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giovedì 3 settembre 2015

L'A, B, C

Ricominciamo d'accapo.

Voi vi scegliete un master non un capo. In inglese capo è "chief" o "boss" non altro. Al capo dovete rispetto ed obbedienza ma se vi da un ordine a cazzo di cane, voi non dovete discuterlo. Insomma quanti chief e boss hanno ordinato alle loro truppe di farsi ammazzare in guerra con degli ordini palesemente sbagliati e la truppa ha eseguito? Al master dovete obbedienza, rispetto ma è una guida, qualcuno che vi insegna ed è per quello che l'avete (voi!!!), scelto come tale. Nessuno ve l'ha imposto. Se la guida non è valida, cambiate maestro o se avete bisogno di qualcuno più "bravo"; fate altrettanto o rimarrete sempre alle elementari.  Più terra, terra di così si muore e chi non lo capisce è un bischero.
La differenza sostanziale tra un sadico puro e un master credo sia tutta li e che mai ancora sia stata fatta questa distinzione. A nessuno piace essere etichettato come "testa e cuore vuoti". Se con il vostro master non fate passi avanti e spiace, sotto un altro. Capita lo stesso con la "slave" (quanto non mi piace sta cazzo di parola!), e la conclusione non cambia. Non esistono passi a letto che vanno fatti dal punto di vista pratico e basta. Il cuore non pensa, è una metafora ed è sempre la testa che lo fa. La testa muove il corpo ed i sentimenti. Senza la testa non si fa un cazzo, spiacenti. Sempre, l'educazione condiziona la testa perché è con quel metro che si fanno i conti. Morale, giusto,  sbagliato, piacere, dolore, etc., ect.. Alle volte bisogna tenere la testa fuori per un po' e ricominciare da capo.
Detto questo, non funziona che "la studente", prenda delle informazioni e poi le elabori per i cazzi suoi, rischia di avere ancora più casino nella testa. Scegli la tua guida, poi vedi che succede. Se in te trovi una positiva trasformazione, allora è il maestro giusto. Se rimani li o torni indietro, siamo di nuovo da capo. Anche la guida nuova è sbagliata (per te!).
L'individualità è la chiave che muove il mondo. Mi piace fare un sacco di cose con la lingua e la bocca ma dipende con chi sono. Per voi penso, spero che che sia lo stesso oppure siete talmente senza empatia che vi va bene anche un attore porno e ci date dentro di brutto. Il che non è sbagliato, è solo istinto. Faccio, godo. Fine.
Quindi, che tipo di persona siete? Vi piace talmente il sesso che vi va bene il primo che passa? :D Benone ma non è per me. Sempre nel caso, scegliersi un altro master. :)
Ci parlate e ci fate o cominciate a farlo anche per capire dove vi porta. Si usa dire che è più importante il viaggio che la la meta perché il viaggio è la vita, la meta e beh, qualcuno ha dei dubbi su cosa sia? :)
Quindi quel che conta con il vostro lui o la vostra lei è quanto e come viaggiate, la qualità del viaggio, cosa scoprite, cosa imparate, cosa vivete e come lo fate. Anche questo è oggettivamente "stupido", se il viaggio non vi soddisfa, cambiate viaggio, se chi vi guida in quel viaggio non è all'altezza, cambiate guida. Scusate il casino grammaticale ma più spesso non è il viaggio di per se che è sbagliato è la guida che è con voi che lo rende tale. Non esiste nessuno che sia in grado di imparare da solo o per meglio dire, si può fare fino ad un certo punto, poi si ha bisogno di confronto e si ritorna li, ci vuole la guida giusta. Ecco, questo è l'a, b, c, le basi per cui si sceglie di uscire con tizio e caia.
Non abbiate paura del viaggio piuttosto abbiate paura a sbagliarlo o addirittura a non farlo. :)
Ah, dimenticavo, queste non sono MIE personali opinioni, è semplicemente vita. Se cominciamo a mettere in discussione pure questa roba qua, allora c'è solo la neuro, non il bdsm! Scherzo ma è il quanto.

"Qual è il vero significato della parola viaggiare? Cambiare località? Assolutamente no! Viaggiare è cambiare opinioni e pregiudizi." Anatole France

martedì 1 settembre 2015

5 motivi pratici per cui gli itagliani sono e rimarrano dei coglioni


Per caso ho letto un interessante articolo di Stefano Laforgia (spero sto giro di averlo scritto bene, faccio sempre casino!!!), dal titolo: "I 6 motivi pratici per cui il BDSM italiano non è (ancora) al livello di quello estero" ed ovviamente avrei qualcosa da dire.

Il bdsm è fatto di persone non di vaticano o di machismo il primo vero problema sono le persone ed il loro:
orticello.
Come li definì una volta l'amico Jed, gli "itagliani" sono così. Guardano al loro orticello in modo tutto loro. La loro cultura è quella del "furbo", faccio quel che credo mi serva per le mie carote, i miei pomodori, cetrioli etc., ect.. Non guardano in faccia nessuno, non gliene fotte niente di te, della persona che hanno davanti, dei danni che fanno, di come sono falsi, di cosa dicono, promettono e cancellano con il colpo di spugna dell'interesse. Questo non è un guaio che ribadisco per via degli ultimi avvenimenti. Questo è IL guaio. In una cultura anglosassone queste persone non si avvicinerebbero MAI a nessun gruppo associativo o di interesse senza un cambio drastico di atteggiamento. Ricordate signori che sono stati i vikinghi i più grandi esportatori di idee, di crescita anche architettonica dopo i romani. La cosa fondamentale è che al crollo dell'impero di Roma, i conquistatori furono scacciati, quando cessarono le dominazioni normanne, gran parte di loro rimase integrata nei territori. Tutt'oggi nel mondo del commercio dei diamanti, i contratti vengono chiusi con una stretta di mano, poi con la carta. Se non mantieni la parola, sei fuori dal giro. Qui signori il problema rimane sempre lo stesso. Mi fingo master (o slave), per inzuppare il biscotto quando qualsiasi idiota capirebbe che appena ti sgamano, tu il biscotto non solo non lo inzuppi ma ti sputtanano e che se ti fossi magari presentato come un inzuppatore di biscotti, avresti nel tempo opportuno, trovato la persona che si fa allegramente e felicemente inzuppare. Questa cosa è semplicemente inconcepibile al nord. Le persone fanno le stesse cose che si fanno qua. I ministri fanno le orgette ma poi quando li beccano, questi si dimettono subito. Il senso di RESPONSABILITA' è completamente diverso. Da noi non si dimette MAI nessuno perché conta chi è più "furbo". Si fanno i propri comodi e quando gira il vento, cazzi vostri, io schettino fuori dalla nave e poi si vedrà.

La successiva in ordine è la conoscenza.
Qui tutti nascono imparati. Leggono i blog o il sito di Stefano, vanno su legami, vengono qua sul mio e mettono insieme tante informazioni. Frequentano i social networks, i gruppi a tema e anche da li, rubano qualcosa. Sono tutti bravi, sono qui da anni se non da secoli. Ci sono da ancora prima di te e noi sappiamo che non è vero. Lo sappiamo anche fin troppo bene. Non c'erano! Bene, questa parte è la diretta conseguenza della prima ma il punto è che non si confrontano. Non hanno relazioni con altri masters e non prese di posizione su opinioni, cosa alquanto comune. Mai metterli in discussione. Dio al confronto è una mezza cartuccia. Non si informano, non leggono se non il comodo per l'orticello ed alla fine non imparano manco l'inglese come diceva Stefano appunto. Semplicemente galleggiano nell'ignoranza e come tutti gli ignoranti con quello che non capiscono, deridono o distruggono.

Seguono le mode.
Gli italiani sono apparentemente individualisti. Sono tutto: "io, io" ma poi fuori dal gruppo sono poco. Se uno lega, tutti gli altri legano. Se uno usa gli aghi, tutti gli altri usano gli aghi. Anche questo è parte del precedente problema, imparano dalle informazioni che gli vengono propinate e non perché hanno imparato a formare i loro gusti e li sviluppano informandosi o approfondendo. Se gli passate sotto una pizza andata a male nel giusto modo, si pappano anche quella magari come prova di coraggio o la rifilano al bottom per la stessa ragione.

Vaticano etc. etc...
Il resto è il condizionamento. Non si parla di bdsm e siccome non ci viene propinato, noi non lo cerchiamo. In fondo noi italiani ci piacciamo come siamo: dei perfetti coglioni.

giovedì 13 agosto 2015

Orgoglio e pregiudizio

Adesso vi faccio incazzare ed quello che voglio. Un giorno presi una pulzella e la piazzai davanti allo specchio e gli ordinai: ripeti, sono una troia, una zoccola, una puttana, una vacca, un buco da sbattere e via così fino a che non finii gli epiteti. Oggi faccio la stessa cosa con voi, vi metto davanti a voi stessi  per lo meno per la maggior parte. Per il 75% delle persone, il loro cervellino ha un funzionamento abbastanza ridotto. Già che noi tutti usiamo il 36% delle capacità cerebrali, se poi lo raffrontiamo con quelli con un QI più alto, la cosa si fa drammatica.  In confronto ad uno con la testa da 110 in su, avete lo stesso gap che c'è tra voi ed una formica. Pure questo l'avevo già detto più volte ma stavolta ci vado pesante.
Quando mi sento dire che sono le storie che finiscono male, che alle volte le cose vanno così vi rispondo SBAGLIATO, le storie finiscono male non perché le storie sono sbagliate ma perché le persone sono sbagliate. Non sono le storie che fanno voi ma voi che fate le storie,  Se la storia finisce male, è perché "voi" siete IL male (vale anche per lo scrivente anche se scritto spersonalizzato). Le persone intelligenti e sensibili capiscono che alcune storie semplicemente non vanno per incompatibilità ed evitano di farsi del male, in una storia, qualsiasi essa sia, non esistono vincitori sia quando si litiga, sia quando la storia finisce, inutile peggiorare.  Oddio, poi ci sono pure i geni cattivi che si "ammazzano" pur di fare l'uno le scarpe all'altra.
Voglio il 24/7, lo voglio a tutti i costi. Voglio mastro e lo voglio a tutti i costi e voglio mia moglie o mio marito a tutti i costi perché è un mio diritto ed il mio possesso e che ci siamo costruiti una vita e perché ne ho il diritto e perché mi chiamo Mario e faccio l'idraulico. C'è un altro dato inevitabile e che non dipende che lo capiate o no, funziona così punto. Se lo capite magari ci lavorate e l'affrontate,  se non lo capite, pace tanto non capite un cazzo comunque. Io non vi posso fare una flebo di sta roba, tocca a voi farci attenzione non a me. Bene, per imparare si deve scegliere un maestro,  magari un muratore per un lavoro manuale o un ingegnere per un lavoro mentale. Nei rapporti umani è lo stesso che da uno che ne sa quanto voi, imparate la solita "beata minchia".
"La mente che si apre ad una nuova idea non torna mai alla dimensione precedente." Albert Einstein. Avete dei dubbi? NCFUC. (Non ce Ne Fotte Un Cazzo). Così è, punto. Volete per caso discutere le affermazioni di una delle menti più geniali della storia del genere umano? Provateci che a me vien da ridere.
Presa, E., G., B., N., D., etc etc. E portata oltre i suoi limiti, quei limiti si sposteranno oggettivamente ed irreversibilmente in avanti. Quel desiderio, quelle sensazioni non si accontenteranno più di quello che erano prima. Quando ho messo il prof Folken era anche per questo. Se cominci a fumare, poi moooolto difficile smettere. Il bdsm al contrario del fumo coinvolge sei sensi perché son sei, non cinque. Tatto, olfatto, odore, sapore, vista e sentimento. Nessun rapporto può eguagliare questo nella vita "normale". Non ci sono sfuriate di mariti, mogli, amici, zii o parenti vari che possano cambiare questo stato. Vero, ci si può disintossicare da una droga,  dal fumo ma questa non è intossicazione ma semplice forte, potente, ineguagliabile, FELICITÀ. Conoscete qualcuno tra le formichine che possa fare a meno della felicità?  Se dite di si siete da "abbattere" senza pensarci su. Anche un'ameba a modo suo è felice in date circostanze. Non importa che gli abbiate dato il permesso o no. L'importante è che si abbia provato e  che quel boom di sensazioni sia arrivato. Pensate che con una sfuriata, con delle minacce,  con un discorso pure pacato ed intelligente e pure empatico di risolvere qualcosa?  NO. Se alla vostra compagna o compagno che sua questo bdsm la rende felice, lo ricercherà per il semplice fatto che è felice e voi quel tipo di felicità non potete dargliela. Il primo punto è quindi la coscienza dei propri limiti. Tutti ce li abbiamo. Non possiamo fare tutto con tutti, possiamo fare qualcosa in certe determinate circostanze se ci sono le condizioni perché questo accada.
Più negate qualcosa, più stimolate qualcuno a violarla. Più date delle regole da seguire più reprimete il vostro partner. "Ogni individuo ha bisogno di esprimersi e di regole. Tanto più si reprime ed è disciplinato, tanto più deve trovare dei momenti di rilassamento. Le regole impongono il sacrificio dell'io ed aprono la strada alla nevrosi" e proseguo. "Per trovare la propria identità e' necessario imparare le regole e successivamente trovare il coraggio di trasgredirle." J.HUGES
Guardate che è la libertà che ha mosso il mondo. La libertà dai diritti dei nobili, non tanto direttamente dai nobili. La libertà dalle affermazioni della chiesa, non tanto dalla chiesa di per se, la libertà di pensiero, non tanto quello che ti veniva propinato dalla morale comune. La libertà è il motore della crescita. Ha creato rivoluzioni epocali. Potete negare quasi tutto a qualcuno ma quando gli negate la libertà di essere chi è non solo avete perso in partenza ma mi vi siete creati un nemico micidiale. È insito nella natura umana. Una mattina ve la trovate con un sorriso da orecchio ad orecchio e siete d'accapo se non probabilmente peggio. La repressione crea uno spirito ed un desiderio di ribellione forte, quasi incontrollato che può sfociare in ira (non ce la faccio più, fanculo), in rabbia (non sopportare più il partner che te le impone), in voglia di libertà (mollando magari famiglia e figli per non morire completamente). Se poi è pure vostra moglie, siete nella cacca più totale. Avete piazzato una bomba che scoppierà il punto fondamentale non è il se ma il quando e con quale forza. Prendetene atto se vi volete bene.
Provate a dividervi. Avete perso in partenza, anche la casa. Quella dirà che la storia è finita da tempo e addio ai suonatori. La libertà in italia arriva in genere quando i figli sono quasi sistemati ma poi le "pagate" tutte assieme. All'estero, nord europa, probabilmente più di uno avrebbe dei seri grattacapi.
Detto questo, scritti 630 e rotti post, avete capito qualcosa? NO! C'è sempre il coglione che lascia il pc aperto,  i bigliettini, il telefono, le mutandine strappate, il marito o la moglie gelosa e prepotente che crede che con la forza e l'autorità,  si possa salvare il matrimonio o la relazione. In effetti ha dato solo il secondo colpo ma decisivo proprio a quello che voleva salvare. Tra 5 anni capirete pure questa, tranquilli nonostante che siano già cinque che cerco di spiegarveli. Questo vi da la misura di quanto sia difficile capire e cambiare idea. Sempre dal Sig. Einstein: "E' più facile rompere un atomo che un pregiudizio." Noi siamo individui paurosi e facciamo ragionamenti per la gran parte dei casi semplici. Sei in auto, trovi il ghiaccio e freni e ti stampi. Non ti stampi per il ghiaccio ma perché freni. Hai una reazione istintiva: freno=mi fermo. Per non stamparti hai bisogno di insegnare al tuo istinto sbagliato ed alla tua testa a non farlo ma usare altri modi che in genere funzionano.
Ti incazzi nello stesso modo con la moglie o con il marito o quello che è per la stessa ragione: ti senti tradito. Il punto è: sei davvero tradito? 
La vostra reazione è quasi sempre quella sbagliata perché ragionare è fatica, pensare è fatica e pure difficile e spesso e volentieri avete anche troppo da fare per pensare a queste cazzate. 
Andate troppo lenti, che il tempo ha un solo senso di marcia (pssss, si chiama freccia del tempo, S. Hawking, che praticamente è totalmente paralizzato ma rimane un genio del nostro temo), che una volta fatto o detto qualcosa che fa male, poi non importa se non si voleva. Che se scegli in modo sbagliato poi chiudi la stalla quando è già vuota. Il risultato alla fine non è quella crescita in cui uno spera ma solo una serie infinita di porcate, di comodo,  di opportunità affini a se stesse in cui ci si diverte e poi ci si crea dolore e si da la colpa alle storie. Quindi la mattina quando vi lavate i denti e siete davanti ad uno specchio,  fatelo pure voi quell'esercizio: sono un cretino/a, un/a prepotente gelosa/a e via così.  Ecco se alla fine del discorso se non vi viene spontaneo chiedervi cosa potete fare per migliorarvi e ci provate fino a che non trovate il modo, fate un passo fino al cesso, entrateci dentro e tirate da soli l'acqua. Nessuno sentirà la vostra mancanza. Morale: la differenza tra quello che dite e quello che fate, siete voi e fintanto che non prenderete coscienza di quello che siete, combinerete solo pasticci. Quello che vorreste e che perderete perché ci avete solo provato e non creduto fino in fondo per paura delle conseguenze sbagliate create dalla vostra stessa paura. Che senso  ha questo blog in sostanza? Cerca di fare entrare nelle vostre teste e nei vostri cuori del cambiamenti che non siete in grado di capire e se ci provate, alla prima occasione fate peggio di prima perché questo voi siete e nessuno può cambiarvi se non voi stessi.
Adesso mi sono davvero rotto il cazzo anche di spiegare.  Ho 51 anni e non ho molto tempo. Non voglio aspettare 5, 7, 10, anni perché anche l'ennesima (come tutte e dico tutte, ma proprio tutte), torni qua con un avevi "ragione", magari sperando in una session. Sarebbe il primo ma il caso definitivo in cui se sono ancora vivo e mi si rizza ancora, prendo il pc, il tablet, il tavolo e la sedia su cui stanno e "glieli infilo tutti su per il culo senza pietà". Anche perché tra 10 anni sarò probabilmente già morto e sepolto.
Qualche anno fa ho rivisto una ex importantissima dopo una 30na di anni. Era l'unica che mi importasse alla fine e l'unica che credevo non sarebbe mai tornata. E' tornata invece con il marito e con i propri figli. Al suo marito ha spiegato che quell'uomo (io), era stato il più grande amore della sua vita. Che la storia è finita per stupidità e superficialità ed i problemi esistenziali che ha avuto in questo periodo sono stati proprio legati al fatto della "fine" della storia. Se non ci siete passati, immaginate pure le difficoltà del marito di lei a riportarla qui. Eppure con lui ha due figli ed una vita assieme. Mi ci è voluto parecchio per spiegargli che non sono suo nemico, che non voglio e non posso portarla via da lui prima di tutto perché non sarebbe giusto, secondo perché non è possibile. Per me lui è la persona a cui ho affidato in qualche modo la vita della persona che ho amato di più e gliene rendo infinitamente grazie. Lei lo ama, lui ama lei in modo indissolubile ma pure io e lei ci amiamo ancora con una forza che non è paragonabile a niente. Per me i loro figli sono quasi i miei figli e non voglio e non posso pensarla diversamente ma perché ci ho ragionato anche se seguito a sentire la sua (di lui), immensa difficoltà. Rimane il fatto che quando ci siamo incontrati si è accorto che non ero un fantasma, che esistevo, ero reale, e vivo. Io, la causa di tanti problemi se vuoi ma pure di un'amore così grande e potente. Indimenticabile e che fa ancora venire i brividi a entrambi. Un nemico? No. Un amico? Forse, dipendeva da lui, per me lui è il custode prezioso di questa parte di me. La ragazza ed il drago, quella E' lei.
Lo so che è difficile pensare e sapere che nessuno è comparabile a me, così come nessuna è comparabile a lei. Eppure lui da lei ha avuto una vita felice e tutt'ora ce l'ha. Noi due no. E' comunque vita, è successo è amore. Le cose cambiano, si evolvono e da queste bisogna IMPARARE e non distruggere. Venite qui e non imparate un cazzo, prendete e poi distruggete. Per parafrasare il Nuti: "a voi Attila vi fa una sega." Che senso ha continuare a dirvele ste cose? Nessuno.

martedì 11 agosto 2015

Salve professor Folken...


L'unica mossa vincente è non giocare.

L'arciere

Spesso scherzando ho detto più volte che la vita senza culo non avrebbe senso, giocando sui doppi sensi. In effetti la vita senza fiducia non sarebbe vita.
La fiducia "uccide" la paura. La fiducia in se stessa rafforza la fiducia negli altri. Non c'è altro modo per vincere le proprie debolezze e le proprie fobie  che rafforzare e fare crescere la fiducia in se stessi.
Il punto semmai come si tradisce o come si viola questa fiducia. Tradire nel senso di mettere corna a qualcuno fa incazzare e pure parecchio ma distruggere la fiducia che si ha in una persona è la cosa più distruttiva in un rapporto qualsiasi esso sia e le due cose non coincidono.
Cominciamo da ragazzi quando ci sentiamo invincibili. Abbiamo una curiosità istintiva e così magari di nascosto ai genitori andiamo a farci un giro in moto, andiamo a provare un kart, proviamo a fare lanci paracadutati, facciamo roccia, andiamo in discoteca e ci prendiamo una sbronza colossale (o anche no), ma magari loro sanno che eravamo a casa dell'amico o dell'amica fidata.
Abbiamo paura che ci neghino quello che desideriamo di più e allora gli diciamo delle mezze verità. Noi siamo con l'amica/o ma non siamo dove abbiamo detto di essere. Non tutti hanno dei genitori comprensivi che capiscono che gli interessi dei figli sono tremendamente diversi dai propri. C'è un bellissimo pensiero di K. Gibran su questo:
"E una donna che reggeva un bambino al seno disse:
Parlaci dei Figli.
E lui disse:
I vostri figli non sono figli vostri.
Sono figli e figlie della sete che la vita ha di sé stessa.
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi,
E benché vivano con voi non vi appartengono.
Potete donare loro amore ma non i vostri pensieri:
Essi hanno i loro pensieri.
Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime:
Esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno.
Potete tentare di essere simili a loro, ma non farvi simili a voi:
La vita procede e non s'attarda sul passato.
Voi site gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti.
L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito, e vi tende con forza affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
Affidatevi con gioia alla mano dell'Arciere;
Poiché come ama il volo della freccia così ama la fermezza dell'arco"

Nemmeno i vostri partner vi appartengono. Vivono con voi perché se e ve lo meritate o se gli fate comodo. Perché sentono qualcosa per voi. Perché li rispettate, perché la vostra presenza da loro fiducia, sicurezza e felicità. Questa è l'appartenenza ma la stessa non include il possesso. Non esistono padroni, esistono persone a cui si donano i nostri sentimenti e le nostre anime come nostri preziosi custodi. Siamo persone distinte però alle volte marciamo per tanti anni sulla stessa strada, accanto e senza deviazioni, poi in un attimo ci capita qualcosa che ci incuriosisce. Oggi questo è più facile, si tratta semplicemente di accendere la tv, di aprire internet e ci bombarderanno di tutto quello che ci interessa. Con sti cookies oggi la cosa è ancora più facile. Cercate che ne so, un frigorifero su un sito e poi su fb vi bombarderanno di annunci di frigoriferi. Così per tutto quello che cercate facendo leva sui vostri interessi e curiosità.
Ti capita così la pulzella che ti legge e che lentamente comincia a seguire le sue pulsioni che tu non hai creato, hai semplicemente contributo a fargli scoprire. Nessuna forzatura.
Non si possono cambiare le persone. Come ho detto più volte anche all'ultima, non posso "farti" piacere un pissing se già a "te" non interessa e ne "sei" attratta. Posso renderlo "dolce", eccitante, travolgente ma chi sei dipende solo ed esclusivamente da "te."
Allora il dubbio rimane e pure forte. Cosa fare se arriva da te una donna sposata con queste pulsioni? L'accetti, sapendo che forse tutto questo potrà causargli dei casini o ci passi sopra fregandotene del dolore e della delusione che potrebbe causare nel suo partner? Escludi a priori le persone sposate o accoppiate ma poi chi rimane? E' come arrivare a 20 anni e cercare la partner vergine. Nun se pole fare. Quindi una scelta devi farla confidando che chi hai davanti a te sia adulto e vaccinato e in grado di capire, reagire e comportarsi. Purtroppo questo non è così. Spesso e volentieri le persone si rivelano di carta. Al primo vento volano via come foglie secche che non servono manco come concime avvelenate come sono dai propri desideri e di quello che hanno seminato.
Il punto focale della questione in questo genere di rapporti è come comportarsi? Ti alzi e dici a tuo marito o a tua moglie che hai questi interessi estremi e rischi o di essere presa/o per pazza/o o addirittura rischi la relazione. Questa è la prima ragionevole paura: credere che il/la partner non capisca e probabilmente non capirà nemmeno alla 10ma volta che glielo spiegate.
Lo/a farà (forse), se gli portate a letto la vostra "crescita" o la vostra scoperta di voi stessi. Un'amica anche di letto mi ha appena detto che qui è ferito l'uomo poi il master. Vero, ma non c'è modo di separare. Luna è prima di tutto Luna, una donna, poi alle volte è pure schiava. Le persone non sono oggetti, le persone sono semplicemente persone con le loro fragilità, complessità e desideri.

Tutto questo casino di relazioni non è però insito nell'uomo. Noi non nasciamo così, è la nostra cultura che ce lo impone. Vi do un esempio particolare. Gli eschimesi secondo la loro cultura, usavano offrire la propria moglie agli ospiti e probabilmente anche la moglie si divertiva un sacco a cambiare partner in quelle distese di ghiaccio. Eschimese non è corretto, è un termine che abbiamo creato noi. Il significato è "mangiatori di carne cruda" e ci credo, cosa cazzo avrebbero dovuto mangiare senza avere mezzo tronco da accendere? Il loro vero nome è Inuit. Poi siamo arrivati noi. Abbiamo disseminato di chiese i villaggi, abbiamo piantato croci a non finire e la cultura di quel popolo è cambiata. Adesso guai a chi fa una cosa del genere. Probabilmente all'Inuit attuale, non passerà manco per l'anticamera del cervello di mollare la moglie e a lei di sfregarsi le dita anzi, con tutta probabilità diventerà una bestia nei confronti di chi solo ci prova. Gli abbiamo dato come si vede, pure i fiori di plastica tanto per inquinare un po' di più questo pianeta. Siete prigionieri delle vostre menti, della vostra cultura, legati da fili invisibili all'immobilismo delle vostre paure.
Perché il concetto di base dell'inquinamento, non sono i fiori, sono i sentimenti e la cultura. I fiori si possono togliere senza dolore, i sentimenti spezzati no, non si rincollano. Gli incastri perfetti si distruggono in batter di ciglia e quello che è stato viene cancellato dalla propria stupidità. Bdsm è anche la cultura di accettarsi e di rispettarsi per come siamo coscienti dei propri limiti. Direi che è la base semplicemente per cominciare. Se la mia partner è bisex, posso trovargli io un' "amica" per lei. Non posso manco soffocare i suoi desideri perché fino a prova contraria, lei vive una vita sola ed è compito mio rispettarla e fare di tutto perché lei sia felice. Conosco il rischio che è quello che si innamori ma non sposta la questione di un micron. La amo, la rispetto per quella che è. Desidero che abbia quello che lei desidera e che la rende felice. Se poi finisce, pace perché il come finisce che fa la differenza, non il se. Questa è la vita ma farsi male per un desiderio, soffocare chi hai accanto per una sola vera parola che da un senso a tutto e che si chiama egoismo, è la dimostrazione stessa del poco amore che si diffonde. Così cosciente di quello che sono e che posso dare la lascio andare a farsi una session. Mi sveglio la mattina altrettanto cosciente che il mio amore per lei, che il suo amore per me supera di gran lunga un desiderio. So che si formerà un legame, so' che con l'altro avrà pure un'intimità diversa da quella che ho io. Probabilmente lo amerà pure e pure in modo profondo e di nuovo non sposta il tutto di un micron. L'amore che si prova per la propria compagna di vita, non è lo stesso che per i figli o per mamma e papà. Avete forse dei dubbi? Allora perché ne avete paura?
Se non siete coscienti di questo, se non siete disposti ad affrontarvi, se non siete disposti a mettervi in gioco, che cazzo ci provate a fare, ma sopratutto, che cazzo VIVETE a fare?
State rintanati nelle vostre stanze, nelle vostre tane, in cima ai vostri alberi perché fuori non c'è posto per voi. Il primo tradimento quando uscite è verso voi stessi. Siete così soffocati dal desiderio che passate sopra all'amore e l'egoismo poi finisce di distruggere il resto. Non è un'ipotesi, è una semplice certezza. Non saprete quando succederà ma dovete essere coscienti che succerà e un ennesimo Cicisverde farà i danni nella vetreria in cui tanto voleva imparare. Alla fine di ogni frittata, la morale è sempre la stessa. Caro tal Cicisverde, non andare a fare cose di cui non reggi la portata perché rischi di fare male a te stessa e chi hai intorno.
Per il direttore della vetreria che aveva invece organizzato il corso il discorso è diverso. La sua è la responsabilità comunque stiano le cose di quanto è successo in vetreria. Magari non seguirà il tal con i carabinieri, ma si porterà sempre dentro il peso morale di quello che è successo. Chi è che ha vinto? Nessuno. Perché non esiste amore senza amicizia e questa include rispetto e comprensione, volere senza dare, chiedere senza ascoltare, vivere senza lasciar vivere.
Una volta rotta ci sono solo i cocci e i cocci tagliano, ovunque siano stati spanti.

lunedì 10 agosto 2015

La signora Cicisverde.

C'è una vecchia filastrocca toscana che recita: "La signora Cicisverde dopo venti anni la se la vedde (vide), dopo altri venti se la riguardò e tutta muffata se la trovò". Ci ho giocato un po' su senza far torti a nessuno e per far capire come spesso succedono le cose in generale. :)

La signora Cicisverde voleva assolutamente imparare a fare il vetro soffiato. Così di nascosto a casa si iscrisse ad un corso presso una vetreria artigiana. Dopo un mese la vetreria prese fuoco. La signora Cicisverde rimase chiusa dentro la fabbrica. Fuori arrivarono i pompieri ed i colleghi cercarono di aprire le porte per farla uscire. "Signora, si sposti che apriamo." Lei invece presa dalle sue idee non ascoltò, salì sul muletto e fatta retromarcia distese uno scaffale completo di cristalli fatti a mano. Mirò alla porta con le forche per buttarla giù ma la porta non si aprì. Le forche la penetrarono e infilò due colleghi. Fece retromarcia e distese un secondo scaffale e poi di nuovo a tutta birra verso la porta. Stesso risultato ma quel giro si infilò di netto i 3 soccorritori dei poveri due. Al terzo tentativo la porta venne giù col terzo scaffale ma gli andò meglio con quelli fuori. La porta causò solo qualche frattura a altri tre tra pompieri e ambulanza.
"Ohhhh," disse, "Scusate ma dovevo proprio uscire."
"Brutta stronza gli dissero quelli fuori, non vedi che hai fatto?"
"Eh beh, ma mica l'ho fatto apposta!!! Volevo solo uscire."  Cosi chi era rimasto cercò quasi di linciarla ma una luna assonnata si svegliò e disse: "weee ma che fate ragazzi, lasciatela stare!" Nel frattempo carabinieri e pompieri si accorsero che l'incendio era stato scatenato da un esperimento di soffiatura andato male della signora Cicisverde. Alla faccia della luna la presero per le braccia e le dissero: vieni con noi tu, mentre la signora urlava ancora: "Al bluto, al bluto."