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lunedì 3 febbraio 2014

Masteroni sui piedistalli e novizi

Per certi lati mi fa sorridere sta cosa.
Ripenso a sette anni fa quando arrivai su fb. Mi ero sempre rifiutato di entrarci dentro perché tanti me ne parlavano male ma alla fine si sa, se ci sei, devi esserci.
Mi registro e ci trovo chiaramente gli "storici", Ayzad, Fatso e via così. Tutti quelli che alla fine non conscevo personalmente ma che alla fine avevo "seguito" come esperti nel loro settore. Il "trattamento" non fu diverso da quello che adesso riservano a me all'incontrario. I guru non si facevano criticare. Seduti sul trono e circondati dai loro adepti, non si poteva aprire bocca manco quando pubblicavano qualcosa. Che ne so, una foto di bondage fatta veramente a cazzo di cane. Vero, non ci capisco un cazzo di bondage ma di foto si, qualcosa di più delle legature che reputo noiose e perditempo non importa quanto bravo e veloce sei a farle. Non mi piace impacchettare una signorina, mi piace spogliarla. Detto questo, spesso arrivavano risposte altrettanto del cazzo della serie: "ma chi sei tu, ma che cazzo vuoi, ma fatti i cazzi tuoi", ma qui ma la.
Chi scopiazza libri in inglese, ci aggiunge qualcosa di suo e via così. Chi ti infila nelle sue amicizie tanto per aumentare il codazzo, chi cerca di esserci semplicemente perché fa figo. Chi si auto impara legatore, chi per aumentare la propria corte apre un sito dedicato, chi fonda un'associazione e poi del club dove far quattrini. Chi si rifiutava di guadagnarci e poi si è adeguato
e così nascono ambienti dedicati a noleggio o affitto completamente attrezzati in cui attirare la massa e tanta più massa arriva, tanti più soldini arrivano. L'industria del sesso mascherata da disciplina.
Però fb aveva un limite e ce l'ha ancora. Metti una foto spinta e anche se è condivisa solamente dagli amici, non solo ti segano il profilo ma perdi anche tutto quello che hai scritto. Ok, ammettiamo pure che quasi tutto quello che scrivo sia pure da buttare ma voglio sperare che non la totalità sia rifiuto. D'altra parte ho sempre sostenuto che si possa poter imparare qualcosa dalle peggiori situazioni o esperienze quindi, deve per forza valere anche per me. Non faccio cose in cui non credo.
Nel periodo sono pure successe cose brutte, come l'incidente di Roma e altre che hanno ancora sdoganato il bdsm e reso "commerciale" in cui tanti nuovi cercano di arrivare e che sono i benvenuti ma hanno praticamente tutti un limite. Sono praticamente tutti fai da te.


Così le domande e le questioni che capitano nei vari gruppi sono del tipo: "Ma che tipo di cera è la migliore?"
"Vi sentite capi o leader?" e lo dico senza denigrare nessuno. Solo che siamo all' ABC e già i titoli "master, dom, slave, schiava" etc. etc. volano e mi pare sinceramente esagerato.
Io capisco il "problema" che siete tutte curiose e curiosi di cominciare a praticare ma è proprio per questo che dovreste mettervi "sotto la cappella" di chi sa già fare. E' così che si trasmette l'esperienza ed è così che si impara. Io non sto su un piedistallo, questo blog non è sapienza è condivisione e chi non ci arriva e mi dispiace, non capisce una sega nulla indipendentemente da quello che fa.
E' chiaro che NON POSSO dirvi tutto. Non mi posso e non me la sento di farvi da maestro, non ci riesco, non ne ho i requisiti, mi ci trovo male, non è il mio ruolo, non ci tengo, è tempo perso e questo è il quanto. Vi do spunti per giocare, questo si ma qui mi fermo. Non ho competenze mediche tecniche e quant'altro serva per fare e scrivere una cosa seria su questo blog e seria è intesa come professionale. Ci sono i siti dedicati, seguite quelli. Diventa una cosa anche ingestibile a cominciare dalle piccole cose. Ognuno vuole una cosa diversa, fatta in un modo diverso. Non sarebbe manco possibile dare consigli a tutti e se lo fai poi ti trovi di nuovo ad essere tacciato di stare su un piedistallo mentre al massimo sto su un letto alla stessa altezza di chi è con me.
Una cosa che ribadisco è che dai gruppi dei siti dedicati, imparate poco, semmai prendete un certo modo di fare che proviene dalla massa di chi sta e frequenta quel sito e le masse non ragionano, si atteggiano.
Ecco, questo è il quanto. Per ora è il post di oggi e forse, se ne ho voglia, scrivo qualcos'altro. Forse. :)


Fixing della barra di ricerca di google

Credevo di essere io ma in realtà ieri sera mi è stato segnalato il mancato caricamento della barra di ricerca di google.
Non so a cosa sia stato dovuto perché non ho modificato niente. Probabilmente è il solito aggiornamento di java che in qualche modo non caricava il quanto.
Ho modificato lo scritp e se non la vedete, ricaricate la pagina. Adesso funziona.

domenica 2 febbraio 2014

Perché


Domanda appena arrivata in privato. Chiesto il permesso di metterla sul blog e quindi forse è giusto che mi rivolga in modo diretto anche anonimo.
"Questo è un legame diverso, è totale, assoluto, profondo e completo. Qui non esiste vera vergogna, non esistono bugie o false verità. Qui esiste il tutto o i niente se niente è. Tu non andrai mai a chiedere a tuo marito di farti sentire quello che tu hai chiesto a "me" (leggasi al tuo master, e che cazzo), e nessun altro lo fa. Se il legame si costruisce con sincerità, fantasia, perversione, condivisione, sensibilità, cognizione di quello che si fa in modo da non mettere in pericolo nessuno, intesa e amore, allora nasce qualcos'altro che lo rende completo, finalmente vivo e vero: l'appartenenza."

Perché, secondo te, non si va a chiedere al marito di farti sentire quello che tu hai chiesto a te? Perché? Perché? Perché?
Come si fa a costruire un legame che non mette in pericolo nessuno, no mette in pericolo l'intesa e l'amore (verso altri, immagino)? come si fa a tutelare me, in primis, te, che sei l'altro della coppia e gli altri eventuali partners? sembra contraddittorio.
Perché, se con te riesco a stringere un legame diverso, totale, assoluto, profondo e completo, non posso chiamare questo legame amore? Che qualità avrebbe l'amore di più di un legame diverso, totale, assoluto, profondo e completo?
Immagino che tu sia riuscito a costruire questo legame qualche volta in vita tua, spero più di una e spero anche che adesso tu sia in uno o più legami del genere. però li distingui dall'amore PEEEEERRRRCCCCCCHHHHHHÈÈÈÈÈÈÈ?????

Dura è. Ci provo. Perché tuo marito non è in grado di portarti sulla luna, non ne ha i mezzi che qui sono legati alla situazione oggettiva. Andresti da un idraulico a farti fare una puntura endovena? Non credo ma sempre di liquidi si tratta. Il rapporto SM ha una profondità diversa e non è solo un problema di giudizio è legato all'impossibilità di poter dire di no durante un "gioco" (session, incontro, chiamatela come vi pare). Se tu avessi questo in un rapporto costante con tuo marito con tutta probabilità sarebbe un rapporto abusivo oppure utopisticamente parlando, avete tutti e due un bottone con cui cambiate da modalità SM a modalità normale. C'è? Non credo. I veri rapporti 24/7 tradizionalmente parlando, durano un tempo limitato proprio per questa ragione a meno di non pagarne serie conseguenze mentali.
Non esistono legami che non mettono in pericolo.. etc etc. I legami hanno una sfera sentimentale e di trasporto. La perdita di controllo di questo legame sentimentale non è legata a regole ma al caso proprio perché di sentimenti si tratta. Ci sono ragioni perchè si ama qualcuno? In realtà, no. Puoi imparare a gestirli questo si, come gestisci l'adrenalina, le endorfine e via così. Per tutto il resto la scelta si riduce solo al vivo o non vivo. Se a qualcuno piace la frittata di cipolle, dura non mangiarla a meno che non ci siano problemi di salute. Sta di fatto che si può fare a meno della frittata di cipolle ma dei sentimenti no. Sono quelli che danno il sale della vita. Al resto ho già risposto: tenendo separate le due cose, così come desumo tu tenga separato il lavoro dalla vita sentimentale.
Perché l'amore puro è una cosa estrema fa andare le ruote a balzelli. Ogni pregio ha un suo punto di equilibrio. La poca capacità di amare ti rende freddo, vuoto, asettico. La troppa non ti fa ragionare. Se sei una persona che non risparmia, sarai sempre squattrinata, se risparmi troppo sei avara. Non devi ubriacarti con niente e manco rinunciare a niente. Credo che questa sia la vera sfida della vita, trovare i propri punti di equilibrio.
Perché è il quanto, non c'è altro. Perché il "troppo stroppia", perché "chi troppo vuole, nulla stringe" ed io voglio stringere. E per concludere, si, li ho avuti eccome. :)

BDSM e Vanilla sesso tradizionale, differenze sostanziali. bis


Stasera una signora dal simpatico nick un po' francese mi ha fatto notare che è scritta in  prima persona come spesso faccio. Le ragioni per cui succede è che mi resta più semplice immaginare di parlare con una persona che alle volte c'è e non mi va di svelarne il nome, altre volte no ma rimane un modo semplice di parlare. Che lo capiscano tutti senza problemi. Non mi va che qualcuno prenda un post, lo pubblichi e mi accusi di aver detto qualcosa di diverso estrapolando uno spezzone fuori dal contesto. Questo pezzo fu scritto proprio durante un dialogo a distanza e piuttosto che relegarlo ad epistole private, lo misi qui che potesse essere letto da chiunque senza necessariamente n
e conoscessero il destinatario.  In effetti sarebbe servito solo per soddisfare curiosità morbose e non ne avrebbe cambiato assolutamente la sostanza ma solo la forma. Se questo siete in grado di capirlo,  siete i benvenuti,  altrimenti questo non è il vostro posto. Come ho già detto più volte, posso tentare di far comprendere i miei pensieri anche se forse non ne sarete in accordo ma non posso darvi né intelligenza,  né sensibilità,  né empatia e nemmeno equidistanza per affrontarlo. 
Dovessi fare "scuola" aggiungerei volentieri che nel bdsm il rapporto è vincolante. Quello che il top (chi controlla, comunque), il bottom esegue. "No caro, adesso esageri", Non esiste e questo presuppone affiatamento, conoscenza e rispetto reciprocoche va oltre i normali rapporti ma non è tutto. 
Questo è il post originale  e di seguito una versione con qualche piccola correzione.


Mi sono chiesto parecchie volte cosa sia il bdsm e sono partito da domande semplici, semplici. Se io ti lego faccio bdsm? No. Se io ti faccio un clistere, poi ti inculo o ti tappo fino a che non ne puoi più, faccio bdsm? No, probabilmente ti do un piacere diverso ma non faccio bdsm. In altre parole cosa lo distingue in realtà dal resto del sesso estremo e dei giochi fantasiosi? Una parola sola, il legame.
Potresti pensarlo sbagliato visto che il legame ce l'hai con tanta gente: con il marito, con le sorelle se ne hai, parenti vari, figli amici. Questo è un legame diverso, è totale, assoluto, profondo e completo. Qui non esiste vera vergogna, non esistono bugie o false verità. Qui esiste il tutto o i niente se niente è. Tu non andrai mai a chiedere a tuo marito di farti sentire quello che tu hai chiesto a "me" (leggasi al tuo master, e che cazzo), e nessun altro lo fa. Se il legame si costruisce con sincerità, fantasia, perversione, condivisione, sensibilità, cognizione di quello che si fa in modo da non mettere in pericolo nessuno, intesa e amore, allora nasce qualcos'altro che lo rende completo, finalmente vivo e vero: l'appartenenza.
Quella non si scrive sui blog, non si sente perché qualcuno ti ha messo un collare, non si scrive sui muri. Arriva ad un certo punto e ti si stampa nell'anima come un marchio a fuoco.

Poi si possono mettere i collari per giocare, per sentire una carezza sul collo che ricordi in ogni momento quel legame e quell'appartenenza. Quando c'è questo, il problema non è cosa si fa ma dove magari è più lecito fermarsi perché il desiderio l'uno dell'altra è totale, ti strappa l'anima da quanto è profondo.
Ci vedremo, vivremo di noi, alla fine di qualche incontro saremo ridotti peggio di una latrina eppure vi saranno baci, dolcezze ed un continuo rinnovo di incontrarsi. Facile prendersi bella pulita, con l'abbigliamento giusto, con un bel paio di scarpe, calze a rete e via così. Prendimi adesso che puzzo di pp, della tua e della mia. Baciami adesso, accarezzami adesso che ti do il peggio che condizione umana sopporti. Questo è amore! E' questo l'amore. E' quasi il non dover chiedere di succhiare quando vengo, di mettere la bocca e leccarti quando schizzi (e spero che ci arrivi!!!), è il semplice prende coscienza che è quello che vuoi, che sei li per lui e per te e vice versa. Ecco perché prima ti ho detto se davvero servono indicazioni? Fa parte del gioco quando il legame c'è e appartenenza c'è? Allora si, ma alla fine anche questo è solo un modo per ampliare il piacere comune.
Quindi non è questione se c'è il sesso, se ci sono le corde, se ci sono i vibratori, se ci sono le fruste e via così. L'unica cosa davvero che conta è che ci siamo noi. Poi si gioca con quello che capita, con quello che ci piace ma il primo piacere siamo noi due. Nessuno di noi è un attore porno che poi arriva li per il semplice fatto che ci piacciono le corde o che ne so, il cavolo a merenda.
Il legame e l'appartenenza nascono e crescono  solo se ci si mette in gioco. Se si fanno passi comuni con il gioco e l'anima. La mia anima, la tua anima. Se si decide di provarsi e di fare un percorso assieme perché nessuno che Dio l'abbia in terra sa cosa succederà domani e se non si vive non si può sapere. Ci vogliono incastri per decidere di provarsi, la voglia di mettersi in gioco e di rischiare anche un percorso che poi non porterà a nulla perché il rischio è parte della vita. Questa non è una cosa personale è un semplice dato di fatto.

Capisco che è difficile parlare di sensazione e sentimenti in uno stato in cui i sentimenti non sembrano esserci. Già è difficile di per se, figuriamoci! Però ci sono, è questo lo scopo del bdsm arrivare a provare quella sensazione estrema, estenuante, disarmante, forte, potente, assoluta che sono il legame e l'appartenenza senza falsità o compromessi. E' una cosa, una forza talmente gigantesca che solo chi l'ha provata può davvero capire. Quindi se venite su questo blog e lo leggete, cercate di capire cosa leggete e lo dico senza offesa o senso di superiorità. Non lo è. Cerco magari con un po' d'irruenza di trasmettere anche questo sentimento che cerco e ricerco come chiunque l'abbia davvero toccato con mano. E' una cosa unica, speciale e non si fonda su un bel culo o due belle cosce... come cavolo riesco a spiegarlo? E' cosi difficile? Non capite? Chiedete, chiedete. il silenzio non serve. Le parole alle volte trasmettono solo parole e sono per come si leggono. I sentimenti e gli atti coerenti a loro stessi invece nascono dalle persone, sono ricche di odori, di sensazioni e di vita. L'unica cosa che in questo mondo davvero conti. 

Non so come altro dirlo, sul serio. Non si possono cercare sensazioni, odori e coinvolgimento se a priori questo viene negato. No. Non lo posso fare perché.... perché ho già chi mi scopa, perché faccio solo adrenalina, perché ho mille altri cazzi per la testa e in gioco c'è solo una parte di me. NON-SI-PUO'-FARE che in base a quello che ci metti, c'è quello che ti torna indietro. Se non ci metti nulla non ne ottieni nulla. Non ho altro da dire per il momento.

sabato 1 febbraio 2014

Cos'è vi siete impauriti?


Ragazzi e ragazze, avete quasi sforato i 900 accessi l'altro giorno. Non è che vi è venuta paura del libro? :)
Già, perché "Se poi questo lo scrive davvero, poi come mi presenta?"

Non v'è venuto sto dubbio? :)

Si dai che vi è venuto, eccome!!! :P
Rimarrete nel dubbio anche se sappiate che il "libro" è da un pezzo in lavorazione ma non ho mai un cazzo di tempo per finirlo.


E' pure venuta fuori un'altra cosa su quel post dell'ipocrisia e ci ho un po' ragionato su. "Sul blog stai sul vago, ma nel tu per tu non ti fai problemi a dire le cose in faccia." (commento di TuinsLady).
No in effetti nel blog sto parecchio sul vago. Il primo a parlare di figging, il primo a parlare di perette, di stimolazione al punto G e squirting e via così. Adesso sono diventati tutti esperti. Il massimo della libidine è stato qualche tempo fa in cui un bischero mi insegnava a fare il G che era diventato esperto, lettore di sto blog. Ehm. Forse non si era accorto del drago. Boh! :P
Per l'amor di Dio, tutto ci sta ma la vedo dura, parecchio.
Premesso questo a quale scopo dovrei mettere in piazza le mie abilità perché poi i vari modaioli seguano le "mie orme"?
Non posso insegnare qualcosa a chi non conosco se non a grandi linee. Non posso perché manca il requisito fondamentale perché questo avvenga e questo si chiama fiducia. Ho incontrato troppe teste di cazzo in questo ambiente, mi spiace. Gente che si è attribuita le mie frasi, gente come vi ho già descritto sopra a cui basta scrivere "mastro lindo" sul nick ed il gioco è fatto. Sarò sbagliato, non lo so ma sono fatto così. Vero che nessuno mai ti da la garanzia che a chiunque insegni qualcosa poi non lo userà "male" ma cerco di limitare i danni.
Prendi una tipa in vena di esibizionismo, la leghi, gli fai qualche foto, la inzuppi su fetlife ed il giochino è fatto. "Troppa grazia S. Antonio" si diceva qua anche se non ho mai saputo perché. Conosco "te" che ti presenti come "interessata" poi sparisci, scappi, trovi pretesti e alle volte addirittura offendi. Non ci siamo capiti. Per nulla.

Qualcuna/o inganna. Si presenta come Pampalone ed invece è un Arlecchino. Ci prova. Come arriva, procede a fanculo senza toccar terra. Fiducia in partenza a tutti, a voi il dovere di meritarvela. Quando qualcuna concede questa fiducia, è mio dovere rispettarla. Rispettare l'integrità fisica e morale di chi c'è. Di indicarle la via del percorso indipendentemente che voglia farlo con me. Discorsi del tipo: "la tua amicizia mi potrebbe far comodo" è decisamente un passo sbagliato. Io non sono un comodo, sono una PERSONA. Vi presentate con un nick? Vi chiamerò con il vostro nick. Vi presentate con nome e cognome? Vi chiamerò con nome e cognome. Non cambia nulla manco qua, siete sempre voi. Che vi facciate chiamare schiava, troia, puttana, pinca pallina, amore, tesoro, rimanete voi e se scodellate cacca in giro, quella siete. No, non c'è l'ho con nessuna in particolare, è semplicemente il quanto.
In conclusione ho il pregio ed allo stesso modo il difetto di restituire amplificato quello che mi viene dato. Alle volte è un limite serio, alle volte un pregio non di poco conto. Ne sono consapevole ma non sono mai riuscito a cambiarmi e forse non ne ho manco mai avuto voglia.
Buon sabato :)



giovedì 30 gennaio 2014

La miglior difesa è l'ipocrisia


Quello che ho imparato è che nel 90% di voi arriva qua per diverse ragioni.
1 Curiosità,
2 eccitazione,
3 voler dare un impulso alla vita sessuale piatta che avete,
4 fare qualcosa di diverso prima o dopo il matrimonio,
5 capire se stesse,
6 gusto di voler trasgredire,
7 curiosità verso i sentimenti di appartenenza, abbandono,
8 etc. Etc. Etc.

Ma ve ne scappate tutte con la stessa motivazione. Aver capito tutto senza aver fatto un cazzo e non dico a letto. Proprio nulla. Per essere pratici, aver pappato una caramella senza scartarla, aver giudicato un pasto di sushi senza mai averlo messo in bocca, aver guidato un'auto attraverso un simulatore e via così. 
No, signore e signorine varie, mi spiace per voi. Il bdsm è un percorso di crescita attraverso il divertimento e l'uno dipende strettamente dall'altro.  Preso atto che ci si può divertire senza crescere e vale anche a letto e seguitando a parlare attraverso titoli di film, potrei associarlo a: "la miglior difesa è la fuga."
Non avendo vissuto niente, alla fine, una certezza c'è tra le tante, aver affinato le vostre tecniche per darsela a gambe e dovendo giustificare l'ingiustificabile con voi stesse. Insomma,  un bel quadretto di ipocrisia e bugie che vi rifilate.
Peccato che non sia questo lo scopo. Abbandonarsi è fidarsi, fidarsi è verità. Il "travolti da un insolito destino...", funziona per un po perché lei è impossibilitata a scappare. Lo vive ma non capisce e non impara la lezione. Appena ritocca terra ritorna la stronza che era, perché comunque siete voi che dovete scegliere chi siete. Il destino,  una particolare situazione può essere vissuta e dimostrata ma l'ultimo passo è sempre il vostro.
Il mio esercizio alla fine è trovare l'emissione di un'ottava giusta tra decine e decine di strumenti stonati e non accordabili. Capire su quale si possa lavorare per suonare melodie. Il resto sono solo scarti. Al limite è l'occasione di fare del sesso sciatto che c'è qualcuna talmente brava che mi porta li riuscendosi a nascondersi bene fino a che non è più possibile indossare la maschera.
Il divertente qui è sentirvi costruire assurdi castelli di sabbia per scappare o il vedervi sparire nel nulla dopo le altrettante centinaia di cazzate che avete pronunciato per giustificare il vostro arrivo.
Foto nude, liste di quel che volete provare, sensazioni che volete vivere e via così.  È comico come Fantozzi,  assurdo e tragico alla fine ma è il quanto,
Dopo sto post avrete capito altro? Macché! :)
Donne in preda a crisi di nervi che l'orlo l'avete passato da un pezzo. :)


Psssss.. mi basta quel 10 e prima o poi il libro lo scrivo davvero. :)

mercoledì 29 gennaio 2014

Gulp

Ho appena avuto la certezza che la maggior parte delle persone utilizza sto blog non per imparare qualcosa ma solo per avere la sicurezza assoluta di non capire un cazzo.
Consolante, ma in fondo mi fa scompisciare dal ridere.  Il festival dei cretini.
Scrivo un libro. Giuro che sto seriamente pensando. :)

lunedì 27 gennaio 2014

Bdsm di classe. Eccolo qua lo spirito del bdsm, bando alle ciance.

Serve altro? :)
basta guardarli e riguardarli e riguardarli e ancora riguardarli.
Cos'è l'ispirazione da un film tipo Histoire d'O? Naaaaaaaaaaaaaaa!!!
Questo è lo spirito del bdsm reso mitico da Lina Wertmuller. Nessuno, ha mai veramente portato sullo schermo o a disposizione del pubblico un' "anima" così. Non c'entra dove sei, non c'entra chi sei, qui si scende in basso e poi si rinasce. Non è questione i didli, di corde, di manette, fruste, polsiere, croci, tavoli, stanze di "tortura" o di gioco, abbigliamenti e centinaia e centinaia di cazzate del genere. Non c'è niente di meno, non c'è un cazzo su quell'isola. Ci sono solo due persone che si confrontano e questo basta. Il finale poi è degno di ogni storia bdsm piuttosto che il solito lieto fine in cui vissero tutti e contenti fatto apposta per il grande schermo. Questa è vita, non sogno.





domenica 26 gennaio 2014

BDSM di classe?


Sta cosa mi martella in testa. Che significa bdsm dI classe? Forse avere più oggetti magari di valore e magari averne pure tanti e di buon livello qualitativo da poter variare spesso e poter cambiare sensazioni.  Magari avere un dungeon con per lo meno una croce di S. Andrea o magari affittarlo. Degli abiti adatti all'uopo magari in pelle, in pvc o in latex. A chi non piacerebbero.

Il punto della questione però è che il BDSM si sviluppa da tre principi fondamentali: il controllo da una parte e dell'abbandono e la degradazione dall'altra. Per chi non avesse ancora ben chiaro, fatevi un bellissimo film di BDSM, "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto".
Più semplice di un'isola deserta che c'è? Una pozzanghera piena di fango,  un pavimento di casa, un fienile (gatta porcina permettendo)?


Il controllo si fa con la mente, l'abbandono pure e la degradazione è il passo successivo. 
Che scopo ha sta cosa? Spesso far vedere le stesse cose con occhi diversi,  valutare quello che si fa secondo diversi aspetti. Scoprire modi nuovi di stare assieme e di godersi. Cercare una più decisa e profonda e varia sessualità senza pochi compromessi. 
Non mi smetterà mai di uscire dalla testa il bdsm tedesco degli anni 80. Avreati potuto essere un conte, un re, un ministro o capo di stato. La prima cosa che subivi era un copioso piasing in bocca e fine della frittata. Con un abito elegante, ti trovavi bagnato pure quello. Un po come sotto la naja. "Chi è laureato? A pulire i cessi."
Quindi che cavolo cerchiamo? Qualche anno fa andavano forti le aste alla meno per offrire in "uso" la propria "slave" per che ne so, un'ora. Al termine della quale te la rendevano insoddisfatti.  Chiaramente tu eri d'accordo con chi partecipava. ;)
Quindi non ci arrivo a sta classe. Deve dare qualcosa a chi lo fa. Alla fine è un percorso di crescita partendo dal (molto in), basso. Ti insegna l'umiltà davanti a tutti. Ad ascoltare e a sentire.
Beh, potrei parlarne per ore ma credo che davvero ci siano solo due possibilità.  O è un sano bdsm o è solo una cosa sciatta che se diventa così fa veramente schifo.


Incontri toccata e fuga e sensi di colpa

Bon affrontiamo un problemino delicato. Rapporti di coppia clandestini e mi spiego. Cosa succede e come gestire un rapporto bdsm clandestino al di fuori della coppia?

Intanto le regole di base che da anni mi batto perché le seguiate come un' "ave maria" prima di muovervi. Un rapporto bdsm deve rispettare e garantire:

  • Obblighi familiari.
  • Obblighi lavorativi.
  • Sicurezza fisica del sottomesso.
  • Sicurezza mentale.
  • Indipendenza finanziaria.
  • Obblighi legali.
  • Obblighi morali e religiosi,


e l'ho già scritto a suo tempo nel post: http://www.mastrodesade.org/2011/02/i-contratti-bdsm-ed-alcune-regole-di-convivenza.html. Detto questo, siete una donna sposata o convivente o che avete già una relazione in corso, come vi comportate con il vostro lui/lei?
Intanto evitate assolutamente di dire: voglio provare questo genere di rapporto o questa esperienza. Se cercate una botta e via, forse è meglio che vi rivolgiate ad un professionista che sia maschio o


femmina, non importa. Fate la vostra asettica esperienza e ciao, amici come prima. Le relazioni bdsm "normali" hanno una base sentimentale. Chiunque vi dica di si o è un perfetto cretino o non sa quello che state facendo e neanche voi. E' come se il vostro partner vi dicesse che vuol provare a sbattersi qualcun altra per vedere che succede. Qualcosa non torna.
Volete un incontro veloce con un non professionista? Si può fare ma ci vogliono garanzie di sicurezza per entrambi e non tutti sono preparati e disposti ad incontri asettici e superprotetti con tanto di analisi a seguito. Sottolineata sta cosa, cominciate a discutere di quello che vi piace, che vi aspettate, cosa vi piacerebbe provare, che tipo siete, come siete e via così. Diluitelo pure in tutte le salse che non sembri una lista della spesa ma alla fine, questa rimane. Conoscersi è la base di una buona riuscita durante un incontro. Se avete saltato sto passo, il vostro approccio o sarà blando e poco bdsm ma molto vanilla, o non riuscirà affatto.

Fattore tempo: inutile che cerchiate un partner se poi i vostri orari o la vostra vita, non garantiscono incontri accettabili. Chiaro che si aspetta tutti ma fare è meglio che parlarne o alla fine ci si trova di fronte a rapporti multipli e simultanei o a incazzature per non aver rispettato gli accordi.

Fattore sensi di colpa.E' la prima volta che uscite dall'ambiente familiare e ci date dentro con il vostro master? Parliamoci chiari, se questo è un uomo e voi una donna, non ci saranno mai solo rapporti bdsm puri. Il sesso spesso rinsalda, rafforza i rapporti fa dare quella dolcezza che spesso non c'è mentre si fa bdsm. Non esiste il bdsm "di classe", esiste il bdsm fatto bene o fatto male e questo è il quanto. Alla fine avrete un rapporto parallelo e conflittuale spesso con voi stesse. Ho tradito? Come mi sento? Beh, il punto della questione è pressappoco questo. Il bdsm o vi entra dentro subito o non c'è modo. In altre parole vi mette davanti a quella che voi siete. Lo tira fuori e poi dovrete fare i conti con voi stesse. Alle volte capita e basta, come a me e come a poche fortunate. Ti ci infili e ti piace e poi non sai spiegarti o giustificarti o guardarti allo specchio. Non potete assolutamente scappare da voi stesse. Cambiare? Forse, dopo tanti anni di conflitto e senza garanzie di risultato. Volete questo? Bene, fate i vostri passi. Altrimenti attaccatevi al bello che questo vi da e divertitevi con rispetto ed affiatamento reciproco. In poco tempo passeranno pure i sensi di colpa.

Continuate a mantenere le due vite completamente separate oppure fate una scelta drastica, liberatevi da ogni possibile legame che avevate in precedenza e fate la vostra vita. Le vie di mezzo qua funzionano male: In altre parole o dr Jeckill e Mr Hide, oppure Mr Hide. La parte "peggiore" e pericolosa della seconda è l'assuefazione e ne ho parlato già a sufficienza.

Se vedete che le cose non vanno, salutate il vostro partner bdsm. chiunque esso sia anche con un certo "nome", e cercatevene un altro. Non è il nome che fa il rapporto ma siete voi e due persone possono anche non intendersi pur essendo magari chi controlla, anche molto abile in quello che fa.
L'importante è sempre non farsi male né fisicamente, né moralmente. Siate chiare, sincere, oneste e non dite mezze verità. Pretendete che sia fatto altrettanto. Non fidatevi solo sulle parole che qui se ne sprecano e anche qui vale il vecchio detto: "tira di più un pelo di fica (anche depilata), in salita, che una coppia di buoi in discesa". Per un incontro c'è chi è disposto a fare carte false ed anche peggio.


Ricordatevi che questo alle volte non è un mondo pulito. Mi spiace per qualche "collega" con cui mi sono preso nel corso del tempo ma qua dentro ci sono dei veri e propri "figliol di troia" accuratamente da evitare.


Ecco, mi pare il quanto.

sabato 25 gennaio 2014

Zoccola a chi?

C'è una tal signora/ina che mi ha mailato qualche giorno fa per chiacchierare, che ieri se n'è uscita con una frase del genere.
"Tu hai estrapolato di me due o tre cose e avendomi trovata diversa dalle solite zoccole che ti contattano passo per suora, o per illusa o per ovattata e quindi finta."


E questa è la mia risposta: "Intanto offendi pure me ma non ti provare MAI PIÙ a dare di zoccola a chi non conosci."
Vale per tutti/e. Non provate mai ad avere questo genere di atteggiamenti nemmeno per fare una semplice chiacchierata perché i vaffanculo si sprecheranno. Questo è il quanto. Non sono incazzato, non lo dico incazzato ma fortemente deciso e autoritario. Non aggiungo altro che non è il modo di comportarsi e di rivolgersi alle persone.
Ovviamente niente nomi ma questo è il quanto.

venerdì 24 gennaio 2014

Abbigliamento super sexy

E come "promesso".
Dunque, dunque. Avevo fatto un post sulla cioccolata ed eccolo qua per chi non l'avesse ancora trovato: http://www.mastrodesade.org/2012/04/cera-o-cioccolata-il-pro-ed-il-contro.html
Fermo restando che fa un sacco di casino se si fa sul letto come preferiva chiarodiluna proprio ieri, suggerisco un tavolo o per terra. Magari chi è fortunato ha pure il parquet. Devo dire che io preferisco la cucina. In camera le cose ci vanno portate, in cucina in genere c'è tutto quanto serve per rendere il tutto piccante e senza troppi sexy shop o attrezzi dedicati.
E invece per gli amanti della sensualità a tutto tondo, ecco un bel campionario di super eccitanti oggetti da indossare in camera da letto o per la casa :)
Vestitino da volpe
Un "Coso" alato


lady scooby doo

piedi eleganti

Pigiama bananato

Tigre!

Pantofola rincretinita

Animale giapponese

Dita cicciose
Cattivissimo me.
Roba da bdsm proprio


Bisogno di pedicure

per gli amanti della pulizia e della topa

giovedì 23 gennaio 2014

Religione cristiana e sessualità


Adesso mi cimento in una cosa complicata e mi sa che o tiro su un polverone o che non gliene frega un cazzo a nessuno.
Il sesso nella cristianità. Bibbia testualmente dice che bisogna procreare e fare figli. Niente sodomia e il che può anche includere il sesso orale, niente pornografia, niente masturbazione, niente omossessualità, niente bestialità e su questo siamo d'accordo tutti. Se tua moglie schiatta o se schiatta il marito bene, ti puoi risposare altrimenti nisba. Vivi nel peccato. 
Detto questo, che rimane ad un cristiano moderno per affrontare la propria sessualità? Poco. Puoi masturbarti davanti alla moglie o masturbare lei? Non credo. Quindi niente ditalini. Masturbazione è masturbazione, punto e basta. Niente leccate o forse si, quindi niente lingua, da nessuna parte ma si può baciare con la lingua? Non si sa.
Ah, non si può manco eccitare qualcuno alla fine se non si procrea perché è nel sesto comandamento. O si arriva in fondo e si procrea, o nisba.
Niente oggettucci, niente abbigliamento che fa turbamento e siamo agli Amish. C'è chi preferisce vivere con la spada di Damocle sulla testa piuttosto che guardare in alto e vedere che Damocle e la sua spada ce l'abbiamo messa noi. Il che non significa disprezzare. Ognuno è libero di pensarla e di credere in quello che vuole. Non scrivo le cose tanto per fare, ci credo.
Il tutto per aver assunto un doppio dogma. Bando alle ciance, sono due: credere in dio e che qualcuno pure ci abbia parlato. Che la terra è al centro dell'universo, che si guarisce pregando quindi niente medicine o medicina in generale (vedi Giovanni Paolo II), ma che contestualmente era in ospedale.
Dunque, Mastro crede in Dio? Si. In un certo qual modo si ma da ragazzo pur non conoscendo Einstein, arrivai alla stessa conclusione: « Non riesco a concepire un Dio che premi e castighi le sue creature o che sia dotato di una volontà simile alla nostra. E neppure riesco né voglio concepire un individuo che sopravviva alla propria morte fisica; lasciamo ai deboli di spirito, animati dal timore o da un assurdo egocentrismo, il conforto di simili pensieri. Sono appagato dal mistero dell'eternità della vita e dal barlume della meravigliosa struttura del mondo esistente, insieme al tentativo ostinato di comprendere una parte, sia pur minuscola, della Ragione che si manifesta nella Natura. » e ancora: « Gli atei fanatici sono come schiavi che ancora sentono il peso delle catene dalle quali si sono liberati dopo una lunga lotta. Essi sono creature che - nel loro rancore contro le religioni tradizionali come "oppio delle masse" - non possono sentire la musica delle sfere. »
In altre parole il fondamento della ricerca e della scoperta è il dubbio e il medesimo è quello che ci porta a fare scelte. Nel dubbio, prendilo come possibile non in un verso o in un altro. Il bicchiere non è quindi semplicemente mezzo pieno o mezzo vuoto, è mezzo bicchiere e si può spostare rapidamente nell'uno e nell'altro senso.
Cosa mi conforta? Il pensiero di fare cose giuste e non quelle sbagliate. Di evitare di farne di sbagliate e di fare il possibile di farle giuste. Giochi di parole per definire un concetto di base e che la sola moralità non basta come non basta la religione. Ci sono culture che ancora approvano il matrimonio combinato tra adulti e minorenni e lo considerano giusto e tu hai voglia a fargli cambiare idea. Già, perché sempre secondo "Albertino", "E' più facile spezzare un atomo che non un preconcetto." Quindi ci vuole qualcos'altro che ci spinga a poter valutare e questa è la mia soluzione:
1 NON fa male a te stesso o chi è con te? Allora è giusto. 
2 Obblighi qualcuno a fare qualcosa che gli arrechi danno, che lo spinga in situazioni che non desidera' Allora è sbagliato.
3 Hai fatto il possibile per sapere se la persona che è con te (o anche la massa), abbia avuto un'istruzione tale da poter decidere in SERENITA' e LIBERTA' e con EQUO GIUDIZIO le cose che andrà a scegliere? Se si, allora quella decisione è giusta fino a ulteriori scoperte o prove che diano elementi tali da poter rimettere in discussione il concetto (o la scelta).
Quindi non esiste il peccato. Esiste quello che è giusto e quello che è sbagliato. Se do piacere e questo piacere non fa male, non arreca danni, non viola l'altrui dignità, non esiste peccato.
Fino a prova contraria la vita è una e me la voglio godere e se posso, faccio pure godere chi è con me. Anzi, sono qui per questo. Sofferenze morali? No. Se provi questa non è piacere ma sempre qualcosa che fa male, pur restando ferma l'idea che alle volte la sofferenza morale è pure piacere e si può anche dare sempre che si rispetti le tre "leggi" di cui sopra.
Questo è il quanto. Divertitevi, la vita è breve non importa quante pipe tirate, purché non siano tirate a casaccio.
Ah, visto che ci siamo, mettete pure al rogo tutti i gay o tutti i pensieri che vanno in quella direzione, a conferma che il "vostro" dio nega anche la validità di quello che lui stesso ha creato.



Fonti:

mercoledì 22 gennaio 2014

Voglia di cazzeggio e di altro va... :)

L'ho trovato ma ci si mette pure pochaontas!!! Weeee... li uccidiamo sti visi pallidi o no? :)

Oddio, non saranno mica indiani indecisi? :)

lunedì 20 gennaio 2014

Il filo


"La vita è un filo, ogni tanto si ingarbuglia, a volte trovi qualcuno che ti lega, altre volte qualcuno che ti scioglie, altre volte qualcuno che ti scioglie legandoti." (cit)

Schizzofrenia? :)

Oggi mi è stata posta una domanda che a sto punto mi piace mettere on line, garantendo l'anonimato (come al solito), della persona che l'ha posta.

"Ci sono foto così sessualmente raccapriccianti di fianco ad altre,
di una tenerezza incredibile,
di una sensualità avvolgente,
di un erotismo raffinato,
di un romanticismo che pare finto e stucchevole da quanto è esibito però sei sempre tu che le scegli. Schizofrenia?   :)"

Pensi che frustare qualcuna sia raccapricciante?
Pensi che fottere la gola, il culo o la fica dolorante sia raccapricciante? :)
L'ho scritto nella ruota (Ho bisogno di colore). Condensa il tutto in un'unica cosa ed avrai il "tuo" rapporto bdsm :).
Non esiste l'una senza l'altra. O è tutto assieme o non vale. Manda tre foto del tipo e le commento. 


E' un giochino "pericoloso" da fare in due visto che la pulzella non può parlare ma non è altro che una gag ball gonfiabile. produci saliva, bella da leccare e da usare magari per lubrificare il culo prima di entrarci :)
Non è niente di che nonostante le apparenze. Il rischio maggiore è che lei vomiti e che le rimanga in bocca, per il resto... :D

Non c'è niente di particolare. forse lo stecco uretrale ma ho già detto che non lo uso. Il resto mi piaceva e pure parecchio. Non lo uso non perché non sia piacevole ma lo reputo pericoloso.





Ho visto segni peggiori che quella foto li, garantito. basta andare al regina nera e non ci ho mai messo piede ma credimi è il quanto. Il resto è scena. Credo che il filtro li comunque intensifichi i segni.