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sabato 6 febbraio 2016

Tarocchi

Una volta, una vita fa facevo le carte. Mi piaceva anche conoscere il desrino o per meglio dire, le prove che qualcuno ha davanti. Ero pure bravo poi mi ruppi le palle. Sui facevano smazzare un giro, spesso per amore e poi gli dicevi cosa fare e loro facevano l'esatto cotrario. Dopo qualche tempo tornavano e dicevano cose del tipo: "avevi ragione, se avessi fatto... non avrei mai creduto... si è come hai derro ma non ci credo".
Che te le fai fare a fare allora??? Come qui. Cazzo ti butti a fare se pensi che sia solo una curiosità e se ci credi poi fai di testa tua. Bah.
Ecco, stasera le ho riprese in mano. Non dico per chi, non aggiungo altro ma se l'avessi da mettere qui la smazzata perfetta sarebbe questa. Eppure era uscita. :)

L'angelo o il giudizio. In alternativa la morte. Cambiamento, guudizo sulla vita passata, un nuova vita futura.









Il diavolo. Attrazione, sesso, passione, forza.










Gli amanti. Sarebbe bastata la precedente. Però visto che il vero io in amore e nel sm viene fuori solo qui in modo clandestino, quest'arcano da il senso alla precedente.








Il sole: un uomo ed una donna mano nella mano o due piccoli angioli di sesso diverso. Soddisfazione, gloria. Assieme.









Le stelle. Una donna che versa acqua nel fiume. Speranza realizzata, creazione di una vita nuova.









Peccato che poi c'è solo la torre e tutto va a puttane. :)

sabato 30 gennaio 2016

La lealtà

Mi sono imbattuto in una cosina oggi che mi ha fatto riflettere. Sono diversi giorni che cerco di fare un post particolare sugli animali, la sessualità ed i sentimenti e non riesco a farlo.

Così seguo quello che mi colpisce in giro e tac, ho letto sul frontespizio di un'amica:
"Amo la lealtà".

Così mi son messo a cercare  e cercare perché siccome non mi  ricordo un cazzo, poi chi ha detto cosa sparisce nell'Alzheimer di un drago rimbecillito. Che cosa è la lealtà?
"Gli Hasidim ebrei del II secolo a.E.V. si consideravano veramente leali. Il loro nome viene da chasìdh, il termine ebraico per “leale”. Deriva dal sostantivo chèsedh, spesso tradotto “amorevole benignità”, “amore leale”, “benignità”, “bontà”, “misericordia”. Secondo l’edizione inglese del Grande Lessico dell’Antico Testamento, chèsedh ha una connotazione “attiva, sociale e permanente [e] indica sempre non solo un atteggiamento umano, ma anche l’azione che deriva da tale atteggiamento. È un’azione che preserva o favorisce la vita. È un intervento a favore di chi ha subìto una disgrazia o è in pericolo. È una dimostrazione di amicizia”."

...

"Essendo sinonimo di amorevole benignità, il termine lealtà contiene anche un forte senso di reciprocità. Chi vi mostra amorevole benignità si può aspettare in cambio la stessa cosa. La lealtà viene ripagata con la stessa moneta. Che Davide si rendesse conto delle implicazioni di chèsedh è evidente dalle sue parole: “Mi inchinerò verso il tuo santo tempio, e loderò il tuo nome”. Perché? “A motivo della tua amorevole benignità e a motivo della tua verità”. (Salmo 138:2) Beneficiando dell’amorevole benignità di Geova, Davide si sentiva chiaramente spinto ad adorarlo e lodarlo. Perciò, man mano che osserviamo l’amorevole benignità di Geova nei nostri confronti, proviamo il desiderio di contraccambiarla? Per esempio, se il nome di Geova viene biasimato, non vi sentite spinti a parlare in sua difesa perché ci tenete alla sua reputazione?" [1]


Bene. L'esempio stesso della negazione della lealtà che si creda o no in Gesù di Nazareth, rimane sempre Giuda. Trenta denari per tradire il Maestro (ops, un master!!!), poco vale la vita di una persona in fondo. Sono solo multipli di quello che fu. L'auto di denari ne vale qualcuno in più, la casa idem, il lavoro idem, la valigetta dei giochi idem. Insomma, sempre di denari si tratta.
La lealtà è una brutta bestia.

Attilio dice: "Quando trovo gente leale mi sento un re, capita pochissimo e per me è oro.
Quando provo ad essere leale mi metto in gioco, sono veramente poche le volte in cui il mio interlocutore non se ne approfitta." [2]
La lealtà non è un'utopia. E' un sentimento come tutti. Sono i sentimenti che danno equilibrio alle persone. I loro sentimenti sono, in fondo il loro valore. Ergo, tanto più interlocutori si trovano che se ne approfittano, tanto più persone che valgono poco, si trovano. Semplice matematica.
"Il bambino impara ciò che vive 
Se vive nel rimprovero, diverrà più intransigente. 
Se vive nell'ostilità diverrà più aggressivo.
Se vive nella derisione, diverrà più timido.
Se vive nel rifiuto, diverrà uno sfiduciato.
Se vive nella serenità, diverrà più equilibrato. 
Se vive nell'incoraggiamento, diverrà più intraprendente. 
Se vive nell'apprezzamento, diverrà più comprensivo.
Se vive nella lealtà, diverrà più giusto.
Se vive nella chiarezza, diverrà più fiducioso.
Se vive nella stima, diverrà più sicuro di sé.

Se vive nell'amicizia, diverrà veramente amico per il suo mondo"


Nessuno perde la capacità di imparare anche se nel corso degli anni diverrà sempre più difficile. Il SM dovrebbe far recuperare questi stati d'animo.
Serenità è praticamente felicità. Senza serenità non c'è niente. Puoi fare e vivere tutto quello che vuoi, rimarrai sempre scontento.
Incoraggiamento, significa dare fiducia, credere in quella persona e fa sentire oltremodo apprezzati.
Finito il tempo in cui ti senti buono/a a niente. Tu sei, vali.
Apprezzamento, é dare merito a chi è. E' essere presenti in ogni forma, cattiva o brutta. Apprezzamento per migliorasi assieme sempre e solo nell'Etica della reciprocità o Regola d'oro.
Lealtà morale, principio base dell'affidamento prima, del legame dopo.
Chiarezza di quello che sei, di quello che fai, perché lo fai, portarla a casa, distribuirla a chi è accanto a te.
Stima perché nella degradazione pura, nella "perversione" pura, la stima è la coscienza che una donna è rimane ed anzi diventa donna e non si umilia né di fronte a se stessa, né di fronte a chi glielo fa. L'amicizia che è quella che da valore e rispetto a tutto quanto prima. Se sei amico, non puoi smettere di essere amico a comando, non puoi tradire l'amicizia manco per amore o per comodo. Sei quello che vuoi essere in fondo. Sempre ti viene data l'opportunità di dimostrare chi sei ed il tuo cambiamento. Senza una morale, sta roba non la senti, non la trasmetti, non la condividi. Il sapere e la conoscenza quindi la crescita, si basano proprio sulla condivisione.
L'odio, il basso interesse, il non vedere oltre il proprio naso, il farsi accecare dal male che ci si porta dentro, dal comodo che spesso è la via più facile è quello che ti rende poco e lo sei agli occhi del mondo. "Si può ingannare una persona per un giorno ma non tutto il mondo per sempre", così recita una perla di saggezza. Prima o poi i cartelli vengono fuori veri. Quelli che magari per un po' uno ha levato ma che l'odio ti impone di rimettere. Non ti puoi nascondere. Nessun buco è profondo così tanto da farti sparire perché nessuno può sparire da se stesso.
E poi tutto a un limite e non mi stancherò mai di ripetere che senza un limite ed un equilibrio tutto diventa l'opposto. Per avere serenità in fondo è sufficiente non avere sentimenti. Così che non esista il giusto e lo sbagliato, non esista il bene ed il male. In poche parole, non esista umanità. Alla fine è meglio un gatto o un cane o quello che ti pare perché per lo meno da amore senza condizioni pur non sapendo le stesse cose. L'uomo senza sentimenti ed empatia, il suo equilibrio, è quello che ti tradisce, costantemente, inesorabilmente. Non impari. Non è una lezione di vita è semplicemente l'assenza della vita. E' il perché va tutto a puttane, è l'egocentrismo ed il menefreghismo. E' dove sono passato e non c'è una vera ragione per cui in qualche modo rialzarsi. Si, ogni tanto sorge il desiderio, il rimpianto, la volontà di ricercare quel qualcosa che hai sentito e hai (creduto erroneamente), di aver vissuto in verità ma hai la coscienza che in questo cazzo di paese (culturalmente), il merito, l'amicizia, il rispetto e tutto quanto ci può stare, semplicemente non esiste. Nessuno vuole che lo sia. E' il paese dei furbetti. Si portano via i cavoli ammazzando la capra e distruggendo il famoso orto. Poi che cazzo fai quando hai finito il cavolo? Vai a fregarlo a quello accanto fintanto che quell'accanto non si incazza ed il cavolo te lo infila su per il culo. L'Etica del casino assoluto! Ecco.

venerdì 29 gennaio 2016

Cyrano De Bergerac

Ne avevo voglia, punto
Incantevoli versi.

"Ma poi che cos’è un bacio? Un giuramento fatto
poco più da presso, un più preciso patto,
una confessione che sigillar si vuole,
un apostrofo rosa messo tra le parole
“T’amo”; Un segreto detto sulla bocca, un istante d’infinito
che ha il fruscio d’un’ape tra le piante,
una comunione che ha gusto di fiore,
un mezzo di potersi respirare un po’ il cuore
e assaporarsi l’anima a fior di labbra”.
Cyrano De Bergerac - Edmond Rostand

Facciamoci vedere da uno bravo

La Parola master, maestro e riguardatevi il post già scritto in merito, a che cazzo serve?  A fare sesso in modo estremo in primis.  Si ma se tu sei chiusa e vuoi fare come ti pare, impari un cazzo, ergo, io non servo. Va a farti fottere da un bull. Psss tanto io non ti fotto se non ti amo e per amarti ce ne vuole. Condivisione, coinvolgimento, coerenza,  sincerità e quant'altro.
Bene, pensate che sia solo sesso? Che si tratti solo di bevi troia? Sbagliato tiro. Quando parlo di filosofia di vita a questo mi riferisco. Chiaro che non ho soluzioni per tutto ma per quelle che ho, perché no? Tolta la fobia dei liquidi il sesso viene meglio che il medesimo fatto bene è fatto di liquidi, odori, sapori forti a prescindere. Prima li accetti, prima diventa piacere e stare bene con se stessi. SCUSATE SE E' POCO. Stessa roba per i tic nervosi, le fobie in generale, il non piacersi per la ciccia o per gli effetti della vita oppure legate ad una sbagliata alimentazione od uso delle cose. Chi è che si candida a prendersi una sborrata o leccare la fica dopo che l'altro/a s'è fatto/a una scorpacciata di asparagi? Forza.
Se per lavoro ti becchi spesso dei mal di gola e dei potenti raffreddori (vedi uscire ed entrare da ambienti con aria condizionata ad esempio), cerchiamo soluzioni (e ci sono), per non prenderlo senza per forza ricorrere al medico e medicine. Sono spesso solo cose dimenticate che non usiamo più da recuperare,  come saper fare una freccia. Poca roba in effetti. Solo piccole cose che poi fanno grandi differenze. Usa uno spray alla Propoli, un miele alla propoli se non hai problemi di ingestione di zuccheri. Ribadisco che non sono un medico né un farmacologo ma rimane l'antibiotico naturale più potente che esista. Non è sistemico quindi non entra in circolo e da quello che so, non ha particolari controindicazioni. Non sono a conoscenza manco di situazioni allergiche ma potrei sbagliarmi. Un approfondimento su la Propoli è qui. Non importa essere il genio della lampada che se hai problemi con fluidi di sapore ed odore particolari e li superi, probabilmente superi pure questo e stai meglio. Spero che ne conveniate. Questi sono semplici, idioti o chiamateli come volete, esempi di miglioramento. Utilizzi il piacere del letto per risolvere altri problemi di vita senza abuso. Insomma il crescere non significa solo imparare a fare pompini o a scoprire se sei bisex ma anche avere di miglioramenti in ogni possibile campo della vita. Ce li abbiamo tutti i buchi, ce li hanno anche i master che tanto sono uomini.

Bene, ammettiamo per un attimo che uno abbia bisogno di un  dietologo. Quello mica ti da solo la dieta.  Deve saperti motivare,  dare stimolo mentale e stabilità per seguirla e deve essere in grado di far mantenere questa linea. Perché quando smetti di andare dal dietologo perdi attenzione su quello che mangi? Perché contestualmente perdi l'educazione alimentare che hai appreso. Perdi la tua guida e fai peggio di prima. In tutto funziona così. Ripeto, ogni relazione ha i suoi vantaggi e svantaggi.  Il vincitore prende tutto dicevano gli Abba nella loro più bella canzone in verità quando sfanculi qualcuno, perdi tutto. Perdiamo tutti tutto se non un ricordo più o meno sputtanato dalle cose ci sono state messe in mezzo.


Vero che la testa una volta che ha fatto dei passi avanti, poi non torna indietro ma manca la condizione. Ogni avanzamento è dovuto alle situazioni oggettive ed uniche legate ai due presenti, tolte queste,  finito l'avanzamento ed iniziato il recesso.  Infatti ingrassi spesso più di prima. :)
La facilità ed il non peso che alle volte diventa pure piacere è legato anche e sopratutto alla serenità e che hai quando vivi qualcosa. Se ti passi 30 giorni all'anno raffreddato/a o a quello che ti pare o che vuoi non è che stai meglio che se invece quei gg li passi a farti i cavoli tuoi. Chatti, sbaciucchi tutti in casa, respiri, ragioni, lavori senza stare male. Che c'è di sbagliato?

Far figli e metter su famiglia in fondo è una cosa semplice. Come dare frustate. Scopi, vai dritto e dopo nove mesi hai un figlio. E sta roba mi era venuta in mente parlando con una tizia la cui amica faceva un figlio come prova d'amore con ogni successivo partner ed era già a tre, non avendo quasi soldi per mantenere una famiglia. È la qualità che fa la differenza.  È sempre la qualità.  Se la relazione che avevi già prima di venire qui fosse stata capace di esprimere abbastanza qualità,  probabilmente tante di questi blocchi uno li avrebbe già risolti. Quando capita, vuol dire che era il master giusto per una slave dal giusto approccio. Se nessuno è qui per migliorare, personalmente non comincio nemmeno. Sei contenta di quello che hai e come lo hai, chiedo? Se va bene così,  io non "servo". Traiamo piacere dal fare sesso, dallo "sfruttare" il sesso per migliorarsi visto che è uno dei piaceri più belli della vita ma il solo sesso non è BDSM per lo meno con master/mistress e slave.

"Sai il culo non lo uso, non lo considero una parte sessuale".
"E'? Ma hai intenzione di cambiare tiro o?..."
"No, su questo non ci piove".
Sta roba ha una ragione, ci sono delle paure, qualcosa non va nella testa, nell'educazione, in quello che credi e hai intenzione di affrontarlo e di capire che non c'è niente di che e anzi...?
"No. Niente dita, lingua. Semplicemente non esiste".
Ok, penso che ci siano persone che non hanno bisogno di un master ma di farsi vedere da uno bravo. Io ho le basi di psicologia ma mica sono psicologo. Cazzo, vai da un sessuologo, da un chicavolotipare ma che sia bravo, sul serio.
Se c'è qualcosa che posso  fare  parliamone.  Se non posso fare un cazzo, non servo lo stesso. Che sia legato al piacere o ad altro, poco importa. Rimane il fatto e di questo ne sono convinto, che funziona perché metto al centro le persone e non le cose. Anche questo l'ho sempre detto. Prima tu, poi gli oggetti. Le fruste, gli aggeggi,  sono mezzi, non fini. Funziona se apri la testa, se vuoi cambiare fino a che vuoi.
Mentre scrivo mi sta mailando una in piena sindrome di Stoccolma. Proviamo a salvarla? Naaa, è una causa persa. Lei non lo sa. Se glielo dici non ci crede. Se glielo spieghi ti fanculizza. È solo una persa. Come tutte le altre che si sono accorte troppo tardi che hanno fatto e di sta qua me ne fotte meno che zero.
Cara amica.: "Ma i miglioramenti che hai qua, lo porti a casa? Il tuo partner si accorge che sei diversa? Che stai meglio e sei più serena? Sarebbe bello sai."
No, a quanto pare quando se ne accorgono succedono pure dei bordelli colossali. E' difficile da spiegare perché tutto ad un tratto e perché hai cambiato gusti o sai usare i giochini che hai in casa.. Difficile spiegare perché quando il tuo lui viene tu a malapena ci metti la bocca e poi se golosa Cazzo è successo? Non è mica scemo. Fingere non si può, non per molto e succede i patatrak. Difficile far credere che sia solo un insegnamento ricevuto leggendo un post. E' una ruota che gira, è successo pure a me con qualche ex e da li ho cercato di capire. La mia convivente scopa con un altro. E' l'unica soluzione a cui arrivi che non ti puoi spiegare certi cambi repentini di atteggiamento.

Xxx da legami, l'altro giorno diceva che ripetevo le stesse cose del suo psyco. Che gli proponevamo di fare le stesse cose ed in effetti...
Lo psyco lo paghi e non ti diverti così sei pure più svogliata. Qui lo fai gratis e ti diverti un casino. Dai, su chi punti? Solo che non sono il tuo psyco. Non mi paghi, non ricevo altro che gratitudine, coerenza e rapporto. Poi fate di nuovo confusione con lo psyco e me e mettete tutto sullo stesso piano. Lo psyco non si incazza, io si.

L'avere visto tante volte la crescita e poi assistere alla più completa involuzione è roba forte. Insostenibile.  È come un drogato che ricasca nel vizio e perderlo. È come quando ti muore qualcuno e non lo rivedrai mai più e tu muori con lui/ei.

Così ti dici che non ne vale la pena. Avevi una che era matura, cosciente di avere scelto un boscaiolo ed invece poi si è buttata di nuovo sul chimico, quello che l'aveva "ridotta" così o che non era  capace di fare di meglio. Magari sapeva fare altro in modo migliore di me ma non sposta il punto di una virgola. Avevo "cose" che non bastavano. Niente case, auto, banche, iphone6, tablet. Magari qualche gioco ma chi se ne fotte! Hai scelto per un po le persone ma siccome "sei" cattivo/a oltre che stupido/a, hai reso le persone come delle cose e sei di nuovo al palo.

Non avevamo nulla. Una cucina rimediata a pezzi e riparata, due casse di birra verniciate come comodini, 4 cazzo di candele per scaldarsi e il frigo perennemente vuoto. Eppure abbiamo costruito relazioni forti e profonde. Forti e indelebili spesso finite perché sei solo un italiano di merda. Qui se volevi farti notare dovevi avere un vero abbigliamento firmato. Frequentare i locali giusti. La moto, l'auto o non eri nessuno o quasi. La mattina si alzava e andava a vestirsi in un'altra stanza. "Perché?"  Chiesi una volta? "Perché stasera quando rientro e mi spogli, non voglio che tu sappia cosa ho indosso!" nonostante l'intimo da poche corone. ;)

Inconcepibile per me rimane il principio, figuriamoci i risultati e sono stanco di vedere sugli altri gli effetti del cosamento di persone e di subirli. Sei andata dal macellaio che ti ha visto in difficoltà e ti ha dato col cuore due bistecche e alle volte l'intera lombata. Si aspetta per lo meno che "tu" gli lasci un pezzetto piccolino per semplice gratitudine ma tu, perché qualcuno si chiede da dove arrivi quella carne o del problema di andar li e dirgli GRAZIE, cerchi di fare il furbo e di andare a trovarti un nuovo macellaio in altrettanta vena di bistecche. Già, perché sfido qualsiasi macellaio a donare carne gratis a chi non conosce il valore della riconoscenza. Ce ne vuole per forza uno nuovo.

mercoledì 20 gennaio 2016

La donna italiana il centro dell'universo egoistico.

Tra ieri ed oggi son successe alcune cose e che purtroppo, hanno un denominatore comune. Il modo di fare e di esistere delle signore di questo paese. Adesso mi tiro addosso, un'altra valanga di critiche ma d'altra parte, rimane il quanto e pagherei oro, diamanti e quant'altro per una che mi sconfessa.

Capisco che per qualche paio di millenni le donne siano state trattate come merce di scambio ma mi pare assurdo che le eredi del genere, si comportino tale e quale ai loro aguzzini. È strano che se qualcuno domattina si alzasse e dicesse cose del tipo: "Visto? Avevamo ragione!" Difficilmente potrebbero essere contraddetti se non da qualche timida mosca bianca.
Torno pure indietro nel tempo ad una tale "Elena", di una certa città di Troia la cui porcellaggine fece radere al suolo tutti i suoi incolpevoli abitanti. La tipa se ne scappò con uno per poi alla sua morte, fottersi pure il fratello. Ora perché il termine troia è così dispregiativo e porcella no? Trattasi dello stesso animale. Una delle scuole di pensiero è che troia nel significato attuale, derivi fa porcus troiaus, un maiale ripieno di altri animali come il cavallo dell'omonima città, per poi passare al significato attuale. Sempre di "tradimento" si tratta alla fine, pur fatto con astuzia. Mi viene da pensare che la storia voglia dirmi qualcosa del tipo che di una donna non ci si può fidare e che gli uomini sono degli emeriti coglioni da ammazzarsi per qualcuna che fa hoink-hoink. Ora è chiaro che sta roba è scritta appositamente per fare un po di casino e pure in modo sarcastico però il dubbio comincia seriamente a venirmi. Nei momenti difficili gli abbracci e le vicinanze in genere ce l'hai dagli uomini, le donne ti guardano come un lebbroso e quando tocca a loro invece bramano per essere consolate e assistite.

Il punto della questione è che quando si spezza un legame per salvarne un altro o per egoismo, solo se stessi, non ci sono MAI vincitori, solo perdenti. Ogni legame è univoco e non replicabile o ancora, trasportabile in un'altra persona o relazione.
Qualcuno dirà che queste sono solo due nel merito e che ovviamente non fanno statistica e ha ragione.  Il punto è che invece sono 2 + 21 su 23 e chi è che è uscito dall'egocentrismo per cui tutto è dovuto (semplicemente perché ti si concedono e si meritano i sogni, le aspirazioni, i desideri, le aspettative), hanno il solo diritto di mandare tutto a fottemberg come e quando gli pare. Vorrei cortesemente far notare a lor signore che i rapporti prevedono che ci si conceda in due!!!
Mi pare alquanto assurdo che quando tocca a loro, si mettano a strillare o anche a fare l'opposto ma battere i piedi perché hanno deciso che deve andare tutto a puttane e non perché ci sia una logica o un senso ma solo per volontà Dei, loro. Comunque dell'altro/a. Ovviamente va così perché avendo ragione a prescindere, qualsiasi cosa tu gli dica, sempre che puoi, loro semplicemente non ascoltano. Un bel modo di stare accanto e sostenere chi dicono di amare o volere bene. :)
Vi lascio con una bellissima canzone degli Abba, "Andante, andante". È un po dolciosa ma le parole sono adorabili con tanti ricordi.


martedì 12 gennaio 2016

Simbiosi - sempre da legami

In questi giorni ho conosciuto Mrs 8:31. Una tipa su Legami che in tal tempo ha tirato le somme. :)
Non è mica male visto che in genere ci metto qualche mese prima di incontrare dal vivo una persona. Col tempo viene fuori il vero io in qualche modo a meno che non ci si trovi davanti a dei professionisti della falsificazione e si sa di chi chiacchiero.

Ieri sera discutevo con XXX, la solita XXX su quale sia il punto della cessione della propria libertà in funzione dell'altro/a ed è venuto fuori la questione della simbiosi e del parassitismo. Discorso molto interessante perché la pulzella diceva appunto che per lei l'idea che qualcuno dipendesse da lei, semplicemente la terrorizzava. A mio modesto avviso questa è un'ammissione di responsabilità seria e cosciente e in qualche modo le da parecchio merito. Io non ho paura di persone così ma ne ho parecchia e adesso di più che ci ho sbattuto il muso, di quelle che invece dicono e spandono parole senza averne nessuna coscienza e responsabilità.
Un sano rapporto umano è fatto di simbiosi (def. per chi non lo vuole cercare: "1 biol. Associazione fra due o più individui appartenenti a specie vegetali o animali diverse, in modo che dalla vita in comune traggano vantaggio entrambi, ovvero uno solo ma senza danneggiare l'altro
2 fig. Sintonia, intima associazione: coniugi in perfetta s.; compenetrazione, fusione: s. tra svariate forme artistiche. Da http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/S/simbiosi.shtml). E' vero che l'amore è un concetto astratto e che si può amare anche un semplice ideale e pure così forte da farci annebbiare la vista e la concezione della realtà. Però il concetto stesso di amare una persona è fatto di mutualismo stretto-stretto. Ogni persona ha bisogno l'uno dell'altra nel completarsi. Non è possibile fare all'amore da soli, non è possibile scopare da soli anche quando i due punti congiungono. Non è possibile accarezzarsi, non è possibile vivere un amore da soli. Ogni azione ha un esatto contrario ed è appunto conosciuta come simbiosi. Puoi toccarti davanti all'altro/a e farlo per te ma lo fai con lui o lei e l'altro/a per forza ne riceve piacere anche solo di vista. Da pulzella ti puoi far bella per te ma se è lui che ti spoglia devi in qualche modo indossare qualcosa che faccia piacere (anche), a lui altrimenti otterrai l'effetto contrario ed invece di essere una simbiosi diverrà solo parassitismo e così le persone scappano. Lo stesso concetto mutualistico è fatto quasi di un dialogo muto. Io ho questo da offrirti tu che hai da offrire a me? Anche al contrario funziona è. Io ho qualcosa che può interessare a qualcuno? E magari esce un "io, io", così si entra in simbiosi.
I rapporti umani alla fine seguono questo principio ed è facile pensare alle api ed il polline, alle leguminose ed il clostridium,  ai pesci pagliaccio e le attinie e via così. Tanto più la relazione simbiotica sarà ampia, tanto più l'uno trarrà dall'altra un rapporto appagante e completo ma anche tanto più l'uno dipenderà dall'altra. La parola magica rimane sempre e comunque equilibrio.  Troppa dipendenza crea parassitismo e poca dipendenza crea indifferenza. L'equilibrio da il punto d'incontro sul come donarsi e come ricevere, cosa donare, cosa ricevere tenendo sempre ben presente che deve rimanere sintonia.
Ecco, ci tenevo a scriverlo in modo corretto e non come in una chat che le parole non si pesano e vengono peggio di quanto vengono a me qui, semplicemente come le pensi e caotiche.
Inutile cercare di aggrovigliarsi in cosa sia personale o cosa sia divisibile perché è difficile in un legame fare pezzettini precisi di se e dell'altro/a. Vengono così, come l'uno si appaga nell'altra. Magari lei ha bisogno del caffè a letto e lui la coccola di una carezza magari dopo una notte di forte SM.
Le piccole cose sono quelle importanti, non le grandi. Le grandi sanno darle quasi tutte perché non richiedono attenzione. Semplicemente arrivano e ti dicono un mo che fai mettendoti ad un bivio. Certo è che se stai attento/a alle piccole cose dell'altro/a difficilmente farai male anche in queste.
Non sposta il punto di una virgola però.

martedì 29 dicembre 2015

Approcci

Rimane ancora il dito nel culo che mi pare il caso di sottolineare alcune cose fondamentali e magari c'entra pure il dito nel culo, ecco.
Allora, chi va nel subspazio come dicono gli inglesi,  è sempre chi sta sotto. Non bisogna essere sei geni per capire che chi gode tanto da sballare è proprio il/la bottom. Chiamatela gravità o spazio-tempo, quando lasci andare qualcosa, cade.
Qui è lo stesso, se ti lasci andare godi.
C'e un punto fondamentale però di vedere la dominazione. Uno è quello in cui il/la bottom subisce i desideri del "capo". È chiaro che alcune pratiche fanno godere comunque quindi se si vuole, è abbastanza semplice. Tu la fisti, se è rilassata gode. La topa funziona in automatico con i giusti tasti. Vale se la scopi, se la inculi e via così detto proprio a grandi linee e molto terra-terra. Il secondo modo è un po' più altruistico ed è il mio di modo, giusto o sbagliato che sia. Segue un principio di base. Ognuno "scopa" per l'altro. È vero, a me piace leccare la fica e magari alla pulzella, piace parecchio succhiare il cazzo. Però se la lecco o lei succhia il cazzo come piace a lei dimenticandosi che quel cazzo e quella fica è di qualcun altro, verrà fuori la peggior leccata di fica ed il peggior pompino che storia ricordi. Penso anche alle scopate da pochi minuti se noi uomini scopiamo per noi. Noi siamo obbligati a gestire il nostro piacere per dare piacere. In altre parole, ogni scopata epocale nasce e si realizza quando ognuno scopa per l'altro/a.
Lo so che ci sono due grosse falle in quest'approccio. Non ne avevo mai parlato ma visto che oramai il casino è successo, posso pure dirlo, magari qualcuno sta con l'occhio alla penna incontrando qualcuno/a. Non è per rivangare ma è il quanto.
Se rimedi una persona narcisista, sulle prime farà di tutto per accontentarti e prendere il piacere che desidera per poi sparire incolpando te anche solo di esistere.  Non scopi per qualcun altro se non lo senti e per sentirlo/a devi agire in modo poco materiale. Il rischio di aver fatto divertire l'altro/a senza ricevere un grazie ma solo un benservito, è molto alto. Ne sono stato un poo sempre cosciente ma come ho già detto, non mi aspettavo che il problema narciso, fosse a carico anche di pulzelle lo vedevo quasi come una garanzia di sicurezza per loro. Beh da oggi, anzi dalla Samy, Luca sta con le antenne alzate ed il "mitra" spianato. Semplice autodifesa ma resta il fatto che questo approccio che ti fa raggiungere il top nell'intesa delle relazioni e del piacere. Ovvio che rimane il mio punto di vista e che è opinabile ma è il quanto.
Il risultato dell'abbandono però non fa solo godere di pitti ma di insegna il valore della fiducia e a lasciarti andare quando serve. Scopare, fare bdsm non è solo curiosità o una prova per vedere che succede. Mi spiego. Una pulzella trombata gode, come dicevo su,  va in automatico e anche il cazzo lo fa spesso e volentieri. Il punto semmai è che cosa fa una trombata o una session fatta per queste ragioni. Cerco di distinguere tra un orgasmo e l'appagamento.  Puoi avere anche 50 orgasmi e non essere appagato/a. L'appagamento nasce sempre e comunque dall'interiorità e pure su questo non ci piove.
Non sono manco le pratiche che fanno la differenza tra curiosità,  dom, sub o switch. Se ti infilano un dito nel culo e ti fanno una pipa con un massaggio prostatico godi, punto. Oppure o hai bisogno di imparare a rilassarti (abbandonarti), o di uno psichiatra. Se vuoi capire che effetto fa una fica premuta sulla bocca mentre ti tirano una pipa, devi lasciarti andare. Garantisco che la rossa dom di prima esperienza, ci mise pochissimo a farmi venire e riuscivo anche a controllare i battiti del cuore. Stessa cosa se la mandi in debito con una scopata in gola e te la lecchi a dovere. La domini? Si. Per certi lati la dominazione non è sempre assoluta.  Lo è se te la sbatti in gola e ti dimentichi che lei è li per godere oltre ogni limite. Sempre questioni di punti di vista.
Gli fai un g, quella squirta e tu te la prendi addosso o in bocca se te la lecchi e lei squirta.
Rimane il fatto che non è questione solo di tecnica, di dom e di sub ma di opportunità che sta cosa ti puoi dare nel viversi meglio.
Ecco, mi pare il quanto mai dietro le ultime domande,  queste sono le risposte più o meno ampie. Magari domani mi viene in mente qualcos' altro e l'aggiungo.