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lunedì 9 novembre 2015

Il dissociativismo, il negazionismo e la cultura dell'invisibilità.

Leggetevi sto post perché di sicuro io non avrei potuto scriverlo così.

"Carissimi. 

Ricordo, tempo fa, un episodio della bella serie “Ai Confini della Realtà”. 
Si parlava di una persona che, per avere un comportamento gretto ed insensibile, subisce una condanna. 
La condanna non era la detenzione, la privazione di qualche libertà o simili. 
La sua libertà di azione era totale. Soltanto, era condannato all’invisibilità. 
Cosa è, qualcuno si chiederà? Molto semplice: alla persona veniva applicato un marchio indelebile in fronte, che poteva essere rimosso solo da un’apposita macchina, dopo il tempo stabilito. Questo faceva della persona un “Invisibile”. 
Vale a dire che nessuno poteva in alcun modo comunicare con lui, né rivolgergli la parola. Si doveva trattare, insomma, come se davvero “non esistesse” o “non si vedesse”. 

È una delle forme di sofferenza più grosse che si possa infliggere ad una persona. Infatti, come ricordava lo stesso Fromm, la paura più grande dell’Uomo, animale sociale per antonomasia, non è quella di restare soli, vale a dire quell’atavica paura di non avere nessuno vicino. 
Uno dei nostri bisogni principali, infatti, è sentire l’altra persona, in qualsiasi modo. 
C’è chi cerca il conflitto, chi può godere, in certe situazioni, anche dei maltrattamenti (esiste il masochismo, anche a livello psicologico e psicanalitico). 
Ma l’essere trattati male è un segnale che l’altro ci dà per dirci che esistiamo, che per lui siamo una presenza tangibile. In fondo, il maltrattamento è una forma di considerazione. 
Anche il fatto di osservare una persona e poi ignorarlo è una forma di considerazione. Anche se molto triste e deludente. Ma una forma di considerazione. È un modo per sentire che “l’altro c’è”, che “l’altro esiste”. 

La più grande sofferenza che si possa infliggere ad una persona è l’invisibilità. Vale a dire, trattarlo come se non esistesse. È la forma più terribile di indifferenza. 
È il vero modo con cui una persona viene “sottratta al Mondo”. Per il Mondo, lui non esiste più. 

La persona, disperata, nel Film “bramava” il contatto umano, e non lo poteva avere. Gridava il suo bisogno di “esistere”, e non lo poteva ottenere. 

Qualche tempo fa, ad un incontro dei Testimoni di Geova, ho visto in fondo un ragazzo disassociato. Era presente, ascoltava. 
Solo una differenza: era completamente ignorato. Ma non trattato male, semplicemente era trattato come se non ci fosse. 
Il suo volto denotava tristezza, forse anche un po’ di sgomento. 
Alla fine dell’incontro, ha atteso la fine del canto, al quale ha partecipato, e poi si è allontanato. Per gli altri, era come un fantasma. 

Quando ho visto la scena, ammetto che mi si è stretto il cuore. Sono stato male per lui. 
Il mio desiderio è stato quello di parlargli, di dirgli che tutti abbiamo il diritto di essere considerati, bene o male, ma di esistere. 

Di esistere, appunto. Infatti, la cosa peggiore che possa capitare ad una persona è proprio questa: non esistere per il Mondo. Di fatto, è “fuori dal Mondo”. 

Almeno dal Mondo che lui si è costruito. Almeno, da quello che lui ha sentito come tale. 

Ho poi, il giorno dopo, chiesto spiegazioni ad un Anziano della Congregazione. Mi ha detto che questa persona, figlio di testimoni di Geova, aveva fatto una cosa piuttosto grave, e per questo era stato disassociato. Ho chiesto cosa fosse la cosa così grave commessa. E non ho ricevuto alcuna risposta in merito. 

Ma mi chiedo: cosa può essere così grave da condannare una persona a “non esistere”? Mi sembra davvero una cosa terribile! Cosa può essere così grave da considerare una persona come se non ci fosse, come se davanti a sé ci fosse il nulla? 
Credo che nessuno potrebbe mai pensare davvero cosa questo significhi! E che se amiamo non possiamo condannare una persona al non essere! 

L’immagine del ragazzo, dallo sguardo triste e spento, che si allontana, è ancora in me. E credo che nulla può giustificare una cosa simile! 

Se la cosa, in un Gruppo, capitasse a me, tutto sommato ci rimarrei un po’ male ma soltanto questo. null’altro potrebbe essere la mia sensazione! Infatti, se un Gruppo mi isolasse in questo modo, ho comunque altri Amici che invece sono lieti della mia presenza! 
Ma per un testimone di Geova la Congregazione è il tutto. Per molte persone che seguono questa Via Spirituale, non vi sono altri rapporti di amicizia al di fuori dell’Organizzazione dei Testimoni di Geova. 
Quindi, condannare la persona a essere ignorata è come condannarla a non esistere. È come dire che, per gli altri: “lui è morto”. 

Se ci penso, direi che potrebbero venirmi i brividi! E posso immaginare la sensazione di questo ragazzo. 

Il mio desiderio è quello di parlargli, dirgli che io non sono un Testimone di Geova, e che posso parlare con chi voglio. Che non accetto questo modo di pensare e di sentire. 
Ma soprattutto, dirgli, come dice anche la Programmazione Neuro Linguistica (che diversi conoscono e chiamano con la sigla PNL), che al Mondo c’è abbondanza. Abbondanza di cose, di persone, di situazioni. Che, per un Gruppo di persone che lo ignora, ci sono molte altre persone che sarebbero felici di avere la sua presenza, di parlare con lui, di donargli quel calore umano che l’Organizzazione gli ha tolto. 

Forse chi attua questi atteggiamenti, chi li avalla, non si rende conto davvero cosa sta provocando nell’altra persona, quando li attua. Non si rende conto dei traumi che può provocare. 
Vale la scena del film di cui parlavo. La persona che grida: “Guardate che ci sono, non sono invisibile!”. Il suo grido è quello che posso attribuire a coloro che subiscono questo trattamento. 
E lo sento dentro di me! 

Con il desiderio di dire che questo non è vero, e non può esserlo! 

Per me che sono legato ad una cultura che considera Karma e Vite Passate, l’affermazione è che, chi comunque si rende complice di queste situazioni, pagherà per quello che ha fatto. La Legge del Karma non fa sconti di nessun genere. E chi avalla questi atteggiamenti, comunque ne è complice. 

Il film di cui parlavo finiva in maniera bellissima: una donna, anche lei condannata all’invisibilità, urla. L’uomo che ha scontato la sua condanna, ed è tornato accettato dal Mondo, l’abbraccia, e gli dice “Io ti vedo, tu non sei invisibile!”. E l’abbraccia, mentre delle sfere volanti di controllo gli dicono, in maniera meccanica e metallica: “E’ vietato parlare con gli invisibili”. Ma la persona le ignora, e continua ad abbracciare la persona, che ora risente di nuovo il calore umano. 
Si lascia pensare che questa persona verrà, per quello che ha fatto, condannata ancora all’invisibilità. Ma la voce narrante dice che “Ora porterà quel marchio come un vanto”. 

Nei Testimoni di Geova vige la stessa cosa: è vietato parlare con gli “invisibili”, quindi con i disassociati, che l’Organizzazione ha “Condannato all’invisibilità”. 
Chiunque lo fa, “rischia a sua volta l’invisibilità”, vale a dire di essere disassociato. E di subire quindi lo stesso trattamento. 

Come vedete, l’analogia è molto forte. E, siccome la paura di rimanere soli è, come dicevo, la più grande dell’Uomo (è, come dicevo, come “non esistere”) allora tutti “accettano” questo comportamento. 
Ma come ho detto, se lo fanno sono complici. 

Davvero, sogno che qualcuno possa dire a persone di questo tipo, abbracciandole: “No, tu non sei invisibile!”. Possa far loro sentire che esistono, che sono vive, che sono degne di essere considerate almeno come persone! 

Poi, se a loro volta saranno “condannate all’invisibilità”, la porteranno come un vanto. Per essere stati Uomini davvero, ed avere capito che le persone vanno considerate come tali. Che sono vive, e non possono essere considerate a livello di non esistenza. 
E poi, se molti lo facessero, sarebbe un oggetto di riflessione. Come spesso dico, se si è compatti nell’agire, nel dire no a qualcosa di ingiusto, allora non si è più punibili. 
Se una persona lo fa viene disassociato. Ma se lo fanno in 10, in 20…. Allora anch’essi verranno disassociati. Ma saranno tanti. E se lo fanno in 1000, in 10.000, nessuno potrà far loro più nulla. 
La solitudine crea i problemi, l’essere isolati li amplifica (quindi, non sapete che male si all’altra persona ad isolarla in questo modo!), ma l’essere uniti li annulla. Quando si è davvero “come uno”, tutto svanisce. 

Quindi, spero davvero che qualcuno decida di “rompere” questo muro di isolamento attorno alle persone disassociate. E che decida di abbracciarle, dicendo: “No, tu non sei invisibile!”. 
Poi, sia un vanto l’invisibilità alla quale si è condannati! 
Ma se lo si fa in molti, nessuno verrà più condannato! E semplicemente si sarà persone che trattano loro simili come Uomini. 

Per quanto mi riguarda, il mio invito è anche a tutti coloro che frequentano le Adunanze e vedono disassociati ignorati. Se potete, avvicinateli e parlate loro. 
Io mi riprometto di farlo, quando tornerò ancora a qualche Adunanza. Naturalmente, se questa persona non “sparirà” subito. Gli “invisibili” spariscono come il vento, perché comunque sarebbe ancora peggio rimanere a lungo invisibili! 
Comunque, se potete, rincorreteli. E se in qualche modo vi viene detto che nella Sala non si può parlare loro (in fondo, è un diritto dell’Organizzazione farlo: in Casa propria ognuno impone le sue regole!) 

E a tutti coloro che possono leggere questo, ricordate che può essere bello abbracciare la persona, dicendo: “No, tu non sei invisibile!”. E portare “l’Invisibilità” come un marchio di orgoglio, e non di certo di infamia. 
E poi, nel Mondo c’è abbondanza, come dicevo. Se qualcuno ti evita, altri ti vogliono e cercano la tua compagnia. 
Quindi, il problema potrebbe essere meno rilevante di quello che si possa pensare. 

Ma, come dicevo, se si accetta quello che, in questo caso, viene indicato dall’Organizzazione, si è complici di qualcosa di davvero triste e brutto. E, in qualunque modo, si è complici della sofferenza che si sta infliggendo all’altro. 
Quindi, secondo me, è bello immaginare che molta gente possa “spezzare” questa situazione, davvero triste. E ridare alle persone condannate alla “Non esistenza” il sorriso, che decisamente meritano. 

Vi auguro un cammino di consapevolezza e gioia, che sia libero dall’infliggere sofferenze agli altri, e che cerchi sempre di donare gioia a tutti quelli che vi sono vicini. 


Panini troppo caldi...
No! http://www.inilossum.com
Cosa è stata la schiavitù cosa è stata la Shoah se non la cancellazione di uomini intesi come esseri umani ed equipararli a cose? Una cosa può buttarla via, una persona no. La rendo una cosa e posso assegnargli che ne so. Una scrivania vuota, in una stanza altrettanto vuota nel posto di lavoro con l'avere niente da fare. Oppure condannarlo a lavorare fino a che non si spenge ridotto ad un rifiuto così come nei campi di concentramento. Quello che non serve si elimina e finivano nelle camere a gas. Questa è stata la Shoah. Gli schiavi lavoravano per i padroni, nessun diritto, tu sei una macchina umana come una pressatrice, una vangatrice o quello che serve per un campo di cotone.
Se "io" mi incazzo con "te" è perché in  qualche modo critico il "tuo" pensiero ed il "tuo" operato. Anche qui ci sono le critiche costruttive e quelle che invece servono solo per offendere. Non so che sia. Siamo di nuovo in Itaglia (Cit.), e qualche mese fa, è stato condannato Beppe Grillo per avere fatto questa affermazione: «Vi invito a non pagare più il canone, io non lo pago più perché - dissi davanti al pubblico del comizio - non puoi permettere ad un ingegnere dei materiali, nemmeno del nucleare, parlo di Battaglia, un consulente delle multinazionali, di andare in televisione e dire, con nonchalance, che a Chernobyl non è morto nessuno. Io ti prendo a calci nel c...o o e ti sbatto fuori dalla televisione, ti denuncio e ti mando in galera». E' stato condannato non per aver invitato le persone a non pagare il canone ma perché ha diffamato il Sig. Battaglia che a quanto pare, dichiarava questo. Ora, io sinceramente non so cosa sarebbe potuto succedere in un altro paese ma in Itaglia (cit.), questo è quello che è successo. Chi ha moralmente ragione prende il torto in un tribunale e lungi
L ‘”OMBRA” DI UNA
 VITTIMA DI HIROSHIMA,
 INCISO IN MODO PERMANENTE
NEI GRADINI DI PIETRA,
DOPO LA BOMBA ATOMICA 1945
da blog 
da me l'idea di fare politica. Non conosco manco le motivazioni della sentenza e se sono già state depositate quindi è tutto molto ma molto aleatorio. Ci fidiamo di un ecoblog? Se si http://www.ecoblog.it/post/12475/quanti-morti-ha-fatto-davvero-il-disastro-nucleare-di-chernobyl.
Sarebbe come dire che a Hiroshima e Nagasaki non sono piovute due bombe nucleari ma due giganteschi panini che sono esplosi per i cavoli loro, che nessuno alla fine si è fatto male e che chiunque dica il contrario, è una tdc.
Dal solito perfetto ignorante ma il negazionismo non era diventato reato? Ok, forse vale solo per la Shoah per il resto si può dire di tutto.
Non stiamo esagerando? C'è un unico filo conduttore che rende gli uomini il nulla e non esiste offesa più grande, cattiveria più cattiva che il negare l'esistenza, l'evidenza e con uno straccio dare un colpo secco alla verità.  Mi sbaglio, di nuovo, sono un coglione ma nella mia piccola testa mi viene da credere che il parlarne, il mettergli in piazza, serva a riflettere perché prima della piazza c'è stato il privato e/o se nel privato, è uscito qualcosa che valga comunque la pena di diffondere che possa fare riflettere nel bene o nel male. Qualsiasi cosa purché stimoli all'azione e alla reazione positiva, che spinga le persone a pensare e a muoversi e migliorarsi o a stabilire un confronto anche duro ma ripeto, costruttivo. Finito un "problema" se ne presenterà un altro di sicuro ma mi piace andare a letto e pensare che dopo il mondo è leggermente migliore di ieri. No, non mettete mai nessuno all'angolo, non fate quello che non vuoi sia fatto a te.

E infatti scrissi: Io non esisto.

Il nocciolo, pubblicità o sputtanamento? Mah!

Com'è che si cambiano le cose nelle società? Mi riferisco a modi di pensare, modi di essere, quello che è giusto e sbagliato, etc ect ect. Facendo casino.
Ci sono tanti sistemi. Il primo è stato lo sciopero, poi ci sono state le manifestazioni associate agli scioperi, poi ancora andare in tv, oggi si cambia il mondo da qua.
Più persone vengono raggiunte dal messaggio, meglio è. Più il messaggio è "forte", più sei visibile. Il mezzo e la "qualità" del messaggio sono pertanto un connubio vitale che portano ad essere "visti" e a far "discutere". Il famoso detto "parla pure male di me ma parlane" è diventata la base della pubblicità. Gli attori e le attrici si sono inventati scandali per anni pur di far parlare di se. Ci sono scandali anche sociali importanti che ci hanno anche fatto aprire gli occhi sulla diversità e sui gusti della gente. Pensiamo all'aids. Senza i vari Rock Hudson, Freddie Mercury il suo amico, Nureiev ci sarebbe stato meno clamore. Meno parlare di AIDS, meno interesse, meno tutto insomma. Con questo abbiamo anche cominciato a parlare di diversità in modo serio. Essere gay non è un reato, non è una malattia. Parlare significa CAPIRE e non si dovrebbe MAI smettere di parlare anche se in modo rude purché non sia sterile. Sono nati i vari "pride" e si sono diffusi e a questi si cerca sia nella natura della manifestazione, sia nella pubblicizzazione, di dargli il massimo risalto.
Adesso di nuovo torniamo alla privacy e allo sputtanamento delle foto. Ve le fate? Bene, fate in modo che non siano pubblicabili oppure mettetele on line tutti. Volontariamente. Se domattina tutti quelli o quelle che si sono fatti delle foto hard le mettessero in rete, fatta passare la curiosità ed il clamore, non ci sarebbe più scandalo. Ne convenite o no? :) Avere il coraggio di farlo, questa è un'altra cosa, non lo do per scontato ma come per tutto, riflettete.
Una cosa è scandalo quando è fuori della morale comune, se la morale comune prevede il: "si sono io e mi piace", saranno gli altri ad adeguarsi. Per forza. Il primo "problema" è che le foto sono divertenti dai, è vero. Il secondo è che quando si smette una relazione, spesso e volentieri non si sa gestire la fine. Non si parla, ci si tirano le cose o si subisce anche delle reazioni strane ed esagerate senza una
Che campioni è! Bleah.
ragione apparente ma che poi fanno incazzare. Oddio, non mi piace come al solito essere generalista perché poi ci sono, come ho già detto anche quelli che reagiscono male anche a situazioni di "normale amministrazione" e non solo mettono in rete le foto ma anche ti ammazzano o ti rovinano l'esistenza con l'acido o la benzina. Ecco, questa roba è fuori di ogni raziocinio.
Adesso i danni, fisici e morali dei comportamenti oltre le righe. Quelli fisici sono evidenti, ingiustificabili. Poi c'è sto famoso "danno morale" dalla pubblicazione di foto personali e che in fondo è più legato alla fifa del giudizio che al contenuto. Non siamo mica stati obbligati. E' vietato fare discriminazioni sui gusti sessuali non pubblicarli o dichiararli per lo meno dalle singole persone "proprietarie" dei gusti e il quanto è rivendicare il diritto di essere quello che si è, senza vergognarsene. Scusate se è poco.

domenica 8 novembre 2015

Filosofia della reciprocità,

Questa ve la riposto. Non ho capito se vi era piaciuta o se il resto del post che avevo scritto a cazzo in tre o quattro volte e non mi piaceva. Facilmente male interpretabile. Scegliete la vostra religione o non ma seguiteli e anche questa è armonia. Da wiki.
Filosofia greca antica
"Non fare al tuo vicino quello che ti offenderebbe se fatto da lui" (Pittaco)
"Evita di fare quello che rimprovereresti agli altri di fare" (Talete)
"Non fare agli altri ciò che ti riempirebbe di ira se fatto a te dagli altri" (Isocrate)
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Un detto analogo si trova anche nelle Sentenze di Sesto, un'opera di epoca e autore sconosciuto
Buddismo
Mettendosi al posto di un altro, non si uccide né si spinge qualcuno a uccidere.
Colui che mentre cerca la felicità, opprime con la violenza altri esseri che pure desiderano la felicità, non raggiungerà la felicità per questo.
Inoltre, il Dalai Lama ha dichiarato: "Se vuoi che gli altri siano felici, pratica la compassione. Se vuoi essere felice, pratica la compassione."
Ebraismo
« amerai il tuo prossimo come te stesso »
(Levitico 19,18)
La regola d'oro è una costante dell'ebraismo. Al celebre rabbino Hillel (nato almeno mezzo secolo prima di Gesù) viene attribuita la massima:
« Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te: questa è tutta la Torah. Il resto è commento. Va’ e studia. »
Cristianesimo
Nei vangeli di Matteo (7,12; 22,36-40) e di Luca (6,31; 10,27) Gesù esorta ripetutamente ad applicare la regola d'oro del Levitico (cioè nella sua formulazione positiva, quella più esigente). Per esempio:
« Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti. »
(Gesù nel discorso della Montagna, dal Vangelo secondo Matteo 7,12)
Nel vangelo di Giovanni, però, Gesù invita i cristiani ad andare oltre la regola aurea e ad amare gli altri più di se stessi, non esitando a spendere la propria vita per loro come lui ha fatto per noi (Gv 15,9-17). La misura dell'amore, quindi, non è soltanto l'uomo (fa' agli altri quello che vorresti fosse fatto a te), ma Dio stesso. Nel Nuovo Testamento, inoltre, si chiarisce l'universalità dell'impegno ad amare (Atti 10,34-35), che nell'Antico Testamento sembrava limitato ai membri del proprio popolo (Lev 19,18)..
Il giudeo-cristianesimo mette in evidenza la duplice ragione del valore della regola d'oro: innanzitutto, l'uomo merita di essere amato perché creato ad immagine di Dio e, quindi, già amato da Dio stesso; inoltre, Gesù afferma di valutare ciò che viene fatto agli altri, anche ai nemici, come se venisse fatto a lui stesso (Matteo 25,40) .
Islam
La regola d'oro è implicitamente espressa in alcuni versi del Corano ed è esplicitamente dichiarata nei detti di Maometto. Un translitterazione comune è: ِAheb li akheek ma tuhibu li nafsik, che può essere tradotta come "Desidera per il tuo prossimo ciò che desideri per te stesso" o "Ama il tuo prossimo come ami te stesso".
Confucianesimo
Nell'insegnamento confuciano, altamente importante è la solidarietà.
Chiese Tzu Kung
"C'è una parola in accordo alla quale, agire per tutta la vita?"
Disse Confucio:
"E' perdono. Ciò che non vuoi sia fatta a te, non farlo agli altri" (lun yu 15,23)

E adesso per la decima volta che leggere i post vechi vi fa fatica. Bushi-do, di nuovo. Qui di gente che ammazza altri per strada non ce n'è. Sul logo c'è scritto DRAGO PROTETTORE, non sputtanatore ma come ho scritto che voglio bene a tizia o caia, scriverò anche le cose che non mi tornano e mi offendono di tizia e caia. Se giochi con me on line, io rispondo on line. Sarà pure sbagliato ma questo rimane. I miei errori gli ho appena riconosciuti.  On line. Se hai dei comportamenti di merda on line  o con le persone nella vita reale, chi è che sbaglia, colui che li compie o colui che gli mette in evidenza? Ah, ribadisco, cerco e ho cercato sempre un dialogo civile, fuori da qua. Questo non è il posto giusto. Lo so qualunque cosa si dica non v'è anima in un bit. Ah, non ho scelto a caso un samurai in ginocchio...
Samurai, oggi non è un  guerriero che ammazza a destra e a manca.  Samurai è servitore e questo è il quanto.
義, Gi: Onestà e Giustizia-Sii scrupolosamente onesto nei rapporti con gli altri, credi nella giustizia che proviene non dalle altre persone ma da te stesso. Il vero Samurai non ha incertezze sulla questione dell'onestà e della giustizia. Vi è solo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
勇, Yu: Eroico Coraggio-Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire, nascondersi come una tartaruga nel guscio non è vivere. Un Samurai deve possedere un eroico coraggio, ciò è assolutamente rischioso e pericoloso, ciò significa vivere in modo completo, pieno, meraviglioso. L'eroico coraggio non è cieco ma intelligente e forte.
仁, Jin: Compassione-
L'intenso addestramento rende il samurai svelto e forte. È diverso dagli altri, egli acquisisce un potere che deve essere utilizzato per il bene comune. Possiede compassione, coglie ogni opportunità di essere d'aiuto ai propri simili e se l'opportunità non si presenta egli fa di tutto per trovarne una. La compassione di un samurai va dimostrata soprattutto nei riguardi delle donne e dei fanciulli.
, Rei: Gentile Cortesia-I Samurai non hanno motivi per comportarsi in maniera crudele, non hanno bisogno di mostrare la propria forza. Un Samurai è gentile anche con i nemici. Senza tale dimostrazione di rispetto esteriore un uomo è poco più di un animale. Il Samurai è rispettato non solo per la sua forza in battaglia ma anche per come interagisce con gli altri uomini. Il miglior combattimento è quello evitato.
誠, Makoto: Completa Sincerità. Quando un Samurai esprime l'intenzione di compiere un'azione, questa è praticamente già compiuta, nulla gli impedirà di portare a termine l'intenzione espressa. Egli non ha bisogno né di "dare la parola" né di promettere. Parlare e agire sono la medesima cosa.
名誉, Meiyo: Onore-Vi è un solo giudice dell'onore del Samurai: lui stesso. Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà. Non puoi nasconderti da te stesso. 
忠義, Chugi: Dovere e Lealtà Per il Samurai compiere un'azione o esprimere qualcosa equivale a diventarne proprietario. Egli ne assume la piena responsabilità, anche per ciò che ne consegue. Il Samurai è immensamente leale verso coloro di cui si prende cura. Egli resta fieramente fedele a coloro di cui è responsabile.

Cannabis ma anche no

E adesso sputtanamenti in generale o anche no, cannabis. Ammettiamo che il signor x abbia bisogno di cannabis ad uso terapeutico.  Così e perché l'ho visto in tv, mi viene in mente la California.  Non puoi mica fartela prescrivere qui. Devi andare li ed abitarci. Con quella prescrizione te ne vai in Canada e appena tenti di passare la frontiera, ti arrestano senza ma o se. Non importa se sei italiano,  giapponese,  statunitense o canadese.
Se vuoi andare a prostitute non sfruttate o a farti una canna tranquillo,  te ne vai in Olanda. Se uno (non io), vuole sputtanare tizio o caia se ne va in un paese dove non è reato oppure dove la minaccia di sputtanamento è addirittura vitale. 
Gli stati servono a questo pertanto:
1. Sputtanamento di garanzia e vale per entrambi. Ci sono stati in cui fare sesso anale è un reato. Se lo fai e ti beccano, vai dentro o ti sposti in uno stato in cui puoi farlo senza storie oppure ti premunisci. Un giorno lei decide di cambiare atteggiamento, di negare pure la verità o per vendetta di incastrarti e racconta di essere stata inchiappetata contro la sua volontà, tu vai dentro e gli paghi pure i danni. Quindi telecamera e liberatoria per le immagini ogni volta che si fa. Domattina lei vuole dei sex toys, tu glieli compri, poi nega di averli chiesti. Che fai? Vai in galera per lei, paghi una multa perché lei è stronza? Non c'è un altro modo. Se "tu" denunci "me" che ti svegli con delle sindromi tipo negazionismo acuto, cancellazione di accordi e di promesse, cambio di idea per chiuderti fuori di casa, serve eccome, vitale direi.
Penserete mica che quelli che vivono negli stati di Alabama, Florida, Idaho, Kansas, Louisiana, Michigan, Mississippi, North Carolina, Oklahoma, South Carolina, Texas, e Utah non facciano sesso anale vero? Sarete così piccoli di testa da credere una cosa del genere o se a una coppia di Houston gli piace farlo più nel culo che nella topa, si spostino entrambi in un altro stato per evitare "ripensamenti o vendette"? SVEGLIA :) !!!

"In alcuni stati americano esiste il reato di adulterio. Fino a quest’anno portare condom in giro per New York City poteva condurti in galera. La polizia considerava il possesso di profilattici come prova di prostituzione. Continuano ad esistere antiche leggi sul sesso che nessuno si è mai preoccupato di cancellare o di aggiornare. Leggi assurde ma per cui tecnicamente potreste finire in carcere.
In alcuni stati americani vietato il sesso anale. Ad esempio, fornicare prima del matrimonio è un reato in Georgia e Virginia, in Massachusetts si rischiano fino a tre mesi di galera. La “coabitazione lasciva” in Michigan è punita con una multa di mille dollari o con un anno di prigionia. Considerando che un americano medio, prima di sposarsi, dorme con almeno cinque partner, l’America è un paese di rampanti criminali. In Massachusetts l’adulterio è punito fino a tre anni di carcere. E’ una violazione anche in Wisconsin, Georgia e Virginia. Usare un linguaggio indecente in presenza di una donna è considerato reato minore in Michigan.
In alcuni stati americani esiste il divieto di fornicare prima del matrimonio. 
La Corte Suprema statunitense ha decretato che si può fare tutto il sesso orale e anale del mondo, se è consensuale. Eppure secondo l’”Human Rights Watch” le leggi anti-sodomia ancora esistono in una dozzina di stati: Alabama, Florida, Idaho, Kansas, Louisiana, Michigan, Mississippi, North Carolina, Oklahoma, South Carolina, Texas, e Utah. Qui si considera l’atto una bestialità, un abominevole crimine contro la natura. Nello statuto del Wisconsin la sodomia è proibita solo se “osservata da altre persone”, ovvero si consiglia di chiudere bene le tende. L’altra gemma del Wisconsin è che è reato fare disegni osceni e indecenti.
In Alabama è illegale vendere “sex toys” e la cosa più incredibile è che la legge non è vecchia ma promulgata nel 1998." fonte 

2. Sputtanamento pedofilo. No, questo si commenta da solo e in alcuni stati lo fanno eccome. Notizia



3. Sputtanamento vendicativo. Tizio è stato mollato per incompatibilità,  tizio dice: o mia o di nessuno e si vendica con le pics e questa è spazzatura. 
4. Sputtanamento assicurativo: tizio mena le pulzelle e le usa/abusa? Esinem ne ha fatto uno una mesata fa. Sarà vero?  Non so. Dite che era meglio andare in tribunale?  Non credo. La verità viene a galla, sempre (Zen. "La verità è una e si difende da se.").  Se lei ha detto una bugia, poi lo sputtanamento se lo fa da sola in modo epocale. Se è vero, la prossima pulzella è avvertita.
5. Sputtanamento per stronzaggine, leggasi anche falsità.  Ve l'ho già detto.  Il famoso: "sei un/a cazzaro/a e ne ho le prove perché no? Buon senso. Poi tanto dio li fa e poi lo accoppia (senza "i" veniva meglio), ma per lo meno non si accoppia con uno/a diverso da lei/lui. Io ed è personale,  sarei stato parecchio meglio. Io parlo di persone,  lei di cazzi. Ho offeso qualcuno per caso?
6. Sputtanamento folle. Stati in cui denunci la tipa per adulterio e poi la lapidi pure. Ah, non servono prove, basta dirlo, esattamente il contrario di qui, anche se hai le prove non le puoi usare. Cambia un nulla, leggi folli, sempre il mio di parere.

Sempre sicuri che lo sputtanamento non sia giusto a prescindere e che si, ci siano dei casi in cui lo sputtanamento è  addirittura vitale e alle volte anche la sola "minaccia"?
Forse è per quello che la gente non va più nei bar o si incontra fuori e socializza. Se un amico arriva li e racconta una malefatta rischia la denuncia. Sai quante volte: "O scemo, che cazzo hai fatto l'altra sera?" È strano è.  Oggi è illegale. Arriva uno del gruppo che ha sentito e che gli sta sulle palle il tipo o la tipa che parlano e addio. Forse è pure per questo che il "fatti i cazzi tuoi" va di moda. Bene, me li faccio sul serio. Ah su trip advisor gli sputtanamenti ci sono giornalmente, nessuno porta prove, nessuno li ferma. Ecco, mi pare il quanto.
Adesso che c'entra Mastro? Poco e niente, ma come uomo, c'entra come tutti gli altri uomini o donne di questo mondo. Avessi voluto sputtanare qualcuna, avrei spedito le foto a un amico negli states e "domattina" (ieri, l'anno scorso, quando vi pare), vedevate tizia o caia senza poter fare niente ma soprattutto l'avrei fatto senza venire qui a sbraitare. Vedete per caso delle foto in giro? No. Pensate che sia difficile reperire informazioni su come fare le cose se uno le vuole fare? Vai su google, inserisci la query, premi invio et voilà. Non è roba da hacker. Ve l'ho dimostrato e questo era il senso. Le nuove generazioni sono più scoglionate in questo che nei rapporti umani. Non lo è più la mia che si è adeguata al cambiamento dei tempi. Mi sa che sono l'ultimo COGLIONE che è rimasto all'antica.
A sto punto vi dico che mi parrebbe (leggasi declinazione verbale!!!), pure il caso di fare come negli states e vale per ogni sesso, razza ed evitare così che pinca pallina una mattina ti dica che "Abbiamo scherzato, fuori dalle palle" e sempre dal mio punto di vista gli starebbe bene (ri leggasi declinazione verbale!!!). Fermo restando la facoltà di recesso. Imprescindibile.

Mastro non ci entra direttamente, mastro è un uomo e come tutti gli uomini ha un limite di sopportazione.  Questa non è una minaccia è davvero un dato di fatto. Ognuno ha il suo. C'è chi spara se ti guardano male e chi invece non spara affatto. Questa è solo vita. Compris?  Klar? Io mi conosco, mi incazzo come una bestia ma poi devo fare i conti con la mia di coscienza, e mi dico che se lo facessi sarei esattamente come loro e mi fermo oppure non dormo la notte ma vita natural durante e voglio dormire. Rimane il fatto che quando si va oltre e quell'oltre è troppo e se è un modo di fare comune perché ti autorizzano allora ribadisco che FORSE è meglio garantirsi prima onde evitare che succedano porcate e che pure io DOVREI (ri-ri leggasi declinazione verbale!!!), adeguarmi a questo nuovo stato di cose e di relazioni. Vedi 1, sputtanamento di garanzia. Morale, apri quel cazzo di uscio e parla. Non trattare chi è con te come una pezza da piedi, e RIPETO, non la mettete sul personale, è una questione generale e non mettete MAI nessuno/a all'angolo.  Prima o poi uno/a scoppia e per definizione è un botto.  Chi sbotta troppo in modo folle va li e fa un falò.  Un colpo alla nuca nel caso risolve ma sarebbe il caso proprio di non arrivarci a fare i falò. Questa è gente malata che non sa relazionarsi. Ah, dove credete che imparino a relazionarsi oggi, su internet?


Chi mette foto sbotta, chi fa i post sbotta, ecco, ognuno sbotta secondo le sue predisposizioni. L'importante è che siano legali o meglio no, della morale e della civiltà va perché se tiri palate di merda e te le rendono a me pare più che giusto o per lo meno comprensibile. Se le tiri gratuite no. E infatti sono stato qua a sbraitare. Ri compris?
Adesso lo capite meglio il senso? SPERO DI SI altrimenti iniezioni o flebo di materia grigia perché se leggete l'ultimo post sparato con rabbia e vi dimenticate dei 600 prima eh figlioli, cazzi vostri. Vi ha fatto riflettere, no? Mi spiace, questo era lo scopo.

Aggiungo dopo qualche ora che delle problematiche delle leggi e di quello che le persone fanno anche solo in ambito bdsm ne avevo parlato nel 2011/28/02  I contratti bdsm ed alcune regole di convivenza. e ancora il 2012/20/06 Contratti bdsm la legalità, l'utilità tra verità e mistificazioni. Casomai qualcuno se lo fosse perso è.

venerdì 30 ottobre 2015

Dalai Lama


Questa è la ragione del sondaggio precedente e della vita vissuta chiaramente.
Fate come vi pare, tanto lo fate comunque, in genere il peggio del come mi pare.

Sondaggio



Ah, le risposte come al solito sono anonime. Potete scrivere tutto quello che vi pare e piace anche falso (tanto non cambia poi molto). Dipende dalla vostra serietà che ultimamente pare ita particolarmente a puttane. 

martedì 27 ottobre 2015

Nei vari gruppi, comunità e relazioni. 7 regole d'oro.

1 - Tutti noi non vogliamo rompimenti di cazzo.  Ebbene non li causare se manco voi li volete. Chi semina vento, raccoglie tempesta.
2 - Non aprite bocca (e 12), non promettete, non chiedete di mantenere se non site disposti a farlo. Nessuno ve lo chiede. Se poi vengono a cercarvi a casa o si vendicano, muti. Chi non piange del suo mal, pianga se stesso.
3 - Non ignorate chi avete portato a letto. Quello/a poi si incazza ancora di più. In questo paese non va in galera nessuno. Se chi è offeso pesantemente reagisce,  alla fine quello paga una multa voi diventate lo zimbello del paese o/e della rete vita natural durante senza contare i casini in casa, al lavoro e con gli amici.
4 - La rete non è casa vostra, è una comunità.  Abbiate delle regole di convivenza civile e rispettosa di chi avete davanti. Gli autoreferenziati, amanti, schiavi,  schiave, master o  mistress vanno bene per il circo. I gruppi bdsm non dovrebbero essere un circo e nemmeno le storie. Non fare agli altri quello che non vuoi venga fatto a te (perché prima o poi ve lo rifanno,  tranquilli).
5 - 4 anni fa ogni nuovo pc, telefono, tablet che si connetteva alla rete era sistematicamente violato dopo 20 minuti senza che voi vi accorgeste di niente. Non rompete il cazzo al prossimo perché quando siete qui, siete in mutande. Dalla padella, nella brace.
6 - Chiunque amministri un gruppo o una comunità,  lo faccia a tempo e che abbia esperienza di vita. Gli stronzi isterici, le puttanelle in vena di mettersi in mostra o di fottere, i masteroni che sanno far tutto e che si fanno pubblicità mentre amministrano,  fuori dalle palle. Pure le mezze seghe che sono diventati dom e sub in meno di 1 mese. L'abito non fa il monaco (e se questo è Torquemada, poi sono cazzi vostri).
7 - La vita è fatta di rapporti. Chiunque ha un'azienda ha bisogno di dipendenti e clienti seri. Ha bisogno di altre aziende e di altri dipendenti. È una ruota che gira, se sbagli, fai delle azioni per scusarti o far perdonare il tuo errore. Se hai ragione difendila perché nessuno qua ha bisogno di buffoni o gente poco seria. Vale nel lavoro e nella vita. Anche i dipendenti hanno bisogno di ditte serie o perderanno il lavoro. Prima di cercare di infilzare un dito un occhio a chi hai davanti, attento alla trave che ti stanno infilando nel culo

Non avete capito, non vi è chiaro, avete capito ma fate comunque come cazzo vi pare?  Rileggete perché a prendere una tramvata è meno che uno sputo. Non è una minaccia, è una promessa ed un dato di fatto. Della serie che è quello che succede qui e nella vita indipendentemente da me. L' ho detto qui su in a suo tempo alle varie Giorgie, Nadie, Antonelle, Francesche, Rosselle, Katie, Sabrine, Margherite, Sare di varia natura, Patrizie, Paole, Barbare, echecazzononmelericordotutte.