Cerca nel sito per parole chiave: inserisci argomento e cerca

venerdì 3 maggio 2013

L'appartenenza, riflessioni


Ci ho pensato prima di mettere on line questa conversazione ma credo di aver fatto bene. Penso che possa servire a tanti il leggerla e la riflessione che non viene da una ragazza stupida o ignorante in materia, anzi. Se mai questo genere di conversazioni servono per scambiarsi esperienza e per chiarificare se stessi attraverso il sano e costruttivo dialogo. Credo che Y, non me ne voglia se l'ho messa on line che penso possa servire anche per non essere d'accordo, ma per riflettere sul quanto.


Y domanda: Tutti dicono che ... sei schiava quando doni mente cuore corpo e anima. Bene, la mente si scioglie, il cuore e il corpo anche (parlo del legame), ma l'anima? Quando l'anima è legata e appartiene?

Mastro: Questo è un semplice legame Il tipo di rapporto che fa la differenza. Pensa un po se leggessi le tue parole pronunciate da una mamma o un papa per il proprio figlio non ci leggeresti niente di strano credo.

Y risponde: no, infatti
Mastro: Bon. Tu sai che io non credo in un 24/7 x lunghi periodi. Tipo di rapporto. Tipo. Mi suona in testa tante volte e mi dico: come fa uno ad avere sempre ragione? Spero di essere chiaro perché è difficile.

Y risponde: Si ho capito cosa vuoi dire

Mastro: Beh... Credo che tutto si basi su quello che hai detto + l’ affidamento del controllo x il tempo.  Quasi una equazione se vuoi ma se cessa solo uno allora è un rapporto normale come giusto che sia fino a che non ricomincia "la magia". Ecco.

L’appartenenza è una cosa strana. Non è legata al bdsm, ma ad un “semplice” rapporto affettivo. Quante volte si usa il “sono tua”, “tu sei mio”? Tante. E’ un sentimento che degenerato porta anche ad un “possesso fisico”. Tu fai quel che voglio, perché sei mia. Sono stato e sono così contrario a questo genere di visione che spinge le persone a confondere un sano legame con un sentimento di possesso. L’appartenenza deve rimanere una cosa astratta o donata fisicamente per brevi periodi altrimenti il prezzo è la perdita della libertà spirituale e sentimentale prima, quella fisica subito dopo.

Se voi leggeste queste parole o queste situazioni in un rapporto di coppia normale, probabilmente ed a ragione, pensereste subito ad un abuso perché questo è. E’ un legame soffocante in cui qualcuno sta sopra all’altra/o e lo controlla in ogni modo, imponendo al partner la propria volontà. Si può solo uscire da questa cosa facendo grandi sforzi mentali di recuperare senno e normalità, capacità di giudizio. Queste sono le ragioni della mia contrarietà al 24/7 ed a cercare di fare capire al mondo che se volete l’appartenenza nel bdsm dovete prima essere persone normali e stabili altrimenti qua dentro vi perderete ed insieme a voi la magia e la bellezza di questo genere di rapporti.
“Foste non fatti per viver come bruti ma per seguir, virtute e conoscenza.”

giovedì 2 maggio 2013

Corso di bondage gratuito - Come legare una pulzella e vivere felici.



va bene, mi sono rotto i maroni con sti corsi di bondage giapponese. Corso gratis: come legare una pulzella e vivere felici senza spendere una mazza. Luogo? ovunque capiti, radunate qualche amico/a ed una che si voglia fare legare, basta che abbia una tutina aderente che non invito nessuno così non costa un cacchio.

Le corde le porto io già preparate così vedete come si piombano e come si preparano. Trattiamo: legature in sicurezza, rischi e pericoli dell'uso delle corde, come legare qualcuna senza complicarsi la vita e divertirsi. Legatura dei polsi e delle caviglie in vari modi e posizioni, karada e suka... varie ed eventuali.
Me lo date un bicchier d'acqua gassato? :)
Serve altro? No...


Data evento: Domenica 26 maggio 2013, Firenze
Link evento
https://www.facebook.com/events/617012351660513/

per contatti, usate la mail mastrodesade@live.it

domenica 28 aprile 2013

Semplicemente una riflessione

Cercherei assolutamente di evitare che succeda una cosa simile ma alle volte mi capita che di incontrare persone che ragionano solo con il sesso o solo con la testa e va a finire che non sono né carne, né pesce.
Ecco, buona domenica :D

sabato 27 aprile 2013

Pace interiore

"Senza la pace interiore è impossibile che nel mondo ci sia pace". Dalai Lama

Ecco, stamattina mi sono alzato con una inspiegabile insofferenza e delusione e questo fa ai cozzi con questo principio. Lo strano è che non arriva da dentro di me ma lo sento arrivare dagli altri. Amici o presunti tali. Persone conosciute qui o semplicemente che conosci da anni. Difficile da sorreggere. 

venerdì 26 aprile 2013

L'amore

"Se urli tutti ti sentono.
Se bisbigli ti sente solo chi ti sta vicino.
Ma se stai in silenzio, solo chi ti ama ti ascolta."
Mahatma Ghandi

giovedì 25 aprile 2013

Libertà

Ci riprovo perché non ho ancora capito se siete "duri" o semplicemente è un limite del mezzo o dell'umanità di per se.
Quindi cerco mentalmente i fattori e gli incastri che si devono verificare prima che una storia parta o che comunque si evolva.

In primo luogo se si tratta di bdsm, l'oggetto è questo ma in quanto personalizzabile, quello che alla fine conta sono i gusti. Inutile cercare un nawashi (un legatore, uno che fa bondage), dove non c'è. Questo genere di storie, pur avendo anche risvolti di sana umanità anche profonda, fors'anche di più di una storia normale, si svolgono nudi e se i gusti ed i modi non si incontrano nun c'è niente da fare.
In secondo luogo c'è l'intesa mentale. L'approccio l'un l'altro, la fiducia, il credersi, il dialogo. Insomma, tutto quanto da profondità ad una relazione.

Queste due sono le basi per cominciare a chiacchierare in modo diretto, approfondendosi l'un l'altra. Non ci incastrano un cazzo i commenti posti su altri blog, su gruppi di discussione, su siti a tema e via così. Mi spiace, sarò cretino, sarò scemo, mi staccherò dalla massa, sarò un anticonformista ma non sono assolutamente il tipo che sfrutta questi metodi per mandare messaggi subliminali a tizia o caia o fare la corte in modo esplicito a pinca e pallina. Non c'è. Non sono semplicemente in grado di farlo.

Per assurdo, capita la storia, ho pure smesso di fare sfiammate da drago in modo diretto proprio per questo che alla fine vengono interpretate in modo sbagliato. Ah, che modi! Adesso siamo all'opposto. Ah che cazzo di storie racconti, con te basta che posti a destra e a manca per dire a me. NO!
Il punto è che non mi passa proprio per l'anticamera del cervello manco a pagarmi o volermi sforzare. Se devo dire qualcosa a qualcuno lo chiamo, ci chatto direttamente e fino a che non si è sviscerato il problema anche incazzandosi purché sia costruttivo, non ci si ferma. L'importante è capirsi semplicemente per l'amicizia che ci deve essere che se non c'è questa, figuriamoci il resto.



Il terzo punto ci deve essere una accettabile attrazione personale. Quindi vedersi, per lo meno in foto se non una chiacchierata in cam anche se quest'ultima non mi piace oppure un incontro (caffè), a breve. Così per darsi il buon giorno. Odore e presenza. Magari la volta successiva i vestiti non ci saranno, quindi è saggio "annusarsi". L'attrazione è un complesso mix di fattori. Se nella vita reale funzionassero solamente i bei culi e le tartarughe, 9/10 della popolazione mondiale non avrebbe un partner. No è questione di bella figa o di bel culo, è qualcosa che appaga i sensi e raramente si manifesta al primo approccio.. Ognuno nasce con una voce diversa, con un odore diverso, con un corpo diverso. Date tempo al tempo che la testa assimili quella presenza e tutto cambia. Non vi deve fregare se siete tondi, magri, se avete poco seno o troppo. Se avete una cicatrice o se avete che cazzo ne so, troppa cellulite. L'importante è che piacciate.


Quarto punto, la sostanza. Bon, adesso che avete messo assieme tutti e tre le cose precedenti, come li verificate sul "campo"? Come verificate se l'attrazione o la curiosità che avete ha un senso? Beh, con il primo slurpo o slurpo di prova. Mettete in pratica quello di cui avete parlato, quello che vi piace e come lo fate l'un l'altra anche perché è inutile che vada in giro a dire che sono un abilissimo linguista e che uso le mani in modo sublime. Passo da spocchioso, posso dirlo comunque semplicemente per darmi arie o per attrarre qualcuna. La verifica di quello che si dice, dell'attrazione è sempre li. Il primo spoglio. La morale è sempre quella, non ci prendiamo per il culo e se lo facciamo nel culo che sia con mutuo, estremo, sublime piacere. Nessuno sa a priori chi abbiamo davanti. Sarebbe troppo facile e ci perderemmo il gusto della scoperta.

Mastro è un puttaniere? No. Se vedo Tizia si mette a fare la corte a Caia? Manco pu' cazz! Mastro lo fa se Tizia adora farlo in tre e a Caia Mastro dirà che esce con Tizia e che la situazione è quella. Non l'avete capito no? Non ci credete che gli uomini sono tutti dei falsi e vedete dietro ogni parola una bugia? CAZZI VOSTRI!
Mi spiace per voi e siccome non è pure mai saggio di fare di tutta un'erba un fascio, nel dubbio vi conviene assolutamente sgombrare la testa da questi pensieri e chiedere spiegazioni. Non ci credete? Via, sciò, raus. Andate a cercarvi il solito uomo nella media ma poi non vi lamentate per quello che trovate. Non mordo se non su richiesta e alle volte manco quello e non perché sono scemo, semplicemente perché i morsi sono pericolosi. Usate la mail, il telefono, un sistema di messaggistica istantanea, quel che vi pare ma le seghe mentali, smettete di farvele.
Per concludere, fino a che non si sono verificati tutti i quattro fattori che per me sono importanti prima che una storia parta, si tratta solo di buone intenzioni. Alle volte pure buonissime ma solo di intenzioni. In 30 anni ho sbattuto per il 99% proprio su queste e non ho intenzione di farmi fregare o di fregare voi. I rapporti non si costruiscono né sull'inganno, né sulle bugie perché poi crollano. Adesso è più chiaro si?
Prima di farvi legare, slurpare o che dir si voglia, liberate la mente o non sarete mai libere dalle vostre paure.
Buon 25 aprile.





martedì 23 aprile 2013

Relazioni a confronto


Ad oggi tra le varie e svariate esperienze in questo vasto mondo ho rivalutato tutto in maniera molto drastica.
Sono entrata in questo mondo credendo nella vera appartenenza, schifando chi cercava sesso e concentrandomi solo su chi cercava una vera appartenenza rendendomi conto però che una vera appartenenza come la vedevo io era troppo impegnativa per il dominante, oltre ad essere troppo devastante per me, mi sono ritrovata troppe volte a soffrire per qualcosa che pensavo di volere, per qualcosa che pensavo mi appagasse, per qualcuno che pensavo che avesse voglia di indicarmi la strada giusta per vivere bene il BDSM, ma a parte una persona, ho trovato solo uomini egoisti, troppo pieni di se e che recitavano una parte come dei commedianti  persone finte, persone che vogliono mostrare un qualcosa di loro che non esiste ma che è solo nel loro immaginario e che per sentircisi hanno bisogno di sentirsi dei dominanti e per farlo sanno usare solo il menefreghismo per farti sentire la loro mancanza, sanno usare solo l'umiliazione per farti sentire in colpa per qualcosa che non hai fatto.
Questa per me non è dominazione, non è questo un gioco consenziente, la chiamo manipolazione, manipolazione di una persona fragile, di una persona che deve ancora capire da cosa è attratta in questo mondo, la chiamo approfittarsi di chi vuole scoprirsi, di chi vuole scoprire parti di se che ancora non conosce e che sente che in questo mondo può aprirsi a 360° .
Oggi dopo qualche anno ho iniziato a capire cosa voglio tra mille peripezie, tra tante parole buttate al vento, tra tanta falsità, tra tanta ipocrisia.... Ho ancora voglia e desiderio di fare BDSM senza coinvolgimenti sentimentali, un sano gioco fatto di consensualità, un sano gioco fatto di conoscenza, quella conoscenza che ti porta a capire cosa piace a l'altro e come arrivare al suo piacere, il mio piacere, il suo piacere, un sano gioco fatto di rispetto tra persone che condividono questa passione, un sano gioco pieno di eccitazione dove il sesso è l'atto finale, dove ci sono due persone affini che vogliono godere del proprio piacere, che può essere fatto da frusta, sculacciate e quant'altro.
Questo oggi per me è un sano rapporto BDSM.

Rossella


Questo è il post di Rossella alla quale ho chiesto l'autorizzazione all'utilizzo sul blog per darle una risposta articolata, ponderata e senza che sia frantumata da 10000 post.
Premetto che credo che vi siano fondamentalmente tre tipi di reazione a questa cosa. La prima è quella del tipo valutatore schietto. Mi piace, non mi piace e quindi decido se approfondire, sempre che sia ricambiato.
Il secondo tipo di persone fa parte dei farlocchi ipocriti a cui la stessa Rossella vuole e giustamente rimanere alla larga. Leggono, si preparano una risposta, assecondano. Non importa quando si scoprirà che sono farlocchi, l'importante è avere messo l'uccello a guazzo.
Il terzo tipo è quello che vuol capire perché e come Rossella è arrivata a questa decisione, cerca un confronto di idee e di esperienze che non necessariamente debbono coincidere ma che aiuteranno l'un l'altra a capirsi. D'altra parte la vita è fatta di opportunità e di momenti e di esperienze che non sono tutte uguali e l'incastro perfetto difficilmente esiste anche se non impossibile. L'importante è accettarsi e rispettarsi.
Detto questo una parte della mia risposta è già stata data nel post "il fuoco e la candela", perché credo che se si tratti semplicemente di un incontro dove si sta bene ed i sentimenti non sono messi in campo, sia solo un atto di piacere sessuale. Qualcuna nel gruppo ha risposto: "io la chiamerei amore, non passione" (non metto nomi perché non so se vuole essere citata). Ma la passione è un sentimento ed anche bello grosso. E' dolore, è frammentazione dell'anima, è piacere perché passione è "forte commozione dell'animo che può anche essere non dolorosa". Allora se coinvolge l'anima è sentimento.
Io credo che alla fine il problema non sia il sentimento che ci metti ma la paura che sia ridotto a pezzettini dalle persone del secondo tipo che sono la maggioranza. Purtroppo non c'è modo di sapere che persone siano prima di provarle ma anche questo è il bello della vita. Non importa vincere sempre, basta vincere una volta sola perché il premio per la vittoria e cioè di avere trovato la persona giusta, supera di gran lunga ogni magagna subita prima. E' la chiave stessa della vita che è spesso piena di lavoro, di sofferenza, di fatica e di dolore. I momenti di vera felicità e di vera gioia sono rari ma è la ricompensa più ambita.
E' altrettanto chiaro che "il come lo volevo io", pur non sapendo cosa sia effettivamente non va. L'incontro è sempre la fusione di due modi di vita diversi. Questo modo di volere, probabilmente può essere sbagliato e fonte di un desiderio personale che non trova poi corrispondenze in realtà, In una relazione conta di più l'incontrarsi che l'esigere perché esigere è egoismo, dare è amare e costruire.
Per concludere, quelli che ti fanno sentire in colpa, fanno già parte degli abusivi, già trattati a suo tempo. Per quel che mi riguarda andrebbero semplicemente isolati e finita li. Ti invito pertanto a leggere i post sull'abuso e a imparare a saper riconoscere l'opinione seppur diversa dal tentativo di controllo che non si fonda sulla consensualità ma sull'imposizione vera e propria.
Ecco, credo che sia sufficientemente valida e completa come risposta, senza per questo mancarti di rispetto o di voler imporre il mio di modo. E' e rimane solamente un'opinione e spero che ti sia utile, anche solo per riflettere. :)


Con cortesia.