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domenica 14 maggio 2017

Perché a molti deve essere spiegata pure l'acqua calda ma non reggono il confronto?

Premessa. Ultimamente leggo parecchi articoli senza né capo, né coda. Pare quasi impossibile che si debba per forza ribadire dei concetti che dovrebbero essere chiari per chiunque o quasi abbia un minimo di istruzione o che comunque abbia la capacità di riuscire nella vita a fare 2+2. 
Indipendentemente da come lo si fa e con chi, il principio di base dovrebbe essere credo, sapere cosa si fa e perché ribadendo il fatto che ognuno ha la libertà ed il diritto di vivere la vita come più l@ appaga.
1) Non vi è nessun ruolo, né top, né bottom, né slave, né daddy, né kitten, né quello che vi pare. La differenza tra il gioco di ruolo e "ESSERE" è la stessa differenza che c'è tra l'apparenza  e la sostanza. "L'abito non fa il monaco" vi dice niente? Né De Sade, né Von Masoch hanno mai interpretato un ruolo. Erano chi erano, punto. Possiamo parlare per giorni se non anni su cosa sia giusto o deviante in questo "essere se stessi" ma li ci si arriva solo con l'educazione e la morale.
2) Non è possibile mettere sullo stesso piano un rapporto Master/slave e dom/bottom e tutte le sue sfumature. Master padrone ma è prima di tutto maestro. Per indicare "capo" incondizionato, gli americani/inglesi usano i termini "boss" e "chief". Un maestro "insegna" qualcosa e non è formale. Non siamo sotto le armi ubbidire e basta e anche li c'è da discuterne. La domanda che molti dovrebbero porsi è il cosa non altro.
3) Il principio base del SM da Sado, Alfonse Donatien DE SADE (Sadico), e Masochista (Von Masoch), partono da due diverse filosofie di vita agli antipodi. Spero che chiunque si definisca sadico e master e dom, per lo meno abbia ben chiara quale sia la FILOSOFIA ed i "buchi" (situazioni oggi non accettabili), che questa rappresenta. Altrettanto vale per Herr Masoch che cominciò proprio dalle umiliazioni VERBALI il suo percorso di sottomissione per poi passare alla fisicità. Senza FILOSOFIA qua nessuno ha niente da insegnare e da imparare a meno che non si tratti di qualche situazione prettamente legata al sesso estremo. Per chi soffre di incapacità informatica oltre a quella di riuscire a pensare e che in genere è consequenziale alla seconda, si legga QUA le "120 giornate di sodoma" e se ha ancora dei dubbi su cosa sia lecito o meno pensare e fare e beh. Come ho già detto ad una rompicoglioni, ite a farvi ricoverare che uno bravo non basta.
4) Gioco ed appartenenza. L'unico "gioco" qua accettabile è quello di ruolo o perché sia chiaro il concetto che è il "gioco" il modo migliore per sviluppare empatia e mettere le basi di un LEGAME e quindi di APPARTENENZA che è e rimane sempre RECIPROCA.
5) Poi c'è la libertà di fare e dire quello che ognuno desidera, sente o crede come un vecchio amico scomparso in tenera età e che un giorno disse ad una pulzella: "Vuoi venire a vedere la mia BMW nuova"? E lei accettò, uscirono dalla discoteca e all'auto esclamò: "Ma questa è una 500"! Così lui le rispose: "Io la chiamo come mi pare". :)
Parlando di SSC ecco un bel video che mi è arrivato per whatsapp e che dovrebbe farvi riflettere perché davvero spesso mi domando cos'è che non capite? E' davvero possibile che non capiate e non siate in grado di distinguere cosa non funziona e che il consensuale non basta?


Ve ne sono altri di articoli in merito è, su "Donnamoderna" c'è questo corredato da un video mentre l'altro è stato rimosso da utube. Insomma, vi fate un sacco di seghe mentali per andare su fetlife quando volendo, potete avere la benedizione di Dio.

6) Una teoria appena tradotta e pubblicata sul sito L'arte di salvarsi e che vi invito di andare a leggerlo tutto e da cui estrapolo alcuni passi:
"Freud osservava che il desiderio infantile per eccellenza, quello di crescere e diventare grande, era assente nei soggetti perversi ... e aggiunge che in questa categoria di bambini persiste la voglia di giocare, ipotizzando un modo di sfuggire all’ineluttabile crescita e al conseguente abbandono della posizione infantile.
...
La festa sadiana è caratterizzata precisamente dal miscuglio: in lei si riuniscono indiscriminatamente religiosi e laici, nobili e plebei, giovani e vecchi, parenti stretti, animali, ecc.. Si provano elaborate rappresentazioni teatrali con il compito di infrangere la maggior quantità di tabù, leggi, precetti e pregiudizi possibili.
...
Freud rileva chiaramente di non essere un caso se alcuni dei feticci più comuni abbiano a che fare con l’intimo o le scarpe femminili. Questo perché lo sguardo del bimbo curioso segue un percorso che va dal basso verso l’alto, cioè, dai piedi fino ai genitali femminili.
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https://www.facebook.com/psicologia.applicata/
L’estetica come incessante ricerca del bello è, diciamo sempre, un tratto molto caratteristico nei soggetti perversi e alcuni di loro hanno una considerevole dipendenza dagli esseri e dagli oggetti belli, i quali sembrano funzionare come una rassicurazione nei confronti dell’angoscia. Tuttavia, qui ci interessa una determinata angoscia: l’universale angoscia fronte al destino ineludibile che aspetta a tutti noi, ossia, la morte. L’angoscia verso la morte spesso si presenta dissimulata nel timore di invecchiare e, di conseguenza, perdere la freschezza, la galanteria e l’avvenenza della gioventù. Questo timore esagerato della morte e della decrepitudine sono accentuati in questi soggetti perché, come abbiamo visto in Don Juan Tenorio, i soggetti perversi – ammettiamo provvisoriamente che i libertini siano perversi- vivono nel continuo terrore di essere puniti con la morte per i loro crimini reali e immaginari, poiché la morte per loro sarebbe anche la realizzazione dell’altro destino che a tutti ci aspetta, quello della castrazione.
...
Nei soggetti perversi riscontriamo, come abbiamo visto, l’arresto e il retrocesso per quanto riguarda la castrazione, mentre il libertino sembra aver sostituito la madre per la serie equivalente a  “tutte le donne” oppure a “tutti i piaceri”, il che segna una forte identificazione con un padre primordiale, perché possessore di uno sciame di donne. Il Grande Scopatore, L’Uno Incomparabile, Il Padrone, ecc. sono tutte raffigurazioni del ruolo che molti perversi immaginano di giocare e che contiene la radice del sentimento di superiorità e di sufficienza che usano per vantarsi.
...
Il bello per un perverso è, quindi, l’opposto del castrato e, per essere ancora più precisi, essendo il contrario del castrato, il bello è colui che meglio serve a mascherare o dissimulare, nato per produrre fascino. Non è un caso se la parola “fascino” proviene dal latino fascinum, membro virile. Quindi, in qualche modo, ciò che rapisce e incanta il perverso deve possedere un pene."

https://www.facebook.com/psicologia.applicata/
Dal mio personale punto di vista l'incapacità di recepire delle cose ovvie per un adulto per cui c'è sesso e sesso, sentimento e sentimento, rapporto e rapporto, vedo e leggo in molti soggetti che bazzicano siti a tema, una totale mancanza di questa cognizione. Non è mai colpa loro. Loro sono adulti, cresciuti. Loro sono quello che sono. Si comportano alcuni come bimb@minchia o come webeti all'ennesima potenza ma non lo vedono e non lo ammettono e l'assunto sopra riportato fa semplicemente acqua da tutte le parti. Loro non si interessano da dove derivi la parola fascino a meno che "tu" non glielo chieda e fingano di essere informati magari andando a cercarne il significato nel momento stesso in cui poni loro la domanda. Fascino è semplicemente qualcosa che ammalia e che attrae dell'altra persona. Non importa cosa ma deve farlo. Non si pongono il problema perché il problema semplicemente non c'è. Prediligono persone con le loro stesse ridotte qualità intellettive in cui conta semplicemente l'appagamento dell'istinto e del desiderio immediato. Non possono essere scoperti nella loro basilare istintività che per dio ci deve essere ma semplicemente è ridotta al tutto e non c'è niente altro che questo. Pulsioni accompagnate costantemente da un abnorme egocentrismo per il quale il confronto non esiste ma è accompagnato ad una costante denigrazione dell'altr@ tentando di ridurl@ all'inutilità.
Questo "mondo" si è arricchito di questi soggetti attraverso la proliferazione dei siti a tema in cui si stimola fortemente l'egocentrismo, la forte spinta a mettersi in mostra attraverso foto, racconti, feste, raduni e tutto quanto si possa immaginare. Entrare in un sito oggi significa spesso sottoporsi ad un totale lavaggio del cervello.

giovedì 27 aprile 2017

Per favore basta con le mattonate ed i novizi pieni di se


Gli insegnamenti sono molto importanti,
ma dobbiamo praticare un po’ ogni giorno:
 senza l’azione non si arriva ad alcun
 cambiamento." Thamthog Rinpoce
Nella vita bisogna crescere o fare di tutto per rimanere uguali ed ancorati alle proprie convinzioni?
Ebbene prendo un post di una pagina fb: "Slave to love" che rispetto visto che ognuno ci mette quello che ha come da sempre dico ma dal quale non sono d'accordo per nulla.


"Schiave schiavette schiavazze…….
Essere Schiava va ben oltre il solo nome, e va ben oltre il giocare ad esserlo. Io ritengo che per appartenere ad un Vero Padrone occorre essere libere da qualsiasi altro vincolo mentale, sessuale, matrimoniale e di convivenza, la VERA Schiava deve appartenere solo ed esclusivamente al proprio Master. Tante schiavazze sono impegnate e sposate e con la mera e ipocrita scusa che si sentono schiave si trovano un Padrone mentre a casa hanno il compagno o il marito ben cornificati. L'appartenenza totale c'è solo quando la Donna/Schiava si dona umilmente completamente ed ESCLUSIVAMENTE all'Uomo/Padrone di lei.  So bene che molte schiavazze insorgeranno contro questa mia affermazione…….ma è quello che penso. Amo la filosofia e le pratiche BDSM….e da quando ne ho preso coscienza ho deciso di rendermi libera, per potermi offrire interamente e completamente al mio Padrone."
Slave to Love

Punto primo, cos'è l'appartenenza? Si tratta per caso di un possesso fisico o di uno stato sentimentale? A parte i miei punti interrogativi dettati dal fatto che si tratta di sicurezze mutevoli che non sono ancorate ad una visione granitica delle cose, chiedono in fondo anche il vostro parere anche se non partecipate mai abbastanza, l'unica certezza che ho è che è SEMPRE l'amore che muove il mondo. L'amore è quello che da appagamento, l'amore che crea unione, intesa, lealtà, sincerità, rispetto. L'amore SANO e non quello egoistico accecato dalla voglia e dal desiderio perverso il cui unico scopo è quello di appagarsi e fregarsene di chi si ha intorno. Perverso, appunto: "dominato da una tendenza abituale od ostinata alla malvagità o alla crudeltà".
Qui non vi sono deviazioni né perversioni, è il piacere e la voglia di darsi e riceversi nei nostri istinti più primordiali ma anche senza perdere l'obiettivo che con noi c'è una PERSONA che ha le nostre stesse esigenze e che va rispettata e non strumentalizzata al proprio piacere e questa è la filosofia del BDSM.

L'amore non è matematica. Non conta. Non vi sono limiti all'amore. Questo è un sentimento e non ha una razionalità come tutti i sentimenti che si provano. Confondere l'unicità con l'appartenenza è una vera e propria follia. Ognuno di noi è unico a prescindere anche tra due gemelli monozigoti. Questa non è una convinzione ma una realtà oggettiva delle cose. Pur essendo geneticamente uguali, nessuno di loro avrà mai la stessa crescita interiore pur avendone le stesse potenzialità.
Padrone, schiava, marito, libertà, sono tutti aggettivi che nascono nella nostra testa. Non esistono "padroni". Non v'è da nessuna parte la dicitura padrone nel SM. Esistono i master, maestri e le slave intese come persone che eleggono il proprio maestro e con lui crescono. Lo fanno come scelta libera non da fogli o da situazioni di vita ma mentale. La schiavitù come già ripetuto in tanti post passati, non esiste, è stata abolita.
Prendere sta roba e portarla nelle proprie convinzioni non solo non è crescere ma è anche uccidere l'anima del SM e la sua stessa essenza. Per fare un paragone è come credere che fare sesso sia solo infilare il cazzo dentro la fica di un'altra e darci dentro fino a quando non si gode tutti e due magari anche con tante variazioni sul tema. Giochini di ruolo, giochini sessuali e tant'è che rimangono. I vari daddy, dom, kitty e la miriade si stronzate che ci sono state messe ultimamente sono solo parte del SM per tutti. Roba per allargare questo mondo e svalutarlo oltre ogni limite. I vari meeting, i pride, le convention. Ma andate a cagare buffoni e possibilmente tirate lo sciacquone quando siete dentro al cesso che facciamo un po di pulizia. Si, con questo mi reputo un pochino migliore di quello che leggo e vedo in giro. Senza nascondermi. Il SM deve, come ogni SANA esperienza di vita, cambiartela in meglio e non darti una ragione per decantare quanto ti credi già bravo/a o non serve a nulla, proprio a null'altro che a scopazzare appunto.
Per dirla in un altro modo forse che se si hanno due o tre figli se ne ama uno solo, il primo? Forse bisogna spengere un interruttore per accenderne un altro? Forse bisogna essere liberi fisicamente perché la testa si senta libera e su questo ci credo. Molti hanno bisogno di fogli per amare che se non è marito allora non si ama e se non è "padrone" etichettato e registrato, idem.

Per la cronaca: si può scopazzare con chiunque anche con il marito e la moglie e si può avere una doppia relazione senza cornificare nessuno. La terza via appunto: sei capace di dirgli che quello che tuo marito o moglie ti da non è quello che hai bisogno o che non ti completa abbastanza? Lui/lei sono in grado di accettare una doppia relazione o sono come te? Perché questo è il punto. L' "amore" narcisista voleva lo stesso. Diceva di volerglielo fare capire e poi? Dov'è questo poi? Dove cazzo sono finite tutte queste belle parole, promesse se non in un ennesimo cesso di falsità? Allora è più facile mandare a cagare l'uno per un altro e si va avanti così rendendo l'amore una cosa limitata ed egoistica e che crea sempre una delusione profonda e incolmabile in qualcuno/a. Buffoni potrei dire perché la sento così dentro fino in fondo ma quando si fanno queste scelte alla fine sono solo davvero delle schiavazze. Non importa che scopino con uno alla volta o con tre assieme o con i medesimi a turno. Rimangono "cose" che non valgono niente se non per il momento in cui tengono l'interruttore acceso ed in caso di black out, mandano tutto a puttane così come l'hanno creato che il problema non è la scopazzata è sempre il come. Torni dal marito raccontandogli le mezze verità che sono successe perché non ti "riempia di botte" o ti mandi a fanculo. Richiedi le foto e poi no, perché se poi le vede col cazzo che ti ripiglia, ti "impicca" accanto a Giuda (in modo figurato è! Ocio a quello che si capisce!).

Ecco, queste sono le schiavazze e non dipendono dal marito ma dal coraggio di essere se stessi in qualunque situazione. Già perché se si sapesse che "tu" sei la schiava di tizio, addio reputazione. Ma non eri tanto orgogliosa un giorno? Dov'è finita la "tua" personalità?

E ancora, tu che hai bisogno della "tua" unicità oggettiva, se domani il "tuo" master ti dice (con tutto quello che ci si può mettere per arrivarci), il prossimo giro ti "tocca":
Questo

O questo

O questo
o che tu impari questo

O ancora questo visto lui è bisex.
Tu che fai, ti rifiuti? Aspetta, forse lo metti prima tra i limiti invalicabili e se il tuo master domani cambia idea perché al contrario tuo, cresce o cambia gusti, lo mandi a fanculo. Guarda che l'omosessualità forzata per quello che ne so, è sempre stata un must ed anche questo l'ho già scritto. Adesso le miss usano lo strap, ai miei tempi avevano l' "amico" da chiamare. Sai succhiare un cazzo per un uomo non è lo stesso di uno strap. Gli tocca prendere atto per forza di essere per lo meno bisex e vale anche per una donna. C'era una volta cecco rivolta. No, era una coppia sm e di cui mi pare aver già parlato. Primi tempi di internet, il loro sito. La sua prova fu di fare sesso con 20 ragazzi. Oh, se c'eri tu avresti detto no? :) Mi immagino quanto master avresti avuto dopo. Aspetta, forse l'avresti fatto uno per volta intervallato da un fanculo così che per lo meno la testa dica che è finita con il precedente. Io te lo dico, sta roba è peggio di una barzelletta amica mia perché le barzellette si raccontano per fare ridere, queste sono drammatiche verità purtroppo.

Ecco dove sta l'assurdità e l'immobilismo, la negazione del SM sta proprio qui. Il pretendere di sapere tutto e di volerlo come piace già e basta e li fermarsi. Non c'è per forza nessuna evoluzione. Tutto finisce alla sola coscienza di se. Dimenticavo: pure Einstein era arrivato alla conclusione che la monogamia era un'invenzione umana. Un povero stupidello...
A me verrebbe un serio dubbio di chi è che non capisce un cazzo ma io sono io. :)
Per non infine dimenticare qualcosa, va da uno psicologo e domanda. Se ne trovi uno ateo e libero ti dirà le stesse cose. Se lo trovi condizionato dal cristianesimo ti darà ragione, se lo trovi musulmano probabilmente ti dirà che è giusto che un uomo abbia un harem e se lo trovi buddista (come me ma inteso come ginnastica per la mente), ti dirà: "ovunque vai, vacci con tutto il cuore" senza distinzioni di sesso, ceto, religione, razza o credenze. Vedi un po' tu quale voce scegliere. Namasté.

sabato 15 aprile 2017

Buona pasqua


Vorrei scrivere un sacco di cose ma non ne ho voglia. Quando arrivo alle feste, non solo aumenta il lavoro e quindi poco tempo ma torna spesso una strana, tragica, insostenibile malinconia nonostante tutto.
Dovrei rispondere ad un commento e non mi va. Vorrei essere cortese quando lo faccio e non sono dello spirito giusto. Mi sento svogliato leggo la stessa roba vuota ovunque, senza senso. Voi come vi comportereste se? Beh, fate finta di essere una coppia normale e vedete se vi viene in mente di fare le stesse cose.

Seguitano a mandarmi gli inviti a feste presso questo o quel locale dove non andrò mai. Con lo stesso principio, è come essere invitati ad un raduno di auto d'epoca ed andarci in mutande oppure senza. Con tutto il rispetto, che a tutti ci piacciano le macchine d'epoca è palese ma che debba mettere in piazza tutto me e/o lei per via delle macchine e beh, ce ne passa  e pure tanto!

Così penso a questa roba che ho trovato oggi e che beh, conoscevo. Lo specchio in fondo.


"La vita è un eco.
Quello che mandi,
ritorna. Ciò che tu
semini, poi raccogli.
Ciò che si dà, si ottiene.
Quello che si vede negli altri,
esiste in voi. Ricordate, la vita è un eco. Torna sempre indietro. Così dai bontà."




A cosa è servito dare bontà? A cosa è servito aver fatto credendo che ci sia posto per tutti senza per forza dare spintoni o gomitate in faccia al prossimo ma alla fine poi riceverle senza un preciso perché?
Che poi alla fine se riempi un vaso di emme, che cosa ci vuoi trovare in quello che ci hai messo? Emme!
Se la metti nei vasi altrui, poi la pigli indietro, se usano il tuo di vaso poi sei tu pieno di emme, che cosa vuoi e puoi dare se non quello?
Così domani è pasqua. Per voi cristiani è il simbolo, il giorno della rinascita verso un luogo migliore. Si, lo so. Per molti è una pappata a sgrifo e basta ma rimane il quanto. Magari è l'occasione per riflettere un po' come sia possibile un po' cambiare e far si che tra noi regni più pace che ingiustizia. Più armonia che abuso. Più serenità che abbandono. Più dialogo che silenzi.
Buona pasqua.

sabato 18 marzo 2017

Il ciliegio del sedicesimo giorno - Jiu-Roku-Zakura


Nel distretto di Wakegori, che appartiene alla provincia di Iyo, c’è un ciliegio famoso e antichissimo chiamato Jiu-roku-zakura, ovvero «ciliegio del sedicesimo giorno», perché fiorisce tutti gli anni il sedicesimo giorno del primo mese (secondo il vecchio calendario lunare), e quello soltanto. Il tempo della sua fioritura cade quindi nel Periodo del Grande Gelo, sebbene per regola naturale i ciliegi attendano la primavera prima di azzardarsi a fiorire. Il fatto è che nello Jiu-roku-zakura fiorisce una vita che non è − o almeno non lo era in origine − la sua. In quell’albero alberga lo spirito d’un uomo.

Era egli un samurai di Iyo e l’albero cresceva nel suo giardino e fioriva, insieme a tutti gli altri, verso la fine di marzo e i primi di aprile. Aveva giocato sotto quell’albero quando era bambino; i suoi genitori, i suoi nonni e i suoi antenati avevano appeso ai suoi rami in fiore, una stagione dopo l’altra, per più di cento anni, strisce di carta colorata che recavano scritte poesie di lode.

Lui stesso era diventato vecchissimo sopravvivendo ai suoi figli e non gli era rimasta altra creatura da amare che non fosse il ciliegio. Ma, ahimè, durante l’estate di un certo anno, l’albero si avvizzì e morì. Il vecchio se ne dolse oltre ogni dire. Invano cortesi vicini gli trovarono un altro ciliegio, giovane e vigoroso, e lo piantarono in giardino, con la speranza di recargli conforto. Li ringraziò di cuore e dette mostra di aver ritrovato la felicità. Ma in realtà aveva la morte nel cuore, perché così teneramente aveva amato il vecchio albero che nulla avrebbe potuto consolarlo.

Alla fine gli venne in mente una buona idea: si ricordò come si può salvare una albero morente. Era il sedicesimo giorno del primo mese. Si recò da solo in giardino e s’inchinò davanti all’albero avvizzito rivolgendogli le seguenti parole: «Ti scongiuro di fiorire ancora una volta… perché sto per morire al posto tuo». (È convinzione diffusa, infatti, che si possa immolare la propria vita per un’altra persona, o per qualsiasi essere creato, compreso un albero, purché si ottenga l’aiuto degli dèi; e questa trasmigrazione dell’esistenza è espressa dalle parole migawari ni tatsu-pronuncia migauarì ni tatsu: agire per sostituzione. Nota )

Allora il vecchio distese sotto l’albero un telo candido e vi depose alcuni cuscini, quindi vi s’inginocchiò e fece hara-kiri, alla maniera dei samurai. E il suo spirito trasmigrò nell’albero e lo fece fiorire in quel preciso istante.

E tutti gli anni continua a fiorire il sedicesimo giorno del primo mese, nella stagione delle nevi.

Quando :)

Quando mi hai chiesto questo:



Tu eri mia amica, e ti ho risposto così:


Il nirvana ed il sadomasochismo tra le relazioni umane.

Bon, è una vita che chiacchiero di buddismo, di relazioni buddiste, di teste di cazzo, di relazioni tossiche, di roba da buttare, di gente che si fa male, di robe che non ci dovrebbero essere e chi ne ha più ne metta e manca ancora il fine ultimo di tutto ciò che è il nirvana o qualcosa che per lo meno ci si avvicina.

Per conoscere qualcosa in più in merito alla visione classica del nirvana nel buddismo, vi metto un paio di links che potete leggere e che vi daranno una spiegazione "storica" di questo stato di elevazione e di cessazione del dolore. Il primo link è quello più "papabile", il secondo link, quello più complesso.
Rimango però un po' "scettico" su alcune visioni estreme come ho già detto più volte, anche nell'ultimo post. Intanto un concetto di base che dovrebbe essere chiaro a qualsiasi bambino istruito ma che in realtà non lo è per molti adulti immaturi. Ogni cosa, fatta senza una filosofia e quindi uno scopo più alto, è qualcosa di inutile e vuota. L'attrazione per una bella topa o per un  bell'uomo, sono e rimangono semplicemente istinti primordiali e li finiscono.

Intanto il sesso è istinto e tale rimane, quello che ci viene messo dentro è qualcosa che eleva l'uomo sopra ad un semplice meccanismo ormonale/riproduttivo alla ricerca del puro piacere fisico. Crediamo in un anima? Si. Se non lo facciamo anche il nome "animali" dovrebbe essere sbagliato. Premesso che sia realmente impossibile tagliare ogni possibile ragione del dolore o di sofferenza, il nirvana "accettabile" è togliere quanto più possibile di ciò dall'esistenza terrena. Noi non potremmo mai smettere di avere fame, di avere bisogno di sonno, di sentire il caldo ed il freddo, di volere bere o anche toccare in ogni senso possibile. La solitudine non è, dal mio punto di vista una soluzione ma solo una possibile fuga. Noi siamo costruiti geneticamente per stare assieme. Da soli, impazziamo e alle volte ci mettiamo a chiacchierare con cose inanimate tanto per far capire cosa porta. L'isolamento anche nelle prigioni, è una delle cose più truci che si possano fare a qualcuno. Non paga, manco se è volontario.
Il vero, possibile nirvana è quello che ho scritto ieri e che è ben rappresentato dal video. Riuscire a trovare l'armonia e la pace con tutto quello che ci circonda e quello che c'è. Non seminare dolore ma dare amore. Non rifiutare le persone, ma accettale fintanto che ti accettano. Impara dalle diversità e arricchisci la "tua" armonia con punti di vista e pensieri diversi, il confronto è ricchezza non scontro. Cercare soluzioni non creare problemi, se questi si manifestano e lo faranno, fare di tutto per risolverli. Tentare non serve se non a fare esperienza ma è il riuscire che ha uno scopo ed è l'obiettivo.
"Ovunque tu vai, vacci con tutto il cuore" scrisse Confucio e possibilmente tienilo aperto a quanto detto sopra altrimenti sarà un cuore chiuso, impositivo, e non ricettivo. L'empatia è li. Date meno importanza a manifestazioni "pubblice" in cui viene gratificato l'ego e non l'anima se non evitatele quasi totalmente.

C'è un principio buddista anche in questo caso che prendo espresso dal medesimo filosofo e che non funziona: "Rispetta te stesso e gli altri ti rispetteranno." Non è assolutamente vero. Gli altri ti rispetteranno se capiscono il valore e l'importanza del rispetto. Quelli che scelgono di non fare male come primo intento. Poi c'è la reazione al male ricevuto che è un'altra storia. Ribadisco di nuovo il concetto che non è possibile non agire di forza nei confronti di ogni estremista egocentrico che oggi raggruppiamo in psicologia, nelle varie sfumature del narcisismo patologico. Prova a spiegare ad una roccia cosa sia l'amore e se questa ti risponde, avrai trovato una soluzione diversa.
Insomma, il nirvana per il mio modesto modo di vedere c'è se negli altri c'è nirvana, in quelli che accettano e credono che sia possibile un modo di vivere migliore che causare problemi agli altri. Questa è la ragione per cui ne parlo. Non vi aspettate risultati subito. Ogni mente ha bisogno di tempo per assimilare, ragionarci su, capire e reagire. I migliori risultati vengono sempre con il tempo sopratutto nelle relazioni umane.


venerdì 17 marzo 2017

Urami? Naaaaaaaaaaaaa

"Un acquazzone impartisce i suoi insegnamenti. Se la pioggia vi sorprende a metà strada, e camminate più in fretta per trovare un riparo, nel passare sotto alle grondaie o nei punti scoperti vi bagnerete ugualmente. Se invece ammettete sin dall'inizio la possibilità di bagnarvi, non vi darete pena, pur bagnandovi lo stesso. La stessa disposizione d'animo, per analogia, vale in altre occasioni." Yamamoto Tsunetomo

Chiacchieravo stamani con il mio amico e esce fuori un cos'è, 恨み "urami",  rancore? Non siamo ai tempi di Yamamoto Tsunetomo, non siamo fanatici. lo spirito del guerriero è altro che quello descritto nel suo "Hagakure" ed il fanatismo tipico della società giapponese. C'è una ragione per cui non amo Nichiren ed il suo buddismo. Mi tengo fuori il sutra del loto ma tutto il resto o quasi, lo butto via. Il fanatismo è fuori dalla mia portata così come l'odio, il rancore, la gelosia, il bisogno di "possedere" qualcuno o qualcosa per sentirmi più uomo. Il bisogno di esporre trofei, il numero delle pulzelle che non sono cose. La qualità degli oggetti per giocare, il saper legare o l'andare ad una convention. Mi ci hanno invitato, ho sempre detto no.
Così nel mondo alla rovescia dove per ringraziare un tassista per avervi aperto la porta dell'auto, gli dite: "Spiacente" (per averlo fatto alzare a fare quel gesto), o non chiedete informazioni su dove sia un luogo perché si sentiranno in dovere di accompagnarvi infrangendo il loro regolamento, così qui rancore per cosa? Cattiverie subite forse? No. Per le cattiverie come ho più volte scritto, è sufficiente far poco, quasi niente se non ascoltare solo se stessi in quel momento. Per l'amore, quello vero ma nel senso più generalista del termine, bisogna far attenzione e pensare alle conseguenze.

"Nel mondo quelli che sono disposti a impartire un insegnamento sono molti; quelli che lo ricevono con piacere, invece, pochi; ancora meno, poi, quelli che adottano l'insegnamento ricevuto." Yamamoto Tsunetomo. Roba di quattro secoli fà è, e guardate quanto è così attuale.
Quando vi postai la targa dell'alluvione di Firenze chiedendovi cosa fosse, nessuno ha risposto. Cos'è, un ricordo? None, è un insegnamento. Qui è già arrivata. Qui potrà tornare con particolari condizioni. In altre di meno o di più ma qui è già arrivata. E' l'esperienza che si tramanda ma molti non ci pensano. Vedono i cartelli ed esclamano: "Oddio quanto era alta ma li si fermano". Immagazzinare le esperienze e condividerle è questo il messaggio, è questa la ragione di essere qui.

Dieci anni fa circa, ci crediate o no dall' "alto" della mia figura, andai ad una banca famosa a fare accordi per conti correnti e l'e-commerce. L'accordo lo feci eccome ma chi l'ha poi adottato? Nessuno. Anzi molti mi risposero chiedendo cosa fosse l'e-commerce e cosa servisse e molti continuarono con le loro attività senza "ascoltare". Cos'è l'e-commerce oggi chiedo a voi? Tutti lo sanno, molti lo utilizzano per tante cose. Eppure, lettera morta. Ne ho tanti e troppi di questi esempi che fanno esperienza e che dovrebbero far riflettere prima di pagarne il conto. Non c'è rabbia, non c'è niente altro che serenità in quello che scrivo ma anche tutta la forza e la profondità di quello che sento.
Però vorrei che capiste cosa succede. Quando qualcuno "ruba" il tuo tempo o i tuoi sentimenti falsificandoli, fa qualcosa che è difficile da spiegare. E' come il ladro che ti entra in casa e spacca tutto magari per portarti via un ciondolo che ti ha regalato nonna o che addirittura proviene dalla tua famiglia da più di tre generazioni. In quel ciondolo c'è lo "spirito" dei tuoi antenati, la forza di chi l'ha indossato. E' "quasi" un Kami come la Katana, la spada samurai. E' l'anima stessa di te e della e della tua famiglia. Non c'è prezzo che valga il corrispondente valore commerciale. Puoi riparare le porte che ti hanno sfondato, i mobili che ti hanno rotto. L'assicurazione può coprirti il valore commerciale di quello che ti hanno rubato ma NIENTE può renderti indietro il valore affettivo e morale che c'era dentro quel ciondolo.
Ebbene, quando "rubano" il tuo tempo o i tuoi sentimenti, fanno qualcosa di simile. Si fregano la tua essenza più profonda (sempre se ce l'hai è), e nessuno te la rende. Manca un pezzo di te. C'è un buco dentro incolmabile perché veramente non c'è modo di riempirlo. Puoi ignorarlo, puoi far finta di non sentirlo ma li rimane. Ecco, chi lo sente è perché in qualche modo ha la sua integrità che un@ stronz@ di qualsiasi sesso o età, ha volontariamente rotto per proprio comodo o interesse.
Difficile da capire? Questa è la spiegazione più semplice che riesco a dare parlando di zen e di "furti". C'è un bellissimo video che ho già postato sulla pagina e che rimetto qua, spiegandolo però.


L'avete visto si? :) Ecco, noi non siamo monaci "mal" guidati. Lui dovrebbe dare l'esempio e non lo fa. E' come le persone comuni. Arriva il cane, l'imprevisto, il fatto nuovo che ti entra in casa e nella vita e per levarselo dalle scatole lancia la palla fuori dal muro così il cane si spappolerà da qualche parte lungo la montagna. Poi ci ripensa e pure lui ruzzola, sapete, il Karma immediato e pentitosi, recupera il cane che pur apparentemente messo male, riprende la vita e ci dice che se ci pensi bene, c'è il modo per continuare la tua vita ma con la presenza nuova che non solo non fa danni ma da anche amore. Sincero, senza compromessi. Ecco. Questa è la lezione per tutti i superficiali o come si chiamano oggi, i narcisisti. Più spezzate, meno avete. Più non meditate, più perdete. Vi perdete il meglio che il "Tai Chi" da soli vale niente. E' arido e vuoto come mantenete nello stesso modo la vostra anima. E' a voi che spetta la scelta di cosa e CHI volete essere. Se aprire l'anima ed il cuore al mondo o se lasciarlo inutile per le vostre misere, personali cose. Infine e non ultimo: se buttate giù un cane poco male. Magari non torna ma se buttate di sotto la solita tigre, poi vi passa ;) .
"L'avidità, la rabbia e la stupidità vanno sempre insieme. Quando nel mondo accade qualcosa di male, se osserviamo con attenzione, vedremo che è in relazione con queste tre cose. Se guardiamo ciò che vi è di buono, ci accorgeremo che non manca di saggezza, umiltà e coraggio." Yamamoto Tsunetomo 
Riflettete su quanto ho già scritto in questo post. L'avidità di tenersi quello che si ha. La rabbia che distrugge tutto quello che a primo tiro, infastidisce e la stupidità di non fermarsi a capire e trovare una nuova armonia. :)

Namasté

mercoledì 15 marzo 2017

Istruzioni se non vedete i video su youtube

Se sul browser del cell avete questo messaggio (USATE CHROME x cellulari), guardate figura 2.

Figura 1


Figura 2

Messaggio in codice

Ogni ulteriore considerazione rimane superflua. Mantengo sempre le promesse. :)
Pensa che sei una persona cresciuta e che dovresti aver capito da un pezzo che i draghi esistono. E' il resto che ti sfugge. Beh, mettiamola così, ricordi la frase di Gesù di Nazareth sulla trave? Ecco, visto che tanto, tanto qua ci piace giocare con le parole, quale che fosse la ragione linguistico popolare, non so. Forse perché l'italiano è la nostra lingua e lo capiamo dal latino in poi senza troppi giri di parole, che ci gusta parecchio inventarsi le cose o renderle più "forti" senza che per questo vi siano ragioni più o meno nascoste o chissà quali costruzioni mentali o deduttive. Mettiamola così: è per rendere la frase più efficace e pastosa. Per ciò te la ridico in tono "paesano" che tu conosci anche troppo bene: "Non ti sforzare di infilare una pagliuzza nell'occhio del tuo nemico, pensa piuttosto alla trave che ti ha già infilato nel culo!"

domenica 12 marzo 2017

Il valore della vita

E' da qualche giorno che volevo scrivere qualcosa in merito ma volevo anche che passasse l'onda emotiva perché le decisioni e le riflessioni si fanno a freddo e non a caldo, per lo meno quelle più serie. Così c'è stata la decisione di DjFabo e di rinunciare alla vita dopo le conseguenze del suo drammatico incidente. Di getto, mi è venuta in mente una similitudine tra lui e Hawking condannati entrambi ad una esistenza racchiusa quasi completamente nella loro testa ma con due diverse risposte decisamente opposte.


Il primo ha scelto di espatriare e di accedere al suicidio assistito in quel della Confederazione Elvetica, il secondo ha vissuto tantissimi anni della sua vita nel silenzio e nella riflessione. Non voglio approfondire cosa faccia la differenza nei dettagli, impossibile da fare. Che sia stato il buio o il respiratore a cui era attaccato Fabo, non lo so. Mi viene così da dire che forse (sottolineando fortemente il forse), che il primo non aveva una missione, il secondo si. Capire i segreti dell'universo. Sta di fatto che uno è vivo e l'altro no. Se domani Hawking chiedesse la stessa cosa, qualcuno potrebbe dirgli di no? Non credo.
Penso piuttosto che si tratti per ogni singola persona di dignità della vita in cui questa parola comprende tanti e profondi significati. Si può trovarla in uno scopo e nell'impossibilità di fare quello che più ci piace o semplicemente dall'avere talmente tante delusioni da non vederla più come vivibile, appagante.
Credo sia questo alla fine il vero problema per i legislatori ma sta di fatto che non sposta il punto di una virgola. Non è nell'incapacità di muoversi se questa non causa sofferenza mentale del tipo il dolore fisico ma nell'incapacità di trovare la propria soddisfazione nelle semplici cose di tutti i giorni.
La vita, per come ho già scritto, nasce e finisce con un respiro e nel mezzo c'è quello che da valore a quei respiri. Quindi chiediamoci un po' tutti dove sia il limite per cui si possa davvero dire di non volere più vivere e di poterlo ottenere.



sabato 11 marzo 2017

Sfondoni in rete tanto per farsi due risate

Titolo: "il buongiorno qua si vede dal mattino"
XXXXXXX Vorrei anche stare come lui
XXXXXXX Mario Marius Mi piacerebbe essere io a tera

Qualcuno dovrebbe spiegargli che al mattino sta roba NUN SA DA FARE!







XXXXXXX "Ci sono tanti esempi di cafonaggine al modo......ma penso che non esista niente di più maleducato che andarsene prima che lei sia "venuta"....."
Non è maleducazione. Da male educato cioè qualcuno che ha tentato di educare un altro e che non ci è riuscito e la vedo dura che ci sia qualcuno che ci abbia educati a come far venire una donna. Detto questo non è manco ineducazione è proprio l'ABC. Se non si è capaci di farlo, cambiare "mestiere". :)





XXXXXXX Dal modo in cui porge il culo puoi capire Chi ha realmente deciso la punizione.
Da come lei porge il culo immagino ma il chi dove minchia sta? Insomma in quanti siamo in questa stanza? Ok, forse era lei CHE ha deciso la punizione e LUI il genio, da come muove il culo ha capito tutto!
Come dire: "Siamo qui a togliere le macchie dalla pelliccia di un leopardo"!
Dai e ditelo che quando sculetta si illumina lo schermo a led con la lista delle punizioni!!! Muoio.




"Se ci pensi la vita è fatta di tante piccole emozioni contornate da tante grandi fantasie.. tocca a noi saperle apprezzare con stile."
Apprezzare? E quando l'hai apprezzate rimangono emozioni contornate da tante fantasie e fino a che non le vivi nel modo giusto rimangono ancora fantasie.







"Superba e adorabile creatura, il tuo amore profondo ti lega a me. Incatenati dalla nostra appartenenza... i nostri cuori battono all'unisono. Ti farò scoprire l'essenza dell'amore... Ti prenderò per mano e ti porterò verso il sole, alle porte dell'Eden del mio paradiso oscuro, dove conoscerai la lussuria e la passione pura."

A parte la solita punteggiatura ..., le virgole e i punti li hanno dimenticati ma da un po'. Magari sbagliati come i miei ma per dio, ecco! :)
Bon. L' "APPARTENENZA" va nei due sensi Pdor colui che accompagna verso il sole e conosce dove sta l'Eden del suo paradiso oscuro. Il suo di lui, non il suo di lei, ariecco!!! :D :D :D


...”Mi prendi piano piano…mi entri
in circolo nel sangue…mi intossichi… " muoio. "

Sotto un'altr@. E si che fanno un bell'effetto!!!





Un tale Oscuro scrive: "I ruoli sono chiari e ben distinti...io ordino tu esegui". Ok, il solito sgrammaticato di brutto ma ruoli? RUOLI? Ma do' cazzo siamo, al cinema? Uno che si veste da top e quell'altra da bottom e via! Oggi le comiche.





E non ci posso fare un cazzo, ha marchiato una foto non sua (ovviamente!).
"Le vere donne non sono erotiche per come si vestono oppure per come si esprimono o come si spogliano... Punto!
Le vere donne donne lo sono nel cervello... Punto!
Fottono la tua mente sottomettendosi a te... Punto!
Tu sei il dominante perché sono loro a volerlo... Punto!
È questo poi che ti frega, ti impalla, ti seduce... Punto!
È di questo che poi non ne puoi più fare a meno... Puntooooooooooooooooo!
Lei di Tte ... T minuscola, punto, te di Llei.".. Punto! Maremma maiala!
No, tu sei il dominante per dio, o lo sei o no. Mai visto un pollo trasformato in coccodrillo perché qualcuna lo vuole!
@Sensei@ Sensei un cazzo, chi t'ha qualificato? 

Da una pagina, aforismi sgrammaticati e senza senso.
Le parole. Punto!
I gesti. Punto! 
Le azioni di un Padrone (padrone minuscolo!) non sono mai a caso,(mancal a virgola!),  hanno sempre una motivazione un perche (é non e, e nemmeno è!)
Questo è derivato dal fatto che non fa mai nulla a caso ma pondera sempre il Suo agire. Suo minuscolo e manca il punto finale.
Perché invece i muratori, i contadini, i manovali, gli elettricisti e soprattutto i medici fanno le cose a cazzo di cane solo perché non sono padroni. Geniooooooooooooooooooooo!!!

Da una pagina, aforismi sgrammaticati e pure senza senso.
Avrai ciò che hai sempre desiderato.. Punto!
Due mani che proteggono.Punto!
2 occhi che guardano per te.. Punto! Due, non 2!
Ti condurro' dove non dei mai stata.. "ò", non o' apostrofo!
..e lì rinascerai a Nuova ..per il Tuo Signore.. Punto! Il resto senza puntini, solo VIRGOLA!
Nel caso e chiedo perché sono un ignorantone: ma scusi è, perché due occhi e due mani che proteggono bisogna per forza andare a trovarle nel SM? Sai tutto il resto del mondo che cazzo di fine ha fatto fin'ora senza queste cose?

Per essere un Padrone oltre ad avere una Donna che desidera essere la Sua schiava . , virgola, niente maiuscola!
L'uomo deve avere testa,carattere e ironia. Puntoooooo!
Ok senza testa, carattere e ironia, nulla da fare. E se è uno psicopatico narcisista, la testa ce l'ha ma come la mettiamo? Mi vedrete morto. Troppi sfondoni da gente che sarebbe meglio stesse a casa.

Altro post del medesimo. Evito la grammatica perché scritta così è da follia pura.
Ti ho voluta e Ti voglio 
Tu sei roba Mia sempre 
Sei la Mia schiava,cagna,puttana,troia
Sei a Mia disposizione sempre 

Sempre pronta a tutto per Me
Capito? Lui è Dio, correre e non rompere le palle, roba!

Fate bene a starmi lontano. Qualcuno qua non solo ha bisogno di uno psichiatra ma anche di tornare a scuola.

martedì 7 marzo 2017

La buonanotte

La buonanotte tra tutti gli auguri giornalieri è quello più speciale. E' nel buio in cui rimaniamo più soli a confrontarci con le nostre paure. Buonanotte significa che qualcuno ci sta pensando e ci è vicino. E’ l’ultimo pensiero del giorno e dice: "Ti porto con me nei miei sogni più belli."








Per la festa della donna contro TUTTA la violenza.

Mi è stato chiesto di diffondere un post, ed eccolo qui. Ho parlato con l'amica Stregatta De Blanc e l'ho modificato. C'è sempre la solita limitatezza italiana in cui violenza è SOLO maschile sul sesso più debole. Non è così. Cercando narcisismo patologico in inglese, escono tutte le casistiche, in italiano NO. Siamo solo NOI uomini ed è sbagliato. Profondamente sbagliato. Ci sono donne che uccidono uomini e per facilità, come "noi" facciamo con loro, uccidono bimbi e figli. Non cadete nell'inganno. Non c'è via per la pace, la pace è la via. - Dalai Lama
La violenza non è solo fisica.
La violenza è:
• Tu non esci
• Dammi il telefono
• Togliti quel rossetto
• Quella gonna è troppo corta
• Così sembri una puttana
• Lava i piatti
• Non vai da tua madre
• Le tue amiche sono poco di buono
• Stai zitta
• Non vali niente
• Tu non lavori pensa ai figli
• In palestra no
• Non combini mai nulla di buono
• Non starti vicino nel momento del bisogno, ma pretendere che tu ci sia sempre quando ha bisogno lui
La violenza è lui :
• Che grida
• Che ti spintona
• Che ti tradisce
• Che ti umilia
• Che non si prende cura della famiglia
• Che non ti fa mai un complimento
• Che il sesso è un obbligo
• Che decide lui
• Che ti imbarazza
• Che ti guarda e tu hai paura di parlare...
***La violenza è quella che ha ucciso 
• Tu non esci
• Dammi il telefono
• Con chi stavi parlando
• Dove vai tutto agghindato?
• Aiutami, buono a nulla.
• Stai sul divano e non muoverti.
• Non vai da tua madre
• Chi sarebbe quella tipa li?
• E stai zitto che dici solo cazzate
• Buono a nulla.
• I tuoi problemi son niente in confronto ai miei.
• Dal tuo amico, no.
• Non combini mai nulla di buono
• Non starti vicino nel momento del bisogno, ma pretendere che tu ci sia sempre quando ha bisogno lei.
La violenza è lei:
• Che ti ignora.
• Che è sopra ogni cosa.
• Che tradisce tutto quello che dice.
• Che pretende e non da.
• Che ti adula per ingannarti.
• Che il sesso è solo lei.
• Che quello che lei decide è legge.
• Che ti dimentica.
• Che vuole cura ma solo per se.
• Che ti butta via come il peggior straccio.
***La violenza è quella che ha ucciso 

• Io Ci Sono • No Alla Violenza •
DIFFONDI

La violenza è anche in quella "troppa cura" che mostra verso di te ma che ti rinchiude in una gabbia di dipendenza affettiva e fisica annullandoti inesorabilmente giorno per giorno facendoti sentire inett@, inutile, incapace di autonomia, malat@. E' anche in quella subdola, continua e lenta manipolazione che ti convince che tutto quello che "senti" non è vero, che te lo stai inventando, che hai capito male e che sei tu quell@ sbagliat@. La violenza è in quella facciata di normalità che tutti vedono e che ti impedisce di essere credut@ e ricevere quel sostegno di cui avresti bisogno.
Il primo passo per uscirne è "io esisto ed esisto senza di l@i". Io non sono sbagliat@, io vivo, sento, amo, credo, confido, ci sono e amore e cortesia, è essere ricambiati con sincerità e presenza, lealtà.
Il secondo: "Aiutatemi ad essere liber@ perché so che l@i non lo permetterà" e ognuno di noi come amico, parente, genitore, conoscente, vicino di casa, insegnante, collega di lavoro.

Ognuno di noi come essere civile ha la responsabilità di fermare tutto questo.



sabato 4 marzo 2017

martedì 28 febbraio 2017

Video Andante andante - Video non troppo porcello

Una vecchia fissa. Fatto pure questo. :)
Come al solito, non so quanto si veda dai cellulari. Non dipende da me ma dalle strane impostazioni di utube e degli script che ci sono ad esempio su facebook. Dai pc funzionano tutti correttamente. Se trovo il bug, lo sistemo o vi comunico come "inchiappettare" il sistema. Buona visione

Andante, Andante

venerdì 24 febbraio 2017

Oggi

E stamattina sono arrivate le scuse.
Prendetevi gli insegnamenti di oggi che è meglio.





giovedì 23 febbraio 2017

Aho!


Perché il gruppo dei santoni è sempre il gruppo e che cazzo :)


Venti giorni fa mi fu spedita la notizia della condanna del Carmignotto visto l' "apprezzamento" che ho sempre avuto nei suoi confronti. Beh si, una delle ragioni dell'esistenza di questo blog è proprio lui. Adesso che c'entra direte? Eh beh. C'entra eccome. Meglio evitare di tirar dentro di nuovo cazzate oramai vecchie vista quella situazione.
Gli articoli in questione sono questi ma molto simili l'uno all'altro.

Me li leggo e vedo che maltrattamenti o lesioni? Non pervenute. Un anno e mezzo per stalking, una richiesta danni e tutto quanto ci hanno parecchio ricamato su. Non avevo intenzione di commentare e l'oggetto non è il caso degli articoli no. Non me ne può fregare di meno delle solite "cazzate". A me hanno rotto i maroni per una voce non contraffatta abbastanza bene e qui le "solite" stronzate o ben peggio e mi devo sentir dire ohhhhh ma non è quello, sapessi che è successo, poverini mentre si inventano quali e chissà stronzate come al solito frutto dell'invidia e della fantasia contorta che hanno.
Così quella che fino a stamani avrebbe dovuto collaborare al blog, mi chiama e mi fa due coglioni così. Secondo lei non ho capito nulla a quanto pare. Dice che ha seguito tutti i processi e che giustamente, le persone coinvolte son messe male o insomma, qualcosa di simile. Non posso che essere d'accordo qualsiasi sia l'opinione in merito alla faccenda. Rimangono cose brutte che non dovrebbero succedere da qualsiasi lato la si pigli.

Ma perché mi sfrantecate i coglioni per qualcosa che non me ne può fregar di meno? Vuoi tanto difendere qualcuno che ti sta a cuore? Sei qui, scrivi quello che cazzo ti pare visto che sei tu responsabile di quello che scrivi e pigli le parti di chi vuoi. None, si incazza con me perché non mi sta simpatico il Moji Retsu per evidenti ragioni storiografiche del personaggio e sono io lo stronzo.
Per quello che mi riguarda rimane gente "tossica" con cui non voglio niente a che fare, nemmeno di striscio. Son così lontani dai miei pensieri e dal mio stile di vita che proprio raus. Via. Sciò. Ho tenuto il Carmignotto "bloccato" su facebook per anni per non vedere manco quello che pubblicava, figuriamoci se mi frega che cosa diavolo gli è successo a lui, chi l'ha scelto prima e chi dopo con tutto il sincero rispetto parlando. Facciano come gli pare, lontano da me però.

Si incazzano perché quelli con cui escono mo, avevano una storia diversa da quello che credevano. C'è gente qua che si è presentata come sub, poi son diventati master imparati, poi ancora erano bull e son diventati sadici e poi ancora trombano e son master e pure bull e alle volte anche switch. Sembra il bancarello dei dolciumi, a seconda di quello che mi va oggi! Cambiare idea è una cosa normale nella vita ma per dio c'è un limite a tutto. Mi viene in mente quel detto famoso: "Tira di più un pelo di fica in salita, che una coppia di buoi in discesa". Per i moderni, sostituire buoi con trattrice. Ecco!

Infine, ognuno è libero di esprimere la sua opinione. Che diavolo ti ci piglio a fare nel blog se poi ti impongo la mia? Non avrebbe senso e se chiedo "guarda che è un mese e mezzo che non scrivi nulla, che si fa"? Mi viene risposto di fare come cavolo mi pare.
Bah! Rimango come al solito, interdetto ma dico sul serio. Hai la possibilità di esprimere, di divulgare, di difendere chi ti pare e l'unica cosa che ti riesce di fare è quella di zittire chi di da la possibilità di farlo? 

L'unica risposta che mi arriva dentro è che si tratta della solita merda. Il "giro" dei grandi. Quelli a cui deve essere perdonato tutto e che possono fare e sbagliare quando e per quanto cavolo gli pare! Hanno sempre e comunque la giustificazione degli accoliti e chi si chiama fuori perché si ritiene leggermente diverso dai vari dio in terra, non va bene. Anzi, siamo "noi" che non capiamo un cazzo.
Ti capisco se ti allinei, se ti uniformi, se ti adegui al gruppo. Ti ascolto se accetti come e cosa facciamo, nel modo in cui lo facciamo. No signori. Vi do la possibilità di esprimervi ma rimango dell'idea che ci siano persone e persone e che nei modi e nella sostanza, qualsiasi cosa e persona sia diversa ma tanto anche. Seguito a sostenere che è certa gente e questo continuo modo di fare che ha attirato qui dentro una robusta fila di stronzi di ogni razza e sesso e che ne ha fatta scappare un'altra metà sana e sincera. Di che cosa avete da lamentarvi, se uno si innamora o gli piace il signor Vallanzasca o chiunque altro sia, e poi non si dovrebbe incazzare se un giorno da di matto e fa una strage. Spero che capiate che un modo di dire, non si sa mai.