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sabato 29 gennaio 2011

Perché entrare in questo mondo - relazioni tra top e bottom e percorso.

Nell'epoca di internet probabilmente sarà più facile per chiunque interessata o incuriosita da questo mondo documentarsi e non come me che nel 1982 mi sono ritrovato mio malgrado obbligato su un divano con una miss di dieci anni più grande di me. A me è piaciuto e ho cercato di crescere e documentarmi rimanendo fuori dal gruppo sempre crescente di "fakes", mercenari e spesso improvvisati che hanno solo qualcosa da dimostrare al mondo o con questo, mascherano i loro desideri di prepotenza e sopraffazione nei confronti del prossimo.

Il bdsm non è niente di tutto questo. Chi entra, lo fa spontaneamente, valutando bene le persone con cui si relazione. Parlare molto e vedere se gesti e parole non solo garantiscono sicurezza ma sono anche garanzia di serietà morale e fisica. Detto in altre parole se ci entrate ci entrate in assoluta libertà, ubbidite se vi sentite libere di farlo, riceverete un premio o una punizione sempre in assoluta libertà. Godrete di queste situazioni o soffrirete perché in libertà avrete deciso di esserci. In altre parole, aggettivi come padrone o schiava, in realtà non esistono veramente. Si usano perché la forma sottolinei la volontà ed i ruoli. Si possono instaurare rapporti dove si prediliga la sostanza o un sorriso, altri invece in cui la forma ed il distacco siano la base che rende più credibile il tutto. Noi noi siamo qui per fare sesso in modo strano, non siamo qui manco per umiliare e sottomettere. Il vero scopo è trovare quella libertà mentale di accettarsi per come siamo e di godere di quello che siamo attraverso la condivisione. Qua i pensieri di De Sade originale, non devono manco entrare. Lui concepiva il piacere affine a se stesso ed era impregnato di puro egoismo. "Mi piace, lo faccio. Ti uso perché la natura mi ha dato queste pulsioni quindi hanno le sue ragioni e non mi importa delle sue conseguenze".

Ogni Top è responsabile delle cose che fa e pariteticamente deve anche essere pronto a dire no davanti a richieste troppo estreme o ingestibili. Ogni top deve gestire una tecnica quando la padroneggia o confessarsi inesperto ed ottenere dalla partner il consenso all'esplorazione. Lui è la mente ed il braccio, il bottom è il desiderio. A noi sta il dovere e l'onere di gestire quel desiderio, di spingere oltre i vostri limiti, di costringervi a guardarvi dentro per come siete e portarvi sempre più in alto alla ricerca di sublimi piaceri "proibiti".

Se quello che vi viene "ordinato" di fare non vi va davvero dovrete solo dirlo. In genere ci si sceglie anche per comunanza di obbiettivi e di gusti ma se un potenziale top non vi piace o non vi piace come o cosa "vi fa", sempre in piena libertà, non dovrete far altro che rivestirvi, magari salutare, ed andarvene. 

domenica 23 gennaio 2011

Pensiero generale sull'evoluzione del sado masochismo.

La domanda di base che ognuno si dovrebbe porre: perché dovrei cominciare a fare bdsm? in fondo si tratta di punizioni, situazioni spinte ed estreme per la convenzionalità popolare del momento e che coinvolgono SEMPRE stimolazioni sessuali. Insomma, qualcuno di si sicuro si chiederà del perché si dovrebbe infilare a capo fitto in un ambiente in cui il superamento del limiti è la normalità.

In effetti non solo qualcuno, ma tutti, proprio tutti lo fanno. C'è chi risponderà un solo perché mi piace senza approfondire quel perché, c'è chi risponderà perché mi piace servire, chi mi piace dominare, chi mi piace un altro sacco di cose ma l'unica assoluta verità è la libertà con cui certe cose si fanno. Nessun pregiudizio, solo SSC (Sano, sicuro e consensuale). Prenderemo spunto da De Sade l'originale il precursore rivoluzionario di una visione libera e distaccata dei piaceri della carne che afferma in una lettera alla moglie «Sì, sono un libertino, lo riconosco: ho concepito tutto ciò che si può concepire in questo ambito, ma non ho certamente fatto tutto ciò che ho concepito e non lo farò certamente mai. Sono un libertino, ma non sono un criminale né un assassino.», ma al contrario suo, io ti farò quello che tu vuoi che io ti faccia. Io non ti imprigionerò se tu non vorrai essere imprigionata, io non ti farò urlare e non userò la frusta se tu non vorrai, in altre parole sarai tu  a decidere. Questa non è costrizione, è libertà. E' la libertà di scegliere la propria sessualità senza pregiudizi in un costante rispetto reciproco. Noi costringiamo solo apparentemente a superare i limiti che invece sei tu a voler superare.
Premesso questo, ci sono alcuni principi da tenere sempre presenti e che non possono solo limitarsi ad un bel corpo, ad un bel culo, ad una semplice esibizione di carne tremula. Il pensiero erotico d'altro canto non è nato recentemente. Grandi poeti classici precristiani, già scrivevano di letteratura erotica, da Melagro a Saffo. Certo, sono morti nella regressione umana del cristianesimo dove tutto è rivolto ad un unico Dio che parla attraverso uomini. Il grande dillemma è tutt'ora presente: «Se la natura disapprovasse le nostre inclinazioni, non ce le ispirerebbe.» dice uno dei personaggi di De Sade ed è vero. La nostra natura non la possiamo cambiare. Possiamo indirizzarla questo si, ma essa fa parte del nostro bagaglio atavico e culturale fin da prima che conoscessimo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato solo che adesso lo sappiamo eccome!

Noi sappiamo discernere il bene dal male e sappiamo discernere il piacere dalla sofferenza anche se in alcuni casi, la soffernza può diventare puro piacere. In effetti non è un discorso semplice ed è una delle ragioni per cui ho aperto questo blog. De Sade recupera il naturalismo di Didierot per cui  « Il pensiero è il risultato della sensibilità, che è una proprietà universale della materia » e diventa illuminsta fino all'estremo. Dichiara che noi siamo quello che siamo e non abbiamo nessuna responsabilità dei nostri atti. Se ci piacciono, li facciamo e questo è sbagliato. E' sbagliato perché abbiamo una coscienza, è sbagliato perché se una rivoluzione, la vogliamo condurre nel senso della giustiza e della verità non nel sopruso e nell'irresponsabilità. Noi siamo responsabili dei nostri gesti. Del piacere che diamo ed in quello che neghiamo, sopratutto nei confronti della persona più direttamente investita da tutto ciò: la nostra partner. Una o più di una. Non è impossibile fare sessioni o avere rapporti multipli. Quindi affermo con forza: "sii pronto a ricevere ciò che sei pronto a dare". Applica e fai quello che sai davvero fare e non prendere una canna e fustiga la partner semplicemente perché le piace o perché piace a te. Si chiama BDSM non egoismo a confronto. In altre parole senza una buona dose di empatia del vostro partner, evitate di mettervi nelle sue mani o rischierete grosso.

Vorrei riportare alcuni aforismi di Didierot perché ben farvi capire meglio 

"L'ignoranza è meno lontana della verità del pregiudizio." In effetti se vuoi vivere la tua vita in modo libero e capire il mondo, devi abbandonare ogni pregiudizio.

"Si dice che il desiderio é il prodotto della volontà, ma in realtà é vero il contrario: la volontà é il prodotto del desiderio." Esatto! ci sono centinaia di volumi dedicati al desiderio nella cultura orientale che sono il frutto di qualche migliaio di anni di esperienza maggiori della nostra!

"Mandiamo giù a gran sorsi la menzogna che ci lusinga. Ma beviamo a goccia a goccia la verità che ci riesce amara." Non mentire, avere sincerità è la chiave per scegliere il partner giusto. solo che spesso la verità non ci piace o abbiamo paura di riverlarla. Difficile dire al proprio compagno che magari ti piace: "sono una libertina", con tutto quel che ne consegue.

"Quasi sempre ciò che nuoce alla bellezza morale raddoppia la bellezza poetica. Con la virtù si fanno soltanto quadri tranquilli e freddi; sono la passione e il vizio quelli che animano le composizioni del pittore, del poeta, del musicista. " Se amare è un 'arte, anche in quest'arte tutto ciò è ancora più vero.


sabato 22 gennaio 2011

Squirting o ejaculazione femminile.- golden showers

Ovviamente questo non è un blog medico, io non sono un medico. Quello che leggete è solo frutto dell'esperienza e della lettura di articoli più specialistici e di risposte all'argomento date in rete. In altre parole, quello che è vero oggi, sarà probabilmente diversamente vero domani a seguito di nuovi studi e nuove esperienze. Intanto non è facile riuscire a fare squirtare la vostra partner. Ci sono due o tre presupposti fondamentali. Il primo è che non abbia paura o si vergogni a sporcarvi ed a sporcarsi. Il secondo che attui quanto necessario perché lo squirting possa avvenire. Il terzo è che chi "lo subisce" sia anche pronto ad accettarne gli effetti: sapore, odore e presenza di liquidi corporali inusuali. Preso atto che la volontà di entrambi c'è e che il primo passo sia superato, vediamo cosa bisogna fare per per favorirne la realizzazione. Intanto è una bella e comoda prerogativa evitare assolutamente di presentarsi al parnter con la vescica svuotata. La vescica piena aumenta le sensazioni penetrative e la stimolazione ciltoridea o comunque ne varia in meglio le sensazioni. Il sintomo di voler urinare è anche l'unica prerogativa per cui si può tentare il getto che spesso non è di notevoli proporzioni. Quello che vedete nei film porno non è altro che una recita ed una simulazione indotta. Bene, arrivati a questo punto non dovete far altro che far sdraiare la partner in posizione supina (a pancia in su), infilare due o tre dita nella vagina con il palmo della mano rivolto all'insù e fare un movimento con le dita come se voleste indicare con un gesto, vieni qui. Lo scopo è ricercare nella donna il punto G cosa che purtroppo, non tutte hanno. Il punto G non è altro che un "bozzolo" che si forma nell'uretra vaginale con l'accumularsi degli ormoni femminili. Riporto testualmente la descrizione trovata in merito: Come già detto, lo squirting è legato alla stimolazione del punto G , che, a dispetto del nome, non è un punto definito, ma un'area più o meno estesa , che si trova all'interno della vagina in corrispondenza della vescica. Gli scienziati infatti ci insegnano che il nostro punto G altro non è che il corrispettivo della prostata maschile. Il funzionamento dello squirting è stato spiegato per la prima volta in maniera completa nel 2002 dall'endocrinologo italiano Emanuele Jannini . Il liquido dello squirting viene prodotto da alcune ghiandole che si trovano intorno all'uretra, dette appunto periuretrali. Queste ghiandole si riempiono di liquido durante l'attività sessuale, per poi svuotarsi con l'orgasmo. Grandezza e quantità di queste ghiandole varia da donna a donna, e proprio per questo non tutte possono provare l'esperienza dello squirting. "


Anche se non vi si forma il punto G, anche se qualcun altro scienziato vi dirà che il punto G non esiste o che non riuscirete mai a schizzare (comunque si parla spesso di modiche quantità, vedi foto sotto), ogni qual volta abbandonate il vostro partner per andare in bagno, pulite l'uretra e buttate una notevole dose di feromoni letteralmente nel cesso. Il pissing è pertanto uno "sfruttamento " di quegli ormoni e passarli al partner.



Nello stesso modo una notevole dose di ormoni passano da un partner all'altro. In presenza di 
estratetraenolo, contenuto nell'urina di una donna, averemo di sicuro una maggiore eccitazione da parte dell'uomo. Certo è che l'eccitazione non è comunque solo un fatto ormonale. In risposta contraria, una donna, secondo uno studio condotto dall'un. dello Utah, reagirebbe androstadienone  al contenuto nel sudore maschile. Infine dall'analisi del liquido che fuoriesce durante uno squirting si rilevano gli stessi contenuti dello sperma maschile (ad eccezione degli spermatozoi), ed un contenuto di fruttosio (zucchero), 10 volte superiore rispetto a quello contenuto nell'urina.
Da un punto di vista puramente tecnico e scientifico, si può quindi dedurre che ogni qualvolta un uomo riceve uno squirting femminile, ne riceve buoni sapori e anche una dose notevole di feromoni eccitanti e calmanti. Di risposta, per una donna gli riceve nel leccare la pelle del proprio compagno.
Vero è che nell'insieme sono contenuti fattori di mutua piacevolezza che non riguardano solamente l'aspetto chimico ma anche nello stato mentale  e fisico durante il quale questi giochi vengono fatti.

Urinare è spesso libertà, è una piacevole sensazione di per se e per chiunque lo faccia. Siete in una situazione in cui l'uno è lì per l'altra ed offrirsi è un gesto comunque d'amore. Se ci mettete poi l'alto contenuto di sesso orale avrete un quadro generale particolarmente stimolante.
Devo anche aggiungere che lo squirting ed il pissing creano situazioni parecchio bagnate come ovvio. Vi suggerisco pertanto di sfruttare pavimenti coperti di asciugamani, di evitare di renderla una pratica asettica del tipo: vieni in bagno che ti urino addosso ma di integrarla piacevolmente nel resto del sesso o session.

NON ABBIATE PAURA.

Terzo punto. Al momento che sentite il bisogno di urinare durante il massaggio, cercate con le dita la parte finale dell'uretra. la sentirete gonfia, quasi dolorante. 29 ghiandole stanno spingendo cercando di far fuoriuscire quel liquido. Quando stai per venire, spingi come se volessi urinare contraendo i muscoli vaginali. Spingi ed asseconda il piacere e quello che il partner ti sta facendo e buon schizzo :)

Considerazioni finali. In ogni rapporto c'è reciprocità. Se tu master chiedi alla tua partner di non togliere la bocca quando vieni. sii pronto a fare altrettanto. il tuo scopo non è quello di prendere ma di dare ;)
Chiaro che poi in alcuni casi il pissing o lo squirting può essere usato anche affine a se stesso per dare comunque piacere, per spingere il bottom ad andare oltre, per comunque passargli ormoni stimolanti, per umiliarlo o nel creare situazioni di disagio comunque parte del piacere reciproco. Lo ridico: SSC. SANO, SICURO, CONSENSUALE.

Il video è serio anche se residente in un sito porno :)



venerdì 21 gennaio 2011

La ragazza ed il drago


Un giorno la ragazza camminando nella foresta distrattamente in cerca di bacche selvatiche da cui preparare un ottimo rosolio, si trovò tutt’ad un tratto in uno spiazzo ben riparato nel cui centro c’era una bestia orrenda di dimensioni spropositate. Era completamente coperto di scaglie disposte a formare una corazza impenetrabile.

La testa era decorata di corni appuntiti atti sia alla difesa che all’attacco che si snodavano fin giù lungo la schiena e ancora su per la coda cambiando forma e dimensioni. Quattro zampe potenti finivano in altrettante zampe con 4 dita anch’esse artigliate. Per ogni zampa uno sperone ed una nodosa coda, finiva con un rostro all’apparenza osseo che sembrava in grado di tagliare in due con un colpo solo la più grossa querce che vi fosse nel bosco. 

Sui fianchi due potenti ali ripiegate completavano l’imponente evoluzione naturale. La sua bocca irta di denti acuminati avrebbe sicuramente potuto fare di lei uno spuntino pomeridiano senza quasi accorgersene. 

Il mostro se ne stava li a riposare e si accorse dell’arrivo della ragazza quasi all’ultimo momento. Aprì gli enormi occhi da rettile squadrandola per capire le sue intenzioni e quasi simultaneamente emise un Ruggito gutturale ed orrendo da metter paura come se tutto il resto non fosse stato sufficiente a farlo. La ragazza si trovo di fronte ad una situazione complicata. La fuga avrebbe sicuramente dato segno di debolezza e quel coso che sicuramente era un drago, se l’avrebbe pappata senza troppe difficoltà. Fare finta di niente? Oramai non era più certamente possibile. Decise quindi di avvicinarsi lentamente per valutarne le intenzioni e sperò in un Dio benevolo e commiserevole.

La bestia continuò ancora a ruggire ma sempre più pacatamente pur senza mai perderla di vista. La ragazza allungò la mano e quasi come se tutta la paura sparisse d’un colpo, si trovò ad accarezzargli il muso ammirando estasiata e stupita quella immensa montagna di muscoli protetti da migliaia di scaglie iridescenti. Il drago scosse la testa girandosi all’indietro e con dei colpetti del muso accuratamente calcolati e senza nessuna pretesa d’offesa, la invitò chiaramente ma decisamente a salirgli in groppa. 

Non fu difficile.

Il drago si alzò sulle zampe cercando di sentire la posizione dell’amazzone e spiegò le immense ali iniziando a correre sempre più veloce.. un colpo, due tre e su.. su.. su … fino a sfiorare la cima degli alberi in volo radente ma indirizzato ad un decollo deciso. Flooop, Floop e ancora Flooop e ad ogni colpo d’ala sempre più su.

La ragazza strinse le gambe per la paura e la bellezza della posizione e accadde qualcosa di ancora più inaspettato.. Le sue cosce si fusero con la pelle del drago… e giù fino ai piedi divenne parte della bestia. Senti il sangue caldo mescolarsi con il suo, la sua vista si annebbiò insieme ai sui pensieri per poi divenire nuovamente lucidissima ma con una sensibilità diversa. Poteva afferrare il battito d’ali d’una libellula o di un colibrì. Poteva sentirne il suono e ammirarne ogni singolo movimento. La sua stessa aria gli veniva fornita dall’animale. Il fuoco era oramai dentro di lei ed il drago saliva e saliva e saliva.

La portò lassù dove il cielo finisce e s’incontra con le stelle rimanendo statico per un attimo. Sotto di loro la terra era un’immensa perla blu.
...
Un attimo quasi a toccare un sogno e poi giù sempre più veloce. Giù sopra le nuvole quasi a sfiorarle, poi sotto di esse sopra le montagne innevate e attraverso le valli disegnando piroette acrobatiche. La ragazza avrebbe voluto urlare di gioia per quel senso di assoluta libertà ma non le usci altro che dalla bocca che un ruggito simile a quello della bestia. Il drago non si fermò, trovò la cima di un vulcano in eruzione e con un giro della morte vi si gettò dentro. 

Nessun attimo di terrore. La ragazza era sicura, sentiva la sua forza scorrere nelle sue vene. Il drago sentiva la sua umanità dentro di se.

Giùùùùùùùùùù! Dentro il fiume di lava quasi una navigazione attraverso decine di cunicoli sotterranei. La lava non bruciava era calore, era forza, era potenza così come la sua cavalcatura. I repentini cambi di direzione erano come mille otto volanti, il drago era a suo agio, la ragazza altrettanto ed in un attimo sfociarono nelle profondità degli oceani e la bestia nuotò.

La portò negli abissi Laurenziani, videro la vita delle profondità ed i meravigliosi picchi sottomarini. Videro i calamari giganti inseguiti dai capodogli, videro i pesci e le creature luminescenti che vivono nella notte e risalirono su verso le barriere coralline incontrando ogni forma di vita di mille colori e forme fino a nuovamente risalire l’aria e ricominciare il volo su per i cieli.

Lentamente il drago riporto la ragazza al luogo dove l’aveva trovata con un atterraggio sicuro ma deciso. La ragazza ebbe un sobbalzo e rapidamente riprese la sua forma completamente umana. Accarezzò l’animale sdraiandosi sulla sua schiena ed ascoltandone ancora il respiro di fuoco che fino a pochi secondi fa alitava anche dentro di lei. Poi scese. Il drago la guardò e si capirono. Oramai erano tutt’uno. Il drago sarebbe ritornato all’appuntamento nel bosco per riportarla di nuovo con se.

Lei si riassettò confusa ed estasiata. Come avrebbe potuto raccontare una cosa del genere? Come avrebbe spiegato la sua assenza che in fondo era solo di poche ore? Come avrebbe potuto riordinare dentro di se tutte quelle sensazioni che aveva provato? Mentre s’incamminava verso casa cercava di recuperare razionalità e ordine mentale ma allo stesso tempo di godersi ancora quella meravigliosa avventura. Quando finalmente rientrò si rese conto che non erano passate poche ore ma diversi mesi. Tutti l’avevano data per dispersa e la protessero da ulteriori uscite da sola. Il drago e la ragazza non s’incontrarono più ma dentro di se quelle sensazioni erano ancora vive e reali. Quella fusione non le aveva dato solo sensazioni ma in effetti erano stati una cosa sola. Quando si separarono parte del drago era rimasta dentro di lei e parte di lei dentro il drago. Languore, stupore, nostalgia e desiderio attanagliarono il drago fino alla notte dei tempi in cui in un'altra vita, si sarebbero incontrati nuovamente per essere per sempre uno. 

Io ho cavalcato il drago un giorno.
Io sono il drago.

Anelli

Anelli e solo anelli
Che perforano cuori.
Che congiungono anime,
Che uniscono desideri,
Che stritolano illusioni,
Che confrontano idee,
Che fondono piaceri,
Che stravolgono i pensieri,
Che stimolano fantasie, Che spezzano preconcetti,
Catene, Di libertà

giovedì 20 gennaio 2011

Nota introduttiva al bdsm - termimi e modi di dire

Una nota prima di cominciare a leggere. Tutto, come sempre deve essere SSC, sano, sicuro e consensuale. Quindi ogni cosa che fate, in un certo qual modo deve avere l'approvazione ed il piacere di chi lo subisce. E' anche vero che siete Voi che controllate che dovete ASSOLUTAMENTE valutare se quello che vi chiedono rispecchia queste condizioni e sopratutto se siete in grado di gestirlo. Di fronte ad una richiesta eccessiva o troppo estrema, il buon senso e le ragioni di rispetto che comunque SEMPRE dovete avere per chi vi si concede, vi deve far dire NO. Infine l'ultima raccomandazione. Non provate queste cose da soli a casa senza nessuna esperienza ma imparate da persone più esperte. Nessuno di noi sa far tutto, nessuno di noi fa tutto ma solo quello che è più congeniale al proprio carattere ed alle pratiche che è in grado di padroneggiare.

  • Abrasioni:  Provocate con qualcosa di ruvido.
  • Anal. Tutto quello che riguarda l'ano, dalla stimolazione alla dilatazione al sesso anale. Vedi anche Enema.
  • 24/7: una relazione dom-sub che dura 24 ore al giorno, 7 giorni a settimana. praticamente continua.
  • Gioco dell'età. E' più n gioco di ruolo, tipo nonno e teenager o papà è figlia (NB. è un gioco, l'autore e questo sito è ASSOLUTAMENTE CONTRARIO AD OGNI FORMA DI PEDOFILIA E DI ABUSO E NON ULTIMO; AD OGNI FORMA DI MERCENARISMO).
  • Anal torture: Pratica che infligge dolore all'ano-
  • Animal Play: Ad esempio una pony girl
  • Ass licking: leccare l'ano
  • Ball Gag. Palla con bavaglio che tiene la bocca aperta. Generalmente usata per stimolare salivazione e/o costringere il/la sub a deglutire liquidi es. urina.
  • BDSM: Bondage/Discipline/Sadism/Masochism
  • Bondage: atti e situazioni che limitano il movimento. Con bondage tipicamente ci si riferisce a una restrizione totale anche se può essere applicata a singole parti del corpo come il bondage al seno. Per similitudine nel bondage viene inserito anche l'uso delle corde. In effetti questa è un'arte particolare che proviene dal giappone, vedi shibari e kimbabu.
  • Breath control/ Controllo del respiro: controllo del respiro. Pratica molto pericolosa da evitare nelle forme più estreme sopratutto nei rapporti a due e con poca pratica.
  • Butt plug: quasi letteralmente "da inserire nel culo". ottimi per dilatare e rilassare l'ano prima del sesso anale, possono avere tante forme ed utilizzi, alcuni vibrano, altri hanno delle pompette per ingrandirsi.. 
  • CBT: Cock and ball torture/ tortura al cazzo e alle palle.. (letteralmente).
  • Chastity/castità. Obbligazione a non avere orgasmi. Attuabile tramite cinture o controllo diretto. 
  • Chains/catene. Legare con catene. cambia la sensibilità.
  • Clamps: applicazioni di "oggetti atti a stringere" particolari parti del corpo. Spesso sostituiti da mollette per panni. Anche in questo caso la "quantità" di dolore applicata è sempre quella richiesta dalla partner.
  • Collared/collarata: Sottomessa che è ha un padrone ma per meglio dire che una relazione intima con qualcuno.
  • Contract/Conratto. Messo nero su bianco ogni regola e ogni limite.
  • DM: Dungeon Monitor, a person who volunteers to supervise the interactions between participants at a Play Party to ensure their safety.
  • Dom/inant: l'uomo che ha il controllo
  • Domme: Femmina dominante
  • Dressed for sex/Vestito/a per fare sesso o per una session. L'abbigliamento può essera parte dell'eccitazione.
  • D/s: Domination/submission
  • Dungeon: Luogo dedicato ed attrezzato agli incontri di bdsm.
  • Endorphine rush. Esattamente quello che ci cerca di provocare e controllare durante una session. non aggiungo altro ma non sono solo endorfine.
  • Enema/clisteri. fatti per prevenire spiacevoli sorprese durante il sesso anale, sono spesso utilizzati per infliggere punizioni o per provocare piacere.
  • Face sitting/Sedersi sulla faccia. Una forma di breath control abbastanza facile e senza troppi rischi. chi sta sotto è libero e può agitare gli arti (sintomo di coscienza), chi sta sopra non deve troppo insistere nella limitazione. Nelle varianti nel caso vi sono anche le pernacchie. 
  • Feminization: costrizione del sub maschile a indossare vestiti, compiere atti e/o avere rapporti sessuali come una donna.
  • Fetish/Feticismo. Attrazione legata ad oggetti o forme di abbigliamento. Ricorda che se ti eccita un reggicalze sei un feticista ;)
  • Fisting: inseriemento di un pugno della vagina o nell'ano. Pratica abbastanza comune, molto piacevole se fatta con intelligenza ma che non pratico perché ho due pinne e non due mani ;). Però se richieste faccio dilatazioni, altrettanto piacevoli ma praticate con oggetti. Non provate questo a casa da soli senza esperienza.
  • Fire play/giochi con il fuoco. Sapete che esistono questo vi basti. Non li fate perché sono solo solo consensuali ma non sicuri e sani.
  • Golden showers/ pissing. giochi con l'urina. Molto diffusi in ambito bdsm possono essere  praticati per umiliare o in modo più intelligente per passare feromoni e aumentare l'eccitazione.
  • Homo sex forced / forzato/a all'omosessualità. Quando il Top, costringe il bottom ad avere rapporti gay.
  • Hair pulling. Tirare i capelli. Cosa che si pratica anche nel sesso tradizionale ma pratica accettata anche affine a se stessa durante gli incontri di bdsm
  • KInbaku. evoluzione dello shibari e dell'arte di legare, derivante dall' hojo-jutsu.
  • Ice/ghiaccio: inserimento negli orifizi di cubetti di ghiaccio o ghiaccioli.
  • Insertions/Inserzioni. inserimento di oggetti di ogni natura non pericolosa dentro gli orifizi, in particolare ano e vagina.
  • Latex/pelle artificiale  o lattice. cun cui vengono fatti capi di abbigliamento ed oggettistica. Sono ottimi in sensazione, particolarmente adatti per il pissing che non si impregnano.
  • Leather/pelle. Capi di abbigliamento dressed for sex giudicati eccitanti.
  • Limiti: lo stato attuale in cui una persona si presenta o per meglio dire, lo stato dell'esperienza di una persona prima di iniziare il "viaggio" (Base limits). Altri invece saranno superabili superabili (Soft limits). altri invece saranno invalicabili (Hard limits).
  • Masochista. Colui o colei a cui piace provare dolore.
  • Medical. pratiche di bsdm da farsi con strumenti ginecologici o andrologi. Es. speculum, clisteri, aghi, cateteri, iniezioni di soluzione fisiologica. Personalmente del medical mi accontento dei clisteri e degli strumenti di esplorazione, il resto lo giudico pericoloso ed inutile.
  • Mummification. esattamente a quello che si vede. Okkio, è facile da fare, non facile da gestire. Lasciate le vie aeree libere perché potreste trovarvi con la partner svenuta senza averne preavviso ed in una posizione o comunque in una condizione dalla quale non è facile liberarla.
  • Munch. Gruppo di persone che che s'incontrano in un luogo vanilla spesso un club.
  • Needle play
  • Orgasm intensification/intensificazione dell'orgasmo. Parla da solo ma solo i top esperti arrivano a farlo.
  • Pain. Good pain /bad pain. Buon dolore, cattivo dolore. quando hai fatto il tuo dovere hai procurato good pain, altrmenti se fuori.
  • Painslut:. Qualcuna a cui piace il dolore ma che non si sottomette. In altre parole non sarà mai una schiava. In altre parole una masochista. 
  • Paraphilia
  • Play Party: un festino di gruppo in ambito bdsm.
  • ProDom: Male professional Dominant (mercenario)
  • ProDomme: Female professional Dominant (mercenario)
  • Ponygirl or Ponyboy: Sottomessa vestita da cavallo. Può indossare il morso e/o un plug anale con coda. Divertente giochetto :).
  • Play piercing: ovvio, fare o farsi fare dei piercings.
  • Puppy Play : quello che noi chiamiamo anche fare la cagnetta, in effetti è più dolce, è il gioco del cucciolo.
  • RACK - Risk Aware Consensual Kink
  • Rape. Simulazione di una violenza. E' UN GIOCO! Deve rimanere SSC come per tutto. 
  • Sadist/sadico. Persona a cui piace infliggere dolore, usualmente nelle pratiche sessuali.
  • Safe, Sane and Consensual - SSC. SANO, SICURO; CONSENSUALE, SEMPRE!!!
  • Safeword - parola di sicurezza che stoppa qualsiasi attività in atto. meglio se accompagnata anche da un gesto (la vostra partner potrebbe essere imbavagliata). La parola di sicurezza è fuori contesto. Io ho spesso usato "pomodoro".
  • Scat play: Cacca... bleah! sciò, via. no no :D
  • Scena: Il tempo della durata di una session
  • Session: A time period of BDSM activasities with a ProDom/me
  • Shibari, tecnica di avvolgimento di corde intorno ad un "prigioniero", tecnica giapponese atta ad eccitare. Generalmente praticata con pochi nodi. L'immagine è un kimbaku chiamato, karada.
  • Slave. Persona che cede il controllo ma che impone pochi limiti (hard limits).
  • Slave Position: Also called The Pleasure Position. Sub is kneeling, legs spread, head down and hands on thighs, with palms up
  • Soft Limits: Something that someone is hesitant to do or nervous to try. They can sometimes be talked into the activity.
  • Spanking. Letteralmente battere (le chiappe! ;)). da farsi con mani o con oggetti tipo frusta, paddle, racchette, battipanni etc etc. Giochino molto diffuso e molto piacevole.
  • Switch: qualcuno/a a cui piacciono sia il ruolo dominante che quello da sottomesso/a.
  • Tease and denial. C'è ma non mi mi piace in assoluto. Si tratta di provocare nel bottom un continuo stato di tensione.
  • Training: periodo in cui il dom o la domme, insegna al/la sub come comportarsi. Può essere una cosa amichevole o anche una cosa parecchio "seria", dipende chiaramente dalle scelte reciproche. In altre termini ci si sceglie per come ci si piace.
  • Vanilla:  Qualcuno che non è dentro questo stile di vita, qualcuno che fa sesso con giochi di ruolo ispirati al bdsm ma che bdsm non è, qualcuno che si atteggia a bdsmr's ma che in realtà non ci capisce una mazza. La gran parte dei praticanti attuali purtroppo sono così.
  • Weights/pesi. Applicazioni di pesi agli organi sessuali o i altre parti del corpo, es capezzoli.
  • Violet Vand/bacchetta viola. Strumento che genera scariche elettrostatiche. Può causare dolore o piacere a seconda dell'intensità. Particolare attenzione ad usare questi aggeggi per deboli di cuore, portatori di pace-maker. Strumento che personalmente mi piace molto.
  • Whipping/frusta: effettuata con una frusta, un frustino o un flogger (gatta a nove code). In mani esperte dona piacevolissime sensazioni, dalla "carezza", allo schiocco e per gli amanti del dolore intenso anche quello. 
  • Warm up: riscaldamento, preliminari. saltato a pie pari dagli pseudomasters. della serie: metti una minigonna, togli le mutandine e vai a far spesa. Chi si diverte? nessuno.
  • Wax play/Cera: uso di cera calda. In genere tecnica particolarmente blanda ma piacevole anche se non da tutti apprezzata.
  • Altre attività non listate: scene il luoghi pubblici, voyerismo, umiliazioni.