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giovedì 8 dicembre 2016

Ma stiamo scherzando?

Sì,  lo scopo del bdsm é divertirsi.
Funziona così:  si prende il servizio di volontariato dell' esercito e si trasporta a letto.
Sembra proprio il Sergente Hartman di full metal jacket. Una bella uniforme e un abito in giacca e cravatta non cambia un cazzo.
Soldatessa: rispondi signorsi, ubbidisci o ti apro come una cozza. Si da il caso che tal Sergente, sia una persona vera. Si chiama Ronald Lee Ermey ed ha interpretato il suo ruolo senza troppa fatica. Così il capo ordina e voi ubbidite:
Succhia il cazzo e tu succhi. Cazzo in gola e poi si "peggiora". In due è più divertente. In fondo è solo bdsm quindi vediamo un po' quanto siete maiale (senza offesa per i suini ovviamente). Sano esibizionismo e se non ti piace la fica che è a letto con te, m'importa un cazzo. Voi ubbidite, "ci divertiamo". Insomma lo scopo era quello di farvi diventare due troie imperiali, meglio galattiche, visto che ci siamo, puntiamo in alto.



Il passo successivo è comprarsi un bel set di corde, naturali perché con quelle sintetiche è poco fico e fare la stessa cosa. Nel mezzo ci si mette anche qualche corso base e qualche scopiazzatura di qualche legatura vista in foto. Dopodiché ti pigli un set di corde colorate e sottolinei che è per disegnare il corpo ed esponi la pulzella o le pulzelle su tutti i siti possibilmente dedicati a mo di trofeo. Immancabile il nick che sottolinei la rappresentazione che si vuole dare di se: masterdolce, mastertenero, masteroscuro, masterapallini  e pure masteracuoricini.

 

Se la pulzella non ubbidisce, la punisci. E mi raccomando l'abito. Scuro, figo e anche a mo di boia anni 2000. O impari a diventare una zoccola di prima o sono cazzi tuoi. Visto che ci siamo e per ribadire chi comanda, ogni tanto qualche vergata gli si da lo stesso. Se rimane qualche livido meglio, così riflette.

 

Non molto dissimile.


Visto che ci sei, gli fai fare anche un percorso di guerra, in modo che capisca che bisogna essere pronti a tutto. Rispondere sempre sissignore: "Yes Sir". Abbigliamento adeguato allo scopo (con la prima o stretta), e diamoci dentro.


Quando avete finito il corso, se ve lo meritate, vi daranno le mostrine. Alle volte anche il grado di preferita, il guinzaglio e ne sarete fiere. Anzi, guai a chi ve lo tocca! E' il vostro simbolo di appartenenza ad un corpo. No, mi sbaglio scusate. E' il simbolo che il vostro corpo appartiene come terreno di giochi.


Poi ci son quelli che non sanno che cazzo farsene di una donna e la usano come banco di esposizione per la loro bravura. Se son di più è meglio, fa più bravo. Così attraggono anche più aspiranti troie imperiali perché star li ed essere ammirate dal mondo, appaga il loro complesso di inferiorità e si sentono preziose e desiderate. Un mito tra le mani del mito. Vi darete o vi daranno un bel nick giapponese che fa ancora più figo anche se di quel paese non capite e non conoscete una beata minchia. Ci son pure degli apocalittici idioti che parlano di filosofia orientale e di arti marziali giapponesi senza manco aver mai messo piedi sui tatami. Mi son scordato di qualcosa? Nel caso lo metto nel post successivo.


Questo è solo BDSM ma... QUI? Quando mai?
Ieri sera l'amico a cui era dedicato il post ha messo questo:
Spesso è così. Poveracce. Così concludo con la frase che ha postato ieri una ex. Si di quelle che ho sputtanato ovunque eh! Eccome no! Foto, indirizzi e roba del genere. 
"Povero chi non ama.
Povero chi non sa amare."

Io non mi incazzo mica con chi fa sta roba. Ognuno ci mette quello che ha. Però è bene che si sappia e bene che tra il solo bdsm e il resto ci sono dei valori alla maggior parte sconosciuti. E' onore, rispetto, lealtà e spesso pure privilegio(2) di poter condividere assieme. Ah, non fate il test nel post precedente. Vi fa male. Vi verranno le pustole purulente.

martedì 6 dicembre 2016

La forgia

Fummo felici un giorno, un'ora, un attimo. E questo potrà essere distrutto? Eugenio Montale.

Cominciamo un po' tutti con i buoni propositi. L'inizio dell'avventura rende euforici e leggermente incoscienti. Un bellissimo e ottimistico sentimento che cela alla luce i problemi che ogni relazione racchiude.
Se avevate già visto i miei video porcelli, i primi che avevo fatto, erano pregni  di questa idea. Davo per scontato troppe cose, sopratutto che la gran parte delle persone per lo meno in camera da letto si rispettassero e cercassero di capirsi in lealtà  e in amore e da questo nascesse un processo di crescita interiore facilitata dalla bellezza e dallo spessore di ciò che si vive, appagante sensi e spirito. Evidentemente è stato uno dei miei più grandi errori.
È inevitabile che prima o poi si venga beccati. Marito, amante, ragazz@, moglie, convivente e questo è è rimane la chiave di volta che si trasforma costantemente in irresponsabilità morale e sociale. La colpa delle scelte ricade su un capro espiatorio che è sempre l'altr@. Tra la scelta di seguire i sentimenti se davvero ci sono ed il mutuo  della casa, il finanziamento del lavoro,  dell'auto. I figli, il cane, i gatti  e quant'altro di materiale ha legato due alla relazione precedente, vince sempre il materiale che qua è il simbolo dello status. Un po come il telefono ultimo modello pagato a rate ad un prezzo un terzo più alto e magari senza credito ma che si può esporre senza vergogna e come simbolo sociale. Ad essere sinceri però, chi ama gli animali difficilmente fa porcate agli altri essere umani fatta eccezione per i soliti estremisti.

Qualcuno ha un'idea di come si possa sentire un uomo "normale", comune che ha vissuto parte della sua vita con persone così? Parlo della mia di esperienza e voi confrontate la vostra. Venite qua, cambiate. In meglio o in peggio a seconda dei punti di vista ma dal mio, in un anno siete un'altra persona. Avete cominciato a capire ed essere voi stesse. Cosa, non lo so. Tiro fuori che c'è ma non posso cambiarlo. Quello potete solo voi ma il confronto non regge. Qualsiasi uomo non può che sentirsi una mezza sega ed in fondo è quel che è ma perché lo vuole. Perché una ha scelto di crescere, l'altro di rimanere com'è. Non è merito mio. Io non sono dio. Non sono più grande, più bravo ma applico quello che la mia (millenaria cultura), mi ha insegnato e se funziona, è merito suo, non mio ma va (troppo), spesso a finire nella voragine di emme in cui vivete. Falsi dei, falsi principi o superficiali, limitati. Cosa pensate che un master dovrebbe insegnarvi a scopare? Un sessuologo forse lo fa meglio. Dovrebbe insegnarvi ad ubbidire o a rispettare i ruoli? Psss, arruolatevi, per lo meno fate esperienza sulla vostra pelle, funziona meglio anche in questo caso. Cosa cavolo dovrebbe insegnarvi un master, a fare i nodi, a come si usa la frusta al che cazzo ne so? A leccare una fica di un'altra donna, a come farla godere a far sesso di gruppo... COSA? Vacca della miseria ma se pensate questo siete talmente fuori che un anfiteatro vi fa una pippa proprio.

Beh, fate il test va e spero vi piaccia ma dovrete attendere un po' per le risposte altrimenti svelo l'arcano ed il suo scopo non avrebbe senso. Non siete obbligati. Non vi è nessuna raccolta dati personali. Le tre domande sono obbligatorie. L'ultima parte no. A me serve a capire come pensate. Tutto qua, come l'altro test d'altra parte. L'unico "aiuto" che posso darvi sta in una parola: prospettive.






Oddio, cosa penseranno tutti e gli amici davanti ad una relazione fuori degli schemi. Cosa diranno di me con un collare al collo o con un guinzaglio in mano? La paura di non volere apparire come quelli che vogliono cambiare il mondo per non volerne sopportare il peso. Il tutto come se il collare ed il guinzaglio dovesse essere strillato ed esposto in mondovisione modello Giovanna D'Arco. Per dio, se non si sono fatte bibilche porcate in giro perché cazzo qualcun@ dovrebbe vergognarsi di chi si è?

L'immancabile risultato anche se prima non ci fossero stati comportamenti psicopatologici e narcisisti, ci cadono tutti in modo drammatico ed inequivocabile. E' un po' come un buco nero. Passato l'orizzonte degli eventi si precipita dentro senza più uscirne. Così in un solo batter di ciglia tutti i momenti di favolosa intimità, di potente trasporto, di darsi e prendersi reciprocamente nel vortice drammatico e infinitamente passionale di una relazione SM finiscono nel non senso della cancellazione della loro stessa esistenza. Per parafrasare una citazione ma che non so di chi sia, affermo con forza che amare è riempire gli spazi più bui delle nostre reciproche vite riempiendole di luce. Amore è la somma di due interi e  non è mai metà. Il "mezzo", il "quasi", semplicemente non esiste. "Quasi goal" diceva un noto radiocronista ma non conta nulla. Non esistono i quasi orgasmi, le quasi case, le quasi relazioni, le quasi storie, i quasi sentimenti, la quasi cucina o che diavolo posso dire perché il quanto sia davvero, deve fare quel passo in più anche se può essere altrettanto piacevole. Qui e solo qui 1+1 fa sempre e solo 1.

Penso ai sorrisi, ai sogni ed ai progetti. Alle  carezze, ai gemiti, alle urla, al piacere dal semplice incontrarsi al profondo viversi. Penso agli sguardi, alle parole, ai respiri calmi e quelli affannati. Penso alle mani nei capelli accarezzati ed anche tirati, al non essere mai sazi alla voglia di rincontrarsi.  Penso alle attese, al desiderio che urla e allo sfiorarsi con le dita che sento dire:  "Finalmente!" Alle situazioni più scabrose ma anche ad una semplice passeggiata  mano nella mano perché alla fine è l'esserci ed il come che conta, tutto il resto è quasi inutile sovrastruttura.

Alcuni preferiscono dire ti voglio bene piuttosto che ti amo, credendolo meno impegnativo. Non è del tutto vero. Ti voglio bene" è "voglio il tuo bene" ed è quasi una domanda: "Nel tuo bene ci sono anche io?" ma è altruistico come l'amore dovrebbe essere. "Io ti amo" è leggermente più egoista ma è anche mettere a conoscenza l'altr@ di quello che si sente per l@i e dovrebbe essere credo, il principio di un dialogo se ricambiato, confronto e costruzione.

Così alla fine conta davvero come chiudi. Il non ti amo più è fonte di una distruzione di una relazione perché se una persona vale ed è valsa fino a quel momento o si è falsi prima di tutto con se stessi o sono state combinate cose che con l'amore, il rispetto e la lealtà, avevano poco a che fare. Non si può smettere di amare un figlio come non si può smettere di amare qualcun@, semmai cambia la profondità. L'appagamento e l'arricchimento spirituale dovrebbe sopravvalere il conservativismo materiale e che bene o male, è ricostruibile. I sentimenti mai, sempre che si abbiano.

Vorrei anche parlare degli amici di ogni sesso che si sono trovati o si trovano nelle stesse situazioni o purtroppo, ci si troveranno che questo post alla fine è per loro. La maggior parte di chi cancella altre persone non solo non si rifà più viva ma caduta o già presente nello stesso vortice, ricomincerà inevitabilmente a fare le stesse cose a meno che non ne veda un tornaconto e fino a che dura il medesimo.
Insomma, scoperta la torta bruciata e di che "cosa" è "morta", non c'è modo di farla resuscitare. Non servono i messaggi, gli aforismi anche dolci, incacchiati, incompresi o che rappresentano l'attonita vittima nel suo vortice di confusione interiore in cerca di umane e ragionevoli risposte. Sono semplicemente frasi, pensieri, sentimenti persi nel vento. Chi ti ama o ti amato davvero, se "tu" ami sei presente quando serve, quando è giusto esserci e non quando ti fa comodo o quando è più facile. Ci sei perché ti metti negli altrui panni fors'anche per egoismo. Chi è disposto a mettersi nei vostri se la maggior parte delle volte scappate, vi nascondete come tanti grilli talpa ed uscite di sotto terra solo per uccidere. Potrete essere circondati a milioni di persone che vi fanno il filo o che vi spupazzano ma sarete sempre SOL@. Siamo li per capire e farsi capire e dare quella mano che spesso costa tanta fatica, alle volte pure sacrificio e anche il superamento dei propri limiti per l'altr@ perché anche l'amicizia o non lo è. O è amore o non lo è. Chi ti ama ti ascolta anche nel silenzio disse Ghandi e ti mette davanti a se stess@ senza domandare, senza pretendere qualcosa in cambio. L'amicizia e l'amore senza empatia non possono semplicemente esistere. Siamo nei panni dell'altr@. Far cessare quel dolore, spiegare, esserci,  è farlo cessare per se stessi, è spiegarsi per se stessi è esserci ancora una volta per se stessi. Se l'altr@ è semplicemente altro, allora...

Così amare è anche amarsi alla fine. La catena che si chiude fatta di tanti piccoli anelli che la compongono e il gancio, è la presenza, è ciò che trasforma catena in bracciale. Gioiello. Unione. Guardate bene che empatia non significa per nulla dire: io al suo posto farei così cercando di imporre la propria visione. Questo è consigliare qualcun@. Dargli un altro punto di vista ma empatia significa pensare e sentire l'altr@ con la sua testa, il suo cuore ed i suoi sentimenti. In due parole è comprendere e imparare.

"...
non vogliate negar l'esperïenza,
di retro al sol, del mondo sanza gente.


Considerate la vostra semenza:

fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza"

Vi dice niente? No è  :D La cosa drammatica è che è un concetto espresso circa otto secoli fa in così bella rima ed in lingua volgare perché tutti la capissero. In pochi minuti, alle volte secondi, qualcuno butta a mare l'esperienza più bella del genere umano. Non posso fare a meno che considerarl@ un@ perfett@ imbecille oltre che ad un@ apocallitti@ stronz@. Da fiorentino mi viene in mente un altro cittadino storico e che anche se poi esagerò, fece qualcosa di grandioso. Si ribellò alla legge materiale per invocare una nuova moralizzazione. Chiamavasi Girolamo Savonarola e l'appesero poi gli dettero foco. Non molto dissimile da quello che succede oggi. E' meglio un cazzo nel culo che una persona nell'anima. Se vi presentate da Lucifero, quello vi guarda in faccia e si rifiuta di tanta spazzatura. 

Mi sono aspettato tante volte che fossero cose scontate, figli di un'educazione morale che ha cercato attraverso la cultura filosofica in cui siamo passati attraverso, l'evoluzione e la crescita della società e che siamo noi. Invece è diventata la cultura dei cazzi propri, l'abbattimento di qualsiasi tipo di socialità, di educazione morale, di piccole semplicità che si trasformano in attenzioni. L'anima per loro è una borsa nel quale metterci la nostra vita ed il cuore il loro portafoglio.
Esteriormente sono come noi e anzi, visto che dentro hanno solo inutili oggetti, compensano con la bellezza esteriore l'assoluto e inconcepibile olezzo che hanno dentro. Lo mascherano fino a che non te li trovi a succhiare avidi l'interiorità, i sogni e la tua stessa vita. Non puoi capirli fino a che non li vedi sotto la giusta luce e capisci cosa diavolo sia d'avvero un abominio.
No, non pensate che quello che scrivo sia una manica di offese gratuite. Per dio no, non lo sono altrimenti rimarrebbe vivo e prezioso anche un attimo o il più piccolo ed insignificante ricordo e non è così. È  come se qualcuno avesse tagliato a pezzi una vita e l'avesse svenduta a trancio sulla bancarella del beccaio.
Sono l'ebola dell'umanità e ci distruggono la mente, la razionalità, il nostro grado di giudizio e sbagliamo. Qualiano cosa diciamo o facciamo è corrotta e condiziona dal nostro inenarrabile dolore. Ecco. Quindi inutile veder passare da amici sul loro profilo aforismi di ragionevole umanità destinati a fare riflettere. Non arrivano. Non gliene frega niente di voi, di quello che pensate, di come state, di come si dovrebbe fare. Non sono in grado di sentire. Come un fabbro con un violino che è impossibile da suonare. Da li non esce musica, al limite te lo tronca in testa o lo usa per far fiamma nella forgia.


venerdì 2 dicembre 2016

Riflessi di se

Il collare ti rende possesso.
Il sesso estremo ti rende libera.
La frusta ti rende cosciente.
L'abbigliamento ti rende eccitante.
I giochi ti rendono fantasia.
Il make-up ti rende bella,
Ma solo una cosa ti rende donna:
Il tuo cuore.

giovedì 1 dicembre 2016

Che faccia ha il mostro?


Che faccia ha il mostro?

Quella di tutti i giorni. Un uomo o una donna apparentemente normali che di punto in bianco fanno quello che fanno. E' di questi giorni la notizia del medico e dell'infermiera di Saronno che sembra, abbiano ucciso diverse persone. Sembra, perché fintanto che il tribunale non si sarà pronunciato in via definitiva anche con gravi prove a carico, ogni persona è innocente e ha diritto ad un processo equo.
Ribadisco che non voglio stare qua a fare il raccattapalle di ogni vittima narcisista ma rimane drammatico come il tutto superi a reports, i casi di danni da session puramente fisici.
Qualche giorno fa mi è arrivato questo:

"XXX. ...Dopo aver messo qualche mi piace sui tuoi post mi chiese di...guardare altrove.

Si nascondono fin troppo bene dietro le parole...manco li riconosci
A vedere lui ora con il suo nuovo profilo sembra un angelo in terra
Felice Della Schiava
Si sta ricostruendo un nome ed una dignità
Ma solo in pochi intimi sanno che razza di verme è.

Muori dentro a tempo indeterminato"

Muori dentro a tempo indeterminato

Vi piace? :) Come diceva quella famosa pubblicità: "Provare per credere" e io ho sempre meno voglia di scrivere :)

Per quale cazzo di ragione si dovrebbe parlare di trofei a chi si reputa un trofeo? C'è un altro bellissimo articolo su Arianna editrice:

"Domanda insidiosa: non solo moltissimi uomini, ma anche – pur se raramente oserebbero dirlo apertamente – moltissime donne, ritengono di sì: uomini che puntano non alla qualità, ma alla quantità dei loro “successi” amorosi e donne che, con buona pace di quasi un secolo di cultura femminista, nondimeno continuano a sognare il loro principe azzurro nelle vesti di un maschio che sia “stronzo” (cioè, nel linguaggio proprio dei giovani, “duro, egoista, senza scrupoli”), ma che le faccia sentire, nel medesimo tempo, desiderate alla follia.

Moltissimi uomini non capirebbero, e sarebbero pronti a dileggiare, un uomo che non dica mai bugie alle donne, che non cerchi di apparire, con esse, diverso da come è realmente; un uomo che si presenti con sincerità, che non lusinghi la loro vanità con melliflue parole e che non le elettrizzi con audaci, ma fasulle dichiarazioni d’amore; che abbia per loro il medesimo rispetto che ciascun essere umano, sia uomo che donna, vorrebbe per se stesso. D’altra parte, moltissime donne, pur dicendo di ammirare un uomo del genere e pur affermando che si riterrebbero fortunate se lo incontrassero e che, anzi, non chiederebbero nulla di meglio alla vita, di fatto, dovendo scegliere fra lui e il classico maschio cialtrone, falso e bugiardo, sceglierebbero quest’ultimo, per poco che apparisse loro fisicamente più attraente o, semplicemente, che sapesse divertirle di più, che fosse capace di riscaldare i loro sensi, di farle sentire uniche al mondo (e sia pure per il tempo strettamente necessario a conquistarle ed espugnarle), che le facesse davvero sognare.

E proprio questa è una delle principali ragioni per cui i rapporti fra uomo e donna sono così squilibrati, nevrotici, aggressivi, altalenanti: c’è pochissima sincerità da entrambe le parti; chi mente per abitudine, per principio, per strategia, spesso, alla fine, è premiato dal successo; mentre chi è sincero, leale, sensibile ai sentimenti dell’altro e alla sua eventuale sofferenza, va incontro a una tacita commiserazione, passa per sciocco o per noioso, non vede riconosciute le sue buone qualità, ma, al contrario, finisce per accorgersi che non c’è posto per lui o che, nel migliore dei casi, gli viene tributata una ammirazione platonica, non priva di una punta d’ironia.

Si dice che in guerra e in amore tutto è permesso; e questo è il risultato di un tale filosofia: l’uomo e la donna non si rispettano, cercano di ingannarsi, danno per scontato che mentire sia lecito, che sia normale, che sia perfino meritorio: perché si tratta di approfittarsi dell’altro, prima che l’altro faccia esattamente la stessa cosa. In un mondo dove la sincerità non paga, dove sembra che viga una lotta senza quartiere di tutti contro tutti, chi rispetta le regole diventa un fesso, un perdente, un originale, se non addirittura un povero mentecatto."
Tutto l'articolo a: link

Cerchiamo un illusione, essere apprezzati tra tanti e così possiamo emergere dalla massa per poi ricaderci con un tonfo esagerato e molto doloroso. Alle volte, nonostante le precauzioni che si prendono, il risultato è lo stesso perché "fuori" la maggior parte degli individui è così. Semplicemente nulla. Poi magari andate a postare gli aforismi che vi piacciono, di come vorreste o vogliamo essere e ma che non cambia la sostanza di chi siamo. Uno è il sogno, una è la realtà dello specchio. Poi va tutto a puttane, perché alla fine anche quelli sani sono contagiati al peggio. Psss c'è qualcosa di peggio che sognare ed è lo svegliarsi dal sogno, scoprire che invece era un incubo che è diventato vita. 

Ah, parlavo del diavolo, spuntano le corna.
Ecco qua una delle immagini di cui parlavo l'altro giorno. Anche questo è come sopra. Mettere le foto on line, ritirarle per qualche strana ragione (effettivamente nel caso, sconosciuta), e scoprire che è stato tutto inutile.


Ah, i video della povera Tiziana Cantone sono sempre su. Non li avevo visti per rispetto ma oggi, per verificare il solito "troppo tardi", ne ho visti un paio. Possiamo discutere sul chi, sul come, sul perché e ognuno con le sue rispettabili opinioni. Le mie le ho già più volte espresse. Non fare cose per cui potreste pentirvi ma soprattutto e dico in generale, non tradite la fiducia di chi avete affidato i vostri segreti. Per me è semplicemente una follia. Non mettere comunque materiale, non fare materiale per cui poi ve ne potrete pentire. Volete una dritta? Ebbene, le foto su fetlife pur avendo il tasto dx del mouse disattivato, sono tutte scaricabili. Anche di queste ne ho viste passare on line su tumblr e su altri siti. Come si fa non ve lo dico ma è veramente un nonnulla. Non bisogna essere hacker o esperti informatici cosi come non bisogna esserlo per baipassare una password a 4 cifre sul cell con una app che è diffusa in migliaia di copie se non milioni. Se vi fottono il telefono e qualcuno vuole vedere che c'è, non esiste protezione. Compris? E' scritta meglio adesso? Ci arrivate o vi ci vogliono i disegnini?


venerdì 25 novembre 2016

Spinta ad un test.

Forza, ho bisogno di qualche risposta in più :)
Non è difficile... :)

lunedì 21 novembre 2016

I trofei di caccia

Si, è psicologia spicciola e pure persone immature che credono di essere migliori esponendo i loro trofei di caccia.

Adesso una premessa. A me non sono mai interessate le foto. Se una persona riesce a conquistare la mia fiducia e il mio cuore,  li sta. Non mi interessa rivedere le foto da qualche anno e versi magari più giovani e fisicamente più belli perché se è vero che il fisico con il tempo di disintegra, l'anima non il tempo cresce e quella non ha bisogno di foto anche perché è impossibile farle. Ribadisco che se ho una montagna di roba archiviata è perché volontariamente hanno deciso di inviarmele. Si vero, una fotina ci si scambia sempre per capire un po con chi si chiacchiera ma un conto è questo ed un conto è il gioco di per se.
Ah, ogni foto che ho messo rimediate in rete o galleria fotografica, è stata autorizzata. Ho rimosso quelle le cui autorizzazioni erano rimaste su Facebook, su profili chiusi e non recuperabili. Ci fu un tale al quale non avevo chiesto autorizzazioni ma che aveva tutti i links di attribuzione e quindi di pubblicità che mi fece togliere la galleria. La legge americana non ha finestre discutibili: o si hanno esplicite autorizzazioni o non si può fare un cazzo. Per questa ragione tutti i miei lavori sono depositati con relativo copyright su siti americani (chi ha orecchi, intenda). Il signore in questione le fece rimuovere ovunque senza una ragione logica esplicita. Quelle sue foto taroccate, seguitano oggi a distanza di anni a girare per la rete senza attribuzione.
Ogni santa volta che ho messo delle foto esplicite,  comunque non riconoscibili e taroccate, ho chiesto l'autorizzazione. A scanso di equivoci, tutte queste sono salvate in duplice copia insieme al materiale. In un paio di casi gli strumenti offertami da you tube e anche da programmi professionali,  non hanno offerto garanzie di anonimato a che l'identità delle persone sia sufficientemente garantita e sono state rimosse. Per tutto il resto, ho tolto anche gli scherzi, più o meno espliciti senza che mai ne fossi obbligato. Tutt'ora ho tanto materiale che potrei tenere on line senza violare nessuna legge ma non me ne frega una beata minchia e siamo al punto. Mi pare semplicemente una cosa stupida. Se una foto fa relazione allora mi sta bene. Se una foto fa un po di sano e sottolineo il sano esibizionismo, mi sta bene. Se una foto ricorda un momento trascorso assieme, mi sta bene ma oltre a questo, anche di poco no. Semplicemente le persone per quello che mi riguarda sono persone e tali rimangono come le tigri. Ovunque le sposti rimangono persone e tigri e vanno rispettate. Ah, il rispetto va SEMPRE nei due sensi altrimenti è per definizione un diritto irrispettabile. Ribadisco di nuovo che ogni diritto nasce da un dovere e senza questo non c'è nessun diritto. Semplicemente non esiste. Se ho un bel pacco di materiale di qualche singola persona è perché ho creduto alle sue promesse fasulle, alla sua lealtà che non c'è mai stata, ad una relazione che non c'è mai stata ma da come è andata, solo il tentativo di divertirsi e di uscire da qua con le mani piene di roba che non gli spettava. Nel caso dissi di metterle on line ma in un luogo riservato che avessimo potuto rivederle tra qualche anno e farci pure due risate in simpatia. Dell'account dove c'era il materiale, lei aveva le password.  Di nuovo peccato, non aveva ovviamente intenzione di far durare il tutto finito l'interesse. Si rompe il balocco, si butta via il tutto e sotto a chi tocca. Sottolineo nuovamente che non c'è nessuna che possa dire che sia uscito dalla loro vita con qualcosa appiccicato alle mani e che lo scopo fosse quello. Nemmeno se girate il mondo sottosopra e lo scuotete fino a che l'ultimo "cent" non è uscito di tasca. 

C'è un bello scritto sul libro: "Uomini, psicologia e psicoterapia della mascolinità" di Edoardo Giusti e Lino Fusco che recita. 
Trophyism (ricerca del trofeo). Gli uomini vivono la loro maschilità anche in relazione ad altri uomini; ritengono insufficienti le prove della loro virilità e che solo i più valorosi ottengano i migliori riconoscimenti. I corpi delle donne diventano trofei da conquistare per affermare la propria abilità sessuale e superiorità. Lusterman (1997) parla di Don Juanism (fare il Don Giovanni), l’assoluta compulsione a trovare, sedurre e abbandonare una donna, di solito entro il più breve tempo possibile. Il Don Giovanni, una forma di disturbo narcisistico, si sente continuamente pressato a raggiungere il più alto numero di conquiste sessuali spesso l’ottenimento del trofeo è seguito, repentinamente, da un senso di delusione e dal contemporaneo desiderio ardente di ripetere l’avventura. Don Giovanni manca di empatia e ha un bisogno eccessivo ammirazione da parte dell’altro che tende a sfruttare. Nel contesto matrimonio, egli non considera il suo comportamento di ripetuta infedeltà come preoccupante, anzi lo vede come un problema solo ed esclusivamente degli altri, della moglie in particolare che secondo lui chiede qualcosa, quell’attenzione emotiva che egli non le può dare.
Giovanni ha bisogno dell’attenzione, pressoché totale, di una donna che desidera e disprezza allo stesso tempo. È arrabbiato per il fatto avere questo bisogno di attenzione continua, e il rapporto con le donne, riproduzione del primario rapporto con la madre seducente e abbandonica, è caratterizzato dall’alternarsi aggressivo di avvicinamento e scomparsa, passione e vendetta.
La competizione maschile inizia nell’adolescenza, quando i ragazzi competono per essere i primi a “lasciare il segno”, a raggiungere più conquiste sessuali, a farlo con la ragazza più sexy. Questa mentalità, già dannosa in adolescenza, diventa ancora più distruttiva nell’età adulta, quando i “trofei di caccia” dell’adolescenza si scontrano con i bisogni degli uomini di sistemarsi e trovare una compagna per tutta la vita. Mentre collezionare nuovi e differenti trofei sessuali può essere celebrato tra gli adolescenti maschi, è un segno d’immaturità emotiva per gli adulti. Inoltre i corpi femminili, come trofei, non mantengono le loro caratteristiche fisiche. Così il cacciatore di trofei, inizialmente soddisfatto della moglie-trofeo, deve fare i conti con la terribile realtà che suo premio possa perdere la sua luminosità, mentre altri premi potenziali avranno un fascino più irresistibile.
Un altro aspetto di questa mentalità la rende particolarmente pericolosa. I trofei, una volta conquistati, sono considerati proprietà del vincitore, simbolo fisico permanente di realizzazione e valore. Ma le donne non vogliono essere oggetti passivi e affermano il diritto di scegliere con chi trascorrere la propria vita. Per gli uomini questo è inaccettabile apprendono a erigere un muro per difendersi dall’eccessivo coinvolgimento emozionale, sviluppano una sessualità non relazionale e viene insegnato loro a sessualizzare tutti i sentimenti di vicinanza fisica ed emotiva. Il risultato è che diventano incapaci di vivere un’intimità, che non sia esclusivamente sessuale e di costruire e mantenere relazioni stabili e durature. Ad esempio tra i pari dello stesso sesso c’è un panico omofobico e l’amicizia con le ragazze è contaminata da compulsive coloriture sessuali. Sono poco addestrati a distinguere sesso e intimità, essendo cresciuti in una cultura che, generalmente, presta scarsa attenzione ai loro bisogni relazionali ed esalta quelli sessuali.

Vi ci vogliono i disegnini si? :) Eccoli e se non li capite, non avete bisogno di uno bravo. Semplicemente non c'è niente o quasi da fare che tentare un'altra vita per crescere e non rimanere bimbi. Non è scritto per offendere qualcuno in particolare e neppure in generale ma solo quello che si vede troppo spesso e che non mi piace.

    +  


La "mia" lotta nel corso degli anni, troppi a dire il vero, è sempre stata questa e di nuovo questo blog ne è pieno: riuscire a conciliare la "cosa" nel gioco (inteso come forma di amore e di empatia), con la persona che indiscutibilmente si trova ad essere in quella situazione. Una lotta tra la ragione e la perdita della stessa. Dal piacere di stare insieme e di conoscersi ed approfondirsi fino a darsi tutto con sincerità, lealtà e rispetto ed il distacco ed alle volte della freddezza e crudezza delle pratiche che si vanno a fare senza perdere il senso della ragione. Ci sono riuscito? Non sempre. Alle volte ti innamori troppo ma più spesso trovi persone della sub cultura umana che del peggio ne fanno lo scopo di vita.
Io non sono il meglio, do il mio meglio ed è diverso ma per dio, non voglio essere mischiato alla massa informe, non-pensante ed insensibile che troppo spesso si trova in giro soprattutto sui siti a tema.
Si vedono pure come una serie di papere idiote (nessuna offesa per le papere è), un certo numero di femmine, fare a gara a chi è il trofeo più ambito.
Poi di nuovo si domandano perché:

e' il semplice fatto che seguitano a succhiare il primo non coscienti ancora che hanno ancora in bocca il secondo. Il guaio è che con un po' di abbigliamento o alle volte anche senza, pensano di essere degli dei. Poi ci vuole uno bravo. Mah, la merce avariata è difficile recuperarla. Opinioni.




venerdì 18 novembre 2016

Dolci catene

Si lo so che è una "cazzata". So anche che non credo negli angeli come fanno tutti ma è dolce e bello e me l'ha inviato una cara "amica" qualche giorno fa. Così lo metto qua. Vogliate o meno condividerlo, crederci o no è semplicemente un pensiero positivo e mi piace tanto, specialmente dopo tanta emme.
Ecco:

Leggilo tutto ... è speciale ............   Questa notte ho pregato un angelo di vegliare su di te, ma lui è tornato indietro

Gli ho chiesto: "perché?"
L'angelo mi ha risposto: " gli angeli non vegliano sugli angeli".

Nel tuo mondo ci sono 20 angeli per te

10 di questi dormono, 9 giocano e 1 sta leggendo questo messaggio .

Continua a leggere non è uno scherzo.

Gli angeli si sono accorti che stai lottando contro qualcosa

Essi dicono che è già superato.

Hai ricevuto una benedizione

Se tu credi negli angeli, manda avanti questo messaggio, non ignorarlo.

Due grandi cose si sistemeranno

Questa notte nel tuo animo.


Lascia che tutto accada

Domani sarà in assoluto la giornata migliore.

Invia questo messaggio a 10 amici (incluso me).
Se non lo ricevo di ritorno, penserò che non ne faccio parte.
Non appena riceverai 5 risposte, qualcuno che tu ami, ti sorprenderà dolcemente.