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giovedì 3 febbraio 2011

Il clistere - alla scoperta di una pratica utile e piacevole.

Premessa: non sono un medico. Tutto quello che qui trovate scritto non è "oro colato" ma solo frutto dell'esperienza. Ovviamente eviterò accuratamente di dirvi tutto. Visto che la limitazione all'accesso del blog è solo quella dell'età, non voglio assolutamente che pseudomaster o pseudomistress dell'ultim'ora, possano trarre informazioni troppo dettagliate su pratiche reali ;). Per la trattazione medica del clistere vi consiglio sinceramente di rivolgervi al vostro medico curante e di non lasciare niente al caso. Nessuna pratica, tantomeno questa, può essere fatta senza un adeguato colloquio con la bottom. La presenza di emorroidi tanto per fare un esempio, ne può precludere o condizionare l'uso. Parlate, parlate, parlate e sopratutto non improvvisate!

L'unico vero comodo attrezzo che serve per tale pratica, è una peretta da  450ml, circa mezzo litro. E' facilmente trasportabile, si imbuca facilmente nel necessari che ogni buona bottom dovrebbe avere per conto suo. Questioni igieniche. Può essere usata in qualsiasi luogo e non necessita di gravità. Insomma è parecchio pratica :)


Di sicuro la prima è meno bella ma più pratica ed igienica. La cannuletta rimovibile permette un ottima pulizia della "borsetta".

Perché fare un clisetere? Intanto vi sono i requisiti offerti dalla medicina e su questo siete pregati di informarvi su siti adeguati, per non trovarsi durante esplorazioni ed inserzioni anali di vario genere e trovarsi in giro delle brutte e spiacevoli sorprese di color marrone. Non voglio manco parlare di chi pratica lo scat, è semplicemente una pratica fuori portata. Non lo faccio, punto.

Poi ci sono le ragioni della medicina alternativa o naturale. Sta di fatto che i clisteri possono anche essere fatti per punire o dare piacere. C'è un articolo sun femdom il regno (qui) che parla di come utilizzare il clistere in modo punitivo sull'uomo. Lo vedo pericoloso e troppo esagerato. E' vero, si possono fare clisteri con bevande alcooliche tipo birra o spumante ma chiudere l'ano e pretendere il trattenimento a scopo punitivo, può provocare gravi lesioni a tutto l'apparato intestinale. I Maya usavano ad esempio i clisteri di birra per ubriacarsi a dimostrazione di come sia possibile usarli per diversi scopi.
 Siamo qui per divertirci e non per rischiare la pelle. I clisteri possono anche essere fatti con urina pura, urina diluita, latte, caffè, camomilla, yogurt, acqua e sapone (un pezzo, mai quello liquido), acqua salata (soluzione fisiologica), e acqua e bicarbonato. Ai novizi, dico solo di non tentare di fare entrare qualcosa nell'intestino con un imbuto, sarà semplicemente un tentativo vano, per lo meno per "decenti" quantità.
Ognuna di queste sostanze ha un modo ed una ragione d'essere. Si possono usare per dare parecchio piacere o per far "soffrire" e/o umiliare la propria bottom.
Insomma se capitate tra le mie "grinfie", questa è una situazione in cui vi troverete spesso. Comodi anal plugs o altri oggettucci anche trovati per casa sono spesso parte del gioco. La lubrificazione con creme o pomate va fatta con le medesime a base d'acqua. La posizione d'ingresso della cannula segue nello stesso modo, quella del sesso anale a meno che non vi vogliate sottoporre ad inutili dolori o lesioni.
La pratica del clistere viene classificata nel gruppo delle pratiche mediche per chi fa bdsm. Come ho già detto, non faccio medical (aghi, punture, siringhe etc etc.), ma questa è una pratica necessaria oltre che piacevole.

Un ottimo articolo sulla medicina alternativa in merito all'utilizzo del clistere lo trovate qui o più distintamente ed in trattazione medica, sul sito di Wikipedia qui o infine il sito di medicina e salute, qui.


sabato 29 gennaio 2011

Perché entrare in questo mondo - relazioni tra top e bottom e percorso.

Nell'epoca di internet probabilmente sarà più facile per chiunque interessata o incuriosita da questo mondo documentarsi e non come me che nel 1982 mi sono ritrovato mio malgrado obbligato su un divano con una miss di dieci anni più grande di me. A me è piaciuto e ho cercato di crescere e documentarmi rimanendo fuori dal gruppo sempre crescente di "fakes", mercenari e spesso improvvisati che hanno solo qualcosa da dimostrare al mondo o con questo, mascherano i loro desideri di prepotenza e sopraffazione nei confronti del prossimo.

Il bdsm non è niente di tutto questo. Chi entra, lo fa spontaneamente, valutando bene le persone con cui si relazione. Parlare molto e vedere se gesti e parole non solo garantiscono sicurezza ma sono anche garanzia di serietà morale e fisica. Detto in altre parole se ci entrate ci entrate in assoluta libertà, ubbidite se vi sentite libere di farlo, riceverete un premio o una punizione sempre in assoluta libertà. Godrete di queste situazioni o soffrirete perché in libertà avrete deciso di esserci. In altre parole, aggettivi come padrone o schiava, in realtà non esistono veramente. Si usano perché la forma sottolinei la volontà ed i ruoli. Si possono instaurare rapporti dove si prediliga la sostanza o un sorriso, altri invece in cui la forma ed il distacco siano la base che rende più credibile il tutto. Noi noi siamo qui per fare sesso in modo strano, non siamo qui manco per umiliare e sottomettere. Il vero scopo è trovare quella libertà mentale di accettarsi per come siamo e di godere di quello che siamo attraverso la condivisione. Qua i pensieri di De Sade originale, non devono manco entrare. Lui concepiva il piacere affine a se stesso ed era impregnato di puro egoismo. "Mi piace, lo faccio. Ti uso perché la natura mi ha dato queste pulsioni quindi hanno le sue ragioni e non mi importa delle sue conseguenze".

Ogni Top è responsabile delle cose che fa e pariteticamente deve anche essere pronto a dire no davanti a richieste troppo estreme o ingestibili. Ogni top deve gestire una tecnica quando la padroneggia o confessarsi inesperto ed ottenere dalla partner il consenso all'esplorazione. Lui è la mente ed il braccio, il bottom è il desiderio. A noi sta il dovere e l'onere di gestire quel desiderio, di spingere oltre i vostri limiti, di costringervi a guardarvi dentro per come siete e portarvi sempre più in alto alla ricerca di sublimi piaceri "proibiti".

Se quello che vi viene "ordinato" di fare non vi va davvero dovrete solo dirlo. In genere ci si sceglie anche per comunanza di obbiettivi e di gusti ma se un potenziale top non vi piace o non vi piace come o cosa "vi fa", sempre in piena libertà, non dovrete far altro che rivestirvi, magari salutare, ed andarvene. 

domenica 23 gennaio 2011

Pensiero generale sull'evoluzione del sado masochismo.

La domanda di base che ognuno si dovrebbe porre: perché dovrei cominciare a fare bdsm? in fondo si tratta di punizioni, situazioni spinte ed estreme per la convenzionalità popolare del momento e che coinvolgono SEMPRE stimolazioni sessuali. Insomma, qualcuno di si sicuro si chiederà del perché si dovrebbe infilare a capo fitto in un ambiente in cui il superamento del limiti è la normalità.

In effetti non solo qualcuno, ma tutti, proprio tutti lo fanno. C'è chi risponderà un solo perché mi piace senza approfondire quel perché, c'è chi risponderà perché mi piace servire, chi mi piace dominare, chi mi piace un altro sacco di cose ma l'unica assoluta verità è la libertà con cui certe cose si fanno. Nessun pregiudizio, solo SSC (Sano, sicuro e consensuale). Prenderemo spunto da De Sade l'originale il precursore rivoluzionario di una visione libera e distaccata dei piaceri della carne che afferma in una lettera alla moglie «Sì, sono un libertino, lo riconosco: ho concepito tutto ciò che si può concepire in questo ambito, ma non ho certamente fatto tutto ciò che ho concepito e non lo farò certamente mai. Sono un libertino, ma non sono un criminale né un assassino.», ma al contrario suo, io ti farò quello che tu vuoi che io ti faccia. Io non ti imprigionerò se tu non vorrai essere imprigionata, io non ti farò urlare e non userò la frusta se tu non vorrai, in altre parole sarai tu  a decidere. Questa non è costrizione, è libertà. E' la libertà di scegliere la propria sessualità senza pregiudizi in un costante rispetto reciproco. Noi costringiamo solo apparentemente a superare i limiti che invece sei tu a voler superare.
Premesso questo, ci sono alcuni principi da tenere sempre presenti e che non possono solo limitarsi ad un bel corpo, ad un bel culo, ad una semplice esibizione di carne tremula. Il pensiero erotico d'altro canto non è nato recentemente. Grandi poeti classici precristiani, già scrivevano di letteratura erotica, da Melagro a Saffo. Certo, sono morti nella regressione umana del cristianesimo dove tutto è rivolto ad un unico Dio che parla attraverso uomini. Il grande dillemma è tutt'ora presente: «Se la natura disapprovasse le nostre inclinazioni, non ce le ispirerebbe.» dice uno dei personaggi di De Sade ed è vero. La nostra natura non la possiamo cambiare. Possiamo indirizzarla questo si, ma essa fa parte del nostro bagaglio atavico e culturale fin da prima che conoscessimo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato solo che adesso lo sappiamo eccome!

Noi sappiamo discernere il bene dal male e sappiamo discernere il piacere dalla sofferenza anche se in alcuni casi, la soffernza può diventare puro piacere. In effetti non è un discorso semplice ed è una delle ragioni per cui ho aperto questo blog. De Sade recupera il naturalismo di Didierot per cui  « Il pensiero è il risultato della sensibilità, che è una proprietà universale della materia » e diventa illuminsta fino all'estremo. Dichiara che noi siamo quello che siamo e non abbiamo nessuna responsabilità dei nostri atti. Se ci piacciono, li facciamo e questo è sbagliato. E' sbagliato perché abbiamo una coscienza, è sbagliato perché se una rivoluzione, la vogliamo condurre nel senso della giustiza e della verità non nel sopruso e nell'irresponsabilità. Noi siamo responsabili dei nostri gesti. Del piacere che diamo ed in quello che neghiamo, sopratutto nei confronti della persona più direttamente investita da tutto ciò: la nostra partner. Una o più di una. Non è impossibile fare sessioni o avere rapporti multipli. Quindi affermo con forza: "sii pronto a ricevere ciò che sei pronto a dare". Applica e fai quello che sai davvero fare e non prendere una canna e fustiga la partner semplicemente perché le piace o perché piace a te. Si chiama BDSM non egoismo a confronto. In altre parole senza una buona dose di empatia del vostro partner, evitate di mettervi nelle sue mani o rischierete grosso.

Vorrei riportare alcuni aforismi di Didierot perché ben farvi capire meglio 

"L'ignoranza è meno lontana della verità del pregiudizio." In effetti se vuoi vivere la tua vita in modo libero e capire il mondo, devi abbandonare ogni pregiudizio.

"Si dice che il desiderio é il prodotto della volontà, ma in realtà é vero il contrario: la volontà é il prodotto del desiderio." Esatto! ci sono centinaia di volumi dedicati al desiderio nella cultura orientale che sono il frutto di qualche migliaio di anni di esperienza maggiori della nostra!

"Mandiamo giù a gran sorsi la menzogna che ci lusinga. Ma beviamo a goccia a goccia la verità che ci riesce amara." Non mentire, avere sincerità è la chiave per scegliere il partner giusto. solo che spesso la verità non ci piace o abbiamo paura di riverlarla. Difficile dire al proprio compagno che magari ti piace: "sono una libertina", con tutto quel che ne consegue.

"Quasi sempre ciò che nuoce alla bellezza morale raddoppia la bellezza poetica. Con la virtù si fanno soltanto quadri tranquilli e freddi; sono la passione e il vizio quelli che animano le composizioni del pittore, del poeta, del musicista. " Se amare è un 'arte, anche in quest'arte tutto ciò è ancora più vero.


sabato 22 gennaio 2011

Squirting o ejaculazione femminile.- golden showers

Ovviamente questo non è un blog medico, io non sono un medico. Quello che leggete è solo frutto dell'esperienza e della lettura di articoli più specialistici e di risposte all'argomento date in rete. In altre parole, quello che è vero oggi, sarà probabilmente diversamente vero domani a seguito di nuovi studi e nuove esperienze. Intanto non è facile riuscire a fare squirtare la vostra partner. Ci sono due o tre presupposti fondamentali. Il primo è che non abbia paura o si vergogni a sporcarvi ed a sporcarsi. Il secondo che attui quanto necessario perché lo squirting possa avvenire. Il terzo è che chi "lo subisce" sia anche pronto ad accettarne gli effetti: sapore, odore e presenza di liquidi corporali inusuali. Preso atto che la volontà di entrambi c'è e che il primo passo sia superato, vediamo cosa bisogna fare per per favorirne la realizzazione. Intanto è una bella e comoda prerogativa evitare assolutamente di presentarsi al parnter con la vescica svuotata. La vescica piena aumenta le sensazioni penetrative e la stimolazione ciltoridea o comunque ne varia in meglio le sensazioni. Il sintomo di voler urinare è anche l'unica prerogativa per cui si può tentare il getto che spesso non è di notevoli proporzioni. Quello che vedete nei film porno non è altro che una recita ed una simulazione indotta. Bene, arrivati a questo punto non dovete far altro che far sdraiare la partner in posizione supina (a pancia in su), infilare due o tre dita nella vagina con il palmo della mano rivolto all'insù e fare un movimento con le dita come se voleste indicare con un gesto, vieni qui. Lo scopo è ricercare nella donna il punto G cosa che purtroppo, non tutte hanno. Il punto G non è altro che un "bozzolo" che si forma nell'uretra vaginale con l'accumularsi degli ormoni femminili. Riporto testualmente la descrizione trovata in merito: Come già detto, lo squirting è legato alla stimolazione del punto G , che, a dispetto del nome, non è un punto definito, ma un'area più o meno estesa , che si trova all'interno della vagina in corrispondenza della vescica. Gli scienziati infatti ci insegnano che il nostro punto G altro non è che il corrispettivo della prostata maschile. Il funzionamento dello squirting è stato spiegato per la prima volta in maniera completa nel 2002 dall'endocrinologo italiano Emanuele Jannini . Il liquido dello squirting viene prodotto da alcune ghiandole che si trovano intorno all'uretra, dette appunto periuretrali. Queste ghiandole si riempiono di liquido durante l'attività sessuale, per poi svuotarsi con l'orgasmo. Grandezza e quantità di queste ghiandole varia da donna a donna, e proprio per questo non tutte possono provare l'esperienza dello squirting. "


Anche se non vi si forma il punto G, anche se qualcun altro scienziato vi dirà che il punto G non esiste o che non riuscirete mai a schizzare (comunque si parla spesso di modiche quantità, vedi foto sotto), ogni qual volta abbandonate il vostro partner per andare in bagno, pulite l'uretra e buttate una notevole dose di feromoni letteralmente nel cesso. Il pissing è pertanto uno "sfruttamento " di quegli ormoni e passarli al partner.



Nello stesso modo una notevole dose di ormoni passano da un partner all'altro. In presenza di 
estratetraenolo, contenuto nell'urina di una donna, averemo di sicuro una maggiore eccitazione da parte dell'uomo. Certo è che l'eccitazione non è comunque solo un fatto ormonale. In risposta contraria, una donna, secondo uno studio condotto dall'un. dello Utah, reagirebbe androstadienone  al contenuto nel sudore maschile. Infine dall'analisi del liquido che fuoriesce durante uno squirting si rilevano gli stessi contenuti dello sperma maschile (ad eccezione degli spermatozoi), ed un contenuto di fruttosio (zucchero), 10 volte superiore rispetto a quello contenuto nell'urina.
Da un punto di vista puramente tecnico e scientifico, si può quindi dedurre che ogni qualvolta un uomo riceve uno squirting femminile, ne riceve buoni sapori e anche una dose notevole di feromoni eccitanti e calmanti. Di risposta, per una donna gli riceve nel leccare la pelle del proprio compagno.
Vero è che nell'insieme sono contenuti fattori di mutua piacevolezza che non riguardano solamente l'aspetto chimico ma anche nello stato mentale  e fisico durante il quale questi giochi vengono fatti.

Urinare è spesso libertà, è una piacevole sensazione di per se e per chiunque lo faccia. Siete in una situazione in cui l'uno è lì per l'altra ed offrirsi è un gesto comunque d'amore. Se ci mettete poi l'alto contenuto di sesso orale avrete un quadro generale particolarmente stimolante.
Devo anche aggiungere che lo squirting ed il pissing creano situazioni parecchio bagnate come ovvio. Vi suggerisco pertanto di sfruttare pavimenti coperti di asciugamani, di evitare di renderla una pratica asettica del tipo: vieni in bagno che ti urino addosso ma di integrarla piacevolmente nel resto del sesso o session.

NON ABBIATE PAURA.

Terzo punto. Al momento che sentite il bisogno di urinare durante il massaggio, cercate con le dita la parte finale dell'uretra. la sentirete gonfia, quasi dolorante. 29 ghiandole stanno spingendo cercando di far fuoriuscire quel liquido. Quando stai per venire, spingi come se volessi urinare contraendo i muscoli vaginali. Spingi ed asseconda il piacere e quello che il partner ti sta facendo e buon schizzo :)

Considerazioni finali. In ogni rapporto c'è reciprocità. Se tu master chiedi alla tua partner di non togliere la bocca quando vieni. sii pronto a fare altrettanto. il tuo scopo non è quello di prendere ma di dare ;)
Chiaro che poi in alcuni casi il pissing o lo squirting può essere usato anche affine a se stesso per dare comunque piacere, per spingere il bottom ad andare oltre, per comunque passargli ormoni stimolanti, per umiliarlo o nel creare situazioni di disagio comunque parte del piacere reciproco. Lo ridico: SSC. SANO, SICURO, CONSENSUALE.

Il video è serio anche se residente in un sito porno :)



venerdì 21 gennaio 2011

La ragazza ed il drago


Un giorno la ragazza camminando nella foresta distrattamente in cerca di bacche selvatiche da cui preparare un ottimo rosolio, si trovò tutt’ad un tratto in uno spiazzo ben riparato nel cui centro c’era una bestia orrenda di dimensioni spropositate. Era completamente coperto di scaglie disposte a formare una corazza impenetrabile.

La testa era decorata di corni appuntiti atti sia alla difesa che all’attacco che si snodavano fin giù lungo la schiena e ancora su per la coda cambiando forma e dimensioni. Quattro zampe potenti finivano in altrettante zampe con 4 dita anch’esse artigliate. Per ogni zampa uno sperone ed una nodosa coda, finiva con un rostro all’apparenza osseo che sembrava in grado di tagliare in due con un colpo solo la più grossa querce che vi fosse nel bosco. 

Sui fianchi due potenti ali ripiegate completavano l’imponente evoluzione naturale. La sua bocca irta di denti acuminati avrebbe sicuramente potuto fare di lei uno spuntino pomeridiano senza quasi accorgersene. 

Il mostro se ne stava li a riposare e si accorse dell’arrivo della ragazza quasi all’ultimo momento. Aprì gli enormi occhi da rettile squadrandola per capire le sue intenzioni e quasi simultaneamente emise un Ruggito gutturale ed orrendo da metter paura come se tutto il resto non fosse stato sufficiente a farlo. La ragazza si trovo di fronte ad una situazione complicata. La fuga avrebbe sicuramente dato segno di debolezza e quel coso che sicuramente era un drago, se l’avrebbe pappata senza troppe difficoltà. Fare finta di niente? Oramai non era più certamente possibile. Decise quindi di avvicinarsi lentamente per valutarne le intenzioni e sperò in un Dio benevolo e commiserevole.

La bestia continuò ancora a ruggire ma sempre più pacatamente pur senza mai perderla di vista. La ragazza allungò la mano e quasi come se tutta la paura sparisse d’un colpo, si trovò ad accarezzargli il muso ammirando estasiata e stupita quella immensa montagna di muscoli protetti da migliaia di scaglie iridescenti. Il drago scosse la testa girandosi all’indietro e con dei colpetti del muso accuratamente calcolati e senza nessuna pretesa d’offesa, la invitò chiaramente ma decisamente a salirgli in groppa. 

Non fu difficile.

Il drago si alzò sulle zampe cercando di sentire la posizione dell’amazzone e spiegò le immense ali iniziando a correre sempre più veloce.. un colpo, due tre e su.. su.. su … fino a sfiorare la cima degli alberi in volo radente ma indirizzato ad un decollo deciso. Flooop, Floop e ancora Flooop e ad ogni colpo d’ala sempre più su.

La ragazza strinse le gambe per la paura e la bellezza della posizione e accadde qualcosa di ancora più inaspettato.. Le sue cosce si fusero con la pelle del drago… e giù fino ai piedi divenne parte della bestia. Senti il sangue caldo mescolarsi con il suo, la sua vista si annebbiò insieme ai sui pensieri per poi divenire nuovamente lucidissima ma con una sensibilità diversa. Poteva afferrare il battito d’ali d’una libellula o di un colibrì. Poteva sentirne il suono e ammirarne ogni singolo movimento. La sua stessa aria gli veniva fornita dall’animale. Il fuoco era oramai dentro di lei ed il drago saliva e saliva e saliva.

La portò lassù dove il cielo finisce e s’incontra con le stelle rimanendo statico per un attimo. Sotto di loro la terra era un’immensa perla blu.
...
Un attimo quasi a toccare un sogno e poi giù sempre più veloce. Giù sopra le nuvole quasi a sfiorarle, poi sotto di esse sopra le montagne innevate e attraverso le valli disegnando piroette acrobatiche. La ragazza avrebbe voluto urlare di gioia per quel senso di assoluta libertà ma non le usci altro che dalla bocca che un ruggito simile a quello della bestia. Il drago non si fermò, trovò la cima di un vulcano in eruzione e con un giro della morte vi si gettò dentro. 

Nessun attimo di terrore. La ragazza era sicura, sentiva la sua forza scorrere nelle sue vene. Il drago sentiva la sua umanità dentro di se.

Giùùùùùùùùùù! Dentro il fiume di lava quasi una navigazione attraverso decine di cunicoli sotterranei. La lava non bruciava era calore, era forza, era potenza così come la sua cavalcatura. I repentini cambi di direzione erano come mille otto volanti, il drago era a suo agio, la ragazza altrettanto ed in un attimo sfociarono nelle profondità degli oceani e la bestia nuotò.

La portò negli abissi Laurenziani, videro la vita delle profondità ed i meravigliosi picchi sottomarini. Videro i calamari giganti inseguiti dai capodogli, videro i pesci e le creature luminescenti che vivono nella notte e risalirono su verso le barriere coralline incontrando ogni forma di vita di mille colori e forme fino a nuovamente risalire l’aria e ricominciare il volo su per i cieli.

Lentamente il drago riporto la ragazza al luogo dove l’aveva trovata con un atterraggio sicuro ma deciso. La ragazza ebbe un sobbalzo e rapidamente riprese la sua forma completamente umana. Accarezzò l’animale sdraiandosi sulla sua schiena ed ascoltandone ancora il respiro di fuoco che fino a pochi secondi fa alitava anche dentro di lei. Poi scese. Il drago la guardò e si capirono. Oramai erano tutt’uno. Il drago sarebbe ritornato all’appuntamento nel bosco per riportarla di nuovo con se.

Lei si riassettò confusa ed estasiata. Come avrebbe potuto raccontare una cosa del genere? Come avrebbe spiegato la sua assenza che in fondo era solo di poche ore? Come avrebbe potuto riordinare dentro di se tutte quelle sensazioni che aveva provato? Mentre s’incamminava verso casa cercava di recuperare razionalità e ordine mentale ma allo stesso tempo di godersi ancora quella meravigliosa avventura. Quando finalmente rientrò si rese conto che non erano passate poche ore ma diversi mesi. Tutti l’avevano data per dispersa e la protessero da ulteriori uscite da sola. Il drago e la ragazza non s’incontrarono più ma dentro di se quelle sensazioni erano ancora vive e reali. Quella fusione non le aveva dato solo sensazioni ma in effetti erano stati una cosa sola. Quando si separarono parte del drago era rimasta dentro di lei e parte di lei dentro il drago. Languore, stupore, nostalgia e desiderio attanagliarono il drago fino alla notte dei tempi in cui in un'altra vita, si sarebbero incontrati nuovamente per essere per sempre uno. 

Io ho cavalcato il drago un giorno.
Io sono il drago.

Anelli

Anelli e solo anelli
Che perforano cuori.
Che congiungono anime,
Che uniscono desideri,
Che stritolano illusioni,
Che confrontano idee,
Che fondono piaceri,
Che stravolgono i pensieri,
Che stimolano fantasie, Che spezzano preconcetti,
Catene, Di libertà