Cerca nel sito per parole chiave: inserisci argomento e cerca

domenica 9 ottobre 2016

Dialogo a distanza.


Ebbene, oggi stavo per scrivere altro quando il post del blog che seguo "L'arte di salvarsi", ha fatto di nuovo un post radiografico.
Se da un lato ho capito in che genere di bibliche stronze mi sono imbattuto, così un dialogo a distanza e se avete pazienza di leggere, ecco qua.



"Perché mi ha fatto questo, se sapeva tutto su di me? Perché mi ha tradito esattamente come il mio ex, se gli avevo raccontato tutto?
...
Non possiamo rispondere a questi interrogativi senza comprendere cosa sia la fiducia e perché è fondamentale per i narcisisti perversi conquistare la fiducia altrui a qualsiasi costo. Immagino che avete letto abbastanza sulla fase del ‘love bombing’ , cioè, quando siete stati idealizzati e trattati dal/la narcisista come veri semi Dei appena scesi in terra.
...
Uomini e donne affermano di provare nostalgia non dei narcisisti, ma di come si sentivano accanto a loro. Le lusinghe agivano sul loro cervello come una droga euforizzante.  Perché quei complimenti dal valore di pochi spiccioli smielati e insinceri, quei gesti clamorosi (in apparenza) da uomo/donna innamorati persi, avevano il potere di far capitolare individui tutt’altro che ingenui e creduloni? Persone ben affermate, intelligenti, che ‘sapevano il fatto loro’? Forse perché la fiducia in noi stessi, quando poco consolidata, richiede costantemente il riscontro del mondo esterno, facendoci diventare prede facili da individui incapaci di amare. Finché il giudizio del mondo peserà come un macigno su di noi impedendoci di vederci esattamente come siamo, con i nostri pregi e difetti, continueremo a essere fragili e indifesi come neonati. La fiducia fantasticata dipende da come veniamo trattati dagli altri e dal mondo in generale: abbiamo “fiducia” in qualcuno che ci tratta così come sentiamo che dovremmo essere trattati, o come crediamo che si debba trattare una persona. Ci fidiamo di chi soddisfa le nostre aspettative, ma se poi questa persona ci invade o ci ferisce, allora perdiamo la “fiducia”. Fondamentalmente, questo tipo di fiducia non è veramente fiducia, perché dipende dall’esterno. Tuttavia, quando usiamo la parola “fiducia”, è proprio questo che abbiamo in mente. Quando diciamo “mi fido di te” o “mi fido di quella persona”, di solito intendiamo dire che quella persona ci ha trattato in un modo che ci fa sentire fiduciosi. 

Non concordo. Esistono due tipi di fiducia. La prima è la fiducia in se stessi, che prescinde da una buona dose di amor proprio e la seconda è la fiducia negli altri.
La prima dipende molto da credere nelle proprie capacità, conoscerle anche nei loro limiti oltre il quale sarebbe presunzione e svilupparle. La fiducia in se stessi ha anche dei limiti esterni. Riporto il tutto ad una gara ma può essere un esame, il lavoro, qualcosa da fare in casa, un'uscita con la propria amata o quel che ci passa per la mente. Magari il giorno prima ci tiriamo una martellata su un dito e le nostre capacità vengono messe a dura prova. Può essere anche qualsiasi altro fattore inaspettato: un'influenza, un guasto in casa, quel che si vuole.
La fiducia negli altri invece è qualcosa di più profondo che in quella in se stessi. Il caso più comune è si, come quello qui citato e cioè come ci piace essere trattati. Ognuno di noi ha le proprie debolezze a prescindere dalla fiducia in se stessi. Ha, nel suo interiore, qualcosa a cui non può porre rimedio anche se solo apparentemente delle superficialità. Che ne so, una parte del corpo che non vuole essere toccata in un certo modo, il rispetto per la propria interiorità ed integrità.
Due persone diverse ricevono un mazzo di rose per il loro compleanno. Una per ogni anno di vita. Il tutto a sorpresa. Una appena lo vede, si emoziona, ringrazia. L'altra è come se non avesse ricevuto niente. Quale risposta può creare fiducia nell'altra? Di sicuro la prima. Vero, potrebbe essere una narcisista a cui frega solo del mazzo di rose e nel caso ci sta, ma di sicuro è la risposta più appropriata al tempo ed al sacrificio che si è fatto per fare tal regalo a sorpresa. La seconda invece lascia attoniti, irriverente ma può nascondere timidezza. La fiducia che gli altri faranno il loro compito come tu lo farai per loro ad esempio dal punto di vista militare, che tu mi copra come io copro te. Che tu mi riporti a casa vivo o morto come io lo farò per te. Nel SM alle volte la fiducia militare non è molto lontana da quella che si vive a letto. Sbagliare significa fare male anche tanto. Anche rischiare la vita. Chi si affida deve avere fiducia e l'altr* esserne responsabile e leale custode.
Cit.:"Tu pensi che un uomo può cambiare il suo destino?"
"Io penso che un uomo fa ciò che può, finché il suo destino non si rivela." Dove l'avete sentita? E' zen, aria, vita.

Ma nella maggior parte dei casi non abbiamo mai realmente accettato quella persona, non l’abbiamo vista in modo chiaro, il che significa che prima o poi farà qualcosa che distruggerà la nostra fiducia. Accumulando tradimenti e invasioni finiamo per avere una sfiducia generale negli altri, anche se sviluppiamo una maschera di “fiducia” e di “apertura”. La maggior parte di noi vive in questo stato di fiducia fantasticata o di globale sfiducia[1].

Con le lusinghe i narcisisti ci fanno sentire accettati per ciò che non siamo. Non siamo i più belli, non siamo i più bravi, non siamo i migliori e non abbiamo super poteri, non perché siamo inferiori agli altri, ma semplicemente PERCHÉ NON SIAMO DIO. Direte “Ma lui/lei sembrava così sincero/a quando mi diceva che ero la/il migliore!”. Ebbene, si trattava di una rappresentazione atta a far di voi esattamente ciò che volevano in un secondo momento, di un meccanismo automatico azionato con tutti e quindi molto pericoloso: se trattate le lusinghe che vi rivolgono gli altri come verità assoluta, lo dovete considerare anche le eventuali svalutazioni e critiche distruttive come tale. Gli altri diventeranno i giudici indiscussi della vostra bellezza o bravura  e allora provate a immaginare dove andrà a finire la vostra fiducia!

Così come per tutto il resto:
l'adulazione non è dissimile dall'ammirazione o dalla gentilezza.
Il chiedere le cose è parte di integrante di quello che si aspetta da una relazione e non è solo assoluto egoismo. Infatti per adulare, loro contraccambiano ma hanno sempre uno scopo sotto.
Guardare una persona non è molto diverso dal vederla ma nella seconda c'è una profondità che fino a che non la scopri, non ti accorgi. E' come ascoltare e non sentire. Lo stesso.
Non voglio manco parlare di un caso o del caso in particolare. Parlare significa rivelare e non ho più intenzione di rivelare i miei assi nemmeno dare importanza ad una singolarità se non nell'effetto che questa ha, intesa come massa insensibile ed inutile, negli altri e pure in me stesso. Nessuno è immune alle cose, mai. L'idea stessa di esserlo è pensare esattamente come loro che sono sopra tutto e sopra tutto fino a che qualcuno non gli fa affogare nel loro stesso brodo. Il tutto è in fondo solo una questione di livelli, di equilibrio. Puoi fare di tutto ma fino a che non li vedi, non capisci. Ecco perché poi ci troviamo spesso ad avere sfiducia in tutti. Perché tutto comincia nello stesso modo ma come finisce che fa la differenza ed è il leit motiv di tutta la vita. In ogni situazione è così. Non conta mai la prima cosa che fai o che pensi, sempre e solo l'ultima.

^^^
Anche questo non è abbastanza. Non è tutto. No, noi non siamo dio ma in ogni relazione siamo in qualche modo la parte che fa felice l'altr* in reciprocità. Questo avviene in ogni tipo di rapporti umani. Ci intendiamo, ci capiamo, ci "completiamo", facciamo "squadra" ed in questo senso, siamo unici l'uno per l'altra. Non importa sentirsi dio. Non è necessario che ti facciano sentire dio, basta che ti facciano sentire IMPORTANTE ed è li che ti fregano.


...
Chiamiamo questo genere di sfiducia “sfiducia globale” perché non ha discernimento, né obiettività o chiarezza. È uno stato emozionalmente contaminato dalla nostra passata storia di tradimenti e invasioni, che colora fortemente il modo in cui facciamo esperienza del presente. Quando veniamo provocati si risvegliano in noi ricordi inconsci di quando in passato, specialmente da piccoli, fummo invasi o traditi.
In quel tempo si formò, a partire dai traumi che subimmo, la nostra sfiducia, che andò via via congelandosi. Si cela nello scantinato della nostra coscienza, aspettando le provocazioni che incontriamo nella nostra vita quotidiana. Queste provocazioni ci possono arrivare da amanti, amici, figure autorevoli, figli o genitori – in breve, da qualcuno su chi abbiamo investito la nostra energia, da chiunque sia in qualche modo importante per noi. Possiamo venire provocati anche da semplici eventi della vita. E nel momento in cui viene provocata la nostra sfiducia sentiamo non solo il tradimento presente, ma anche tutti quei tradimenti passati che abbiamo accumulato. La sfiducia può essere così forte da sabotare relazioni e situazioni di lavoro. Vogliamo tenerci stretti alle nostre fantasie, e ogni nuovo tradimento va semplicemente ad aggiungersi alla già lunga lista di inganni[2].

Quando un/a narcisista vi promette qualcosa e poi non la fa, quando finge di essersi scordato/a del programma, del viaggio, della cena, del vostro anniversario di matrimonio, del vostro compleanno, del compleanno di un figlio, quando parte per un viaggio improvviso senza darvi (appositamente) il tempo di organizzarvi per accompagnarlo/a, come vi sentite? Di solito accade una sorta di regressione a uno stato infantile in cui il nostro papà, per esempio, ci aveva promesso di portarci al parco in bicicletta ma poi ha deciso di restare a casa a leggersi il giornale, provocando la nostra ira e la vostra delusione.

Esatto. Perché si tratta di bisogni semplici non fantasie campate in aria. Ci sei? No, sono scappat* e non mi cercare mai più. Ho mancato all'appuntamento e non faccio niente per rimediare. Che ne so, presentarsi in ritardo ma con un presente per scusarsi. L'esserci in un momento difficile che la vita bene o male riserva a tutti e il semplice dare una spalla, una carezza, un abbraccio o un bacio per loro è solo follia. Non è roba loro. Non capita a loro. Quando succederà ci penseranno e se non troveranno nessuno, li accuseranno di essere delle carogne magari, quello che in fondo sono stati e lo saranno ancora dopo l'evento ma si scordano di dirlo. Loro non chiedono scusa e se lo fanno è di nuovo a modo loro. Si "scordano" le tue cose, i nastri, i dischi in vinile, le tue mutande e se possono, anche  il lavoro che hai fatto. Dove possono mettere le mani lo fanno senza rimorso alcuno. E' tutto dovuto e tutto talmente assurdo e carogna da non poter risultare "credibile" ma lo è. Ci batti il muso nel senso più truce del termine. Mandateli a Raqqa per dio, con una maglietta con scritto su "ho sempre fatto e sempre farò come cazzo mi pare e di voi non mi importa nulla". Risolviamo il problema. Cattivo? Mah. E' detto per dire come il tir a 18 ruote ma non è mica tanto di fuori.

Dare fiducia è dare energia. Sappiamo che i vampiri energetici ne hanno assolutamente bisogno della vostra energia vitale per trovare la forza e il vigore che li consente di agire di modo assolutamente indisturbato quando vi fanno del male. La vostra fiducia è essenziale per il mantenimento della serenità nel pseudo rapporto in cui siete stati o restate tuttora invischiati. Se sospettate minimamente che mentre dicono di amarvi fanno l’opposto, se intuite che distruggere la vostra autostima e uccidervi psichicamente è parte di una strategia per tenervi sotto controllo a vita, è ovvio che l’unica possibilità che vi resta è far saltare le ruote del carro per andarvene il prima possibile. Nessun essere umano al mondo tollera a lungo il carico di sofferenza che comporta vivere nel dubbio e nel sospetto… a meno che questi dubbi e sospetti non vengano rimpiazzati da una nuova iniezione di fiducia cieca e sconsiderata nel rapporto per parte di uno solo, cioè, proprio voi. Ecco che negandovi il diritto di fare la scelta migliore per preservarvi dai mali futuri, i narcisisti perversi vi negano il potere e il controllo sulla vostra vita. Soltanto lui/lei possono decidere quando e se andarsene dal rapporto. Il potere e il controllo su di voi devono essere assoluti altrimenti, come ben sapete, i dispetti e le svalutazioni aumentano a dismisura perché “non vi fidate di lui/lei”. Per questo è importante, anche quando colti ‘con le mani nel sacco’ continuare a implorare per la vostra indiscussa e assoluta fiducia, mentre sparano le raffiche di menzogne che ben conoscete. Quando un narcisista perverso si accorge che vi fidate nuovamente di lui cosa accade nel suo intimo? Si sente onnipotente, esattamente come voi vi sentite o vi sentivate quando vi lusingava. Il meccanismo potrebbe essere riassunto così: il narcisista vi lusinga-voi vi fidate-lui si sente potente perché vi tiene a bada e quindi è libero/a di fare ciò che vuole.


Tenendovi ‘buoni’ e convincendovi del loro infinito amore riescono a giostrarsi nelle situazioni più scabrose senza destare alcun sospetto. Si tratta di un rapporto di scambio in cui le loro lusinghe sono ampiamente ripagate dalla vostra fiducia incondizionata, una vera benzina per loro, si direbbe molto eccitante perché vi vedono come dei poveri ingenui e creduloni, sprovvisti di intelligenza perché appartenenti a un’umanità inferiore che va sfruttata e spremuta come un limone dagli “esseri superiori” come loro.

E infatti, mi immagino i precedenti o i successivi poveracci che se li ritrovano in casa. Succubi come pochi, spesso abbagliati dalle loro verità, quelle che gli hanno propinato e non quelle che sono. Io oggi sono libero, loro no. Io ci son passato e va bene così ma qualcun altro è li a vivere una vita nella prigione dissanguante che questi luridi sub umani (non riesco a definirli meglio),  costruiscono intorno a loro.
Dirò di più. Credo che ci siano anche altrettante persone che di proposito non vogliono vedere chi hanno accanto per non accorgersi di quello che hanno. Fingere o essere complici, non cambia poi molto la cosa.

C'è un'ultima cosa. Questo è un bel ricamino che mi porto dietro da diversi anni. Pssss, ho fatto finta che non fosse successo niente, ho provato a dimenticare ma guarda un po', non funziona e non funziona perché è li. Nonostante tutti i miei sforzi, quel coso rimane li. Come è possibile e lo dico davvero in tutta franchezza senza nessun altro scopo che una lecita domanda racchiude, dimenticare o fare finta di nulla? Questo è stato un incidente, gli altri no, sono coscientemente voluti, ricercati, perseverati da cacciatori e distruttori di anime. Non v'è niente qua di colposo ma solo preterintenzionale e scusate se è poco. Qualcuno mi faccia capire, mi dia degli argomenti seri, validi per far finta di nulla. Per il momento a me non riesce. Vedete voi.

venerdì 7 ottobre 2016

Sindaco delle Scimmie - raccolta di poesie

Link cliccabile perl'acquisto.
Eccomi qua.

Ho letto e riletto quella raccolta e mi piace. Nel complesso si. Oddio sono una persona semplice, pane e salame va più che bene anche se ogni tanto adoro gli snack latino-americani con i fagioli, la majonese, i pomodori, il pollo e tante altre leccornie da fare delle super arepas, tortillas e panini vari.
Quindi non mi piace tutto ma anche con la musica è così. Non tutto di tutto ma qualcosa di ognuno.
Non mi sono piaciute alcune strofe troppo ricercate.

Tungsteno è un metallo che non si trova molto in giro se non nelle chiavi da bulloni e dadi insieme al cromo. Non tutti ne hanno mai presa una in mano. Il messaggio non passa ma la poesia mi piace.
Adoro "Seta", "Baci", "L'uomo che amavi". 

Il libro è abbordabile, costa poco e lo rende fruibile. Senza fare "favoritismi", dico quello che penso che vi piaccia o no e per disgrazia anche la verità e a non tutti piace. Alle volte ne dico pure troppa. Ecco, ve lo consiglio. Davvero.
Rileggete il tutto più volte però in modo da rendere le strofe fluenti nella mente allora è come un fiore che sboccia velocemente, una "botta" piacevole e reale nell'anima.

Sto sui testicoli a qualcuno?


Ah, siccome siamo in europa e ci sono ancora dei poveri "webeti" che o non hanno letto il "libro" dalla pagina uno ma solo dall'ultima, questa, e vedendo la faccina poco simpatica del coso volante, spesso e volentieri, la vedano come una "minaccia".
Andare a scuola, imparare qualcosa non sarebbe mica male è. Per nulla.
Tra le tante possibilità metto un bel link con una adorabile spiegazione visto che sempre ai sopra citati "webeti" non riesce ad usare un motore di ricerca se non per prendere per il culo il prossimo e/o farsi qualche maialata succosa, questo di 

è un bell'articolo. Psss, in questo blog c'è anche una spiegazione del significato dei draghi nei templi buddisti e magari il nome NAGA vi dice qualcosa. C'è pure la leggenda de "il fiume dei nove draghi" (il "Song cuu long". Che sarà e perché? Boh!!! :) ). Oh, chissà qual'è, mistero.
Pssss.. valutare la faccia di qualcuno ed attribuirgli da questo una pericolosità "sociale", si chiama eugenetica. Da nazisti quali siete (oltre che webeti), ci fate una bella figura, si. :)
Sempre Namaste, casomai il tono fosse di nuovo travisato... :)
Capita, agli webeti capita. Spesso. :)


giovedì 6 ottobre 2016

Draghi autunnali

Dai, non avete mai visto un drago?
Perché ultimante tutti vogliono incontrare il coso. Chissà perché ora tutta sta curiosità. :)
Bohhh

Ebbene c'è il drago del tattoo che non se lo sono mai fatto.


C'è il drago chi me la tocca lo sbrano ma si faceva già toccare... quindi inutile sbranare. :)


Poi c'è il drago innamorato ma non era una donna, solo una mortadella (si vede dalle corde) :)


Il drago stanco che appena quello si addormenta, tonfa una mazziata nel capocollo. Dice che si usa così.


Il drago che è meglio una farfallina che di quella cosa vestita li. E infatti ci ha lo spiedo è. :P


Il drago languido che si è sciolto a pensiero della pulzella.


Il drago evvai che mo si cavalca in un bel lago.













Il drago rosso di rabbia


Il drago che chi mi tocca la pappa è un uomo morto
.

Il drago che... tu mi leggi una favola? Davvero?


C'è il drago con la mamma micia che ora vengo e ti faccio due coccole appena posi la macchina.


C'è pure il drago ferito.


Che altro vi serve, un caffè, cappuccino, un the ai vai gusti e aromi, una tisana, un gotto di vino e un mazzolin di fiori (che vien dalla campagna)?

Psss. appena riesco a far partire il kindle, scrivo la recensione è! :)


I chiodi


Meditate va :)



mercoledì 5 ottobre 2016

Informazione di servizio

Preso e letto il libro dell'amica Viviana. Domani recensisco :)

Seconda lezione

Prima di leggere, il video e va letto per ogni verso possibile.


"Tu ti meriti di più di quell* stronz*" dice XVC. Non era amore e l*i è una pessima persona... o solo tanto superficiale ed egoista," continua RTD. "Lerci*" un'altra. Di che parliamo? Che mi sono perso? Aiuttt!!! :)
Ogni volta che mi girano, qualcun* se ne esce così.


Mettiamo le cose in chiaro. Intanto nella vita non esiste il merito. Questa è solo una serie continua di casualità derivate più o meno dall'azione di qualcun altro e se ci credete, anche dal destino. Il merito è qualcosa che altri uomini riconoscono verso altri uomini dopo che si è verificato un certo tipo di reazione ad un evento più o meno casuale. Questo presuppone non sono empatia ma anche senso dell'onore se così si può definire. Lo scorso mese c'è stato su National Geographic, una serie di documentari dell'11 settembre negli USA. Molto interessante devo dire. Tra le cose che mi hanno colpito è stato il fatto che una gran parte di una delle torri gemelle appartenesse alla Guardia Costiera. I loro dipendenti dopo l'esplosione del jet, facevano uscire prima le altre persone perché si sentivano responsabili dell'incolumità di chi aveva preso in affitto altri piani o che nell'occasione, si fosse trovato li dentro.
Un passettino in avanti è quello dei vigili del fuoco che nonostante fosse chiaro che qualcosa di grosso sarebbe venuta giù, si sono addentrati dentro le torri per tentare di prestare aiuto, in molti casi, rimettendoci la vita.
Un altro passettino è quello dei poliziotti e della gente comune che comunque si è prodigata ad aiutare pur non avendo alle volte manco i mezzi per intervenire vista l'enormità dei morti e dei feriti.

Il passo successivo invece è quello del poliziotto o del soldato durante il loro lavoro. Un semplice posto di blocco, richiede che ci sia sempre qualcuno in copertura. Mentre uno va a chiedere i documenti, quell'altro tiene "sotto tiro" o sta pronto nel caso succeda qualcosa. La vita di chi chiede i documenti è spesso nelle mani dell'altro. Con i soldati è ancora "peggio". Visto che il nostro campo visivo è molto limitato, ognuno "copre l'altro" guardando in direzioni diverse. Provate questo sul serio nella vita anche una sola volta e capirete che la fiducia è una cosa drammaticamente seria. Merito, fiducia, onore e lealtà, sono parte spesso della stessa medaglia. Senza che qualcuno non abbia fiducia in qualcun altro, non ci saranno occasioni per riconoscerne il merito una volta dimostrato e onore è in fondo il premio di quel merito. Non importa che sia in ambito militare, lavorativo o nella vita sentimentale.

"Un vigliacco è un essere che non ha mai osato guardare nel fondo della propria anima, che non ha mai cercato di scoprire da dove provenga il desiderio di liberare la fiera selvaggia, di capire che cosa siano la felicità, il dolore, l’amore: sono esperienze limite dell’uomo. E soltanto chi conosce queste frontiere può dire di conoscere la vita. Il resto è solo un far passare il tempo, un ripetere lo stesso esercizio, invecchiare e morire senza aver realmente saputo che cosa si stava facendo". Paulo Coelho


Da Umbriaon
Così, in antitesi ai primi, ci sono quelli che in genere vengono definiti "mele marce". Quelli che invece di far fuggire gli altri, scappano per primi loro tipo durante un certo naufragio all'Elba. Quelli che invece di tenere gli occhi sul controllato guardano gli uccellini volare ed infine pure quelli che si addormentano di guardia. Una, dieci, cento volte non succede nulla ma quella volta che va male, lo fa sul serio.

Come si dice: "Se io fossi un pesce, lo zen sarebbe l'acqua in cui nuoto" ma siccome non sono un pesce, lo zen è la mia vita, anche l'aria che respiro. Così se quest'aria è inquinata da un qualcosa che emette gas tossici per tentare di cambiare l'ambiente a suo "favore" la legge dell'evoluzione non ci lascia altre vie tra il riuscire ad adattarsi o estinguersi o rimuovere la causa dell'emissione anche in modo drastico. Questa cosa avviene anche nelle piante. Si chiamano piante colonizzatrici. Cambiano con la loro presenza, le foglie e quello che producono, il suolo circostante favorendo l'insediamento solo di individui della stessa specie. Per chi crede nelle teorie evoluzionistiche, l'adattamento ai cambiamenti dell'ambiente è il moto principale dei mutamenti in noi stessi ed il moto di spinta di ogni mutazione genetica.

Ecco, ci ha fatto morir dal ridere
Snoopy forever
Con gli umani non si può prendere una motosega ed abbatterli magari per scaldarsi in casa e credo, o ci si adatta al loro modo, oppure si isolano. Logica spicciola ma l'alternativa al non fare niente è subire e risubire il loro comportamento abusivo.
Lessi una volta una citazione attribuita ad un "tal" Benjamin Franklin che, secondo quanto riportato, aveva pronunciato al momento della firma della dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America, tal frase: "Per ottenere la libertà bisogna combattere, per perderla è sufficiente non fare niente". A tutt'oggi non ho saputo ritrovare l'autore se c'è, di questa citazione ma il concetto è chiaro a tutti. Oddio, alle volte combatti e perdi ma lo fai da uomo libero e mica è poco.

Battetevi sempre per la libertà, per la pace, per la giustizia sociale. La libertà senza la giustizia sociale non è che una conquista fragile, che si risolve per molti nella libertà di morire di fame. Sandro Pertini
La libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere. Oriana Fallaci
La libertà corre gravi pericoli a causa di inganni e tradimenti. Tito Livio

La libertà consiste nel poter fare tutto ciò che non nuoce ad altri. Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. Psss questo nuoce non fa distinzione tra il fisico ed il morale.


Così non parliamo di merito, non parliamo di cose che girano per il mondo ricche solo di egoismo e che poi magari si incazzano pure se glielo rendi. Non credo faccia una grinza se dico che per fermare le forze dell'asse, ci sono volute le stesse armi, gli stessi uomini e la stessa determinazione per arrivare a qualcosa. Questo non è manco revisionismo, documenti recenti dimostrano che le "porcate" le hanno fatte anche gli alleati, dalle fucilazioni sommarie, agli stupri di donne di qualsiasi età.
Penso agli infiltrati che per riuscire a scovare gente non poco edificante si mettono allo stesso livello. Quindi di che diavolo deve essere per forza negativo scendere ad un livello più basso. Se parli con un delfino, devi andare a livello del delfino. Con un* che ha un QI comune, devi parlargli per cosa capisce. Funziona così, per tutto. Nel bene e nel male. L'avevo scritto in un post cancellato quindi lo rimetto perché mi piace il concetto senza che lontanamente ci possa venire letto chissà quale dietrologia o significati di minaccia verso qualcuno o qualcosa. Non lo è ma è un modo di affrontare le cose con un certo senso dell'onore, del merito ed il valore dell'amicizia per la quale alle volte siamo "costretti" a sporcarsi le mani e di quello che si può e si dovrebbe fare per un amico che francamente mi piace. 

Mousa Ghani: Io non so chi tu davvero sei, ma dal tuo aspetto vedo che tu non hai nessuna esperienza di guerra. Vero? ...avanti vero?
Rambo: Ho sparato qualche volta.
Mousa Ghani: In tempo antico a un re afgano è stato chiesto di mandare cinquecento suoi guerrieri in battaglia. Lui ne manda solo cinque, quelli più valorosi, e vincono! E lui dice "meglio mandare cinque leoni che cinquecento pecore!" Cosa pensi di questo?
Rambo: Che è stato fortunato.
Rambo: Non posso aspettare.
Capo afghano: Devi aspettare per aiuto come facciamo noi!
Rambo: Andrò solo.
Capo afgano: E morirai!
Rambo: E morirò.

Adesso veniamo al caso o ai casi con la premessa di una frase successiva dello stesso film. Quella serie è una vera mattonata. Rambo ne esce illeso sempre e comunque e di poche parole ma tanta azione. Quelle poche frasi dette, sono drammaticamente profonde e vere.

Col. Trautman: La tua ferita?
Rambo: Lei ci ha insegnato a ignorare il dolore.
Col. Trautman: E funziona?
Rambo: Non proprio; non se la prenda a male.

Ed in effetti non funziona. Lo sopporti fino ad un certo punto ma seguita a fare un male cane. Ti rifiuti di farti abbattere dal dolore, vinci tu ma il dolore è li e non se ne va che sia fisico o morale. Quando si tratta del genere narcisista-bugiardo è qualcosa di peggio.
Non è solo l'andarsene, il fottersi tutto quanto in genere riesce a portarsi via ma è il "niente vero" che ti lascia attonito e vuoto, quasi incapace di credere che sia così.
Non sono veri i rapporti con una famiglia se ce l'ha, ma sono solo come l*i te li ha propinati, come voleva che "tu" credessi. Non è vero il lavoro, gli amici se ci sono ma in genere no, solo conoscenti con cui passare il tempo. Non sono veri i regali, sono solo cose per illudere e nemmeno le frasi, quello che si è scritto: "Verba volant, scripta manent" dicevano i latini ed è quello che è, solo che sono inganni pure quelli, non sono veri, non sentiti, solo scritti per l'interesse del momento. Non è vero il lavoro ma solo quello che gli fa comodo per il lavoro. Non gli manchi "tu", gli manca il comodo che gli fai a letto, se c'è, fuori se serve.
La testa è strana eppure magica. Passi del tempo con qualcuna che ti piace e lei comincia ad associare il suo odore al piacere anche solo nello stare bene.  Se leggi qualcosa di suo e che ti manda per scritto, la leggi con la sua voce. Alle volte se la pensi, senti il suo odore, il suo profumo. Tutto questo è la parte più difficile da togliere. Pensate a casa vostra. Vi alzate di notte, va via la luce, riuscirete a muovervi anche al buio. Se per caso c'è un oggetto caduto nel percorso lo centrate non perché è buio ma perché la memoria non c'è di questo ostacolo. Ecco, hanno cambiato casa vostra. Adesso qualsiasi passo facciate, inciampate, vi cade qualcosa addosso. Al posto del corridoio c'è uno sgabuzzino, il bagno è al posto della cucina. Psicologia "spicciola" ma è il quanto. Quella voce con quell'odore adesso è vostra nemica. Quella che avete considerato per mesi, anni "amore", è diventata un troll o meglio: è caduta la maschera, c'è solo il troll. Questa è una delle ragioni per cui i narcisisti in genere riescono a rifarsi strada. Se non prendete provvedimenti per come li vedete e per come, COSA sono veramente, ci riusciranno. Voi, noi, siamo i nemici di noi stessi. Uccideteli nella testa, rendeteli, vedeteli per quello che sono: una massa immonda di cacca tossica. Asociali, vampiri, ingrati, incapaci di considerare gli altri come esseri umani. Non sono cattivo, è quel che è. Poi si incazzano se reagiscono. Oh quanto ne vorrei un* sul tatami e dirgli: "Reagisci, dai reagisci che quando ho finito ti metti in ginocchio e saluti il sensei o ricomincio". Un noto maestro ancora in auge, insegnò (si quello dell'ushiro-geri di qualche post fa). Funziona è, eccome per dio. Ah, questo è un libro solo che la prima pagina è l'ultima, per capirci qualcosa bisogna cominciare dall'inizio. Ribadisco che sono responsabile di quello che scrivo, non di quello che capisce qualche emerito "Webete".

Però anche il loro è un modo di sopravvivere. Se la natura o le esperienze di vita li hanno ridotti così per proteggersi e beh, i primi ad avere sbagliato sono loro e continuano a farlo. Perché stupirsi se poi stimolano reazioni uguali e contrarie negli altri esseri umani secondo la terza legge della dinamica? O è scienza o non lo è.

Ripenso a mamma della prima convivenza in terra vikinga. "Stronzo di un italiano, mi porti via mia figlia. Vattene". Ecco, con lei era palese. Mica gli fregava della figlia, era talmente folle e "troia" da combinar casini ogni tre per due ed il suo lui ogni tanto voleva tirarle il collo. Così scappava in casa nostra alle ore più pazze. No, non gli fregava di lei, solo del posto dove andare a battere il capo e fare una improbabile vittima. Eppure le amiche, chi si interessava di lei, chiedeva spesso: "Cosa le hai fatto? E' un'altra persona, è felice, serena". "Niente J., l'ho solo resa donna". Finita questa storia, l'inferno. L'inevitabile favola nel senso peggiore che si possa immaginare, di quelle dove ci sono i mostri: i trolls, le streghe, i cerberi, le medusa e via così e sono tutti parte dello stesso soggetto. Il bene qui non vince, mai perché la società li lascia semplicemente fare. Dopo un anno si accorse che quello che un intera classe di psicologi, la sua insegnante e l'imbecille che studiava con lei, io, di nuovo a dimostrazione che è difficile accorgersi in prima persona cosa un parente stretto, un* che ami ti stia facendo. Così se ne andò da un'amica comune a chiedergli se Luca l'avrebbe mai ripresa. Questa, in modo superficiale le rispose una cosa del genere: "Seee, Luca è un donnaiolo, gli importa un corno di te." Così tutto un botto, lezione nr due: pensa con il cuore, ama con la mente. 

Fotbar, al merito. Non qui. Fortuna vuole che molta gente abita in questo paese, in altri sarebbero semplicemente esclusi da tutto. Infatti mammina faceva la mammina invece di lavorare. Tutti così quelli sbroccati. Così si mantiene l'acqua e l'aria pulita e fino a che rimango qua, ho paura che di tossici ne incontrerò altri e pure troppi per reggerli. Se vivi nell'acqua sporca ti sporchi, se non ti piace, cambi acqua con tutto quello che comporta: "cambiarla". Un ultima CONSIDERAZIONE (perché è quel che è, null'altro), solo che così è molto scenico :)


Namaste