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sabato 7 luglio 2012

Zen

Dice il saggio: "molti sanno parlare, molto pochi sanno ascoltare" :).

mercoledì 4 luglio 2012

Voce al sondaggio

Buon giorno a tutti. I sondaggi non sono ancora conclusi ma vedo che un po' tutti hanno votato il tipo di sentimento sulla differenza tra amicizia e amore oppure entrambi, cioè il sentimento ed il sesso.

La mia idea di fondo a cui sono arrivato nel corso degli anni è che nonostante un sentimento d'amore possa essere intenso e profondo, se non c'è sesso non siamo "amanti". Insomma il sesso o tutte le forme correlate di piacere fisico, sono in qualche modo la realizzazione pratica, l'appagamento insostituibile che un rapporto deve dare perché sia per forza diverso dall'amicizia.
Così che vedo il "sesso" vuoto senza sentimenti, così vedo l'amore zoppo senza "sesso".  Sono pure convinto che due persone possano facilm
ente andare d'accordo per molto tempo se vanno d'accordo a letto e meno se a letto non si intendono. D'altra parte mi piace confrontarmi quindi questa è la ragione del blog e di molti post spesso forti e provocatori.
Sono altrettanto convinto che ogni crescita interiore nasca prima di tutto dal confronto, dal valutare serenamente le opinioni altrui anche se alle volte in aperta contraddizione con le proprie, quindi e di nuovo, eccomi qua a provare un po a stimolarvi a scrivere.
Volete, così provare ad esprimere la vostra opinione e descrivere che ne so, come si può differenziare il sentimento d'amicizia tra quello d'amore e confrontarlo con quello degli altri lettori?
A voi la scelta: se volete rimanere anonimi per il pubblico lettore, inviatemi per posta il testo e nessuno vedrà alcun vostro riferimento. Altrimenti beh, i commenti non sono moderati, postate pure. L'unica raccomandazione è quella di non essere offensivi per chiunque esprima opinioni che non condividete.
Buon inizio :)

venerdì 29 giugno 2012

Collari e rituali in ambito bdsm

Preso spunto da un blog che ogni tanto seguo di un "collega" m'è venuto lo schiribizzo di scrivere qualcosa in merito ai rituali in ambito bdsm.

In prima battuta, nessun pregiudizio. Ognuno si costruisce il rapporto che crede, come meglio crede e come vi si trova meglio. Avevo due amici che qui si relazionavano felicemente come  la castellana ed il signore medievale con tutti i crismi del caso anche verbali e non solo gestuali. Questo si costruisce attraverso la conoscenza reciproca e l'incontro di reciproci desideri.


Credo che nel mondo bsdm vi siano così tanti aspetti che sia oltremodo facile e pericoloso perdere i limiti invalicabili ed un sano apporto con la realtà. Il bdsm non è un abuso ed il principio fondamentale è che il master non fa quello che gli pare ma segue i desideri della "slave" e la "libertà" gestionale che questa gli da. Non dimenticando mai questo primario e fondamentale stato di cose e se provate solo a girare il tutto e pretendere che la "sottomessa" esegua solamente i desideri del dominante, la storia o la relazione che dir si voglia, è destinata a durare solo pochi incontri se non solo pochi minuti. Inevitabilmente c'è qualcuna che non appaga i suoi bisogni mentre all'altro, il master, è concesso di poter fare o chiedere tutto secondo la sua visione. Questo è in netto contrasto con i principi fondamentali  del rispetto e va a braccetto con quelli dell'abuso (in cui uno solo si diverte), che rende quest'approccio non solo sbagliato dal punto di vista relazionale ma anche pratico. Insomma state imponendo qualcosa che non è bdsm, è davvero solo un sopruso.
Nel bdsm sono ammessi tanti tipi di giochi, nessuno si scandalizza se la partner chiede di essere trattata come una cagnolina o se invece come una serva di casa 
Famosa "cerimonia" in "Eyes wide shut" 
oppure una concubina. La richiesta però deve arrivare da "sotto". Non ci confondiamo, questa è non è la dominazione dal basso, è semplicemente capire cosa eccita, cosa piace alla nostra partner. Conosciuto questo, la libertà di manovra del master è totale fintanto che rispetta i limiti invalicabili ed i desideri della sottomessa. Insomma costruisce un rapporto di fiducia e di credibilità reciproca prima di abbandonarsi completamente al gioco perché un gioco rimane nel senso più alto del termine.
Nessuno si scandalizza se nell'ambito del gioco diamo origine a rituali o regole di comportamento che d'altra parte possano andare bene ad entrambi. Non è schiavitù, rimane un rapporto e se lei si stufa, ad un certo punto vi saluta, vi ringrazia e se ne va da un altro se non l'ha già fatto prima ancora di spogliarsi. Questo suo concedersi, in qualche modo si deve sempre meritarlo attimo per attimo che non c'è nessun diritto divino né dato dalla nascita né dal nick cretino e pretestuoso che qualcuno s'è scelto come nobile o come semidio.
Mi pareva di averlo già accennato  ma comunque ci riprovo. Se si ha una relazione bdsm in cui mai non c'è un dialogo egualitario, in cui ci si confronta e ci si spiega sui reciproci timori, necessità, bisogni e tutto quant'altro fa vita e non solo session o scena, ogni relazione bdsm diventa di fatto un 24/7. Magari non inteso come sotto lo stesso tetto o assieme in 24/7 ma che non sposta mai di una virgola il rapporto. E' per questa ragione che le relazioni 24/7 sono destinate  a durare in genere poco, a meno che le maglie del rapporto non siano molto larghe. 
Abbiamo umanamente bisogno di essere compresi e rispettati prima di ogni altra successiva necessità.

Poco importa che vi siano siti sopratutto di singoli che parlano di cerimonie varie, di significati di collari, di regole rigide e di un'altra infinità di assurde stronzate. D'altra parte le cerimonie sono uno strumento valido per autolegittimarsi, per dare più importanza a se stesso:

"Io ti investo del collare, ti impongo le regole a cui tu con un giuramento tu dovrai adeguarti". E' un po' come l'abbigliamento dello scienziato che se si veste da punk anche se è un cervello, non verrà mai creduto o preso in considerazione. La società vive ancora di luoghi comuni. L'aspetto crea il giudizio e tanto più formale sarà il tuo aspetto, tanto più avrai credibilità. L'uomo di Piltdown insegna. Per anni nessuno si era preso la briga di verificare sul serio le affermazioni di quattro o cinque furbetti in caccia di assoluta notorietà, e per tutto quel tempo si era creduto ad una scoperta eccezionale. Coglioni! Quando uno afferma qualcosa, me compreso, la stessa cosa va verificata, visto che da uomo, posso comunque sbagliare anche in buona fede.

Allora e da 30 anni di esperienza dico che le "cerimonie a prescindere", sono solo un acchiappa pulzelle inesperte create ad arte per intimorirle e far vedere la propria "conoscenza e grandezza". Acchiapparle nella rete. Una donna esperta, intelligente e riflessiva nonché empatica, cioè capace di sentire le emozioni altrui, sarà in grado di discernere il valore di una cerimonia simile e scartarla o accettarla per quello che è: una semplice formalizzazione di un gioco. Il collare d'altra parte è segno di appartenenza ma l'appartenenza si sente dentro e non esiste oggetto o cosa che possa rappresentarla o che possa altresì, infilartela nell'anima quando non c'è.
Insomma, la cerimonia va presa come un momento per immergersi di più nel gioco, un modo per calarsi maggiormente nella parte se quella parte da la soddisfazione comunemente ricercata, altrimenti non ha nessun valore anzi, rischia di essere oltremodo fuorviante. Ancora più folle è la indiscutibile capacità che molti hanno di ispirarsi a film famosi o romanzi piuttosto che alla realtà che hanno davanti: la loro compagna. Così rituali e stronzate madornali, piovono a go-go in ogni forma e misura dando prova di inusitata follia. Mi chiedo spesso del come cacchio questi facciano a "frustare la schiava" perché c'era nel film "histoire d'O"!
Ragazzi è roba da manicomio criminale.

Mi prendo un passo di "Histoire d'O" che recita così: "Si tratta in realtà di un mezzo, come quello della catena, che, fissata all'anello del collare, la terrà più o meno strettamente fissata al letto più ore al giorno, un mezzo inteso, più che a farle provar dolore, gridare o spargere lacrime, a farle sentire, mediante questo dolore, che non è libera, a insegnarle che lei è totalmente votata a qualcosa che è al di fuori di lei. Quando uscirà di qui, porterà un anello di ferro all'anulare, che permetterà di riconoscerla: allora avrà imparato a ubbidire a coloro che porteranno lo stesso segno; essi sapranno, al vederlo, che è sempre nuda sotto la gonna, per quanto dignitoso e banale possa essere il suo abbigliamento, e che questa nudità è per loro." e più lo leggo e più mi sembra follia. Che cos'è sta cosa fuori di lei? Morde? Ha docidi zampe il pelo e la notte è pure fluorescente? E' il cugino atavico di Blob?


E l'anello è si, le metterò un anello o un segno di riconoscimento che possa essere individuato da tutti quelli che praticano bdsm e che la pulzella in questione non sia la "mia" pulzella, quella con cui s'è creato il legame in reciprocità ma una zoccola da usare. E' si, lei non è una donna, è solo una cosa che chiunque passi se la può ammirare come e quando vuole se non altro. We! Ma siamo impazziti? Davvero qualcuno segue questo abominevole genere di fregnacce e non lo prende per quel che è: un fantasioso romanzo sado maso fatto non di realtà ma di pura fantasia anche nei gesti. Stare sempre con "i piedi per terra" è sempre fondamentale. Ci insegna a vivere e a non confondere i ritmi della vita reale e del rispetto reciproco con l'abuso che poi alla fine non ci si accorge neppure di fare ma che in effetti, stiamo realizzando. Insomma, un conto è lo spunto, un conto prendere le regole che si trovano sui film e sui romanzi e adeguarsi a queste: notevole senso di intelligenza, di sensibilità, creatività e capacità relazionale. Ehhhhh!!!

Non posso negare di essere stato soggetto a richieste assurde del tipo: marchiami a fuoco e ti ripagherò come meglio tu credi o comunque tu voglia. Frustami a sangue e farò altrettanto. Mi spiace, questa è roba che MAI e sottolineo MAI succerà nella mia vita nemmeno se mi offriste decine di migliaia di euro o che ne so, qualsiasi tipo di ricompensa a cui sia quasi impossibile dire di no. Queste pratiche sono letteralmente fuori dal mio modo di pensare, di vivere questo stile di vita e solo alla sensazione dell'abuso mi si rizzano i capelli. Come master ho il DOVERE di rispettare l'integrità fisica e mentale di chiunque abbia piacere a spogliarsi con me.

Fonti parziali
http://people.tribe.net/masterm/blog/f42f03bd-ea49-4753-b2ba-ddc715cba15a
http://www.takeninhand.com/bdsm.rituals.and.rule-bound.relationships
http://www.frugaldomme.com/ceremonies/content.htm
http://en.allexperts.com/q/BDSM-2733/2010/8/Rituals-procedures.htm
http://www.soulshaven.f2s.com/sub_collars.php3

giovedì 28 giugno 2012

芸者, Geisha ampliato


芸者

Geisha, artista.


Lo ribloggo (leggasi lo riposto), ampliando anche questo perché seguito a leggere le solite mattonate ignoranti tipiche italiane sul personaggio. Qualcuna seguita a definirsi Geisha o di definire qualche piacevole pulzella come tale nel mondo bdsm.  Pertanto come definisce il nome vi dico subito cosa non siano le Geishe (ps: l'accento va sulla e finale!).

  1. Le geishe non servono. Non sono sguattere. Se lo fanno è perché Giappone è prima di tutto cortesia e gentilezza in ogni cosa. In Giappone servirsi il pasto o da bere è considerato maledettamente ineducato ed ognuno lo serve all'altro. Chiunque voi avreste accanto, sarebbe lui o lei a servirvi da bere o del cibo.
  2. Le geishe non sono puttane. L'errore è nato probabilmente dal fatto che 芸者, in cinese si traduce yì jì (艺妓), dove jì (妓), significa appunto prostituta.
  3. Le geishe non ricevono ordini, sarebbe una scortesia immane solo pensarlo.
  4. Le geishe fanno sesso come tutte le donne normali, scopano solo con chi gli piace e se lo fanno, è in segreto.
  5. Le geishe sono molto rispettate. Le uniche che non lo sono ed anzi sono viste molto male, sono le Onsen geisha (温泉, onsen, terme). Sono quelle che lavorano negli stabilimenti termali, per i grandi alberghi o che danno spettacolo per il grande pubblico. In questo caso sono considerate alla stregua delle prostitute nche se non compiono nessun atto sessuale. E' semplicemente una modo di vedere così come il sesso e l'amore, l'arte è una cosa privata e metterla in piazza equivale a sminuirla, offenderla e degradarla. (vedi post su shogun).
  6. Lo scopo dell'esistenza di una geisha è quello di incarnare l'iki e che è composto da tre elementi: la seduzione, l'energia spirituale e la rinuncia. In altre parole, l'iki è la quinta essenza della seduzione nella filosofia e nel gusto Giapponese. Note storiche: iki è la pronuncia dell'ideogramma cinese "sui" e nel periodo Genroku (1603–1867), venne usato per la prima volta per indicare "persone assai esperte nelle arti dell'amore e profonde conoscitrici delle emozioni umane". Nel periodo Bunka-Bunsei (1804-1829), fu usato anche per definire luoghi dove si esercitava la prostituzione molto simili a dove vivevano le geisha e certi comportamenti in comune che stanno ovviamente nella seduzione.
In ambiente bdsm il termine geisha non ha pertanto nessun valore. Forse qualcuno se mai ci fosse arrivato da solo è la seduzione o qualcuna che è abile proprio in questo ma è come paragonare un cinghiale ad un vaso Ming. I due concetti di seduzione sono così diversi da renderli pure incompatibili.

Due vere Geisha, Asakusa, Giappone.
Sapevate che:
  • Le Geisha originariamente erano uomini?
  • Si deve a loro il ballo, il canto tradizionale, l'evoluzione raffinata del vestire i kimono,  la cerimonia del tè, l'esercizio della calligrafia kanji, l'arte della conversazione?
  • Che tutte quelle con i kimono colorati a fiori sono "solo" delle Maiko, delle studenti e non ancora delle vere Geisha?
  • Che le Geisha, indossano invece kimono a colori tenui, monocolore o a gradazioni dello stesso colore ed in sintonia con le stagioni?

Da wikipedia

Provate un po' ad indovinare quale delle due nella foto a sx è la Maiko e quale la Geisha. :)

Inoltre:
I quartieri a loro riservati, venivano chiamati  hanamachi (花街 "città dei fiori", in modo che non potessero confondersi con i bordelli e che vi potessero sorgere delle case da tè.

La geisha è stata per lungo tempo, la vera e l'unica donna istruita di tutto il Giappone, rappresenta l'arte, la cultura ed il bello. La caducità della carne e la forza dello spirito.

Vi sono delle bellissime parole che la descrivono: "quando lavora controlla tutto il suo essere, in ogni gesto, parvenza, emozione; perfino la modulazione del respiro, ora leggero, lieve, ora vivo, affannoso, seppure impercettibile. 

La sua figura deve essere snella e slanciata, così come il suo volto deve apparire pallido. La sua voce deve avere un tono particolarissimo e raffinato, adattato perfettamente ad ogni scopo e circostanza. 

I suoi capelli, di color corvino, sono sempre raccolti, come a forma di nido. E ai piedi solo dellecalze di seta, chiamate “tabi”, deve indossarle sempre, anche d'inverno, per esprimere la sensualità di un corpo che si nasconde interamente sotto il kimono" (fonte).


“...Non è per una geisha desiderare. Non è per una geisha provare sentimenti. La geisha è un'artista del mondo, che fluttua, danza, canta, vi intrattiene. Tutto quello che volete. Il resto è ombra. Il resto è segreto.” ("Memorie di una geisha", 2005)

Altre due splendide immagini di Geisha su cui di una si può apprezzare la colorazione del collo e lo scollo del kimono che in lavoro sarà ancora più ampio. Il scollo posteriore rappresenta in Giappone quello che per noi è quello anteriore.










Altre fonti dove conoscere meglio questo "personaggio"
Sesso in giappone tra porno e pudore:

Follie della rete parte II

Per farvi due risate compassionevoli, vi pubblico una conversazione che un'amica del cuore mi ha inviato. Tanto per farvi capire a che punti siamo visto che il più delle volte le conversazioni vanno così:
Ovviamente il nick del Conte non l'ho modificato perché mi risulta profilo chiuso o non più esistente. L'altro è stato sostituito con delle x per evitare che la dolce pulzella non sia riconosciuta.


Le Marquis Du Gor
o testo mancante

Xxxxxxxxx
o buonasera

Le Marquis Du Gor
o sai chi sono?

Xxxxxxxxx
o con tutti questi nik rischio di confondermi..

Le Marquis Du Gor
o lo so io sono

Xxxxxxxxx
o siete il Conte

Le Marquis Du Gor
o si e tra pochi giorni settimana sotometterò una delle mie schaive pensando a te

Xxxxxxxxx
o a cosa devo tanto onore?

Le Marquis Du Gor
o e dopo la sottmissione la possiederò pensandoa te dopo la sessione coccolo sempre e loso far da maestro lo farò in tuo onore ora sto ascoltando forbidden colours forse è quello  forse sarò che mi ha mandato in visibilio neuronale la tua foto

Xxxxxxxxx
o ne sono onorata e Vi ringrazio Conte

Le Marquis Du Gor
o i samurai usano urinare asieme su un acordo fatto tu ed io urineremo assieme se stabiliremo di redigere il contratto

Xxxxxxxxx
o Vi ringrazio Conte ma non accadrà

Le Marquis Du Gor
o come mai?

Xxxxxxxxx
o perchè ho il mio" modo di essere bdsm,ho la mia essenza coltivata,innestata,cresciuta e curata da un Maestro a cui no sono mai appartenuta ma che ha fatto si che io crescessi in maniera diversa dai Vostri convincimenti di cui non ho la presunzione di esserne a totale conoscenza ma

Xxxxxxxxx
o sono un ottima osservatrice leggo molto tra le righe e soprattutto vado sempre oltre le parole cerco di comprendere quelle non dette... Voi siete di certo un Uomo speciale ma credo di non essere io speciale per Voi ho un grande difetto... immenso oserei dire amo essere unica e preziosa e qualunque altra schiava che è entrata nel mio rapporto è sempre stata sottomessa da me usata come un giocattolo anche se rispettata lei non ha mai in nessun caso goduto del mio Signore credo Conte di averVi dato una delusione ma è ciò che sono e non cambierò.

Le Marquis Du Gor
o IO SONO
o IO
o IO
o IO

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o tradirei me stessa

Le Marquis Du Gor
o IO SONO IL GRANDE BURATTINAIO

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o bene
o sono lieta per VOi

Le Marquis Du Gor
o E TU TU
o esisterai per il mio piacere e NON per altro

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o ripeto ne sono onorata ma non sarà così

Le Marquis Du Gor
o e sarà mio piacere vederti torturare un' altra schiava

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o state leggendo vero ciò che scrivo?

Le Marquis Du Gor
o si

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o bene quindi sono certa che avrà inteso non accadrà! mai io non tradisco me stessa mai per nessuno

Le Marquis Du Gor
o buona solitudine

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o mi dono completamente e lo decido io a chi

Le Marquis Du Gor
o allora

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o questo è un Vostro pensiero che per fortuna non è vero

Le Marquis Du Gor
o ahahahaha una schiava ribelle perfetta un vero Uomo non ama gli zerbini

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o e io non lo sono,posso diventarlo ma sono sempre io a deciderlo e soprattutto con chi

Le Marquis Du Gor
o ovvio e il tuo dono deve essere accettato

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o esatto! E un dono per essere accettato deve essere prima offerto...

Le Marquis Du Gor
o eheheehh aggressiva e tenace la pupa

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o sono solo me stessa,sempre! e non sono una pupa! ma una Donna

Le Marquis Du Gor
o ahahahahahah http://www.youtube.com/watch?v=R7Jvl1eNjkQ perche pensi di avermi deluso?

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o grazie ma io non sono una geisha

Le Marquis Du Gor
o lo so era x provocarti

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o una schiava è ben più preziosa a mio parere

Le Marquis Du Gor
o non conosci allora il concetto di geisha nei miei contratti il valore della geisha

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o lo conosco e non lo sono soprattutto non mi interessa perchè non è dentro di me

Le Marquis Du Gor
o e i suiìoi diritti godono di un posto primario

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o gli unici contratti che firmo sono quelli di lavoro

Le Marquis Du Gor
o mamma mia ciclo doloroso? caldo? nervosismo ?

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o sono calmisima,aria condizionata e soprattutto sono perfettamente lucida!

Le Marquis Du Gor
o allora ciao

Xxxxxxxxx
o ciao

Le Marquis Du Gor
o asp che ti banno un attimo

Xxxxxxxxx
o fai pure

mercoledì 27 giugno 2012

Master o trombini anche abusivi. Riconoscerli è un vantaggio prima di tutto in salute.

Ah non lo so in fondo. Non esiste uno stereotipo ed è come chiedersi di come sia possibile riconoscere un idraulico da un appiccica tubi. Forse solo dopo che t'ha fatto l'impianto di riscaldamento? 
In effetti la dotazione di attrezzi non ne giustifica l'abilità. Quindi manco un master o una miss è riconoscibile dal numero di oggettini che ha in dotazione nel set personale. Forse piuttosto è vero il contrario che un idraulico si riconosce dalla competenza con cui parla e da come realizza il suo lavoro. Ovviamente un master non lavora a meno che non sia un prodom, quindi non è possibile valutarne la tecnica prima che ti abbia spogliata. Però le persone non sono tubi, il bdsm non è solo "godi cagna e si padrone" ma coinvolge pure i sentimenti e la tecnica oggi è apprendibile da chiunque abbia un pc  o un tel collegato in rete e sappiausare google. Frustare qualcuna e farla godere è una cosa molto facile da imparare. Basta leggere alcuni blog o iscriversi ad alcuni siti a tema e dopo qualche piccolo esperimento, affinare la tecnica.


Le ragioni che mi avevano impedito di pubblicare un post del genere sono abbastanza chiare. Intanto non sono un medico, quindi non ho nessuna autorità o competenza. Quello che dico è frutto dell'esperienza, dell'aver letto e vissuto e osservato attentamente comportamenti particolarmente "remunerativi" nel senso di successi di letto come questi ed infine, di non fornire "armi" a spregiudicati masteroni in vena di mettere altre tacche sul "fucile". D'altro canto vedo che sta roba si sta assolutamente diffondendo ultimamente e viene applicata anche da quelli che per definizione dovrebbero esseri i protettori delle "abusate". Non riesco in effetti a definirlo in altro modo. Se ti intortano la testa per raggiungere i propri scopi, significa che hanno commesso un vero e proprio abuso. Opinione personale ma è il quanto.
C'è un però che per lo meno dalla mia esperienza mi fa un po' capire il filo conduttore dei diversi modus operandi dei due soggetti.
Il falso master o piuttosto il "trombino", segue quasi sempre lo stesso procedimento partendo da quello psicologico. Intanto si approccia a te facendoti parlare così da capire quali siano i tuoi punti deboli, qualunque essi siano. Hai bisogno di sicurezze? Ti darò sicurezze. Ti senti inadeguata e inesperta? Ti proporrò delle cose adatte a te, così da farti sentire a tuo agio. Ti serve confidenza? Tutta la confidenza del mondo, anzi di più, il tutto corredato da una dose d'amore. Insomma invece di prospettarti un viaggio verso le stelle con tutte le difficoltà ed i passi del caso da fare, ti proporrà la passeggiata che cerchi. La differenza sostanziale è che con il primo tu le tue paure le affronti e le superi, con il secondo rimarrai sempre soggiogata ed intimorita pure da te stessa.

C'è un esempio "classico" per fare capire come funziona il cervello umano.
L'industriale vuole cambiare tutto in reparto per migliorare la produttività, così se decide di imporre il suo modo, otterrà l'effetto contrario. Però c'è l'industriale che la psicologia la legge e chiama a raccolta i suoi dipendenti. Gli espone un nuovo progetto e come vorrebbe cambiare i reparti. Che ne so, dalle luci, ai banchi di lavoro, alla catena produttiva e via così. Una volta discusse le modifiche le applica. E la produzione aumenta. Dopo un po' fa la stessa cosa: propone di fare ulteriori modifiche al reparto e migliorare ancora non solo la produzione ma anche mettere a loro agio i dipendenti. Nuove modifiche e la produzione aumenta ancora. Questi cambiamenti possono essere fatti all'infinito ed anche riportare il tutto allo status iniziale ma con lo stesso procedimento: coinvolgere o per lo meno fare finta di farlo tanto lo scopo non è cambiare tutto ma avere calma e produttività in azienda. Ad ogni cambiamento la produzione aumenterà. Prendete questa tecnica e portatela a "letto" e avrete risolto il problema. Insomma è il segreto di pulcinella, gli avete letti i post sull'abuso no?
Il punto è che un master non cerca di "ingropparsi" ogni pulzella che passa per lo meno uno serio. Ne cerca una. Una sola con cui crescere. La rispetta nel fisico e nell'anima e non si sogna manco lontanamente di usare la pulzella solo per i suoi scopi scoperecci o di perversione. La pulzella non è altro che una donna da rispettare in ogni modo possibile nonostante qualche "gioco" alle volte anche un po' spinto.
Il master esperto, il vero master, non cerca chiunque gli si spogli che di quelle ce ne sono anche troppe. Volendo una o due al giorno per tutti i giorni della settimana. Lui cerca la persona giusta, valuta la testa. Il master cerca il controllo non l'uccello a guazzo. Il master è cosciente della responsabilità di quel controllo e pone prima di tutto l'integrità e la felicità fisica e mentale di chi controlla. Se ragiona solo con l'uccello di per se non è un master. Un master, comincerà un rapporto di conoscenza cercando di costruire un confronto egualitario e siete voi che dovete farlo parlare. Insomma se tenta di intortarvi, cercare di farlo cadere in contraddizione. La dominazione del gioco, dura in effetti quanto dura il gioco.  Il master vi propone un percorso di crescita in libertà in cui la sottomissione è prima di tutto fiducia ma che può anche non esservi così come la intendo molti. Nell'ambito di un rapporto puoi non voler essere chiamata né schiava, né cagna, né troia o con nessun altro aggettivo ma semplicemente con il tuo di nome. Il master è colui che sa dove portarti e che ti "vieta" anche alcune pratiche che potrebbero farti del male. Altre rischiose, le trasforma in giochi dove il pericolo semplicemente non esiste. Se v'hanno frullato la testa, allora lui ha sempre ragione, vi mettete sempre o quasi in difesa sua. Insomma sono gli altri che sbagliano, lui no. Perdete la vostra capacità critica e di giudizio. Se qualcosa non va, è colpa vostra. Non so se sia pienamente la sindrome di Stoccolma ma poco ci manca. Insomma parte tutto da un indottrinamento mentale per poi passare all'utilizzo del fisico per i propri scopi quindi, preferisco definirla tale.

Il trombino abusivo o falso master che sia, predilige in genere le persone inesperte, quindi più facilmente intortabili. Quelle che hanno una poca stima di se o che non si sentono adeguate. Quelle che prendono per buono tutto quello che gli viene detto. Quelle che scelgono il percorso più facile e per concludere, quellc che vogliono solo quello che loro desiderano. Gli incastri perfetti esistono se non raramente. Se ne trovate uno, il primo dubbio che vi deve venire è: "dove sta l'inghippo"? Poi magari  è vero, ci siete capitate sul serio nell'incastro perfetto ma insomma, un po' di sano dubbio e prudenza, ci vuole. Alla fine altrimenti vi trovate "inchiappettate" controverso e non riuscirete né a sentirne il dolore e nemmeno ad uscirne. Il condizionamento mentale è una cosa veramente "schifosa", non so come altro definirlo. Non posso impedire a nessuno di farlo ma posso fornire a voi qualche elemento di valutazione e per riconoscere fin di primi momenti o contatti, l'effetto finale e che possiate così, difendervi.
Signore e signorine: se vi approcciate a qualcuno che vi rispetta lo deve fare in tutto non in quello che gli fa comodo al momento o a seconda dei casi. Gli ammaliatori vanno bene se vi conquistano con la sincerità, con i loro modi di fare, con il rispetto che vi danno in ogni momento. Gli ammaliatori psicologici sono da tenere alla larga. Non importa se davanti ad un master esperto voi vi sentite intimorite o inadeguate. Il suo compito è costruire un dialogo paritetico ed un'intesa. Insomma non abbiate timore di quello che sa fare, piuttosto di quanto rispetti i vostri limiti. Non abbiate timore di voi stesse ed affrontatelo a testa alta che piegarla ha un senso solo se il percorso di crescita che vale per entrambi e non per uno solo. Purtroppo questo genere di abusi avvengono anche nella vita normale più spesso di quello che si pensi. Qui, l'ambiente si offre particolarmente al proliferare di queste situazioni. Meglio un rapporto conflittuale, teso ad intendersi e a spiegarsi e a crescere che un: ho trovato quello che cerco,  sto bene così per poi accorgervi che come minimo, andate in giro con tante di quelle corna che un cesto di lumache è niente se non addirittura ad essere impossibilitate a fare a meno del vostro stesso abusivo.
Spero che quanto scritto, vi aiuti e scusate se mi ripeto ma non è mai abbastanza.

giovedì 21 giugno 2012

Tanka


Ooiwa no
Modaseru kotoba
waga mune no
Hisomeru kokoro
Hito ni shirayu na


Strette nella roccia
ho chiuso le parole -
Quanto trattiene
in petto questo cuore
non lo saprà nessuno.

Ishikawa Takuboku (1885-1912)