’altra cosa da tenere in considerazione. La sopraccitata porcella visto che non ha remore a mollarla in modo veloce a chi gli capita o gli piace, non avrà problemi a mollarla al successivo quando si sarà stancata. Siete pronti a ricevere lo stesso trattamento che avete riservato a xxxx-xxxx? J Queste sono le persone a cui tizio piace ma non si sa perché. Gli piace, si tromba. Ci stanca, ciao ed alle volte nemmeno quello. Tra sta cosa qua e l’umanità c’è qualcosa che si chiama crescita interiore e passa inevitabilmente attraverso la riflessione, la sensibilità e la profondità di questo ragionamento.
Infine e voglio che per un attimo vi stacchiate da quello che ho scritto fino ad adesso.
Che differenza c’è tra un fatto come questoed una situazione di bdsm quando chiedete appartenenza e ubbidienza totale alla vostra partner come se fossero parole da pronunciarsi così alla leggera?

Prima di tutto la volontarietà. La pulzella che avete alle mani non è un vostro oggetto, né un vostro possesso. Non è la vostra schiava ma una partner con cui dividete certe esperienze che appagano entrambi. Nel caso dei Garrido e come per molti altri casi, tutto quello che dite del bdsm assume il sua vera ed orribile applicazione pratica. Non voglio nemmeno pensare che ci sia qualcuno che ragiona in questi termini e se c’è, fuori dai coglioni e mi sembra il minimo.
Pertanto e adesso per tutto quanto scritto PENSATE prima di parlare, leggete e crescete prima di prendere una frusta in mano o di legare qualcuna o di chiamare qualcuno padrone. Qua vi serve spesso più ragionamento, più profondità e più coscienza di quello che siete e di quello che fate piuttosto che tecniche e fotine spinte.
Buona giornata.a.

Arti fotografiche le foto che amo Ludovic Goubet II

Questo riepilogo non è disponibile. Fai clic qui per visualizzare il post.

venerdì 30 agosto 2013

Essere o non essere, questo è il dilemma


Nel fare le cose c'è sempre un rischio intrinseco che non è MAI riducibile a zero.
Se tagli la carne, rischi di tagliarti. Non importa come, quello è il rischio. Poi se si vuole conoscerne la casistica e quindi le probabilità basta cercare.
Magari al primo posto ci saranno tagli lievi perché ci è sfuggito il coltello di mano perché avete le mani umide. Forse perché vostro figlio ha fatto cadere qualcosa in casa e vi siete girati a vedere. Forse c'era qualcosa in tv e vi siete girati a guardarlo. Forse ancora avete messo male il coltello e nel disossare un pollo vi è scappata di mano e ve lo siete infilato in pancia.
Oh cazzo ma c'è pure il grembiule di maglia che lo evita, ci sono i guanti di kevlar e di maglia e tutte le protezioni del caso. Però in casa è difficile usarle. Alle volte è pure difficile indossarle sul luogo di lavoro che hai magari da fare un solo taglio e ti ci vuole mezz'ora per metterti e toglierti tutto e 2 minuti per fare quello che devi fare. Così nessuno l'indossa ed il rischio del taglio c'è sempre.
Certamente i danni meccanici sono più facilmente riparabili. Un cerotto, dei punti e così dopo qualche giorno o qualche settimana, spesso ci si cava con un si può ricominciare a rischiare.
Quelli che non sono facilmente stimabili sono i danni nella mente, né altrettanto facilmente riparabili.
Già, perché il filo conduttore non è solo il rischio intrinseco nelle cose che probabilmente avete quasi tutti ben chiaro, il problema profondo e difficilmente sradicabile è  che quasi tutti cono convinti di essere indistruttibili e più furbi della vita e che non vi succederà mai niente se ci state attenti.
Ecco, quello è l'esatto momento in cui vi succede sul serio.
Così quando poi ve ne uscite con un "ma io non volevo, non l'avevo programmato, è arrivata così", mi viene semplicemente un'attacco di bile che mi lascia un sapore amaro in bocca e ce ne vuole per toglierlo perché si, l'avete programmato, lo volevate e vi ci siete infilati di proposito, semplicemente non avete coscienza di quello che fate. Quindi vale il discorso del post precedente. Siete una manica di teste di cazzo e detto da uno stronzo del mio calibro dovrebbe farvi riflettere.
Se vi infilate in qualcosa di sentimentale e che coinvolge la sensibilità, il rischio maggiore che correte è esattamente quello di rimanerci coinvolti nel bene e nel male.
E' dall'inizio del blog che ve lo dico e regolarmente fate orecchie da mercante. Non importa quanto uno sia bello, non importa se è un santo o un delinquente, non importa se è basso, alto, biondo, moro, magro, grasso o se ha i foruncoli. Ci si innamora lo stesso e siccome qua siamo sulla rete, tendenzialmente vi innamorate di una manica di parole buttate al vento e che spesso non hanno nessuna coerenza con la realtà dell'individuo da cui provengono. Discorsi di comodo, per come si sentono i quel momento, attimi di disperazione e gioia che a qualsiasi uomo (in senso generale), vengono, sono semplicemente aria fritta.
Se seguitate a stare qui e a chiacchierare solo qui e a NON vivere, vi innamorerete dell'universo allo stesso modo che chiunque sappia esprimere le sue emozioni in modo comunicativo o che usi la sua abilità per fare colpo su di voi avrà lo stesso risultato: vendervi aria fritta con cui vi nutrirete.
A cosa serve "salvarvi" da voi stessi se non volete assolutamente essere salvati? Niente. Appena si toglie lo sguardo ricominciate d'accapo, esattamente nello stesso modo forse anche peggio.
Chi è che non è d'accordo con un "bisogna ridurre le tasse", "questo stato ha bisogno di giustizia sociale", "bisogna fare in modo di ridurre gli incidenti sul lavoro" e via così? "In amore" è lo stesso. "Sai amica mia, questa situazione mi distrugge, sono attanagliato da questo e quest'altro. Avrei bisogno di condividere quello che provo ma mi sento così solo" etc. etc. etc. e ci cadete così come quando andate a votare le stesse facce di culo che hanno ridotto questo paese ad un vero e proprio cagatoio. Se avete una benché minima empatia se non ci cascate per lo meno lo condividete.

Così la vita diventa piena di sogni. Circolano delle cazzate del tipo la foto condivisibile su fb che vedete accanto. E' strano perché sinceramente credo che vi siano ragioni ben più profonde di queste "mattonate" qua per amare qualcuno e che sia importantissimo sapere perché si ama quella persona altrimenti è solo un'infatuazione che dura poco. Credo che ci siano ragioni che esulano dall'interesse sciatto come molte persone che ho incontrato. Ci sono ragioni di completamento reciproco che sono quelle che costituiscono la relazione nel più completo senso del termine. Perché non amare qualcuno per la sua bellezza se non è affine a se stessa? E poi è bello ciò che piace non quello che è bello.
Perché non amare qualcuno per la sua intelligenza se questa da ricchezza?
Perché non amare qualcuno per i suoi soldi che alla fine non danno la felicità ma ti fanno realizzare anche tante cose. In fondo sono tutti tasselli che presi singolarmente non valgono un cazzo ma che nella loro interezza ed a seconda della loro profondità, danno un quadro ampio e completo.
Infine se amate qualcuno e non sapete perché siete solo dei completi imbecilli. 

giovedì 29 agosto 2013

Bastardi senza alcun merito

Avevo aperto questo blog nella speranza di passare la mia esperienza. Di cindividere quella degli altri attraverso riflessioni nella speranza di salvare qualcuno da un altro essere umano che per via della sua cattiveria o stupidità o egoismo stesse per sopraffarne un altro incolpevole e ingenuo. Mi dicevo che se ne salvo uno solo avrei fatto anche troppo. Quando mi trascorro giornate come quella di ieri mi passa la voglia.
Mi accorgo solamente di essere circondato da piccole persone che in fondo si meritano quello che hanno perché hanno seminato esattamente quello che hanno raccolto.
Che alla fine se si sono infilate in un casino é per ignoranza e cretinaggine.
Pertanto a che cazzo serve scrivervi certe cose? A mettermi in contatto con una gran manica di imbecilli che veramente si meritano di andare in contro al proprio destino.
Perché a sto punto darsi tanto da fare?
Sarâ bene che sta roba me la tenga per me che vivo meglio. Tanto non vi meritate un cazzo manco la mia attenzione.

mercoledì 28 agosto 2013

Puzzole sempre puzzole, solo puzzole e ancora puzzole.

Per l'ennesima volta:
Non mi bacate i coglioni e ve lo dico con un sorriso.
Il mio tempo su questa terra è limitato e ho passato quasi i 50, non me ne è rimasto molto. Vivo una volta sola come tutti voi e che se fosse, non mi ricorderei della mia vita precedente. Tutto inutile.
Se avete del tempo da perdere fatelo con il vostro cane, il gatto, i vostri figli, amici, chiunque essi siano e si meritino le vostre (dis-) attenzioni.
I momenti di felicità sono rarissimi come per tutti ed il resto è lavoro, problemi quotidiani di vita ed i genitori che non sono tutti nei loro cenci e la batteria dell'auto che va a puttane, come oggi e domani devo usare l'auto, per forza.
Sono già scampato a due bombe e ad un paio di incidenti stradali seri e parecchie altre cose. Non me ne fotte una mezza manica se avete paura, se vi girano le balle, se invece che le seghe al cazzo ve le fate nella testa cercando pure di mascherarle a meno che non siate abbastanza oneste da spiegarmi anche in poche parole la presenza di uno di questi problemi e vedremo come risolverli.
Se fissate un appuntamento fate in modo di esserci e se c'è un intoppo come capita a tutti: telefono, messaggi, whatsapp, mail, piccione viaggiatore o segnali di fumo. Basta avvertire.
Non capisco i "ni", i "ma" ed i "se" e neppure le verità ad orario o di comodo. Ci sono i forse se argomentati come le persone intelligenti e civili dovrebbero fare nel dialogo. Non c'è posto per nessuno in questo caso manco come amicizia. Fatelo se ne avete il carattere con chi vi pare ma non con me che vi do la possibilità una volta, due ma alla terza fine della frittata e non si torna indietro per nessuna ragione. Non ho mai cambiato le carte in tavola a seconda del comodo o della paura che non riesco a dominare. Non chiedete certezze se non siete disposte a darle.
Non me ne frega un cazzo se vi fate trovare nude come mamma vi ha fatte se siete belle o brutte. Ci sono società dove girare nudi per casa o fottere in modo promiscuo è abbastanza normale. Giudicherei la cosa come una semplice e simpatica provocazione. Se mi invitate a ballare e accetto, poi non voglio vedere manine che fanno finta di niente a mo di "Cecco toccami". Di nuovo "aria, fuori dalle balle. E' tutto ben scritto qua e quello che è scritto è regola ed ordine e dove c'è ordine, c'è anche modo, pace e serenità. In una parola "ZEN".
Ah, c'è un'ultima cosa. Non mi frega neppure se gli altri si comportano in modo diverso io non sono gli altri e se non volete altrettanto essere accomunate ad una massa informe e non pensante, fate in modo per lo meno di aver recepito e capito quello che scrivo in italiano semplice e diretto.
Avrò pure un brutto modo di dire le cose ma mi avete talmente sfrantecato i coglioni che non riesco a trovarne uno migliore. Pertanto se volete rispetto, come dico da sempre, fate in modo di meritarvelo. 

lunedì 19 agosto 2013

Mettiamola anche sul blog va


Alle volte faccio delle associazioni d'idee strane o forse sono io che le reputo così, bah.
Comunque ieri mi è capitato questa poesia e mi è piaciuta tantissimo. La sento particolarmente "mia" mentre la mente torna ad una "storia che fu". Dove c'è un master ed una che voleva essere slave ma che non si sa cos'era. Forse era semplicemente una d


onna indecisa e curiosa di estremo, una bella donna a cui come sp
esso capita, il mondo le girava intorno e tutto o quasi le era dovuto. Una che sono gli altri a dovere capire lei mentre lei non si era mai sforzata di capire e di rispettare chi aveva davanti. Del perché di alcuni gesti e dei comportamenti. Quelle "classiche" donne da adorare e da viverle come stelle al centro dell'universo e che mai apprezzeranno quello che viene loro dato perché verità è solo quella del comodo al momento per cui manco riconoscenza ha un senso. Già, perché tutto nasce dal rispetto e dalla reciprocità e tutto ha un senso se gentilezza d'animo si diffonde e ci ammanta.


"Come ti si dovrebbe baciare" - Erich Fried

Quando ti bacio
non è solo la tua bocca
non è solo il tuo ombelico
non è solo il tuo grembo
che bacio
Io bacio anche le tue domande
e i tuoi desideri
bacio il tuo riflettere
i tuoi dubbi
il tuo coraggio

il tuo amore per me
e la tua libertà da me
il tuo piede
che è giunto qui
e che di nuovo se ne va
io bacio te
così come sei
e come sarai
domani e oltre
e quando il mio tempo sarà trascorso