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giovedì 22 dicembre 2016

Monsieur plaisir reblogged 2011

Monsieur Plaisir, chi è questo signore?


E' il vero padrone assoluto della scena. Colui che unisce e fonde anime, pensieri, desideri, passioni, fantasie e le trasforma in una corruttibile realtà.
Monsier Plaisir è una persona che non esiste eppure è costantemente accanto a noi, è quel signore che da il sapore alla vita e che rende ogni attimo eterno ed irripetibile, quello che scrive nel cuore e nell'anima a fuoco il tuo nome. Il tuo vero nome.
Lo so, è tutto personale, ognuno di noi si raffronta a Monsieur Plaisir in modo diverso ma c'è un filo comune come un percorso principale che ci unisce tutti.



Ci spogliamo di sovrastrutture scavando dentro di noi e a piccoli passi andiamo e passiamo quella porta che separa la vita di società pubblica per entrare in quella "oscura", privata, fatta di paure e di desideri spesso inespressi.
"Cosa penseranno di me se sapessero?"


Quante volte ce lo siamo chiesti, quante volte temiamo il giudizio degli altri che si rifletta negativamente sulla nostra vita lavorativa e sociale? Tante, troppe. Viviamo in una società bigotta dove il piacere è conformismo ma il nostro Monsieur Plaisir è un vero bastardo. Ci strappa l'anima, ci stravolge dentro. Rende eccitanti spesso cose che ad un primo impatto ci fanno schifo. La paura, la sofferenza, il dolore, l'esibizionismo, l'anticonformismo, la voglia di estremo, il sentirsi annullati e non pensare ma solo sentire, sono le azioni reali di Monsiuer Plaisir. 



Noi che "controlliamo", mai abbiamo "quel" controllo sul bottom. Noi possiamo solo cercare di controllare Monsiuer Plaisir e trasformare il sesso in erotismo, una frustata in piacere per chi la riceve, un'asta alla meno di una serata di bsdm-sesso-esibizionismo, in altrettanto erotismo sicuro (SSC-sano sicuro e consensuale, coscienti del RACK e per il quale abbiamo preso tutte le preoccupazioni del caso). Abbiamo "abilmente" nascosto il rischio, l'abbiamo trasformato in timore e poi ancora di nuovo in eccitazione. Noi non controlliamo il bottom, controlliamo la scena per il bottom. In questa sta tutta la nostra abilità. Fintanto che Monsieur Plaisir rimane accanto a noi e ci suggerisce costantemente nuovi giochi e nuove situazioni noi siamo il Dio e la sua ancella, il piacere assoluto e non egoistico, la più bella realizzazione che rapporto possa costruire. Noi siamo uno.

Auguri

Premetto che non so quanto tempo avrò di fare gli auguri di buon Natale a tutti, scrivo oggi il post e lo pubblico senza pianificazione così che nei giorni di festa, possiate essere vicino alle persone più care mollando questo infernale aggeggio chiamato internet.
Natale non è per me una festa religiosa è solo un'occasione. Quella di poter riflettere su cosa si è fatto e come, se siamo stati vicino a chi ne ha avuto bisogno e perché no, se siamo stati ricambiati. Ogni essere vivente ha bisogno di vicinanza incluso noi stessi. Non siamo più forti se ripudiamo questo, siamo solo più vuoti. Natale dovrebbe essere ogni giorno, ogni festa, ogni momento vissuto, ogni parola detta, ogni gesto fatto. Natale non è la nascita di Gesù ma quella della bontà e no, non è in contraddizione di quanto ho detto e ho fatto. C'è un ultima nota per spiegare. Quando ad un mio caro accadde un incidente e batté forte la testa, cominciò a fare discorsi che non erano comprensibili. Nessun esame aveva segnalato il problema che venne fuori dopo mesi. Ecco, non capisci. Non ti rendi conto del perché di quei gesti e di quei discorsi. Rimani stupito, stravolto, cerchi di comprendere e non riesci. Alle volte urli fino a che poi la verità viene a galla. Così capisci che hai pure sbagliato a reagire di fronte ad un'incolpevole persona che ha avuto dei danni ma che si sono semplicemente manifestati dopo. Alcuni invece il male se lo portano dentro consapevolmente, lo distribuiscono a piene mani senza limite.

Così vi lascio un bel pensiero di Brenda Shoshanna dal libro "Lo Zen e l'arte di innamorarsi":
"L’amore non porta sofferenza. Il motivo della nostra sofferenza è il bagaglio che portiamo con noi, la spazzatura che abbiamo accumulato e a cui ci teniamo stretti. Questa è la vera causa, nessun’altra. 
Prendetevi cura di ciò che il rapporto richiede nel momento in cui lo richiede, e non lasciate che risentimenti e rancori vi prendano la mano. Appena sorgono, ditelo. Se bisogna affrontare qualcosa, affrontatelo in questo stesso momento.
C’è un bellissimo detto zen: “Non lasciare tracce”. Ciò significa non lasciare niente di irrisolto tra voi e l’altro. Non lasciate delle cose in disordine. Piccole menzogne e cose non dette creano profonde barriere. Mantenete lo spazio tra voi due sgombro e pulito, e ciò che è sano e frutto dell’amore si presenterà da sé."

Buon Natale a tutti ☺☺☺





lunedì 19 dicembre 2016

Varie ed eventuali novità odierne.

Giorno è. Buon lunedì.

Vi segnalo un po' di cosette.
1) I video qui pubblicati non si vedono dalla app del cellulare. Le app sono costruite perché vanno in mano anche ai piccoli e siccome ci tengo a che i minori stiano alla larga da qui, allora sono limitate nella visione. Non potete vederli manco nel mio canale attraverso iscrizione. Solo da qua nella pagina rimessa su ieri sera: Musica e video contenenti esplicito.

2) Inutile che clicchiate sul profilo di Cabiria. Non saprete mai chi è a meno che non sia lei stessa a dirvelo. E' un'alias e va bene così. Non è chiaramente nessuna porkyqualsiasicosa o in ogni altro modo qualcuna abbia deciso di niccarsi e/o cambiare il precedente. Non prendete questa frase come un'attacco. Vorrei semplicemente far chiarezza che si tratta di una persona vera, reale, autentica e che ha molte esperienze sul campo. Non la solita prestata per un po'. Significa che anche lei ha incontrato il brutto ed il bello di questo mondo che dovrebbe essere fatto da persone sane sopratutto in testa e nei sentimenti, non da gente malata che non ha di meglio da fare che distruggere la vita degli altri. Non dico altro perché non voglio assolutamente che scopriate chi sia rispettando la sua privacy. In fondo anche io firmavo le mie comics più "pungenti" con un'alias. :)


3) Eventuali discussioni e approfondimenti sul narcisismo e psicopatologia devastante saranno messe in una pagina: Effetti degli psicopatici nel quotidianoseguito dalla data dell'ultimo aggiornamento. A meno che non mi vengano fatte delle domande private per cui reputo sia meglio rispondere in pubblico (e chiedo sempre l'autorizzazione a farlo), perché possa essere utile a tutti, ho intenzione di non pubblicare più post personali in merito. Mi dedico all@ nuov@ pulzell@ e smetto volentieri di fornire nuovi alimenti a delle povere donne vampiro. Aggiungo solo che nonostante gli sfoghi anche sopra le righe, mi sono rivolto a esperti se pur on line e ho cercato di capire se fosse colpa mia, se avessi sbagliato qualcosa e dove. Le risposte le avete già tutte lette. Non che sia una giustificazione per i miei errori ma rimane molto ma molto difficile affrontare questo genere di persone. Ah, devo dire che l'ultima testa di cazzo che ha distrutto diversi anni di vita di un'amica, è stato sgamato meno che subito. Meditate gente, meditate sull'andare il giro a rompere il cazzo al mondo. 



4) Ribadisco qua quello che ho detto ieri sera ad un amico dietro a questo post: Forse è per questo che i danesi vanno in bicicletta? :)
C'è perfino un'amica dei vikinghi un po' più a nord che diceva l'altro giorno: "Siamo dei contadini ricchissimi ma pur sempre contadini ed andavo a scuola in pattini che era più corta sul mare ghiacciato". E infatti la cosa che più mi colpì lassù è la quasi mancanza di auto e di tv in casa. In compenso: tante bici e servizi pubblici, un comodo salotto, un bell'impianto stereo e la voglia di tanta sincera e leale compagnia. 


domenica 18 dicembre 2016

Video nuovo - Sei nell'anima


Il succo arriva, credo da siti come questo. http://thoughtcatalog.com/ che trattano l'argomento. Non fa una piega mi pare. Bon, detto questo rimetterò qualche video vecchio.

Vero, ho sbarrocciato e anche parecchio. Ho reso una bella tonnellata di emme a chi  mi ci ha allegramente sepolto e non me ne pento, anzi. Non si può fare come quando si monta un video, si taglia un pezzo e si riunisce togliendo il brutto. Nella vita la cacca rimane e ci si porta dietro per sempre.
Brutto da dire ma è così ma nel cuore delle persone, non si guarda mai prima semmai dopo sempre che un cuore ci sia.
Così godetevi se vi piace questo. E' un po' che volevo metterla in video e ci ho infilato un po di tutto. Molti ricordi anche lontani compatibilmente con le gif e la lunghezza della canzone.
Se avete notato c'è anche una nuova collaboratrice. Donna molto bella e altrettanto intelligente ma come per tutte le persone impegnate, non ha molto tempo. Spero che a breve voglia deliziarvi con qualche suo post. Buona visione e buona Domenica.

lunedì 12 dicembre 2016

Il dolore emotivo è molto peggio di quello fisico: 5 ragioni valide.

Allora ri-amica mia.
Da quello che ho capito e non sono uno psicologo, in queste situazioni intervengono due fattori principali e che a cascata si portano dietro tutto il resto. In secondo luogo la disinformazione e la seria difficoltà a far passare il messaggio a chi legge. Mentre cercando materiale su siti autorevoli internazionali trovo paginate di materiale, nei siti italiani no, come al solito.

In primo luogo la rottura di una relazione. Ogni relazione sentita e cessata di comune accordo porta del dolore. Sia per ragioni normali, diciamo, sia perché si è scoperto purtroppo che l'altr@ è un mostro. Ora, voi due siete passate sotto qualcuno che si sapeva chi era eppure è ancora in circolazione a fare danni. Il tuo: "Dammi tempo che mi faccio intestare una delle sue macchine e poi la mando a fanculo," è come dire, la fortuna di averlo beccato. Il loro scopo è questo. Prendere senza soluzione di continuità. Fregandosene delle conseguenze. E' un motivo ricorrente e francamente mi son pure stancato di scriverlo ma se serve per fare capire allora ben venga perché è difficile parecchio spiegarsi.
Non gli frega. Loro girano un interruttore e da dio diventi il nulla. Però poi quello che la persona normale sente è quello già descritto nei post precedenti. Si sente sporco perché quel profumo è diventato olezzo e la persona che conoscevi o credevi, semplicemente non esiste. Non è mai esistita. E' come un lutto profondo ma è anche tradimento. Il "peccato" è che questo, questi due girino per la rete a seguitare a fare danni come fanno nella vita normale. Si dice che non si può misurare cosa sia il dolore ma cercando in giro leggo che non è vero. Si misura eccome e con una semplice tac:
5 modi in cui è peggiore la sofferenza emozionale che di quella fisica.
https://www.psychologytoday.com/blog/the-squeaky-wheel/201407/5-ways-emotional-pain-is-worse-physical-pain
E la cosa bella è che in italiano non si trova nessuna traccia di questa roba pure autorevole. Così devo mettermi e fare un po' di traduzioni perché sia meglio capito e diffuso. In italiano si trovano solo rimedi ma nessuna traccia dei danni che fa e gli studi fatti. Non è che serve per far cambiare i narcisisti no. Quelli non cambiano mai e voi ne siete la prova evidente ma per le persone normali che inevitabilmente vanno incontro a separazioni più o meno consensuali. Chiaro che se non si ama più una persona non è detto che l'altr@ abbia smesso contestualmente. Spesso e volentieri è un@ che rompe la storia e l'altr@ la subisce. Nel rispetto e in civiltà credo si debba rendere le cose "dolci" e meno dolorose possibile anche se capisco che pure io non sono scevro da colpe in questo caso. Alle volte ti fai prendere la mano o alle volte addirittura spedisci perché si stacchi nel modo più veloce possibile tipo cerotto ma purtroppo non è sempre una buona idea. Non mi giustifico no. Sbaglio pure io, come tutti.
Quindi che fare? Intanto partire da una prima traduzione e leggere così da poter diffondere e prevenire. In secondo luogo sfatiamo che non sia possibile misurare questa sofferenza e che non si debbano fermare questo genere di individui. Da quello che ho letto e provato il narcisismo ci fa passare da diversi stati.
1) Confusione e incomprensione. Noi non capiamo subito con chi abbiamo a che fare anche con l'evidenza. Abbiamo imparato a conoscere qualcun@ in un certo modo e quest@ comincia ad assumere atteggiamenti inconsueti e letteralmente inaspettati. Per esperienza passata dico che nonostante abbia più volte avvertito pulzelle in procinto di cadere nelle mani di narcisisti noti, queste abbiano rifiutato ogni genere di dialogo. Sorde. Sono gentili con loro e noi andiamo li e gli diciamo che sta per cadere nelle mani di un mostro. Non funziona. Mai (o quasi).
2) Presa d'atto di quello che è successo. Non importa quanto si scopre realmente come avete fatto voi. Il punto è che tutti i tasselli combaciano in modo assurdo e si dura fatica a credere che sia vero. Che ci siano individui così in grado di passare sopra alla vita degli altri con tale superficiale attività. Tu definisci l'oggetto che chiamarlo uomo è troppo. "Feccia". In effetti è difficile trovare per loro dei termini adatti.
3) Uscire dal richiamo. Accettare che tutti i momenti, ogni giorno di vita, ogni parola, ogni gesto, tutto fino alla più piccola cosa, non siano più come li abbiamo percepiti. Spesso significa affrontare due volte quel dolore e non c'è modo di placare la cosa se non distrarsi, uscire, togliere la testa di li e diluire nel tempo l'orrore vissuto. Alle volte non basta una ma quattro, cinque, dieci volte e fa sempre male allo stesso modo.
4) Trovare le ragioni e la forza per cui fidarsi di qualcun altr@. Come dici tu, un vibratore è meglio alle volte. Non tradisce, non da illusioni. Non inganna. Fa il suo lavoro onestamente fino a che durano le batterie.

E adesso l'articolo tradotto sul perché il dolore emotivo è molto peggio del dolore fisico e il dolore della relazione narcisista è credo, dieci, cento volte peggio di questo. 


Tendiamo a monitorare il nostro corpo e la nostra  salute fisica molto più di quanto facciamo con la nostra salute emotiva. Ad esempio, si può fare annualmente un check-up fisico, ma l'idea di ottenere un 'check-up psicologico' è completamente a noi estraneo. Sappiamo che una piccola lesione fisica come un taglio, se diventa più dolorosa nel corso del tempo è generalmente il segno di un'infezione più grave. Se invece non riusciamo a ottenere una promozione sul lavoro è ancora più emotivamente doloroso e dopo diverse settimane siamo consapevoli che potremmo cadere in depressione. Noi tendiamo a reagire al dolore fisico molto più proattivo rispetto al dolore emotivo. Eppure, a corto di lesioni catastrofiche o malattie, il dolore emotivo spesso impatta la nostra vita molto più di quanto faccia il dolore fisico. Ecco cinque ragioni per cui il dolore emotivo è peggio che il dolore fisico:


1. I ricordi scatenano il dolore emotivo ma non il dolore fisico. Ricordando il giorno in cui ci siamo rotti una gamba non ci renderà di nuovo la gamba ferita ma ricordando il giorno in cui siamo stati rifiutati al liceo ci creerà un sostanziale dolore emotivo. La nostra capacità di evocare il dolore emotivo, semplicemente ricordando eventi angoscianti è profonda e si trova in netto contrasto con la nostra totale incapacità (per fortuna) di ri-esperienza del dolore fisico. Questo è uno dei motivi:


da psichiatriadiconsultazione
2. Usiamo dolore fisico come distrazione dal dolore emotivo non viceversa: alcuni ragazzi e adulti si praticano 'tagli' (affettare la carne superficialmente con una lama), perché il dolore fisico che evoca li distrae dal loro dolore emotivo, offrendo loro sollievo. Ma lo stesso non funziona in senso inverso, che è il motivo per cui raramente vediamo una donna di scegliere di gestire il dolore del parto naturale rileggendo la lettera del rifiuto al college che aveva scelto. Purtroppo, anche se si potrebbe preferire il dolore fisico a quello emotivo, gli altri vedono il nostro dolore in modo diverso, come dimostra il fatto che:

da silvialorusso
3. Il dolore fisico genera più empatia negli altri che il dolore emotivo. Quando vediamo uno sconosciuto colpito da una macchina sussultiamo, abbiamo il respiro affannoso o addirittura urliamo e corriamo a vedere se è tutto a posto. Quando vediamo uno sconosciuto subire atti di bullismo o degli scherni è probabile che  non faremo nessuna di queste cose. Gli studi hanno provato che costantemente sottovalutiamo dolore emotivo degli altri ma non il loro dolore fisico. Inoltre, queste lacune dell'empatia per il dolore emotivo sono ridotte solo se abbiamo sperimentato un simile dolore emotivo da poco tempo su noi stessi. Un altro aspetto del dolore emotivo che gli altri non capiscono è:


4. Il dolore emotivo crea echi che il dolore fisico non da. Se vi chiamano perché un vostro genitore muore mentre eravate ad una cena romantica con aragosta con il vostro partner per San Valentino, passeranno probabilmente alcuni anni prima di poter godere di nuovo il giorno di  San Valentino o addirittura mangiare l'aragosta senza diventare estremamente tristi. Se vi siete rotti un piede a softball (o quel che vi pare), in un campionato amatoriale, sarete probabilmente di nuovo in campo non appena sarete completamente guariti. Il dolore fisico di solito lascia pochi echi (a meno che la circostanza della lesione fosse emotivamente traumatica), mentre il dolore emotivo lascia numerosi richiami, associazioni e vibrazioni che riattivano il nostro dolore quando li incontriamo. Questo è uno dei motivi:


5. Il dolore emotivo, ma non il dolore fisico può danneggiare la nostra autostima e lungo termine la salute mentale: Il dolore fisico deve essere abbastanza estremo per influenzare la nostra personalità e danneggiare la nostra salute mentale (ancora una volta, a meno che le circostanze sono emotivamente traumatiche), ma anche singoli episodi di dolore emotivo possono danneggiare la nostra salute emotiva. Ad esempio, la mancanza di un esame in università può creare ansia e la paura del fallimento, un singolo rifiuto doloroso può portare ad anni di evasione e di solitudine, il bullismo nella scuola media può farci diventare timidi ed introversi come adulti, e un capo critico può danneggiare la nostra autostima negli anni a venire.


Tutti questi sono motivi dobbiamo dare la nostra salute emotiva altrettanto (se non di più) attenzione e cura come facciamo la nostra salute fisica. Ahimè, facciamo raramente. Mentre agiamo a prima vista di un raffreddore o di muscolo distorsione facciamo ben poco per  "trattare" ferite emotive comuni come rifiuto, il fallimento, il senso di colpa, rimuginare, o la solitudine quando li sosteniamo. Mentre noi applichiamo pomata antibatterica ad un taglio o ci grattiamo fin da subito ma facciamo poco per aumentare o proteggere la nostra autostima quando è bassa.

È vero, potremmo non sapere quali azioni possiamo assumere in tali situazioni, ma la buona notizia è che questo tipo di informazioni sono facilmente disponibili. Tutto ciò che dobbiamo fare è cercare  (per esempio, utilizzando la funzione di ricerca su questo sito).


Va da se che lo stress comporta diverse conseguenze fisiche fino a causare vere e proprie malattie anche gravi. Ora visto che l'elenco è lungo vi lascio il solito link autorevole di uno studio in merito: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3341916/ Presso il  National Center for Biotechnology Information, U.S. National Library of Medicine 8600 Rockville Pike, Bethesda MD, 20894 USA. C'è inoltre da considerare una cosa fondamentale. La perdita di un genitore è parte della vita anche se pur grave e profondamente triste. In qualche modo abbiamo coscienza di questo e siamo per lo meno un po' preparati. Alla perdita di una persona cara perché sentimentalmente di questo si tratta, no. Non sono spesso storie che danno dei segni evidenti ma solo piccole percezioni fino a che la valanga ti travolge e non c'è modo di fuggire. Alla fine cancellare il ricordo significa anche cancellare una parte della propria vita e non è per niente facile. Una frattura, 40 giorni e tutto a discesa. Il dolore emotivo legato ad una relazione sono mesi ed anni in cui non si è esistiti.
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Vi lascio un messaggio della ragazza a cui è dedicato questo post e che mi ha aiutato a scriverlo se dir si vuole: "Quando l'umanità capirà che le persone veramente innamorate non sono gelose e oppressive ma pretendono solo sincerità e onestà, allora il genere umano farà un passo da gigante in avanti! Abbiate sempre il coraggio di condividere tutto con i vostri partners senza ipocrisia e moralismi e magari avrete la piacevole sorpresa di essere se stessi sempre, apprezzati pure per quello che siete o o comunque diventerete senza dover nascondere o giustificare un bel niente, senza costruire castelli in aria fatti di amare menzogne, siate puliti e voi stessi sempre!!!"

venerdì 9 dicembre 2016

Buonanotte

https://youtu.be/pAyKJAtDNCw
Fate dei bei sogni.

Pelle

Non voglio foto no.
Non importa di belle immagini da guardare con cupidigia o da esporre.
Voglio il profumo della pelle nelle narici, intenso e dolce come un grappolo d'uva, sincero e fresco come un sorriso, che scende nell'anima e basta chiudere gli occhi per averla accanto.
Posso sentire la sua voce viva come il più bel pensiero felice.
Voglio il ricordo vivo, quasi tangibile come un abbraccio da concludersi al momento di reincontrarsi.
Se la mia mente non riesce a farlo vuol dire che sono da buttare o che quella memoria non vale niente.
Nonostante tutto ho dei bei ricordi che rimangono associati a persone false o che si sono rivelate tali e li cancello. Nessuno tiene in casa qualcosa di inutile. Questi sono uguali ad una scarpa che alla prima passeggiata sotto l'acqua si é disfatta come carta. Che cosa te ne fai?
Oh lo so che uscire con qualcuna che ha fatto il tuo stesso percorso potrà sembrare patetico ma non è così. Mi auguro che abbiano imparato. Avevo cercato di tenere lontano certa gente. Quello bravo è tale se ci crede così  va ingannato. Facile sembrerebbe alla fine.

Poi ci sono dei brutti ricordi di persone che hanno imparato. Forse troppo lentamente ma lo hanno fatto e oggi sono persone diverse ed è piacevole viverle. La vita è strana.

In fondo è la stessa cosa di prima. Cambia solo la ragione. Tecnica -> morale come se le due cose potessero andare separate poi, tze! :) Per chi non ce l'ha c'è lo sciacquone e una bella panchina sulla sponda del fiume aspettando che passi. Si perché prima o poi piove e pure di brutto. Questo insieme agli altri per rispondere ad una pulzella.