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sabato 16 luglio 2016

Ti amo?

Ho trovato questa bellissima frase scritta a quanto pare da Oriana Mantovani che ho postato sulla pagina facebook

"Mi manchi”. Penso sia questa la frase più bella che ci si possa sentir dire. Perché il “ti amo” implica un’univocità. Io amo te. Punto. Te lo dico. Ora lo sai. Ti puoi intenerire ma anche preoccupare o infastidire o rattristare perché tu non lo provi ma il “Mi manchi” significa che hai lasciato un vuoto nella persona che te lo dice e tu, solo tu, puoi riempire quel vuoto. Come un pezzo di puzzle. L’incastro perfetto che nessun altro può essere. “Mi manchi” è come “Per essere me interamente, ho bisogno che ci sia anche tu”.

Non smettevo di pensarci su perché alla fine il "ti amo e mi manchi" sono entrambi dei sentimenti inspiegabili. Nessuno può farti capire quanto sia vero l'amore che provi ma il mi manchi è il senso della profondità del sentimento. Mi manchi è quel vuoto che senti quando non è vicino a te la persona che ti porti dentro. "Mi manchi" è il kara a cui si da tanta importanza in quasi tutte le filosofie orientali e buddiste. Per assurdo non puoi quasi misurare il ti amo ma puoi misurare il dolore che senti quando la forza e la grandezza del vuoto dell'assenza, arriva e ti investe. 
L'incastro perfetto come citato, una frase che ho sentito troppe volte e a cui (purtroppo), non credo più. Mi ricorda molto quella bellissima frase sul bacio del Cyrano: "Ma poi che cos'è un bacio? Un giuramento fatto poco più da presso, un più preciso patto, una confessione che sigillar si vuole, un apostrofo rosa messo tra le parole "T'amo"; Un segreto detto sulla bocca, un istante d'infinito che ha il fruscio d'un'ape tra le piante, una comunione che ha gusto di fiore, un mezzo di potersi respirare un po' il cuore e assaporarsi l'anima a fior di labbra" e che dura un battito di ciglia.
Non importa quanto ne hai parlato, non importa quante notti hai passato fuori ad ogni stagione per far si che gli altri dormissero sogni tranquilli. Non importa quante cose hai fatto, cosa hai detto e tenuto FEDE, non importa quanti lettori hai hai avuto, quante persone ti sei portato a letto, quante ne hai fatte strillare di piacere inarrivabile. Quando si riaprono gli occhi, davanti non c'è più nessuno. Non c'è mai stat*, non è mai esistit*, non ci sono quindi più i ricordi, non esistono più i giorni ed ogni parola o momento è solo vuoto e coincide drammaticamente con la mancanza di qualcuno che semplicemente non c'è.
Provate a cancellare dal vocabolario la parola "domenica" e non sostiruirla con niente. Non esistono più i calendari. Ogni giorno di vita ne mancherebbe uno ed ogni cosa che fate in quel giorno che non c'è, semplicemente non l'avrete vissuta. Provate a pensare ai telefoni che non funzionano, ai pc, al giorno di riposo che non avrete più. Anche se avrete dormito, non vi sarete riposati perché quel giorno non c'è mai stato e mai ci sarà. Non avrete sognato le cose più belle, non avrete il pranzo in famiglia o con gli amici, non potrete fare tardi il sabato sera perché il giorno dopo è semplicemente lunedì. Se in un week end passato al mare avete conosciuto il/a vostr* partner, nemmeno l*i esisterà più e se avete avuto dei figli assieme, nemmeno loro saranno mai esistiti. Ecco, questo è il senso della mancanza in senso negativo, quello che ti lasciano dentro alcuni "rifiuti" umani che la vita ti ha messo sulla strada.
No, signori, non siamo tutti uguali, non abbiamo tutti gli stessi diritti ma vanno "conquistati" e sostenuti con le azioni di tutti i giorni. C'è un'assurda, incommensurabile differenza tra quella testa di cazzo di nome Mohamed Lahouaiej Bouhlel e Salvo D'Acquisto perché anche un cieco riesce a capirla. Fino a che non ci si arriva, nessuna legge, nessuna storia, nessuna parola sarà mai giustizia.

“Siamo talmente abituati a persone che ci prendono per il culo, che quando finalmente conosciamo qualcuno che è davvero sincero cerchiamo sempre qualcosa che non vada. Ormai è diventata un'abitudine.” Bob Marley

L'amore è la risposta reblogged

31/03/2016
Non mi piace ripetermi ma alle volte serve.
C'è un bel post che mi piace tanto ed è quello relativo ad "Un'impresa da Dio" e quel dio è Morgan Freeman.



Mi piace perché non c'entra anche niente con Dio che è solo buon senso e stare bene assieme ed intendo umanità non solo "piccole coppie". Già, "L'amore è per i coraggiosi, tutto il resto è coppia", no? :)
Non è questione di essere cattivi o buoni è questione di essere leali prima di tutto verso se stessi.
Vuoi essere ascoltata? Ascolta.
Vuoi essere accettata? Accètta.
Vuoi essere rispettata? Rispetta.
Non c'è Dio dall'altra parte, non siamo nel film (che fra l'altro non mi piace se non per due passi solamente), c'è una persona che ha le tue stesse esigenze e se vedo che vogliono solo essere ascoltate, accettate e rispettate e beh, l'uscio. E' solo un problema se così posso definirlo di predisposizione mentale verso gli altri. Dai quello che chiedi per te, anzi dai l'esempio.
"Se vuoi fare la differenza, sii la differenza" (MDS)
Ora, magari capita come ieri sera che c'è una tipa che mi vuole raccontare la sua storia. None. Vieni qua senza sapere niente di me e pretendi che io ascolti i tuoi signori cazzi. Si sono seri i tuoi cazzi ma se sei in una relazione sm e ci stai bene, perché mi racconti i tuoi cazzi? :D
Hai un problema? Volentieri. Tanto cambia nulla. Anche questo già detto. Arriva tizia che in pieno abuso e crede di essere in un SM sano. Glielo spieghi e sei te lo scemo. Sei comunque te lo scemo a meno che tu non faccia quello che vogliono loro. Ascoltami, accettami, rispettami. I tre obblighi di base indissolubili che volano troppo spesso via alla prima ventata.
Quando la ventata la subisci, invece di ascoltare, rispettare e accettare, cambi l'accento sulla e accétti di brutto il tuo master/mistress, partner, amic*. Dove cazzo sta il buon senso?
Si lo so che i "miei" valori sono dimenticati. Ve ne fate una bella frittata magari con le cipolle e patate (bona). Cambia un cazzo e alla merda che non è buona manco per fare del concime, rinuncio volentieri. O è bdsm ed esco con una PERSONA oppure che si faccia fottere dal primo porco che trova e se ce l'ha già in casa e beh, così non fa manco fatica (ogni riferimento a persone esistenti è davvero casuale).
Adesso vi faccio sentire e leggere la più bella lettera d'amore scritta da un (quasi), ateo (poi lo spiego dopo sta cosa): Abert Einstein.



…”When I proposed the theory of relativity, very few understood me, and what I will reveal now to transmit to mankind will also collide with the misunderstanding and prejudice in the world.
I ask you to guard the letters as long as necessary, years, decades, until society is advanced enough to accept what I will explain below.
There is an extremely powerful force that, so far, science has not found a formal explanation to. It is a force that includes and governs all others, and is even behind any phenomenon operating in the universe and has not yet been identified by us.

This universal force is LOVE.
When scientists looked for a unified theory of the universe they forgot the most powerful unseen force.

Love is Light, that enlightens those who give and receive it.
Love is gravity, because it makes some people feel attracted to others.

Love is power, because it multiplies the best we have, and allows humanity not to be extinguished in their blind selfishness. Love unfolds and reveals.

For love we live and die.
Love is God and God is Love.

This force explains everything and gives meaning to life. This is the variable that we have ignored for too long, maybe because we are afraid of love because it is the only energy in the universe that man has not learned to drive at will.

To give visibility to love, I made a simple substitution in my most famous equation.

If instead of E = mc2, we accept that the energy to heal the world can be obtained through love multiplied by the speed of light squared, we arrive at the conclusion that love is the most powerful force there is, because it has no limits.
After the failure of humanity in the use and control of the other forces of the universe that have turned against us, it is urgent that we nourish ourselves with another kind of energy…

If we want our species to survive, if we are to find meaning in life, if we want to save the world and every sentient being that inhabits it, love is the one and only answer.
Perhaps we are not yet ready to make a bomb of love, a device powerful enough to entirely destroy the hate, selfishness and greed that devastate the planet.

However, each individual carries within them a small but powerful generator of love whose energy is waiting to be released.
When we learn to give and receive this universal energy, dear Lieserl, we will have affirmed that love conquers all, is able to transcend everything and anything, because love is the quintessence of life.

I deeply regret not having been able to express what is in my heart, which has quietly beaten for you all my life. Maybe it’s too late to apologize, but as time is relative, I need to tell you that I love you and thanks to you I have reached the ultimate answer! “.



Your father Albert Einstein

mercoledì 13 luglio 2016

Senza parole

È da qualche GG che ho questa foto e mi fa venire voglia di scrivere ma son talmente cotto da non averne desiderio e quando ci provo,  viene fuori un porcaio.  Cosi la metto e basta.  Ognuno ci legga quello che più crede. Ecco.


Strane similitudini


Vorrei che vi leggeste questo estratto in cui sono inciampato per caso. Ho tolto dei passi ma in fondo c'è la "sorpresa". No, non si tratta di bdsm né di coppie eppure la sostanza è la stessa.
"...
Oggi affronto la parola lealtà, perché è una di quelle a cui sono più affezionata. Magari affronterò anche la parola fiducia, la parola patto, la parola riabilitazione, la parola cambiamento, la parola trasparenza e onestà e quella più bella di tutte che è futuro. Parole che ci siamo giocati, perché svilite o trasformate in altro che non è più quello.


LEALTA’

leale agg. [dal fr. ant. leial, mod. loyal, che è il lat. legalis «legale»]. – Di persona che parla e agisce con sincerità e franchezza, che ha vivo il sentimento dell’onore e rifugge così dalla finzione come dal tradimento (Fonte: Enciclopedia Treccani)
...
La lealtà è una bella parola, migliore di fedeltà: presuppone riconoscimento di dignità reciproca e condivisione di obiettivi. In una coppia che si ama la lealtà è comune visione del mondo, capacità di comprendersi e rispettarsi, libertà reciproca nel rinnovare quel patto eterno d’amore che fa stare insieme una vita o, almeno, camminare insieme per un pezzo importante di strada. Significa accettare le differenze, smussare gli angoli, sopportarsi un po’  in nome di un bene più alto, di un progetto comune.


“Se stiamo insieme ci sarà un perché e vorrei riscoprirlo stasera”, cantava quello là.



La fedeltà implica, al contrario, un reciproco rapporto di potere:  stiamo insieme, mi devi qualcosa. Non guardare la donna d’altri, sei mia, siamo nostri per sempre anche se ci siamo scordati il perché. Non rinnoviamo alcun patto, perché ce lo siamo giurati all’inizio e così sarà fino a che morte non ci separi. Non c’è bisogno nemmeno di discutere: se non mi sei fedele è perché mi vuoi tradire. Nella fedeltà c’è il concetto di fede, nella lealtà c’è il concetto di legge. Il divino e l’umano, il trascendente indiscutibile o l’immanente continuamente riscritto.

...
Si è leali perché si è liberi di non tradire, si è fedeli perché è vietato – o disdicevole – tradire. Nella lealtà non c’è calcolo, nella fedeltà talvolta c’è calcolo e convenienza.
...
Non siamo d’accordo su tutto ma in virtù del comune progetto condiviso smussiamo gli angoli e ci sopportiamo un po’. Poi uno dei due (il marito o la moglie) decide  di cambiare casa, di coabitare con quella coppia di conoscenti che ci è sempre stata antipatica, di comprare una nuova auto invece della lavatrice che si è rotta, di andare in vacanza a Rimini invece che all’isola di  Ponza che ci piaceva tanto. Non discute con noi, decide perché è ora di cambiare verso, ti dice che te l’aveva detto e sei tu che non te lo ricordi. Ti accusa di essere contro perché in realtà ti piace un altro e lo vuoi tradire. ...Perché la parola TRADIRE viene da  tradĕre «consegnare», attraverso il significato  di «consegnare ai nemici», «consegnare con tradimento». Chi tradisce di solito non parla con sincerità e franchezza."
Di Ilda Curti, suo sito. e si parla di politica. E' un bellissimo articolo se si vuole di protesta per un sistema che fa acqua da tutte le parti in cui i valori sono a seconda della situazione. Non dico altro perché poi mi incazzo e siccome son stanco morto, nun ci ho voglia di bacarmi le  palle con le solite stronzate contornate da migliaia di falsità.
Buona sertata.



Viste particolari


"Un leone mi ha cacciato su un albero e ho molto apprezzato la vista dall’alto". Confucio

lunedì 11 luglio 2016

Di palo in frasca ma interessante

Perché diavolo una con cui non hai mai avuto mzz'etto di feeling che notoriamente dice una cosa e ne fa un'altra dovrebbe decidere di venire a farti visita. Eppure lo sta facendo e come al solito non capisco così salto di palo in frasca. Ieri, "Dimissioni, tutti a casa", ha fatto un rilancio di un articolo di "Adnkronos". Essendo condivisibile, faccio un copia e incolla e ovviamente la fonte è sul link.

"Pubblicato il: 08/07/2016 09:59
Anche le prostitute, come tutti i contribuenti, devono pagare le tasse, Irpef e Iva, e non conta che l'attività praticata non sia presente tra i codici delle dichiarazioni dei redditi prestabiliti dall’Agenzia delle Entrate. La fonte primaria dell'obbligo al pagamento delle tasse è la normativa europea che inquadra i servizi delle prostitute come prestazione di servizi retribuita.

A fare luce sulla questione è una sentenza tributaria pubblicata dalla prima sezione della Ctp Savona sul caso di una ragazza dell’est europeo che aveva ricevuto l'accertamento sul conto corrente. "Una volta figurava come addetta alle pulizie - si legge su 'Savona news' - ma dopo la verifica la donna ammette di fare la escort e di guadagnare almeno 36mila euro l’anno. Scatta l’inversione dell’onere della prova secondo cui dopo l’indagine bancaria è il contribuente a dover dimostrare che gli elementi emersi dalle movimentazioni sul conto non sono riferibili ad attività imponibili. E la donna non riesce a documentarlo, così come fallisce nel tentativo di evitare il pagamento dell’Iva sul rilievo che le entrate sarebbero frutto di un’attività illecita, che invece risulta contraria solo al buon costume".

"A documentare che l’attività risulta ben organizzata - si legge ancora - è il diario degli appuntamenti con i clienti ritrovato dai verificatori a casa della ragazza, tanto che il fisco ha ritenuto deducibili le spese sostenute dalla escort per farsi pubblicità su giornali e riviste". E secondo la Corte di giustizia europea la prostituzione deve essere ritenuta una prestazione di servizi retribuita a meno che non risulti attività puramente marginale.

"In Italia - ricorda 'La legge per tutti', portale di informazione e consulenza legale - la prostituzione non è regolamentata da alcuna legge. Dal punto di vista civilistico il contratto concluso con la escort è nullo perché l’oggetto (la prestazione sessuale dietro pagamento di denaro) è considerato contrario al buon costume e, quindi, illecito".

"Questo però non vuol dire che il meretricio sia vietato o costituisca un reato. Tutt’altro - si sottolinea - l’attività della escort, dal punto di vista penale, è pienamente lecita, così come non commette reato colui che venga trovato a consumare un rapporto a pagamento".

Sarà la volta buona?

sabato 9 luglio 2016

Lo spirito degli oggetti e nelle cose 忘れ物 - reblogged

Volevo ci fosse, quindi eccolo.


C'è un bellissimo articolo che non voglio citare viste anche le belle immagini che ci sono, quindi vi mando direttamente al sito e che ve lo leggiate prima o dopo aver letto questo.

Ebbene io credo che nelle cose che si fanno, che sono nostre, regalateci o donate a qualcun altro o semplicemente fatte o comprate, ci sia qualcosa di noi.
Alle volte c'è solo impegno nella loro realizzazione, alle volte c'è anche molta attenzione. Altre volte ancora c'è amore o rabbia, insomma dei sentimenti più o meno belli. Ci sono cose che semplicemente vivono con noi e che assorbono la nostra essenza. Il peluche con cui abbiamo dormito, uno zainetto, un libro, un diario, un capo di abbigliamento. Insomma dalle cose più piccole ed insignificanti ed intendo come dimensione a quelle più grandi e dai materiali più vari.
Così come un cantante che è capace di trasmettere delle sensazioni particolari con la sua voce o un pittore o ancora uno scultore, un ballerino, così noi nelle attenzioni che diamo o nelle piccole cose che regaliamo, mettiamo una parte di noi che non è solo abilità.
In fondo un logo, una mappa, un codice per il web, un programma o tutto quello che passa di qua attraverso bit fatti di fredde sequenze di 0 ed 1, sono la rappresentazione di chi siamo e di cosa sentiamo quando li realizziamo.
Dietro al post, "l'amore è la risposta", ecco spiegato il concetto. L'uomo ha poca coscienza di se. Da molte cose per scontate perdendosi l'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande. Einstein è stato definito un'ateo e tante volte mi sono sentito rispondere così. Non è vero. Einstein come tutte le grandi menti, aveva la coscienza di se e della propria dimensione. Non era cattolico, e non credeva in un Dio personale di quelli in cui tu ci parli e ti rivolgi a lui come se avesse tempo di stare ad ascoltarti. In effetti è poco realistico. Non possiamo stimare quante galassie ci sono nell'universo ma possiamo stimarne il numero nella porzione che riusciamo a vedere e che è circa 13 miliardi di anni luce. Ebbene sono tra i 100 e 200 miliardi. Per capire la dimensione di quello che si tratta e se vogliamo portare Dio alla dimensione personale, dobbiamo per forza fare anche questo. 13 miliardi di anni luce sono circa 9 miliardi e mezzo di km. Se moltiplichiamo questa cifra per 13 miliardi praticamente non riusciamo a scriverla. Proviamo a fare un'altra cosa il numero stimato di stelle della SOLA nostra galassia è di circa 400 miliardi. Moltiplichiamo questa cifra per 100 o per 200 miliardi e siamo di nuovo da capo. Non riusciamo a scriverla. Se tentiamo di stimare il nr di pianeti allora siamo veramente nella m.. più profonda.
Non abbiamo nessuna certezza che vi sia vita su altri pianeti ma visto il nr, sarebbe da imbecilli ipotizzarne l'assenza. La sola certezza che abbiamo è che noi ci siamo. Che quell'equazione funziona. Che il bene ed il male, il dolore e la gioia, l'altruismo e l'egoismo, il rispetto o il menefreghismo, la lealtà o la slealtà dipendono dal nostro pensiero-sentimento e sono come lo spazio-tempo. Così come non è possibile separare lo spazio dal tempo, allo stesso modo non è possibile separare il pensiero da quello che sentiamo. Sono strettamente connessi.
Io che con il troppo amore non vado d'accordo sopratutto quello dolce e appiccicoso e che mi nutro di passioni, devo per forza inchinare il capo al "Signore" delle azioni come tempo fa scrissi.  L'amore è l'attenzione verso chi ami, l'amore sano dico. Forza, chi è quello scemo che non apprezza la mattina l'alzarsi dal letto e trovare accanto a te la tua amata che ti porta il caffè. Si vero, dobbiamo andare a lavorare ma il paradiso sarebbe poter rimanere li e gustarsi la colazione e tutto quanto viene dopo magari lei parte della colazione. Si, vero a me piace salata, piccante e molto estrema e magari a voi l'esatto contrario. Cambia nulla è, proprio nulla.

Così anche se non si lavora insieme (e per facilità riporto le cose alla "mia dimensione"), farla andare sul luogo di lavoro e quando accende il pc trova appunto il profilo ed il logo nuovo. Ecco, questo è qualcosa che racchiude bene o male, il pensiero-sentimento che mi porto dentro e che metto anche nelle cose. Tutti lo facciamo se avete sensibilità e capacità di farlo. Non significa solo dare attenzione ma anche liberare quel tempo prezioso che magari puoi passare assieme. Può significare alleggerire il lavoro, semplificarlo e quindi rimuovere tanti "pensieri" e che possono dare libertà a maggiore serenità. Quando si gioca con le cose donate, si gioca con l'anima delle persone che te le hanno date. Ecco, questo credo. Così vi spiego finalmente il perché ho battuto tanto su questo tasto. Credo che quando le storie SANE finiscano per esaurimento e civiltà, le cose date siano il ricordo del bel tempo. Quando ci siamo provati e nonostante tutto non è andata ma ci abbiamo provato e ci siamo rispettati fino in fondo. Ecco, lasciare e rispettare quelle cose è dare importanza a chi e con chi abbiamo vissuto. Quando le storie finiscono per via di un* egoista, menefreghista, psico-sociopatic*, narcisista, etc., etc., non solo non ti separi in modo civile ma ma al posto "tuo"  ci trovi solo un buco. Conta solo il possesso materiale e la persona che c'è dietro, meno di nulla o poco ci manca. 

Vi metto l'unica canzone possibile ed è una versione "particolare". E' fatta di onore, sacrificio e lealtà oltre che di amore per il proprio paese e per Dio, alzatevi in piedi se ci pigiate. Silenzio.

Il video originale proveniente dal Canada, causa restrizioni di google, è stato sostituito con questo: