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sabato 14 luglio 2012

Quando la follia diventa manuale pratico


E' un opinione personale, del tutto discutibile, nel pieno rispetto delle regole democratiche.
Qualche giorno fa è uscito il testo della scuola marescialli e brigadieri dei carabinieri che definiva le aberrazioni sessuali così: "Le principali degenerazioni sessuali sono: l'omosessualità, l'esibizionismo, il feticismo, il sadismo, il masochismo, l'incestuosità, la necrofilia, la bestialità (o zoofilia canale tattile, il piacere sessuale è dato dalla pratica di attività corporee inusuali: stuffing (penetrazione con oggetti), percossofilia, spanking (sculacciare con violenza), clismafilia (pratica del clistere), nasofilia, rinolagnia, uretrolagnia (stimolazione di parti del corpo non classicamente erogene, come le narici o l'uretra." Praticamente sembra abbia preso paro, paro quelle che gli psicologi riconoscono come parafilie e che a "bomba" riconosco anche io come vere aberrazioni: l'incestuosità, la necrofilia e la  zoofilia, ma  mi domando altrettanto a bomba, come mai questo signore non ci abbia inserito la PEDOFILIA. Il resto se non lo deduco, non ne conosco il termine perché sono un ignorante galattico, e allora sono ito su wikipedia ed in rete per cercare di capirne di più. Il risultato è che le parafilie sono queste elencate.

Esibizionismo: il bisogno o il comportamento che porta all'esposizione dei propri genitali ad una persona ignara. Naaaaaa, noi i genitali li mostriamo persone consenzienti. Oddio alle volte capita che uno è preso dalla foga e slurpa in un posto forse poco appartato e vieni visto. Alle volte invitiamo pure qualcuno a guardarci prima e a partecipare poi. Deve essere una malattia grave perché non fa male nessuno  e se non c'è nessuno che ti guarda pace, si fa lo stesso. 
Feticismo: l'uso esclusivo di oggetti non direttamente attinenti alla sessualità (es. scarpe, indumenti) o parti del corpo di una persona, al fine di innescare o aumentare l'eccitamento sessuale. Però c'è un abbigliamento definito fetish, ci sono delle belle foto fetish, ci sono un sacco di indumenti intimi fatti apposta per aumentare l'eccitazione. Però non godiamo con un reggicalze ma con quella che lo indossa e scusate se infiliamo qualche pallina cinese o qualche vibratore nel buco libero della signora. I giapponesi e tante altre civiltà orientali lo fanno da diverse migliaia di anni e non è morto nessuno, non è stato ricoverato nessuno se nessuno con la pratica, ha offeso o abusato di chi lo riceveva ma anzi lo ha fatto godere, che aberrazione è? Per chi la definisce tale secondo il suo parere personale e basta!? Proseguo, perché è da ricovero non avere a disposizione un vibratore ed usare un manico di una spazzola per capelli per ottenere lo stesso scopo. Ma si, è una deviazione, non praticità. E’ di nuovo una deviazione appiccicarsi ai capezzoli due mollette che così possano supplire alla limitatezza umana che abbiamo solo due pollici opponibili e due mani piuttosto che ingegno. Ma porca paletta, arrestate anche chi vola in deltaplano che visto che non abbiamo le ali, si crede per forza un uccello e chissà che genere di uccello!

Feticismo di travestimento: eccitazione e/o piacere sessuale nell'indossare abiti del sesso opposto e Voyeurismo o scopofilia (più raro scoptofilia): il bisogno o il comportamento che porta a spiare persone ignare mentre sono nude, in intimo o impegnate in attività/rapporti sessuali. E ci risiamo. Sei gay e sei malato e sei un trans, quindi cominci a vestire abiti di sesso opposto, allora sei malato e per cura lo stato ti paga il cambiamento di sesso. L'unica forma di anormalità, da ignorante che sono è quel che leggo e chi seguiti a mettere nel mezzo sta roba come una malattia. Già perché mentre l'omosessualità è stata tolta definitivamente dalle parafilie nel 1987 i cc ce l'hanno rimessa ed è chiaro che se sei un uomo che va con un uomo vestito da uomo allora non sei malato ma se ti travesti da donna, allora si. Sono io fuori di testa... eh!!!!!!!!!! Però, visto che ci siamo, scrivete pure che masturbarsi fa perdere la vista, visto che siamo in vena di cazzate, una più una meno, non costa nulla.
Frotteurismo: il bisogno o il comportamento che porta a toccare o palpeggiare il corpo di una persona non consenziente. Finita l'epoca della mano morta. Già, lontani i tempi di scuola dove nel pieno del tram davi una palpata di culo alla signorina per sentirne la consistenza. La bravura era non farsene accorgere. Eravamo un po’ tutti così e chi non lo faceva, era più per paura di essere beccato che da altro. Roba da riempire ogni studio psichiatrico. Bah, di nuovo. Fintanto che parliamo di rispetto e che toccare il culo alla bonazza che trovi in tram, in effetti non è molto da gentlemen e una “stoppata” alla mano morta andava sicuramente data. Però mi ricordo una sera di una venticinquina di anni fa in un locale che piazzai la suddetta mano ad una “signorina” accompagnata da un lui e che la mano non solo la sentì ma, che ci trovava particolarmente gusto e si strofinava con piacere. Divertente serata, soprattutto per il seguito. Ma si, è una malattia mentale e nel caso, i pazzi eravamo in due.
Masochismo: bisogno o comportamento sessualmente eccitante ricercato nel voler essere umiliati, provare dolore o soffrire in altri modi. Domanda per ogni psicologo che voglia intervenire e che non abbia altrettante malattie mentali legate all'educazione religiosa di qualsiasi tipo. Ma se non riceve e non crea danni fisici o morali a nessuno, se  il soggetto è maturo, consenziente, non plagiato, capace di intendere e di volere non solo che giorno è oggi e come si chiama, ma in piena coscienza di quello che fa, e gode dal ricevere dolore o umiliazioni per quale ragione è considerata una malattia? Non me ne uscite col comma 22 o con il fatto che un paranoico rimane malato anche se non fa male a nessuno manco a se stesso. Il punto è un altro. E' la dose e le situazioni di dolore a cui si sottopone e non ne fa una ragione di vita. Giusto? Quindi non è il masochismo una parafilia ma l'assoluto bisogno solo di questo e di non vedere altro con cui trarre piacere.
Sadismo: bisogno o comportamento sessualmente eccitante nel produrre dolore o umiliazione della vittima. Uguale a quanto sopra è. Pari, pari. Però qualcuno mi dia una prova scientifica che se sculaccio la signorina Tizia e lei gode ed io pure nel farla godere, che questa è una aberrazione sessuale. Trovatemi qualcuno in grado di dimostrarlo e di nuovo, che non mi si venga a dire che non può essere manco dimostrato l'esatto contrario. Il piacere è piacere, poco importa se ti pappi delle sanguisughe alla julien e tu le consideri una leccornia ed io uno schifo: de gustibus non est disputandum. E’ solo un meccanismo chimico e mentale. Sculaccioni=dolore=endorfine=piacere. Il problema semmai è come li dai, con che scopo e con che forza che ne fa la differenza. Il problema è se tu o lei godete solo nel dare o ricevere sculaccioni che crea una ossessione o una vera e propria deviazione.

Ognuno mangia quel che gli pare, come gli pare se non provoca danni a se stesso o agli altri. Fine, punto. E' il cardine della democrazia e di ogni ragione possibile.
D'altra parte come leggevo su "il grande colibrì": "La teoria della degenerazione, sviluppata da Bènèdict Augustin Morel a metà dell'Ottocento e smentita scientificamente dopo pochi decenni, è un obbrobrio che sta alla base delle principali derive razziste ed omofobiche del Novecento (come abbiamo ampiamente discusso su Il grande colibrì): possibile che un simile mostro fossile, al di là della sua fallace connessione con l'omosessualità, possa sopravvivere in un manuale moderno? "
C'è da dire che il grande colibrì ha perfettamente ragione quando ne parla. Le teorie di Morel e di Gobineau, sono i padri di quella che poi divenne per evoluzione, l'eugenetica nazista per difendere quelle caratteristiche che facevano della razza ariana, una superiore. Pura follia. Insomma questa non è scienza è proprio pazzia.

Pedofilia: l'attrazione sessuale per bambini in età infantile e prossimi a quella prepuberale. Qui sto zitto.  L'ho già detto, l'idea stessa dell'abuso mi fa venire il voltastomaco e non solo in senso figurato, questa poi mi fa diventare verde. Quindi, CIRCOLARE ed anche parecchio lontano. Potrei parlare del cambiamento della visione della visione dei bambini nel corso della storia evolutiva dell’uomo ma per non essere frainteso dico solo questo. Mi immagino e mi ricordo quando avevo tra i 12 ed i 18 anni. Alle medie già si notava chi aveva fatto l’ultimo sviluppo, e cominciavi a guardare le ragazze come donne. Già pochi anni dopo,  li vedevo alla stessa età e dicevo che donne non sono, non lo sono ancora. Mi stupisco di me stesso per come la pensavo e manco se me ne regalassero a dozzine riuscirei ad averci attrazione. Forse è solo il percorso di crescita ma anche questa poi deve farti pensare e valutare quali sono i limiti e dove ci si deve fermare e questo è un limite invalicabile. Inaccettabile sotto ogni punto di vista possibile.


Cerchiamo di capirsi. Io non sono un revisionista. Non dico che nel masochismo o nel sadismo non si annidino vere e proprie malattie mentali o disturbi seri tali da far perdere il senso della realtà. Lo vedo tutti i giorni e da qui, in qualche modo, cerco di combattere gli abusi, ma è per questo che va messo ordine scientifico e legislativo.
Non mi scandalizzo se Caia mi chiede due frustate sul culo ma comincio a vederle sul serio come deviazioni se davvero non riesci a godere in altro modo che quello e sei disposto a tutto anche al plagio mentale o alla seduzione estrema pur di frustare qualcuna o di riceverne. Il che conferma quanto definito  anche su wiki: "per essere considerata effettivamente come patologia, tale condizione deve ricorrere per almeno sei mesi e devono manifestarsi come la forma di sessualità esclusiva o prevalente del soggetto, interferendo in modo rilevante con la sua normale vita di relazione e causandone un disagio clinicamente significativo." Quindi mi sento bene, sono trenta anni che pratico sm e che scopo anche in dolcezza e nei modi più tradizionali, trovandone appagamento. Non mi frega una mazza di quello che pensate ma mi frega delle reazioni che potreste avere rispetto a quello che non siete in grado di valutare. Già perché ci sono stati come taluni americani in cui la sodomia è ancora un reato e non un piacere dato che sta scritto nella bibbia. Senza nessuna offesa, sono credente, insomma credo che vi sia un Dio ma "l’idea di un Dio personale è un concetto antropologico che non sono capace di prendere seriamente" (A.E.).  Quindi niente tavole della legge, niente dialoghi con il padreterno, niente peccato e niente follie mistico religiose. Liberi di pensarla come vi pare, di andare a pregare comunque reputiate meglio, ma che da questo obblighiate TUTTI a pensarla come voi, questo per gli stati moderni è sbagliato e retrogrado. Meno male che ancora nessuno può entrare nelle case di un altro e controllare ogni singolo individuo come tra piacere e sbagliato, profondamente sbagliato, fare così di tutta un'erba un fascio e di non regolamentare in modo serio e coerente cosa sia l'abuso ed il piacere condiviso.


Esplosione shuttle 1986
Una legge "sana" dovrebbe poter rispettare il credo e le convinzioni di tutti ma dare anche i limiti di quello che si può fare dove l'abuso sia facilmente riconosciuto ovunque ci si trovi e l'eventuale colpevole, abbia la giusta ed appropriata punizione e/o cura. L'assenza o l'inadeguatezza di una legge non è altro che il sintomo dello stato di vuoto di un popolo e della sua società.
Non ci resta che vietare il paracadutismo perché è pericoloso, l'esplorazione degli oceani in profondità, quella dello spazio che ogni tanto i razzi fanno boom e che ne so, pure le bevande zuccherine che fanno male. Cagate e pisciate tutti secondo quello che decide lo stato e guai a fare uno schizzo di fuori, ma la qualità della vita, le esplorazioni dell'uomo, le scoperte, l'evoluzione in meglio e la conoscenza sono proprio venuti grazie a chi, nonostante il pericolo ha affrontato l'ultima frontiera ed è andato avanti. Tutto il resto è solo oscurantismo, medio evo mentale e follie di alcuni individui che s'arrogano il diritto di poter decidere per tutti secondo i propri personali criteri.

Quindi per cortesia, smettiamola con le discriminazioni, le incomprensioni e quant'altro perché nelle parafilie qualche "genio" ci include pure un'altra serie di cose attraverso "i canali sensoriali implicati nelle parafilie:
-  canale visivo, l'eccitazione sessuale viene ricercata nell'esibizione del corpo o parti di esso (esibizionismo), nell'osservazione di altri soggetti impegnati in attività sessuali (voyeurismo, mixoscopia) o di funzioni corporee fisiologiche (coprofilia, urofilia);
- canale acustico/verbale, l'eccitazione è ottenuta mediante la pratica del turpiloquio, l'ascolto o il pronunciamento di parole scurrili o volgari attinenti alla sessualità (scatologia telefonica, coprolalia, pornolalia, mixacusi);
- canale olfattivo, esistono collegamenti neurofisiologici tra l'organo vomero-nasale e determinate aree del cervello, quali il sistema limbico (emozionale) e il nucleo BNST (nucleo della stria terminale); l'eccitazione sessuale è data dalla percezione di odori, anche sgradevoli, come l'urina, le feci, le flatulenze (flatulofilia), il sudore (ospressiofilia), ciò può essere connesso ai feromoni escreti con queste sostanze;
- canale gustativo, l'eccitazione sessuale è perseguita tramite l'ingestione/irrorazione di escrezioni corporee (coprofagia, spermatofagia, pissing)."
Di nuovo già, perché noi non siamo animali è no. Noi ci eccitiamo con un interruttore. Premi, hai un erezione lei si bagna e amore e tesoro e zac, o si fanno dei bambini o altrimenti è un peccato. Al rogo o dallo psichiatra. E' no. I meccanismi sono gli stessi animali, quindi si: visione (oh che bel culo), odori (chimica, pelle, feromoni e via così), parole perché sapete, se uno dice inculami è un turpiloquio ed è un/a parafiliaco/a e se invece ti dice "sodomizzami", allora uno/a è sano/a e se mi succhi mentre vengo ed ingoi allora e allora.....tutti dal dottore. Ma andate a cagare! Ops. Scusate, era solo uno sfoghino. Capisco che vi siano pratiche troppo pericolose per essere accettate sia per la stabilità mentale, sia per il rischio intrinseco della pratica stessa. Prendiamo lo scat e la dice tutta però questi che lo fanno per piacere sono pazzi, in India che qualcuno seguita a farlo per religione anche se oggi vietato dalla legge, no. Insomma o siamo pazzi tutti o non lo siamo perché questa o è scienza o è una presa di culo. 

Quindi per cortesia smettiamola di pubblicare opuscoli incompleti, fuorvianti e che non solo non fanno informazione corretta verso chi è preposto a tutelare ma anche come principio divulgativo generale. Le informazioni vanno date corrette, esplicative, chiarificatrici, istruttive e comprensibili. Le informazioni scientifiche sono la fonte primaria di conoscenza di ogni individuo. Non devono essere limitate o modificate secondo il proprio credo o le proprie convinzioni, ma semplicemente riportate per quello che sono. Saranno i singoli poi a vivere la loro vita nel rispetto di ogni forma di vita, in base alle proprie convizioni.
Il bdsm, il feticismo, l’omosessualità, non sono malattie semplicemente perché pratiche da alcuni considerate inusuali, lo sono quando raggiungono alcuni estremi comportamentali e la presenza di tre elementi in contemporanea:
-         "fantasie sessualmente eccitanti, impulsi o comportamenti sessuali ricorrenti ed intensi che di solito coinvolgono:
1)     oggetti non umani;
2)     la sofferenza o l'umiliazione propria o di un partner;
3)     bambini o altre persone non consenzienti";
-         si verifica per un periodo di almeno sei mesi;
-         provoca un disagio psichico o danni permanenti (fisici o alla vita sociale o professionale) a sé stessi o ad altre persone.”
-          
Quindi di che stiamo a parlare? Questo blog da sempre cerca di fare distinguo tra quello che è un gusto ed un sapore, una preferenza di vita piuttosto che una mania. Che tanti qui la smettano di seguire romanzi o film e contiunuino a vedere le proprie compagne come donne e non come “schiave” o “cagne”, e che questi rapporti siano limitati a singoli incontri dedicati al gioco nel senso più alto del termine piuttosto che a una costante visione di tutti i rapporti. Staccare il cervello, significa anche non farsi coinvolgere, non indursi nell’autoconvinzione che sia l’unico modo di vita ma che piuttosto sia un ampliamento delle possibilità di dare e ricevere piacere e non l’unico. Quindi di nuovo, regole. Leggi appropriate e basta con la discriminazione omofoba e sessuale. L’informazione sbagliata e le convinzioni impacchettate da fanatici religiosi o bigotti di ogni tipo e misura. L’ignoranza avvelena anche te.

Fonti:
e altri ma qui mi fermo.

venerdì 13 luglio 2012

Sicurezza in rete

Domandone: ma quanto è sicura la rete?
Risposta: pochissimo.

In primo luogo l'interesse di alcune compagnie per sapere cosa invece interessa a voi e darvelo è davvero grande. Nel corso di questi 15 anni di rete tutto il sistema si è evoluto. Siamo passati dai cookie tranello in grado di inviare informazioni, ai virus, alla scansione di porte rimaste aperte. Insomma un gran numero di possibilità. Questo non solo non è legale ma va del tutto evitato attraverso firewall di componentistica (hardware), e firewall di programma.
Però la rete è anche un sistema facile con cui passano informazioni di ogni tipo. Trilioni di dati ogni millisecondo di ogni possibile tipo. Tra questi ovviamente vi sono dati che non "dovrebbero" esserci. Ci passeranno di sicuro i vari pedofili e delinquenti di ogni tipo. Allora cosa bisogna fare? Lasciare che nella rete passi di tutto o intanto far si che le forze dell'ordine vaghino per la rete a caccia di stronzi che abusano e violano ogni tipo di regola civile?
Ecco, sotto quest'aspetto, dico che se sono contrario in partenza alla violazione della privacy, in certi casi, è "cosa buona e giusta" corcarli e "fargli un mazzo così". Chiaramente purché prendano colpevoli e non così a casaccio nel mucchio.
Insomma i casi "Tortora" sono da evitare ma quando leggo su sostenitori.info che hanno chiappato tizio e caio che scaricavano materiale pedo pornografico, godo come un riccio ingrifato. In fondo non mi frega niente di quello che scaricano ma per realizzare quei film e quei movie, ci sono dei bambini a cui è stata negata la loro età, il loro diritto alla vita, alla serenità, a crescere ed avere una vita normale e serena e sta cosa mi fa veramente diventare rosso di "rabbia". Bleah! Veramente da vomitarci su.

Non ho mai tollerato gli abusi e credo che chi legge questo blog, se ne sia reso ben conto, figuriamoci quelli rivolti a persone non in grado di difendersi.

Quindi che vi dico? V'insegno come si fa a rendere sicuro il vostro pc? Non mi passa manco per la testa. Metto il rete tutte le possibilità con le quali è possibile corcare il vostro pc? Nemmeno questo. Ci sono dei siti di hackeraggio o di studenti di informatica che si divertono a scrivere come e cosa riescono a fare perché possa (e voglia!!!), aggiungere qualcosa. Se li trovate andateci e anche li, con tutta probabilità sarete di nuovo "corcati".
Già perché fino a qualche anno fa ogni nuovo pc messo in rete era "violato" dopo una media di 22 minuti. Garantisco che m'è pure successo di essere stato inchiappettato da un virus durante l'istallazione del software di protezione, quindi, ne so qualcosa. Oggi questo dato si riduce a pochi minuti e nessuno in fondo può farci niente se non proteggersi dagli stronzi, segnalare alle autorità i siti "fuorilegge" e fare in modo che non vi sia niente da nascondere che "i folli" non vengono beccati con la fionda ma con le indagini informatiche.

Meditate gente, meditate.

giovedì 12 luglio 2012

Nodo Prusik MDS

A quanto pare ho davvero inventato un "nodo". Battezzato da chi ne capisce più di me, nodo Prusik-MDS. E' una polsiera veloce da fare, meno complicata di una gassa ed ha il pregio di far tirare tutte e quattro le corde passanti di 6mm che vedete nel nodo, in modo uniforme e senza accavallamenti. Si scioglie facile ma come sempre, bisogna ricordare di non stringere troppo intorno al polso. Come vedete nello schema foto, ho un dito dentro l'avvolgimento alla gamba, in modo che vi sia SEMPRE sufficiente spazio per la circolazione.
E' solo uno schema, se siete neofiti, non azzardate, non mettete a rischio la pelle o la salute del vostro partner provando quel che ancora non padroneggiate.

sabato 7 luglio 2012

Zen

Dice il saggio: "molti sanno parlare, molto pochi sanno ascoltare" :).

mercoledì 4 luglio 2012

Voce al sondaggio

Buon giorno a tutti. I sondaggi non sono ancora conclusi ma vedo che un po' tutti hanno votato il tipo di sentimento sulla differenza tra amicizia e amore oppure entrambi, cioè il sentimento ed il sesso.

La mia idea di fondo a cui sono arrivato nel corso degli anni è che nonostante un sentimento d'amore possa essere intenso e profondo, se non c'è sesso non siamo "amanti". Insomma il sesso o tutte le forme correlate di piacere fisico, sono in qualche modo la realizzazione pratica, l'appagamento insostituibile che un rapporto deve dare perché sia per forza diverso dall'amicizia.
Così che vedo il "sesso" vuoto senza sentimenti, così vedo l'amore zoppo senza "sesso".  Sono pure convinto che due persone possano facilm
ente andare d'accordo per molto tempo se vanno d'accordo a letto e meno se a letto non si intendono. D'altra parte mi piace confrontarmi quindi questa è la ragione del blog e di molti post spesso forti e provocatori.
Sono altrettanto convinto che ogni crescita interiore nasca prima di tutto dal confronto, dal valutare serenamente le opinioni altrui anche se alle volte in aperta contraddizione con le proprie, quindi e di nuovo, eccomi qua a provare un po a stimolarvi a scrivere.
Volete, così provare ad esprimere la vostra opinione e descrivere che ne so, come si può differenziare il sentimento d'amicizia tra quello d'amore e confrontarlo con quello degli altri lettori?
A voi la scelta: se volete rimanere anonimi per il pubblico lettore, inviatemi per posta il testo e nessuno vedrà alcun vostro riferimento. Altrimenti beh, i commenti non sono moderati, postate pure. L'unica raccomandazione è quella di non essere offensivi per chiunque esprima opinioni che non condividete.
Buon inizio :)

venerdì 29 giugno 2012

Collari e rituali in ambito bdsm

Preso spunto da un blog che ogni tanto seguo di un "collega" m'è venuto lo schiribizzo di scrivere qualcosa in merito ai rituali in ambito bdsm.

In prima battuta, nessun pregiudizio. Ognuno si costruisce il rapporto che crede, come meglio crede e come vi si trova meglio. Avevo due amici che qui si relazionavano felicemente come  la castellana ed il signore medievale con tutti i crismi del caso anche verbali e non solo gestuali. Questo si costruisce attraverso la conoscenza reciproca e l'incontro di reciproci desideri.


Credo che nel mondo bsdm vi siano così tanti aspetti che sia oltremodo facile e pericoloso perdere i limiti invalicabili ed un sano apporto con la realtà. Il bdsm non è un abuso ed il principio fondamentale è che il master non fa quello che gli pare ma segue i desideri della "slave" e la "libertà" gestionale che questa gli da. Non dimenticando mai questo primario e fondamentale stato di cose e se provate solo a girare il tutto e pretendere che la "sottomessa" esegua solamente i desideri del dominante, la storia o la relazione che dir si voglia, è destinata a durare solo pochi incontri se non solo pochi minuti. Inevitabilmente c'è qualcuna che non appaga i suoi bisogni mentre all'altro, il master, è concesso di poter fare o chiedere tutto secondo la sua visione. Questo è in netto contrasto con i principi fondamentali  del rispetto e va a braccetto con quelli dell'abuso (in cui uno solo si diverte), che rende quest'approccio non solo sbagliato dal punto di vista relazionale ma anche pratico. Insomma state imponendo qualcosa che non è bdsm, è davvero solo un sopruso.
Nel bdsm sono ammessi tanti tipi di giochi, nessuno si scandalizza se la partner chiede di essere trattata come una cagnolina o se invece come una serva di casa 
Famosa "cerimonia" in "Eyes wide shut" 
oppure una concubina. La richiesta però deve arrivare da "sotto". Non ci confondiamo, questa è non è la dominazione dal basso, è semplicemente capire cosa eccita, cosa piace alla nostra partner. Conosciuto questo, la libertà di manovra del master è totale fintanto che rispetta i limiti invalicabili ed i desideri della sottomessa. Insomma costruisce un rapporto di fiducia e di credibilità reciproca prima di abbandonarsi completamente al gioco perché un gioco rimane nel senso più alto del termine.
Nessuno si scandalizza se nell'ambito del gioco diamo origine a rituali o regole di comportamento che d'altra parte possano andare bene ad entrambi. Non è schiavitù, rimane un rapporto e se lei si stufa, ad un certo punto vi saluta, vi ringrazia e se ne va da un altro se non l'ha già fatto prima ancora di spogliarsi. Questo suo concedersi, in qualche modo si deve sempre meritarlo attimo per attimo che non c'è nessun diritto divino né dato dalla nascita né dal nick cretino e pretestuoso che qualcuno s'è scelto come nobile o come semidio.
Mi pareva di averlo già accennato  ma comunque ci riprovo. Se si ha una relazione bdsm in cui mai non c'è un dialogo egualitario, in cui ci si confronta e ci si spiega sui reciproci timori, necessità, bisogni e tutto quant'altro fa vita e non solo session o scena, ogni relazione bdsm diventa di fatto un 24/7. Magari non inteso come sotto lo stesso tetto o assieme in 24/7 ma che non sposta mai di una virgola il rapporto. E' per questa ragione che le relazioni 24/7 sono destinate  a durare in genere poco, a meno che le maglie del rapporto non siano molto larghe. 
Abbiamo umanamente bisogno di essere compresi e rispettati prima di ogni altra successiva necessità.

Poco importa che vi siano siti sopratutto di singoli che parlano di cerimonie varie, di significati di collari, di regole rigide e di un'altra infinità di assurde stronzate. D'altra parte le cerimonie sono uno strumento valido per autolegittimarsi, per dare più importanza a se stesso:

"Io ti investo del collare, ti impongo le regole a cui tu con un giuramento tu dovrai adeguarti". E' un po' come l'abbigliamento dello scienziato che se si veste da punk anche se è un cervello, non verrà mai creduto o preso in considerazione. La società vive ancora di luoghi comuni. L'aspetto crea il giudizio e tanto più formale sarà il tuo aspetto, tanto più avrai credibilità. L'uomo di Piltdown insegna. Per anni nessuno si era preso la briga di verificare sul serio le affermazioni di quattro o cinque furbetti in caccia di assoluta notorietà, e per tutto quel tempo si era creduto ad una scoperta eccezionale. Coglioni! Quando uno afferma qualcosa, me compreso, la stessa cosa va verificata, visto che da uomo, posso comunque sbagliare anche in buona fede.

Allora e da 30 anni di esperienza dico che le "cerimonie a prescindere", sono solo un acchiappa pulzelle inesperte create ad arte per intimorirle e far vedere la propria "conoscenza e grandezza". Acchiapparle nella rete. Una donna esperta, intelligente e riflessiva nonché empatica, cioè capace di sentire le emozioni altrui, sarà in grado di discernere il valore di una cerimonia simile e scartarla o accettarla per quello che è: una semplice formalizzazione di un gioco. Il collare d'altra parte è segno di appartenenza ma l'appartenenza si sente dentro e non esiste oggetto o cosa che possa rappresentarla o che possa altresì, infilartela nell'anima quando non c'è.
Insomma, la cerimonia va presa come un momento per immergersi di più nel gioco, un modo per calarsi maggiormente nella parte se quella parte da la soddisfazione comunemente ricercata, altrimenti non ha nessun valore anzi, rischia di essere oltremodo fuorviante. Ancora più folle è la indiscutibile capacità che molti hanno di ispirarsi a film famosi o romanzi piuttosto che alla realtà che hanno davanti: la loro compagna. Così rituali e stronzate madornali, piovono a go-go in ogni forma e misura dando prova di inusitata follia. Mi chiedo spesso del come cacchio questi facciano a "frustare la schiava" perché c'era nel film "histoire d'O"!
Ragazzi è roba da manicomio criminale.

Mi prendo un passo di "Histoire d'O" che recita così: "Si tratta in realtà di un mezzo, come quello della catena, che, fissata all'anello del collare, la terrà più o meno strettamente fissata al letto più ore al giorno, un mezzo inteso, più che a farle provar dolore, gridare o spargere lacrime, a farle sentire, mediante questo dolore, che non è libera, a insegnarle che lei è totalmente votata a qualcosa che è al di fuori di lei. Quando uscirà di qui, porterà un anello di ferro all'anulare, che permetterà di riconoscerla: allora avrà imparato a ubbidire a coloro che porteranno lo stesso segno; essi sapranno, al vederlo, che è sempre nuda sotto la gonna, per quanto dignitoso e banale possa essere il suo abbigliamento, e che questa nudità è per loro." e più lo leggo e più mi sembra follia. Che cos'è sta cosa fuori di lei? Morde? Ha docidi zampe il pelo e la notte è pure fluorescente? E' il cugino atavico di Blob?


E l'anello è si, le metterò un anello o un segno di riconoscimento che possa essere individuato da tutti quelli che praticano bdsm e che la pulzella in questione non sia la "mia" pulzella, quella con cui s'è creato il legame in reciprocità ma una zoccola da usare. E' si, lei non è una donna, è solo una cosa che chiunque passi se la può ammirare come e quando vuole se non altro. We! Ma siamo impazziti? Davvero qualcuno segue questo abominevole genere di fregnacce e non lo prende per quel che è: un fantasioso romanzo sado maso fatto non di realtà ma di pura fantasia anche nei gesti. Stare sempre con "i piedi per terra" è sempre fondamentale. Ci insegna a vivere e a non confondere i ritmi della vita reale e del rispetto reciproco con l'abuso che poi alla fine non ci si accorge neppure di fare ma che in effetti, stiamo realizzando. Insomma, un conto è lo spunto, un conto prendere le regole che si trovano sui film e sui romanzi e adeguarsi a queste: notevole senso di intelligenza, di sensibilità, creatività e capacità relazionale. Ehhhhh!!!

Non posso negare di essere stato soggetto a richieste assurde del tipo: marchiami a fuoco e ti ripagherò come meglio tu credi o comunque tu voglia. Frustami a sangue e farò altrettanto. Mi spiace, questa è roba che MAI e sottolineo MAI succerà nella mia vita nemmeno se mi offriste decine di migliaia di euro o che ne so, qualsiasi tipo di ricompensa a cui sia quasi impossibile dire di no. Queste pratiche sono letteralmente fuori dal mio modo di pensare, di vivere questo stile di vita e solo alla sensazione dell'abuso mi si rizzano i capelli. Come master ho il DOVERE di rispettare l'integrità fisica e mentale di chiunque abbia piacere a spogliarsi con me.

Fonti parziali
http://people.tribe.net/masterm/blog/f42f03bd-ea49-4753-b2ba-ddc715cba15a
http://www.takeninhand.com/bdsm.rituals.and.rule-bound.relationships
http://www.frugaldomme.com/ceremonies/content.htm
http://en.allexperts.com/q/BDSM-2733/2010/8/Rituals-procedures.htm
http://www.soulshaven.f2s.com/sub_collars.php3

giovedì 28 giugno 2012

芸者, Geisha ampliato


芸者

Geisha, artista.


Lo ribloggo (leggasi lo riposto), ampliando anche questo perché seguito a leggere le solite mattonate ignoranti tipiche italiane sul personaggio. Qualcuna seguita a definirsi Geisha o di definire qualche piacevole pulzella come tale nel mondo bdsm.  Pertanto come definisce il nome vi dico subito cosa non siano le Geishe (ps: l'accento va sulla e finale!).

  1. Le geishe non servono. Non sono sguattere. Se lo fanno è perché Giappone è prima di tutto cortesia e gentilezza in ogni cosa. In Giappone servirsi il pasto o da bere è considerato maledettamente ineducato ed ognuno lo serve all'altro. Chiunque voi avreste accanto, sarebbe lui o lei a servirvi da bere o del cibo.
  2. Le geishe non sono puttane. L'errore è nato probabilmente dal fatto che 芸者, in cinese si traduce yì jì (艺妓), dove jì (妓), significa appunto prostituta.
  3. Le geishe non ricevono ordini, sarebbe una scortesia immane solo pensarlo.
  4. Le geishe fanno sesso come tutte le donne normali, scopano solo con chi gli piace e se lo fanno, è in segreto.
  5. Le geishe sono molto rispettate. Le uniche che non lo sono ed anzi sono viste molto male, sono le Onsen geisha (温泉, onsen, terme). Sono quelle che lavorano negli stabilimenti termali, per i grandi alberghi o che danno spettacolo per il grande pubblico. In questo caso sono considerate alla stregua delle prostitute nche se non compiono nessun atto sessuale. E' semplicemente una modo di vedere così come il sesso e l'amore, l'arte è una cosa privata e metterla in piazza equivale a sminuirla, offenderla e degradarla. (vedi post su shogun).
  6. Lo scopo dell'esistenza di una geisha è quello di incarnare l'iki e che è composto da tre elementi: la seduzione, l'energia spirituale e la rinuncia. In altre parole, l'iki è la quinta essenza della seduzione nella filosofia e nel gusto Giapponese. Note storiche: iki è la pronuncia dell'ideogramma cinese "sui" e nel periodo Genroku (1603–1867), venne usato per la prima volta per indicare "persone assai esperte nelle arti dell'amore e profonde conoscitrici delle emozioni umane". Nel periodo Bunka-Bunsei (1804-1829), fu usato anche per definire luoghi dove si esercitava la prostituzione molto simili a dove vivevano le geisha e certi comportamenti in comune che stanno ovviamente nella seduzione.
In ambiente bdsm il termine geisha non ha pertanto nessun valore. Forse qualcuno se mai ci fosse arrivato da solo è la seduzione o qualcuna che è abile proprio in questo ma è come paragonare un cinghiale ad un vaso Ming. I due concetti di seduzione sono così diversi da renderli pure incompatibili.

Due vere Geisha, Asakusa, Giappone.
Sapevate che:
  • Le Geisha originariamente erano uomini?
  • Si deve a loro il ballo, il canto tradizionale, l'evoluzione raffinata del vestire i kimono,  la cerimonia del tè, l'esercizio della calligrafia kanji, l'arte della conversazione?
  • Che tutte quelle con i kimono colorati a fiori sono "solo" delle Maiko, delle studenti e non ancora delle vere Geisha?
  • Che le Geisha, indossano invece kimono a colori tenui, monocolore o a gradazioni dello stesso colore ed in sintonia con le stagioni?

Da wikipedia

Provate un po' ad indovinare quale delle due nella foto a sx è la Maiko e quale la Geisha. :)

Inoltre:
I quartieri a loro riservati, venivano chiamati  hanamachi (花街 "città dei fiori", in modo che non potessero confondersi con i bordelli e che vi potessero sorgere delle case da tè.

La geisha è stata per lungo tempo, la vera e l'unica donna istruita di tutto il Giappone, rappresenta l'arte, la cultura ed il bello. La caducità della carne e la forza dello spirito.

Vi sono delle bellissime parole che la descrivono: "quando lavora controlla tutto il suo essere, in ogni gesto, parvenza, emozione; perfino la modulazione del respiro, ora leggero, lieve, ora vivo, affannoso, seppure impercettibile. 

La sua figura deve essere snella e slanciata, così come il suo volto deve apparire pallido. La sua voce deve avere un tono particolarissimo e raffinato, adattato perfettamente ad ogni scopo e circostanza. 

I suoi capelli, di color corvino, sono sempre raccolti, come a forma di nido. E ai piedi solo dellecalze di seta, chiamate “tabi”, deve indossarle sempre, anche d'inverno, per esprimere la sensualità di un corpo che si nasconde interamente sotto il kimono" (fonte).


“...Non è per una geisha desiderare. Non è per una geisha provare sentimenti. La geisha è un'artista del mondo, che fluttua, danza, canta, vi intrattiene. Tutto quello che volete. Il resto è ombra. Il resto è segreto.” ("Memorie di una geisha", 2005)

Altre due splendide immagini di Geisha su cui di una si può apprezzare la colorazione del collo e lo scollo del kimono che in lavoro sarà ancora più ampio. Il scollo posteriore rappresenta in Giappone quello che per noi è quello anteriore.










Altre fonti dove conoscere meglio questo "personaggio"
Sesso in giappone tra porno e pudore: