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domenica 29 ottobre 2017

Ti amo a modo loro

Introduzione.

Stavo cercando come al solito tutt'altro ma ultimamente reinciampo sempre in qualcosa di inaspettato e che mi riconduce ad uno stesso argomento. Una volta è un caso, due volte dicono i buddisti, non lo è. Io mi son sempre attestato al III caso ma sposta di poco il punto. Ho trovato il pezzo che segue e dopo averne parlato con la doc, l'ho tradotto. Ho preso anche un paio di pezzi del doc Hare che capitano a fagiolo. In effetti da ieri posso annunciare che non conosco più nessuno/a che non si sia imbattuto/a e scornato/a con uno/a psicopatico/a. Sembra che questo blog in qualche modo debba quasi cambiare tiro o per lo meno concentrarsi sulla difesa dalle teste di cazzo senz'anima aiutandovi a riconoscerli/e ovunque si nascondano. In famiglia, tra gli amici e gli amanti. Effettivamente è un bel pensiero, confortante e alle volte molto esaltante riuscire a fare in modo che non vi siano più posti dove possano nascondersi e seguitare a far del male al prossimo. Oddio, una soluzione più pratica ce l'avrei ma non mi sembra il caso di esprimerla o va a finire che mi denunciano per istigazione alla violenza. La mia divisa è da qualche parte nell'armadio e non portandola più, manco avendo nessuna autorizzazione a fare, diventerei peggio di loro. Così mi limito a stare nel seminato.

"Nel corso degli anni ho fatto l’abitudine a esperienze come quella che segue. Durante un pranzo, in risposta a una cortese domanda sul mio lavoro da parte di un commensale, descrivo brevemente le caratteristiche distintive dello psicopatico. Inevitabilmente qualcuno a tavola diventa pensieroso e poi esclama: “Buon Dio, penso che Tizio lo sia...”, oppure “Non me ne ero reso conto prima, ma la persona che lei descrive è mio cognato”. Queste risposte preoccupate e turbate non si limitano alla sfera sociale. È molto frequente che persone che hanno letto del mio lavoro chiamino il nostro laboratorio per descrivere un marito, un figlio, un datore di lavoro o un conoscente il cui comportamento incomprensibile gli provoca dolore e sofferenza da anni.

Ti sceglierà, ti disarmerà con le sue parole e ti controllerà con la sua presenza. Ti delizierà con la sua intelligenza e i suoi progetti. Ti farà stare bene, ma dovrai sempre pagare il conto. Ti sorriderà e ti ingannerà e ti spaventerà con i suoi occhi. E quando avrà finito con te, ti abbandonerà e porterà con sé la tua innocenza e il tuo orgoglio. Ti ritroverai più triste, ma non più saggio, e ti chiederai a lungo cosa è accaduto e dove hai sbagliato. E se un altro come lui busserà alla tua porta, gli aprirai?" Robert Hare

Beh io si. Le aprirò la porta diretta verso l'inferno in cui il diavolo, riconoscente per avergli incendiato l'ambiente, m'ha fatto una promessa: di tenerli con la testa sotto nel III girone che la cacca per lo meno è un buon concime, le/ui e quelli come le/ui, no.

Ecco l'articolo: 

Il "Ti amo" di un narcisista da: https://themindsjournal.com/narcissist-says-i-love-you/

Gentile Partner succube,

Di quello che sto per rivelare non è una cosa che non ti avrei mai detto o ammesso, perché farlo, farebbe finire il gioco  del “vincitore-prende-tutto” che è la mia principale fonte di piacere nella vita. Qualcosa una che effettivamente ti obbliga a portare tutto il mio peso nella nostra relazione.

E questo è l’intero punto.

Quando dico "ti amo" intendo dire che amo quanto lavori duramente per farmi sentire come il tuo tutto, che mi vuoi fare felice e che io non possa sentirmi in obbligo di fare lo stesso.

Amo il potere che ho, quello di  approfittarmi della tua gentilezza e delle tue intenzioni di essere cortese,  il piacere che ne deriva quando mi sento enorme comparata a te, e colgo ogni occasione per farti sentire piccolo ed insignificante.

Amo la sensazione di pensarti debole, vulnerabile, emozionalmente soffice (tenero), e mi piace guardarti dall’alto per la tua infantile innocenza e ingenuità, come debolezza.

Mi piace il modo in cui so che attraverso l'uso della manipolazione, ciò che vuoi discutere o affrontare non avverrà mai. Mi piace questo "potere" per allenarti a farti sentire "pazzo" anche per quello che chiedi o sollevi su questioni che proprio non mi interessano effettivamente. Riduco così ogni tua aspettativa su di me ed in quello che sono in grado di darti mentre io non rinuncio al mio (che prendo) da a te.

Amo quanto sia facile farti mantenere la tua sola attenzione nell’alleviare il mio dolore e (mai tuo!), e che, a prescindere da quello che fai, non mi farai mai sentire abbastanza buona, abbastanza cara, abbastanza rispettata, abbastanza apprezzata e così do seguito. (La miseria ama la compagnia.)

(Non riguarda la vicinanza, l'empatia, la connessione emotiva che tu vuoi o quello che ti urta o che ti imbarazza o quanto poco tempo trascorro con te coi figli, ecc. È sul mio status e faccio il mio lavoro per tenerti al tuo posto nel dolore. Concentrato nel sentire il mio dolore, impedendoti di sentirti valorizzato in relazione a me stessa. Sono superiore e ho il diritto a tutto il piacere, l'ammirazione e il conforto tra di noi, ricordi?)

"Ti amo" significa che amo il modo in cui mi sento quando sei con me, più specificamente, per te come un pezzo di proprietà che possiedo, il mio possesso. Come guidare una macchina rubata, amo la misura in cui potrai migliorare il mio status agli occhi di altri, facendo loro sapere che sono la dominante e così via. Amo pensare che gli altri sono gelosi dei miei beni.

Io amo il potere che ho di farti lavorare sodo per dimostrare il tuo amore e la tua devozione, chiedendoti cosa altro puoi fare per "dimostrare" la tua fedeltà.

"Ti amo" significa che amo il modo in cui mi sento quando sono con te. A causa di quanto frequentemente mi odio e guardo negli altri in generale i neuroni-specchio nel mio cervello mi costringono a sperimentare costantemente i sentimenti di autodifesa; così adoro il fatto che posso amare me stessa attraverso te. Che anche l'amore l’amore stesso ti odia per la mia "necessità" di dover affidarmi a te o a chiunque per qualsiasi cosa.

Mi piace che tu sia lì per incolparti ogni volta che sento questa "necessità"; la sensazione di disprezzo per te sembra proteggermi da qualcosa che odio ammettere, che mi sento totalmente dipendente da te per "nutrire" il mio senso di superiorità e diritto. Per mantenere viva la mia illusione di potere nella mia mente.

(Niente mi fa sentire più fragile e vulnerabile di non avere il controllo su qualcosa che avrebbe rovinato la mia immagine e mio status superiore, come quando tu mi domandi per "come" mi tratti, come se ancora tu non capisca che devi accettarti come un oggetto per il mio piacere, felicemente riconoscente per come ti tratto, o come tratto i bambini - è la prova fondamentale della mia superiorità, al mondo. quelle cose "pazzesche" che solo le "deboli" persone hanno bisogno, come "vicinanza" e "roba emotiva"; a proposito, so che questo "funziona" perché la mia infanzia mi ha insegnato a farlo nella mia interiorità.)




Adesso, dopo trentasette anni, ha un senso porca paletta. Si che ha un senso che non avrei mai immaginato ma la vita come si dice, prima ti da la prova, poi ti impartisce la lezione. Adesso la vedo anche con altri occhi e ho ricominciato a studiare come la mia ex. Lei darà l'esame, io no ma non mi importa di avere un dottorato.  Ora, c'è da dire che in questa canzone decretata come la più bella degli ABBA, non ci sono similitudini o accenni al narcisismo, anzi. E' molto sentimentale e addirittura nel 2009 superò concorrenti come i Queen, i R.E.M., Celine Dion, e George Michael (fonte, wikipedia).
Magari, tra le tante persone che mi seguono, la roba davvero ben descritta dall'articolo sopra, si chiederà il perché, Mastro scrive e ne parla ancora di te e di tutti/e quelli/e come te. Mastro fa la sua vita felice ma sa che.. non te lo dico, ti attacchi al cazzo che ti riesce pure bene. S'attaccheranno al cazzo tutti/e quelli/e che hanno preso per il culo amici ed amiche fintanto che non si sono scoperti ma la cosa mi piglia parecchio anche se in senso virtuale. Costringere questi puzzoni a nascondersi e star ben sotto, pregando che nessuno li riconosca nei loro atteggiamenti, i furbi, quelli più bravi di tutti e che non hanno mai fatto i conti con l'empatia ed i sentimenti. Tornando ad Hitler, il primo bombardamento di Londra fu uno sbaglio. Calcolarono male la rotta di notte le sganciarono li. Fecero talmente tanto incazzare i britannici che qualche notte dopo toccò a Berlino, poi a Lubecca, Dresda, Padebon, Minden, Peenemunde, Münster, Hannover e via così, fintanto che non ci fu quasi più un fabbricato in piedi. Non fate incazzare il prossimo soprattutto quando vi ritenete più furbi, più intelligenti e superiori con il diritto di poter disporre e fare tutto quello che vi pare, sempre incolpevoli.
Riprendendo un discorso fatto su un altro blog in merito al dolore narcisista, ribadisco il concetto: il vostro sangue è uguale a quello di tutti gli altri. Se vi sparano o vi danno una martellata su un piede, urlate pure voi magari con una diversa percezione del medesimo ma o lo capite "veloce o finiranno i piedi". Ah, sono responsabile di quello che scrivo non di quello che ci leggete.  Rimangono metafore e modi di dire. Nessuna minaccia. Fare informazione su il prima li riconosci, prima li eviti e li isoli, meglio è per tutti. A prescindere.
A firenze diciamo: "L'acqua cheta la rovina i ponti", Lao Tzu, in altro modo: "In tutto l’universo non vi è nulla di più morbido e debole dell’acqua. Ma nulla le è pari nel suo modo di opporsi a ciò che è duro. Nulla può modificare l’acqua. Che la debolezza vinca la forza, che la morbidezza vinca la durezza ognuno sulla terra lo sa, ma nessuno è in grado di fare altrettanto". 

domenica 24 settembre 2017

Omicidio di Noemi, narcisista o borderline, cosa importa in fondo?

"Mi stavo iniziando a stressare, perché quando una cosa è mia io la voglio mia per sempre, a tutti i costi. E così sarà per sempre"

Finisce così una frase del presunto omicida di Noemi, pubblicata sul sito: https://www.direttanews.it  e recita così una delle migliori frasi BDSM pubblicate su pinterest
che mi sono salvato. Che differenza c'è?


L'altro giorno ho chiesto pubblicamente, visto che poi questo genere di domande e risposte aiutano tutti indistintamente se a forza di seguire questo genere di comportamenti poi davvero non fossi io a vederli ovunque, quindi: "Mi chiedevo sempre se non disturbo se dopo essere passati da questo tipo di relazioni, poi veniamo un po’ condizionati dalla “paura” di ricaderci e di vedere un po’ ovunque stili di vita narcisisti o che noi riteniamo tali. "

La doc. Claudileia Lemes Dias risponde così sul suo blog, "L'arte di salvarsi": 
"Caro Mastrodesade, secondo Marietan prudenza vuole che per sapere se abbiamo a che fare con uomini e donne psicopatici ci vogliono TUTTE LE CARATTERISTICHE DESCRITTE, anche perché alcuni disturbi sono simili, come ad esempio il borderline. Simili, ma non meno pericolosi..."

Il gip di lecce recita nella convalida del fermo:
"Un'organizzazione borderline di personalità con capacità intellettive al limite". È questa la patologia di cui soffrirebbe Lucio, il 17enne che ha confessato di avere ucciso Noemi Durini, la sua fidanzata 16enne. È quanto emerge nel decreto di convalida del gip del Tribunale per i Minorenni di Lecce Ada Colluto, in riferimento alla relazione neuropsichiatrica psicologica del dipartimento di salute mentale dell'Asl di Lecce redatta lo scorso 14 settembre. Per il gip, il giovane "non manifesta cenni di reale senso di colpa".  fonte: http://www.huffingtonpost.it

Tutto da provare. Per l'ordinamento italiano, uno non può essere dichiarato colpevole se non dopo i tre gradi di giudizio, quindi cerco per lo meno nelle mie intenzioni, di rimanere molto distante da esprimere giudizi o da voler affermare qualcosa piuttosto che un'altra. Sono responsabile di quello che scrivo, non di quello che voi capite o ci volete trovare spesso per forza.
Non sono un medico. Non è compito mio esprimere diagnosi su quello che vedo e mi imbatto. Vedo però situazioni e modi di fare che non mi piacciono ed anzi, mi disgustano questo mi basta. Nonostante quello che possa sembrare, mi metto costantemente in discussione certo che nessuna verità o situazione possa sempre dare risposte certe. Anzi, sono molto relative ad un tale numero di fattori da essere spesso se non sempre, essere presi con le molle.


E si può intendere in ogni modo.

Avevo diciotto anni. Una ragazza qua della nostra età chiese a me e ad un mio amico, di fare una cosa a tre. Non voleva andare in camera, sarebbe stato sicuramente meglio. In auto, disse, così la scarrozzammo in camporella e alla fine rimasero soli lui e lei. Sul più bello quando le mutandine volarono, lei cambiò idea. Lui quasi spazientito e oramai in tiro non pareva intendere ragioni al dilei cambio di programma. Così intervenni e gli dissi a brutto muso: "No, basta. Ha cambiato idea ed era prevedibile. Esci di li, rivestitevi che torniamo a casa".
Mi son chiesto tante volte come sarebbe finita se io non ci fossi stato. Era il 1982 mi pare ma non mi ricordo, erano sette vite fa e la legislazione all'epoca era bah, ve l'ho già spiegato qualche articolo fa.
Siccome non sono manco un legale e potrei dire degli sfondoni di prima, mi regolo come credo tutti, sulla morale. Il limite tra il lecito, il moralmente giusto e l'illecito ed il moralmente sbagliato è appeso ad un filo sottilissimo, meno di un capello. Oltrepassarlo è una roba che proprio non ci si mette niente. E' vero, chi è che non ha urlato o pensato frasi estreme ma nessuno verrà mai condannato per quello che pensa ma solo per quello che fa.
Vero, ci sono dei borderline e narcisisti che non fanno mai del male fisico alle persone ma solo morale consci che con questo potranno sempre farla franca. Poi ci sono quelli che sparano, bruciano, ammazzano in ogni modo crudele possibile, Se la rifanno anche con i figli perché tutto e tutti sono solo cose che posseggono niente altro.
Le potenziali vittime possono essere aiutate? Spesso no. In primis per la sindrome di Stoccolma, già trattata all'inizio del blog.  In secundis, perché nessuna forza di polizia o quasi ha apparentemente le capacità di poter intervenire prima di qualche "reatuccio" commesso dal/la narcisista/borderline, spesso poi non ne ha manco i mezzi.
Salvare qualcun/a dall'aguzzino soprattutto se è del tipo "sentimentale"? Impossibile o quasi. Quindi ho imparato a difendermi a costo di essere scostante. Cruda realtà ma è il quanto.




mercoledì 20 settembre 2017

Ringraziamenti

Colgo l'occasione per ringraziare quella gran tipa che ha segnalato il video la scorsa settimana. In fondo comunque me l'aspettavo. Era da un po' che...
Comunque sia, vedi, sono sempre e solo "bassi" sistemi. Se non vuoi guardare non lo fare, se non vuoi che ti spezzino in cazzo non lo fare. Il karma prima o poi si presenta e come al solito, gli do' sempre una mano. :)
Ti dico solo una cosa: Hai fatto un bel buco nell'acqua. Probabilmente ti piace sbattere musate :)

venerdì 8 settembre 2017

Il gatto e la - pane e - volpe

Sono inciampato in qualche post che ritengo molto interessanti e una volta letti cazzo, mi domando di brutto: ma io chi sono?

Ci rientro in qualche atteggiamento elencato qui di serie? (scritto da criminologapaparesta)

– Mancanza di empatia. No.
– Manipolazione. No. Mi rifiuto di applicare tutti quei trucchi psicologici che pur ben conosco, mi parrebbe una vera e propria manipolazione o "sfruttamento" dell'ignoranza altrui (nella materia specifica).
– Versatilità criminale. No, eppoi no.
– Mancanza di accettazione della responsabilità delle proprie azioni. Noooo!
– Loquacità/fascino superficiale. No.
– Grandioso senso del proprio valore. Per quello che so fare e ho già imparato ma siccome non so tutto...
– Impulsività. Si, sono un istintivo ma non sempre.
– Mancanza di rimorso o colpa. Oh per Dio no!
– Scarso controllo comportamentale. No!
– Problemi comportamentali pregressi. Boh!
– Irresponsabilità. No!
– Delinquenza giovanile. No!
– Mancanza o realistici obiettivi a lungo termine. Manco!
– Relazioni amorose di breve termine. No!
– Bisogno per stimolazione/ propensione alla noia. No!
– Bugia patologica. Naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
– Stile di vita parassita. Naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa bis!
– Comportamenti sessuali promiscui. Ehmmmm. Si.
– Revoca delle condizioni di rilascio. No!
– Affetto superficiale. No!!!

E allora forse è vero che non sono un sadico ma solo uno stronzo. Cambierò nick in Mastro Sonofabitch? Nemmeno, oramai è andata. Però forse comincio a capire perché sono un pesce fuor d'acqua e quello che in fondo ho scritto ieri comincia ad avere un quadro più interessante e complesso a meno che non sia un bugiardo patologico e che abbia risposto per comodo. Bah! Ecco.

Tanto per introdurre l'argomento, prendo questo articolo che mi lascia perplesso.

In 50 sfumature di sadismo, la Moscovici (traduzione Astra), scrive come introduzione:
"Secondo le testimonianze di alcune vittime, tra cui quelle di Women Who Love Psycopaths di Sandra L.Brown, gli psicopatici sono buoni amanti. Quando si esaminano i commenti riportati, tuttavia, ci si rende conto che la cosa è attendibile solo a una lettura superficiale. Questi individui hanno un limitato controllo dei propri impulsi e sono generalmente molto promiscui. Dal momento che sentono il bisogno di trasgressione, rischio e cambiamenti continui, è probabile che abbiano provato le più acrobatiche posizioni sessuali in luoghi diversi e con numerose compagne. Inizialmente, questa comprovata esperienza può sembrare eccitante anche a una persona normale. Nella fase della luna di miele sono sessualmente iperattivi con le proprie compagne. Sono stuzzicati dall’idea della caccia e della conquista, dalla novità, dal fatto che quasi sicuramente stanno tradendo tutte, te compresa, e dal controllo sempre crescente che esercitano sulle proprie vittime.
Allo stesso modo, dal tuo punto di vista, l’aura di romanticismo, euforia e spontaneità può essere molto seducente. Inizialmente, uscire con un uomo che non smette di toglierti le mani di dosso, sempre e ovunque, anche in pubblico, può essere scambiato per una forma stravagante di corteggiamento. Da predatori sociali quali sono, gli psicopatici tendono a tampinare le vittime, nei primi tempi ricoprendole di attenzione. La pellicola 9 settimane e 1/2, con Kim Basinger e Mickey Rourke, considerata ai tempi robetta erotica e superficiale, è in realtà un film penetrante e in grado di ben interpretare, psicologicamente, il processo di seduzione psicopatica. Quella che inizia come una relazione romantica, progressivamente si trasforma in un pericoloso legame di dominio. L’uomo del film assilla la protagonista facendola sentire desiderabile e speciale; premure e regali, tuttavia, hanno un prezzo. Per esempio, le regala un costoso orologio chiedendole di guardarlo e pensare a lui ogni giorno a una certa ora e finisce con il controllare i suoi pensieri, i  suoi sentimenti e la sua sensualità. Sexy e intrigante all’inizio, con il tempo si spinge verso atti sessuali perversi che a lei creano imbarazzo; alza il tiro sempre di più fino a trasformarla in un burattino nelle sue mani. Fortunatamente, Kim Basinger realizza tutto questo e prende la fuga prima che sia troppo tardi. Nella vita reale, però, non tutte le donne sono così fortunate."  Ed in genere solo il films hanno un lieto fine, nella vita normale, no.

Oddio, è tutto da dimostrare che l'aver cambiato molte partners a meno che non si tratti di numeri esagerati perché uno alla fine può anche essere sfigato e non ne becca una adatta manco a pagarla. Manco l'aver provato le più  strane e strambe posizioni sessuali sia il sintomo serio di una psicopatia.  Magari nel suo paese si, da dove vengo io no e pure dietro molte ricerche scientifico-psicologiche e prese d'atto dei comportamenti attuati dalle persone nella vita normale (1234,..) La monogamia è una invenzione umana data forse dal bisogno di possesso, dall'incapacità di gestire i propri sentimenti. Perché nei tempi antichi era più facile prendersi cura della prole di una sola donna, o per gelosia. Per tagliare la testa al toro è stata attribuita a voce di dio e così è diventata pure legge in alcuni stati ancora punibile con la morte se messa in pratica da qualche pulzella. Il punto vero della questione è che le nostre società sono completamente impreparate alla gestione del poliamore. Non viene insegnato né da un punto di vista morale, né da un punto di vista legislativo e va a finire che la quasi totalità delle persone è del tutto incapace nella gestione di una vita così. Già parlare di sesso estremo o di SM alla gran parte delle persone è difficile (anche a chi crede di farlo), affrontare anche questo e la gestione di rapporti plurimi è praticamente impossibile. Non ci provo, non voglio. Ho il mio metodo, funziona e per quello che mi riguarda, potete attaccarvi al "lilli del lallo" o a qualsiasi altro "lilli". E' un argomento che non ho minimamente intenzione di toccare.

I comportamenti psicopatici calati nel vivere di tutti i giorni. Se ci fate attenzione, ne trovate a camionate.
Mi "frego" un articolo dal Blog "L'arte di salvarsi", lo modifico in un'altra versione e pure nei due sensi: Chris/Tina (psicopatic@) dà finalmente l'appuntamento a Maria/Giuseppe (con la voglia folle di buttarsi), in un luogo X, tranquillo e dove si può chiacchierare ma anche la possibilità di passare ai fatti. Dopo aver chiacchierato e preso il caffè decidono di andare in stanza. Il primo incontro è molto interlocutorio ed effettivamente non succede poi un granché di estremo quindi vanno a fare due passi. Sul fiume ci sono delle paperelle e Cris/Tina le guardano affascinate nei loro comportamenti. Si nota anche una coppia di Aironi cenerini. Alla vista degli animali, osservando le reazioni di Cris/Tina, Maria/Giuseppe esclama: "Oh che meravigliosa la natura e gli animali" e l@ guarda con due occhioni teneri ed affascinati. "Ti piacciono gli animali?" esclama Chris/Tina?
Maria/Giuseppe risponde di si: "Sono meravigliosi, abbiamo tanto da imparare da loro". Li finisce il discorso fino a che al lavoro, a Cris/Tina nascono due coniglietti a pelo lungo a cui mamma non da latte. Così invece di portarseli a casa, li lascia tranquillamente morire. In fondo non è incluso nel contratto o nelle competenze e quando Maria/Giuseppe chiede del perché questo comportamento Cris/Tina risponde semplicemente che si tratta della legge della natura,  che queste cose succedono e c'è poco da fare. Vorresti forse che diventassi "mamma" coniglia?
Sostituite pure gli animali con la il "care", con il dialogo, con la verità da confessare comunque e che nel caso non c'è mai. Con quello in cui siamo passati attraverso durante la vita che in qualche modo ci ha segnato e ne farete delle montagne. Peccato che uno stato di disagio o di sofferenza di situazioni pregresse sono CONDIZIONI e non GIUSTIFICAZIONI per quello che facciamo e per come ci comportiamo. Il resto ve lo potete leggere nell'articolo originale se vi interessa.


Per quello che riguarda gli psicopatici, ci metto solo del mio (per quello che può valere), ma  a me basta per proseguire.
  • Queste persone hanno delle relazioni ma le intendono per come vogliono loro, per quanto intendono farle durare e fintanto che hanno interesse a farle durare. Come diceva una pantegana: è questione di priorità. In effetti non fa una grinza ma è la loro. Le vostre priorità (o che fine farà il vostro culo dopo 30 vergate) non è roba che gli tocchi. "In fondo l'hai voluto tu no?" ;) 
  • Non hanno una morale ed è vero. 
  • Nessun senso di responsabilità se non dimostrarne uno a chi fa comodo loro al momento. Sempre una questione di priorità.
  • Sono bugiardi patologici. Hanno una faccia standard e quella usano. Sono capaci di raccontare qualsiasi cosa con la massima naturalezza e renderla credibile. Arriveranno a negare perfino l'evidenza davanti all'evidenza.
  • Si sanno comportare spesso e volentieri, sono dei maestri nella farsa. Non avendo emozioni se non attacchi di rabbia (Sir Embolos), riescono a mascherarli benissimo fino a che non vengono toccati nei loro interessi.
  • L'affetto per loro equivale all'attaccamento di un bimbo verso un gioco e quando è stanco, lo rompono. 
  • Non essendo in grado di provare sentimenti, cercano di supplire con il piacere fisico. Sono disposti a tutto per quello che è la loro forma più alta di soddisfazione accompagnata da una continua ricerca di riconoscimenti pubblici per quanto sono bravi, belli e chi più ne ha, più ne metta.
Nella vita reale per quel che ho visto e vissuto in questa nazione, le donne (prima sane), se non sono messe peggio dello psicopatico che vanno a cercare, dopo lo diventano. Alle volte per storia vissuta sono loro le manipolatrici. Vogliono quello che vogliono e lo ottengono, costi quello che costi perché semplicemente loro sono così (da Breve esercizio di immedesimazione per comprendere perché gli psicopatici vi scelgono):

Provate a immaginare di non avere una coscienza, di non coltivare dentro di voi alcun senso di colpa o rimorso. Immaginate che nulla di ciò che fate vi soddisfa pienamente; che il benessere altrui e persino dei membri della vostra famiglia è l’ultimo dei vostri pensieri. Non c’è niente che v’impedisca di fare ciò che volete. Immaginate di non dover combattere contro la vergogna, anzi, di non averla mai provata in vita vostra a prescindere dal numero di azioni egoiste, dalle truffe e dai danni che avete recato agli altri. Immaginate che il concetto di responsabilità non vi dice niente. Anzi, che lo conoscete soltanto come una parola astratta e sbiadita che utilizzate – dopo averla abilmente storpiata e deformata – per uscire da situazioni incresciose addossando l’intero carico agli altri, i quali devono accettare senza discutere la vostra versione dei fatti, come dei poveracci creduloni. Immaginate che il vostro sentire è inesistente o radicalmente opposto a quello della maggior parte delle persone che conoscete e aggiungete alla vostra fantasia un’enorme capacità di camuffare ciò che siete e pensate per timore di perdere l’ammirazione altrui. Siccome la maggior parte delle persone è assolutamente convinta che avere una coscienza è ciò che ci distingue dagli animali, occultare il fatto che ne siete sprovvisti di una non vi richiederà particolari sforzi. Immaginate che nessuno dei vostri desideri, delle vostre più intime fantasie, venga frenato dai sensi di colpa o dalla vergogna; che dentro il vostro corpo circola una specie di acqua ghiacciata che bisogna essere riscaldata da stimoli diversi e costanti e che certe emozioni, sensazioni e sentimenti sono talmente lontani dalla vostra esperienza personale da strapparvi un sorriso di commiserazione per chiunque le provi… e immaginate che raramente sprecate il vostro tempo chiedendovi perché mai siete fatti così.
Ora che avete scoperto di essere individui totalmente liberi da restrizioni interne e che godete di una libertà senza controllo che vi porta a fare unicamente ciò che vi piace, quale sarà la vostra visione del mondo?
Se ogni vostra azione gentile nasconde un personale tornaconto che resta invisibile alle persone che vi circondano e se soltanto voi avete il potere di fare qualsiasi cosa, è naturale che la superbia diventi il vostro più intimo marchio di fabbrica. Già. Perché il resto del mondo è destinato a restare bloccato dalla propria coscienza “senza sapere cosa si perde”Ecco la vostra finestra sul mondo. Come sarà vissuta la vostra vita e cosa farete da questa enorme e segreta finestra? Cosa implica la vostra incapacità di sentire, l’assenza totale di una coscienza?
La risposta dipenderà da ciò che sarà dettato dai vostri desideri e dai vostri istinti più primitivi (non importa il quanto siano dannosi per voi stessi e per gli altri).

Cosa si trova all'interno di un mondo così? Persone così che non sono riuscite a far coesistere una vita "normale" ad una libertà sessuale. Più semplicemente gente che non ha una vita normale proprio perché "normale" non è. E' una contraddizione in termini. Una persona senza sentimenti, è come un ferro da stiro che non scalda. E' solo un ferro  e non stira.

Conclusione, a che serve?

Al conciliamento della libertà e dei diritti della persona al limite a cui si può raggiungere.
Alla perfetta inutilità di questo blog e di quello che scrivo, semplicemente perché chi oggi qui c'è, è già stato mentalmente modificato e chi per paura di diventare così, qui proprio non ci si approccia.
Alla perfetta illusione di essere "nessuno" in un mondo fatto di robe da usare e che non saranno mai persone in grado di cogliere l'evidenza e quindi di salvarsi.
All'educazione post cattolica o comunque inquinata dall'impossibilità di dare una educazione sessuale seria e che lascia l'illusione di poter fare da se. Nessuno si salva, nessuno può essere medico di se stesso. Quando ce ne accorgiamo oramai è tardi e non esistono vie di mezzo.  O sei nei canoni che loro considerano normali (ma in altri paese che giustamente ci considerano arretrati), oppure sei all'inferno. Non ci sono uscite. Non ci sono vie. Nessuna sfumatura di grigio. Tutto bianco o tutto nero in una catarsi dell'umanità che rasenta l'inverosimile verso un solo punto di arrivo. L'autoistruzione. Comincio ad avere chiaro che il solo divertirsi non esiste più perché questo richiede rispetto e questo qua non ce n'è più da tempo. Solo l'io sono così e se non ti vado bene ciao. O ti adegui oppure scappi.

Ti guardi intorno e vedi l'amico che siccome la sua lei passa un periodo di merda e lui non si diverte più, cambia partner come cambia le mutande la mattina. La nuova è tutta contenta d'aver preso il suo posto in ginocchio. Scopa e si diverte come una pazza forse convinta che a lei non succederà o più facilmente, fintanto che anche lei non si sarà stufata e lo manderà a fanculo con un click.
Avere soldi per fare tutto quello che "c'è da fare", non averne nessuno per la famiglia o per i figli, qui è tutto normale ma di normale non c'è assolutamente niente. Qui tutti conoscono solo il divertimento, la parola "amante" che presuppone amore e per estensione, rispetto, è stata completamente cancellata e se si presenta l'occasione di qualcosa di più divertente, di più eccitante od il bisogno di tornare alla normalità sia semplice sopravvivenza allora di nuovo click. Drammaticamente sono solo "sono amanti che non possono amare" e non c'è niente altro. Sono non-persone o sub-persone che riescono benissimo mascherarsi dietro al SM perché è intrinseco che durante il "gioco" l'uno controlli una "cosa", un oggetto. Alle volte è proprio il gioco stesso che le trasforma magari in mobilia o in robi inanimati appesi da qualche parte.
Scelgono i partner in base a criteri da supermercato e ne faccio una breve lista per quel che mi ricordo.
  • Sei figo?
  • Sei in grado di sbattermi per delle ore?
  • Sei bravo?
  • Sei comodo? Nel luogo giusto dove non mi stanco ad arrivare.
  • Sei tranquillo e non rompi? Ti muovi quanto ti si chiama, altrimenti silenzio.
  • Sei adulatore? Così mi sento una regina e non una rifiutata per tutta la vita. Quindi adulami più che puoi.
  • Sei single? Non mi voglio rompere le palle per chiamarti o per trovarti. Insomma o tu ti adatti a me o non se ne parla.
Erano cose prima del gioco e lo saranno ancora dopo. Evito di scrivere tutti quelli che poi sono anche fattori di alto rischio tanto è inutile e se vi fate del male è pure meglio. :) Da queste condizioni sono nati appunto i codici a barre ed i vari quiz di ricerca partners sui siti a tema con liste di affinità. Altrimenti si parte da subito da queste condizioni e se non rispettate ci sono le dilei foto esplicative del tipo: sceglimi che anche se ho 40 anni sono una strafiga non si vede? Il mercato delle vacche alla fiera internazionale di Parigi è una barzelletta al confronto. Non volendo fare torti a nessuno, vale anche per il mercato dei tori, stesso posto.
Il punto è che così trovate solo uno come voi (o peggio), e nel caso specifico, essendo un maschietto, disposto a godersi la parte divertente fino a che dura. Della serie: me la da, mi diverto, m'importa un corno che è pure fica ed altrettanto disposta a tutto. Non vorrei dirvelo ma per la maggior parte degli uomini questo è il paradiso e saranno disposti a "vendere la mamma" pur di infilarcisi.
La cosa più assurda nelle cervellotiche valutazioni delle signore e dei signori che "ti" leggono in rete, è quando tu commenti con un magari: "Non si fa, così tu bari perché... " ridendoci anche su come si farebbe tra amici in compagnia, le dee e gli dei che lo leggono, vien tradotto come un: "Sei un saputello". "Annate a morì ammazzati". Ecco. :)

Nel giro di pochi anni se non mesi, ha perso di conseguenza ogni significato la parola "legame" e "appartenenza" quasi che il primo sia solo relativo al cordame e l'uso che se ne fa e l'appartenenza ad indossare un collare o ad uno status e non a un sentimento. In altri casi c'è il cartello "appartengo" equivale a quello di "attenti al cane" con una piccola differenza. Il rapporto con il cane il genere è molto più appagante che con la scatoletta vuota umana di turno anche solo per fare quattro chiacchiere. Spesso e volentieri la tipa ha un rapporto con un fantomatico mr X che non si sa da dove venga, dove vada e che ovviamente non vuole mettersi in gioco che ci tiene ad essere credibile. Quindi niente confronti, zero sputtanamenti.  Lei invece con la targhetta si sente importante. Alle volte scodinzola pure e diventa a tutti gli effetti, una posseduta ma a lei manco gli esorcismi le fanno più niente, l'omonimo film, come disse il Nuti, "mi fa una sega".
Il passo successivo è la serie di foto da mostrare in internet con le varie posizioni di rito ed i "segni" ed anche questo è un cartello: visto quanto sono brava? Poerella, è in genere il tipo dietro che può ringraziarti di quanta pubblicità gli fai. Ah, non importa che le foto siano pubbliche, basta che le mandi a lui e saprà farne buon uso state tranquille.
Sta di fatto che non è bello quel che è bello ma quello che piace, quindi se a lei piace così, a chi gliene frega? E' maggiorenne e vaccinata e la vita è la sua. E poi dai, qualche bella foto messa in mostra su un social, fa sempre piacere no? E' una che oggi è troppo giovane per aver vissuto sulla pelle cosa costi davvero l'eguaglianza di sessi del prima e del dopo. Si trova davanti un mondo che ha idealizzato, che in fondo è divertente ed è pieno di giochi di sesso e non si rende conto che è lei il gioco nel senso più basso e degradante del termine.
Echetipare!

Mi frego un articolo dal Blog. l'arte di salvarsi e lo modifico in un'altra versione e pure nei due sensi è: Chris/Tina (psicopatica) dà finalmente l'appuntamento a Maria/Giuseppe (con la voglia folle di buttarsi), in un luogo X, tranquillo e dove si può chiacchierare ma anche la possibilità di passare ai fatti. Dopo aver chiacchierato e preso il caffè decidono di andare in stanza. Il primo incontro è molto interlocutorio ed effettivamente non succede poi un granché di estremo quindi vanno a fare due passi. Sul fiume ci sono delle paperelle e Cris/Tina le guardano affascinate nei loro comportamenti. Si nota anche una coppia di Aironi cenerini. Alla vista degli animali, osservando le reazioni di Cris/Tina, Maria/Giuseppe esclama: "Oh che meravigliosa la natura e gli animali" e l@ guarda con due occhioni teneri ed affascinati. "Ti piacciono gli animali?" esclama Chris/Tina?
Maria/Giuseppe risponde di si: "Sono meravigliosi, abbiamo tanto da imparare da loro". Li finisce il discorso fino a che al lavoro, a Cris/Tina nascono due coniglietti a pelo lungo a cui mamma non da latte. Così invece di portarseli a casa, li lascia tranquillamente morire. In fondo non è incluso nel contratto o nelle competenze e quando Maria/Giuseppe chiede del perché questo comportamento Cris/Tina risponde semplicemente che si tratta della legge della natura,  che queste cose succedono e c'è poco da fare. Vorresti forse che diventassi "mamma" coniglia?

Il resto ve lo potete leggere nell'articolo originale se proprio vi interessa.

Quando sbarcate qua più o meno inconsciamente dovete tenere ben presente che le barriere difensive contro megalitiche teste di cazzo di tal natura, le ho oramai alzate da tanto tempo e adesso il tentativo di arenarvi su lidi che non vi sono consoni, cerco di stroncarlo alla radice. Valuto il vostro comportamento, quello che dite e poi quello che fate e nel caso più comune, vi rispedisco all'inferno d cui siete venute. Non è cattiveria e non è scritto con cattiveria. E' autodifesa. Io non vengo a rompere le palle a voi, voi non venite da me. Se ci venite preparatevi a provare che avete deciso di cambiare stile di vita perché da qui non si passa. Se mi tirate una "palata", la "riprendete". Non porgo nessuna altra guancia. Se siete persone tossiche, non ho bisogno darsi da fare per fare addirittura peggio di così. Una vita che è abbastanza bastarda per conto suo e non ha bisogno di nessun contributo. Se avete bisogno di una mano, dimostrate di apprezzare e recepire quello che vi viene dato. Se avete solo bisogno di essere illuse, maltrattate e scopate in ogni modo possibile, sarò felicissimo di darvi la lista dei contatti giusti in modo che possiate trovare la vostra più vera e sincera felicità. E figuratevi se vi fermo! :)

Solo che per capire tutto questo ambaradan, prima bisognerebbe tentare di capire i vostri comportamenti e qui si incagliano un po' tutti.

Fino a che queste cose le fai quando sei giovane, allora va bene. Ci si vuole solo divertire, siamo tutti un po' presi da una sessualità così, un po' spinta ma poi no perdinci, si dovrebbe crescere ed uscire dalla spirale involutiva. Non vi prende più nessuno se non "un@" di voi. Non avete semplicemente speranze che trovare un@ di voi e li finisce.
"Il fiore perfetto è una cosa rara. Non sarebbe una vita sprecata... etc. etc." E' che il fiore perfetto non esiste sopratutto tra diverse centinaia di fiori che nascono marci fin dal momento che germogliano e ho smesso di cercarlo. Se invece viene letto come il tentativo di migliorarsi continuo ed è per questo che seguito a scrivere altrimenti sarebbe inutile anche questo. Fissare i pensieri per come sono, in quel momento della vita e tutto qua. Alle volte mi sveglio e mi dico che se "destino" vuole, ce ne fosse una oltre ad essere interessata a situazioni estreme, avesse anche l'orgoglio di voler dimostrare d'essere davvero diversa. Qualcuna in grado di farmi cambiare idea e non finire nel solito bidone della spazzatura indifferenziata che manco il riciclo è possibile. Oramai son talmente deviate o talmente "bimbe" e drammaticamente irrecuperabili che non v'è alcuna possibilità salvarle. Semplicemente son vite perse.

Così mi levo dalle palle in meno di un batter di ciglia. :)

domenica 14 maggio 2017

Perché a molti deve essere spiegata pure l'acqua calda ma non reggono il confronto?

Premessa. Ultimamente leggo parecchi articoli senza né capo, né coda. Pare quasi impossibile che si debba per forza ribadire dei concetti che dovrebbero essere chiari per chiunque o quasi abbia un minimo di istruzione o che comunque abbia la capacità di riuscire nella vita a fare 2+2. 
Indipendentemente da come lo si fa e con chi, il principio di base dovrebbe essere credo, sapere cosa si fa e perché ribadendo il fatto che ognuno ha la libertà ed il diritto di vivere la vita come più l@ appaga.
1) Non vi è nessun ruolo, né top, né bottom, né slave, né daddy, né kitten, né quello che vi pare. La differenza tra il gioco di ruolo e "ESSERE" è la stessa differenza che c'è tra l'apparenza  e la sostanza. "L'abito non fa il monaco" vi dice niente? Né De Sade, né Von Masoch hanno mai interpretato un ruolo. Erano chi erano, punto. Possiamo parlare per giorni se non anni su cosa sia giusto o deviante in questo "essere se stessi" ma li ci si arriva solo con l'educazione e la morale.
2) Non è possibile mettere sullo stesso piano un rapporto Master/slave e dom/bottom e tutte le sue sfumature. Master padrone ma è prima di tutto maestro. Per indicare "capo" incondizionato, gli americani/inglesi usano i termini "boss" e "chief". Un maestro "insegna" qualcosa e non è formale. Non siamo sotto le armi ubbidire e basta e anche li c'è da discuterne. La domanda che molti dovrebbero porsi è il cosa non altro.
3) Il principio base del SM da Sado, Alfonse Donatien DE SADE (Sadico), e Masochista (Von Masoch), partono da due diverse filosofie di vita agli antipodi. Spero che chiunque si definisca sadico e master e dom, per lo meno abbia ben chiara quale sia la FILOSOFIA ed i "buchi" (situazioni oggi non accettabili), che questa rappresenta. Altrettanto vale per Herr Masoch che cominciò proprio dalle umiliazioni VERBALI il suo percorso di sottomissione per poi passare alla fisicità. Senza FILOSOFIA qua nessuno ha niente da insegnare e da imparare a meno che non si tratti di qualche situazione prettamente legata al sesso estremo. Per chi soffre di incapacità informatica oltre a quella di riuscire a pensare e che in genere è consequenziale alla seconda, si legga QUA le "120 giornate di sodoma" e se ha ancora dei dubbi su cosa sia lecito o meno pensare e fare e beh. Come ho già detto ad una rompicoglioni, ite a farvi ricoverare che uno bravo non basta.
4) Gioco ed appartenenza. L'unico "gioco" qua accettabile è quello di ruolo o perché sia chiaro il concetto che è il "gioco" il modo migliore per sviluppare empatia e mettere le basi di un LEGAME e quindi di APPARTENENZA che è e rimane sempre RECIPROCA.
5) Poi c'è la libertà di fare e dire quello che ognuno desidera, sente o crede come un vecchio amico scomparso in tenera età e che un giorno disse ad una pulzella: "Vuoi venire a vedere la mia BMW nuova"? E lei accettò, uscirono dalla discoteca e all'auto esclamò: "Ma questa è una 500"! Così lui le rispose: "Io la chiamo come mi pare". :)
Parlando di SSC ecco un bel video che mi è arrivato per whatsapp e che dovrebbe farvi riflettere perché davvero spesso mi domando cos'è che non capite? E' davvero possibile che non capiate e non siate in grado di distinguere cosa non funziona e che il consensuale non basta?


Ve ne sono altri di articoli in merito è, su "Donnamoderna" c'è questo corredato da un video mentre l'altro è stato rimosso da utube. Insomma, vi fate un sacco di seghe mentali per andare su fetlife quando volendo, potete avere la benedizione di Dio.

6) Una teoria appena tradotta e pubblicata sul sito L'arte di salvarsi e che vi invito di andare a leggerlo tutto e da cui estrapolo alcuni passi:
"Freud osservava che il desiderio infantile per eccellenza, quello di crescere e diventare grande, era assente nei soggetti perversi ... e aggiunge che in questa categoria di bambini persiste la voglia di giocare, ipotizzando un modo di sfuggire all’ineluttabile crescita e al conseguente abbandono della posizione infantile.
...
La festa sadiana è caratterizzata precisamente dal miscuglio: in lei si riuniscono indiscriminatamente religiosi e laici, nobili e plebei, giovani e vecchi, parenti stretti, animali, ecc.. Si provano elaborate rappresentazioni teatrali con il compito di infrangere la maggior quantità di tabù, leggi, precetti e pregiudizi possibili.
...
Freud rileva chiaramente di non essere un caso se alcuni dei feticci più comuni abbiano a che fare con l’intimo o le scarpe femminili. Questo perché lo sguardo del bimbo curioso segue un percorso che va dal basso verso l’alto, cioè, dai piedi fino ai genitali femminili.
...
https://www.facebook.com/psicologia.applicata/
L’estetica come incessante ricerca del bello è, diciamo sempre, un tratto molto caratteristico nei soggetti perversi e alcuni di loro hanno una considerevole dipendenza dagli esseri e dagli oggetti belli, i quali sembrano funzionare come una rassicurazione nei confronti dell’angoscia. Tuttavia, qui ci interessa una determinata angoscia: l’universale angoscia fronte al destino ineludibile che aspetta a tutti noi, ossia, la morte. L’angoscia verso la morte spesso si presenta dissimulata nel timore di invecchiare e, di conseguenza, perdere la freschezza, la galanteria e l’avvenenza della gioventù. Questo timore esagerato della morte e della decrepitudine sono accentuati in questi soggetti perché, come abbiamo visto in Don Juan Tenorio, i soggetti perversi – ammettiamo provvisoriamente che i libertini siano perversi- vivono nel continuo terrore di essere puniti con la morte per i loro crimini reali e immaginari, poiché la morte per loro sarebbe anche la realizzazione dell’altro destino che a tutti ci aspetta, quello della castrazione.
...
Nei soggetti perversi riscontriamo, come abbiamo visto, l’arresto e il retrocesso per quanto riguarda la castrazione, mentre il libertino sembra aver sostituito la madre per la serie equivalente a  “tutte le donne” oppure a “tutti i piaceri”, il che segna una forte identificazione con un padre primordiale, perché possessore di uno sciame di donne. Il Grande Scopatore, L’Uno Incomparabile, Il Padrone, ecc. sono tutte raffigurazioni del ruolo che molti perversi immaginano di giocare e che contiene la radice del sentimento di superiorità e di sufficienza che usano per vantarsi.
...
Il bello per un perverso è, quindi, l’opposto del castrato e, per essere ancora più precisi, essendo il contrario del castrato, il bello è colui che meglio serve a mascherare o dissimulare, nato per produrre fascino. Non è un caso se la parola “fascino” proviene dal latino fascinum, membro virile. Quindi, in qualche modo, ciò che rapisce e incanta il perverso deve possedere un pene."

https://www.facebook.com/psicologia.applicata/
Dal mio personale punto di vista l'incapacità di recepire delle cose ovvie per un adulto per cui c'è sesso e sesso, sentimento e sentimento, rapporto e rapporto, vedo e leggo in molti soggetti che bazzicano siti a tema, una totale mancanza di questa cognizione. Non è mai colpa loro. Loro sono adulti, cresciuti. Loro sono quello che sono. Si comportano alcuni come bimb@minchia o come webeti all'ennesima potenza ma non lo vedono e non lo ammettono e l'assunto sopra riportato fa semplicemente acqua da tutte le parti. Loro non si interessano da dove derivi la parola fascino a meno che "tu" non glielo chieda e fingano di essere informati magari andando a cercarne il significato nel momento stesso in cui poni loro la domanda. Fascino è semplicemente qualcosa che ammalia e che attrae dell'altra persona. Non importa cosa ma deve farlo. Non si pongono il problema perché il problema semplicemente non c'è. Prediligono persone con le loro stesse ridotte qualità intellettive in cui conta semplicemente l'appagamento dell'istinto e del desiderio immediato. Non possono essere scoperti nella loro basilare istintività che per dio ci deve essere ma semplicemente è ridotta al tutto e non c'è niente altro che questo. Pulsioni accompagnate costantemente da un abnorme egocentrismo per il quale il confronto non esiste ma è accompagnato ad una costante denigrazione dell'altr@ tentando di ridurl@ all'inutilità.
Questo "mondo" si è arricchito di questi soggetti attraverso la proliferazione dei siti a tema in cui si stimola fortemente l'egocentrismo, la forte spinta a mettersi in mostra attraverso foto, racconti, feste, raduni e tutto quanto si possa immaginare. Entrare in un sito oggi significa spesso sottoporsi ad un totale lavaggio del cervello.

venerdì 17 marzo 2017

Urami? Naaaaaaaaaaaaa

"Un acquazzone impartisce i suoi insegnamenti. Se la pioggia vi sorprende a metà strada, e camminate più in fretta per trovare un riparo, nel passare sotto alle grondaie o nei punti scoperti vi bagnerete ugualmente. Se invece ammettete sin dall'inizio la possibilità di bagnarvi, non vi darete pena, pur bagnandovi lo stesso. La stessa disposizione d'animo, per analogia, vale in altre occasioni." Yamamoto Tsunetomo

Chiacchieravo stamani con il mio amico e esce fuori un cos'è, 恨み "urami",  rancore? Non siamo ai tempi di Yamamoto Tsunetomo, non siamo fanatici. lo spirito del guerriero è altro che quello descritto nel suo "Hagakure" ed il fanatismo tipico della società giapponese. C'è una ragione per cui non amo Nichiren ed il suo buddismo. Mi tengo fuori il sutra del loto ma tutto il resto o quasi, lo butto via. Il fanatismo è fuori dalla mia portata così come l'odio, il rancore, la gelosia, il bisogno di "possedere" qualcuno o qualcosa per sentirmi più uomo. Il bisogno di esporre trofei, il numero delle pulzelle che non sono cose. La qualità degli oggetti per giocare, il saper legare o l'andare ad una convention. Mi ci hanno invitato, ho sempre detto no.
Così nel mondo alla rovescia dove per ringraziare un tassista per avervi aperto la porta dell'auto, gli dite: "Spiacente" (per averlo fatto alzare a fare quel gesto), o non chiedete informazioni su dove sia un luogo perché si sentiranno in dovere di accompagnarvi infrangendo il loro regolamento, così qui rancore per cosa? Cattiverie subite forse? No. Per le cattiverie come ho più volte scritto, è sufficiente far poco, quasi niente se non ascoltare solo se stessi in quel momento. Per l'amore, quello vero ma nel senso più generalista del termine, bisogna far attenzione e pensare alle conseguenze.

"Nel mondo quelli che sono disposti a impartire un insegnamento sono molti; quelli che lo ricevono con piacere, invece, pochi; ancora meno, poi, quelli che adottano l'insegnamento ricevuto." Yamamoto Tsunetomo. Roba di quattro secoli fà è, e guardate quanto è così attuale.
Quando vi postai la targa dell'alluvione di Firenze chiedendovi cosa fosse, nessuno ha risposto. Cos'è, un ricordo? None, è un insegnamento. Qui è già arrivata. Qui potrà tornare con particolari condizioni. In altre di meno o di più ma qui è già arrivata. E' l'esperienza che si tramanda ma molti non ci pensano. Vedono i cartelli ed esclamano: "Oddio quanto era alta ma li si fermano". Immagazzinare le esperienze e condividerle è questo il messaggio, è questa la ragione di essere qui.

Dieci anni fa circa, ci crediate o no dall' "alto" della mia figura, andai ad una banca famosa a fare accordi per conti correnti e l'e-commerce. L'accordo lo feci eccome ma chi l'ha poi adottato? Nessuno. Anzi molti mi risposero chiedendo cosa fosse l'e-commerce e cosa servisse e molti continuarono con le loro attività senza "ascoltare". Cos'è l'e-commerce oggi chiedo a voi? Tutti lo sanno, molti lo utilizzano per tante cose. Eppure, lettera morta. Ne ho tanti e troppi di questi esempi che fanno esperienza e che dovrebbero far riflettere prima di pagarne il conto. Non c'è rabbia, non c'è niente altro che serenità in quello che scrivo ma anche tutta la forza e la profondità di quello che sento.
Però vorrei che capiste cosa succede. Quando qualcuno "ruba" il tuo tempo o i tuoi sentimenti falsificandoli, fa qualcosa che è difficile da spiegare. E' come il ladro che ti entra in casa e spacca tutto magari per portarti via un ciondolo che ti ha regalato nonna o che addirittura proviene dalla tua famiglia da più di tre generazioni. In quel ciondolo c'è lo "spirito" dei tuoi antenati, la forza di chi l'ha indossato. E' "quasi" un Kami come la Katana, la spada samurai. E' l'anima stessa di te e della e della tua famiglia. Non c'è prezzo che valga il corrispondente valore commerciale. Puoi riparare le porte che ti hanno sfondato, i mobili che ti hanno rotto. L'assicurazione può coprirti il valore commerciale di quello che ti hanno rubato ma NIENTE può renderti indietro il valore affettivo e morale che c'era dentro quel ciondolo.
Ebbene, quando "rubano" il tuo tempo o i tuoi sentimenti, fanno qualcosa di simile. Si fregano la tua essenza più profonda (sempre se ce l'hai è), e nessuno te la rende. Manca un pezzo di te. C'è un buco dentro incolmabile perché veramente non c'è modo di riempirlo. Puoi ignorarlo, puoi far finta di non sentirlo ma li rimane. Ecco, chi lo sente è perché in qualche modo ha la sua integrità che un@ stronz@ di qualsiasi sesso o età, ha volontariamente rotto per proprio comodo o interesse.
Difficile da capire? Questa è la spiegazione più semplice che riesco a dare parlando di zen e di "furti". C'è un bellissimo video che ho già postato sulla pagina e che rimetto qua, spiegandolo però.


L'avete visto si? :) Ecco, noi non siamo monaci "mal" guidati. Lui dovrebbe dare l'esempio e non lo fa. E' come le persone comuni. Arriva il cane, l'imprevisto, il fatto nuovo che ti entra in casa e nella vita e per levarselo dalle scatole lancia la palla fuori dal muro così il cane si spappolerà da qualche parte lungo la montagna. Poi ci ripensa e pure lui ruzzola, sapete, il Karma immediato e pentitosi, recupera il cane che pur apparentemente messo male, riprende la vita e ci dice che se ci pensi bene, c'è il modo per continuare la tua vita ma con la presenza nuova che non solo non fa danni ma da anche amore. Sincero, senza compromessi. Ecco. Questa è la lezione per tutti i superficiali o come si chiamano oggi, i narcisisti. Più spezzate, meno avete. Più non meditate, più perdete. Vi perdete il meglio che il "Tai Chi" da soli vale niente. E' arido e vuoto come mantenete nello stesso modo la vostra anima. E' a voi che spetta la scelta di cosa e CHI volete essere. Se aprire l'anima ed il cuore al mondo o se lasciarlo inutile per le vostre misere, personali cose. Infine e non ultimo: se buttate giù un cane poco male. Magari non torna ma se buttate di sotto la solita tigre, poi vi passa ;) .
"L'avidità, la rabbia e la stupidità vanno sempre insieme. Quando nel mondo accade qualcosa di male, se osserviamo con attenzione, vedremo che è in relazione con queste tre cose. Se guardiamo ciò che vi è di buono, ci accorgeremo che non manca di saggezza, umiltà e coraggio." Yamamoto Tsunetomo 
Riflettete su quanto ho già scritto in questo post. L'avidità di tenersi quello che si ha. La rabbia che distrugge tutto quello che a primo tiro, infastidisce e la stupidità di non fermarsi a capire e trovare una nuova armonia. :)

Namasté

mercoledì 15 marzo 2017

Messaggio in codice

Ogni ulteriore considerazione rimane superflua. Mantengo sempre le promesse. :)
Pensa che sei una persona cresciuta e che dovresti aver capito da un pezzo che i draghi esistono. E' il resto che ti sfugge. Beh, mettiamola così, ricordi la frase di Gesù di Nazareth sulla trave? Ecco, visto che tanto, tanto qua ci piace giocare con le parole, quale che fosse la ragione linguistico popolare, non so. Forse perché l'italiano è la nostra lingua e lo capiamo dal latino in poi senza troppi giri di parole, che ci gusta parecchio inventarsi le cose o renderle più "forti" senza che per questo vi siano ragioni più o meno nascoste o chissà quali costruzioni mentali o deduttive. Mettiamola così: è per rendere la frase più efficace e pastosa. Per ciò te la ridico in tono "paesano" che tu conosci anche troppo bene: "Non ti sforzare di infilare una pagliuzza nell'occhio del tuo nemico, pensa piuttosto alla trave che ti ha già infilato nel culo!"

martedì 7 marzo 2017

Per la festa della donna contro TUTTA la violenza.

Mi è stato chiesto di diffondere un post, ed eccolo qui. Ho parlato con l'amica Stregatta De Blanc e l'ho modificato. C'è sempre la solita limitatezza italiana in cui violenza è SOLO maschile sul sesso più debole. Non è così. Cercando narcisismo patologico in inglese, escono tutte le casistiche, in italiano NO. Siamo solo NOI uomini ed è sbagliato. Profondamente sbagliato. Ci sono donne che uccidono uomini e per facilità, come "noi" facciamo con loro, uccidono bimbi e figli. Non cadete nell'inganno. Non c'è via per la pace, la pace è la via. - Dalai Lama
La violenza non è solo fisica.
La violenza è:
• Tu non esci
• Dammi il telefono
• Togliti quel rossetto
• Quella gonna è troppo corta
• Così sembri una puttana
• Lava i piatti
• Non vai da tua madre
• Le tue amiche sono poco di buono
• Stai zitta
• Non vali niente
• Tu non lavori pensa ai figli
• In palestra no
• Non combini mai nulla di buono
• Non starti vicino nel momento del bisogno, ma pretendere che tu ci sia sempre quando ha bisogno lui
La violenza è lui :
• Che grida
• Che ti spintona
• Che ti tradisce
• Che ti umilia
• Che non si prende cura della famiglia
• Che non ti fa mai un complimento
• Che il sesso è un obbligo
• Che decide lui
• Che ti imbarazza
• Che ti guarda e tu hai paura di parlare...
***La violenza è quella che ha ucciso 
• Tu non esci
• Dammi il telefono
• Con chi stavi parlando
• Dove vai tutto agghindato?
• Aiutami, buono a nulla.
• Stai sul divano e non muoverti.
• Non vai da tua madre
• Chi sarebbe quella tipa li?
• E stai zitto che dici solo cazzate
• Buono a nulla.
• I tuoi problemi son niente in confronto ai miei.
• Dal tuo amico, no.
• Non combini mai nulla di buono
• Non starti vicino nel momento del bisogno, ma pretendere che tu ci sia sempre quando ha bisogno lei.
La violenza è lei:
• Che ti ignora.
• Che è sopra ogni cosa.
• Che tradisce tutto quello che dice.
• Che pretende e non da.
• Che ti adula per ingannarti.
• Che il sesso è solo lei.
• Che quello che lei decide è legge.
• Che ti dimentica.
• Che vuole cura ma solo per se.
• Che ti butta via come il peggior straccio.
***La violenza è quella che ha ucciso 

• Io Ci Sono • No Alla Violenza •
DIFFONDI

La violenza è anche in quella "troppa cura" che mostra verso di te ma che ti rinchiude in una gabbia di dipendenza affettiva e fisica annullandoti inesorabilmente giorno per giorno facendoti sentire inett@, inutile, incapace di autonomia, malat@. E' anche in quella subdola, continua e lenta manipolazione che ti convince che tutto quello che "senti" non è vero, che te lo stai inventando, che hai capito male e che sei tu quell@ sbagliat@. La violenza è in quella facciata di normalità che tutti vedono e che ti impedisce di essere credut@ e ricevere quel sostegno di cui avresti bisogno.
Il primo passo per uscirne è "io esisto ed esisto senza di l@i". Io non sono sbagliat@, io vivo, sento, amo, credo, confido, ci sono e amore e cortesia, è essere ricambiati con sincerità e presenza, lealtà.
Il secondo: "Aiutatemi ad essere liber@ perché so che l@i non lo permetterà" e ognuno di noi come amico, parente, genitore, conoscente, vicino di casa, insegnante, collega di lavoro.

Ognuno di noi come essere civile ha la responsabilità di fermare tutto questo.



martedì 21 febbraio 2017

Azioni e reazioni, possibili conseguenze.



Il bello è che pensavo di essere io a non esistere e invece dice proprio che sei "tu" quella che non c'è, che finalmente ho imparato a riconoscere come malata di disumanità per poi riuscire ad individuarne i sintomi in tutte le altre.  Mi fa pensare a tanti anni indietro in cui demmo la collaborazione a tentare di fare uscire i drogati dalla scimmia. Precursori sai com'è. Ecco, vedevano in tutti quelli che transitavano di qua, l'occhio "sbagliato". Quello che si sparava pere all'insaputa del mondo che nemmeno i raggi X avrebbero potuto far meglio.
Poi passavamo davanti alla Certosa di Firenze ed il "capo" diceva: "Ma cos'è quella che prima non c'era? Deve essere un'allucinazione!" Scherzi del cazzo ma ci facevano ridere che fa sempre bene quando alle volte rischi la pelle. Vedevamo allucinazioni ovunque e facevamo a spararla più grossa per riderci su. Adesso, nonostante il graffio profondo nel disco in vinile che è la mia vita e quando la puntina arriva li, tutto salta ma riesco di nuovo a riderci ancora.
Così prima di scrivere sta roba ho ripensato diverse volte l'insegnamento:  "Prima di parlare, lascia che le tue parole passino attraverso tre porte. Alla prima porta, chiedetevi: "E' vera"? Si. Alla seconda: "È necessaria"? Si. Alla terza "È gentile"? La verità è non sempre è "gentile" ma è la verità. Si beh, non è buddista propriamente ma di un musulmano di nome Jalāl ad-Dīn Muhammad detto Sufi (Turchia, 1207-1273), e che "stranamente" aveva un modo di pensare molto zen ed è quindi stato "adottato".

Mentre l'amico XXX seguita a far passare sul suo profilo qualcosa di molto simile a quello che ho fatto passare io qui un anno fa, giovedì sera stavo tentando di far vedere la partita a mamma e provavo a trovare il file SKY,  me ne esce uno con un SL-qualcosa e che ho aperto quasi con stizza esclamando: "E che cazzo è sta roba"? Che non trovavo quello giusto e mi è apparso: "Io ti ho voluto un gran bene, ma non lo stesso amore di cui parli tu". Ecco di nuovo le allucinazioni!
Eppure maremma maiala la tipa dell'amico si nikka LS e lo dico che qualcosa non torna con ste esse!!! :D :D :D
Se non era per quel blog che qui si vede a sx nella pagina di facebook, a quest'ora ero morto nel tentativo di capire cosa davvero fosse successo così qualche tempo fa, gli ho passato il link ed i contatti (nov.15 "Che cazzo ho fatto? Ho tirato a indovinare con te. Ti ho creduta. Ho pensato che ti avessero xxxxxxx con xxx e ho postato le session...). Il che dimostra che tirare ad indovinare non serve. :) "Una volta che ti senti evitato da qualcuno, non disturbarl@ di nuovo" dice "Buddha insegna" e porco mondo, ha ragione un'altra volta. Le azioni, le parole e anche i silenzi lo fanno. Non cado nella stessa storia, state tranquilli, qui di casi simili ce ne sono a decine, corredati di altrettante mail e dialoghi è che è risaltato fuori questo e viene più semplice.
Nella vita ho scavato in tanta cacca da far rizzare i capelli a un istrice (poi ve la spiego), ma qui mi fermo che non posso dire di più ma su certi comportamenti non è semplicemente umano. Ho visto gente pentirsi di quello che avevano fatto e cambiare completamente dando prova di una mutazione sincera, profonda fatta di atti e non di chiacchiere vuote.
Ora, tutta sta roba a che serve? Di sicuro non a rivangare il passato ma ogni tanto serve anche per chi è venuto dopo e per quelle che verranno e poi non è che voglio che capiscano tutti. Dovrebbe capire chi deve capire o per lo meno leggerla che alle volte più di li non si va.

"Tu" (ma alla fine è un voi), allucinazione cara, dovresti comprendere con irrisoria semplicità che nella vita non esistono le mezze persone, da qualsiasi parte le tagli o le veda. Non esistono le mezze promesse o lo sono o non lo sono così come non esistono i mezzi sinceri, basta una bugia o una mezza verità perché da sinceri si passi a bugiardi. Però è facilissimo chiedere la verità e alle volte è molto ma molto difficile sopportarla. (Chiunque voglia sinceramente la verità è sempre spaventosamente forte. Fëdor Dostoevskij)
Eppure siamo persone adulte e anche da tanto, e nemmeno che ogni cosa "ha un prezzo" nella vita dovrebbe essere difficile da capire. Alle volte la verità ci offende, alle volte ci fa riflettere, alle volte ci fa piacere. Molto dipende da cosa abbracci la verità e da come la pigliamo. Il che ci dice che qualcosa di mezzo esiste pure ma è un modo di dire e siamo nel campo delle "mezze seghe". Quelli che riducono tutto a metà o che fanno tutto male con senso ipocrita. Quelli incapaci anche nelle più piccole cose o relazioni. Quelli che non si comportano da "uomini" insomma. Ecco. :) Scommetto che nessuno si ricorda del: "Questo il gioco della verità. Mezza bugia e falsità e addio". Il vecchio prete di paese diceva a tutti la stessa cosa quando si sposavano: "Non c'è rosa senza spine" e non era possibile dargli torto.

Non esistono manco i mezzi bicchieri perché è troppo facile tagliargli in orizzontale. Ci stanno comunque sempre mezze cose e quelle poche che rimangono, si svelano per quello che sono. Prova a tagliarlo in verticale per vedere che succede :D Non ci sta dentro niente, ma proprio nulla è! :)
Così una padella e ne prendo una wok (cinese - che non si trovino pretesti per la forma), a cui basta solo fare un singolo piccolo buco perché diventi un colino e quello che c'è dentro, passi di sotto. 
Cuocici qualcosa va! :)

Ad agraria girava la domanda: "Cosa di pesa di più, mezzo pollo vivo o mezzo pollo morto"? Per gli scemi, mezzo pollo vivo... ehm. :)

Come disse tizi@?
- "Prendi un piatto e tiralo per terra".
- "Fatto".
- "Si è rotto"?
- "Adesso chiedigli scusa".
- "Scusa".
- "È tornato come prima"?
- "No".
- "Adesso capisci"?
Comunque sia non credo no, perché è mica finita li. :) Chi li pulisce i cocci, qualcun altr@ per te? Beh sappi che sugli stessi cocci che "tu" hai fatto, "ti" ci potresti fare parecchio male. Sai qualcuno invece di pulire al posto "tuo" potrebbe altrettanto rompersi il cazzo e farteli trovare dove non ti aspetti. Capita a chi rompe i coglioni. Potrebbe pure succedere che data la quantità di cocci che poi ci caschi da sola comunque. Karma né.




E' tutto semplice alla fine. Così non importa quanti mazzi di gladioli (narcisi), confezioni, distribuisci, "vendi" o regali e come li mascheri. L'odore e l'aspetto con il tempo verranno sempre fuori che una padella è una padella ed un colino un altrettanto colino ovunque gli sposti a meno che non li modifichi e questo "tocca a te" ma prima di farlo bisogna essere coscienti di chi siamo ed è difficile  se non impossibile da far capire a chi ha sempre e comunque ragione. Quelli che dicono una cosa alle 12:00 ed alle 12:05 non solo negano di averla pronunciata ma anche di essere li dove in effetti erano.

Questo pezzo ho cominciato a scriverlo venerdì e siccome me ne capitano a caso o a "fagiolo": Apre il petto del fidanzato con una sega circolare e poi lo decapita: “Un gioco erotico”: Secondo gli investigatori, la donna lo avrebbe ucciso con la sega aprendogli il petto e solo successivamente lo avrebbe decapitato, quando era già morto. Secondo la difesa, Alex costringeva Gabrielle a giochi sessuali degradanti ed è stato proprio durante uno di questi giochi che lei, presa dalla disperazione, avrebbe reagito e, imbracciata la sega presente nell'appartamento per dei lavori di ristrutturazione, lo ha ucciso". continua su: http://www.fanpage.it/ Nova? :D
A me vengono da fare le solite considerazioni un po' sarcastiche del tipo: Oh, la motosega o se prima nun c'era?

- Si ma che ci fai tu con una motosega nel letto?
- Arredi!!! Modifico gli arredi!

- Ma non era più semplice mollarlo o non infilarsi in una storia così?
- Mai! E se si fosse fatto male da solo?

- Ma scusi era lui il sub quindi è lei che deve controllare la scena, che ci fa con una sega in mano?
- Depilazione pettorale. Avevo finito la cera!

- Cos'era una dominazione dal basso?
- Si, si. Colpa sua che ha chiesto!

Porco giuda, sono le stesse "giustificazioni" del cazzo che ti inventi (vi inventate), e mo ci rido ma è roba drammaticamente seria. Hai un'idea di quanto "nulla" ci siamo scambiati dama inesistente (il corrispondente femminile di Cavaliere inesistente), nel giro del tempo in cui NON ci siamo frequentati? Qualcosa come 1300 files tra filmati, foto, dichiarazioni etc. ect. ect.. Sono dai 3 ai 5 al giorno, senza contare le due, tre, quattro chiamate al di'. Ma con chi cazzo ho parlato con mia sorella? Si in effetti il pc, il telefono ed il tablet li ha inviati da solo!
- Si, è così, questi I-phonoli sono completamente inaffidabili. Fanno tutto per i cazzi loro!
- Io? Mai pronunciata sta roba, sarà stata la segreteria automatica che imitando la mia voce, ha deciso si assumere vita propria!
- Io? Sono una santa. Hai frainteso tutto!

Psss. Lo vedo quello che pubblichi con i tuoi account fakes e mi viene da scuotere la testa. Tipico di ogni spocchioso narcisista, pensare di non essere preso in "fallo" e mi domando se i tuoi, sanno dove bazzichi mo. Perché tu mica hai smesso è. Hai solo cambiato "zona" ma seguiti a fare quello che ti riesce meglio e no, non serve scriverlo ma come nella citazione in giallo di cui non conosco l'autore, anche questo verrà a galla e come dico spesso da tanto tempo all'amico Shink scherzando: "Porto le noccioline e mi godo la scena". Fidati, le ho pronte e la mia parola è una promessa a prescindere. Il bello è che da un pezzo siamo in tanti con le noccioline pronte! :D
Qualcuno può comprare la mia casa, i miei vestiti. Può ridurmi in braghe di camicia ma NESSUNO potrà MAI comprarsi o prendersi la mia anima.

Ci sarebbe da divertirsi a fare delle comics in robe del genere, sulle storie che senti e pure sulle mie in fondo. Riderci su non sposta il problema ma per lo meno ti fa vedere il tutto in un'altra ottica. Quando le vivi e nessuno ti ha motosegato ma alle volte penso che in fondo sia pure meglio così da non vedere il porcaio ed il lerciume in cui un essere umano si riduce per difendere l'indifendibile.
Siamo perché eravamo ed abbiamo vissuto e che non si può scappare dal proprio passato, bello o brutto che sia. Non si può scappare da noi stessi. MAI. Puoi scappare da me ma non da quella che sei. Rimani lercia fantasma cara, fino a nel profondo. Ogni ricordo, momento è macchiato da qualcosa di brutto. Non vi arrabbiate lettori. Non ci sto ricascando, ma dovevo scrivere senza dare altre e diverse risposte. Ogni uomo causa seri danni fisici alla sua donna ogni 15' negli USA, ogni donna fa altrettanto con il suo uomo ogni 14':06". NO, NON E' UNO SCHERZO, poi si fanno le manifestazioni contro la violenza sulle donne. La violenza rimane la stessa, ovunque la sposti e i danni nell'anima sono peggiori di quelli fisici. "Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via". - Dalai Lama

Anche la signorina i segnali di qualcosa che non andava li ha lanciati probabilmente è che non si ascoltano. Letteralmente non si può credere dove una persona possa arrivare. Ti pare talmente assurdo che ti dici: "Naaaaaaaaaa, non è possibile" e li sbagli. Vanno oltre ad ogni immaginabile follia.

Un fantasma scrisse nel blog il 13/04/2015 un post con il titoli: "Mi manchi": "Io ti appartengo? Ti prego dimmelo ancora! Mi piace tanto sentirtelo dire... Potrà sembrare assurdo eppure l'idea di appartenerti mi rende "libera" mi sento libera di essere me! Non è facile da comprendere, questo mondo non è per tutti, lo ribadisco fortunato chi ne fa parte, ma lasciate ogni speranza voi che entrerete, perché se questo vi entrerà in circolo sarà la vostra droga, ne sarete dipendenti e mai sazi. Nelle relazioni convenzionali i bisogni sono altri magari ma qui si viaggia un metro sopra. Qui non ci sono le sfumature di grigio, spesso o è bianco o è nero. ... Magari vi tremeranno le gambe, avrete persino le vertigini, vi sentirete in balia degli eventi e avrete una fifa fottuta di cadere, avendo solo una certezza: non cadrete mai da quel filo, perché soltanto dopo scoprirete che non c'è mai stato!" Chi ha paura delle ombre, ha qualcosa da nascondere. Però se spieghi al mondo come cazzo hai fatto a disintossicarti in 5 minuti magari fai quattrini e sono quelli che contano.
C'è una bellissima definizione del mi manchi"Mi manchi". Penso sia questa la frase più bella che ci si possa sentir dire. Perché il "ti amo" implica un’univocità. Io amo te. Punto. Te lo dico. Ora lo sai. Ti puoi intenerire, ma anche preoccupare o infastidire o rattristare perché tu non lo provi. Ma il "mi manchi" significa che hai lasciato un vuoto nella persona che te lo dice. E tu, solo tu, puoi riempire quel vuoto. Come un pezzo di puzzle. L’incastro perfetto che nessun altro può essere. "Mi manchi" è come "Per essere me interamente, ho bisogno che ci sia anche tu". O. Mantovani, e se una delle tante immaginarie immagini tra i messaggi tipo quello li sopra o la, seguito da qualche decina di telefonate e si vede che ho capito male ancora. Eccome, capisco sempre male, anzi, non capisco un cazzo. Se non bastasse: se qualcun@ "ti scrive: "Mi manchi" senza motivo. In questo caso significa testualmente "Ti amo"". Devo dedurre che la "colpa" è della scuola che non ha dato la necessaria istruzione per capire quello che cazzo si scrive e si pensa e si spiega. Una volta è un errore, due volte pure e poi no, è chi scrive e dice e spiega che è un@ stronz@.


No ok, con la narcisista dopo dopo di te ma che come te, prima esige sincerità poi si incazza perché l'ottiene e i suoi problemi sono in assoluto quelli che hanno bisogno dell'attenzione del mondo. "Ho una mia parente che sta morendo, giovane sai"? (qualcosa del genere). "Oh si che lo so, ne ho sotterrati otto e ti capisco eccome"... e quella seguita con un si ma poverina, "E' un dolore che... sapessi come sto"! Ce ne fosse una che leva l' IO per 10" scarsi. UNA!
Eh? Psss, ma a fanculo quando ci andate? :)

Conviene leggerlo in originale
Il 16/03/2015 qualcuno di nuovo scritto: "Siamo arrivati in anticipo la stanza non era ancora pronta, sembrava che il tempo non passasse mai, non stavamo più nella pelle. Forse sarebbe meglio dire non stavamo più nei vestiti. Già, perché credo che tu mi abbia spogliata a tempo di record e subito dopo la tua lingua era tra le mie cosce così mi sono subito persa in due orgasmi arrivati l'uno dietro l'altro...." 
E quando lo lessi mi venne un dubbio serio uno dei tanti: Qui si parla di me. Questo è come mi sono comportato io ma non quello che lei ha sentito, quello che lei ha fatto. Come sta, questa cosa e lo dissi pure. "Non voglio che tu parli di quello che ho fatto io, vorrei che tu scrivessi cosa hai sentito tu" ma la richiesta andò fallita.
Ci sono due sole risposte visto che lei sa scrivere: non vuole esprimere i suoi sentimenti o non li ha. Cerca di capire cosa prova l'altro mentre si piazza seduta e quasi indifferente sulla poltrona dell'ingresso. Io ho spogliato "te" (sempre voi), "tu" (ancora voi) non hai MAI spogliato me e l'elenco è lungo, troppo.

Amore, sesso, lavoro, vita, famiglie, problemi, felicità, scherzi, cose serie e problemi familiari. Perfino il frigo da sostituire in una cucina che per te e tutte quelle come te, non esiste. Si, è come questa ma invece di essere BDSM, l'isola in cui il dolore della vita diventa piacere, dove non ci si può far male che SM è in definitiva solo LEALTA', FEDE, SINCERITA'. Qui non c'è solo la scoperta della propria vera sessualità, per quello basta andare a cercare i siti d'incontri care mie "belle". Chi vuole capire se è bisex, chi vuole provare sesso di gruppo. Chi vuole capire cosa si prova a stare a guinzaglio, chi vuole provare tutta quella roba che c'è scritto qua e che molti altri siti e persone, hanno copiato e fatto proprie come se fosse roba loro senza mai citare la fonte perché è meglio far credere al mondo di essere piuttosto che di divenire come tutti i sani esseri umani. Nessuno nasce imparato ma qui nascono tutti dei e con la corona già in testa e lo scettro da master e da slave in mano e al collo. In fondo mi piace. Dopo aver sdoganato sta cosa, sono riusciti a tirarci dentro cani e porci e adesso sta tornando ad essere roba per pochi o per lo meno per quelli che non si sono disgustati dalla cacca in cui sono rimasti invischiati loro malgrado.

Vorrei tanto parlare di situazioni simili ma non posso senza rivelare chi e come quindi evito e a costo di essere noioso...

Così come l' "amica" fece il calendario per la trombola e così lo faccio anche io. Stessa posizione ma il culo è il tuo.
 - "Vado a cena da quell'antipatica rossa."
 - "Ma come? Se non ti piace perché ci andate"?
 - "Si è antipatica, rossa, che schifo, mi dai la ricetta del... che così le insegno come si fa?"
...
 - "E' il compleanno di mia figlia, mi dai una mano che vorrei"?...
E come no! Non è solo un dovere, è un piacerissimo e tale era e tale rimane ma son convinto che lei non ha mai saputo chi oltre a quello, le ha preparato le tazze e tutto quanto il resto. La donna imbattibile, grande e chi è stato dietro di te nel momento in cui era giusto farlo invece di starti sopra o di fregarsene un bel fanculo e addio: chi ti conosce, chi sei? Psss... se nessuno ti passava il quanto, tu eri (ma rimani), meno di lei. Ti sei scagliata contro la medesima con una infinita serie di improperi e di offese con una "violenza" tale che nonostante le mie sfuriate, non ho mai raggiunto, nemmeno qui per dio!!!
Seguito a non capire del perché quando fa comodo  si chieda aiuto e quando invece quel comodo non c'è più, è Mastro che rompe i coglioni o ha sbagliato (ad esistere a quanto pare).

Per me, ma credo per tutti quelli sani, un@ amic@ rimane tale qualsiasi sia la sua razza, la religione o la nazionalità o ancora il suo aspetto e vado a trovarl@ felice come una pasqua che nonostante i difetti, rimane amic@, tant'è che dissi di farla finita chiedendo cosa ti fosse mai preso. Di questi tasselli purtroppo a centinaia. Sembrava quasi che la doc, mi avesse già fatto raccontare la storia. La sapeva già. Il bello è quello. Sono tutti uguali e per contatto diretto: "Sta attento che le donne narcisiste sono le peggiori in assoluto...". Cazzo, ci ha dato anche sto giro ma evito di pubblicare sta roba nel loro blog per "paura" e per non volere troppa attenzione, per non volere essere come te e quello che è stato il mio "umano dolore", appaia peggiore o più forte degli altri. Mi VERGONO di dare l'idea di essere peggio, di aver sofferto o di soffire di più degli altri. Qui c'è posto e tanto e non ci sono riferimenti a cose e a persone diretti. Non c'è niente perché tu, come PERSONA, AMANTE, AMICA, non sei, siete mai ESISTITE come d'altra parte io no? Così hai voluto così è. Scrivo a qualcuno che c'è solo nelle mie illusioni, non ad una persona reale. :)

La stessa cosa la facesti con un'altra perché ero tutto tuo. Via, sciò, raus. Via le mani dal Mastro. Ti ho sentita al telefono e le dissi di lasciare perdere. Sbagliavo, pensavo ad un embolo non al carattere falso e cattivo di ogni gladiolo. Era ed è tutto solamente tuo meno che le responsabilità. Magari non so, dal punto di vista legale conta tra lo scrivere ed il pensarlo ma all'atto pratico si può scrivere quello che non si pensa e pensare completamente diverso da quello che si scrive. Pure questo dovrebbe ricordare qualcosa! Inutile ribadire che son responsabile di quello che penso (quinques), non di quello che capite soprattutto nel modoVoi che sposate, fidanzate o conviventi, quanto ci scambiamo alla fine mica lo rivolete che se capita nelle mani dell'altro va a finire che vi tronca senza possibilità di requie e francamente sarebbe pure l'ora che non ne usciate integre. Provare sulla propria pelle quello che distribuite è una sana lezione. Indimenticabile anche perché mica hai cambiato strada. Tu seguiti nella (vana), speranza di non essere beccata.



Visto che ci siamo ci metto pure la notizia pubblicata stamane, domenica. "Porno, chiude il più grande set al mondo dove sono nate Sasha Grey e Veruca James: “Il mercato dell’hard non rende più” " che è sempre figlio della stessa madre che non smette di sfornare teste di cazzo.

"Negli ultimi tre anni con l’avvento del porno sui siti gratuiti, per una piattaforma come quella di Kink.com è stata una lotta durissima nel compensare l’emorragia di entrate", si legge. Eccoli qua. Eppure contengono solo materiale che gli è stato fornito per pubblicità o spezzoni di film e non film completi. Il che significa che gli sono stati dati altrimenti la DCMA sarebbe intervenuta dopo segnalazione e lo fa con una rapidità impressionante. Psss. Ribadisco che tutti i siti americani sono legati a questa legge, non importa se c'è una stronza che ha un logo senza averne diritti. Si, vo' preso per il culo e pure tanto. Nessuna dichiarazione vi è mai stata rilasciata se non una presentazione ed un faccio come mi pare. Capita è ma qui si riscuote quando è matura per bene. Ecco, non mi piace rubare il lavoro degli altri, non mi piace che rubino il mio. LA DIGNITA' NON HA PREZZO. L'unica cosa che avete ottenuto è farmi incazzare ancora di più. Questa è la lista dei siti.
  1. PornHub
  2. Spankwire
  3. Youporn
  4. PornoTube
  5. RedTube
  6. xTube
  7. Megarotic
  8. Shufuni
  9. MaxPorn
  10. BadJojo
  11. xHamster
  12. Yuvutu
Magari oggi siete stati tutti a Roma a seguire la convention ed ogni volta che si creano eventi così, va sempre tutto più a maiala. La gente SANA scappa o mette paletti e sta attenta a chi incontra. La prudenza non basta più. Così rimango io la testa di cazzo che fa casino e tanti fanno finta di non vedere o non capire o forse no, semplicemente non possono. Non ci arrivano, gli basta stare a pecora con qualcuno accanto e divertirsi, non importa chi e come si "gioca".

E infine l'ultima della serie: "Video hot, archiviazione vicina, pm: "Diffusi da Tiziana e dal fidanzato"". Come volevasi dimostrare. Attrice hard pentita? Voglia di apparire e poi non reggerne il peso? Non lo so. Seguito a dire che se non volete che la vostra roba finisca in rete, evitate di fare foto, di spedirle in giro ma soprattutto di cambiare idea fregandovene di quello che avete fatto. Ci sono delle persone che si trovano loro malgrado, in situazioni che poi vedono "senza via d'uscita" (onorevole, rispettabile, tutto quello che volete). Ocio che c'è una differenza tra esseri umani ed essere umani! Gli ultimi ci pensano prima di mettere qualcun altro in quella situazione. Sanno che la reazione dipende da cosa l'altr@ percepisce in quel momento e potrebbe essere inaspettata. Vai nel bosco, trovi una vipera a 2 metri di distanza. Gli esseri umani l'ammazzano per rimuovere il pericolo. Chi è umano aspetta e vede che la vipera non ha nessuna intenzione di morderti. Gli lascia tempo per capire ed andarsene che lei è lenta anche quando è calda ma appena capisce che c'è qualcuno, se ne va per i cavoli suoi e seguita a mangiare i topi che invadono altrimenti le nostre case. Avvicinati e falla sentire senza via d'uscita ed attaccherà senza pensarci due volte, iniettando tutto il suo veleno. Ebbene, la colpa è tua, non della vipera. Vale per le altre persone e poco importa se siamo in grado di pensare. In quei momenti siamo tutti sotto un effetto psicologico di ansia parecchio intenso, alle volte corredato anche di altrettanto terrore e delusione. La morale é semplice: conosci chi incontri nella vita e sopratutto mettiti nei suoi panni prima di minacciare o di fare porcate. Gli esseri umani non sono tutti uguali purtroppo o per fortuna. E' storia recente  il caso del Signor Fabio Di Lello che ha ucciso chi aveva investito la moglie e da quel che ne so, la regolare giustizia, non era riuscita a fare granché. Conviene leggerlo questo articolo molto pacato ma che fa riflettere parecchio sulle reazioni che si possono avere davanti a cotante teste di cazzo. Garantisco che molti dopo, si sentono davvero morti dentro e c'è sempre la cicatrice di cui ho parlato che rimane incancellabile.


A proposito c'è una barzelletta che mi viene in mente così senza nessuna velata offesa è, garantisco. Il marito torna a casa e trova la moglie a letto con uno e le urla: "Troiaaaaaaaaa! Sei una troia! Uno di questi giorni ti butto di sotto la finestra"!
E lei: "No amore, non lo faccio più".
Dopo qualche mese d'accapo. Il marito rientra a casa ad un'ora strana e trova la moglie a letto con due uomini: "Troiaaaaaaaaa! Sei una troia indicibile non ne posso piùùùùùùù! Uno di questi giorni ti butto di sotto la finestra"!
E lei: "No amore, non lo faccio più" e lo ricopre di baci e di moine.
Dopo qualche mese di nuovo, il marito rientra a casa ad un'ora strana e trova la moglie a letto con tre uomini e una donna. Senza fare discorsi apre la finestra e la scaraventa di sotto il V piano aspettando di sentire il botto ma nulla. Così esclama: "Sta a vedere che a forza di prendere uccelli ha imparato a volare". Ecco :D

Ascolta con curiosità. 
Parla con onestà.
Agisci con integrità.
Namasté.