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lunedì 21 novembre 2016

I trofei di caccia

Si, è psicologia spicciola e pure persone immature che credono di essere migliori esponendo i loro trofei di caccia.

Adesso una premessa. A me non sono mai interessate le foto. Se una persona riesce a conquistare la mia fiducia e il mio cuore,  li sta. Non mi interessa rivedere le foto da qualche anno e versi magari più giovani e fisicamente più belli perché se è vero che il fisico con il tempo di disintegra, l'anima non il tempo cresce e quella non ha bisogno di foto anche perché è impossibile farle. Ribadisco che se ho una montagna di roba archiviata è perché volontariamente hanno deciso di inviarmele. Si vero, una fotina ci si scambia sempre per capire un po con chi si chiacchiera ma un conto è questo ed un conto è il gioco di per se.
Ah, ogni foto che ho messo rimediate in rete o galleria fotografica, è stata autorizzata. Ho rimosso quelle le cui autorizzazioni erano rimaste su Facebook, su profili chiusi e non recuperabili. Ci fu un tale al quale non avevo chiesto autorizzazioni ma che aveva tutti i links di attribuzione e quindi di pubblicità che mi fece togliere la galleria. La legge americana non ha finestre discutibili: o si hanno esplicite autorizzazioni o non si può fare un cazzo. Per questa ragione tutti i miei lavori sono depositati con relativo copyright su siti americani (chi ha orecchi, intenda). Il signore in questione le fece rimuovere ovunque senza una ragione logica esplicita. Quelle sue foto taroccate, seguitano oggi a distanza di anni a girare per la rete senza attribuzione.
Ogni santa volta che ho messo delle foto esplicite,  comunque non riconoscibili e taroccate, ho chiesto l'autorizzazione. A scanso di equivoci, tutte queste sono salvate in duplice copia insieme al materiale. In un paio di casi gli strumenti offertami da you tube e anche da programmi professionali,  non hanno offerto garanzie di anonimato a che l'identità delle persone sia sufficientemente garantita e sono state rimosse. Per tutto il resto, ho tolto anche gli scherzi, più o meno espliciti senza che mai ne fossi obbligato. Tutt'ora ho tanto materiale che potrei tenere on line senza violare nessuna legge ma non me ne frega una beata minchia e siamo al punto. Mi pare semplicemente una cosa stupida. Se una foto fa relazione allora mi sta bene. Se una foto fa un po di sano e sottolineo il sano esibizionismo, mi sta bene. Se una foto ricorda un momento trascorso assieme, mi sta bene ma oltre a questo, anche di poco no. Semplicemente le persone per quello che mi riguarda sono persone e tali rimangono come le tigri. Ovunque le sposti rimangono persone e tigri e vanno rispettate. Ah, il rispetto va SEMPRE nei due sensi altrimenti è per definizione un diritto irrispettabile. Ribadisco di nuovo che ogni diritto nasce da un dovere e senza questo non c'è nessun diritto. Semplicemente non esiste. Se ho un bel pacco di materiale di qualche singola persona è perché ho creduto alle sue promesse fasulle, alla sua lealtà che non c'è mai stata, ad una relazione che non c'è mai stata ma da come è andata, solo il tentativo di divertirsi e di uscire da qua con le mani piene di roba che non gli spettava. Nel caso dissi di metterle on line ma in un luogo riservato che avessimo potuto rivederle tra qualche anno e farci pure due risate in simpatia. Dell'account dove c'era il materiale, lei aveva le password.  Di nuovo peccato, non aveva ovviamente intenzione di far durare il tutto finito l'interesse. Si rompe il balocco, si butta via il tutto e sotto a chi tocca. Sottolineo nuovamente che non c'è nessuna che possa dire che sia uscito dalla loro vita con qualcosa appiccicato alle mani e che lo scopo fosse quello. Nemmeno se girate il mondo sottosopra e lo scuotete fino a che l'ultimo "cent" non è uscito di tasca. 

C'è un bello scritto sul libro: "Uomini, psicologia e psicoterapia della mascolinità" di Edoardo Giusti e Lino Fusco che recita. 
Trophyism (ricerca del trofeo). Gli uomini vivono la loro maschilità anche in relazione ad altri uomini; ritengono insufficienti le prove della loro virilità e che solo i più valorosi ottengano i migliori riconoscimenti. I corpi delle donne diventano trofei da conquistare per affermare la propria abilità sessuale e superiorità. Lusterman (1997) parla di Don Juanism (fare il Don Giovanni), l’assoluta compulsione a trovare, sedurre e abbandonare una donna, di solito entro il più breve tempo possibile. Il Don Giovanni, una forma di disturbo narcisistico, si sente continuamente pressato a raggiungere il più alto numero di conquiste sessuali spesso l’ottenimento del trofeo è seguito, repentinamente, da un senso di delusione e dal contemporaneo desiderio ardente di ripetere l’avventura. Don Giovanni manca di empatia e ha un bisogno eccessivo ammirazione da parte dell’altro che tende a sfruttare. Nel contesto matrimonio, egli non considera il suo comportamento di ripetuta infedeltà come preoccupante, anzi lo vede come un problema solo ed esclusivamente degli altri, della moglie in particolare che secondo lui chiede qualcosa, quell’attenzione emotiva che egli non le può dare.
Giovanni ha bisogno dell’attenzione, pressoché totale, di una donna che desidera e disprezza allo stesso tempo. È arrabbiato per il fatto avere questo bisogno di attenzione continua, e il rapporto con le donne, riproduzione del primario rapporto con la madre seducente e abbandonica, è caratterizzato dall’alternarsi aggressivo di avvicinamento e scomparsa, passione e vendetta.
La competizione maschile inizia nell’adolescenza, quando i ragazzi competono per essere i primi a “lasciare il segno”, a raggiungere più conquiste sessuali, a farlo con la ragazza più sexy. Questa mentalità, già dannosa in adolescenza, diventa ancora più distruttiva nell’età adulta, quando i “trofei di caccia” dell’adolescenza si scontrano con i bisogni degli uomini di sistemarsi e trovare una compagna per tutta la vita. Mentre collezionare nuovi e differenti trofei sessuali può essere celebrato tra gli adolescenti maschi, è un segno d’immaturità emotiva per gli adulti. Inoltre i corpi femminili, come trofei, non mantengono le loro caratteristiche fisiche. Così il cacciatore di trofei, inizialmente soddisfatto della moglie-trofeo, deve fare i conti con la terribile realtà che suo premio possa perdere la sua luminosità, mentre altri premi potenziali avranno un fascino più irresistibile.
Un altro aspetto di questa mentalità la rende particolarmente pericolosa. I trofei, una volta conquistati, sono considerati proprietà del vincitore, simbolo fisico permanente di realizzazione e valore. Ma le donne non vogliono essere oggetti passivi e affermano il diritto di scegliere con chi trascorrere la propria vita. Per gli uomini questo è inaccettabile apprendono a erigere un muro per difendersi dall’eccessivo coinvolgimento emozionale, sviluppano una sessualità non relazionale e viene insegnato loro a sessualizzare tutti i sentimenti di vicinanza fisica ed emotiva. Il risultato è che diventano incapaci di vivere un’intimità, che non sia esclusivamente sessuale e di costruire e mantenere relazioni stabili e durature. Ad esempio tra i pari dello stesso sesso c’è un panico omofobico e l’amicizia con le ragazze è contaminata da compulsive coloriture sessuali. Sono poco addestrati a distinguere sesso e intimità, essendo cresciuti in una cultura che, generalmente, presta scarsa attenzione ai loro bisogni relazionali ed esalta quelli sessuali.

Vi ci vogliono i disegnini si? :) Eccoli e se non li capite, non avete bisogno di uno bravo. Semplicemente non c'è niente o quasi da fare che tentare un'altra vita per crescere e non rimanere bimbi. Non è scritto per offendere qualcuno in particolare e neppure in generale ma solo quello che si vede troppo spesso e che non mi piace.

    +  


La "mia" lotta nel corso degli anni, troppi a dire il vero, è sempre stata questa e di nuovo questo blog ne è pieno: riuscire a conciliare la "cosa" nel gioco (inteso come forma di amore e di empatia), con la persona che indiscutibilmente si trova ad essere in quella situazione. Una lotta tra la ragione e la perdita della stessa. Dal piacere di stare insieme e di conoscersi ed approfondirsi fino a darsi tutto con sincerità, lealtà e rispetto ed il distacco ed alle volte della freddezza e crudezza delle pratiche che si vanno a fare senza perdere il senso della ragione. Ci sono riuscito? Non sempre. Alle volte ti innamori troppo ma più spesso trovi persone della sub cultura umana che del peggio ne fanno lo scopo di vita.
Io non sono il meglio, do il mio meglio ed è diverso ma per dio, non voglio essere mischiato alla massa informe, non-pensante ed insensibile che troppo spesso si trova in giro soprattutto sui siti a tema.
Si vedono pure come una serie di papere idiote (nessuna offesa per le papere è), un certo numero di femmine, fare a gara a chi è il trofeo più ambito.
Poi di nuovo si domandano perché:

e' il semplice fatto che seguitano a succhiare il primo non coscienti ancora che hanno ancora in bocca il secondo. Il guaio è che con un po' di abbigliamento o alle volte anche senza, pensano di essere degli dei. Poi ci vuole uno bravo. Mah, la merce avariata è difficile recuperarla. Opinioni.




venerdì 18 novembre 2016

Dolci catene

Si lo so che è una "cazzata". So anche che non credo negli angeli come fanno tutti ma è dolce e bello e me l'ha inviato una cara "amica" qualche giorno fa. Così lo metto qua. Vogliate o meno condividerlo, crederci o no è semplicemente un pensiero positivo e mi piace tanto, specialmente dopo tanta emme.
Ecco:

Leggilo tutto ... è speciale ............   Questa notte ho pregato un angelo di vegliare su di te, ma lui è tornato indietro

Gli ho chiesto: "perché?"
L'angelo mi ha risposto: " gli angeli non vegliano sugli angeli".

Nel tuo mondo ci sono 20 angeli per te

10 di questi dormono, 9 giocano e 1 sta leggendo questo messaggio .

Continua a leggere non è uno scherzo.

Gli angeli si sono accorti che stai lottando contro qualcosa

Essi dicono che è già superato.

Hai ricevuto una benedizione

Se tu credi negli angeli, manda avanti questo messaggio, non ignorarlo.

Due grandi cose si sistemeranno

Questa notte nel tuo animo.


Lascia che tutto accada

Domani sarà in assoluto la giornata migliore.

Invia questo messaggio a 10 amici (incluso me).
Se non lo ricevo di ritorno, penserò che non ne faccio parte.
Non appena riceverai 5 risposte, qualcuno che tu ami, ti sorprenderà dolcemente.

L'inferno

Bon, nomi di fantasia e tutto opportunamente mascherato.  È una storia vera, quindi evitiamo accuratamente di far sì che qualcuno vi si riconosca. Cercherò di mascherare anche il sesso degli "attori" di questa storia.

Tanti anni fa c'era una coppietta felice con un figlio. Uno dei due entrò in intimità con un altr*. I soliti discorsi che si fanno quando comincia ad esserci del tenero oltre che a del buon letto. Cosi i mi piaci vengono sostituiti da i vari ti amo e che si può fare per avere di più.  L*i cosi decise di lasciare i/l/a consorte ed andare a vivere con l'altr*. Ovviamente il tutto fu discusso assieme.  Arrivati al momento di uscire di casa, dalla famiglia l*i indovinate che cosa gli disse? Dai che è facile!!!
Che aveva capito male, che non intendeva questo, che erano cose che si dicono al momento ma che l*i non aveva nessuna intenzione di trasformare questa relazione tra amanti. Nova è? :) Sorrido perché è il tono ma non c'è assolutamente niente da ridere.
http://broomsticker.co.uk/
L*i non fece discorsi. Una volta rimasta sol* a casa,  prese il fucile da caccia, ci mise due cartucce, l'appoggiò sotto il mento e bang! Capelli, ossa craniche, materia grigia e pure qualche dente e pezzi di lingua, spalmati a rosa sulla parete di casa. Un figlio coetaneo che rimase senza un genitore per via di una testa di cazzo galattica. Pensate che dopo questa esperienza abbia smesso? Manco per il sugo dei maccheroni. Cambiava paese e ricominciava da capo. Sempre la stessa storia, sempre la solita. All'epoca chi pensava che fosse una psicopatia? Nessuno!  Dicevamo che era una testa di vuota incapace di prendersi delle responsabilità.  Adesso lo sappiamo tutti eh.
Un giorno una persona nuova si vide in paese. Le voci giravano veloci e tutti dissero cose del tipo: ci risiamo, sotto un altr*, poverett*. Così alla prima occasione gli chiedo cosa ci facesse qui e l*i racconta che è andat* a vivere con st* tip*. 
No, amic* mi*, scappò di bocca... e gli raccontai tutte le porcate che questa persona ha combinato e che sono quelle che si sanno. L*i cade dal pero perché non ci credette e non gli parve possibile ma promise di stare con l'occhio alla penna e piano, piano viene fuori lo stesso identico refrain. Così l*i prende tutti i carabattoli e se ne tornò a casa sua ricostruendosi una vita per quel che gli rimase. Qualche tempo dopo venne a trovarmi e mi ringraziò di quanto successo.

L*i non ha mai smesso di comportarsi così.  Mai. Una volta ebbe un incidente con la suaauto sportiva  vicino a qua. Non mi ricordo chi c'era con l*i ma arrivati li, si preoccupò di più dell'auto che del passeggero e dire che entrambi non erano messi bene. Cosi è chiaro cosa quest* signor* combinano e non posso che amarli alla follia. Li amavo prima, gli ho amati durante e gli amo ancora in un modo che proprio... è! :)

Ah, non vi fu nessuno che l* incriminò per istigazione al suicidio e non c'erano foto nel mezzo, nessuna. Chi ha detto che ne uccide più la penna che la spada? Ecco, le parole fanno uguale. Meglio se sono solo parole, non vi sono prove.  Se le hai con questa genialata della privacy, il santo graal degli anni 2000, non puoi usarle quindi si da valore a queste brave persone. Possono santificarsi ogni nuov* pulzell* e pulirsi la bocca e la facciata come se fosse immacolata. Non c'è un senso in tutto questo se non l'aver legalizzato l'abuso. Con internet è tutto più facile, spero che ne conveniate.  Profilo nuovo ma anche no e dritti come il TIR a 18 ruote addosso al/la pover* pulzell* che gli passa davanti. Pss una nota per un* lettore/rice a caso: ti trovo anche se cambi galassia. Per te non vale. :))))))

Una delle ragioni per cui non mi piacciono i munch e gli incontri di gruppo è proprio questo. Non devo andare d'accordo con tutti perché tra quei tutti, una testa di cazzo c'è o è un miracolo di no. uno su dieci, dicono le statistiche se non sbaglio e non li voglio tra le scatole che siamo maschi che femmine. Voglio sperare che da qua impariate qualcosa per lo meno a conoscerli e prendere i dovuti provvedimenti se ci siete caduti nonostante le accortezze. So che è difficile anzi, difficilissimo ma è il quant
Come diceva la doc, continua a seguirmi e non capisco il perché o meglio, visto che non ci sono riferimenti riconducibili o che ne svelino l'identità,  l'unica ragione è che sia vero quello che la doc ha da dire: si nutrono dei vostri sentimenti, si sentono importanti così,  sempre al centro dell'attenzione come protagonisti del male che distribuiscono gratuitamente a piene mani senza limite e soluzione di continuità. Fulgidi esempi di umanità e di sensibilità.  Però scopano anche senza limiti, se vi basta un cazzo o una fica, accomodatevi, di sicuro potrete divertirvi fino a che dura, poi l'inferno sempre che non vi siate già prima. Prendetela cosi.  Se è vero che il SM ti fa vedere la vita ed il sesso in un altro modo, anche loro dopo che ci hai battuto il muso devono essere visti con altri occhi e per quello che sono e dopo hai pace.

Chiedetevi però cosa faccia sbarrocciare a tal punto qualcuno da fare gesti simili, da non avere più fiducia nel prossimo,  da sentirsi cosi fuori da non riuscire più a ragionare in modo lucido, In fondo sarebbe sufficiente fregarsene. "Morto un papa si fa un papa e un cardinale" si dice. Se uno se ne accorge, dovrebbe ritenersi fortunat* e di trovare la libertà da un legame distruttivo. Ecco, io questo non so spiegarlo bene visto che non sono un doc e quello che so, sono solo le basi. L'esempio che seguita a venirmi alla mente riguarda sempre l'ambiente storico-militare. Anche questa è una storia vera. Un tedesco andò da un contadino e gli fregò una gallina. Il contadino non fece storie, prese il fucile e gli sparò alla schiena. Così l'ufficiale prese dieci persone a caso dal paese e mise tutti in fila nell'aia per fucilarli. Arrivò un altro tedesco che riportò il furto del pennuto e l'ufficiale rimandò tutti a casa. Questa storia me la raccontarono un paio che erano li in fila.
Prima domanda: come ci si sente a pagare per qualcosa che non si è fatto? Risposta: non è spiegabile, ti tremano le mani ed il cervello non riesce a pensare. Nonostante tutto non pensi che spareranno. Ti sembra completamente fuori di testa anche se sai che sei finito li per quella ragione.
Seconda domanda: se quell'altro non fosse stato onesto, quei dieci sarebbero morti per nulla. Solo un atto di coscienza li ha salvati.
L'effetto e lo stesso. La tua vita crolla, è come se non ci fosse futuro. Ti senti morire dentro ma nel caso non capisci il perché e non c'è nessuno che prende la tua parte o che prova a rimettere le cose a posto e ti sembra talmente impossibile da non sembrar vero. Vivere in un incubo. Reale. Tanto da non far più capire più cosa sia giusto o sbagliato. Cosa fare per uscire dall'incubo. Come comportarsi. A cosa credere.

Più volte avevo fatto esempi e similitudini tra il nazismo ed il Daesh che sono figli di un narcisismo di stato e religioso e per il quale la vita altrui non vale niente. Ebbene, se si fossero fermati ad una semplice deportazione il loro crimine non sarebbe stato diverso. Avevano ed hanno ridotto il valore della vita altrui (non importa se da un punto di vista razziale o religioso), al nulla togliendo loro tutto: la dignità,  il lavoro e la stessa esistenza. Gente che sparisce alla vista di altri semplicemente perché considerati nulla. Pensate e decidete voi come risolvere e fermare questi qua. Non siamo in guerra, non si possono adottare soluzioni drastiche. Sono persone malate di disumanità e si sentono degli dei. Non ci sono pasticche, vaccini o flebo per fargli guarire. Sono condannati al loro stato vita natural durante e per tutta la loro esistenza non faranno che distruggere vite altrui spesso non coscienti della loro follia. Provate a far cambiare idea ad uno normale che già è difficile, vedo me e provate a far cambiare idea ad un folle che non sa di esserlo. Magari l'assenza di sentimenti è un retaggio di una vita ancestrale e che serviva a sopravvivere nei tempi passati, non lo so ma se un dio c'è e ci ha fatti a sua immagine e somiglianza, allora ha sbagliato stampo. Molti animali inferiori, nonostante siano predatori, hanno dei sentimenti, questi no.
Ahhahaha ehm. tanto per
Ridere dai. ))))
Bisogna dissacrare un po.
A proposito di storia visto che ci siamo e siamo anche pure ai terremoti. I Friuli, poi l'Irpinia, poi che c'è stata che non ricordo, l'Emilia-Romagna e non ricordo. Beh da noi i soldi se li son fregati quasi tutti o non li hanno dati. Ecco, non ricordo se a Gemona o Osoppo, paesei completamente rasi al suolo, il sindaco si mise in tasca 20.000.000 delle vecchie lire. Saputa la cosa, una sera una coperta in testa e lo fecero morbido. Il giorno dopo i soldi erano al suo posto e il sindaco dimissionario. Allora funziona dico! Me lo chiedo insomma e mica giustifico ma prendo atto di quello che è stato e ci ragiono un po su. Poi vi dico di non farlo mai che ci deve pensare lo stato e le sue leggi a fare giustizia ed infine vi spedisco tutti a fanculo, ipocrisia copresa. Così,  perché mi va. Solo per questo. 
Credo di aver sviscerato il problema abbastanza. Ricordate però che una delle forme di difesa naturale è diventare come loro. Siete pronti, davvero???

giovedì 17 novembre 2016

Quantum leap II

Da dove comincio? Muble, muble. Ecco, vediamo... l'altro giorno mi son fatto in film: "American snipers", storia vera di un cecchino Seal di nome Chris Kyle. All'inizio un tipo per imbroccare una pulzella in un bar che diverrà poi la moglie di Chris, si toglie la fede nunziale e lei si accorge, così lo sgama. La stessa cosa successe a Firenze con due pulzelle che tentai di imbroccare ma l'amico fece la stessa manovra e anche loro si accorsero e mi fece andare in bianco. Brutta roba tentare di prendere per i fondelli i prossimo. Nessuno in linea di principio vuole essere preso per i fondelli nemmeno nell'approccio, figuriamoci dopo un po'.
Da un punto di vista tecnico fidarsi di una persona sana anche nelle cose più semplici ti salva la pelle sempre che quella sia onesta e leale. Pensate all'HIV, pensate ad essere legati, frustati, alla cera e a tante decine e decine di pratiche che si possono fare in un rapporto di letto in ambito SM. Dal punto di vista sentimentale una persona normale è passata nel corso della sua vita da esperienze belle e meno belle e quando va a letto con qualcun* desidera anzi, ha bisogno per lo meno di una certezza oltre alle garanzie fisiche,  di sapere che ripone i sentimenti in una persona che non li userà contro di se e che saranno rispettati e custoditi. Per questo non importa avere una laurea, basta essere sinceri, onesti, leali. Empatici.
Bene mi pare chiaro a tutti che chiunque fondi il proprio lavoro sull'apparenza, abbia qualcosa da nascondere che non vuole che sia rivelato. Incompetenza, inesperienza, quel che si vuole anche magari il solo voler apparire sopa le righe. Egocentrismo appunto.
Per anni inesperte teste di cazzo si sono mascherati e vestiti da Dei ingannando nelle tecniche altrettanto idiote e vuote pulzelle in vena di provare. Da questo prese forma il blog. Spesso e volentieri dietro a questi fulgidi esempi di genere umano non solo si nascondevano degli inadeguati tecnici ma anche degli immensi narcisisti disposti a tutto pur di raggiungere i propri scopi. Facile trovare materiale da plasmare qui. Dalle"bambine" a cui gli prude troppo la passera a quelle a cui piace essere al centro dell'attenzione e quindi le feste, le legature sui palchi, fare la modella, essere la tipa del tipo più in auge al momento.  Il set fotografico e via cosi in una lunga lista di esaltazione dell'ego femminile.
Son diventate famose le bugie patologiche del tipo che racconta di non avere un harem e poi si scopre che se ne spupazza due o tre assieme e succede un bordello. Beh, queste cose non si sono letteralmente contate. D'altra parte son difficilmente verificabili e fanno però più parte di una cultura basso-popolare per inzuppare il biscotto. Generalmente si scopre il tutto dopo poco. Già per me queste cose non si hanno da fare per principio. Intanto non sai come va la vita. Esci con XXX e arriva una YYY che ti dice che vuole provare. Personalmente dico a XXX che tal YYY ha idee porcelle e avverto contestualmente YYY che esco con XXX. Non ho mai visto volare insulti nemmeno altra roba tipo piatti, coltelli, sedie e pure il pranzo del giorno. Anzi, l'esatto contrario. Come procedo poi con le due, me lo tengo per me che poi imparano. Naaaa. Mi piacciono le noccioline mentre vi tirate le sedie, i piatti, etc., etc.. Posso solo dire: date amore e non egoismo. Date verità e non falsità. 

Così arrivo al punto: chi è il narcisista?
Intanto è un* che non ha sentimenti, in genere è anche un* bugiard* patologic* perché è attraverso le sue bugie che ottiene i suoi scopi. Ottenere quello che vuole. Divertirsi, lavoro, politica, relazioni tra amici non importa. Qualsiasi sia lo scopo che è prefissat* di ottenere. Lo farà dandovi prova che invece è coerente con quello che dice fino a che non avrà conquistato la vostra fiducia. Si ricorderà delle date importanti, vi coprirà di attenzioni dimostrando verso di voi una sensibilità fuori del comune. Mentre per voi quell* è una persona da rispettare e vivere, per loro voi siete una cosa da possedere. Non hanno nessun rispetto di fondo per la vostra vita, per il vostro lavoro, per quello che pensate e sentite. il vostro lavoro è loro per diritto e non se ne discute. Loro vi danno la "vita", voi siete un possesso assoluto e per questo fanno il vuoto intorno a voi anche dandovi tutto quello che vi aspettate sentimentalmente o l'illusione di ciò attraverso l'accondiscendenza, in modo che vi sentiate appagat*, fiducios* e che abbassiate ogni possibile difesa perché possano disporre di voi come meglio credono poi si rivelano. non avendo niente dentro non hanno niente da dare. Lo scenario si apre a mille possibili strade. Scappano con la vostra roba, vi accusano di tutti i mali della loro vita, alla fin fine lo sbaglio siete voi che avete frainteso, che non gli lasciate in pace, che gli state troppo addosso,  insomma tutto il contrario di quanto prima.
Il risultato finale è che la persona che credevate di conoscere semplicemente non esiste e non è mai esistita: l'hanno creata loro come un essere perfetto ma virtuale. NON C'E'. Tutto quello che avete vissuto, che l*i vi ha dato è stato solo un'illusione. Una mera viscida, lercia falsità.

Quindi no, non si dimentica. La parte più difficile è il conoscere di nuovo, prendere atto della vera persona che si ha davanti. Non è un amante premuros* e attent*, è un* irresponsabile abnorme menefreghista ed egoista.  Il loro cambio di comportamento vi porterà prima a pensare cosa gli stia succedendo, poi a cercare di farl* ragionare e non riuscendovi, o a subire ogni possibile genere di angherie e soprusi ed abusi, oppure a scappare e cercare di ricostruirvi una vita. No, non si può dimenticare. Non giustifico, non del tutto quelli che danno di matto e li prendono per il collo ma capisco le ragioni ed il perché.  Mi pare ancora più scemo andare a pensare che non ci sia nessuno che reagisce anche in malo modo perché il malo modo è quello che hanno ricevuto. Direi pure il pessimo se non il peggior modo. Qualche tempo fa mi diceva un militare che oggi le denunce fioccano. I tribunali sono intasati ed ottenere giustizia in questo paese è quasi una mera illusione. Venti anni fa si risolvevano le cose tra loro e quell* in genere capiva. Non so se avesse ragione, ma visto il proliferare di tali assurde teste di cazzo, comincio a pensare che non fosse del tutto sbagliato. Due scoppi anche minacciati del tipo: "o l'abbozzi o ti rompo" e finita li. Testa di cazzo ridimensionata in meno di dieci minuti.
Non voglio raccontare storie vere successe qui e causate da comportamenti narcisisti a persone che sono addirittura arrivate al suicidio. Ho visto persone credere di cambiare la loro vita e di aver trovato un* partner seri*, adult* e coerente ed invece hanno trovato solo un fiore reciso che dona solo morte nelle sue assurde bugie, presunzioni e nell'incapacità di assumersi le sue responsabilità come un qualsiasi sano essere umano. Questi non sono umani, sono talmente assurdi da non sembrare veri. Hanno il corpo e la voce come tutti ma non sono come tutti. Vivono nel loro mondo ed anzi, sono essi stessi il mondo e tutto il resto ai loro piedi. Hanno una giustificazione per tutto e non è MAI colpa loro e se l'ammettono, ci caricano su una serie di pretesti e giustificazioni tali da far sembrare che non si potesse fare altrettanto. Ebbene, qualcun* ci crede. Sveglia!

Si, la legge li protegge e ribadisco che è mica sana sta legge. Proprio no.

Bene, finita questa storiella che tale non è, sappiate che c'è un modo per far girare le palle ad ogni narcisista psicopatico in circolazione "colpite" le loro cose.  Loro non sono in grado di capire il dolore se non quello fisico. Loro posseggono tutto anche i loro figli. Colpite legalmente i nastri, i dischi, i cd che si sono portati via. Lasciateli in braghe di camicia perché è l'unica vera cosa che gli fa effetto. Non potrete mai riprendervi la vostra vita senza averne subito gli effetti oppure metteteci sopra una pietra tombale di proporzioni bibliche in modo che non possa essere spostata più.  Oddio, se quando la mettete gli centrate, poco male, non si è perso niente.
Ieri una cara "amica" ha postato questo:

"Spesso ho chiuso il profilo per allontanarmi da persone e situazioni spiacevoli che pur cercando di ignorare mi davano comunque fastidio. Non ne posso più di leggere di persone ipocrite e false, di considerare amiche persone che mai lo sono state e mai lo saranno, non mi interessa cosa facciano gli altri nel proprio privato purché il loro modo di essere falsi non coinvolga moralmente me o persone che frequento. Non mi interessa con chi vai a letto, se sei di destra o di sinistra, se sai usare i congiuntivi oppure no. A me interessano le persone genuine, punto. Sarà  l'età, sarà  presunzione, sarà qualsiasi cosa, ma mi son rotta le balle. Non mi farò più condizionare da niente e da nessuno, chiuderò con questa gente. Gli altri sono liberi di andare o di restare."

Si, è anche l'età. Se già è poco concepibile un bimbo ineducato egoista non in grado di socializzare ma che lascia tempo educativo alla correzione, diventa assolutamente intollerabile in persone adulte che dovrebbero essere in grado di capire cosa fanno e di assumersi la responsabilità delle loro azioni.  Dimenticavo come al solito. Visto che la loro morale è poco superiore a quella di un ranocchio prepotente, in genere a letto funzionano. Se si mettono in testa che vogliono divertirsi, lo faranno eccome pensando quasi esclusivamente per se. Compris?
Namaste.

lunedì 14 novembre 2016

Quantum leap

Amica mia, la "vecchia scuola" diceva che in caso di innamoramento, bisognasse rompere la relazione. Il troppo attaccamento "rovina" il rapporto. In effetti è molto difficile avere l'equilibrio sufficiente da maltrattare chi sta sotto e allo stesso tempo amarl*.
Il vero problema è che da quando qua sono arrivati cani e porci irrispettosi per tutto e tutti, il problema si è fatto serio.
Vero che bisogna avere il giusto distacco ma il troppo distacco è narcisismo, mancanza di empatia, sentimenti zero quindi manco "non cura" del partner ma solo legato all'utilizzo.

L'assoluto distacco è narcisismo puro, quindi ci cosa andiamo a parlare di appartenenza e legame che è una delle basi del SM. Con un* narcisista non è possibile stabilire nessun legame semplicemente perché sono come ho scritto su: non hanno sentimenti. Li professano, te li dicono ma poi zero.
Quindi che ne so, la targhetta, il collare, l'anello che dovrebbero essere simboli di un qualcosa che comunque arriva dall'anima e dalla cura dei sentimenti prima ancora che del corpo, diventano simboli vuoti di possesso e di dominazione e sottomissione.

L'SM dovrebbe essere Sano, Sicuro e Consensuale. Non c'è niente di sano in un rapporto narcisistico fidati. Non c'è, nemmeno niente di consensuale in un rapporto tra una persona empatica ed una narcisista perché sfido chiunque a volersi mettere nelle mani di un* a cui di te non frega assolutamente niente. E' invece un rapporto distruttivo per l'empatic*, quindi non è manco sicuro.
Adesso faccio il solito discorsetto che conferma la regola. Bene, già nel 1979 se qua non uscivi con qualcosa di "firmato" non ti cagavano nemmeno. Se andavi firmato nella terra dei draghi non ti filavano proprio se non mostravi cosa avevi dentro. Ci fu una storiella su cui ancora ridiamo di uno di noi che se ne usci tutto alla moda e che fu l'unico a non essere filato. Non perché fosse brutto ma il non saper spiccicare parola o il farsi tradurre cose poco inerenti alla conoscenza e prive di simpatia non fece strada così uno gli disse: "Forse non hanno capito l'abbigliamento" e li giù ridi mentre un altro se ne uscì con un: "Ma ce l'avevi messa la traduzione bene in vista"? Ecco. Oggi qua è di nuovo uguale. Io seguito a rifiutarmi di mettermi in divisa (giacca e cravatta), di portare il  mio orologio da diverse migliaia di euro, i gemelli e così via. Mi pare una stupidità enorme concentrarsi sulla forma quando è più importante conoscersi stando a proprio agio che dovere stare impettiti e attenti alle macchie ed alla postura. Però se qualcuno vuole marciare e dire signorsì devo dire che mi piacerebbe fargli "sputare un po' di sangue". Adoro strapazzare i coglioni. Della serie: "Chi è laureato faccia un passo avanti! Ecco, a pulire i cessi". Qui siamo tutti uguali e quando hai capito il concetto, ritorni laureato.
Siamo in italia e qua i coglioni si moltiplicano come meduse in acque povere di ossigeno, figuriamoci in un mondo fatto di sesso forte e di simboli. Come dare del miele alle api, uguale.
Quando mi sono innamorato io, me sono andato ma quando mi fu detto il contrario mi sono sentito un cane a spedirla a quel paese. Imparo o almeno ci provo, dai miei errori. All'amore non bisogna MAI sputarci su. Semmai, quando esagera, bisogna per lo meno tentare di ridimensionarlo o per lo meno fino a che la pu....a, seguitando a dichiararti amore incondizionato, non se ne va scopazzando con qualcun altro senza dire niente. Questo per quanto mi riguarda, vanno entrambi a fanculo, sola andata. Psss, posare le cose, tutte, sono le sole robe che gli importa e con cui puoi fargli giare i coglioni. Le cose che rubano. Tanto più aspettano, tanto più maturano interessi ma le posano tutte.

Infine ci sono i casi di narcisismo pieno. Quelli che come la scaloppina impanata e pure mezza toscana che dice di amare, che ti chiede amore e impegno, che dimostra di tenere a te e via così fintanto che gli fai comodo. Non voglio parlare dei master che quelli già raramente esistono qui son tutti nati imparati e le miss troppo spesso nel limite tra la puttanaggine e il porcellesco in cui loro difficilmente sono in gioco. Forse si vergognano a svestirsi, boh. Forse il vestito gli fa sentire più importanti, non so. Qua si dice che certa gente "ha mangiato una minestra di pertiche". Beh, sono indigeste.

Parlo della mia esperienza, non voglio mettere in mezzo amici o amiche o altri soggetti di cui conosco nome, cognome e nick se non pure l'indirizzo che del distacco ne hanno fatto una ragione di vita. Psss fare SM senza rispetto, lealtà, sentimenti ed empatia, è come tentare di cucinare un mattone e mangiarselo senza manco avere padella e fuoco. E' chiaro questo concetto si?
Ebbene, nel bene e nel male tutta questa roba alla lunga verrà a galla. Siamo come siamo e come dice un altrettanto valido proverbio: "Puoi ingannare una persona per un giorno ma non tutto il mondo per una vita," quindi è bene parlarne prima.

Perché se qualcuno è sposato, verrà fuori questa relazione e succederà un patatrac. Già qua 94 su 100 non capiscono un cazzo per evidenti limiti naturali, figuriamoci ad andare a spiegargli la differenza tra un marito ed un master o vice versa. Quell* se non ti ammazza, se la rifà con tutto quanto a disposizione che sempre come si dice: "Ognuno vuole la moglie troia ma quella di un altro" e quando i accorge che è la propria la troia imperiale, va su tutte le furie prima di tutto perché si sente un coglione. Psss lo sei anche senza fare nomi né nick. Se invece è la parte contraria ad accorgersene, la coglionaggine spesso raggiunge limiti insopportabili. Se ti trovi un narcisista violento, poi succedono pure degli incendi o omicidi non propriamente graditi.

Ribadisco il concetto: siamo fatti tutti uguali apparentemente fatta eccezione per diversi rapporti d'altezza, forma degli occhi, bocca, naso, colore della pelle e siamo tutti uguali nei diritti e nei doveri ma dentro NO, non siamo tutti uguali ed è questo che ci frega. Diamo per scontato che la persona davanti sia uno "come noi" ma non è così.
Per fare una differenza lampante tra uno empatico ed un narcisista:
Il primo. Devo tenere di conto di questo mondo perché poi lo lascerò ai miei figli e agli altri. Se vai nel bosco a fare pic nic, riporta tutto a casa che domani un altro vorrà venire a fare pic nic e vuole pulito.

Il secondo: vivo una volta sola, me la godo. M'importa una sega di quello che succederà al prossimo e se vai a fare pic nic, fregatene. Il problema è dell'altro.


Sempre per il come: un gesto violento o
una carezza. Ecco, deve rimanere una
carezza e se non capite come, non
importa. Meglio. 
Così dobbiamo stare attenti a cosa si sceglie di fare e come. Tutti scopano, il punto è il come. Tutti amano, il punto è il come. Tutto mangiano, bevono, dormono e vivono e il punto è sempre il come. Quindi quando ci si butta bisogna tener conto di tutto questo e delle conseguenze nel bene e nel male che le nostre azioni provocano anche nei confronti di noi stessi. Le azioni, le esperienze ci cambiano anche in modo drastico perché questa rimane vita. Quindi o siamo degli incoscienti oppure vanno pesate. Il rischio più comune è e rimane di innamorarsi di qualcun altr* di cui di te non gliene può fregar di meno e non è poco. Nessuno si mette nelle mani di qualcun altro se non si fida (sempre che sia sano di mente), ed il titolo spesso autoprodotto, qua non è di nessuna (e ribadisco NESSUNA), garanzia. Poi valuta l'interesse che sia fisico o mentale e/o in quale percentuale ma detto questo, tutto ciò che esula da questo contesto o è frutto della comune italica idiozia, oppure del non riuscire a tenere a freno topa e pisello. Il che sposta poco il problema. Namaste.






domenica 13 novembre 2016

Pdor


È la cravatta, elegante e distratta,
Lo scettro perfetto del signore più abietto.
Elegante, distante, un uomo rampante,

Seduto e perduto su un trono scaduto.
Sei quasi un dottore che non da l'amore,
Ma prende e pretende immonde faccende.

Tu ubbidisci, in silenzio annuisci,
Ti inchini si prone al divino padrone,
Che va ammirato, servito, adorato.

Il nuovo vestito del dio investito,
Si chiama gessato, alla moda indossato.
E l'appartenenza è solo apparenza,

Ma basta la lista, nei munch bene in vista.
E ti metti in posa ma non sei una sposa,
Un sol numeretto già pronto nel letto.

La cena, il guinzaglio, l'abbandon è un abbaglio.
Fiducia ed amore non han più colore.
Il rispetto è silente, il vero è più niente.

Porosi vocaboli di anime deboli, fragili.
Non v'è mai confronto mal sol tornaconto.
Così il parlare è sol denigrare

Chi mina la folla che delirante s'affolla
Intorno a coglioni e mai eccezioni.
Vien male trattato e mai rispettato.




venerdì 11 novembre 2016

Domanda da fet

Il Sig. Poljakov posta questa domanda:
"Passando in rassegna i vari profili ho notato alcuni tratti estetici per nulla dissimili tra leggenti®:
Con i dominanti omini è il giacca/camicia/cravatta, confezione in ambiente di lusso, spettàbile posa plastica da Badtaxidermy. Tra le dominanti il tacco x∞ Cm, corsetto vittoriano e posa sopracitata.
L'inevitabile foto di insaccati appesi, e per gli amanti del nylon l'immortalo a busta da rusco o scovazza non è ammissibile non proporla. Insomma tesi la maggior parte dei profili contengono una di queste foto. Ebbene, considerando che ogni foto -anche del medesimo soggetto- è diversa e comporta diversi gradimenti. Mi chiedevo, questi leitmotiv preincartati effettivamente attraggono voi (Noi) spettatori?
NdA: Con il preambolo alla domanda non c'è alcuna volontà di biasimo."

Egregi lettori. E' quello che è. L'SM oggi è figlio vostro, delle varie 50 sfumature di grigio e della forma, apparenza pura con il vuoto assoluto dentro se non la perversione. Siete un po' tutti figli di un protonarcisista se non due in cui l'interesse è soddisfare il piacere del momento. Non c'è altro in ballo. Per quello che mi riguarda, rimane una costante ed assoluta delusione ma la mia poco importa. Quello che conta è che vi divertiate e sempre dal mio modesto punto di vista che vi facciate anche il peggior male possibile a vicenda. E' bello essere spettatori di una così drammatica e insulsa esperienza di vita in fondo, ti risveglia alla realtà di ogni lercia pu.....a (usate voi a piacere "lzell" o "ttan" da mettere in mezzo), che per dritto o per rovescio è passata pure di qui. Ribadisco che se quello che ricevevo 10 anni fa, erano pressappochisti tecnici, adesso ricevo questo:
XXX: "That's awesome! My story isn't as good as yours. My first Master took advantage of me. He's narcissistic and obsessive."
Senza chiederlo, senza aver dato segni o raccontato storie ma solo stando ad ascoltare. Così oggi la mia compagna ha detto una frase che è la chiave di volta e che non ho saputo esprimere meglio: "Questi bastardi fanno del male alle persone che invece dovrebbero proteggere". Così, lungi da me l'idea di salire sul gradino del giudice o di possedere la verità, questo rimane il mio pensiero. Andate negli spazi vuoti fatti solo di bei vestiti, di forma, di immagine e di niente perché quello è il posto di queste "cose" che avvelenano la vita e la sua bellezza giorno dopo giorno. Così, perché credono di poter disporre di tutto e di tutto, anche dei nostri sogni.


lunedì 31 ottobre 2016

Per un'amica

"Lo Shotokan è uno stile non competitivo di Karate-do tradizionale giapponese. Le tecniche dello Shotokan non derivano dalla mera applicazione di forza fisica, sono armoniche e decontratte ma, allo stesso tempo, piene di vitalità ed energia. L'allenamento tende allo sviluppo dell'energia interna (ki in giapponese), al miglioramento delle qualità dell'essere umano e al raggiungimento della coordinazione di corpo e mente.
Lo Shotokan è una forma di Budo, una via di auto-miglioramento, una filosofia di vita; non è semplicemente uno sport né una mera forma di autodifesa. Quale dojo o rappresentante del dojo l'abbia scritto su wiki, non so ma è quel che è ed è quello che sono.

Così ogni relazione non è solo una storia di letto, una storia di amicizia, una storia di simpatia, una storia di intesa ma è un po' come qui, un flusso  , una corrente, un fiume che è composto del tutto. Così amica mia, intanto ti ringrazio delle ore passate assieme ieri dopo così tanto tempo e spiego nel mio modesto, quel che vedo. Non si possono separare le acque del fiume o diventeranno ruscelli se pur belli, incompleti. Così come i raggi della ruota di cui scrissi il post. Ognuno di noi ha la sua storia ed è vero che ognuno la vive in modo diverso anche per il fiume di idee e sentimenti che si porta dentro, sempre che ce li abbia. E' pure vero che ognuno di noi cerca qualcosa di più sempre in meglio, cercare di migliorarsi, qualcosa o qualcuno che in qualche modo ci completi e ci permetta di crescere. Questa è l'acqua in cui viviamo, il flusso del fiume. Se il fiume diventa troppo stretto per noi, non ci resta che cambiare fiume o morire in quello che abbiamo. E' semplicemente la vita non c'è niente da fare. Fermarsi spesso, significa morire. Imparare dal passato: si. Dimenticare: no. Rispettare: sempre.

Il drago ed il diamante, il mio logo.
Si, c'erano e ci sono altre pietre più morbide e ci avevo pensato. Però il diamante è la pietra più preziosa per antonomasia. E' come noi, fatta di tante piccole facce che compongono il tutto e dal suo interno, si sprigiona una luce sfavillante. Così mi venne in mente che in fondo, anche se la riflette e basta, è la luce che conta. Entra bianca e ne escono i colori dell'arcobaleno che è anche il ponte di Ásgarðr (Asgard), il luogo in cui gli gnomi alla cui base hanno nascosto un tesoro. Il diamante è il tesoro, è la pietra preziosa che il drago custodisce e protegge, il suo "tesoro": "tu" e quello che emani.
E' quello che esce che di nuovo è come noi. Se ci danno luce, riflettiamo luce, altrimenti quel che è purtroppo. Sono convinto che noi siamo come la natura che ci circonda. Se mettiamo un animale in gabbia (suggerisco a tutti di leggere questo link sul significato di animale, il più complesso e descrittivo che ho trovato), questo ci rende la rabbia della gabbia magari. Così le pietre e le persone. Ci rendono quello che gli diamo per lo meno quelle intelligenti e sensibili. Quelli che non conoscono sentimenti come la gratitudine e la riconoscenza sono in genere anche quelli che rovinano quelli "sani".

Nikko, Japan: Rinno-ji Temple: dragon fountain (in rain)
Fontana del drago, Giappone
Carrara, festa del
oriente, foto inviatami.
Poi il drago e beh, di questo ne ho già parlato. L'unica cultura che l'accetta per quello che è qua è quella norrena, vichinga. I draghi in oriente sono ovunque. Sono amici e protettori degli uomini. Il fiume dei nove draghi, il delta del Mekong di cui si narra che nove dei (perché così sono considerati), vennero in aiuto degli uomini. "Il Palazzo dei Re dei Draghi (Ryugu) si dice che sia situato in fondo al mare, vicino alle Isole Ryukyu (Okinawa). Esso è abitato da Ryujin (il nome giapponese del Re Dragone). Il Palazzo è anche conosciuto come "La terra sempreverde" nel libro del Professor Chamberlain, egli fa riferimento ad una poesia del Man-yo-shu in cui si legge che le arance vennero portate in Giappone dalla "Terra sempreverde" che si trova a Sud. Ci sono tante storie che riguardano questo mitico palazzo, costruito in corallo rosso e bianco, guardato da draghi e pieno di tesori. I Pesci e le altre creature marine servono Ryujin (link in inglese) come vassalli e le tartarughe marine sono utilizzate come messaggeri. Nella parte Nord del Palazzo c'è la Sala d'inverno dove la neve cade tutto l'anno. Nella parte orientale del palazzo c'è la Sala della primavera dove volano le farfalle e il ciliegio è sempre in fiore. Nella parte Sud del palazzo c'è la Sala dell'Estate, dove i grilli cantano nelle calde sere. Infine nella parte occidentale del palazzo c'è la sala dell'Autunno dove gli aceri sono di colori brillanti. Per un essere umano un giorno in questo palazzo equivale a 100 anni sulla terra." (da http://kanagawatimes.blogspot.it/2014/01/leggende-giapponesi.html)

I draghi sono creature dell'acqua non come si pensa qua. Prendono spesso forma umana ed in genere sono donne bellissime. Sono animali sacri ed i maggiori sono quattro e governano i quattro mari: il Dragone celeste, il Dragone Spirituale, il Dragone della Terra e il Dragone dei tesori nascosti. I dragoni erano considerati una delle otto classi di divinità che veneravano e proteggevano Buddha. Il ruolo dei dragoni nel Buddhismo non è presente solo in Giappone; il Buddhismo più antico insegnava che vi era una classe di serpenti, chiamati Naga, che erano i guardiani della religione. I dragoni del Buddhismo giapponese ebbero origine da essi. Lo Shintoismo, la religione indigena del Giappone, precedente il Buddhismo, possiede anch’esso dei dragoni. Il guardiano dello Shintoismo è Ryu-Jin, un nobile dragone che governa un regno sottomarino.

I dragoni e la famiglia imperiale
Secondo un mito la famiglia imperiale giapponese discende da un dragone. Il “Racconto di Hori” narra la storia del primo imperatore giapponese. Il cacciatore Hori sposò Toyotama, la figlia del re dragone. Essi vissero insieme sul fondo del mare per tre anni, finchè la nostalgia di Hori per il “mondo superiore” lo portò a lasciare la moglie. Toyotama partorì un maschio ed egli ebbe poi a sua volta quattro figli. Il minore dei nipoti di Hori, Jinmu Tenno, divenne il primo imperatore umano del Giappone. L’imperatore Hirohito sosteneva di discendere da Toyotama.
L'articolo prosegue subito dopo (da http://www.notizie.it/i-dragoni-nella-mitologia-giapponese/)


Taiko e si legge Daikò
Bellissimo show ieri. Ho messo 5 spezzoni di video sul canale di youtube. No, non rendono l'idea. Il suono della terra dal vivo è qualcosa da vivere di persona. Così ne ho cercato un altro dove si spiega visivamente il suono.



In Giappone tutto è continua ricerca di perfezione. Nella forma ancorché più che nella sostanza (sbagliato alle volte ma questo è). Sia quando si battono i tamburi con forza o con allegria. Di nuovo: "Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata", in qualsiasi campo il "fiore" si cerchi, anche nella musica. Sotto: Kodo, presso Matsumoto Castle, Giappone. Sul tamburo più alto, il simbolo della trinità Shinto, il Mitsu Tomoe.


Questa cosa dei taiko mi ha fatto venire un'ideuzza ma per ora me la tengo per me è! :) Niente di particolare me a livello mentale e sensoriale credo sia una cosa veramente magica. Non la rivelo perché come al solito qualche genio della lampada, prenderà sta cosa e la farà sua. ノー, Iè, no! :)
I taiko sono il suono degli dei, della terra, non della guerra. Pace, armonia.

Così amica mia, ricerca quello che desideri e ti meriti. Ricercalo con voglia, con passione e con sincerità. Amati perché senza questo, nemmeno gli altri ti ameranno ma tenteranno forse (ma raramente), di aiutarti. L'amore è qualcosa che ognuno di noi si merita e non è un diritto, né un dovere ma un premio per quello che noi distribuiamo intorno a noi. Ricercalo tentando di dare quello che per te stessa desideri e se è destino (Karma né), arriverà. Pensa pure che l'amore non deve fare differenze di razze, religioni e neppure specie, nemmeno tra il più ricco ed il più umile. Ognuno metta quello che può dare e che spesso è tanto ma lo sforzo è far vincere l'amore. Non importa cosa si fa quando ci si incontra. Pensa alla storia di Frederik di Danimarca, ci hanno fatto anche due films e uno: "Un principe tutto mio".

Se si va a letto, a fare una passeggiata o se ci si coccola. Se in un momento di difficoltà o ancora di felicità, si ha voglia e bisogno di vedersi e di sentirsi ed il fondamentale è esserci altrimenti non ha senso manco chiamarla relazione, figuriamoci di letto, SM o meno. Ecco. Namaste.




sabato 29 ottobre 2016

Amore animale - il gatto


Un gatto furbetto si adagia sul petto,
Il dolce rumore, le sue fusa d'amore.
La sua testa rallenta e lentamente addormenta,
I piccoli occhi son quasi dei tocchi.

Giacere, dormire è lenire la tragedia di vita.
Non solo un giaciglio, ma il forte suo appiglio.
È la certezza di una carezza, che da sicurezza,
Che paura non duole, qui regna l'amore.

Poi d'un tratto si alza e deciso m'incalza ,
Il diletto musetto intorno al mio mento,
Nel suo linguaggio, non v'è brigantaggio,
Sei tu che sei mio, vien qua uomo pio.

La lingua rasposa indomita sposa,
La pelle adorata dell'umana accoppiata.
Quest'è un messaggio si pien di coraggio,
Che due insolite specie, s'unirono a vece,

E le differenze, son confidenze.
Messaggio potente per tutta la gente.
L'amore prescinde il colore, si scalda d'onore.
E animale è si intimità ma tanta lealtà. 

mercoledì 26 ottobre 2016

La vergogna mal celata dell'opportunismo

Queste due citazioni sono
sul diario di un amico.
Mal comune? :)
Così dopo aver scritto il post di ieri, mi viene in mente altro. Si, chi vergogna di fare qualcosa che da piacere e da cui ricevi piacere. Che dovrebbe far star bene tutti quelli coinvolti direttamente ed indirettamente.
Per me è semplice: chi ha qualcosa da nascondere, chi ha mentito a qualcun altro, chi sa che il suo comportamento non è sincero e lineare, chi si guarda nello specchio e non vede una persona pulita ma quello che in fondo è, qualcun* che mira solo al proprio io e a soddisfare il propri desideri e sa che c'è qualcosa di peggio che la società in fondo non tollera e non dipende dal letto ma dalla pulizia dell'anima.
Ecco, in questo senso mi sento di poter dire a tutti i narcisisti seriali, che la vergogna (1. Profondo e amaro turbamento interiore che ci assale quando ci rendiamo conto di aver agito o parlato in maniera riprovevole o disonorevole: sentire, avere, provare v. di qualche cosa; ho v. di mio padre; anche con riferimento alle manifestazioni esteriori, spec. il rossore, causate da tale turbamento: arrossire di v.; E di trista vergogna si dipinse (Dante). 2. Motivo di riprovazione e disonore: Colpa e vergogna delle umane voglie (Dante); cose che fanno v., che tornano a v. di chi le fa ; prov. povertà non fa v.. c'è pure per loro e giocano sul fatto di poter agire indisturbati fintanto che gli va bene. Fintanto!), esiste anche per loro. Si celano dietro la maschera dell'accondiscendenza, dietro i loro falsi sorrisi, i sentimenti che non hanno perché sanno che se le persone li vedessero per quello che davvero sono, non li prenderebbe nessuno, neppure qualcuno simile a loro. Si, magari dentro li loro, privi come sono di sentimenti, lo confondono come il tentativo di essere più furbi del mondo, di tutti. Come diceva quel detto: "Più in alto sei, più male ti fai quando cadi"? Ecco.

In Italia poi vige la cultura del sospetto. Si condanna sulle accuse e non suoi processi e qui quello importanti non si fanno ma quelli dei poveri coglioni si e senza nessuna "pietà". Un posto dove non conviene muoversi per non rimanere invischiati a vita in situazioni dove la ragione dovrebbe dire giustizia e questa invece gli da' spesso torto. Qui però.
Che si rintanino in casa o dove credono. Nelle buche che scavano per riempirle di tutto quello che "rubano": cose, sentimenti, fiducia e tutto quanto fa relazione.
Era sempre nella terra dei draghi. Non avevamo un cazzo. Un letto, due materassi di spugna e dei piumini che se ti scoprivi, rimanevi congelato che fuori il termometro segnava -5°. La stufa senza kerosene elemosinato dalla nonna. Accendevo quattro candele per scaldare un po una stanza e per comodini, due casse di legno di birra Carlsberg verniciate di bianco messe di traverso. Eppure ogni volta che ci lasciavamo intonavamo una canzone:


Ma niente rimaneva attaccato alle mani se non sincerità e quel pezzo di cuore che ci portavamo via l'uno dell'altra. Qui si portano via tutto, anche le mutande: "Scusa, ho sbagliato". MAVAFFANCULO SI? :)

E infatti:
Queste due citazioni sono
sul diario di un amico.
Mal comune? :)
"Caro mastrodesade, magari si sentisse chiamat* in causa! Provano una gran curiosità per la mente altrui e cercano di decodificarla monitorando cosa fa e cosa pensa la gente che ha una coscienza. Una volta soddisfatta la loro curiosità tornano nel ‘regno delle tenebre’, salvo poi ritornare puntualmente alla raccolta di informazioni sulla vita altrui quando la noia prende il sopravento. Si tratta di un modo di fare ossessivo, come se avvertissero il bisogno di tornare sul luogo del delitto per controllare se “il morto è tutt’ora ammazzato oppure se è tornato in vita.” Basta pensare che i soggetti affetti da narcisismo perverso tendono a ricondurre ogni cosa a loro stessi, si sentono i protagonisti della tua vita anche quando non lo sono più. Sempre che riescono a ricondurre ogni tua decisione o parola scritta alle conseguenze del loro passaggio nella tua vita si sentono rincuorati: “Vedete, sono indimenticabile!”. Amano fantasticare che tutti/e gli/le ex ancora soffrono per loro e cercano quindi di avere delle conferme a riguardo andando a sbirciare sui social, blog’s e pagine web, oppure chiedendo informazioni ai conoscenti per rincuorarsi di essere tutt’ora pensati, nel bene e nel male. L’illusione di essere pensati e ricordati ossessivamente o una tantum dagli ex gli fa stare bene perché nutre loro narcisismo patologico anche a distanza. La tua censura ti legge perché ha bisogno delle tue parole per continuare a nutrirsi della tua energia, così come quella di tanti altri che offrono loro ‘contributo volontario’ attraverso uno sguardo ammiccante, il sesso, lo scambio di favori, la messa in scena di un clima seduttivo, ecc. L*i ha imparato a mettere nel sacco tutto ciò che le serve per provare una parvenza di emozione, una briciola che sia, vale anche arrabbiarsi e momentaneamente soffrire per qualcosa che hai scritto tu per farl* sentire più viva che maiIl punto è che non riesce a introiettare (assimilare mediante introiezione), assolutamente nulla perché nella sua testa il mostro sei tu. Si nutre di ciò che scrive ma poi lo stomaco torna vuoto come sempre e via alla ricerca di altro cibo!"

Ebbene per quello che mi riguarda sono dei "dead men walking" né più, né meno. Morti che camminano come dicono negli states per i condannati a morte nell'ultimo viaggio tra cella e stanza esecuzioni. E' un altrettanto modo di dire che se scrivo un non vivo "non-vivo" vi viene in mente un vampiro e anche quello sarebbe giusto. Se scrivo zombie allora è un "non-morto".


"Look! The moonlight shows us for what we really are! We are not among the living, and so we cannot die. But neither are we dead! For too long, I've been parched of thirst and unable to quench it. Too long I've been starvin' to death and haven't died. I feel nothin'. Not the wind on my face nor the spray of the sea, nor the warmth of a woman's flesh. You best start believin' in ghost stories, Miss Turner."

Così inseriamo una bella carta di identità nei siti di incontri o a tema, seguiti pure dal nick ma che la luna ci riveli per quello che siamo davvero che la verità viene SEMPRE prima o poi a galla. State tranquille signore, per voi nessun problema. Ci sarà anche in questo caso, sempre qualcuno disposto a scoparvi, dalla più giovane alla più vecchia, dalla più brutta alla più bella da quella sana a quella così perché per la gran parte dei tacchini voi siete solamente "fica" e spesso e volentieri non fate molto per meritarvi di più e per favore, non sentitevi offese. Lungi da me da "scagliarmi" contro la gran parte delle pulzelle sane, deliziose, affabili, sincere, leali. Solo contro quelle marce e che rovinano tutta cassa e no, il camion intero.

E' come se la gallina "Peppa" avesse distrutto il pollaio e dato fuoco a tutta la stalla, così. Ebbene da Peppa ritornerebbe velocemente gallina e pure in pentola senza troppi ma e se anche perché ad una gallina non puoi chiedere spiegazioni sulle motivazioni. Spesso è pure più sana mentalmente una gallina che un* narcisista. Pure questo è un dato di fatto. Vorrei anche farvi notare che un normale gatto è in grado di memorizzare e comprendere il significato di circa cinquecento parole. Ci sono delle lingue autoctone dell'Amazzonia che non arrivano a quattrocentocinquanta parole. Dovrebbe far riflettere in molti e magari smetterla di considerare un'offesa il pennuto o la formichina. E' quel che è e mi dispiace se a qualcuno non piace la verità. Gli uomini sono tutti uguali nei diritti ma dentro no. C'è qualcuno che purtroppo "vale" meno di qualche animale di casa ma l*i non rischia la soppressione dal veterinario, gli è concesso di fare danni ovunque e pure di farla franca. Gli animali non nascono buoni o cattivi. Fanno quello che gli viene trasmesso o che è nella loro natura. Però una tigre può diventare un gattino coccoloso ma una testa di cazzo rimarrà tale fino alla notte dei tempi. Se avete un cane che morde, nel 99% dei casi la colpa è vostra, non del cane. Le compresse, iniezioni o flebo di neuroni non le hanno ancora inventate. Non è possibile far niente per loro.

Come ho già scritto pochi post fa. Avevamo qualcuno qui in zona che si è divertito per diverse decine di anni ad ammazzare coppiette e mutilarle. Per quello che mi riguarda non sono mai stati uomini ma solo cose da fermare il prima possibile. C'è voluto un sacco di tempo, sono stati scritti libri. Qualcuno è stato indagato ingiustamente, qualcun'altro è finito dentro e poi prosciolto ma in qualche modo la cosa si è fermata. "Niente di personale, è solo lavoro". Vale qui, vale in amore, vale negli affari. Come persona, con la carta bianca che gli è stata data, ci si è pulit* il culo. Nessun'altra carta di nessun colore può di nuovo essere riconsegnata. Anzi, adesso quell* si tiene la carta e quello che c'è rimasto appiccicato. La mia "amica" deceduta troppo giovane meno di un anno fa, usava dire: "Va a cagare e mordila". Ecco, appunto :) .

Sapete le ragioni di quello che ho scritto qui sopra. Parte per diario, parte per fermare le cose che abusano di persone. Per quello che mi riguarda non mi sono mai interessate foto da esporre se non per gioco consenziente con chi ho condiviso parte della mia vita. Non mi interessa andare alle feste a mettere a guinzaglio le pulzelle per fare vedere quanto mastro è grande. Mi sono solo interessate le persone e le relazioni e tutt'ora questo è e rimane. Niente "persone", niente relazioni. Le "cose", si trovano sugli scaffali anche se qualcuna riesce a truccarsi non solo con il make up.
Spesso non commento manco in gruppi o in post di altri a meno che non trovi ragioni di palese assurdità della domanda o sia semplicemente uno scherzo. Le cose importanti si discutono in privato e li devono rimanere. Se qualcuno mi entra in casa e mi ruba sentimenti, vita e cose e scappa, certo che esco per strada e urlo "Al ladro, al ladro!" e se mi chiedono chi è stato e se lo so per certo, rispondo: "L*i"!
Voi fate in un modo diverso? Sarà! Voglio vedere quanta gente incriminano al primo scippo quando l* scippat* urla. Perché in genere per strada c'è più di una persona. Beh ch'io sappia, mai nessuno. O perché??? Magari è a querela di parte, non lo so però vorrei davvero vedere il ladro che ci prova. Siamo in Itaglia, di sicuro darebbero ragione  a l*i. Avete qualche dubbio?
Beh come disse un amico innamorato degli states: "Adoro il Texas, è l'unico stato dove se entri nella proprietà di un altro senza permesso ti sparano senza ma e senza se ed è tutto legale". Un po' troppo direi ma tanto per rimarcare le differenze del mondo su quello che si può fare e non.

Così c'è la canzone adatta anche per questo anche se non ho ben capito se Annalisa parla per se stessa o per qualcun altro.


C'è un'ultima cosa, oggettivamente parlando ed è che se si ricopre di cacca il prossimo va a finire che l'unica cosa che ricevi indietro è la stessa cacca che si è seminato ed è pure più semplice dell'uovo di Colombo. 

Namaste. :)